1 ASPETTI PSICOLOGICI NELL’INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA Dott.ssa Francesca Valencak.

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ASPETTI PSICOLOGICI NELL’INTERRUZIONE VOLONTARIA

DI GRAVIDANZA

Dott.ssa Francesca Valencak

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1. GRAVIDANZA:Che cosa rappresenta la

maternità per una donna

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GRAVIDANZA

Cambiamento di identità

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Cambiamento di identità

La donna ripercorre le diverse tappe della sua storia: Infanzia

Pubertà

Adolescenza

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Gli aspetti che caratterizzano il mondo psichico della donna e il modo in cui sono

stati elaborati

avranno un’influenza sul corpo e su come verrà accolto il bambino

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Nel percorso verso la maternitàagiscono aspetti bio-psico-sociali

E’ necessario che la donna possa offrire al bambino uno spazio di

accoglienza

Fisico Psichico

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La donna e il suo vissuto, la relazione con il partner,

con i familiari, le aspettative future,il posto che occupa il bambino, ecc

INFLUENZERANNO LA RISPOSTA EMOTIVA ALLA GRAVIDANZA

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Nelle donne straniere a questo si aggiungela lontananza dal proprio Paese, la differenza di

lingua, cultura, i principi su cui si basa l’essere donna e

madre

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2.GRAVIDANZE INTERROTTE E CONSEGUENZE PSICOLOGICHE

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Interruzione volontaria di gravidanzaCAUSE

LA GRAVIDANZA NON è DESIDERATA(problemi economici, di coppia, ecc.)

GRAVI PATOLOGIE FETALIE/O MATERNE CHE RICHIEDONOL’IVG.

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LEGGE 194/78 “Norme per la tutela della maternità e sull’interruzione volontaria di

gravidanza” è stata approvata dal Parlamento Italiano nel 1978 e confermata

dal referendum del 1981

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ART. 4. Qualsiasi donna che “accusi circostanze per

le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o

la maternità comporterebbero un serio pericolo per la salute fisica o psichica, in

relazione o al suo stato di salute o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari,

o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni d’anomalie o malformazioni del concepito” può richiedere

l’interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione.

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ART.6Dopo questo periodo l’IVG può essere

praticata in caso di grave pericolo per la vita della donna o in caso di accertati

processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del

nascituro, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica

della donna

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La legge si proponeva di favorire la procreazione cosciente e di

aiutare la maternità, tutelando la vita umana, quindi l’obiettivo della Legge era la salute della

donna

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La Legge non definisce il limite di tempo gestionale entro cui

fare l’IVG

22 settimane di gestazione

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IVG ENTRO I 90 GIORNI DI GESTAZIONE (art. 4)

1. Gravidanza indesiderata(metodo contraccettivo)

2. Patologie fetali e/o materne

CAUSE

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IVG DOPO 90 GIORNI DI GESTAZIONE (art. 6)

1. rischio alla salute della donna

2. Patologie fetali e/o materne

CAUSE

rischio alla salute psichica della donna

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Vissuto psicologico diverso IVG

prima e dopo 90 giorni di gestazione:

- diverso momento gestazionale - diverso processo di attaccamento

madre-feto- diversa procedura abortiva

Conseguenze psicologiche diverse

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Impatto con la Patologia4 Fasi:

1.Ecografia- notizia della patologia;

2. Scelta di interrompere o portare a termine la gravidanza patologica ;

3. Vissuto emotivo;

4. Aborto e conseguenze

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La scelta per l’IVG

è influenzata dall’attaccamento madre-feto e da tutte le rappresentazioni psichiche

associate,

la donna si trova ad assumersi la responsabilità della

scelta di abortire

Conseguenze sul lutto

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Diminuzione delle IVG in Italia

2010 2.7% in meno rispetto 2009

50.9% in meno rispetto 1982

A questo si contrappone

un’alta frequenza di aborti da parte delle donne straniere

2009= 33.4% del totale delle IVG

-Relazione Parlamento, Ministero della Salute 2010-

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Tra i motivi dell’elevata frequenza di Ivg nelle donne straniere possiamo

indicare:

1.l’ abortività è alta già nei paesi di origine e spesso effettuata clandestinamente e in

modo insicuro per condizioni socio-economiche difficili quali: povertà, bassa

istruzione, gravidanze precoci, disuguaglianze di genere ,

l’incapacità e/o impossibilità di gestire la capacità riproduttiva da parte delle donne.

