1 Ing. Manuel Cecchini Esperto Qualificato Grado III – n° 603 Collaboratore S.C. Fisica Sanitaria...

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Ing. Manuel CecchiniEsperto Qualificato Grado III – n° 603

Collaboratore S.C. Fisica Sanitaria

Via Emilia Ovest, 438/a – Modena(m.cecchini@ausl.mo.it - Tel. 059 88 966 30)http://www/fisicasanitaria/Documenti/corsi/rpt

(manuelsun@libero.it - www.manuelcecchini.it/blog)

Bologna – 27 maggio 2009

Istituto Ortopedico Rizzoli

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Caratteristiche e livello di efficienza dei DPI

Aspetti normativiTipologie dei DPI per operatoriValutazioni delle proprietà

fisiche e chimiche dei DPICenni dispositivi di protezione

collettivaConclusioni e discussioni

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Aspetti Normativi

ICRP

Nel 1928 si costituisce la ICRP (Commissione Scientifica Internazionale di Radioprotezione)

che periodicamente emana disposizioni in tema di radioprotezione che di regola vengono

recepite da governi e organizzazioni internazionali. In Europa vengono recepite e

trasmesse come Direttive.

A livello nazionale sono i singoli Paesi a legiferare in relazione alle Direttive Comunitarie

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Dall’ICRP ai Decreti Legislativi

Le disposizioni ICRP, recepite come Direttive Comunitarie, sono state accolte in Italia dai

seguenti Decreti Legge:

D.Lgs. 230/95D.Lgs. 241/00 Rpt del lavoratore

D.Lgs. 257/01

D.Lgs. 187/00 Rpt del paziente

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Necessità del D.Lgs. 626/94

Nei luoghi di lavoro che implicano un rischio dovuto a radiazioni ionizzanti,

il rispetto delle norme del D.Lgs. 230/95 non esaurisce gli obblighi cui

sono tenuti i datori di lavoro, i dirigenti, i preposti, i lavoratori e i

medici competenti, ai sensi del D.Lgs. 626/94 (D.Lgs. 230/95 - Art.59 - com. 4)

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Dalla 626/94 al D.Lgs.81/08 (T.U.)

La 626 è stata sostituita dal Testo Unico (D.Lgs. 81/08) che rimanda al

D.Lgs.230/95 :

Art. 180

“3. La protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti è disciplinata

unicamente dal D.Lgs.230/95 e s.m.i.”

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D.Lgs. 626

ICRP Testo Unico

D.Lgs. 230

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Datore Lavoro – D.P.Art. 18 (T.U.)

Obblighi del D.L. e del Dirigente

“d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protenzione e il medico competente…..

f) richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori…delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e…di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;

l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento…”

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Preposto – D.P.Art. 19 (T.U.)

Obblighi del preposto

“….i preposti devono:

a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori…..di uso dei mezzi di protezione collettiva e dei dispositivi di protezione individuale….e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;

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e) informare il più presto possibile il lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze…. dei dispositivi di protezione individuale, sia di ogni altra condizione di pericolo….”

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Lavoratori – D.P.Art. 20 (T.U.)

Obblighi dei lavoratori

“1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

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LA FORMAZIONE E’

AUTOPROTEZIONE

.........E NON SOLO!!!

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2. I lavoratori devono:

c) utilizzare correttamente….i dispositivi di sicurezza;

d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;

e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettre c) e d),…;

h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;”

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Art. 74 (T.U.)Definizioni

“Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato DPI, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonchè ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”

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Art. 75 (T.U.)Obblligo di uso

“ I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro”

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Art. 76 (T.U.)Requisiti dei DPI

“2. I DPI….devono:

a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per se’ un rischio maggiore;

b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;

c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;

d) poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.

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3. In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simunltanio di più DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell’uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti”

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Art. 77 (T.U.)Obblighi del datore di lavoro

“1. Il datore di lavoro ai fini della scelta dei DPI:

a) effettua l’analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzi;

b) individua le caratteristiche dei DPI necessarie affinchè questi siano adeguati ai rischi di cui alla lettera a), tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI;

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c) valuta sulla base delle informazioni e delle norme d’uso fornite dal fabbricante….,le caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato e le raffronta con quelle individuate alla lettera b);

….

