Post on 11-Sep-2020
transcript
Ancona 22- 6-2017Alberto RossiResponsabile MarketingAnalista CeSIF, Centro Studi per l’ImpresaFondazione Italia Cinarossi@italychina.org
Evoluzione Rapporto Annuale
80 82 120176
244332
430492
35 6070
90
127
183
309
366
67
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45
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1000
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Pagine Grafici Tabelle+box
Indice
• 1) Quadro generale: la Cina continua la sua trasformazione
• 2) Politica: verso il Diciannovesimo Congresso del PCC
• 3) Economia: equilibrio tra riforme e crescita
• 4) Accesso al mercato e regolamentazioni: conoscere il mercato
• 5) Opportunità settoriali: una crescita a due velocità
• 6) Attrattività delle Province cinesi: dalla costa alle province interne
• 7) Opportunità in Italia: turismo, investimenti e studenti cinesi nel nostro Paese
• 8) Appendice: dati provinciali, previsioni 2017-2021
SintesiOpportunità settoriali
• 1) Alimenti e bevande
• 2) Sanitario-farmaceutico
• 3) Vendite al dettaglio-Retail
• 4) Beni di lusso
• 5) Energia e tecnologie pulite
• 6) Protezione ambientale
• 7) Prodotti chimici
• 8) Macchinari
• 9) Automotive
• 10) Cinema e piattaforme digitali
• 11) Arredamento
I 10 settori prioritari del pianoMade in China 2025:
1. information technology2. strumenti di lavorazione automatizzata erobotica3. settore aerospaziale e apparecchiatureaeronautiche4. apparecchiature marittime e logisticanavale high-tech5. macchinari per i trasporti ferroviarimoderni6. veicoli e apparecchiature a nuovaenergia7. apparecchiature elettriche8. macchinari agricoli9. nuovi materiali10. biopharma e prodotti medicali avanzati
Settori: le due velocitàProfitti in settori selezionati. Come va la Cina?
32,3
19,915,6
11,7 10,7 10,6 9,7 8,2 7,9 6,7 5,5 5,5 5,0 4,5 2,4 0,0-2,7
-13,0
-70
-50
-30
-10
10
30
50
70
Carb
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talliferro
si
12/2015 12/2016
223
Tredici!• Parola d’ordine: continuità col XII Piano Quinquennale
• Obiettivi:
• 1) Tasso di crescita – 6,5% fino al 2020
• 2) Servizi – 56% entro il 2020
• 3) Consumo energetico – non oltre 5 mld Tonnellate equivalenti carbone
• 4) Intensità energetica – Ridurre consumi del 15% e emissioni del 18%
• 5) Qualità dell’aria – livello buono per almeno 80% delle città
• 6) Energia nucleare – da 28,3 a 50 GW
• 7) Rete infrastrutturale – Alta velocità da 19 a 30mila Km, 50 aeroporti
• 8) Reddito pro capite – aumentarlo del 6,5% ogni anno
• 9) Occupazione – 50 milioni di posti di lavoro
• 10) Urbanizzazione – 60% entro 2020
1. QUADRO GENERALE
La Cina continuala sua trasformazione
1) 7,68/7,26 (no target)/6,9 (no target)/6,7 (nessun target)
2) NEW NORMAL - È finito il periodo della crescita a doppia cifra che ha caratterizzato il miracolocinese negli ultimi anni. In tal senso di parla di “nuova normalità” per l’economia cinese: una crescitameno rapida non significherà una crescita lenta, ma sostenibile (ES. AMBIENTE), che nel processo ditrasformazione strutturale può contenere i rischi ed al contempo migliorare il benessere e la sicurezzadei cittadini nonché preservare la stabilità e l’armonia politico-sociale. MATURITÀ
3) Obiettivo: più che il Pil annuale, raddoppiare crescita Pil pro capite tra 2010 e 2020. Per farlo,crescita 6,5% da qui al 2020 (target ripristinato nel 2017).
