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VIDEO | Croce Rossa: “Boom di aggressionial personale sanitario”. Parte monitoraggio
Alessandra Fabbretti 18/02/2019 Sanità
Nel 2018 si sono contati 3mila casi di aggressione a personale medico-sanitario,
Croce Rossa lancia in Italia la campagna 'Non sono un bersaglio'
ROMA – “In Italia sono cresciuti in maniera intollerabile gli attacchi al personale
sanitario: pronto soccorso, ambulanze, guardie mediche. Si tratta di aggressioni �siche,
ma anche verbali. Per questo abbiamo deciso di creare consapevolezza sul fenomeno e
incoraggiare la tutela di questo bene comune”. Francesco Rocca, presidente della Croce
Rossa italiana (Cri) e della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa, spiega così alla ‘Dire’ il signi�cato della campagna in Italia ‘Non sono
un bersaglio‘.
L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi nel corso del convegno ‘Non sono un
bersaglio: il personale sanitario a rischio. Prospettive nazionali e internazionali’.
L’iniziativa parte da ‘Healthcare in Danger’, avviata dalla Croce Rossa internazionale nel
2008 e supportata sui social dall’hashtag #notatarget. In Italia, denuncia la Cri, nel 2018
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si sono contati 3mila casi di aggressione a personale medico-sanitario, l’equivalente di
dieci episodi al giorno. Un dato grave, ma marginale – spiegano gli esperti – dato che è
l’unico disponibile raccolto tramite i referti ospedalieri, dunque relativi ai casi più gravi.
Il timore è che il fenomeno sia molto più ampio: ogni giorno, avverte ancora Cri, si
veri�cano aggressioni “minori” – schiaf�, lanci di oggetti o spintoni – nonché attacchi
verbali, minacce e pressioni psicologiche.
Per la prima volta si attiva così un sistema di monitoraggio e mappatura che si avvarrà di
un osservatorio di Croce Rossa italiana e della collaborazione di altre realtà sul
territorio, come i servizi di ambulanza. Conoscere i numeri, dicono gli esperti, servirà a
stilare un report utile a comprendere le cause di queste violenze – che sono sempre
molto variegate – e quindi trovare soluzioni e strategie.
“L’Europa affronta un’epoca di s�de e incertezze, che spesso sfociano in
comportamenti che minano i valori del vivere civile” ha detto Beatrice Covassi,
rappresentante della Commissione europea in Italia. Il tema per Covassi “è quanto
mai europeo, e noi siamo qui per evidenziare l’importanza di non restare passivi. I
valori del soccorso umanitario – ha concluso – non solo sono solo garantiti dal diritto
internazionale ma sono alla base del dna europeo”. Secondo Vito Crimi,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, intervenuto in
videoconferenza, “si tende a credere che il personale sanitario colpito sia quello nei
teatri di con�itto. In realtà avviene tutti i giorni nei nostri ospedali: violenze �siche,
ma anche e soprattutto psicologiche. Pensiamo a pressioni, minacce e ricatti da
parte della criminalità organizzata“.
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Un tema che sta “particolarmente a cuore” al ministero della Salute, come ha
assicurato il ministro Giulia Grillo, che ha ricordato che un disegno di legge per la
protezione del personale sanitario è all’esame della commissione parlamentare
competente. Il convegno dei giorni scorsi poteva contare sull’alto patronato del
presidente della Repubblica ed è sotto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei
ministri, del ministero della Salute, del Parlamento europeo, di Spazio Europa e della
Commissione Europea.
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