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PTOF Piano dell'Offerta Formativa Triennale
2019/2022
Elaborato dal Collegio dei Docenti Delibera n. 17 del Collegio dei Docenti del 18.12.2018
Approvazione del Consiglio di Istituto con delibera n. 1 del 18.12.2018
Aggiornato con delibera n. 9/2019-2010 del Collegio 28.10.2019
Aggiornato con delibera n. 14/2020-2021 del Collegio 14.12.2020
Aggiornato con delibera n. 11/2021-2022 del Collegio 28.10.2021
Accoglienza, Legalità, Inclusione Una scuola Accogliente come “metodo di lavoro”, una scuola di Legalità, una
scuola Inclusiva, una scuola di tutti e di ciascuno.
Istituto Comprensivo “Ferdinando Russo” Via Vincenzo Marrone, 67/69 Napoli
Tel. 081 7265034 – email naic8cw00q@istruzione.it
PEC naic8cw00q@pec.istruzione.it Sito web www.icsferdinandorusso.edu.it
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INDICE SEZIONE 1 – LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 3 1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento 3 1.2 Caratteristiche principali della scuola 4 1.3 Ricognizione attrezzature e risorse strutturali 9 1.4 Risorse professionali 10
SEZIONE 2 – SCELTE STRATEGICHE 12
2.1 Priorità desunte dal RAV 12 2.2 Obiettivi formativi prioritari 14 2.3 Piano di Miglioramento 15
SEZIONE 3 – OFFERTA FORMATIVA 16
3.1 Traguardi attesi in uscita 16 3.2 Insegnamenti e quadri orari 17 3.3 Curricolo di Istituto 19 3.4 Iniziative di arricchimento e di ampiamento curricolare 22 3.5 Attività previste nell’ambito del PNSD 23 3.6 Valutazione degli apprendimenti 26 3.7 Azioni della scuola per l’Inclusione scolastica OFFERTA FORMATIVA 29 3.8 ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ 31 3.9 Legalità e dispersione scolastica 30
SEZIONE 4 – ORGANIZZAZIONE 31
4.1 Modello organizzativo 31
4.2 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative 38 4.3 Piano di Informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (D.
Lgs N 81/08) 39 4.4 Piano di formazione del personale docente e ATA 39
SEZIONE 5 – MONITORAGGIO, VERIFICA E RENDICONTAZIONE
SOCIALE 41
5.1 Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate 41 5.2 Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte 45 5.3 Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini di efficienza 45
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SEZIONE 1 – LA SCUOLA E IL SUO
CONTESTO
1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento
La storia del quartiere di Pianura è molto articolata e si
sviluppa a partire dagli anni ‘60 del Novecento, quando il
Villaggio preesistente, essenzialmente rurale, ha iniziato un processo di trasformazione che lo ha portato, attraverso
alcune tappe essenziali, ad assumere un aspetto più urbanizzato.
Fino agli anni ’70, il quartiere si è sviluppato secondo le
direttive del vecchio Piano Regolatore; solo dopo questa data, in assenza di un nuovo Piano urbanistico, sono cresciuti
l’abusivismo e la speculazione, che hanno reso più disordinato l’aspetto del centro abitato. In seguito al terremoto dell’’80, inoltre, nel territorio, popolato già da un nucleo storico e uno,
medio alto (costituito da professionisti trasferitisi dai quartieri limitrofi, attirati da abitazioni
nuove e a buon mercato), se n’è insediato un terzo, nativo delle aree napoletane maggiormente colpite dal sisma e costituito da uno strato sociale medio-basso.
L’abitato attuale, si è arricchito, in tempi recenti, anche di comunità extracomunitarie provenienti
dal Burkina Faso, dalla Nigeria, dal Perù, dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio, dal Gana, dalla Nigeria, dallo Sri-Lanka.
Le origini del sito, però, affondano le loro radici nell’antichità. A seguito di lavori di ristrutturazione della Masseria Monteoliveto, sono stati rinvenuti, infatti, resti di murature
risalenti ai Sanniti. Trattandosi di una zona di passaggio e di collegamento con la più ricca e nota
Cuma, l’area ha ospitato un abitato greco e successivamente romano. Questo, in particolare, si evince grazie alla presenza dei resti di edifici termali. Attualmente il centro storico mostra un
impianto certamente medievale. Attualmente il contesto sociale risulta costituito da una popolazione giovane, tanto che risulta
essere il quartiere più giovane d’Italia. Soprattutto le neo-coppie, infatti, hanno scelto questo
luogo non solo per i prezzi accessibili, ma anche per i collegamenti che allacciano questo ai quartieri limitrofi.
Pendolari, però, risultano non solo i lavoratori, ma soprattutto i giovani studenti che decidono di
proseguire gli studi, poiché gli Istituti Superiori non sono presenti sul territorio, ma sono dislocati nei quartieri confinanti o nel centro città.
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Il contesto socio-economico risulta, dunque, essere misto (dal professionista all’operaio), insiste
su un territorio che offre scarse opportunità lavorative e con un discreto tasso di cittadini stranieri.
Pianura si è trasformata da semplice area contadini a nord-ovest della città di Napoli, a quartiere strutturato e multietnico dei Campi Flegrei. Le scuole, le piazze i centri di ritrovo sono sempre
più centri di convivenza multi-culturale.
Le strutture sociali sono poche, come sono pochi i centri di aggregazione per i giovani. Nonostante ciò risulta essere, tra i quartieri napoletani, quello in cui la quota di verde è maggiore
rispetto al resto della città.
Simbolo della devozione popolare e punto di riferimento per i giovani del quartiere risulta essere l’antica chiesa di San Giorgio Martire, nel centro storico di Pianura. Questo edificio, che deve
l’attuale veste Seicentesca interamente alla devozione dei fedeli, risale, probabilmente, al XII secolo.
Da pochi anni è operativa anche la Casa dello Studente, punto
di riferimento per i giovani studenti universitari, che ospita convegni, mostre e azioni culturali ad ampio raggio.
In un territorio così articolato, la scuola risulta essere l'unica struttura in grado di offrire risorse umane con competenze in
campo relazionale, sociale, psicologico per accompagnare la
società, che la vive, in una sana crescita culturale, lavorando costantemente al superamento della demotivazione
all’apprendimento e al superamento delle situazioni di
svantaggio sociale e personale. L’Istituto Comprensivo F. Russo si pone anche in prima linea nella lotta per la legalità. Infatti, il
20 marzo 2003, nei locali della scuola nasce l’Associazione Antiraket Pianura per la legalità, dedicata alla memoria di due ex-alunni, Gigi Sequino e Paolo Castaldi, vittime innocenti della
criminalità organizzata. Attualmente questa
Associazione è in rete con una serie di altre associazioni nate con lo stesso scopo, in
particolare con l’Associazione LIBERA. La struttura scolastica, infatti, offre locali
attrezzati e funzionanti per laboratori informatici,
artistici, musicali. Valorizza le inclinazioni, ove possibile, con lezioni extrascolastiche di
strumento musicale, grafico-pittoriche, informatiche. L'Ente locale di riferimento (ASL
distretto 46) fornisce supporto al disagio
scolastico ed alla frequenza discontinua, preventiva alla dispersione scolastica e
all’abbandono.
1.2 Caratteristiche principali della scuola
Istituto
principale
NA – I.C. FERDINANDO RUSSO
Tipo Istituto ISTITUTO COMPRENSIVO
Indirizzo VIA MARRONE 67/69 NAPOLI
80126
Codice NAIC8CW00Q (Istituto
Principale)
Telefono 0817265034
Email NAIC8CW00Q@istruzione.it
PEC naic8cw00q@pec.istruzione.it
Sito web www.icsferdinandorusso.gov.it
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PRESIDENZA: riceve previo appuntamento
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI (DSGA): riceve previo appuntamento
La SEGRETERIA1 è composta dai seguenti uffici, che ricevono nei seguenti giorni:
UFFICIO GIORNO ORA
Ufficio didattica2 Martedì
Mercoledì
Giovedì
dalle 9.00 alle 11.00
dalle 10.30 alle 12.30
dalle 12.00 alle 14.00
Ufficio personale Martedì
Giovedì
dalle 10.00 alle 11.00
dalle 13.00 alle 14.30
PLESSI/SCUOLE: Codice Meccanografico: NAAA8CW01L
Ordine Scuola: Scuola Infanzia
Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 8,00 alle 16,00
Indirizzo: VIA PADULA NAPOLI 80126 NAPOLI Tel: 081 19579170
1 Orario servizio dalle 7.55/18.00 2 L’Ufficio Didattica riceve anche il mercoledì e il giovedì, dalle 11.30 alle 13.30, SOLO PER RITIRO DIPLOMI.
a.s. 2018/19 a.s. 2019/20 a.s. 2020/21 a.s. 2021/22
Docenti n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni
10+1RC 91 4 12+1RC 80 4 10+
1RC 75 4
10+
1RC 80 4
6
Codice Meccanografico: NAEE8CW01T
Ordine Scuola: Scuola Primaria
Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 8,00 alle 14,00 Indirizzo: VIA PADULA 131, 80126 NAPOLI
Tel: 081 7261702
Codice Meccanografico: NAMM8CW01R
Ordine Scuola: Scuola Secondaria di I grado Orario: dal lunedì al venerdì dalle 7.55 alle 13.55
Indirizzo: VIA MARRONE 67/69, 80126 NAPOLI
Con 1 sezione ad INDIRIZZO MUSICALE: Pianoforte Flauto Chitarra Clarinetto Il corso ad indirizzo musicale prosegue le attività fino alle 17,55
a.s. 2018/19 a.s. 2019/20 a.s. 2020/21 a.s. 2021/22
Docenti n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni
92 708 32 92+4RC 636 31 78 +
3RC 602 30
86 +
3RC 589 30
a.s. 2018/19 a.s. 2019/20 a.s. 2020/21 a.s. 2021/22
Docenti n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni Docenti
n.
alunni
n.
sezioni
34+3RC 298 15 36+2RC 314 15 32
+2RC 304 15
35
+2RC 294 15
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Codice Meccanografico: NAMM8CW02T
Ordine Scuola: Scuola Secondaria di I grado (scuola in ospedale) Indirizzo: VIA V. MARRONE 67-69 - 80126 NAPOLI NA
La scuola secondaria ha anche una SCUOLA IN OSPEDALE, dove,
oltre a consentire la continuità degli studi, si garantisce, agli alunni che ne fruiscono, il diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale,
nonostante la malattia. Scopo principale delle attività svolte con i
degenti è quello di aiutarli a intraprendere un percorso cognitivo, emotivo e didattico che consenta loro di mantenere i legami con il
proprio ambiente di vita scolastico. La Scuola in ospedale è stata descritta in maniera esaustiva dalla
Referente per la nostra scuola, la Prof.ssa Ferrara Tiziana:
La storia dell'I.C. "F. Russo" come sezione di scuola ospedaliera inizia nel lontano anno scolastico 1997/1998. La storica, ed attualmente in pensione, Prof.ssa Pensiero andò Policlinico per far
visita ad una sua alunna ricoverata, Giulia, affetta da spina bifida. Da quel momento ebbe inizio il nostro "cammino ospedaliero".
Negli anni si sono alternati Dirigenti e Docenti, ma tutti hanno ritenuto fondamentale proseguire
quest'avventura. La Scuola in Ospedale per i docenti è sicuramente
maestra di vita e fonte di arricchimento; dà la possibilità
di sentirsi veramente "utili" fino in fondo. Per i piccoli degenti rappresenta la possibilità di vivere,
nonostante la loro condizione, qualcosa che abbia a che fare con la routine della realtà esterna e che li distragga
dalla loro condizione.
I docenti forniscono anche un supporto alle famiglie con le quali si instaura un rapporto di fiducia e "confidenza".
Tutto ciò fa in modo che si crei un piccolo gruppo di "amici" capace di far vivere ai giovani degenti la loro condizione in modo più leggero.
Questa è la scuola in Ospedale, una grande famiglia fatta di docenti, genitori e alunni.
