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Bollettino trimestrale/dicembre 2012

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Carissimi amici, BUON NATALE!

Un saluto e un augurio tra amici che hanno il piacere di incontrarsi ancora: anche se le circostanze cambiano, gli ideali e i valori rimangono!

Questo foglio vuole collocarsi come segno di continuità per quanti seguivano le attività del Centro Mis-sionario e dell’ACCRI attraverso la pubblicazione “Missione: una chiesa in cammino” che abbiamo dovuto chiudere con il numero di dicembre 2011; uno strumento che riteniamo sia stato utile per informare e sensibilizzare la comunità cristiana.

L’ACCRI continua la sua attività di animazione e di cooperazione internazionale, cercando di essere ancora antenna di sensibilità aperta al mondo, proponendo sul nostro territorio varie attività che possano stimolare la nostra attenzione e continuando a programmare e seguire progetti nei Paesi impoveriti del mondo; un contributo per stimolare la presa di coscienza delle capacità già presenti in quelle popolazioni, un accompagnamento svolto per lo più con la presenza sul posto di nostri volontari.

Un impegno reso possibile dalla partecipazione di tante persone presenti in Associazione e da quanti sostengono questa nostra attività con la loro offerta preziosa. Sono risorse che ci consentono di poter rispondere positivamente ai tanti che pongono fiducia nelle nostre iniziative: i giovani in primo luogo (ri-ceviamo ogni anno qualche centinaio di lettere!), che sentono la necessità di esprimere la loro solidarietà e chiedono orientamenti per poter mettere a disposizione le loro energie e le loro capacità, e i poveri nel mondo che da questi gesti di generosità possono percepire che ha ancora un senso nutrire la speranza che ci sia più giustizia per l’umanità.

E mentre ringraziamo per la vostra generosità, ci impegniamo a continuare ad informarvi sulle nostre attività con questo semplice Foglio di informazione. Se qualcuno volesse esprimere qualche considerazione sulla nostra attività, saremo contenti di poterne dare un riscontro nel numero successivo.

Buon Natale, Buona Notizia per tutti!

Gli amici dell’ACCRI

FORMAZIONE AL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE

Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale Bollettino trimestrale/dicembre 2012

Ecco alcuni dei commenti dei ragazzi che si prepa- rano ad un possibile servizio di volontariato in un Paese impoverito dell’Africa o dell’America Latina:

Il mio percorso formativo con l’ACCRI è partito a no-vembre 2011 con «Semi di Giustizia», un’esperienza eterogenea che ha fornito un primo quadro chiaro e autentico della cooperazione e del volontariato inter-nazionale, anche dal punto di vista valoriale e motiva-zionale. In questa occasione ho anche stretto dei bei legami di amicizia con altri partecipanti al corso pro-venienti da tutta la regione. Le tematiche trattate mi hanno coinvolta molto, le modalità di svolgimento par-tecipative sono state efficaci e hanno fatto scattare in

me delle domande e la voglia di proseguire il percorso formativo. L’esperienza è stata forte e abbiamo com-preso quanto sia importante spostare la prospettiva dal singolo al gruppo nel caso di obiettivi collettivi...

Paola

Le prime tappe di questo corso mi hanno permesso di prendere coscienza di diversi aspetti dell’interazione tra soggetti che quasi sempre rimangono in secondo piano. In particolare gli effetti del proprio modo di porsi con gli altri, ma anche gli effetti prodotti su me stessa...

Alessandra

Credo che l’approccio della facilitazione di processi sia l’unico sano e possibile per intendere lo sviluppo, non solo dei paesi, ma anche personale. Sono incontri fa-ticosi, ma che lasciano al quotidiano veramente molto su cui riflettere e su cui lavorare per produrre un cam-biamento...

Elena

ACCRI FORMAZIONE_Trento-Trieste/Italia

informaNata l e 2012

TRAVELLINg AFRICA

ACCRI EvENTI_Trieste/Italia

Lunedì 26 novembre, in una atmosfera molto acco-gliente, decine di persone hanno partecipato all’evento conclusivo di Travelling Africa 2012. Una cena afri-cana, preparata con passione e cura dall’associazione Donne Africa: l’occasione ha offerto l’occasione di co-noscere il continente nero attraverso la convivialità nel corso di una piacevole serata che ha degnamente chiu-so un’edizione particolarmente ricca di appuntamenti.