1. LA CINACROLLA?
Parole chiave: i «Due 100»ed il «sogno cinese»
• Società moderatamentebenestante nel 2021 (100anni da nascita Partito) (Pilpro capite raddoppiato 2010-2020)
• Paese pienamente sviluppatonel 2049 (100 anni da nascitaRPC) ma anche …
• R&S: Paeseinnovativo nel2020
• R&S: Leadernella tecnologianel 2050
Obiettivi New Normal/Scenari1. Tasso di crescita Pil
2. Investimenti pubblici improduttivi
3. Debito
4. Export prodotti a basso costo sempre meno rilevante
5. Sovraccapacità
1. Consumi interni e urbanizzazione
2. Servizi
3. Qualità (Upgrading industriale con Made in China2025 e Internet Plus)
4. Innovazione e investimenti in R&S
Come va?Xi Jinping «equilibrista» tra riforme e crescita
1. Per compiere la transizione verso un modellopiù sostenibile, dopo l’annunciato “NewNormal” Pechino deve puntare sempre menosu investimenti improduttivi a debito, export diprodotti a basso costo e industria pesante, infavore di una spinta a servizi, ambiente,consumi interni e ad una produzione ad altovalore aggiunto. Nel 2016 successi sul secondoversante, insuccessi sul primo
3. Anche l’impiego di maggiore qualità e innovazione,delineata dall’importante piano Made in China 2025 checoniuga le istanze di Industria 4.0 con la volontà diriconvertire l’intero tessuto industriale, trova confermanel dato della crescita degli investimenti in R&S.
4. Tuttavia la transizione richiede tempo, non ha unaprogressione lineare ed ha inevitabilmente delle ricadutepolitiche e sociali. La necessità di limitare i costi socialidel rallentamento economico ha spinto Xi a ottenere unacrescita del 6,7%, utilizzando nuovamente leve e pilastridel modello economico degli scorsi decenni perraggiungere gli obiettivi.
2. Elementi positivi: crescita del terziario e deiconsumi (+10,4%), grazie all’aumentodell’urbanizzazione e al boom delle venditeretail online (+33%), che coinvolgemaggiormente le province più interne.
5. Non si è verificata una riduzione delle criticità: iltema strategico della sovraccapacità non fa registraresignificativi miglioramenti, la produzione industriale ècresciuta, gli investimenti in capitale fisso sono ripresi acrescere e il debito nel 2016 è esploso (+75% rispettoal 2015, + 254% rispetto al 2012), così come lepreoccupazioni sulla tenuta del sistema finanziario (inparticolare per quanto riguarda la fuga di capitaliall’estero, 653 miliardi di dollari nel 2016, e il calo delleriserve in valuta estera, scese a gennaio sotto i 3.000miliardi di dollari per la prima volta da febbraio 2011,erano a 4.000 nel giugno 2014).
6.La pressione per accelerare l’adozione diun modello sostenibile è sempre maggiore,anche perché nonostante i propositi diglobalizzazione espressi da Xi Jinping aDavos, il peso dell’export sulla crescitacinese è sempre minore, addiritturanegativo
Il 2017 è l’anno di un Congresso decisivo per il futuropolitico della Cina: per questo, dopo un 2016 di
transizione, Xi per mantenere e accrescere il suo ruolodeve dimostrare di sapere rispondere positivamente e con
decisione a sfide economiche sempre più urgenti. Un compito non facile, degno dei migliori equilibristi
Produttività
Made in China 2025:qualità e valoreaggiunto tecnologico
UpgradingIndustrialeUpgradingIndustriale
Belt and RoadInitiative
- Nuova globalizzazione
- Tutela interessi cinesiall’estero
- Industry capacitycooperation
GlobalizzazioneGlobalizzazione
Industry capacity cooperation
2.OPPORTUNITÀ
a) Il boom dei consumi
b) Servizi e urbanizzazione
Crescita dei consumi, contributo % su crescita PilLa quota dei consumi 2016 è la più alta degli ultimi 15 anni.