3. ...fornisce ai lavoratori DPI conformi ai requisiti previsti dall’Art. 76

4. ..a) mantiene in efficienza i DPI….

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d)destina ogni DPI ad uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI da parte di più persone, prende misure adeguate affinchè tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori

e) Informa preliminariamente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge

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h) assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI.

5. In ogni caso l’addestramento è indispensabile:

a) per ogni DPI che,ai sensi del D.Lgs. 445/92, appartengono alla terza categoria”

I DPI contro le radiazioni ionizzanti appartengono alla terza categoria

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Art. 78 (T.U.)Obblighi dei lavoratori

“ 3. I lavoratori:

a) provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione;

b) non vi apportano modifiche di propria iniziativa.

4. Al termine dell’utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI.

5…segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI”

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Art. 79 (T.U.)Criteri per l’individuazione e l’uso

“ 1.il contenuto dell’allegato VIII, costituisce elemento di riferimento per l’applicazione di quanto previsto all’Art.77….

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α, β

γ, x α, β, x

α, β, x

α, β x

α, β

x

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Obblighi dei DDL, dirigenti e preposti D.Lgs. 230/95 - Art.61

• Devono attuare le cautele di protezione e di sicurezza previste dal D.Lgs. 230/95 e sue applicazioni

• Fornire ai lavoratori, ove necessari, i mezzi …. di protezione in relazione ai rischi a cui sono esposti

• Provvedere affinché i singoli lavoratori ….. usino i mezzi di cui sopra ed osservino le modalità di esecuzione del lavoro

• Per gli obblighi di cui sopra, escluso quelli relativi al comportamento degli operatori, i DDL, i dirigenti e i preposti devono avvalersi dell’EQ e per gli aspetti medici dei Medici Autorizzati e Competenti

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Obblighi dei lavoratori D.Lgs. 230/95 - Art.68

• Osservare le disposizioni impartite dal DDL o dai suoi incaricati, ai fini della protezione individuale e collettiva della sicurezza

• Usare secondo le specifiche istruzioni ….i mezzi di protezione … predisposti o forniti dal DDL

• Segnalare immediatamente al DDL, al dirigente o al preposto le deficienze dei dispositivi e dei mezzi … di protezione e ….

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Aspetti normativiTipologie dei DPI per operatoriValutazioni delle proprietà

fisiche e chimiche dei DPICenni dispositivi di protezione

collettivaConclusioni e discussioni

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Tipologie dei DPI per operatori Come detto, nell’allegato VIII del T. U. i

DPI di protezione dai Raggi X sono:

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Dispositivi di protezione RX degli occhi

Visiera panoramica Occhiali

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Dispositivi di protezione RX delle mani

Guanti senza piombo ma che garantiscono un attenuazione piombo equivalente

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Dispositivi di protezione RX della tiroide

Collare di protezione

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Dispositivi di protezione RX del tronco e dell’addome (anche due pezzi)

Camici interi e versione spezzata: Corpetto con Gonna

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Aspetti normativiTipologie dei DPI per operatoriValutazioni delle proprietà

fisiche e chimiche dei DPICenni dispositivi di protezione

collettivaConclusioni e discussioni

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Valutazioni delle proprietà fisiche e chimiche dei DPI

La Fisica Sanitaria dell’AUSL di Modena ha una pluriennale esperienza nella valutazione delle proprietà fisiche dei materiali anti RX e dal 2006, grazie alla collaborazione con Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, viene condotto anche lo studio delle proprietà chimiche dei materiali anti RX

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Set up sperimentale prove fisiche

• È stato impiegato l’apparecchio radiogeno marca Philips modello Optimus (modello tubo RX 9806 206 70102) con filtrazione totale pari a 4.12 mm Al

• L’oggetto di prova, il Rilevatore di radiazioni di riferimento (Camera a ionizzazione modello Radcal 2026 o Camera a ionizzazione modello PTW Freiburg per il DPI occhiale) e il Rilevatore Monitor di radiazione (Camera DAP modello Doseguard 100), sono stati posti in modo conforme al set up indicato nella norma di buona tecnica IEC 1331-1 / EN 61331-1

