Post on 27-Aug-2020
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ALLERGIE E
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Dott.ssa Iobbi Paola
Biologa Nutrizionista
Sono note da molto tempo le razioni avverse ad alcuni alimenti ma quali di queste reazioni possono essere classificate come ALLERGIE e quali come INTOLLERANZE
DEFINIZIONE
ALLERGIA
• Reazione specifica a un componente di un alimento
• Attivazione del sistema immunitario
• Produzione di anticorpi e rilascio sostanze chimiche organismo
INTOLLERANZA
• Reazione che coinvolge il sistema metabolico
• NON si attiva il sistema immunitario
• ES intolleranza lattosio per carenza o assenza dell’enzima lattasi
AUTOIMMUNE
• Sistema immunitario aggredisce se stesso
• ES celiachia
PATOGENESI
Reazioni avverse
NON Tossiche
Allergie Intolleranze
Farmacologica sostanza causa direttamente reazione o indirettamente stimolando rilascio enzimi
Enzimatica mancanza assenza enzima
Indefinita
Tossiche
Tossine
Funghi
Batteri
PREDISPOSIZIONE GENETICA
Condizione ereditaria che viene trasmessa hai
discendenti , una condizione nella quale
soggetto produce in modo anomalo
anticorpi IgE
in risposta a stimoli antigenici che normalmente
non provocano alcuna sensibilizzazione
Johansson SG et al. “A revised nomenclature for allergy. An EAACI position statement from
the EAACI nomenclature task force.” Allergy. 2001;56:813-24.
I molti soggetti con allergia respiratorie ai pollini si manifestano reazioni crociate verso antigeni presenti in diversi alimenti tramite reazioni di vario tipo tra cui la cosiddetta “sindrome allergica orale” che è dovuta alla cross-reattività fra gli allergeni pollinici e quelli presenti in molti alimenti vegetali.
Reazioni di questo tipo possono avvenire anche tra antigeni inalanti e alimenti come l’epitelio del gatto e la carne di maiale
Cross-reattività tra pollini inalanti ed alimenti
Betullacee
Nocciola, noce, banana, mela, arancia, pera, pesca, susina, prugna, ciliegia, albicocca, carota, sedano, finocchio, patata
Parietaria
More di gelso, ciliegia, melone, basilico
Graminacee
Pomodoro, arachidi, kiwi, arancia, anguria, melone, mela, patata, frumento
Composite
Anguria, mela, melone, banana, sedano, carota, prezzemolo, anice, finocchio, cumino, coriandolo, miele
Cross-reattività pollini-alimenti
Le REAZIONI TOSSICHE comprendono tutte quelle reazioni avverse che non dipendono dalla sensibilità individuale ma dalla concentrazione della sostanza: 1. Tossinfezioni alimentari: causate da una contaminazione 2. Intossicazioni alimentari: provocate dall’assunzione di alimenti contenenti sostanze tossiche naturali
Le REAZZIONI NON TOSSICHE dipendono dalla suscettibilità individuale e comprendono : A. Allergie che possono essere Ig mediate e non B. Intolleranze per carenza o mancanza enzimatica
SINTOMI
• Gastrointestinali
• Sistemici
• Respiratoria
• Cutanea
• Shock anafilattico (grave shock generalizzato)
ALLERGIE
• Gastrointestinali
• Sistemici
• Cutanea
INTOLLERANZE
FASI ALLERGIA
Primo contatto con allergene e produzione IgE
Secondo contatto e
riconoscimento IgE specifici
Presenza nei tessuti mastociti
e cellule basofile nel
sangue
Rilascio istamina
leucotrieni e prostaglandine
che causano sintomi allergici
Tali reazioni avverse possono manifestarsi nell’immediato o dopo un
po' di tempo per accumulo del allergene inoltre le razioni possono
essere più o meno violenta una reazione allergica violenta
può essere letale e viene detta anafilassi
Alimenti comuni nelle allergie
Tutti gli alimenti possono indurre allergie nei soggetti predisposti tuttavia solo alcune frazioni Proteiche o gliocoproteine possono dare reazioni avverse Tuttavia i più comuni sono: latte vaccino ( β-lattoglobulina ),crostacei, frutta secca, soia, niche, cromo e altri metalli pesanti, arachide, merluzzo, l’ovoalbumina dell’albume d’uovo , allergeni presenti in frutta verdura e carne.