Export, peggior risultato da 5 anni
64,6
42,2
-6,8
100
-50
-40
-30
-20
-10
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2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Spese per consumi finali Investimenti fissi lordi Esportazioni Pil
Consumi privati/Pil, %
37,00
68,10
50,85
58,31
34363840424446485052545658606264666870727476
19
70
19
71
19
72
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74
19
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77
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11
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13
20
14
20
15
Cina India Stati Uniti Giappone Economie a medio reddito Germania Mondo
Valore delle vendite al dettaglio di beni di consumomiliardi di Rmb
28.581,37
4.650,26
10,9
11,2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Valore delle vendite al dettaglio dei beni di consumo urbani Valore delle vendite al dettaglio dei beni di consumo rurali
Variazione % a/a urbani Variazione % a/a rurali
Consumi urbaniSpesa pro capite per consumi in Rmb dei
residenti urbani, suddivisione per categoria
Il consumo di beni non durevoli/disussistenza (alimentazione) per la primavolta nel 2015 conta meno del 30% dei
consumi, e conterà sempre meno
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
20.000
22.000
24.000
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Cibo Abbigliamento Residenza
Servizi per le famiglie Trasporti e telecomunicazioni Medicine e servizi medici
Tempo libero, istruzione e cultura Altro
2,57%7,06%
11,43%
13,75%6,18%
22,15%
7,53%
29,29%
23.080
Crescita consumi e classe mediaSalari medi annui in Rmb, province selezionate
111.390
57.135
109.174
57.270 54.367 52.357
65.78858.915 60.117 61.764
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
110.000
120.000
Beijing InnerMongolia
Shanghai Shandong Hubei Hunan Guangdong Sichuan Xinjiang Medianazionale
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 dic-14 dic-15
Principale motivazione dell’aumentodei costi del lavoro!
2. FALSO MITO:DELOCALIZZAZIONE
E BASSO COSTO
Evoluzione classe media e fasce di reddito
Milioni Consumatori con reddito annuale oltre i200mila Rmb (con prezzi costanti al 2015)
37%
11%
53%
55%
7%
20%
3%15%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2015 2030
Fascia reddito alta (Oltre 200.000 Rmb)
Fascia reddito medio-alta (67.000-200.000 Rmb)
Fascia reddito medio-bassa (13.000-67.000 Rmb)
Fascia reddito bassa (Meno di 13.000 Rmb)
0
2
4
6
8
10
12
Shan
ghai
Be
ijin
g
She
nzh
en
Gu
angz
ho
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Tian
jin
Han
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ou
Ch
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ou
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Fosh
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Qin
gdao
Nin
gbo
Wu
han
Wu
xi
Jin
an
Xia
me
n
Xi'a
n
2015 Nuovi 2016-2030
Il boom dei consumi digitali
200,4
530,9
53,2
27,4
72,6
0
20
40
60
80
0
200
400
600
800
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Utenti internet nelle aree ruraliUtenti internet nelle aree urbaneTasso penetrazione internet CinaTasso penetrazione internet aree ruraliTasso penetrazione internet aree urbane
695,42
35,88
0
100
200
300
400
500
600
700
800
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Utenti internet da mobile Utenti internet da computer
320
210
72,50%
46%
0%
20%
40%
60%
80%
0
200
400
600
2009 2010 2011 2012 2013 2014 dic-15 dic-16
Numero acquirenti onlineNumero acquirenti online da mobileNumero acquirenti da pc% shopper online su totale utenti internet
SERVIZI: quota su composizione PilPrima volta oltre il 50% nel 2015. 51,6% nel 2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Primario Industria Servizi
3. FALSOMITO: LA
FABBRICA DELMONDO
Servizi e UrbanizzazioneImpiegati suddivisi per settore e urbani-rurali, in migliaia di persone
219.190
226.930
328.390
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
19
52
19
54
19
56
19
58
19
60
19
62
19
64
19
66
19
68
19
70
19
72
19
74
19
76
19
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19
80
19
82
19
84
19
86
19
88
19
90
19
92
19
94
19
96
19
98
20
00
20
02
20
04
20
06
20
08
20
10
20
12
20
14
Impiegati settore primario Impiegati settore secondario Impiegati settore terziario
414280
361750
19
52
19
54
19
56
19
58
19
60
19
62
19
64
19
66
19
68
19
70
19
72
19
74
19
77
19
79
19
81
19
83
19
85
19
87
19
89
19
91
19
93
19
95
19
97
19
99
20
01
20
03
20
05
20
07
20
09
20
11
20
13
20
15
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
Impiegati in aeree urbane Impiegati in aree rurali
Urbanizzazione
792,98
598,93
57,34
0
10
20
30
40
50
60
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1.000
Popolazione urbana Popolazione rurale Tasso urbanizzazione
• Crescita oltre l’1% annuo (15-20 milioni di persone).
• Il 70% dei cinesi vivrà in 600città entro il 2035.
• Uno dei principali driver dicrescita per i consumi
• 260 vs 18 vs 10
1018
33
260
0
25
50
75
100
125
150
175
200
225
250
275
Usa Unione Europea Europa (con Russia eTurchia)
Cina
Città con oltre 1 milione abitanti 4. FALSO MITO:QUELLO CHE SI
DOVEVA/POTEVAFARE SI È FATTO
3. SFIDEa) Demografia e costi del lavoro
b) Sovraccapacità e R&S
Struttura demografica, %Implicazioni: politica figlio unico, welfare, sanità, calo entranti mondo lavoro
21,917,2 13,5 13,4
67,267,6
50 46,9
9,713,6
27,623,1
1,2 1,68,9
16,5
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2005 2015 2050 2100
0-14 15-59 60-80 80+
Costi del lavoro e Robotica
1) Crescita rapida dei costi aziendali e del lavoro (tra il 200 e il 300% tra il 2010 e il 2020).Impennata nella retribuzione del lavoro industriale, di natura strutturale.
2) Impatto sulle strategie di sviluppo/revisione della localizzazione (da città di primafascia ad altre province/Paesi Asean. Non solo Pechino e Shanghai!)
3) Aumento dei costi del lavoro e invecchiamento popolazione sono tra i principali fattoridi una maggiore automazione industriale e del ricorso sempre più sostenuto allarobotica industriale: primo Paese al mondo per stock di robot installati già nel 2016.
Crescita di qualità. Il problema sovraccapacitàIl modello di sviluppo basato su investimenti in capitale fisso, produzione a basso valore
aggiunto ed esportazioni che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni non è più sostenibile, perchéporta a squilibri rilevanti, di cui la sovraccapacità è il più evidente
80 78 7680
90 88
74
6771
7673
66
8479
7165
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
acciaio alluminio cemento raffinazione carta e cartone vetri piani fibre chimiche Frigoriferi
Capacità utilizzata 2008 Capacità utilizzata 2015
R&S: non solo copie!La spinta verso la capacità tecnologica interna e
il valore aggiunto della produzione cinese1550
9,38%
0%
10%
20%
30%
40%
0200400600800
1.0001.2001.4001.600
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Spesa in ricerca e sviluppo Crescita annuale
5. FALSOMITO: IL PAESE
DELLE COPIE-Secondo Paese al mondo dopo gliUsa, che secondo le stime sarannosuperati nel 2019.
-Pechino-Israele-Corea del Sud-Shenzhen
-2020 PAESE INNOVATIVO, 2050LEADER TECNOLOGIA.
2,07
6,01
0
1
2
3
4
5
6
7
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Cina Beijing Tianjin Shanghai Jiangsu Guangdong
L’innovazione locale accresce
opportunità e competizione per le
aziende italiane, che inizialmente
potranno beneficiare della domanda
cinese per prodotti altamente
tecnologici, ma su tempi più lunghi
(se impreparate nell’ambito R&S)
dovranno affrontare la concorrenza
di aziende cinesi.
4. SFIDA O OPPORTUNITÀ?a) Interscambio
b) Investimenti diretti esteriin entrata e in uscita
c) Focus Italia-Cina
Interscambio commerciale Cina-mondoSoffre l’export, rallenta la riduzione dell’import,
cala il surplusDati in milioni di dollari Usa
[VALORE](-7,71%)
[VALORE](-5,49%)
[VALORE](-14,00%)
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
1.800.000
2.000.000
2.200.000
2.400.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Export cinese nel mondo Import cinese dal mondo Bilancia commerciale
Import export Italia Cinamilioni di dollari Usa
Dati 2017 aggiornati al 31 maggioImport italiano dalla Cina: 11.353,233 milioni$ (+4,04%)Export italiano in Cina: 7.405,408 milioni $(+17,87%)
[VALORE] (-4,61%)
[VALORE] (-0,78%)
[VALORE] (-3,17%)
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Import italiano dalla Cina Export italiano in Cina Interscambio
Principali settori import-export Italia-Cina 2016milioni di dollari Usa
9 SU 10 UGUALI!!!
EXPORT CINESE IN ITALIA 2016 (milioni $)
Settore 2016 Crescita 2016 % Crescita 2015 % Crescita 2014 %
Macchinari e tecnologia nucleare (+1) 4.901,92 -1,32 -6,61 9,27
Macchinari e attrezzature elettriche (-1) 4.825,58 -2,87 7,77 13,79
Tessile 4599,05 -6,51 -13,98 9,12
Metalli e articoli in metallo 2.583,35 -12,49 -2,36 37,1
Miscellanea, articoli generici 1.831,99 -5,79 6,52 8,97
Prodotti chimici 1.527,16 -2,27 -5,3 8,74
Articoli in plastica e gomma 1.103,70 -3,00 -5,99 6,72
Scarpe e accessori 990,62 -7,65 -4,47 15,71
Strumenti musicali, ottici, fotografici 957,37 5,05 0,19 13,48
Articoli in pelle e cuoio 847,00 -5,84 0,76 4,48
EXPORT ITALIANO IN CINA 2016
Settore 2016 Crescita 2016 % Crescita 2015 Crescita 2014
Macchinari e tecnologia nucleare 4.246,50 -7,25 -18,01 5,42
Prodotti chimici 2.568,66 8,24 -3,9 14,49
Tessile (+1) 1.406,87 -2,82 -8,55 7,47
Mezzi di trasporto (+2) 1.378,14 49,49 -39,17 41,53
Articoli in pelle e cuoio (-2) 1.298,91 -11,08 -9,05 5,22
Macchinari e attrezzature elettriche (-1) 947,03 -16,01 -15,79 -7,23
Strumenti musicali, ottici, fotografici (+1) 893,91 6,03 -10,49 14,44
Metalli e articoli in metallo (-1) 796,23 -10,28 -17,03 14,44
Articoli in plastica e gomma 714,10 -5,77 2,64 10,32
Scarpe e accessori 533,80 -6,54 -5,44 8,34
Ranking Esportazioni dei distretti industrialiitaliani in Cina e Hong Kong
Marche 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Rankinggenerale
2007-2016Strumenti musicali diCastelfidardo
Ancona,Macerata 29 13 29 17 11 11 13 18 (-5)
Calzature di FermoAscoli Piceno,Macerata 15 19 7 13 23 19 (-5)
Jeans valley di Montefeltro Pesaro e Urbino 30 21 14 34 (+14)
Pelletteria del TolentinoAscoli Piceno,Macerata 21 10 21 13 26 36 (-4)
Macchine utensili e per il legnoPesaro-Urbino Pesaro-Urbino 26 24 60 (+28)
Cucine di Pesaro Pesaro 30 89 (-10)
Numero distretti perRegione1. Lombardia 222. Veneto 153. Emilia Romagna 144. Toscana 125. Piemonte 96. Marche 6
Nota: sono considerati solo i distretti che nell’annoprecedente hanno registrato una crescita dell'export inCina+HK. Fonte: elab. CeSIF e Intesa Sanpaolo su dati
Istat
Destinazioni flussi Ide nel mondomilioni dollari Usa
385
179
139
92
50 50 46 46 44 421,3
352,8
2,5
-47,4-23,4 -22,7
-36,7
7,3
97,6
-5,0
-50
0
50
100
150
200
250
300
350
400
0
50
100
150
200
250
300
350
400
Stati Uniti Regno Unito Cina Hong Kong Singapore Brasile Olanda Francia Austrialia India