36 Set up indicato nella norma di buona tecnica IEC 1331-1 / EN 61331-1

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Set up per DPI Gonna Set up per DPI Camice

Set up per DPI OcchialiSet up per DPI Visiera

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Taglio e apertura DPI Guanto

Set up per DPI Guanto

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Per la misura dell’equivalenza in piombo sono stati utilizzati schermi di

dimensioni 24x30 cm di vario spessore di mm di Pb (0.05, 0.10, 0.15 e 0.50)

posizionati all’interno di telai

Set up sperimentale per misura dell’equivalente in Piombo

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L'equivalenza in Piombo dei DPI è stata determinata dalla misura della dose per il fascio attenuato dal camice in esame e paragonato con lo spessore di piombo cui corrisponde lo stesso valore di dose

Calcolo dell’equivalente in Piombo

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Per la misura del peso Kg/m² del DPI camice si è ritagliato un quadrato di dimensioni 10x10 cm e pesato con la bilancia modello Precisa 40SM-200 in dotazione al Dipartimento di Chimica dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

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Set up sperimentale prove chimiche sul campione di camice

Per l’analisi dei campioni di camici è stato impiegato un microscopio elettronico a scansione Philips PSEM 500 XL-30 in grado di fornire immagini tridimensionali fino a 200 Å e con una capacità di fornire ingrandimenti fino a 100000x. Il microscopio è inoltre equipaggiato con un rilevatore per spettroscopia in dispersione di energia (EDS) utilizzato per l’analisi composizionale

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Risultati Confronto Camici - Gonna / Corpetto

Le tipologie di prodotto a nostra disposizione sono state 7. Tra questi DPI, tre sono dichiarati contenere esclusivamente Pb (campioni individuati con le lettere A,C e D in questo studio), uno Pb + Antimonio (Sb) (individuato come Fv), due presentano esclusivamente Sb (in seguito indicato come B ed Fb) ed uno contiene stagno e tungsteno (Sn + W) (individuato come E).

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Si noti come i valori di trasmissione misurati a 100 kV per la Gonna D e la Gonna B si differenziano per circa il 50% con conseguente assorbimento di dosi l’una molto prossima al doppio dell’altra

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Confronto Etichettatura

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50

Per correlare il peso con le caratteristiche di attenuazione dei diversi DPI in esame è stato introdotto il parametro “efficienza” definito come il rapporto tra il valor medio dello spessore Piombo equivalente misurato alle varie energie e il peso per unità di superficie (kg/m2)

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Gonna0.25 mm

Pb

Materiale Impiegato

 Pb equivalente a

 

Peso perunità di

superficie(Kg/m2)

Efficienza (Pb eq. medio/

Peso per unità di

sup.)60 kV 80 kV 100 kV

A Pb 0.20 0.19 0.19 2.1 0.9

B Sb 0.13 0.14 0.15 2.0 0.7

C Pb 0.21 0.20 0.20 2.0 1.0

D Pb 0.27 0.27 0.27 3.7 0.7

E Sn + W 0.18 0.19 0.20 2.0 0.9

Fb Sb 0.18 0.19 0.21 2.0 1.0

Fv Pb + Sb 0.23 0.23 0.24 2.5 0.9

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Corpetto0.25 mm

Pb

Materiale Impiegato

 Pb equivalente a

 

Peso perunità di

superficie(Kg/m2)

Efficienza (Pb eq. medio/

Peso per unità di

sup.)60 kV 80 kV 100 kV

A Pb 0.20 0.18 0.18 2.1 0.9

B Sb 0.14 0.14 0.15 2.0 0.7

C Pb 0.20 0.19 0.19 2.0 1.0

D Pb 0.27 0.27 0.27 3.7 0.7

Fb Sb 0.19 0.21 0.22 2.0 1.0

Fv Pb + Sb 0.23 0.23 0.23 2.5 0.9

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Gonna0.5 mm Pb

Materiale Impiegato

 Pb equivalente a

 

Peso perunità di

superficie(Kg/m2)

