Post on 18-Feb-2019
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Il canto: definizione
Suono emesso dalla voce umana secondo una modulazione musicale, anche improvvisata, non necessariamente accompagnato da strumenti [...]. Il canto è nato all’inizio della storia umana unito alla danza e alla musica, e consiste in parole intonate musicalmente [...]
[DIR, Dizionario Italiano Ragionato]
giovedì 13 dicembre 12
Direttorio su pietà popolare e liturgia (2002)
[La] tradizione dei canti natalizi, che sono tra i più potenti veicoli del messaggio di gioia e di pace del Natale [...]
[Direttorio, n. 109]
giovedì 13 dicembre 12
Venite fedeli - Adeste fideles (1743-44)
Venite, fedeli, lieti e trionfanti,venite, venite a Betlemme.Nasce per noi Cristo Salvatore.Venite adoriamo (3x) il Signore Gesù.La luce del mondo brilla in una grotta:la fede ci guida a Betlemme.Nasce per noi Cristo Salvatore.Venite adoriamo (3x) il Signore Gesù.
giovedì 13 dicembre 12
Tu scendi dalle stelle (1744) S. Alfonso Maria de Liguori
Tu scendi dalle stelle o Re del Cieloe vieni in una grotta al freddo al gelo. (2x)O Bambino mio Divino io ti vedo qui a tremar,o Dio Beato. Ah, quanto ti costò l'avermi amato. (2x)
A te che sei del mondo il Creatoremancano panni e fuoco, o mio Signore. (2x)Caro eletto, Pargoletto, quanto questa povertà,piu m'innamora. Giacché ti fece amor povero ancora. (2x)
giovedì 13 dicembre 12
Astro del ciel - Stille Nacht (1816-18)
Astro del Ciel, pargol divin, Mite agnello, Redentor,Tu che i Vati da lungi sognâr, Tu che angeliche voci nunziâr,Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor.Astro del Ciel, pargol divin, Mite agnello, Redentor,Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo, mistico fior,Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor.Astro del Ciel, pargol divin, Mite agnello, Redentor,Tu disceso a scontare l'error, Tu sol nato a parlare d'amor,Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor;Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor.
giovedì 13 dicembre 12
Direttorio su pietà popolare e liturgia (2002)
Anche il canto, espressione naturale dell’anima di un popolo, occupa una funzione di rilievo nella pietà popolare. La cura nel conservare l’eredità di canti ricevuti dalla tradizione deve coniugarsi con il sentire biblico ed ecclesiale, aperta alla necessità di revisioni o di nuove composizioni.
[Direttorio, n. 17]
giovedì 13 dicembre 12
Alcune riflessioni
Le canzoni natalizie più famose sono antiche, e restano nella memoria delle generazioni anche perché i grandi interpreti moderni della canzone (classica e leggera) li reinterpretano e li ripropongono sempre (ad es. Bocelli, Pavarotti...)
Con una simile eredità è difficile confrontarsi: meglio reinterpretare che inventare daccapo...
... anche perché a volte i risultati “teologici” non sono dei migliori!
giovedì 13 dicembre 12
Come Maria - Gen Rosso (1982)
Vogliamo vivere, Signore, offrendo a Te la nostra vita;con questo pane e questo vino accetta quello che noi siamo.Vogliamo vivere, Signore, abbandonati alla tua voce,staccati dalle cose vane, fissati nella vita vera.Vogliamo vivere come Maria, l'irraggiungibile,la Madre amata, che vince il mondo con l'Amoree offrire sempre la Tua vita che viene dal Cielo.
[da Dove tu sei, Gen Rosso, 1982]
giovedì 13 dicembre 12
Ulteriori riflessioni
Esistono anche dei canti composti da teologi: un esempio è Pierangelo Sequeri (1944)
Tra le sue opere di teologia: Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2000, (1996)
Tra le sue composizioni: Symbolum 77; E sono solo un uomo; Symbolum 80; Il pane del cammino...
giovedì 13 dicembre 12
Symbolum 77 (1977)Tu sei la mia vita
1. Tu sei la mia vita altro io non ho Tu sei la mia strada, la mia verità Nella tua parola io camminerò Finché avrò respiro fino a quando tu vorrai Non avrò paura sai, se tu sei con me io ti prego resta con me.
2. Credo in te Signore nato da Maria Figlio eterno e santo, uomo come noi Morto per amore, vivo in mezzo a noi Una cosa sola con il Padre e con i tuoi
Fino a quando, io lo so, tu ritornerai Per aprirci il regno di Dio.
3. Tu sei la mia forza altro io non ho Tu sei la mia pace, la mia libertà Niente nella vita ci separerà So che la tua mano forte non mi lascerà So che da ogni male tu mi libererai E nel tuo perdono vivrò.
giovedì 13 dicembre 12
L’incarnazione come contenuto fondamentale della fede cristiana
Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio.
[1 Gv 4,2]
giovedì 13 dicembre 12
Negazione dell’umanità di Cristo: il docetismo
Docetismo viene dal greco dokéin, che significa apparire. I docetisti erano convinti che le sofferenze e l'umanità di Gesù Cristo fossero apparenti e non reali.
giovedì 13 dicembre 12
Negazione della divinità di Cristo: l’adozionismo
Nel terzo secolo la Chiesa ha dovuto affermare in un Concilio riunito ad Antiochia, contro il vescovo di Antiochia Paolo di Samosata, che Gesù Cristo è Figlio di Dio per natura e non per adozione (adozionismo), eresia che tentava di negare la divinità di Gesù Cristo.
giovedì 13 dicembre 12
Il primo Concilio Ecumenico e l’homousios (Nicea 325)
Il primo Concilio Ecumenico di Nicea nel 325 professò nel suo Credo che il Figlio di Dio è «generato, non creato, della stessa sostanza (homousios) del Padre», e condannò Ario (arianesimo), il quale sosteneva che «il Figlio di Dio veniva dal nulla» e che sarebbe «di un’altra sostanza o di un’altra essenza rispetto al Padre».
giovedì 13 dicembre 12
La dottrina di Calcedonia (quarto Concilio Ecumenico, 451)
Seguendo i santi Padri, all’unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e di corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l’umanità, “simile in tutto a noi, fuorché nel peccato”; generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi, per noi e per la nostra salvezza, nato da Maria Vergine e Madre di Dio, secondo l’umanità. ->
giovedì 13 dicembre 12
La dottrina di Calcedonia (quarto Concilio Ecumenico, 451)
<- Un solo e medesimo Cristo, Signore, Figlio unigenito, che noi dobbiamo riconoscere in due nature, senza confusione, senza mutamento, senza divisione, senza separazione. La differenza delle nature non è affatto negata dalla loro unione, ma piuttosto le proprietà di ciascuna sono salvaguardate e riunite in una sola persona e una sola ipostasi.
giovedì 13 dicembre 12
Riflessioni conclusiveSe il Verbo di Dio non ha disdegnato di farsi uno di noi, dobbiamo considerare seriamente la dignità della persona umana
la fraternità universale non può essere solo uno slogan, ma deve diventare un impegno per tutti noi, in nome dell’amore di Dio che ha scelto di essere il Dio-con-noi
Gratia supponit naturam et perficit eam (la grazia presuppone la natura, e la perfeziona): non può esistere una spiritualità disincarnata, né un’umanità despiritualizzata
giovedì 13 dicembre 12