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20 ottobre 2007
la VAS in Regione
del Friuli Venezia Giulia
IAL FVG SETTORE AMBIENTE APPUNTAMENTI DI ALTA FORMAZIONE CON L'AMBIENTE
IAL FVG – SETTORE AMBIENTE APPUNTAMENTI DI ALTA FORMAZIONE CON L'AMBIENTE
arch. Andrea BattistoniCentro diTERRITORIAL
EVALUTAZIONE
del Friuli Venezia Giulia
AMBIENTALE
IAL FVG – SETTORE AMBIENTE APPUNTAMENTI DI ALTA FORMAZIONE CON L'AMBIENTE
Programma Seminario
Direttiva 2001/42/CE
La regolamentazione e l'applicazione del D.Lgs 152/06.
La Legge 11/06 nella Regione FVG.
DGR 246/2006 –procedura di VAS-PTR
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La Direttiva 2001/42/CE (VAS):
Valutazione ambientale strategica
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Finalità: direttiva 2001/42/CE
Garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente. (Art. 1)
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Valutazione Ambientale “Strategica” = VAS
Piani & Programmi
Valutazione d’Impatto Ambientale = VIA
Progetti
Concetti di base
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Obiettivi della direttiva (art. 1) Al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile
Garantire un elevato livello di
protezione dell’ambiente
Contribuire
all’integrazione di considerazioni ambientali
durante l’elaborazione e l’adozione di piani e programmi
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Quando è obbligatoria ? (art. 3.2)
per i settori: agricolo, forestale, pesca, energetico, industriale, trasporti, rifiuti, acqua, telecomunicazioni, turismo, pianificazione territoriale o destinazione dei suoli.
Per i piani e programmi che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli allegati della direttiva VIA.
Per i quali si ritiene necessaria une valutazione di incidenza, ai sensi degli art. 6 & 7 della direttiva 92/43/CEE (Natura 2000)
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(art. 3.3 e 3.4) la fase di screening?
I P&P che determinano l’uso di piccole aree a livello locale,..e per le modifiche minori dei P&P.
i P&P - diversi da quelli di cui al par. 2 - che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti
gli Stati Membri determinano se possono avere effetti significativi sull’ambiente
tramite un « screening »
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« SCREENING » (art.3(3) e 3(4))
Determinare se la valutazione ambientale è necessaria
Cos’è un « screening »?
Determinare se un piano o programma può avere effetti significativi sull’ambiente
Perché effettuare un «screening»?
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Come fare lo « screening »?(Art.3.5 e Allegato II)
Esame caso per caso o specificando i tipi di P&P o combinando le due impostazioni
Tenere conto dei pertinenti criteri di cui all’allegato II:Caratteristiche dei P&PCaratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate
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P&P a scopi di difesa nazionale e protezione civile.
P&P finanziari o di bilancio.
La direttiva non si applica a art. 3(8) et 3(9) :
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SCHEMAProcedura VAS
1. Primo atto preparatorio formale del P/P
Se la VAS è necessaria, viene effettuata
durante la preparazione del P&P e prima della sua adozione..
2. Determinare se la VAS è richiesta
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Definizione della portata delle informazioni (scoping) e consultazione delle autorità ambientali sulla portata
Pubblico interessatoAutorità ambientaliAltri Stati Membri (consultazioni transfrontaliere se P&P può avere
effetti significativi)
Procedura VAS
3. Elaborazione del rapporto ambientale
4. Consultazioni (progetto P&P + rapporto)
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Si prendono in considerazione:
- il rapporto ambientale,- i pareri espressi (pubblico & autorità ambientali),- (i risultati di consultazione transfrontaliere).
6. Adozione del P&P
Procedura VAS
5. Iter decisionale / redazione del P&P
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7. Informazione circa la decisione
Autorità ambientali – Pubblico – Stati Membri interessati
Procedura VAS
Il P&P adottato Dichiarazione sull’integrazione delle considerazioni ambientali nel piano (rapporto/pareri/ragioni scelta) Misure in merito al monitoraggio
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Principali elementi del rapporto ambientale (art. 5)
Identificare, descrivere e valutare:
• Gli effetti significativi che l’attuazione del P&P potrebbe avere sull’ambiente, compresi:
– Effetti sulla biodiversità, suolo, acqua, aria, fattori climatici,
– Effetti sulla popolazione, salute umana, beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio etc.
• Ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del P&P
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Informazioni - Rapporto ambientale (Allegato I)
a) Illustrazione dei contenuti e obiettivi del P&P b)Stato attuale dell’ambiente e evoluzione possibile
senza P&P c) Caratteristiche ambientali delle zone interessate e) Obiettivi di protezione ambientale internazionali &
europei e come sono stati presi in consid.g) Misure di minimizzazione / compensazione amb.i) Misure previste in merito al monitoraggio j) Sintesi non tecnica
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Consultazioni art. 5 (4), art. 6
Novità in merito alla valutazione ex anteAutorità ambientali
screening Determinazione della portata e del livello di
dettaglio (scoping) Sul progetto di P&P Sul rapporto ambientale
Pubblico Sul rapporto ambientale Sul progetto di P&P
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Consultazioni art. 5 (4), art. 6
Essere effettuate tempestivamente
Dare un’effettiva opportunità alle autorità ambientali e al pubblico di esprimere il proprio parere
In termini congrui
Le consultazioni hanno luogo prima dell’adozione del P&P
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Consultazioni transfrontaliere art. 7
Se un P&P può avere degli effetti significativi sull’ambiente di un’altro SM.
Alla richiesta d’uno SM interessato in misura significativa.
In quali casi si tengono?
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Informazioni circa la decisione (art. 9)
Dopo l’adozione del P&P, l’informazione circa la decisione è messa a disposizione del pubblico e delle autorità ambientali e dei Stati Membri:
a) Il piano o programma adottato,
b) Una dichiarazione di sintesi illustrando:- come le considerazioni ambientali sono state integrate,- Come si è tenuto conto dei pareri espressi durante le
consultazioni,- Le ragioni della scelta del P&P alla luce delle alternative
possibili.
c) Le misure di monitoraggio.
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Evitare la duplicazione delle valutazioni. art. 4(3)
P&P gerarchicamente ordinati
Le informazioni ottenute ad altri livelli possono essere adattate (evitare duplicazioni)
Valutazione prevista in altre normative comunitarie (Direttive Habitat, acqua, rumore)
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Individuazione delle autorità..• Chi è responsabile dell’applicazione della VAS a un
P&P particolare?(autorità responsabile dell’elaborazione/adozione del P&P)
• Chi è responsabile dell’elaborazione del rapporto ambientale?
(autorità o persona fisica o giuridica responsabile della redazione del P&P)
• Chi sono le autorità aventi specifiche competenze ambientali?
(designazione generale: nella legislazione di attuazione. Designazione caso per caso. Designazione di diverse autorità)
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Modalità per l’informazione e la consultazione (art. 6.5)
Metodo di consultazione?
Consultazione Internet? Dibattito pubblico?
Comitati consultivi? Interviste?
Durata delle consultazioni
Modo in cui possono esprimersi i commenti
Luoghi dove consultare le informazioni
Metodo di divulgazione delle informazioni
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Come la Commissione verificherà la conformità delle valutazioni?
Documenti necessari
• Sintesi non tecnica (allegato I, punto j)
• Dichiarazione prevista all’articolo 9(1)(b)
• La descrizione delle misure di monitoraggio prevista all’articolo 9(1)(c) e 10
La direttiva prevede la preparazione di tutti i documenti
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Come la Commissione verificherà la conformità delle valutazioni?
consultazione del pubblico e delle autorità ambientali:
– Chi è stato consultato? – Come l’informazione circa la decisione è stata
messa a disposizione?– Quanto tempo è stato lasciato per le risposte? – Come il pubblico è stato consultato?
(articolo 6 della direttiva)
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Alcuni documenti di referenzaLettera DG REGIO / DG ENV
«Guida» sull’attuazione della direttiva (IT): http://ec.europa.eu/environment/eia/sea-support.htm
Site web della DG ENV sur VIA e VAS: http://ec.europa.eu/environment/eia/home.htm
« Manuale» in EN sulla VAS: “Handbook on SEA for Cohesion Policy 2007-2013” (Programma INTERREG IIIC - GRDP)
L’applicazione della Direttiva 200/42/CE al ciclo de programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali in Italia
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IAL FVG – SETTORE AMBIENTE APPUNTAMENTI DI ALTA FORMAZIONE CON L'AMBIENTE
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L.R. 11/06 nella Regione FVGin ottemperanza al D.Lgs 152/06
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IAL FVG – SETTORE AMBIENTE APPUNTAMENTI DI ALTA FORMAZIONE CON L'AMBIENTE
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Art.5 dlgs 152/06
Autorità proponente il P&P invia all’autorità proposta alla valutazione ambientale art.12, il pianocompleto di Rapporto Ambientale e di sintesi nonTecnica.
Servizio VIA-VAS Regione
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Art.10, comma 3 dlgs 152/06
Autorità proponente il P&P da contestualmentenotizia su un quotidiano a diffusione nazionale e suuno a diffusione regionale dell’avvenuto deposito
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Art.10, comma 4 dlgs 152/06
Il pubblico ha 45 giorni di tempo per fare le proprieosservazioni.