Efficienza (Pb eq. medio/

Peso per unità di

sup.)80 kV 100 kV

A Pb 0.44 0.42 4.21 1.04

B Sb 0.44 0.43 3.9 1.11

C Pb 0.42 0.41 4.1 1.01

D Pb 0.63 0.58 7.5 0.81

E Sn + W 0.55 0.53 4.4 1.24

Fv Pb + Sb 0.60 0.56 5.0 1.16

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Corpetto0.5 mm Pb

Materiale Impiegato

 Pb equivalente a

 

Peso perunità di

superficie(Kg/m2)

Efficienza (Pb eq. medio/

Peso per unità di

sup.)80 kV 100 kV

A Pb 0.42 0.40 4.21 0.98

B Sb 0.52 0.51 3.9 1.31

C Pb 0.40 0.39 4.1 0.97

D Pb 0.62 0.58 7.5 0.81

Fv Pb + Sb 0.59 0.63 5.0 1.23

55

Microfotografia SEM del

campione B 1000X Agglomerati chiari di forma e dimensioni irregolari, distribuiti in modo disomogeneo nella matrice; sono costituiti essenzialmente

di Sb

Risultati prove chimiche sui campioni di camice

Microfotografia SEM del campione

E 1000X Agglomerati chiari di forma abbastanza regolare, ma dimensioni variabili; sono distribuiti in modo omogeneo nella matrice; sono costituiti

essenzialmente di Sn e W

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Aspetti normativiTipologie dei DPI per operatoriValutazioni delle proprietà

fisiche e chimiche dei DPICenni dispositivi di protezione

collettivaConclusioni e discussioni

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Cenni Dispositivi di protezione collettiva

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Barriere mobili anti RX per la protezione degli operatori presenti in sala operatoria

Barriere mobili anti RX per la protezione in sala operatoria del I° e II° operatore

Barriere mobili anti RX

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Porte scorrevoli, porte fisse, visiva anti RX

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Barriere fisse anti RX

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Aspetti normativiTipologie dei DPI per operatoriValutazioni delle proprietà

fisiche e chimiche dei DPICenni dispositivi di protezione

collettivaConclusioni e discussioni

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Conclusioni

• Il D.lgs. 230/95 ed il Testo Unico (D.Lgs. 81/08) identificano attori (Datore di Lavoro, Dirigenti, Preposti, lavoratori, Esperto Qualificato, ecc..) e rispettive responsabilità e obblighi nei confronti dei DPI per garantire la radioprotezione dei lavoratori.

• Il T.U. oltre a definire i Requisiti dei DPI, né ha anche definito i Criteri per l’individuazione e l’uso.

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• I DPI esaminati nello studio hanno evidenziato, a parità di spessore piombo equivalente dichiarato, caratteristiche di attenuazione e pesi significativamente diversi tra loro.

• Dai risultati ottenuti non si ottiene una precisa correlazione tra peso e capacità di attenuazione ne tantomeno una differenza tra il grado di attenuazione ottenibile utilizzando il Piombo e quello conseguito con l’impiego di materiali alternativi.

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• Le differenze, più che significative, tra i valori di spessore Piombo equivalente che sono stati ottenuti, nelle medesime condizioni sperimentali, per i diversi camici anti-X esaminati dimostrano che è estremamente riduttivo valutare la loro adeguatezza sulla base del solo valore Piombo equivalente dichiarato dal produttore.

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• La presenza di camici caratterizzati da significative differenze sia in termini di peso sia di capacità di attenuazione rende necessario una valutazione più approfondita. Sarà possibile in questo modo giungere in primo luogo alla selezione di tutti i DPI che garantiscono, in base al grado di attenuazione dimostrato, il contenimento della dose entro i limiti fissati dal progetto radioprotezionistico e quindi graduare i prodotti sulla base di parametri di efficienza, del tipo di quello adottato in questo lavoro, che coniugano le proprietà di attenuazione e il contenimento del peso del DPI.

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• I risultati del lavoro mostrano come siano reperibili sul mercato prodotti che senza far ricorso al piombo, quale materiale attenuatore, garantiscono caratteristiche di attenuazione delle radiazioni ionizzanti analoghe a quelle offerte dai camici convenzionali.

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GRAZIE PER L'ATTENZIONE