La rassegna Travelling Africa era iniziata due set-timane prima con l’apertura della mostra fotografica «Good Morning Africa» presso la biblioteca comu-nale Quarantotti Gambini: una raccolta di 40 immagini di 26 autori, che, lontane da stereotipi, ritraggono quo-tidiano e insolito, politica e sport, famiglia e religione, arte e artigianato, donne e uomini, complementari e contrapposti, suscitando curiosità e, non di rado, spiaz-zando i visitatori.

Nello stesso luogo, ma anche alla Biblioteca del Mon-do e alla Libreria Lovat, le mediatrici culturali Fama (dal Senegal), Jacqueline e Josiane (dal Cameroun) hanno accolto, abbigliate con costumi tradizionali, hanno ac-colto numerosi bambini e letto, in lingua originale e in italiano fiabe dei loro Paesi, animando poi giochi e attività varie. Le fiabe africane sono state una novità di questa edizione di Travelling Africa: l’apertura ai più piccoli di uno spazio a loro misura ha incontrato l’entu-siasmo dei bambini, ma anche di tanti adulti.

La tradizionale rassegna cinematografica di Tra-velling Africa, si è articolata su tre serate. Narcisa, Ha-snaa e Marie-Therese hanno introdotto le prime due, con la lettura critica di un film angolano e di tre cor-tometraggi provenienti da Egitto, Ruanda e Marocco: i loro interventi in apertura e soprattutto la loro dispo-nibilità a rispondere alle tante domande del pubblico dopo le proiezioni, hanno aiutato i presenti a compren-dere situazioni storiche e culturali «lontane» e di diffi-cile interpretazione. Al centro della terza serata il docu-mentario italiano «The Well» sulla gestione dell’acqua come bene comune in una zona molto arida del sud

dell’Etiopia: Italo Rizzi, direttore dell’Ong LVIA, ha pre-sentato e commentato l’opera, citando le esperienze della sua associazione nei luoghi, e con le popolazioni, oggetto del documentario.

L’edizione di quest’anno ha al suo attivo anche la tavola rotonda «Land grabbing: accaparramento di terre e diritto al cibo nel Sud del mondo». Ha aperto il giornalista e scrittore Stefano Liberti, autore di un’analisi di questo fenomeno speculativo globale, in crescita soprattutto, ma non solo, in Africa: con la complicità di governi deboli o corrotti, milioni di ettari di terre fertili vengono sottratte ai contadini, minando la sovranità alimentare di interi Paesi. La dottoressa Daria Quatrida, dottoranda dell’Università di Padova, ha illu-strato il caso Senegal con l’aiuto di slide esplicative: la già fragile economia agricola del Paese saheliano risulta ora minacciata dalle pressioni di alcune multinazionali, anche italiane. L’africanista dell’Università di Trieste Fe-derico Battera ha analizzato il rapporto tra il fenomeno land grabbing e la presenza o assenza di democrazia in diversi Stati del continente. A moderare, e a motivare il pubblico presente, il sociologo italo-venezuelano Edgar J. Serrano, responsabile dell’Area progetti dell’ACCRI. Unanime il giudizio positivo sull’incontro, incentrato su un fenomeno economico-finanziario perverso, che non trova ancora l’attenzione dai media.

La sesta edizione di Travelling Africa, realizzata dall’ACCRI in partenariato con Donne Africa, La Tenda della Luna, AVAT ed LVIA. Il Comune di Trieste ha of-ferto un prezioso contenuto: ha coperto alcuni costi e ha accompagnato il programma offrendo consulenze e soluzioni a diversi problemi. Le sinergie con la Settima-na UNESCO per l’educazione allo sviluppo sostenibile e con ‘Nati per Leggere’ si sono rivelate strategiche per richiamare l’attenzione del pubblico e per la qualità dei contenuti offerti.Travelling Africa, risorse economiche permettendo, tor-nerà anche il prossimo anno con i film del Festival del cinema Africano di Milano e molto altro.

Alla prossima

a Tavola ...

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BUILDINg OUR FUTURE

ACCRI pROgETTI_Iriamurai/Kenya

Il progetto Building our future (costruendo il no-stro futuro) nasce dalla collaborazione tra l’ACCRI e la Diocesi di Embu. Nel giugno scorso ci ha fatto visita, assieme a don Piero Primieri, il Vescovo di Embu mons. Paul Kariuki, che ha richiesto l’intervento dell’ACCRI per la realizzazione del piano di sviluppo pluriennale previsto per la sua Diocesi con particolare riferimento alla parrocchia di Iriamurai. Il progetto è finalizzato a migliorare le precarie condizioni di vita della comunità locale e il rispetto dell’ambiente (con particolare atten-zione alla deforestazione), nella piena consapevolezza che la sostenibilità degli interventi individuati e messi in atto, è fondamentale per il loro successo. L’impegno della nostra Associazione si concretizza con l’invio di due volontari formati a svolgere un ruolo di facilitatori per l’animazione dei gruppi nella logica dell’empower-ment di comunità, finalizzato a sostenere le comunità locali in questo difficile percorso di individuazione dei propri bisogni e nella ricerca delle soluzioni più oppor-tune, al fine di renderli veri protagonisti delle loro scel-te. In questa attività i volontari affiancano gli operatori locali. Ogni decisione spetta ai gruppi costituiti, uomini e donne interessati a migliorare la propria vita e quella della loro famiglia. Diverse sono le attività produttive sviluppate dai gruppi con il supporto di tecnici locali: allevamento di conigli, capre, api, miglioramento della produzione agricola.

I volontari Flavia Brescancin e Marco Ceccarelli sono giunti a Iriamurai nel settembre scorso, accom-pagnati da Maria Famulari, la referente del progetto e da Eduardo Stibel, già volontario in Kenya. Operano a stretto contatto con don Piero con il quale condivido-no le scelte operative e le diverse problematiche con-nesse all’intervento. I primi mesi sono stati impiegati nello studio dello ki-swahili, la lingua nazionale, e nella conoscenza dell’ambiente, molto complesso, nel quale dovranno operare, delle comunità locali, dei gruppi e delle istituzioni, per favorire il consolidarsi di una rete a sostegno per le attività del progetto.

sata ma anche attenzioni «calcolate», dovute alle po-tenzialità economiche che noi, come volontari ACCRI, rappresentiamo qui. In questi primi quindici giorni abbiamo conosciuto mag-giormente la Missione diocesana di Trieste che ci ha accolto con grande disponibilità e apertura, principal-mente nella figura di don Piero. La nostra prima im-pressione è che questa realtà sia molto più grande e complessa di quanto ci aspettassimo, non solo per le innumerevoli iniziative portati avanti, ma anche per al-cune dinamiche non esplicitate che comportano per noi l’esigenza di muoverci con molta attenzione. Ciò che appare lampante è la figura predominate di don Piero. La presenza di Eduardo e Mariolina è stata preziosa, abbiamo trovato in loro personalità vivaci e proficua-mente contrastanti. Ognuno ha dato il suo contributo in base alle proprie competenze e background. Durante la loro permanenza abbiamo potuto visitare le diverse realtà della parrocchia di Iriamurai, tra cui il KADI. Il team leader Peter Mbogo ci ha accolti in maniera positi-va rivelandosi una persona competente e determinata. Dopo una breve presentazione ci ha accompagnato a visitare i due siti in cui opera il KADI: Kamurugu e Gi-taru. Tutte le attività fin qui osservate si inseriscono in un territorio molto arido e povero di risorse, che non facili-ta lo sviluppo di questa comunità. Una comunità piena di contrasti: giovanissima, ma nella quale gli anziani hanno un’autorevolezza riconosciuta, una palpabile sofferenza, ma un sorriso sempre presente, un fortis-simo senso di comunità ma anche una individuale lotta continua alla sopravvivenza. Il momento sicuramente più intenso è stata la visita alla scuola di Kiria. La difficoltà nell’esternare i nostri sentimenti lì provati spiega, più di ogni altra parola, il nostro intenso coinvolgimento emotivo.

Iriamurai, 26 settembre 2012

Marco e Flavia

Prime impressioni dei nostri volontari

Alcuni stralci tratti dalle loro prime impressioni ci dan-no un quadro della realtà in cui si trovano ad operare.