Inviate al Servizio VIA-VAS Regione
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l’autorità competente ai sensi dell’art.10 commi 1-2
Autorità competente chiede i pareri alle autorità ambientali inviando 1 copia del P&P e il Rapporto ambientale e la sintesi non tecnica
90 giorni L.R 7/200, art.24
L’autorità a seguito dei pareri ambientali e delle osservazioni del pubblico, emette il giudizio di compatibilità
ambientale art.5, comma 1
90 gg per sosp. integrazioni
art.17, comma 2 VAS-statale possibile sospensione per integrazioni, non è previsto la sospensione per la vas- regione
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Il provvedimento di approvazione del P&P deve essere accompagnato da una dichiarazione di sintesi, che illustra in che modo sono state recepite le considerazioni ambientali nel P&P, come si è tenuto conto del RA, dei pareri e dalle osservazione in merito alle consultazioni, le motivazioni della scelta del P&P in relazione alle alternative e alle misure di monitoraggio.
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Art.12, comma 3 dlgs 152/06
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Autorità proponente il P&P mette a disposizione del pubblico, informato a mezzo stampa, il provvedimento di approvazione del P&P e il relativo giudizio di compatibilità ambientale. Gli elaborati sono trasmessi all’autorità che approva il P&P, alla autorità competente e alle autorità ambientali individuate.
Art.13 comma 1 dlgs 152/06
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I provvedimenti di approvazione adottati senza la VAS sono nulli.
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Art.4 comma 3 dlgs 152/06
Se nel corso dell’istruttoria si evidenzia la necessità di sottoporre a VAS il P&P, l’autorità competente invita il proponente ad attivare la procedura e contestualmente sospende il procedimento di approvazione. Art.12 comma 4
Quadro normativo di riferimento per V.A.S. e P.T.R
a livello internazionale e nazionale
a livello regionale
Presentazione sintetica della metodologia utilizzata dal Servizio della Pianificazione Territoriale ed Energia per la valutazione ambientale strategica ai sensi della Direttiva 2001/42/CE, relativa alla valutazione degli effetti determinanti dai piani e programmi sull’ambiente.
• Direttiva 2001/42/CE - concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente.• D.Lgs 152 del 3 aprile 2006– Norme in materia ambientale “Il codice dell’ambiente” entrata in vigore il 29 agosto 2006 per la parte relativa alla VAS
•PARTE II- Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)- Titolo II - Valutazione ambientale strategica -VAS. Capo III - Disposizioni specifiche per la VAS in sede regionale o provinciale. Art. 21 - Piani e programmi sottoposti a VAS in sede regionale o provinciale. Art. 22 - Procedure di VAS in sede regionale o provinciale
• In questo momento è in atto una fase di ricognizione da parte degli uffici competenti, sulle eventuali integrazioni / modifiche alla legge 11/05.
•LR 11/2005 – Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea.
•In fase di promulgazione il regolamento di attuazione.
Allo stato attuale, in assenza del regolamento di attuazione della L.R. n. 11/2005, si procede secondo le disposizioni transitorie dettate dall’art. 11 della L.R. n. 11/2005, mediante l’apposita deliberazione della Giunta regionale n.246 d.d. 10 febbraio 2006.
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La procedure di valutazione del PTR.•È importante considerare il metodo di inserimento della Direttiva ponendo la questione del collegamento tra i normali momenti di formazione di un piano e i molteplici passaggi decisionali politici.. La V.A.S. "permea" il Piano, diventando elemento costruttivo, valutativo, gestionale e di monitoraggio.•Lo scopo è di giungere ad un processo in cui il piano viene sviluppato basandosi su di un più ampio set di prospettive, obiettivi e prescrizioni, rispetto a quelli inizialmente identificati dal proponente
Per Valutazione Ambientale Strategica si intende quel procedimento che comporta “l’elaborazione di un rapporto di impatto ambientale”, lo svolgimento di consultazioni nell’iter decisionale, la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale e la messa a disposizione delle informazioni” ( art 2, Direttiva 2001/42/CE ). L’obiettivo è di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione con gli aspetti ambientali, di piani e programmi all’atto della loro elaborazione ed adozione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile” (art 1, Direttiva cit.). e di attuare il monitoraggio sugli effetti ambientali significativi determinati dagli stessi piani e programmi.