2014 20152016 Tasso di crescita % 2015Tasso di crescita % 2016
Chi investe in Cina?- flussiMilioni dollari Usa
6.740
6.047
5.1514.751
3.0962.710
2.3861.963
1.3861.354872 870 818 556 547
263 262 223 221 198 78 73 52 430
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
12/2014 12/2015 dic-16
81.465 Suddivisione settoriale1) Altro Manifatturiero 30%2) Real Estate 14%3) Leasing e servizi commerciali 11%4) Vendite ingrosso e retail 11%5) Banche e assicurazioni 7%
INVESTITI DALLA CINA!La svolta del 2015-2016
Quota investimenti nel manifatturiero passa dal 13,72% nel 2015 al 19,42% nel 2016. Tale dinamica si
inserisce nelle logiche del piano Made in China 2025, finalizzato ad accrescere il livello qualitativo
dell’industria cinese, che prevede acquisizioni di aziende ad alta tecnologia all’estero.
145.667
183.200
135.600126.001
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Investimenti cinesi all'estero Investimenti esteri in Cina
R&S, protezionismo, reciprocitàAlfieri della globalizzazione?
Grado di apertura agli investimenti, confronto Cina-Paesi del mondo selezionati(0: massima apertura, 1: massima chiusura. Fonte: Oecd)
0,327
0,0670,052
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0,4
Investimenti italiani in Cina
Fonte: Banca Dati R&P, Politecnico di Milano
Cina Hong Kong Totale
Imprese italiane 1.700 450 2.150
- Dipendenti 130.000 7.500 137.500
- Fatturato (milioni di euro) 16.500 2.200 18.700
Flussi inmilionidollari Usa 263
167
215
275
187210 220
177
317281
322350 348
493
352
396 388
246
317
372
245223
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
2003-2014 (milioni $) 2003-2015 (milioni $)
Confronto flussi Ide italiani in Cina e cinesi in Italia
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
317
281
322
350 348
493
352
396 388
246
317
372
0 3 7 8 8 5
46
13
225
119
31
113
Italian FDI in China Chinese FDI in Italy
0500
1.0001.5002.0002.5003.0003.5004.0004.5005.0005.5006.0006.5007.0007.500
245
7.491
Italian FDI in China Chinese FDI in Italy
Imprese italiane partecipate dainvestitori cinesi e di Hong Kong
509
398
111
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
1990 1995 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Totale Cina Hong Kong
2016Investitori (N)
Cina 168 (+7,01%)Hong Kong 74 (+21,31%)Totale 242 (+11,01%)
Società italianepartecipate (N)
Cina 398 (+10,56%)Hong Kong 111 (+12,12%)Totale 509 (+10,89%)
Dipendenti (N)Cina 21501 (+17,24%)Hong Kong 5782 (+4,78%)Totale 27283 (+14,36%)
Fatturato (mn.Euro)
Cina 12274 (+8,63%)Hong Kong 3015 (+0,58%)
Totale 15290 (+6,94%)
32% imprese nel settore servizi,73% dipendenti nel settoremanifatturiero
Ripartizione regionaleImprese e relativi dipendenti
35 38 37 38 43
5 6 6 5510 9 9 776 5 6 77
23 23 22 1917
8 8 8 12 11
12 12 13 11 10
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2012 2013 2014 2015 2016
Lombardia Piemonte
Veneto Emilia-Romagna
Lazio Altre regioni Nord Italia
Altre regioni Centro Sud Italia
31 3427 31 32
6 54
14 1210 9
10
7 8
20 25
18
18 16
12 6
4
3 2
3 526
1916
17 17 12 9 14
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2012 2013 2014 2015 2016
Piemonte Lombardia
Veneto Emilia-Romagna
Lazio Altre regioni Nord Italia
Altre regioni Centro Sud Italia
Stock investimenti cinesi in Paesi Ue, in milioni di dollari UsaTerzi per stock. Ma 2016 rallenta. E in futuro?