Vorremmo condividere con voi le nostre prime impres-sioni, chiarendo che queste non sono né giudizi né va-lutazioni, ma solo pensieri che sorgono dalla realtà che stiamo osservando. La prima accoglienza da parte di tutte le persone e le istituzioni che ruotano attorno alla Missione di Iriamurai è stata calorosa ed entusiasta. Ci siamo sentiti come una grande novità che ha suscitato curiosità disinteres-

Il nuovo progetto a Iriamurai in Kenya

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NATALE CON...M’BOssO E M’BEMBE

ACCRI FUNDRAISER_Italia/Kenya

Garantire il diritto al cibo e all’istruzione sono due obiettivi prioritari nella costruzione dell’identità e del-la dignità di ciascun essere vivente, pertanto l’ACCRI anche quest’anno vuole guardare in quella direzione e, cogliendo l’occasione speciale delle Feste Natalizie, promuove anche quest’anno il progetto delle mense scolastiche «M’bosso e m’bembe» (fagioli e mais), proprio per garantire quei diritti.

Allo scopo è stato allestito un Mercatino di Natale nella sede di via Cavana 16/a è presente con i propri volontari il 19, 20 e 21 dicembre in una delle casette del Mercatino di Natale di Trieste . Invita pertanto soci e sostenitori a partecipare attivamente ai turni program-mati – ci si può inserire telefonando in sede nelle ore d’ufficio (040 307899) – o a condividere semplicemente il senso di appartenenza all’associazione regalando un pezzetto di futuro ai bambini tramite un dono.

Vi aspettiamo!

Nel ringraziare tutti coloro che si sono adope-rati per il buon fine dell’iniziativa, invitiamo a seguirne gli sviluppi su queste pagine o «in tempo reale» sul nostro sito.

Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale

email trieste@accri.itwww.accri.it

Puoi aiutarci ad aiutare tramite Banca Etica IBAN IT 58 K 05018 02200 000000007588 c/c postale n. 13482344 intestato ad ACCRI oppure con donazione online dal nostro sito www.accri.it

da 25 anni le nostre mani,l’intelligenza e il cuore al servizio dei più deboli

Il progetto prevede la costruzione della rete idrica per l’acqua potabile per le comunità rurali del bacino idrografico del fiume San Isidro nel Comune di Coma-rapa, Dipartimento di Santa Cruz de la Sierra in Bolivia.

Dalla scorsa estate la realizzazione delle opere pre-viste dal progetto ha mostrato una evidente accelera-zione. Fino ad ora sono stati costruiti più di 20 km di rete e sono state raggiunte diverse comunità. Almeno due sono i fattori che meritano di essere sottolineati: la costituzione di un Tavolo tecnico e la sua veloce operatività, e l’impegno diretto dei beneficiari del pro-getto e della Cooperativa dei servizi pubblici nei lavori di costruzione della rete. Nell’agosto scorso una dele-gazione dell’ACCRI si è recata in Bolivia e ha incontrato tutti i soggetti impegnati nella realizzazione del proget-to. l’Associazione delle comunità campesine, le Orga-nizzazioni Territoirali di Base, la Cooperativa San Isidro, il Comune di Comarapa e il Governo Dipartimentale di Santa Cruz.

Il secondo elemento di rilievo è la partecipazione diretta delle comunità beneficiarie del progetto alla realizzazione della rete idrica. Gli stessi contadini (circa 200 e tutti volontari) stanno eseguendo mate-rialmente i lavori di scavo del terreno, di posa delle tubature, di ricopertura dei tubi e di ricompattazione del terreno, con l’aiuto di macchine escavatrici fornite dal Comune di Comarapa, organizzati dalla Cooperativa San Isidro e sotto la supervisione dei tecnici messi a disposizione dal Governo Dipartimentale e dal Comune stesso. L’apporto economico dell’ACCRI è consistito nell’acqui-sto, direttamente in Boliva, delle le tubature in PVC uti-lizzate nella costruzione della rete idrica.

Per chi vuole contribuire alla realizzazione della rete, il costo di un metro di tubature è sti-mato in 15 €.

ACCRI pROgETTI_San Isidro/Bolivia

EL AgUA Es VIDA

Acqua potabile un diritto accessibile Nutriamo assieme la speranza

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