FASEDEL PIANO
PROCESSODI PIANIFICAZIONE
PROCESSODI VALUTAZIONE AMBIENTALE
FASE 1OrientamentoImpostazione
Orientamenti iniziali del piano o programma
Analisi di sostenibilità degli orientamenti inizialiEventuale Verifica di esclusione (screening)
FASE 2ElaborazioneRedazione
Determinazione degli obiettivi generali e costruzione dello scenario di riferimentoCostruzione delle alternative e degli obiettivi specifici e linee di azione del piano
Definizione dell'ambito d'influenza (scoping)Analisi di coerenza esternaAnalisi di coerenza internaCostruzione degli indicatoriRapporto Ambientale e Sintesi non TecnicaStima degli effetti ambientaliConfronto e selezione delle alternative
FASE 3ConsultazioneAdozioneApprovazione
Consultazione sul documento di piano e sul rapporto ambientaleAdozione / approvazione del piano e della Dichiarazione di Sintesi
Dichiarazione di Sintesi
FASE 4AttuazioneGestione
Monitoraggio attuazione e gestione del pianoAzioni correttive ed eventuale retroazione
Monitoraggio ambientaleRapporti di monitoraggio e valutazione periodica
Nuovo Piano Territoriale Regionale - FVG
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•definisce
•individua
•Legge Regionale 30/2005
•5 risorse di interesse regionale
•7 finalità strategiche
•Formazione PTR con procedura di
VAS e metodologie di
Agenda 21
• Delibera della Giunta regionale
N. 246/2006•Avvio della procedura
di •VAS-PTR
•Indicazione per la formazione del Nucleo di valutazione
•Definite le 4 fasi della •procedura di VAS
•Linee metodologiche per la procedura di Agenda 21
•1) acqua, aria, suolo ed ecosistemi•2) Paesaggio•3) Edifici, monumenti e siti di interesse storico culturale•4) Sistemi infrastrutturali e tecnologici•5) Sistemi degli insediamenti
•a) la conservazione e la valorizzazione del territorio regionale, anche valorizzando le relazioni a rete tra i profili naturalistico, ambientale, paesaggistico, culturale e storico.•b) le migliori condizioni per la crescita economica del Friuli Venezia Giulia e lo sviluppo sostenibile della competitività del sistema regionale.•c) le pari opportunità di sviluppo economico per tutti i territori della regione.•d) la coesione sociale della comunità, nonché l’integrazione territoriale, economica e sociale del Friuli Venezia Giulia con i territori contermini.•e) il miglioramento della condizione di vita degli individui, della comunità, degli ecosistemi e in generale l’innalzamento della qualità ambientale.•f) le migliori condizioni per il contenimento del consumo del suolo e dell’energia, nonche’ per lo sviluppo delle fonti energetiche alternative.•g) la sicurezza rispetto ai rischi correlati all’utilizzo del territorio.
•Fase 1 Impostazione e orientamento•Fase 2 Elaborazione e redazione•Fase 3 Iter di legge: consultazione, adozione, approvazione•Fase 4 Attuazione e gestione
•Metodologia sperimentale sulla definizione degli obiettivi•Linee di indirizzo:•- Diffusione degli elaborati•- Acquisizione dei risultati•- Forum•Risultati del Forum trasmessi a Giunta regionale
•Nella fase successiva si è arrivati alla definizione di 36 Obiettivi Generali, i quali sono frutto di un lavoro di analisi e aggregazione dei 306 obiettivi individuati dal Documento Preliminare di PTR, tenendo conto delle considerazioni che sono emerse nella fase del Processo di Agenda 21.
Si è giunti cosi a definire 36 Obiettivi Generali, che sono stati suddivisi nelle 7 Finalità strategiche delle Legge Regionale 30/05, ponendoli in relazione alle Risorse Essenziali di Interesse Regionale a cui gli Obiettivi generali del PTR fanno riferimento.
FinalitàObiettivi
Generali di PTR
Risorse
1 2 3 4 5
a)
1 ●
...
8
b)
9 ● ●
...
17 ●
c)
18 ●
...
23
d)
24
...
27
e)
28
...
30
f)
...
32
g)
36
Presenza delle Risorse negli Obiettivi generali di PTR
Risorsa Presenze
Acqua, Aria, Suolo ed Ecosistemi 10
Paesaggio 17
Edifici, Monumenti e Siti di Interesse storico - culturale
8
Sistemi infrastrutturali e tecnologici 9
Sistemi degli insediamenti 14
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Obiettivi PTRDoc.prel. del 10/2/06
Finalità
Obiettivi
Generali di PTR
Obiettivi definitivi
PTR
Risorse
1 2 3 4 5
3 a)
1 ●
...
8
4 b)
9 ● ●
...
17 ●
7 c)
18 ● ●
...
23
8 d)
24
...
27
10 e)
28
...
30
18 f)
...
32
19 g)
36
Obiettivi PTRDoc. prel. del 10/2/06
FinalitàObiettivi
Generali di PTR
Obiettivi specifici
Azioni di PTR grafiche
Azioni di PTR (Norme di attuazione)
Azioni da prevedersi con strumenti diversi dal PTR
3 a)1
1.1
1.2
8 8
4 b)9
9
...
7 c)18
18.1
18.2
8 d)
19
20
10 e)
28 28
... ...
30 30
18 f)
... ...
32 32
19 g)
36 36
Matrice tipo – Azioni di PTR-Matrice tipo – Obiettivi Generali di PTR-
indicatori
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