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La Scuola Media Statale Russo nasce nel 1962, con l’“Istituzione e ordinamento della scuola media statale” (L 31 dic 1962, n 1859) ed era alloggiata dai Padri Vocazionisti, presso l’Istituto
Deus Caritas, come si evince dai registri scolastici, conservati negli archivi dei diplomi della nostra scuola.
L’edificio scolastico, che attualmente la ospita, è stato costruito alla fine degli anni ‘70, in linea
con le direttive del Piano Regolatore allora vigente.
L'Istituto Comprensivo Ferdinando Russo, invece, è stato istituto 1° Settembre 2012 e si
articola su due sedi (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado). I plessi sono facilmente raggiungibili con auto private e servizio pubblico. Gli edifici scolastici sono circondati da ampi
spazi verdi.
Nella scuola secondaria di secondo grado è attivo, dall’a.s. 2001/02, un
corso ad INDIRIZZO MUSICALE. L’insegnamento dello strumento si colloca nel quadro del progetto complessivo di formazione della persona, in
modo da fornire agli alunni una maggiore capacità di lettura attiva e critica della realtà, ma soprattutto è una opportunità di conoscenza e di
espressione, nonché un contributo al senso di appartenenza sociale. Gli
insegnanti di strumento musicale sono molto attivi sul territorio napoletano e nazionale, con la partecipazione sia a concorsi e/o rassegne musicali sia
a progetti regionali. Gli strumenti insegnati nel nostro Istituto sono:
pianoforte, flauto, chitarra e clarinetto. I corsi prevedono lezioni individuali di strumento e musica d’insieme.
Inoltre, sono presenti anche strumento audio (mixer, casse audio, vari microfoni panoramici e direzionali, cavetterie, ecc.)
TIPOLOGIA STRUMENTO QUANTITÀ
tastiere 5
pianoforti classici 2
pianoforti digitali 3
set percussioni 1
basso elettrico 1
chitarra acustica 1
clarinetto 1
9
1.3 Ricognizione attrezzature e risorse strutturali
Attrezzature multimediali
LIM 1 per classe
PC 47
CROMEBOOK 30
TABLET 30
10
Laboratori
Fablab 1
StemLab 1
Scientifico 1
SmartClass 1
Biblioteche Classica 1
Digibiblioteca 1
Aule Magna + Teatro 1
Strutture sportive
Palestre
nella sede centrale
2
11
1.4 Risorse professionali
a.s.
2018/19
a.s.
2019/20
a.s.
2020/21
a.s.
2021/22
Classe di
concorso n. posti n. posti n. posti n. posti
Scuola in
Ospedale (ore)
A022 (ex A043) 20 16 17 17 10 ore
A028 (ex A059) 11 11 11 11 6 ore
AA25 (ex A245) 2 2 2 2
AB25 (ex A345) 6 6 6 6 6 ore
AC25 (ex A445) 2 2 2 2
A001 (ex A028) 4 5 4 4
A049 (ex A030) 5 4 4+1POT 4+1POT
A032 (ex A030) 4 4 4 4
A060 (ex A033) 4 4 4 4
AM56 (ex AM77) 1 1 1 1
AJ56 (ex AJ77) 1 1 1 1
AN56 (ex AN77) 1 1 1 1
AB56 (ex AB77) 1 1 1 1
IRC 4 4 3 3
SOSTEGNO 12+12 30 24 30
Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa
il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di otto (8) unità;
Scuola primaria:
tre unità utilizzate per il supporto alle classi e progetti
curriculari:Cardinale, Ciccotti, Strollo.
Scuola secondaria di primo grado:
Prof. Marotta (12 ore) e Prof. Galgani (6 ore) per Scienze Motorie;
Prof. Esposito Nadia (9 ore) con il progetto POTENZIAMENTO INGLESE per scuola secondaria.
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Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è
attualmente così definito:
TIPOLOGIA N
DSGA 1
PERSONALE AMMINISTRATIVO
3 full time 2 part-time
COLLABORATORI SCOLASTICI
14
Non si registra una forte mobilità del personale docente.
Allegato 1: Regolamento d’Istituto
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SEZIONE 2 – SCELTE STRATEGICHE
2.1 Priorità desunte dal RAV Il presente documento, predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della
Legge 107 del 15/07/2015, si ispira anche alla mission educativa della nostra scuola, che ha come suo acronimo ALI, Accoglienza, Legalità,
Inclusione. Parole che si traducono in fatti, con un ambiente ed un metodo di lavoro coinvolgenti, che arrivano a tutti nella loro unicità, ma
soprattutto una scuola che si fa promotrice di iniziative per la legalità sul territorio, in cui le
regole si rispettano perché interiorizzate e problematizzate. Si sintetizzano, di seguito, le finalità complessive della legge:
• Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza
• Innalzamento del livello di istruzione e delle competenze degli studenti
• Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali
• Realizzazione di una scuola aperta
• Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di
istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria. Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV). Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi, Obiettivi di processo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Livelli di apprendimento degli
studenti
Diminuire le differenze dei
livelli di apprendimento di
italiano, matematica e inglese degli studenti
Variabilità dei risultati tra le
classi
Assicurare esiti uniformi tra le
varie classi
Risultati a distanza
Assicurare buoni risultati a
distanza nei percorsi di studio successivi
Pianificare interventi di
monitoraggio sistematico, con strumenti ad hoc
E’ stato opportuno aggiornare il RAV, poiché sono avvenuti dei cambiamenti significativi e
documentati della realtà Scolastica: • le ricadute dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 specialmente sulle pratiche
educative e didattiche e sulle pratiche gestionali organizzative;
• l’introduzione dell’insegnamento trasversale di educazione civica che può incidere sulla definizione di priorità, traguardi ed obiettivi di processo legati all’area
“Competenze chiave europee”.
ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Livelli di apprendimento degli
studenti
Diminuire le differenze dei
livelli di apprendimento di
italiano, matematica e inglese degli studenti. E’
stato messo a punto il
piano Didattica Digitale Integrata (DDI), per
sperimentare le nuove pratiche e metodologie
didattiche.
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Variabilità dei risultati tra le
classi
Assicurare esiti uniformi tra le
varie classi
Risultati a distanza
Assicurare buoni risultati a
distanza nei percorsi di studio successivi
Pianificare interventi di
monitoraggio sistematico, con strumenti ad hoc
2.2 Obiettivi formativi prioritari
Gli obiettivi formativi prioritari saranno i seguenti:
1. sviluppare le competenze degli alunni per favorire l’orientamento consapevole, grazie al miglioramento delle
competenze disciplinari e trasversali, attraverso la ridefinizione del curricolo di Istituto per competenze.
2. si organizzeranno attività curricolari ed extra-curricolari per
sviluppare: a. potenziamento delle competenze linguistiche (italiano, lingua
inglese e seconda lingua comunitaria), anche mediante l’utilizzo della metodologia
CLIL b. potenziamento delle competenze logico -matematiche
c. sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell’intercultura, di interventi di volti all’inclusione e allo sviluppo di
comportamenti responsabili finalizzati alla legalità
d. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamento di uno stile di vita sano
e. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell’arte e nella storia dell’arte, nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni
f. sviluppo delle competenze digitali degli alunni, con specifico riferimento con
riferimento al DigiComp 2.0 (modello europeo di riferimento delle competenze digitali dei cittadini).
g. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
h. sviluppo dei percorsi individualizzati e personalizzati per favorire l’inclusione ed il diritto allo studio di tutti gli alunni nel rispetto dello specifico bisogno formativo di cui
ciascuno è portatore anche prevedendo il supporto delle realtà socio-sanitarie ed educative del territorio
i. prevedere interventi di educazione psicomotoria al fine di offrire l’opportunità di
sperimentarsi all’interno di percorsi psicomotori caratterizzati dall’esperienza diretta con i materiali di gioco e da un preciso lavoro di percezione e regolazione delle abilità
corporee, attraverso il confronto con lo spazio, il tempo, gli oggetti, i compagni j. favorire “attività in continuità” tra i vari ordini di scuola con la finalità di promuovere
un “ponte” di esperienze con lo scopo di lasciare traccia delle potenzialità e attitudini
personali del bambino, aiutandoli a confermare la propria identità in una situazione di cambiamento
k. valorizzazione della scuola come “comunità attiva” aperta al territorio e in grado di stimolare l’interazione costruttiva
con le famiglie anche per sostenere le scelte formative
l. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica attraverso una didattica orientativa, che sostenga
nell’alunno l’assunzione responsabile delle scelte,
soprattutto in merito alla prosecuzione degli studi.
15
2.3 Piano di Miglioramento
Il processo di autovalutazione e la realizzazione del Piano di miglioramento saranno orientati a favorire i processi di apprendimento,
l'organizzazione degli ambienti di apprendimento, la realizzazione di
curricoli significativi, contestualizzati e organizzati per competenze.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione Elaborare in sede di dipartimento un curricolo verticale.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Analizzare i bisogni del personale e
promuovere la partecipazione a corsi di aggiornamento/formazione sui temi:
• didattica per competenze • didattica inclusiva
• utilizzo di nuove tecnologie
• analisi esiti INVALSI
2.4 Curricolo di Educazione Civica L’Istituto ha scelto di elaborare un curricolo di Educazione Civica che rispetti le precipuità dei diversi ordini di scuola, pur mantenendo una visione organica legata alle tematiche definite, al
fine di ottenere “gradualmente” il successo formativo dei propri alunni.
La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza avviandoli alla cittadinanza responsabile. Vivere le prime
esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza alle
regole condivise. Il rispetto dei diritti e doveri uguali per tutti, consiste nel porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.
L'ambiente di apprendimento è organizzato in modalità laboratoriale, che favorisce l’apprendimento attivo. I laboratori saranno così suddivisi: Laboratorio creativo per l’accoglienza,
Laboratorio sulle emozioni, Laboratorio di educazione civica “Le regole”, Laboratorio
alimentazione, Laboratorio ambientale. Nel curricolo di Istituto si è scelto, per la Scuola Primaria, di definire, per i nuclei tematici
stabiliti dalle Linee Guida (Costituzione, Sviluppo Sostenibile e Cittadinanza Digitale), Traguardi ed Obiettivi per il primo triennio e Traguardi ed Obiettivi per le classi quarte e quinte. Sono stati
anche suggeriti i contenuti relativi ai traguardi ed agli obiettivi definiti.
Per la Scuola Secondaria di primo grado, si è scelto di strutturare un piano di lavoro per classi parallele con le seguenti tematiche: per le classi prime: Io ed il territorio che mi circonda;
per le classi seconde: Io e l’Europa; per le classi terze: Io ed il Mondo. Ogni tematica abbraccia
i nuclei inseriti nelle linee guida, ovvero Costituzione, Sviluppo Sostenibile e Cittadinanza Digitale. Per ogni Nucleo Tematico sono stati definiti i Traguardi di Competenza e gli Obiettivi di
Apprendimento. In sede di Consiglio di Classe, i docenti sceglieranno i contenuti per raggiungere tali obiettivi ed i relativi traguardi.
16
SEZIONE 3 – OFFERTA FORMATIVA
3.1 Traguardi attesi in uscita
Si ripotano di seguito le Competenze di base attese al termine della scuola dell'infanzia in termini di identità, autonomia,
competenza, cittadinanza ed il Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, per la scuola primarie e
per la secondaria di primo grado, tutti estrapolati dalle INDICAZIONI
NAZIONALI 2012.
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO Il bambino:
• riconosce ed esprime le proprie
emozioni, è consapevole di
desideri e paure, avverte gli stati
d'animo propri e altrui;
• ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato
una sufficiente fiducia in sé, è
progressivamente consapevole
delle proprie risorse e dei propri
limiti, quando occorre sa
chiedere aiuto;
• manifesta curiosità e voglia di
sperimentare, interagisce con le
cose, l'ambiente e le persone,
percependone le reazioni ed i cambiamenti;
• condivide esperienze e giochi,
utilizza materiali e risorse
comuni, affronta gradualmente i
conflitti e ha iniziato a
riconoscere le regole del
comportamento nei contesti
privati e pubblici;
• ha sviluppato l'attitudine a porre e a porsi domande di senso su
questioni etiche e morali;
coglie diversi punti di vista, riflette e
negozia significati, utilizza gli errori
come fonte di conoscenza.