Possiamo evidenziare 2 tipi di allergeni : 1. ALLERGENI STABILI che non vengono modificati dal calore 2. ALLERGENI LABILI che sono distrutti dalla cottura
ADDITIVI ALIMENTARI
Sono sostanze che servono per conservare nel tempo le caratteristiche organolettiche,
degli alimenti mantengono inoltre inalterato odore, sapore, aspetto, colore e
consistenza.
Questi vengono classificati come
Coloranti (tra E 100 e E 199) Migliorano l’aspetto dei cibi; possono essere naturali, ma
più spesso vengono usate sostanze pigmentanti di sintesi
Conservanti (tra E 200 e E 299) Evitano deterioramento e contaminazione
Antiossidanti (tra E 300 e E 321) contro ossidazione l’irrancidimento dei grassi e
degli oli
Emulsionanti–Addensanti (tra E 322 e E414) Rendono composto più solido e compatto
Dolcificanti (tra E 420 e E 967) aumentano il sapore dolce
Aromatizzanti (naturali o artificiali) esaltano il sapore
Le reazioni allergiche possono derivare anche da sostanze aggiunte agli alimenti:
Principali additivi responsabili di reazioni di tipo allergico
Additivo Sintomi della reazione
Antiossidanti
Asma, rinosinusite vasomotoria, prurito, orticaria, angioedema
Conservanti
Asma
Cefalea, vasodilatazione
Esaltatori di sapidità Glutammato di sodio
Sindrome del ristorante cinese
(cefalea, nausea, sudorazione, senso di costrizione al torace)
Dolcificanti
Cefalea, orticaria
Dolore addominale, flatulenza, diarrea
Prevenzione ed etichette
Per quanto riguarda le allergie i metodi di prevenzione comprendono Vaccini Sensibilizzazione Evitare il contatto con antigene Utilizzo cortisone e antistaminici Per le intolleranze unica soluzione e non entrare in contatto con la sostanza che da reazione intolleranza Va tenuto presente che ogni individuo ha una sua personale sostanza di tollerabilità che in caso di intolleranza gli permette di assumere la sostanza in piccole concentrazioni Dal 2015 la modificazione delle etichette permette di evidenziare la presenza di sostanze nocive allergeni ecc infatti le etichette devono essere piu chiare e indicare ogni componente,metodo di cottura e altro che costituisce alimento
Metodi indagine
ALLERGIE TEST CUTANEI. si dividono in: Skin Prick Test: si utilizzano estratti dei vari alimenti sulla cute avambraccio e punge con una apposita lancetta monouso in corrispondenza di ognuna di esse. Prick by prick:ha gli stessi principi del precedente ma si utilizzano gli alimenti freschi, con la lancetta si punge prima l’alimento e poi la cute. TEST SU SANGUE Rast dosaggio delle IG TEST ORALI DOPPIO CIECO con assunzione del potenziale allergene dieta ad eliminazione Testi di provocazione orale INTOLLERANZE Breath-test per l’intolleranza al lattosio
Anamnesi ed esame obiettivo
TEST RISERVATI A LABORATORI DI Microarray proteomico RICERCA: Test di attivazione dei basofili RAST-inibizione Immunoblotting
• TEST DI PROVOCAZIONE E NEUTRALIZZAZIONE sottocutaneo e sublinguale
• KINESIOLOGIA: il paziente tiene in mano una provetta di vetro contenente l’estratto allergenico
• ELETTROAGOPUNTURA O TEST ELETTRODERMICO
• BIORISONANZA: misurazione di onde elettromagnetiche emesse dal paziente dopo assunzione sublinguale dell’alimento sospetto
• ALCAT-TEST: modificazione del diametro dei leucociti dopo ingestione dell’alimento
• TEST DI CITOTOSSICITA’: l’allergene alimentare si aggiunge al sangue intero del paziente e si valutano eventuali e non specifiche alterazioni cellulari
• TEST-DRIA: somministrazione sublinguale di allergene alimentare e misurazione del tono muscolare con un ergometro
Chiamata anche intolleranza al glutine è una patologia che coinvolge il glutine e sistema immunitario Patologia autoimmune permanete Glutine è un complesso proteico presnte in avena,frumento,segale,farro,kamut,orzo,spelta e triticale
In Italia l’incidenza di questa patologia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone
Nel soggetto celiaco avviene una reazione sproporzionata se viene a contatto con il glutine
Un sistema non IgE dipendenti stimola i linfociti T a liberare sostanze che danneggiano epitelio
Distruzione epitelio
REAZIONE
• Dosaggio degli anticorpi antigliadina (AGA-IgA e IgG) è
l’esame fino ad oggi più impiegato. Poco specifico
• Dosaggio degli anticorpi antiendomisio (EMA) : esame
molto sensibile e specifico, risente della esperienza dell’operatore • Dosaggio degli anticorpi anti- transglutaminasi (IgA): ultimo nato fra gli esami. Molto sensibile e specifico, automatizzato
• Biopsia intestinale: è l’esame per la diagnosi definitiva
si effettua mediante dosaggi sierologici:
la diagnosi definitiva
prelievo di un frammento di tessuto per esame istologico
Il protocollo diagnostico
Esiste una predisposizione genetica che causa patologia quando il soggetto che presenta il gene viene esposto al glutine
Da diversi anni si conosce il marcatore genetico della predisposizione alla celiachia (sistema HLA geni DQ2-DQ8)
SINTOMI TIPICI
• Diarrea • Vomito • Distensione addominale • Perdita di peso • Anemia • Anoressia • Magrezza • Edemi • Irritabilità • Sintomatologia gastrointestinale
SINTOMI ATIPICI
• Ipoplasia smalto dentario • Dermatite erpetiforme (IgA) • Stipsi • Dolori addominali • Aftosi recidivanti (mucosa orale e
genitale) • Ipertransaminasemia • Ritardo puberale • Bassa statura • Osteoporosi (Ca2+) • Crampi muscolari (K+) • Neuropatie periferiche • Disordini apparato riproduttivo • Dermatite erpetiforme • Alopecia
Nel bambino si manifesta con sintomatologia atipica e in eta precoce pochi mesi nell’adulto invece con sintomatologia tipica
Il trattamento della celiache prevede una dieta specifica che escluda tutti i cereali contenti Glutine come orzo, farro ,grano ,kamut ecc Eliminare fonti di contaminazione cucina,piano lavoro, utensili ecc Utilizzo di alimenti commerciali glutein free
Cereali naturalmente privi di glutine e loro derivati
RISO MIGLIO SORGO AVENA E GRANO SARACENO sono glutein free al naturale ma la lavorazione le contamina
Lattosio
Il latte è un alimento essenziale per la crescita degli essere umani a differenza di altri mammiferi che assumono latte solo quando sono piccoli gli esseri umani con eccezione di segue una dieta vegana o per allergia e intolleranza assumono latte e derivati durante tutto il corso della loro vita
Esistono diversi tipi e composizioni (varia per concentrazione lipidica e proteica)
Il Lattosio è lo zucchero presente nel latte. Ha un potere dolcificante inferiore a quello del saccarosio. Nell’intestino tenue viene idrolizzato nei due costituenti monomerici dalla lattasi.
INTOLLERANTI LATTOSIO NEL MONDO
SINTOMATOLOGIA
meteorismo, flatulenza, diarrea, nausea, spossatezza ecc. La comparsa e sapida dopo ingestione di questo alimento o di derivati. Tuttavia il lattosio è presente anche come conservante e in altri alimenti e questo rende la eliminazione dalla dieta molto difficile
L'intolleranza al lattosio si classifica come primaria oppure secondaria e transitoria. 1. Primaria non si produce la lattasi per un difetto genetico 2. Secondaria non c’e difetto genetico ma la temporanea perdita dell'enzima. TUTTAVIA questa condizione puo diventare definitiva 3. Infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale e mutazioni dietetiche repentine sono i più comuni fattori causali alla base di tale condizione. La lattasi, infatti, è considerata un enzima inducibile, capace cioè di aumentare numericamente in rapporto alla stimolazione del suo substrato.
DIAGNOSI
test del respiro o breath test.
•Eliminare dalla dieta ogni possibile fonte di contatto •Autoderminazione della personale soglia di tollerabilità •Uso di lattasi sintetica •Allevviare i sintomi e reintegrare la flora batterica attraverso l’uso di integratori probiotici e prebiotico
TERAPIA