12839
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
18000
20000
22000
24000
5. IMPLICAZIONI PER LE IMPRESE
La Cina cambia… e noi?Nuove strategie per cogliere opportunità
1. La Cina offre ancora molteplici opportunità per gli investitori italiani
2. Sfide: aumento costi, scarsità risorse umane, protezionismo
3. Due dinamiche principali per chi è intenzionato a confrontarsi con il mercato cinese:
a) la costante crescita dei consumi trainata dall’urbanizzazione che apre opportunità di
retail sia in settori a basso costo sia nei comparti del lusso.
COSA SERVE? calibrare bene le modalità di accesso al mercato, di posizionamento e di
distribuzione
b) la crescita del livello tecnologico della produzione industriale cinese.
COSA SERVE? competenze e conoscenze, per aprire importanti nicchie in diversi settori
(es. componentistica meccanica).
Criticità più rilevanti quando si opera in Cina
1. Violazione dei diritti di proprietà intellettuale
2. Protezionismo cinese
3. Distanza Geografica4. Differenze linguistiche
5. Differenze culturali
6. Burocrazia e ottenimento licenze
7. Regolamentazione poco chiara
8. Corruzione
9. Difficoltà nell’individuare partner locali appropriati
10. Forza lavoro scarsamente qualificata
11. Vincoli/limiti nelle gestione delle risorse umane manageriali
12. Vincoli/limiti nelle gestione delle risorse umane non-manageriali
8,8
11,7
9,3
7,0
6,2
5,4
5,1
13,7
5,9
12,1
17,7
20,7
9,4
20,4
23,5
17,6
12,4
18,8
23,0
33,3
25,9
28,2
28,0
31,4
29,3
27,2
32,8
24,1
30,1
32,8
38,2
32,7
21,1
30,5
29,1
34,3
28,7
27,2
23,5
29,1
31,1
26,3
23,0
16,7
28,1
20,7
18,3
10,7
23,8
13,6
10,9
22,1
20,2
16,7
10,7
3,6
18,9
8,6
6,9
3,0
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Violazione dei diritti di proprietà intellettuale
Protezionismo cinese
Distanza Geografica
Differenze linguistiche
Differenze culturali
Burocrazia e ottenimento licenze
Regolamentazione poco chiara
Corruzione
Difficoltà nell’individuare partner locali appropriati
Forza lavoro scarsamente qualificata
Vincoli/limiti nella gestione delle risorse umane manageriali
Vincoli/limiti nella gestione delle risorse umane non-manageriali
irrilevante poco importante abbastanza importante molto importante fondamentale
Rispetto al passato, la Cina richiede una maggiore conoscenza delle dinamichesettoriali e locali in vista dell’ingresso nel mercato!
Nuove sfide per le imprese nel 2017L’ambiente competitivo cinese è in continuo
cambiamento, con dinamiche e tendenze diverse
rispetto al passato.
Ancora poche le società attrezzate peradattarsi prontamente al nuovo ambienteeconomico.
La maggior parte delle società, perrisultare e rimanere competitive, dovràraggiungere dimensioni più significative epromuovere maggiore efficienzaoperativa.
Chi non risponderà in maniera adeguataperderà terreno, a vantaggio dellemultinazionali maggiormente proattive edelle dinamiche aziende locali.
Concentrarsi su nicchie di mercato e mercati di fascia
alta: la sfida è trovare il posizionamento giusto.
Il quadro presenta indubbie difficoltà. C’è però ancoraspazio per l’ottimismo! Adattarsi alla «nuova
normalità», adattare approcci e modelli.
Nessuna società può permettersi di ignorare il mercatocinese.
«Farsi cinesi»… ma non troppo!!
Minaccia o opportunità?
Due categorie…
GRAZIE!XIE XIE!谢谢!
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