L’allievo partecipa a scambi
comunicativi (conversazione,
discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il
turno e formulando messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali
“diretti” o “trasmessi” dai media
cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo,
continui e non continui, ne individua
il senso globale e le informazioni
principali, utilizzando strategie di
lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio:
individua nei testi scritti informazioni
utili per l’apprendimento di un
argomento dato e le mette in
relazione; le sintetizza, in funzione
anche dell’esposizione orale;
acquisisce un primo nucleo di
terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti
parte della letteratura per l’infanzia,
sia a voce alta sia in lettura silenziosa
e autonoma e formula su di essi
giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia,
chiari e coerenti, legati all’esperienza
e alle diverse occasioni di scrittura
che la scuola offre; rielabora testi
parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e
scritto i vocaboli fondamentali e
quelli di alto uso; capisce e utilizza i
più frequenti termini specifici legati
alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per
cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico; riconosce
che le diverse scelte linguistiche sono
correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
L’allievo interagisce in modo efficace
in diverse situazioni comunicative,
attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli
altri; con ciò matura la
consapevolezza che il dialogo, oltre a
essere uno strumento comunicativo,
ha anche un grande valore civile e lo
utilizza per apprendere informazioni
ed elaborare opinioni su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Usa la comunicazione orale per
collaborare con gli altri, ad esempio
nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti
e nella formulazione di giudizi su
problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario
tipo "diretti" e "trasmessi" dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia,
l’intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai
compagni argomenti di studio e di
ricerca, anche avvalendosi di supporti
specifici (schemi, mappe,
presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi
divulgativi (continui, non continui e
misti) nelle attività di studio personali
e collaborative, per ricercare,
raccogliere e rielaborare dati,
informazioni e concetti; costruisce
sulla base di quanto letto testi o
presentazioni con l’utilizzo di
strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo
(narrativi, poetici, teatrali) e
comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando con
compagni e insegnanti. Scrive
correttamente testi di tipo diverso
(narrativo, descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo) adeguati
a situazione, argomento, scopo,
17
È consapevole che nella
comunicazione sono usate varietà
diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione logico-
sintattica della frase semplice, alle
parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
destinatario. Produce testi
multimediali, utilizzando in modo
efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo
appropriato le parole del vocabolario
di base (fondamentale; di alto uso; di
alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici
in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte
lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà
linguistiche/lingue diverse
(plurilinguismo) e il loro uso nello
spazio geografico, sociale e
comunicativo.
Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali
relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica
della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per
comprendere con maggior precisione
i significati dei testi e per correggere
i propri scritti.
3.2 Insegnamenti e quadri orari
INFANZIA: 40 ore settimanali
PRIMARIA: 30 settimanali/40 tempo pieno
SECONDARIA:
• 30 ore settimanali
• Sezione Musicale
• Scuola in Ospedale
18
QUADRO ORARIO ORDINARIO EDUCAZIONE CIVICA SCUOLA SECONDARIA
L'insegnamento dell'Educazione Civica non può essere inferiore a 33 ore annuali, da svolgersi nell'ambito del proprio orario curricolare e diviso tra il
primo ed il secondo quadrimestre e da più docenti di classe che ne cureranno l’attuazione nel corso dell’anno scolastico.
QUADRO ORARIO ORDINARIO SCUOLA
SECONDARIA
TEMPO
SETTIMANALE
TEMPO
ANNUALE
Italiano, Storia, Geografia 9 297
Matematica e Scienze 6 198
Tecnologia 2 66
Inglese 3 99
Seconda lingua comunitaria 2 66
Arte e immagine 2 66
Scienze motoria e sportive 2 66
Musica 2 66
Religione cattolica 1 33
Approfondimento di discipline a scelta delle scuole 1 33
MATERIA ORE
ITALIANO 6
STORIA/GEOGRAFIA 4
SCIENZE 3
TECNOLOGIA 3
INGLESE 3
II LINGUA COMUNITARIA 3
ARTE E IMMAGINE 3
MUSICA 3
SCIENZE MOTORIE 3
19
3.3 Curricolo di Istituto
Il curricolo verticale, per il nostro Istituto, costituirebbe un valore aggiunto che, attraverso la
creazione di un processo educativo concertato e coerente, conduca gli allievi all’acquisizione di
esperienze e valori, che li sappiano far orientare nella odierna e complessa società della
conoscenza e dell’informazione. Nel tentativo di concretizzarlo e di renderlo rispondente alle
esigenze dei fruitori, l’apprendimento sarà programmato in un'ottica di unitarietà e verticalità.
Il quadro di riferimento nazionale nell’ambito del quale le scuole realizzano il curricolo di istituto,
si delinea coerentemente con le Raccomandazioni del Parlamento europeo del 22 maggio 2018.
La nuova Raccomandazione sostituisce quella del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa
adottata nel 2006 che il nostro sistema scolastico ha recepito negli allegati al D.M. n.139 del
2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, nelle
Indicazioni Nazionali per il curricolo di cui al D.M. n.254 del 2012 e non da ultimo nei modelli di
certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e secondaria di I grado, allegati
al D.M. n.742 del 2017.
Elementi chiave del curricolo sono le connessioni tra:
• competenze di base europee
• competenze chiave di cittadinanza
• campi di esperienza (scuola infanzia), aree disciplinari (scuola primaria, materie del curricolo (scuola secondaria di I grado)
Il nuovo quadro di riferimento europeo del 2018 delinea otto tipi di competenze di base:
• competenza alfabetica funzionale;
• competenza multilinguistica; • competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
• competenza digitale; • competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;
• competenza in materia di cittadinanza;
• competenza imprenditoriale;
RELIGIONE 2
TOTALE 33
20
• competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale.
La competenza è sapere agito, capacità di mobilitare conoscenze, abilità, capacità personali,
sociali e metodologiche per gestire situazioni e risolvere problemi in contesi significativi.
Stabilita la competenza che si vuol far acquisire, sarà compito del docente progettare il percorso
(strumenti, strategie) necessario al suo conseguimento e potranno strutturarsi occasioni e
consegne in modo che gli alunni, nello svolgimento di compiti significativi, nel lavoro quotidiano,
possano agire in modo da mostrare le “evidenze” e i livelli di competenza posseduti.
L’elaborazione del curricolo verticale sarà effettuata dai Dipartimenti che saranno divisi nelle
quattro aree rispondenti agli assi in cui le competenze di base sono articolate:
Asse dei linguaggi:
• Padronanza della lingua italiana.
• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario.
• Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica.
• Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico-tecnologico
• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
21
• Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni
di energia a partire dall’esperienza. • Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale
e sociale in cui vengono applicate.
Asse storico e sociale
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso
il confronto fra aree geografiche e culturali.
• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente. • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio.
Le otto competenze chiave per la cittadinanza sono:
• Imparare ad imparare
• Progettare • Comunicare
• Collaborare e partecipare
• Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere problemi
• Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire ed interpretare l'informazione
3.4 Curricolo Verticale di Educazione Civica
Il presente Curricolo è stato elaborato dalla FS PTOF, Referenti per il Curricolo Verticale di Educazione Civica, e dai docenti della relativa Commissione. Tale lavoro, effettuato partendo
dalla legge n. 92 del 20 agosto 2019, offre ad ogni alunno un percorso formativo organico e
graduato in base all’età, capace di favorire l’apprendimento di ciascuno.
Le nuove Linee Guida richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento dell’Educazione Civica, che coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito
della vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a
perseguirlo nell’ambito delle proprie ordinarie attività. La norma prevede l’insegnamento trasversale della disciplina anche in ragione della pluralità
degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina
e neppure esclusivamente disciplinari.
Pertanto “…i docenti sono chiamati non a insegnare cose diverse e straordinarie, ma a selezionare
le informazioni essenziali che devono divenire conoscenze durevoli, a predisporre percorsi e ambienti di apprendimento, nel rispetto e in coerenza con i processi di crescita dei bambini e dei
ragazzi nei diversi gradi di scuola, affinché le conoscenze alimentino abilità e competenze culturali, metacognitive, metodologiche e sociali per nutrire la cittadinanza attiva” (Indicazioni
Nazionali e Nuovi Scenari, 2018).
22
3.5 Iniziative di arricchimento e di ampiamento
curricolare
Arricchimento ed ampliamento curriculare Il curricolo della scuola sarà arricchito da attività e progetti
raggruppati in aree tematiche omogenee. Queste saranno i temi fondanti dell’attività didattica di tipo laboratoriale
che si integrano con l’iter didattico trasversale
dell’informatica. Di seguito si riportano le quattro aeree
tematiche:
• PNSD • Gare e Concorsi
• Inclusione e Integrazione
• Ambiente e Benessere personale
Sono svolte durante le ore curricolari e sono parte integrante delle linee programmatiche elaborate ad inizio d’anno e si ispirano, in funzione della prossima attuazione, ad un curriculum
verticalizzato.
Il distanziamento sociale ha reso necessario un nuovo assetto didattico ed organizzativo. La
necessità di diminuire i contatti ha reso, inoltre, opportuno ripensare ai progetti curricolari ed extracurricolari anche in termini di fattibilità degli stessi nel rispetto delle misure per la
mitigazione del rischio Covid 19. Inoltre, il PTOF 2019/22 nel quale sono tracciati anche i percorsi
di miglioramento che la scuola si propone di effettuare, terrà conto dell’inserimento del Piano scolastico per la Didattica Digitale Integrata, e l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica
che incide sulla definizione di priorità, traguardi ed obiettivi di processo legati all’area “Competenze chiave europee”. La nostra scuola sin dall’avvio del presente anno scolastico si è
dotata di un assetto organizzativo finalizzato a tali sopraindicati fini mediante la costituzione di
una Commissione di lavoro per la definizione del Piano scolastico per la Didattica Digitale Integrata redatto secondo le indicazioni contenute nelle apposite Linee Guida, e di una
Commissione di lavoro per l’introduzione dell’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica.
Arricchimento ed ampliamento curriculare Educazione Civica
I tre nuclei tematici
Le Linee Guida individuano tre nuclei tematici che costituiscono i pilastri della Legge, a cui possono essere ricondotte tutte le diverse
tematiche dalla stessa individuate:
1. COSTITUZIONE, diritto, nazionale e internazionale, legalità e solidarietà;
• Il dettato costituzionale non rappresenta solo uno degli aspetti fondamentali da trattare, ma contiene e pervade tutte le altre tematiche.
• Conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte
l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.
• Legalità, rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici, …)
2. SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;
• L’Agenda 2030 dell’ONU ed i suoi 17 obiettivi (Goals)
• La salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle
persone.
• I diritti fondamentali delle persone si declinano a loro volta in diversi punti: la salute, il benessere psicologico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro
dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle
23
comunità (educazione alla salute, la protezione civile, il rispetto per gli animali e i beni
comuni, la protezione civile) 3. CITTADINANZA DIGITALE
• Per “Cittadinanza digitale” deve intendersi la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali.
• Sviluppare questa capacità significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni
e competenze delle nuove tecnologie, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi che l’ambiente digitale comporta.
• Non è più solo una questione di conoscenza e di utilizzo degli strumenti tecnologici, ma
del tipo di approccio agli stessi che coinvolge tutti i docenti contitolari della classe e del Consiglio di Classe
Traguardi di competenze
Le Linee Guida hanno integrato i traguardi di competenze per l’Educazione Civica, relativamente
a termine del primo ciclo di istruzione (D.M. n. 254/2012) e al Profilo educativo, culturale e
professionale dello studente (D. Lgs. 226/2005, art. 1, c. 5, Allegato A). Questi sono stati la base per modulare i diversi piani dell’Istituto.
Allegato 2:
Curricolo Verticale Educazione Civica
Allegato 3: Progetti di Istituto
3.6 Attività previste nell’ambito del PNSD
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di
modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della
società, della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle
nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma
56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di: • Favorire formazione e miglioramento delle competenze digitali degli studenti; • favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione
didattica; • stimolare conoscenza e utilizzo di tecnologiche digitali presenti a scuola al fine di
migliorare gli strumenti didattici e laboratoriali; • migliorare, ove possibile, la connettività dell’Istituto in termini di velocità e di capacità di
banda; • attivare e proporre azioni che consentano la fruizione della Didattica a Distanza (D@D) e
della Didattica Digitale Integrata (DDI) per l’intera platea scolastica; • aderire e promuovere la formazione di reti di scuole e l’adozione di didattica innovativa-
sperimentale; • partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative.
Nell’ambito del triennio di riferimento, la nostra scuola sarà impegnata a promuovere la
partecipazione di tutta la comunità scolastica al Piano Nazionale Scuola Digitale, anche attraverso l’organizzazione di momenti formativi aperti al territorio. L’Istituto continuerà a
promuovere l’uso delle tecnologie per stimolare processi di innovazione delle pratiche di insegnamento/apprendimento, adottando modelli educativi orientati allo sviluppo di ambienti di
apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, destrutturati atti a favorire lo sviluppo delle
competenze di base, disciplinari e trasversali. Le Funzioni Strumentali PNSD, coadiuvate dal team digitale e in collaborazione con l’intero staff
dirigenziale e le altre FF.SS., coordinerà la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD anche previste dal PTOF attraverso una formazione interna/esterna, coinvolgendo la
comunità scolastica nella creazione di soluzioni innovative.
24
INTERVENTI NEL TRIENNIO
FORMAZIONE INTERNA
• Formazione docente finalizzata all’uso del registro online e all’utilizzo
delle nuove tecnologie per creare ambienti di apprendimento innovativi, attenti alla centralità dell’alunno e ai bisogni di una didattica
effettivamente inclusiva. • Creare un sistema accessibile via web di comunicazione interne e
scuola famiglia, incrementando l’utilizzo del registro elettronico,
migliorando in tal modo, l’efficienza del servizio prestato alle famiglie • Garantire una costante formazione e implementazione del P.N.S.D.
allineando tutto il personale della scuola sull’impiego di determinate
metodologie o tecnologie acquistate. • Promuovere l’abilità necessaria per orientarsi in maniera sicura nelle
comunicazioni online. • Introdurre gli studenti, frequentanti il nostro Istituto Comprensivo,
nelle due fasce primaria e secondaria di primo grado, nel “coding” e nel
pensiero “computazionale” ossia la programmazione e lo sviluppo del pensiero in maniera algoritmica ovvero trovare una soluzione e
svilupparla, diventando in tal modo, soggetti attivi della tecnologia. • Somministrazione di un questionario per rilevare, analizzare e
determinare i diversi livelli di partenza e i bisogni formativi rispetto a
nuove metodologie e approcci didattici con l’uso delle nuove tecnologie del web 2.0, al fine di organizzare corsi di formazione ad hoc per
acquisire le competenze di base e/o potenziare quelle già esistenti.
• Partecipazione a comunità di pratica in ambito regionale e in rete con altri animatori del territorio nazionale.
• Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.
• Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali
acquisite. • Formazione in merito ai nuovi ambienti di cui la scuola si è dotata
ultimamente: FAB-LAB e DIGI-BIBLIOTECA 3.0 • Nuovo progetto approvato: STEM LAB “Scoprire, trasmettere,
emozionare, motivare”.
COINVOLGIMENTO DELLA
COMUNITA’ SCOLASTICA
• Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docenti attraverso la pubblicazione sul sito d’istituto in una sezione
dedicata. • Coordinamento con le figure di sistema.
• Creazione di un gruppo di lavoro.
• Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione tra docenti e con gli alunni.
• Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli
alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, cyberbullismo).
• Azioni di inclusione digitale (Avviso prot. n. 26163 del 28 luglio 2020) volti alla realizzazione di percorsi di apprendimento delle competenze
digitali in classe rivolti ad alunni e/o gruppi di apprendimento con
maggiori difficoltà di accesso alle risorse digitali al fine di favorire l'acquisizione di competenze digitali.
CREAZIONE DI
SOLUZIONI INNOVATIVE
• Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione.
• Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete Wi-fi d’Istituto mediante
il progetto PON di cui all’azione #2 del PNSD.
25
• Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola (aula
informatica, LIM, computer portatili, videoproiettori, FabLab ecc…) • Selezione e presentazione di siti dedicati, App, Software e Cloud per la
didattica. • Creazione e presentazione di strumenti di condivisione, di repository,
forum e blog.
• Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali.
Nuovi ambienti da realizzare:
• SMART Class ASSE II (FESR) AZIONE 10.8.6 (Prot. 4878 del 17 aprile 2020) orientato
alla realizzazione di classi virtuali adatte a consentire, anche per le studentesse e gli studenti delle istituzioni scolastiche statali del I ciclo d’istruzione e, prioritariamente, della
scuola primaria, forme di didattica digitale. Nuovi ambienti digitali di cui si è dotata la scuola:
• DIGIBIBLIOTECA 3.0 • FABLAB • STEMLAB
PIANO SCUOLA ESTATE 2021 – UN PONTE PER IL NUOVO INIZIO Il delicato e complesso momento che stiamo vivendo a seguito della pandemia da Covid- 19 ha imposto da un lato di ripensare la gestione organizzativa della scuola alla luce dei cambiamenti
repentini, ma dall’altro lato ci ha anche dato la possibilità di guardare il cambiamento come
“opportunita’”, di attrezzarci per gestire problemi completamente imprevisti, di adattarsi con flessibilità ai propri contesti, di organizzare e riorganizzare, ma soprattutto di mantenere e
consolidare la ”scuola come luogo di relazioni positive”.
Nell’ambito del PIANO SCUOLA ESTATE saranno attivati laboratori finalizzati al rinforzo delle competenze disciplinari, della socialità e delle relazioni.
La principale finalità è ridurre la perdita di apprendimento di bambini e adolescenti in condizione di povertà educativa, lavorando sul rafforzamento delle competenze chiave europee e sulla
motivazione ad apprendere, grazie a laboratori didattici.
Il progetto lavorerà rafforzando anche il legame tra scuola, famiglia e territorio per supportare il percorso scolastico di bambini e ragazzi attraverso le seguenti attività:
• Attività di rafforzamento delle competenze di base • Attività STEM
• Attività sportive di gruppo e motorie
• Attività musicali • Attività ludico-creative
• Attività teatrali
• Riqualificazione ambienti scolastici • Accoglienza
• Inclusione e supporto ai bisogni educativi speciali Il “Piano scuola estate 2021. Un ponte per il nuovo inizio” comprende azioni che vedranno
coinvolti gruppi di alunni, a seconda delle risorse di personale; dei locali e degli spazi che
dovranno essere ampi per permettere attività in sicurezza e all’aperto e della tipologia di attività che si potrà mettere in atto e del numero di alunni partecipanti.
Le attività si svolgeranno nel cortile della scuola secondaria di I grado in Via Vincenzo Marrone e/o presso associazioni opportunamente selezionate secondo principi di trasparenza e nel
rispetto della normativa vigente (ad es., artt. 55-57 del d. Lgs. 117/2017 – c.d. “Codice del Terzo
Settore” e “Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore”, adottate con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31 marzo 2021).
La selezione degli alunni avverrà attraverso una adesione volontaria delle famiglie interessate,
in caso di richieste maggiori rispetto alle disponibilità si seguiranno i criteri di seguito elencati: • Alunni con insufficienze
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• Alunni con difficoltà di apprendimento
• Alunni con problemi socioculturali
• Tutti gli alunni
3.7 Valutazione degli apprendimenti Il Collegio dei docenti e i Consigli di classe elaborano ed adottano il seguente protocollo per tutte le attività che riguardano la
valutazione degli apprendimenti, la certificazione delle competenze e gli Esami di Stato del Primo Ciclo d’istruzione. Lo scopo del
presente documento è definire, in modalità strutturata ed
omogenea all’interno dell’Istituto, gli elementi necessari per la valutazione degli alunni.
Il documento definisce le modalità ed i criteri che assicurano omogeneità, equità e trasparenza
alla valutazione ed è parte integrante del PTOF.
Quadro normativo
• D.L. n. 62 del 13/04/2017: Norme in materia di valutazione e certificazione delle
competenze nel primo ciclo ed esami di Stato; • Decreto del MIUR del 03.10.2017, PROT. N. 741 Nuovo Esame di Stato per il I
Ciclo di Istruzione;
• D.M n. 742 (modelli nazionali per le certificazioni delle competenze primo ciclo di istruzione) del 3/10/2017 L.104/1992 legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate; • Circolare prot. n. 1865 del 10/10/2017 "Indicazioni in merito a valutazione,
certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di
istruzione" • D.L. n. 22/2020: Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno
scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, con modificazioni dalla Legge n. 41 del 6 giugno 2020.
• D.M. n 172 del 4/12/2020: Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle
alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria • Linee Guida del 4/12/2020: La formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione
periodica e finale della scuola primaria
Valutazione Scuola Primaria
La normativa (D.L. n. 22/2020, D.M. n 172 del 4/12/2020, Linee Guida del 4/12/2020) ha individuato, per la scuola primaria, un impianto valutativo che supera il voto numerico su
base decimale nella valutazione periodica e finale e consente di rappresentare, in trasparenza, gli articolati processi cognitivi e meta-cognitivi, emotivi e sociali attraverso i quali si manifestano
i risultati degli apprendimenti.
L’ottica è quella della valutazione per l’apprendimento, che ha carattere formativo poiché le informazioni rilevate sono utilizzate anche per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi
concreti degli alunni e ai loro stili di apprendimento, modificando le attività in funzione di ciò che è stato osservato e a partire da ciò che può essere valorizzato.
La valutazione, inoltre “documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove
l'autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.
INSERIRE ALLEGATO
Principi della valutazione
La valutazione ha per oggetto il processo formativo ed i risultati di apprendimento degli alunni.
Ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti ed al
successo formativo degli stessi; documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la
autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.
La valutazione è coerente con l’Offerta Formativa illustrata nel PTOF della nostra Istituzione
scolastica, con la personalizzazione dei percorsi e le Indicazioni Nazionali per il Curricolo ed è
27
effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i
criteri e le modalità incluse nel presente protocollo. La valutazione, periodica e finale, degli
apprendimenti degli alunni nel primo ciclo, compresa la valutazione dell’Esame di Stato, per
ciascuna disciplina di studio prevista dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo è espressa con
votazioni in decimi. La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe
ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di
alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica e di attività
alternative all'insegnamento della religione cattolica, partecipano alla valutazione delle alunne e
degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. Le operazioni di scrutinio sono
presiedute dal Dirigente Scolastico o da suo delegato. I docenti di sostegno partecipano alla
valutazione di tutte le alunne e gli alunni della classe; nel caso in cui a più docenti di sostegno
sia affidato, nel corso dell'anno scolastico, la stessa alunna o lo stesso alunno con disabilità, la
valutazione è espressa congiuntamente. Fermo restando quanto previsto dall'articolo n. 309 del
D.L. 16 aprile 1994, n. 297 relativamente alla valutazione dell'insegnamento della Religione
Cattolica, la valutazione delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che se ne avvalgono,
è resa su una nota distinta con giudizio sintetico sull'interesse manifestato e i livelli di
apprendimento conseguiti.
Le attività alternative, come la sezione musicale, costituente un servizio strutturale e obbligatorio
e che riguardano attività didattiche, formative di studio, in gruppo o attività individuali, si
svolgono con l'assistenza di docenti appositamente incaricati, all'interno dei locali della scuola e
partecipano alla valutazione di tutte le alunne e gli alunni. Il personale docente di cui si avvale
la scuola, che svolge attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta
formativa, può fornire ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il
profitto raggiunto da ciascun alunno.
Definizione dei descrittori del processo e del livello globale di sviluppo degli
apprendimenti attraverso rubriche di valutazione
La valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione dei processi formativi (in
termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo
degli apprendimenti conseguito con apposita nota. La valutazione è espressa in decimi, ma i voti
vanno accompagnati da una descrizione dei processi formativi in termini di progresso di sviluppo
personale, sociale, culturale e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguiti.
Certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata agli alunni e
alle alunne al termine della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado (in questo
caso solo ai candidati che abbiano superato l’Esame di Stato). Tale documento descrive il
progressivo sviluppo dei livelli delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dalle
alunne e dagli alunni, anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del Secondo Ciclo
di Istruzione. I modelli nazionali per la certificazione delle competenze sono emanati con decreto
del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (D.M. n. 742/2017).
NORME DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO
CICLI ED ESAMI DI STATO
Scuola primaria
Decreto legislativo 62/2017 art. 3
1. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima
classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
28
2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di
apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica,
nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il
miglioramento dei livelli di apprendimento.
3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non
ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da
specifica motivazione.
Scuola secondaria di I grado
Decreto legislativo 62/2017 art. 6 c. 2
1. Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe
successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma
6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente
articolo.
2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline,
il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe
successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo.
3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze
nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica,
nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il
miglioramento dei livelli di apprendimento.
AMMISSIONE ALL'ESAME DEI CANDIDATI INTERNI
D.M. 741/2017 art. 2:
1. In sede di scrutinio finale le alunne e gli alunni frequentanti le classi terze di scuola secondaria
di primo grado in istituzioni scolastiche statali o paritarie sono ammessi all'esame di Stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione in presenza dei seguenti requisiti:
a. aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate
deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
b. non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24
giugno 1998, n. 249; c. aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte
dall'Invalsi.
2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline,
il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la non
ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo.
3. Il voto espresso nella deliberazione di cui al comma 2 dall'insegnante di religione cattolica o
dal docente per le attività alternative per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detti
insegnamenti, se determinante ai fini della non ammissione all'esame di Stato, diviene un
giudizio motivato iscritto a verbale.
4. In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce alle alunne e agli alunni ammessi
all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale e in conformità con i criteri e le
modalità definiti dal collegio dei docenti inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa, un voto
di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali, anche inferiore a sei decimi.
5. Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d'esame nei termini di cui
al successivo art. 13.
Allegato 4: Griglie di Valutazione Infanzia e Primaria
Allegato 5: Griglie di Valutazione Secondaria di Primo Grado
Allegato 6: Valutazione Comportamento
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VALUTAZIONE EDUCAZIONE CIVICA
L’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica deve essere naturalmente oggetto delle
valutazioni periodiche e finali previste dal D.Lgs. n 62/2017 e dal DPR n 122/2009. Per gli alunni della Scuola Primaria, il docente coordinatore propone un giudizio descrittivo
(che ha un corrispettivo anche in decimi), facendo sempre riferimento ai criteri valutativi indicati nel PTOF.
Per la Scuola Secondaria di primo grado il Coordinatore di Classe dopo aver acquisito dai
docenti del Consiglio gli elementi conoscitivi che devono fare riferimento ai percorsi interdisciplinari proposti, formula la proposta di valutazione.
Il Collegio dei Docenti individua, integra e inserisce nel Curricolo di Istituto i Criteri di Valutazione
dell’insegnamento di Educazione civica.
Allegato 7: Griglie di valutazione scuola Primaria per Educazione civica
Allegato 8: Griglie di valutazione scuola Secondaria per Educazione Civica
3.8 Azioni della scuola per l’Inclusione scolastica
OFFERTA FORMATIVA “Uguaglianza significa che tutti hanno diritto di essere diversi l’uno dall’altro...”
(Umberto Eco, in Meschini M., 2008).
Per tutelare le differenze individuali, la nostra scuola prevede,
nella quotidianità delle azioni e degli interventi, la possibilità
di fornire risposte diverse ad esigenze educative differenti, valorizzando ciascuno. In tal senso, la presenza di alunni con
Bisogni Educativi Speciali (BES) è un’opportunità di sviluppo culturale e personale per l’intera comunità scolastica. La dimensione inclusiva della scuola poggia su quattro punti
fondamentali: 1) Tutti gli allievi possono imparare;
2) Tutti gli allievi sono diversi; 3) La diversità è un punto di forza; 4)L’apprendimento si intensifica con la cooperazione tra allievi, insegnanti, genitori e comunità. La scuola inclusiva ha il compito di rispondere ai bisogni di tutti i suoi alunni, identificandoli come persone, riprogettando l’organizzazione e l’offerta formativa in funzione di ciascuno. La direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 introduce il concetto di Bisogni Educativi Speciali
(BES) individuando tre grandi sotto-categorie: • disabilità;
• disturbi specifici dell’apprendimento; • svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
L’inclusione di tutti gli alunni costituisce per questa Istituzione Scolastica un impegno prioritario
per raggiungere obiettivi di socializzazione e sviluppo della personalità. Essa, pertanto, sarà intesa quale indispensabile progetto formativo che porterà i nostri alunni all’acquisizione di
conoscenze, abilità e comportamenti, valorizzando le singole potenzialità. La scuola inclusiva realizza la crescita degli apprendimenti e della partecipazione sociale di tutti gli alunni, valorizzando le diversità presenti nel gruppo classe. Le differenze comportano scelte
didattiche e plastiche capaci di adattarsi ai diversi stili cognitivi e sono alla base dell’azione didattica inclusiva. Esse vengono valorizzate nonché utilizzate nelle attività quotidiane per
lavorare e crescere insieme. I principi chiave cui ispirarsi per realizzare una didattica efficace
nella scuola dell’inclusività sono i seguenti: - Costruzione di ambienti di apprendimento positivi; - Abbattimento delle barriere e utilizzo di facilitatori; - Superamento della didattica tradizionale;
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- Adozione di una didattica metacognitiva. Ogni alunno usufruisce di un’attenta osservazione iniziale, di monitoraggio in itinere e di una puntuale verifica finale mirata alla valutazione dei progressi formativi volti allo sviluppo della
personalità e delle competenze sociali. Particolare attenzione viene posta agli allievi D.A. per i quali sono predisposti i seguenti servizi
ed attività: • Progetti di accoglienza nei primi giorni di scuola degli alunni e dei genitori per rimuovere
eventuali ostacoli e promuovere un regolare processo di apprendimento.
• Gruppo di inserimento formato da insegnanti di sostegno preposto ad organizzare tutte
le attività che facilitino la conoscenza dell’alunno D.A., del suo deficit, delle capacità ed abilità di apprendimento.
• Incontri con operatori socio-sanitari. • Scambio di informazioni con le scuole di provenienza per assicurare la continuità
educativa e didattica.
• Assistenza di base. • Flessibilità/adattamento dell’orario dei docenti di sostegno in base alle esigenze degli
alunni DA • Attivazione di laboratori creativi che aiutino gli allievi DA a migliorare la manualità.
• Incontri con i genitori dei nuovi alunni per un proficuo scambio di informazioni utili al
team docenti. • Azioni di sensibilizzazione degli studenti, dei genitori e del territorio.
• Progetti di inclusione digitale (Avviso prot. n. 26163 del 28 luglio 2020) volti alla
realizzazione di percorsi didattici inclusivi con l'integrazione di strumenti tradizionali e innovativi grazie alle tecnologie e alle strategie di cooperative learning, peer tutoring,
flipped classroom e BYOD.
Un approccio educativo costruttivo individua strategie e metodologie di intervento correlate alle
esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente. Per la progettazione del percorso educativo degli alunni con BES la scuola si avvale di strumenti
specifici quali il PEI (Piano Educativo Didattico) rivolto agli alunni DA, il PDP (Piano Didattico Personalizzato) rivolto agli alunni con diversi Bisogni Educativi. La scuola, con determinazioni assunte dai Consigli di Classe risultanti dall’esame della
documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, si avvale, per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, degli
strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011). Ciò premesso, il nostro Istituto:
• attiverà corsi di formazione per i docenti che diano a tutti i giusti strumenti per intervenire in modo appropriato ed efficace in relazione ai diversi
bisogni degli alunni.
• attuerà a pieno la Legge 170 che prevede la tutela dei DSA attraverso strumenti che sopperiscano alle difficoltà dei suddetti alunni
• dispone di tutti gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla Legge 170
• promuoverà l’utilizzo di schede di rilevamento dei bisogni degli alunni che
consentono di intervenire in modo efficace, con il supporto del docente di riferimento della scuola.
Azioni della Didattica Digitale Integrata Come previsto dal D. M. del 7 agosto 2020 n. 89 recante “Adozione delle Linee guida sulla
Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”, ogni istituzione scolastica integra il PTOF con il Piano scolastico per la Didattica digitale integrata
secondo le potenzialità digitali della comunità scolastica. Particolare riguardo è dato alle necessità specifiche degli alunni con disabilità, con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con altri Bisogni Educativi Speciali. Nell’anno scolastico 2020/2021 la scuola in presenza ha subito un’ulteriore sospensione a causa dell’emergenza da Covid-19 e la nostra Istituzione Scolastica ha, da subito, garantito il diritto
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all’istruzione a tutti gli alunni utilizzando il registro elettronico Argo, la piattaforma G-Suite per
la DAD e fornendo i device in caso di necessità. Così come previsto dalla nota ministeriale del 17/03/2020 agli alunni con BES, dei tre ordini di
scuola, è garantita la partecipazione alla DAD; il loro percorso di formazione è perseguibile
attraverso la personalizzazione delle attività e l’utilizzo di tutti gli strumenti compensativi e dispensativi. Vengono proposte attività in condivisione con il gruppo classe e, all’occorrenza,
vengono attivati meet individuali o per piccolo gruppo tali da garantire il pieno successo
formativo. Come da Ordinanza Regionale n°90 del 15 novembre 2020, sono previste in presenza le attività
destinate agli alunni con BES e/o con disabilità, previa valutazione, da parte dell’Istituto Scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento on-
line con gli alunni della classe che sono in DAD. Allegato 9: PEI
Allegato 10: PDP
3.9 ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ Linee metodologiche e modalità di monitoraggio degli alunni I criteri di Continuità, Orientamento e Integrazione sono alla base delle scelte didattiche dell’Istituto e sottolineano il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico
unitario, organico e completo che valorizzi le competenze già acquisite e che riconosca la
specificità e le pari dignità educative di ogni scuola.
CONTINUITA’: La continuità si sviluppa sia in modo orizzontale che verticale.
Continuità orizzontale: stretta collaborazione tra scuola e
territorio, in particolar modo attraverso il coinvolgimento delle
famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche, nelle
iniziative di formazione. Apertura della scuola al territorio
attraverso le seguenti iniziative ed attività:
• OPEN DAY alla RUSSO virtuale
• SPORTELLO ISCRIZIONI
Continuità verticale: uno degli aspetti principali è la costruzione di un percorso formativo
graduale e unitario per gli alunni dai 3 ai 14 anni che consenta, attraverso l’elaborazione di
curricoli verticali, a tutti di partecipare ad essere protagonisti, favorendo una graduale
conoscenza del “nuovo”, per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola
primaria, fino alla scuola secondaria di primo grado e poi di secondo grado. I curricoli verticali
saranno costruiti anche con il raccordo di metodologie e sistemi di valutazione.
Progetti ponte che vedranno impegnati i nostri alunni di scuola Primaria e di scuola Secondaria,
saranno “Giochi matematici d’autunno”, in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano,
progetto “Una casa per paguro Bernardo”, progetto “Parlo”, progetto “Giornale in classe”,
progetto “Per salvare il mare ci vuole un seme”, progetto “Orchestra”.
Inoltre, attraverso il Progetto Continuità, gli alunni delle classi quinte di scuola primaria avranno
l’opportunità di conoscere la scuola secondaria non solo dal punto di vista degli spazi VIRTUALI,
ma come ambiente di apprendimento e di relazione. Gli alunni della secondaria, invece, potranno
sviluppare il senso di responsabilità, di appartenenza e la predisposizione alla collaborazione.
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ORIENTAMENTO: L’attività di orientamento occupa un posto importante nel lavoro
didattico ed educativo dell’Istituto.
Esso mira al graduale sviluppo di operare scelte e di costruire il proprio
percorso di vita. Si realizza in tutti e tre ordini di scuola e prevede
attività che facciano emergere le attitudini e le potenzialità di ogni alunno.
L’azione del nostro Istituto nell’orientare gli alunni inizia fin dai primi anni e non ha solo lo scopo
di indirizzarli verso scelte relative all’ambito scolastico, ma ha il compito di aiutarli a costruire
un progetto ed un percorso di vita, servendosi delle proprie competenze, delle proprie attitudini
ed interessi. Si tratta quindi di orientare gli alunni non solo nell’ambito scolastico, ma di
prepararli ad affrontare la vita.
Nella scuola dell’Infanzia e in quella Primaria, l’orientamento sarà inteso come avviamento a
scelte consapevoli e responsabili.
Tra le azioni più rilevanti nella scuola secondaria di I grado, vi sono:
➢ incontri con gli Istituti Secondari di 2° grado per aiutare gli alunni a compiere una scelta consapevole dei successivi percorsi di studio attraverso la piattaforma in adozione dal
nostro Istituto
➢ attivazione di uno sportello di orientamento per alunni e genitori delle classi quinta di
scuola primaria e terze di scuola secondaria di primo grado
➢ collaborazione progettuale con enti pubblici e privati che possono contribuire ad una formazione integrata degli allievi
➢ collaborazione e disponibilità alle famiglie per le iscrizioni online
➢ organizzazione e coordinamento di manifestazioni sul territorio
➢ informazione e pubblicizzazione di corsi di aggiornamento e formazione docenti, di
conferenze e seminari sia in presenza sia on line in collaborazione con le altre FFSS.
MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Tutte le attività scolastiche saranno monitorate attraverso un controllo sistematico degli
interventi educativi.
Il monitoraggio è una procedura fondamentale che consente di cogliere i problemi emergenti, di
evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza di un progetto. Consente, inoltre, di ripensare
le attività, intraprese in relazione, da un lato, al processo che si intende dirigere e, dall’altro, agli
obiettivi e ai fini che si intendono perseguire.
Nell’ambito orientamento/continuità verranno attivati i seguenti monitoraggi:
• Monitoraggio dell’efficacia dell’orientamento su alunni campione fino a conclusione della
scuola secondaria di secondo grado • Monitoraggio sistematico dei risultati degli alunni nel passaggio da un grado di scuola
all’altro (in relazione ai criteri di autovalutazione di Istituto)
3.10 Legalità e dispersione
scolastica La legalità nella nostra scuola segue il principio della “buona
prassi” per cui ogni alunno partecipa da un percorso di
consapevolezza del concetto insito nel termine che spesso è abusato e privato del vero significato educativo. Una moda che,
negli ultimi anni, ha riempito di slogan ripetitivi i profili progettuali
delle scuole. Le buone prassi messe in atto nel nostro istituto partono dal valore della memoria che si lega fondamentalmente
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alle figure di due ex alunni Gigi e Paolo uccisi dalla camorra il 10 agosto del 2000. Dalla morte
di questi due giovani innocenti si è generato, nel quartiere, un movimento di azione civica per combattere ed arginare i fenomeni di deviazione sociale a sfondo criminale. L’educazione alla
legalità, nel nostro caso, provvede a colmare quel vuoto pedagogico che dovrebbe contrastare la capacità di attrazione che molto spesso le azioni devianti esercitano sulle nuove generazioni.
I contatti e l’immersione ambientale in cui si ritrova una buona fetta di popolazione giovanile nel
territorio generano una cultura del superamento delle regole di civile convivenza come unico modello di affermazione sociale. Su questo fondamento popolare la scuola oppone e dispone
programmi e attività che mirano all’assunzione piena del valore del rispetto delle regole ed alla
sua “convenienza sociale”. L’adesione e la condivisione di percorsi educativi con l’associazionismo pro-legalità nella figura di Libera, Rete per la Legalità, Antiracket, San Mattia
onlus e l’interazione con le forze dell’ordine creano quell’humus ideale per innestare radici di cambiamento o di consapevolezza nelle coscienze dei ragazzi per una rinnovata cultura del
“giusto”. Nello specifico, rientrano nelle azioni ordinarie l’organizzazione di momenti significativi
di incontro con testimoni di giustizia e di legalità alternando una didattica convenzionalmente riconosciuta ad una didattica del confronto con gli attori del “mondo possibile” e non solo ideale.
Nel dettaglio la scuola partecipa: • al programma promosso dalla Questura di Napoli e dall’associazione Rete per la Legalità
per la diffusione della APP YouPol per la rilevazione di atti di bullismo o illegalità sociali;
• al progetto condiviso con la onlus San Mattia che gestisce un bene confiscato alla camorra nel quartiere;
• alle attività regionali di POLIS per la conversione dei beni confiscati alla criminalità;
• al partenariato con il neonato presidio di Libera IX Municipalità
3.11 Didattica Digitale Integrata La Didattica Digitale Integrata (DDI) è una metodologia innovativa di insegnamento-
apprendimento, rivolta a tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Russo.
La DDI rientra nelle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale, declinate nel PTOF, e nel DigComp
2.1, cioè “Il quadro di riferimento per le competenze digitali dei cittadini” dell’AgID.
Il presente Piano costituisce parte integrante dell’offerta formativa dell’Istituto poiché contempla
la DDI non più come didattica di emergenza, ma come “didattica digitale integrata” che prevede
l’uso delle tecnologie come strumento utile sia in affiancamento alle normali lezioni in presenza,
sia in loro sostituzione, in particolare nelle situazioni di emergenza che rendono impossibile
l’accesso fisico alla scuola, così come la normale didattica d’aula.
Già durante lo scorso anno scolastico, gli alunni dell’Istituto, partecipando alle attività proposte
a distanza, hanno acquisito competenze trasversali e digitali, favorendo la creazione di nuovi
ambienti di apprendimento. Pertanto, dall’idea tradizionale di laboratorio d’informatica si passa
alla concezione di un nuovo setting, proprio della didattica digitale integrata, che rende fruibili i
contenuti a prescindere dall’ambiente di apprendimento.
Allegato 13: DDI
Allegato 14: Griglia valutazione in DaD e DDI per Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado
34
SEZIONE 4 – ORGANIZZAZIONE
4.1 Modello organizzativo
L’Organigramma e il Funzionigramma consentono di descrivere l’organizzazione complessa
del nostro Istituto e di rappresentare una mappa delle competenze e responsabilità dei soggetti
e delle specifiche funzioni.
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DIRIGENTE
SCOLASTICO
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI SCOLASTICI
DSGA
GIUNTA
ESECUTIVA
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
RSPP
PRIMO
COLLABORATORE
RESPONSABILI
PLESSO
SECONDO
COLLABORATORE
COLLEGIO DEI
DOCENTI
REFERENTI COORDINATORI
DI CLASSE COMMISSIONI
FUNZIONI
STRUMENTALI
AREA 1
AREA 2
AREA 3
COMITATO DI
VALUTAZIONE
DIGIBIBLIOTECA
LABORATORIO SCIENTIFICO
FABLAB
STEMLAB
PTOF,
INVALSI,
AUTO
VALUTAZIONE
DIPARTIMENTI
DISCIPLINARI TEAM DIGITALE
NUCLEO
INTERNO
VALUTAZIO
NE (NIV)
COVID
EDUCAZIONE CIVICA
AREA 4
ORIENTAMENTO
E
CONTINUITA’
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RUOLO COMPITI E FUNZIONI
COLLABORATORE VICARIO DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
• Sostituire il Dirigente scolastico in caso di assenza o di impedimento o su delega,
esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l’esterno.
• Delega alla firma in caso di assenza o impedimento del Dirigente scolastico.
• Referente “Dispersione scolastica” curando, in particolar modo la rilevazione
delle assenze, i rapporti scuola/famiglia per le problematiche legate alla
frequenza irregolare, evasione, abbandono e promuovendo la progettazione di
azioni di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica.
• Provvedere alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla
loro sostituzione per la vigilanza degli alunni, attribuzione ore eccedenti per la
sostituzione dei colleghi assenti, in casi strettamente necessari. • Vigilare sul buon andamento dell’Istituzione scolastica e sull’osservanza degli
obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente anomalie o
violazioni.
• Provvedere all’organizzazione dei piani e dell’assegnazioni aule/classi.
• Fungere da raccordo/coordinamento tra l’Ufficio Dirigenza e le altre figure di
sistema (FF.SS., coordinatori di intersezione/interclasse/classe, referenti di
plesso, responsabili laboratori, referenti di Dipartimento).
• Garantire la presenza in Istituto, secondo l’orario stabilito, per il regolare
funzionamento dell’attività didattica. • Assicurare la gestione della sede, controllare e misurare le necessità strutturali
e didattiche, riferendo al Dirigente sul suo andamento.
• Collaborare con il D.S. per la formulazione dell’O.d.G. del Collegio dei Docenti e
verificare le presenze.
• Predisporre, in collaborazione con il Dirigente scolastico, le eventuali
presentazioni per le riunioni collegiali.
• Collaborare nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio.
• Controllare i permessi di entrata e di uscita degli studenti.
• Partecipare alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico. • Collaborare alla formazione delle classi.
• Curare i rapporti e la comunicazione con le famiglie.
• Coordinare la partecipazione degli studenti a concorsi, eventi, iniziative e gare
nazionali.
• Collaborare con il Dirigente scolastico alla valutazione di progetti e/o di accordi
di rete.
• Partecipare, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni o manifestazioni
esterne.
• Svolgere inoltre altre mansioni con particolare riferimento a: 1. vigilanza e controllo della disciplina da parte degli alunni;
2. organizzazione interna della scuola, gestione dell'orario, uso delle aule e dei
laboratori;
3. controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari,
circolari;
4. comunicazioni esterne e raccolta di documentazioni.
REFERENTE DI PLESSO
• Provvedere alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla
loro sostituzione per la vigilanza degli alunni.
• Vigilare sul buon andamento dell’Istituzione scolastica e sull’osservanza degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente anomalie o
violazioni.
• Provvedere alla gestione delle classi e alla vigilanza, in caso di sciopero del
personale/assemblee sindacali, in osservanza delle norme che regolano il diritto
di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori.
• Provvedere all’organizzazione dell’assegnazioni aule/classi.
• Fungere da raccordo/coordinamento tra l’Ufficio Dirigenza e le altre figure di
sistema (FF.SS., coordinatori di intersezione/interclasse/classe, referenti di
plesso, responsabili laboratori, referenti di Dipartimento).
• Curare il registro elettronico e supportare i docenti nella sua gestione. • Garantire la presenza in Istituto, secondo l’orario stabilito, per il regolare
funzionamento dell’attività didattica.
• Assicurare la gestione della sede, controllare e misurare le necessità strutturali
e didattiche, riferendo al Dirigente sul suo andamento.
• Collaborare alla predisposizione dei Consigli di interclasse.
• Raccogliere e controllare le indicazioni dei coordinatori di classe in merito alla
scelta dei libri di testo.
• Controllare i permessi di entrata e di uscita degli studenti.
• Partecipare alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico. • Coordinare l’organizzazione e l’attuazione del P.T.O.F.
• Collaborare alla formazione delle classi.
• Curare i rapporti e la comunicazione con le famiglie.
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• Svolgere azione promozionale delle iniziative dell’Istituto.
• Coordinare la partecipazione degli studenti a concorsi, eventi, iniziative e gare
nazionali.
• Collaborare con il Dirigente scolastico alla valutazione di progetti e/o di accordi
di rete.
• Partecipare, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni o manifestazioni
esterne.
• Svolgere inoltre altre mansioni con particolare riferimento a: 1. vigilanza e controllo della disciplina da parte degli alunni;
2. organizzazione interna della scuola, gestione dell'orario, uso delle aule e dei
laboratori;
3. controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari,
circolari;
4. comunicazioni esterne e raccolta di documentazioni.
COORDINATORE
DI CLASSE
• Coordinare l’azione didattica dei Consigli per garantire un’adeguata informazione
di tutti i soggetti coinvolti e favorire la condivisione delle scelte pedagogico-didattiche.
• Curare la raccolta ordinata della documentazione di sezione/classe:
progettazioni, documenti di valutazione, relazioni varie, altro.
• Seguire l’andamento della frequenza scolastica degli alunni con particolare
attenzione ai ritardi ed alle anticipazioni delle uscite.
• Segnalare al Referente della “Dispersione scolastica” i casi di frequenza
discontinua, scarso profitto, problematiche legate all’apprendimento.
• Presiedere, come delegato del DS, le riunioni dei Consigli.
• Richiedere al Dirigente Scolastico, laddove esista la necessità, perché venga convocato in seduta straordinaria il Consiglio di intersezione/interclasse/classe.
• Fornire ogni utile informazione ai colleghi supplenti nel loro inserimento nella
classe.
• Tenersi informato ed informare i colleghi sulle circolari interne, sulle circolari
ministeriali e sui comunicati di interesse collettivo.
• Facilitare la comunicazione tra la Presidenza e le famiglie.
• Presiedere gli incontri con le famiglie e, nella fase collegiale, illustrare
l’andamento didattico e comportamentale della classe.
• Presiedere le riunioni annuali dei Consigli d’insediamento dei nuovi rappresentanti dei genitori e per l’analisi delle proposte delle adozioni dei libri di
testo.
• Convocare, a nome del C.d.C., i genitori per un colloquio individuale riportando
ad essi le valutazioni dei docenti, in presenza di alunni con carenze di profitto.
• Operare in costante rapporto con le famiglie e con i servizi del territorio per
svolgere funzioni di orientamento e tutoring degli allievi in difficoltà.
• Collaborare con la funzione strumentale PTOF per il corretto svolgimento delle
prove INVALSI.
• Coordinare i lavori annuali relativi all’Esame di Stato.
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA PTOF:
Azioni di controllo e mantenimento del sistema di coerenza interna al PTOF
Azioni di raccordo di continuità metodologico-didattico fra i vari ordini di scuola.
Cura dell’Orientamento in uscita.
AREA INCLUSIONE:
Azioni di controllo e di coordinamento degli interventi a favore degli alunni con
BES
Azioni di raccordo di continuità metodologico-didattico fra i vari ordini di scuola.
Cura dell’Orientamento in uscita.
AREA PNSD:
Azioni di coordinamento degli interventi a favore di una didattica digitale ed
innovativa.
Supporto tecnico ai docenti
Azioni di raccordo di continuità metodologico-didattico fra i vari ordini di scuola.
Cura dell’Orientamento in uscita.
Allegato 11: Organigramma Scuola
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4.2 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di
specifiche iniziative ATTIVITÀ ORGANIZZATE CON ALTRE SCUOLE O SOGGETTI ESTERNI: • Attività di orientamento con Istituti Secondari di 2° grado. • Incontro con esperti di vari settori nell’ambito delle attività
per l’ampliamento dell’offerta formativa. • Attività di continuità con le scuole primarie statali e non del
territorio.
• Progetti in rete con altre scuole. • Progetti promossi da Enti Locali e Istituzioni.
I SOGGETTI ISTITUZIONALI COINVOLTI L’istituto Comprensivo “Ferdinando Russo” è un'agenzia educativa attiva sul territorio che
interagisce e/o coinvolgimento Enti Istituzioni • Scuole viciniore di pari e/o diverso grado: I.C. Russo II, I.C. “G. Falcone”, I.C. ”8°
Russolillo”, I.C. “86° Martin Luther King”, I.C. “72° Palasciano”, Suore Vocazioniste, Istituto Superiore “Multicenter School”, Scuole Pie Napoletane, IC “Silio Italico”.
• ASL
• Enti locali • Associazioni di volontariato e Centri Sociali del territorio
• Università • Parrocchie
• Associazioni di categoria (Confesercenti- Libera- Save The Children)
• Associazione Rete per la Legalità • ONLUS San Mattia
• POLIS • LIBERA IX Municipalità
• Pianura per la Legalità
PROTOCOLLI D’INTESA • Save the Children per progetto contro la dispersione scolastica • Centro Bowling Oltremare per progetto di bowling
• Sportello AID (Associazioni Italiana Dislessia)
• Protocollo di “Save influencer” (Save the children) • Servizio di supporto pscicologico e sportello d’ascolto (finanziato dal MIUR)
PROTOCOLLI D’INTESA PER L’EDUCAZIONE CIVICA Al fine di valorizzare l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e di sensibilizzare gli
studenti alla cittadinanza responsabile, la scuola rafforza la collaborazione con le famiglie, anche integrando il Patto educativo di Corresponsabilità.
L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con
il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella
promozione della cittadinanza attiva. I comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare
riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali.
Le amministrazioni interessate provvedono all’attuazione della presente legge nell’ambito delle
risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
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4.3 Piano di Informazione e formazione relativo alla
sicurezza sul posto di lavoro (D. Lgs N 81/08) L’istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro in particolare secondo i dettami del D. Lgs.
81/08. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui
aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione
e Protezione composto dal Dirigente scolastico, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante
dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’incarico di RSPP è svolto Ing. Rosario Quagliero, consulente esterno in possesso dei requisiti
di qualificazione e formazione previsti dal D.Lgs. 195/03.
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è rappresentato dal Prof. Luciano Restucci. Ogni edificio è dotato di piano di sicurezza con individuazione degli incarichi previsti e vengono
effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’intera utenza. Ciascuno
è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza. Tutti i membri della comunità scolastica sono messi a conoscenza delle regole di comportamento
nell’ordinario svolgimento di tutta l’attività svolta nella scuola (attività didattica, visite guidate e viaggi d’istruzione, intervallo, entrata e uscita, assicurazioni, ecc.).
La scuola riconosce l'importanza della capacità di identificare i sintomi evidenti in situazioni di
rischio per la vita umana e di saper eseguire le procedure corrette per un intervento efficace e risolutivo. Per far fronte a tali necessità, organizza periodicamente corsi di primo soccorso per
docenti e alunni. Si è dotata di un defibrillatore AED e diversi docenti hanno frequentato i relativi corsi di formazione con rilascio di attestato.
• Aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti
corretti in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e nell’attività con i minori, attivando un piano di formazione sia per i lavoratori che per gli
alunni.
• Attuare correttamente i piani di vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale. • Collaborare con gli Enti locali preposti per una continua manutenzione e messa in
sicurezza degli edifici.
CORSI SICUREZZA
• Formazione sulla sicurezza “generale e specifica” • RLS
• Addetto Antincendio Rischio Medio
• Preposti
• Addetti al Primo Soccorso
Allegato 12: Organigramma Sicurezza
4.4 Piano di formazione del personale docente e ATA La formazione in servizio “obbligatoria, permanente, strutturale” è
connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita
professionale di chi in esso opera.
Vengono riconosciuti come temi strategici:
- Competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;
- Competenze linguistiche;
- L’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di
cittadinanza globale;
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- Il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e
comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze
matematiche;
- La valutazione.
La scelta delle iniziative formative prioritarie scaturisce dall’analisi dei bisogni degli insegnanti,
dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell’istituto evidenziate dall’autovalutazione d’istituto (RAV), dai Piani di Miglioramento (PdM), dalle proposte di innovazione che si intende
mettere in atto, anche e soprattutto in considerazione del contesto sociale in cui si opera,
privilegiando percorsi formativi che vedano gli insegnanti soggetti attivi di tali processi. Per il prossimo triennio si prevede:
• Formazione docente finalizzata all’uso del registro online e all’utilizzo delle nuove tecnologie per creare ambienti di apprendimento innovativi, attenti alla centralità
dell’alunno e ai bisogni di una didattica effettivamente inclusiva.
• Seminario di formazione sulla creazione di reti per il supporto a docenti con alunni BES. • Progetto di formazione-ricerca sulla certificazione delle competenze e sulla cultura della
valutazione e dell’autovalutazione, per migliorare il processo di insegnamento e di
apprendimento. Il comma 124 dell’art. 1 della legge 107 pone come uno dei punti più importanti la “formazione
in servizio” dei docenti definendola “obbligatoria, permanente e strutturale”. Essa, pertanto, rientra all’interno degli adempimenti della funzione docente. Le attività di formazione, come
precisa la Legge, “sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano
triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche”.
La formazione e l’aggiornamento costituiscono importanti strumenti di crescita professionale dei docenti e sono un diritto-dovere di tutto il personale.
Essi sono finalizzati:
• all’arricchimento professionale • alla condivisione delle pratiche educativo-didattiche ed organizzative
• alla valorizzazione del lavoro collegiale degli insegnanti
• alla costruzione di un progetto formativo coordinato ed unitario • alla promozione della cultura dell’innovazione sostenendo progetti di ricerca e di
sperimentazione.
I percorsi di formazione in servizio e di aggiornamento professionale individuati sono frutto di
scelte collegiali.
PER L’EDUCAZIONE CIVICA: In base alla legge n.92/2019 “Formazione del personale scolastico, formazione dei dirigenti
scolastici e accreditamento enti”, le Prof. Borriero e Costagliola, referenti per l’Istituto per
l’Educazione Civica, seguiranno: - formazione per n. 10 ore
- formazione "a cascata" per tutti i docenti della scuola per n. 30 ore condotta dai due referenti.
La formazione sarà curata dalla scuola polo M. Pagano.
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SEZIONE 5 – MONITORAGGIO, VERIFICA E
RENDICONTAZIONE SOCIALE
5.1 Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle
priorità fissate
Le scuole sono chiamate a rendicontare le attività svolte ed i risultati raggiunti al termine del ciclo di valutazione, relativo al triennio 2016/2019 e coincidente con il
termine di vigenza del PTOF. Tale documento il raggiungimento nell’ambito della procedura di cui al D.P.R. n. 80/2013. La scuola attraverso la rendicontazione sociale comunica come gli esiti delle
“priorità” e dei “traguardi” che erano stati fissati nell’ultima sezione del RAV. Con la rendicontazione sociale la scuola pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti
in una dimensione di condivisione e promozione del miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.
Il MIUR ha predisposto un indice che di seguito si riporta: 1. Contesto e risorse;
2. Risultati raggiunti, legati al RAV; in aggiunta, o in alternativa, Risultati legati alla progettualità della scuola: obiettivi Legge 107/2015; obiettivi legati al PTOF
liberamente aggiunti dalla scuola; 3. Prospettive di sviluppo strettamente connesse all’autonomia e alla
specifica vision di ciascuna scuola; 4. Altri documenti di rendicontazione.
Contesto e risorse L'Istituto Comprensivo Ferdinando Russo, istituto dal 1° Settembre 2012, a seguito
dell’Accorpamento, è articolato in tre ordini: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Le sedi sono due e risultano così divise: la prima, in via Padula 131, dedicata all’Infanzia ed alla Primaria;
la seconda, in via Marrone 67/69, dedicata alla scuola Secondaria di primo grado. Le sedi sono facilmente raggiungibili con auto private e servizio pubblico. Gli edifici scolastici sono circondati
da ampi spazi verdi. Le aule della scuola secondaria di I grado sono tutte dotate di LIM. È
presente un laboratorio di informatica. (Fondi FESR - programmazione 2007- 2013). Ai docenti è riservata un'aula di formazione e studio con dotazioni multimediali a scomparsa. Con fondi
PON FESR a.s. 2015 /2016 è stata allestita una DIGIBIBLIOTECA al piano terra della scuola secondaria di I grado. Nella stessa sede è funzionante un laboratorio multimediale scientifico e
dall'a.s. 2017/2018 un FabLab finanziato con Avviso MIUR AOODGEFID prot. 5403 del
16.03.2016. Sono presenti due palestre. Nella scuola primaria e dell'infanzia sono presenti n.1 LIM per interclasse e intersezione. Dall'a.s. 2017/2018 è stata allestita "la biblioteca dei piccoli"
presso la scuola dell'Infanzia.
Il contesto socio-economico risulta essere misto (dal professionista all’operaio), insiste su un territorio che offre scarse opportunità lavorative e con un discreto tasso di cittadini stranieri.
Pianura si è trasformata da semplice area contadini a nord-ovest della città di Napoli, a quartiere strutturato e multietnico dei Campi Flegrei. Le scuole, le piazze i centri di ritrovo
sono sempre più centri di convivenza multi-culturale.
Le strutture sociali sono poche, come sono pochi i centri di aggregazione per i giovani. Nonostante ciò, risulta essere, tra i quartieri napoletani, in cui la quota di verde è maggiore
rispetto al resto della città. Da pochi anni è operativa anche la Casa dello Studente, punto di riferimento per i giovani
studenti universitari, che ospita convegni, mostre e azioni culturali ad ampio raggio.
In un territorio così articolato, la scuola risulta essere l'unica struttura in grado di offrire risorse umane con competenze in campo relazionale, sociale, psicologico per accompagnare la società,
che la vive, in una sana crescita culturale, lavorando costantemente al superamento della
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demotivazione all’apprendimento e al superamento delle situazioni di svantaggio sociale e
personale. L’Istituto Comprensivo F. Russo si pone anche in prima linea nella lotta per la legalità. Infatti, il
20 marzo 2003, nei locali della scuola nasce l’Associazione Antiraket Pianura per la legalità, dedicata alla memoria di due ex-alunni, Gigi Sequino e Paolo Castaldi, vittime innocenti della
criminalità organizzata. Attualmente questa Associazione è in rete con una serie di altre
associazioni nate con lo stesso scopo, in particolare con l’Associazione LIBERA. La struttura scolastica, infine, offre locali attrezzati e funzionanti per laboratori informatici,
artistici, musicali. Valorizza le inclinazioni, ove possibile, con lezioni extrascolastiche di
strumento musicale, grafico-pittoriche, informatiche. L'Ente locale di riferimento (ASL) fornisce supporto al disagio scolastico ed alla frequenza discontinua, preventiva alla dispersione
scolastica e all’ abbandono.
Risultati legati alla progettualità della scuola
Obiettivo formativo prioritario Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte
e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei
e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori Attività svolte
Il percorso ad indirizzo musicale costituisce un elemento distintivo e caratterizzante dall’IC F. Russo. Gli alunni studiano diversi strumenti con
metodiche moderne e tecniche conservatoriali: Pianoforte, Flauto, Chitarra, Clarinetto. L’ insegnamento dello strumento musicale fornisce agli alunni un
nuovo mezzo per l’interpretazione della realtà, oltre ad un’ulteriore opportunità di comunicazione e di espressione. La scuola promuove da anni lo studio di
strumenti musicali, diventando sul territorio un punto di riferimento per gli alunni che vogliono arricchire, in questo modo, il proprio percorso scolastico.
Risultati Lo studio dello strumento ha offerto esclusive sollecitazioni per la “maturazione del sé”, favorendo l’espressione delle componenti emozionali, la relazionalità e il
potenziamento delle capacità cognitive. Pertanto, oltre alla partecipazione a diversi concorsi e a rappresentazioni in itinere e finali del lavoro svolto, la scuola
partecipa dal 2017/2018 alla rassegna MUSICA D’OLTREMARE. Documento allegato: locandinafinale.pdf
Obiettivo formativo prioritario
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media nonchè alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro Attività svolte
Dall’a.s. 2017/2028 la scuola partecipa al progetto nazionale STEM LAB “scoprire, trasmettere, emozionare e motivare” che ha lo scopo di creare e animare nuovi
spazi dove gli alunni possano apprendere e sperimentare in prima persona, scoprire le proprie capacità di innovare attraverso un apprendimento cooperativo
basato sul “fare”, mettendosi in gioco, con curiosità e con la possibiltà di apprendere nuove competenze quali il pensiero critico, capacità di fare
innovazione, resilienza e flessibilità. Gli Stem Lab sono delle aule attrezzate con
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PC, LIM, robot, microscopi, stampanti 3D funzionanti sia in orario curricolare che
extracurricolare, dove gli alunni e famiglie possono scoprire le connessioni tra le discipline S. T.E.M. (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e le attività
ordinarie. Nell’a.s. 2016/2017 è stata allestita la DIGIBIBLOTECA (PON FESR a.s.
2015/2016), ossia creazione di una biblioteca scolastica innovativa con arredi mobili e tablet con digiquadro, luogo di apprendimento, di informazione e
documentazione anche con il supporto digitale. Nell’a.s. 2017/2018 è stato realizzato, grazie a fondi MIUR nell’ambito del PNSD
“Atelier creativi” un fablab, un contesto intenzionalmente progettato per "fare esperienze", saper rielaborare, ricostruire proprio grazie all'interazione con gli altri
e ai "mediatori" (immagini, parole, strumenti, informazioni), al fine di valorizzare le potenzialità di tutti e di ciascuno, attraverso uno spazio espositivo e di dialogo
multidisciplinare, finalizzato a promuovere i saperi e l'acquisizione da parte degli studenti di competenze trasversali.
Dare più spazio alla didattica per competenze, indirizzare i bambini/ragazzi ad un nuovo metodo di studio basato sui concetti di problem solving e sul learn by doing, favorendo la promozione di attitudini, nonchè la capacità di
comunicazione, cooperazione e lavoro di gruppo. Risultati
La creazione di questo ambiente didattico innovativo ha permesso la pianificazioni di azioni didattiche significative che ha consentito di spostare l'attenzione verso
una didattica per problemi, ha valorizzato la trasversalità delle discipline, il tutoraggio e la laboratorialità. In questo modo l'atelier è diventato un'occasione
formidabile per effettuare esperienze di crescita pregnanti, determinanti e favorire lo sviluppo del pensiero computazionale. Si tratta di un ambiente creativo
per condividere idee ed esperienze, dedicato all’artigianato ed alla fabbricazione intesa
sia in senso tradizionale che artigianale, grazie all’uso di stampanti 3D. Il progetto di lettura realizzato anche grazie allo spazio della “digibiblioteca”, ha
favorito la creazione di uno “spazio polifunzionale”, composto da testi cartacei e soprattutto testi in formato digitale, che hanno incrementato, negli alunni,
l’attitudine alla lettura, l’uso di e-book e di una didattica innovativa digitale. Documento allegato: fablabascuolaInaugurazione.pdf
Obiettivo formativo prioritario
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle
associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014 Attività svolte
La scuola ha attivato diverse azioni volte all'inclusione e al contrasto della dispersione: Save the Children con i progetti Fuoriclasse in Movimento,
UndeRadio, Scuola Influencer e PON (Avviso 10862 - 10.1.1A-FSEPON-CA-2017- 598 - FSE-Inclusione sociale e lotta al disagio). A seguito delle azioni perseguite
dalla scuola, a partire dall’a.s. 2016/17, fino ad oggi, si registra un significativo miglioramento delle problematiche relative a questa dimensione prescelta. Il
progetto di Fuoriclasse in movimento interviene con attività a supporto della motivazione allo studio e dell’apprendimento, al fine di garantire la piena
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attuazione del diritto all’istruzione, come sancito nella Convenzione Onu sui Diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza. È stato proposto alle classi IV e V delle primarie e II e III delle secondarie di I grado, al fine di accompagnare il passaggio da un
ordine scolastico a quello successivo. Si tratta di un intervento integrato che coinvolge i tre attori principali per la lotta alla dispersione scolastica: ragazzi,
docenti e famiglie. Le azioni in sintesi: 1) adesione ai protocolli
2) Formazione docenti coinvolti 3) coinvolgimento degli alunni
4) coinvolgimento dei genitori Risultati
Fuoriclasse in Movimento Con i Consigli Fuoriclasse gli studenti e i docenti si sono confrontati sul tema
della dispersione scolastica e hanno individuato soluzioni condivise per il miglioramento della scuola.
Con i Laboratori Fuoriclasse gli alunni hanno restituito e approfondito le tematiche scelte e condiviso con tutto il gruppo classe. Con i Percorsi docenti sono state monitorate le attivita e approfonditi i
temi chiave del movimento: inclusione, protagonismo, comunita educante.
Con i Percorsi genitori, per i quali sono state attivate azioni informative, di sensibilizzazione e formazione, si è rafforzato scuola-famiglia e consolidato il ruolo
di tutta la comunita educante nel contrasto alla dispersione scolastica. PON (Avviso 10862 - 10.1.1A-FSEPON-CA-2017- 598 - FSE-Inclusione sociale e lotta
al disagio) Nel contesto socio-culturale eterogeneo, in cui l’Istituto opera, si sono compensati svantaggi dovuti a particolari bisogni educativi, attraverso interventi
sui fenomeni di disagio, insuccesso e dispersione scolastica. L’attuazione di diversi moduli formativi ha consentito il miglioramento delle situazioni di apprendimento
per gli alunni con particolari bisogni educativi e di sperimentare strategie, mezzi e tempi diversificati nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascun alunno. La
documentazione di tutti i moduli formativi è confluita nella realizzazione del musical: “SE”.
Documento allegato: scheda_manifesto_azioniFuoriclasseinmovimento2017.pdf
Prospettive di sviluppo futuro
La scuola, inserita in un progetto, STEM LAB, iniziato già nell’a.s. 2017/18 prevede altri tre anni di cammino. STEM LAB Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare è un
progetto selezionato da Con i Bambini Impresa Sociale nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto si rivolge a giovani con un’età
compresa tra i 5 ed i 14 anni, in particolare il bacino di utenza del nostro Istituto, nell’ottica di creare un contesto scolastico aperto che utilizzi metodologie innovative per
l’educazione alle STEM (Science Technology Engineering Mathematics) come leva di crescita, superamento della povertà educativa e apprendimento informale (soft skills).
Il progetto sperimenta una nuova metodologia educativa, applicata a livello nazionale, che si concretizza nell’attivazione di 13 presidi territoriali. Tali spazi sono animati da un obiettivo comune: permettere ai minori di scoprire le proprie capacità, apprendere e
sperimentare in prima persona, sviluppare, oltre alle proprie competenze, anche la fiducia in se stessi.
Con la stessa ottica la scuola si propone di affrontare il problema della povertà culturale anche con i PON Competenze di Base seconda edizione. I moduli puntano a rafforzare
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le competenze di base degli studenti, allo scopo di compensare svantaggi culturali,
economici e sociali di contesto, garantendo il riequilibrio territoriale e ridurre il fenomeno della dispersione scolastica. Anche qui il mezzo è quello di proporre approcci
innovativi che mettano al centro lo studente, che siano tarati sui loro bisogni e valorizzino gli stili di apprendimento e lo spirito d’iniziativa dei singoli alunni, per
affrontare in maniera efficace e coinvolgente lo sviluppo delle competenze di base. L’obiettivo è rafforzare le competenze di comunicazione in lingua madre e in lingua
straniera, quelle logico-matematiche e le competenze di base in campo scientifico. Infine, la Scuola si sta attivando per favorire la conoscenza, la diffusione e l’assunzione
degli stili di vita previsti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, documento adottato dall’assemblea delle Nazioni Unite il 25 settembre del 2015 al fine di richiamare
l’attenzione sui limiti dell’attuale modello di sviluppo umano e sociale e incoraggiare una visione delle diverse dimensioni di sviluppo integrata e sostenibile. Si stanno
predisponendo attività che rendano gli alunni protagonisti del cambiamento, in linea con la filosofia del nostro Istituto porre al centro del processo educativo l’alunno.
Pertanto, si avvicineranno gli studenti ai temi della sostenibilità e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 attraverso l’ importanza dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale nell’educazione formale; la
consapevolezza, il pensiero critico, l’impegno e la cittadinanza attiva delle giovani generazioni per uno sviluppo sostenibile; la didattica laboratoriale e i percorsi pluri e
inter-disciplinari; le iniziative e le attività già in essere sull’educazione allo sviluppo sostenibile; le iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile promosse
nella scuola dell’infanzia; ambienti di apprendimento che valorizzino l’autonomia e la responsabilità degli allievi, capaci di sviluppare conoscenze e abilita significative e
competenze durevoli per la cittadinanza attiva e la sostenibilità. A tal fine la scuola già partecipa all’accordo di rete per la sostenibilità: Scuola Plastic
free per un Futuro Sostenibile, promosso da Marevivo. Nell’ottica della continuità didattica e della ricerca-azione la scuola continuerà ad essere
partener di Save the Children. I progetti Scuola Influencer, UndeRadio, Fuoriclasse in Movimento restano parte integrante della nostra offerta formativa.
5.2 Verifica dell’efficacia delle attività di
ampliamento/arricchimento curricolare proposte
5.3 Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini
di efficienza
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