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2. Il processo migratorio

la fase di adattamento, le difficoltà sociali (occupazione, abitazione, ecc.)

civili (regolarizzazione, permessi di soggiorno)

relazionali (lingua, amicizie, affetti)

accentuano il problema delle gravidanze indesiderate e il successivo ricorso

all’aborto;

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3. Una terza questione è quella della contraccezione e del controllo della

fecondità.

le donne si scontrano con comportamenti riproduttivi differenti,

spesso non capiti perché troppo lontani dalla cultura e dai principi di origine.Il controllo della capacità riproduttiva fa parte, di un lungo percorso, di una

conquista che passa attraverso un serie di mutamenti sociali e di

cambiamenti culturali.

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Le ragioni che risiedono in una scelta abortiva sono molto variabili tra i vari

paesi, tra le condizioni sociali e culturali e tra gli stessi individui.

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REAZIONI ALL’INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA:

• gravidanze successive

• rapporto con i figli presenti e futuri

• rapporto con il partner

• fa riemergere dinamiche psichiche profonde

Lutto

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Le conseguenze psicologiche all’IVG sono molteplici e dipendono da fattori personali,

relazionali, culturali religiosi.

Ogni donna avrà una reazione diversa in funzione della sua unicità

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Attualmente sono riconosciuti a livello internazionale 3 quadri nosografici:

1.Psicosi post aborto, disturbo psichiatrico con forme depressive di varia entità e che insorge immediatamente

e perdura 6 mesi e oltre;

2. Stress post aborto, che insorge tra i 3 e sei mesi e comprende ansia, depressione e problemi relazionali;

3. la “Sindrome da trauma conseguente ad aborto (S.P.A.)”

Vincent Rue 1981.

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Sindrome da trauma conseguente ad aborto” (S.P.A.) - a.) disturbi emozionali (ansia, amnesia, perdita

d’interesse, distacco dagli altri ed incapacità a provare emozioni, ecc);

b.) disturbi della comunicazione;

c.) disturbi dell’alimentazione;

d.) disturbi del pensiero (pensieri ossessivi, ecc);

e.) disturbi della relazione affettiva caratterizzata da isolamento;

f.) disturbi della sfera sessuale;

g.) disturbi del sonno (insonnia, irritabilità, incubi, ecc);h.) disturbi fobico - ansiosi;

i.) flash backs dell’aborto (ri-esperienza del trauma, ricordi della passata esperienza, ecc);

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L’ansia può manifestarsi:

•Tensione muscolare

•Vertigini

•Tachicardia

•Cefalea

•Problemi gastrici

•Paura del futuro

•Disturbi del sonno

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Lo stress causato dall’aborto può esprimersi in un vissuto di dolore

e di paura con cambiamenti nelle relazioni

sessuali, incremento o inizio di assunzione di droghe o alcol,

cambiamenti del comportamento alimentare,

isolamento sociale, perdita della stima di sé

fino pensieri e tentativi di suicidio

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La depressione

può manifestarsi diversi mesi dopo l’evento, nell’anniversario

della data dell’i.v.g. o dell’ipotetica data di nascita del bambino,

anche durante le successive gravidanze

possono presentarsi sentimenti di colpa

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E’ necessaria l’elaborazione sia della perdita del bambino sia della perdita

simultanea e concreta di una parte del Sé.

Il vissuto elaborato può diventare quello di una violenza subita e le

sensazioni dopo l’evento sono spesso di aggressività verso sé stessa, il partner

e la società.

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CHE COSA PUO’ FARE CHE COSA PUO’ FARE L’OSPEDALE?L’OSPEDALE?

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E’ importante prendere in considerazione:

• le procedure utilizzate per l’intervento;• la modalità di comunicazione• la qualità dell’assistenza;

tutti gli aspetti del percorso di IVG che, se non strutturati adeguatamente, possono

influenzare il modo in cui viene vissuto l’evento e contribuire ad aggravare il vissuto

potenzialmente traumatico dell’evento

Sindrome da stress post traumatico

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E’ fondamentale offrire la possibilità di un sostegno

psicologico La donna deve sapere che c’è la possibilità di avere uno spazio di

ascolto e accoglienza.

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Il mediatore ha un ruolo prezioso in quanto si trova ad accompagnare la

donna attraverso un percorso doloroso

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E’ FONDAMENTALE CHE IL MEDIATORE:

•abbia un atteggiamento accogliente e non giudicante nei

confronti della donna;

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• aiuti la donna ad ottenere tutte le informazioni e la inviti a

domandare se non ha capito;

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• Favorisca la prevenzione degli aborti per evitare che l’IVG venga

utilizzato come metodo contraccettivo.

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Il mediatore

•si pone come un ponte tra due culture,•supporta la donna, la aiuta a comunicare e a

capire •aiuta gli operatori a comprendere la donna e la

sua cultura

Diventa così alleato sia della donna che degli operatori sanitari

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E’ importante l’ascolto non giudicante, l’accoglienza, il sostegno facendo in

modo che la donna, di origine e cultura diversa, si senta accolta e sostenuta dal

Paese accogliente.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE