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Ambiente: la percezione del rischio
Dati della Sorveglianza Passi 2012 Regione Marche
Giugno 2014
2
A cura di: Osservatorio Epidemiologico Regionale
PP Sistema di Governo del SSR, ARS Marche:
Francesca Polverini, Cristina Mancini, Fabio Filippetti Gruppo di lavoro a livello nazionale: Paolo D’Argenio, Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Sandro Baldissera, Gianluigi Ferrante,
Maria Masocco, Valentina Minardi, Valentina Possenti, Stefano Campostrini, Pirous Fateh-
Moghadam, Angelo D’Argenzio, Massimo Oddone Trinito, Stefania Vaselli, Stefania Salmaso,
Elisa Quarchioni (Gruppo Tecnico PASSI nazionale).
Gruppo di lavoro a livello regionale: oltre ai curatori del report: Alberico Marcobelli (Agenzia Regionale Sanitaria), Giuliano
Tagliavento (P.F. Prevenzione e Promozione della salute nei Luoghi di Vita e di Lavoro, ARS
Marche; referente regionale PASSI) e per le ex Zone Territoriali dell’ASUR Marche:
ex ZT ASUR Referenti Intervistatori e Collaboratori 1 - Pesaro Gaetano Raschi Giovanni Lemma
2- Urbino Marco Pompili Giada Pazzaglia
3- Fano Alfredo Vaccaro Natalina Ghiselli, Sabrina Maltoni, Alessia Pesaresi
4 - Senigallia Rosanna Rossini Antonella Agoccioni, Milena Cavallotti, Daniela Francoletti, Mirella Marcellini
5 - Jesi Francesca Pasqualini Elisabetta Branchesi, Andrea Filonzi, Sabina Paci, Amelia Priori
6 - Fabriano Daniela Cimini Giorgia Capezzone; Catia Mezzanotte, Sestilia Sparvoli, Silviana Chiavini, Emanuela Tartarelli
7 - Ancona Marco Morbidoni Elisa Ambrogiani, Eufemia Ciarallo, Antonella Guidi
8 – Civitanova Marche Rosanna Passatempo Tiziana Mangoni, Paola Mazzanti, Simona Quarchioni, Irene Petrelli, Carla Torpedine
9 - Macerata Lucia Marinelli Sabina Carlini, Marina Roselli
10 - Camerino Fabio Filippetti Marcello Pannelli, Stefano Roscioni
11- Fermo Rossana A. Belfiglio Elvira Cognigni, Viviana Faggioni, Teresa Gentili, Maria Fermani, Annamaria Membrino, Palmina Monterubbianesi, Marina Pistolesi
12 – S. Benedetto del Tronto Francesca Picciotti Sandra Emili, Tiziana Faienza, Elisabetta Giovannelli,
13 – Ascoli Piceno Massimo Baffoni Valentina Aurini, Sandra Clementi Maria Gabrielli Angela Giannetti, Roberta Girardo, Fabiola Simonetti
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Un ringraziamento particolare: alle Persone intervistate per la gentile disponibilità, agli Intervistatori per la loro preziosa
attività, ai Medici di Medicina Generale per la importante collaborazione, al Gruppo di
coordinamento nazionale per il qualificato supporto.
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Indice
Premessa……………………………………………………………… pag. 5
In breve…………………………………………………………………… pag. 6
Percezione dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute……….. pag. 7
Percezione della qualità dell’aria………………………………………. pag. 12
Presenza di rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti……………….. pag. 15
Percezione dell’intensità del traffico…………………………………… pag. 17
Presenza di aspetti ambientali valutati come preoccupanti per la
salute………………………………………………………………………
pag.
19
Conclusioni……………………………………………………………….. pag. 23
Bibliografia……………………………………………………………… pag. 24
5
Premessa Il rapporto tra la salute dell’uomo e l’ambiente è particolarmente complesso e ricco di reciproche interazioni. L’uomo è elemento costitutivo dell’ambiente e interagisce con esso, in ogni sua attività modificandolo affinché risponda al meglio ai suoi bisogni. A sua volta l’ambiente di vita e di lavoro condiziona ogni aspetto della vita quotidiana ed è un determinante importante anche della salute. I rischi ambientali rappresentano un problema centrale per la salute, lo sviluppo economico e sociale delle comunità; negli ultimi anni le possibilità di rischio ambientale con i potenziali effetti sulla salute delle comunità sono sotto i riflettori da parte dei mass media e costituiscono una fonte di forte preoccupazione per ampi gruppi di popolazione. I professionisti che operano in campo ambientale hanno il compito non solo di studiare gli effetti sulla salute di esposizioni a fonti ambientali potenzialmente nocive per la salute dell’uomo, ma anche di trasferire le informazioni sul rischio da un pubblico esperto a un pubblico non esperto, processo noto come “comunicazione del rischio”. Un pre-requisito per il successo della comunicazione di un rischio ambientale è la consapevolezza di quanto la percezione del problema non sia un costrutto scientifico, ma dipenda da fattori culturali e individuali. Per poter mettere in campo una buona strategia di comunicazione del rischio, è pertanto essenziale studiare quali siano i fattori associati alla percezione della collettività dell’argomento. Ad esempio, può essere fondamentale riuscire a segmentare la comunità in sottogruppi rispetto alle loro rappresentazioni del problema in esame e studiarne le caratteristiche, al fine di indirizzare il messaggio comunicativo più appropriato a ciascuno. Attualmente gli aspetti socio-culturali e individuali associati alla percezione ambientale sono ancora poco studiati; in particolare poco si sa sul legame con i fattori comportamentali individuali. Nel 2010 l’Arpa Emilia-Romagna e la Regione Emilia-Romagna hanno proposto nell’ambito del sistema di sorveglianza PASSI un modulo dedicato alla percezione ambientale relativa al quartiere o zona in cui l’intervistato abita, con l’obiettivo di:
- indagare la percezione della relazione tra ambiente-salute delle persone - fotografare i diversi outcomes di salute quali conseguenze dei determinanti ambientali - valutare quali variabili sociologiche, culturali e demografiche influiscono sulla percezione
del rapporto ambiente-individuo-salute. Nel 2011 hanno aderito al modulo 8 Regioni o Province Autonome: Valle d’Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna. Nel 2012 si sono aggiunte Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Puglia e Basilicata. Le analisi per la Regione Marche sono state condotte su 1214 interviste raccolte nell’anno 2012.
6
In breve Percezione dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute Più della metà degli intervistati (54%) ritiene che l’ambiente della zona in cui vive non influenzi in
alcun modo il proprio stato di salute. Un terzo degli intervistati (32%) pensa invece che ci sia
un’influenza positiva dell’ambiente sullo stato di salute, mentre il 12% che l’influenza sia
negativa. La percezione “indifferente” dell’ambiente sulla salute è più frequente tra le persone
con basso livello di istruzione e che non valutano in maniera negativa gli aspetti ambientali.
Invece la percezione negativa è più frequente tra le donne e tra chi valuta negativamente
almeno 2 o 3 aspetti ambientali.
Percezione della qualità dell’aria La gran parte degli intervistati (87%) giudica buona o molto buona la qualità dell’aria della zona
in cui vive e solo una minoranza (13%) la valuta negativamente.
La percezione negativa della qualità dell’aria è più frequente tra le donne e si associa in maniera
rilevante e statisticamente significativa con l’aver indicato la presenza di un traffico intenso nella
zona in cui si abita.
Presenza dei rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti Più della metà degli intervistati (57%) riferisce di non riscontrare mai la presenza di rifiuti
abbandonati nel proprio quartiere, e solo il 3% indica invece che nella zona in cui vive sono
sempre presenti rifiuti abbandonati per strada.
Percezione dell’intensità del traffico Il 59% delle persone intervistate dichiara un traffico poco o per niente intenso nella propria zona
di residenza e il restante 41% riferisce la presenza di traffico molto o abbastanza intenso.
L’aver dichiarato la presenza di traffico intenso è più frequente tra le persone di età più avanzata
e con un livello di istruzione medio-alto.
Presenza di aspetti ambientali valutati come preoccupanti per la salute Per il19% degli intervistati nella zona in cui abita ci sono aspetti ambientali preoccupanti per la
salute e questo si riscontra più di frequente tra le classi di età più avanzate. Nella Regione
Marche gli aspetti che preoccupano maggiormente sono: l’inquinamento dell’aria per il traffico
(35%), la presenza di campi elttromagnetici (33%- la percentuale più elevata tra le Regioni
italiane), e la sicurezza nelle strade legata al traffico (21%).
7
Percezione dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute • Il 54% degli intervistati ritiene
che l’ambiente del quartiere o zona in cui abita non abbia influenza sul proprio stato di salute.
• Il 32% delle persone intervistate ritiene che l’ambiente influenzi positivamente il proprio stato di salute, mentre il 12% che lo influenzi negativamente.
• La percezione dell’influenza
dell’ambiente sullo stato di salute varia notevolmente tra le Regioni aderenti al modulo.
Percezione dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute (%)
Regione Marche, PASSI 2012
32
12
54
2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Influenzapositivamente
Influenzanegativamente
Non influenza Non so%
Percezione dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute per Regione (%) PASSI 2011-2012
13 1126 23 23
43
1334 27 34
1632
50
2441
30 29
25 22 19
17
17
1414
13
13
12
11
9
7
48 5748 53 56
38
6850 55 50
6754
38
6550
3 1 2 2 2 2 4 3 4 2 1 2 29 2
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Basilicata
Campania
Lombardia
Lazio
Pool Regioni
Friuli Venezia Giulia
Puglia
Emilia‐Romagna
Toscana
Veneto
Sicilia
Marche
P.A. Trento
Sardegna
Valle d'Aosta
Influenza positivamente Influenza negativamente Non influenza Non so
8
Percezione negativa dell’ambiente • La percezione negativa dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute è maggiore in
Basilicata (30%), Campania (29%) e Lombardia (25%) ed è inferiore in Sardegna (9%) e Valle d’Aosta (7%).
Percezione negativa dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute per Regione (%) PASSI 2011-2012
13911
17
712131414
17192225
2930
0
10
20
30
40
50
60
Basilicata
Campania
Lombardia
Lazio
Pool Regioni
Friuli Venezia Giulia
Puglia
Emilia‐Romagna
Toscana
Sicilia
Veneto
Marche
P.A. Trento
Sardegna
Valle d'Aosta
%
9
• La percezione negativa dell’influenza dell’ambiente sulla salute è più frequente tra le persone: - di classe di età 35-49 anni - di genere femminile - con un alto livello d’istruzione - con minori difficoltà
economiche - che hanno valutato
negativamente almeno 2 o 3 tra gli aspetti ambientali indagati (aria cattiva 51%, presenza di rifiuti 25% e traffico intenso 22%*)
- tra le persone preoccupate per alcuni aspetti ambientali (38%).
• Analizzando in un modello di
regressione logistica la percezione negativa rispetto alle variabili del grafico, si conferma un’associazione rilevante e statisticamente significativa in particolare con la valutazione negativa di due o tre degli aspetti ambientali indagati (OR=10,9, p<0.001) e con il genere femminile (OR=1,6).
Percezione negativa dell’influenza dell’ambiente sulla salute (%)
Regione Marche, PASSI 2012
15%
9%
9%
13%
11%
12%
6%
44%
10%
14%
12%
0% 20% 40% 60% 80%
due o tre aspetti
nessun o un aspetto
PRESENZA ASPETTI AMB. NEGATIVI*
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 11,8% (IC 95%: 9,9%‐13,7%)
* Gli aspetti ambientali negativi considerati sono: qualità dell’aria cattiva/molto cattiva, presenza di rifiuti abbandonati sempre/spesso, traffico molto intenso/intenso/abbastanza intenso
Percezione positiva dell’ambiente
• La percezione dell’influenza positiva sullo stato di salute mostra un forte gradiente Nord-Sud: si passa dal 50% della P. A. di Trento all’11% della Campania.
Percezione positiva dell’influenza dell’ambiente sullo stato di salute per Regione (%) PASSI 2011-2012
23
1313
27
1116
232426
323434
4143
50
0
10
20
30
40
50
60
P.A. Trento
Friuli Venezia Giulia
Valle d'Aosta
Emilia‐Romagna
Veneto
Marche
Toscana
Lombardia
Sardegna
Lazio
Pool Regioni
Sicilia
Basilicata
Puglia
Campania
%
10
• La percezione positiva dell’influenza dell’ambiente sulla salute è più alta tra le persone: - nella classe 35-49 anni - di genere maschile - con un alto livello d’istruzione - con minori difficoltà
economiche - con una valutazione più
positiva degli aspetti ambientali indagati* (aria buona 36%, assenza di rifiuti 33%, traffico non intenso 42%)
- non preoccupate per alcun aspetto ambientale in particolare (35%).
• Analizzando in un modello di
regressione logistica la percezione positiva rispetto alle variabili del grafico, si evidenzia che indicare nessuno o soltanto un aspetto negativo, aumenta in maniera statisticamente significativa la probabilità di avere una percezione positiva dell’influenza dell’ambiente sulla salute.
Percezione positiva dell’influenza dell’ambiente sulla salute (%)
Regione Marche, PASSI 2012
35%
31%
13%
36%
33%
32%
34%
30%
33%
32%
31%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
due o tre aspetti
nessun o un aspetto
PRESENZA ASPETTI AMB. NEGATIVI*
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 32,6% (IC 95%: 30,0%‐35,2%)
* Gli aspetti ambientali negativi considerati sono: qualità dell’aria cattiva/molto cattiva, presenza di rifiuti abbandonati sempre/spesso, traffico molto intenso/intenso/abbastanza intenso
11
Percezione “indifferente” dell’ambiente • La percentuale di persone che hanno dichiarato che l’ambiente non influenza lo stato
di salute è più alta in Puglia (68%), Sicilia (67%) e Sardegna (65%) e più bassa nel Friuli Venezia Giulia (38%) e nella P. A. di Trento (38%).
Percezione di una non influenza dell’ambiente sulla salute per Regione (%) PASSI 2011-2012
4838
5054
38
48505053555657
656768
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Puglia
Sicilia
Sardegna
Campania
Pool Regioni
Toscana
Marche
Lazio
Veneto
Valle d'Aosta
Emilia‐Romagna
Basilicata
Lombardia
Friuli Venezia Giulia
P.A. Trento
%
• La percentuale di persone che non ritengono esserci un’influenza dell’ambiente sullo stato di salute è maggiore tra le persone: - 18-34enni - di genere maschile - con un basso livello
d’istruzione - con difficoltà economiche - con una valutazione positiva
degli aspetti ambientali indagati (aria, rifiuti abbandonati e traffico)
- non preoccupate per alcun aspetto ambientale in particolare (58%).
• Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si evidenzia che un elevato livello di istruzione e una valutazione negativa degli aspetti ambientali, rende meno probabile, in maniera statisticamente significativa, avere una percezione “indifferente” dell’ambiente sulla salute.
Percezione di “indifferenza” dell’ambiente sulla salute (%)
Regione Marche, PASSI 2012
54%
52%
56%
58%
51%
54%
53%
56%
38%
57%
50%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
due o tre aspetti
nessun o un aspetto
PRESENZA ASPETTI AMB. NEGATIVI*
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 53,6% (IC 95%: 50,7%‐56,4%)
* Gli aspetti ambientali negativi considerati sono: qualità dell’aria cattiva/molto cattiva, presenza di rifiuti abbandonati sempre/spesso, traffico molto intenso/intenso/abbastanza intenso
12
Percezione della qualità dell’aria • La maggior parte degli intervistati
giudica positivamente la qualità dell’aria del quartiere o zona in cui abita (87%), mentre una minoranza (13%) la giudica negativamente.
Percezione della qualità dell’aria (%) Regione Marche, PASSI 2012
14
73
12
1 00
10
20
30
40
50
60
70
80
Molto buona Buona Cattiva Molto cattiva Non so%
Percezione negativa della qualità dell’aria
• Le persone intervistate hanno dichiarato cattiva o molto cattiva la qualità dell’aria del quartiere o zona in cui abitano in percentuale significativamente maggiore in Lombardia (44%) e minore in Sardegna (9%) e in Valle d’Aosta (7%).
Percezione negativa della qualità dell’aria per Regione (%) PASSI 2011-2012
16912
21
71313
1719
2222242629
44
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Lombardia
Campania
Lazio
Pool Regioni
Emilia‐Romagna
Friuli Venezia Giulia
Puglia
Veneto
Sicilia
Toscana
Basilicata
Marche
P.A. Trento
Sardegna
Valle d'Aosta
%
87 %
13
• La percezione negativa della qualità dell’aria è più frequente tra le persone: - nella classe 35-49 anni - di sesso femminile - con un alto livello d’istruzione - con minori difficoltà
economiche - che hanno riferito come
intenso il traffico del loro quartiere o zona
- che mostrano preoccupazione per l’ambiente (39%).
• Analizzando in un modello di
regressione logistica questa percezione rispetto alle variabili del grafico, si evidenzia un’associazione forte e statisticamente significativa con la presenza di un traffico intenso nel quartiere o zona in cui l’intervistato abita (OR=7,9; p<0.001) e con il genere femminile (OR=1,6).
Percezione negativa della qualità dell’aria (%) Regione Marche, PASSI 2012
16%
9%
9%
15%
12%
14%
25%
4%
11%
16%
11%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
poco/per niente intenso
intenso*
INTENSITA' TRAFFICO
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 12,6% (IC 95%: 10,6%‐14,5%)
* Persone che hanno riferito che il traffico nel loro quartiere/zona è molto intenso, intenso o abbastanza intenso
Percezione positiva della qualità dell’aria
• La percentuale di persone intervistate che hanno dichiarato buona o molta buona la qualità dell’aria del quartiere o zona in cui abitano è significativamente maggiore in Valle d’Aosta (91%) e Sardegna (90%) e inferiore in Lombardia (54%).
Percezione della qualità dell’aria buona/molto buona per Regione (%)
PASSI 2011-2012
7376
68
81
54
73757879828387879091
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Valle d'Aosta
Sardegna
P.A. Trento
Marche
Basilicata
Toscana
Sicilia
Veneto
Puglia
Emilia‐Romagna
Friuli Venezia Giulia
Pool Regioni
Lazio
Campania
Lombardia
%
14
• La percezione positiva della qualità dell’aria è più alta tra le persone: - nella classe 18-34 anni - di sesso maschile - con un basso livello
d’istruzione - con maggiori difficoltà
economiche - che hanno riferito un traffico
poco o per niente intenso nel quartiere o zona in cui abitano
- che non mostrano preoccupazione per le questioni ambientali (93%).
• Analizzando questa percezione
rispetto alle variabili considerate, in un modello di regressione logistica, si evidenzia che l’essere donna e l’aver riferito che il traffico nella propria zona è intenso, rendono meno probabile in maniera statisticamente significativa, il fatto di avere una percezione positiva della qualità dell’aria.
Percezione positiva della qualità dell’aria (%) Regione Marche, PASSI 2012
88%
84%
89%
96%
73%
85%
87%
85%
90%
90%
83%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
poco/per niente intenso
intenso*
INTENSITA' TRAFFICO
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 86,6% (IC 95%: 84,6%‐88,6%)
* Persone che hanno riferito che il traffico nel loro quartiere/zona è molto intenso, intenso o abbastanza intenso
15
Presenza di rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti • Il 57% degli intervistati ha
dichiarato di non riscontrare mai la presenza di rifiuti abbandonati nel proprio quartiere o zona.
• Il 3% degli intervistati ha riferito
invece che nel quartiere o zona in cui abita sono sempre presenti rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti, il 6% spesso e il 34% a volte.
Presenza di rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti (%) Regione Marche, PASSI 2012
36
34
57
00
10
20
30
40
50
60
Sempre Spesso A volte Mai Non so%
• La percentuale di persone che hanno dichiarato che nel quartiere o zona in cui abitano sono spesso o sempre presenti rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti è più alta in Basilicata (24%) e Campania (23%) e più bassa in Lombardia (7%), Veneto (6%), P.A. di Trento (6%) e in Valle d’Aosta (5%).
Presenza di rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti sempre/spesso per Regione (%)
PASSI 2011-2012
9 6 6
11
57891115
172021
2324
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Basilicata
Campania
Lazio
Sicilia
Puglia
Pool Regioni
Toscana
Friuli Venezia Giulia
Marche
Emilia‐Romagna
Sardegna
Lombardia
Veneto
P.A. Trento
Valle d'Aosta
%
16
• La percentuale di persone che hanno riferito la presenza di rifiuti abbandonati sempre o spesso è più alta tra le persone: - di 35-49 anni - di sesso femminile - con basso livello di
istruzione - con maggiori difficoltà
economiche. • Analizzando in un modello di
regressione logistica le variabili considerate, la presenza di rifiuti abbandonati non risulta essere associata in maniera statisticamente significativa a nessuna di queste.
Presenza di rifiuti abbandonati o fuori dai cassonetti sempre/spesso (%)
Regione Marche, PASSI 2012
10%
6%
11%
9%
10%
11%
8%
10%
8%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 9,0% (IC 95%: 7,3%‐10,7%)
17
• Il 59% degli intervistati ha
dichiarato che nel quartiere o zona in cui abita il traffico è poco o per nulla intenso.
• Il 41% ha riferito invece la presenza di traffico; in particolare il 4% di traffico molto intenso, il 12% intenso e il 25% abbastanza intenso.
Percezione dell’intensità del traffico (%) Regione Marche, PASSI 2012
4
12
25
59
00
10
20
30
40
50
60
70
80
Molto intenso Intenso Abbastanzaintenso
Poco o perniente intenso
Non so%
• La percentuale di intervistati che hanno riferito traffico intenso nel loro quartiere è superiore in Lombardia (55%) e Lazio (54%) ed inferiore in Sardegna (37%), Valle d’Aosta (37%) e P. A. di Trento (36%).
Presenza di traffico intenso* per Regione (%) PASSI 2011-2012
37374142
36394042424547
50505455
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Lombardia
Lazio
Puglia
Campania
Pool Regioni
Sicilia
Emilia‐Romagna
Friuli Venezia Giulia
Toscana
Marche
Veneto
Basilicata
Sardegna
Valle d'Aosta
P.A. Trento
%
* Traffico valutato molto intenso, intenso o abbastanza intenso
Percezione dell’intensità del traffico
18
• La percezione di traffico intenso nel quartiere residenziale è più alta tra le persone: - di 35-49 anni - di genere femminile - con un alto livello d’istruzione - che riferiscono
preoccupazione per gli aspetti ambientali (63%, OR=3,1).
• Analizzando in un modello di
regressione logistica le variabili considerate, la presenza di traffico intenso è associata con le classi di età più avanzate e con un livello d’istruzione medio-alto.
Presenza di traffico intenso* (%) Regione Marche, PASSI 2012
42%
34%
45%
38%
44%
37%
43%
41%
41%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 40,9% (IC 95%: 38,0%‐43,8%)
* Traffico valutato molto intenso, intenso o abbastanza intenso
19
Presenza di aspetti ambientali valutati come preoccupanti per la salute • Il 19% degli intervistati ritiene che nel quartiere in cui abita vi siano aspetti ambientali
preoccupanti per la propria salute o per quella dei familiari. • Questa percentuale è più elevata in Campania (37%), Lombardia (36%) e Lazio e
(32%) e più bassa nelle Marche (19%), in Sardegna (19%), Toscana (18%) e Valle d’Aosta (11%).
Presenza di aspetti ambientali preoccupanti per la salute per Regione (%) PASSI 2011-2012
21 181923
11
1920222223
2427
323637
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Campania
Lombardia
Lazio
Pool Regioni
Friuli Venezia Giulia
Emilia‐Romagna
Basilicata
Sicilia
Veneto
Puglia
P.A. Trento
Marche
Sardegna
Toscana
Valle d'Aosta
%
• La percezione della presenza di aspetti ambientali preoccupanti per la salute è maggiore tra le persone: - 35-49enni - di sesso femminile - con alto livello di istruzione - con minori difficoltà
economiche.
• Analizzando in un modello di
regressione logistica le variabili considerate, la presenza di aspetti ambientali preoccupanti si conferma associata in maniera statisticamente significativa con le classi di età più avanzate (35-49 e
50-69 anni).
Presenza di aspetti ambientali preoccupanti per la salute (%) Regione Marche, PASSI 2012
21%
14%
22%
18%
20%
17%
20%
18%
20%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
no
sì
DIFF. ECONOMICHE
alta
bassa
ISTRUZIONE
donne
uomini
SESSO
50‐69
35‐49
18‐34
CLASSE D'ETA'
Totale: 19,0% (IC 95%: 16,8%‐21,3%)
20
• Gli aspetti che preoccupano maggiormente sono l’inquinamento dell’aria per il traffico (35%), la presenza di campi elettromagnetici (33%) e la sicurezza delle strade legata al traffico (21%).
Principali aspetti ritenuti preoccupanti per la salute (%) Regione Marche, PASSI 2012
0000111233344567899
1212
2133
35
0 5 10 15 20 25 30 35 40
AltroSicurezza
Odori sgradevoliRadon
Radiazioni ionizzantiCarenza cqua potabileInquinamento luminoso
Pollini/allergeniCambiamento climaticoDissesto idrogeologicoQualità acqua potabilePesticidi/fitofarmaci
Suolo inquinatoInquinamento acque
Rifiuti abbandonati/sporcizia nelle stradeIndustrie insalubri/troppo concentrate
Amianto/eternitAnimali/insetti infestanti
Rifiuti (discariche, inceneritori, termovalorizzatori)Inquinamento aria da fumi industriali
RumoreTraffico (sicurezza, incidenti)
Campi elettromagneticiInquinamento aria da traffico
%
21
• L’inquinamento dell’aria per il traffico, preoccupa in percentuale maggiore i residenti intervistati della Lombardia (56%) e del Lazio (54%).
Percentuale di persone preoccupante per l’aria inquinata dal traffico per Regione* (%) PASSI 2011-2012
22
33
3641
22
3535
3940424244
515456
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Lombardia
Lazio
Toscana
Pool Regioni
Puglia
Sicilia
Emilia‐Romagna
Veneto
Campania
Valle d'Aosta
Friuli Venezia Giulia
Marche
P.A. Trento
Basilicata
Sardegna
%
* Calcolata tra le persone che hanno riferito la presenza di aspetti preoccupanti per la salute propria o dei familiari nel quartiere o nella zona in cui vivono. • La prevalenza di persone preoccupate per i campi elettromagnetici è più alta nelle
Marche (33%), in Lazio, Veneto e Sardegna (21%).
Percentuale di persone preoccupante per i campi elettromagnetici per Regione* (%) PASSI 2011-2012
33
21 21
21 20
18 1616 15 13 7
17 15 13 11
0
10
20
30
40
50
60
Marche
Lazio
Veneto
Sardegna
Valle d'Aosta
Basilicata
Puglia
Emilia‐Romagna
Pool Regioni
Campania
Toscana
P.A. Trento
Sicilia
Lombardia
Friuli Venezia Giulia
%
* Calcolata tra le persone che hanno riferito la presenza di aspetti preoccupanti per la salute propria o dei familiari nel quartiere o nella zona in cui vivono.
22
• La preoccupazione per la sicurezza nelle strade è più alta tra le persone residenti in
Lazio (28%) e in Toscana (24%).
Percentuale di persone preoccupante per la sicurezza nelle strade per Regione* (%) PASSI 2011-2012
2824
21 2121 20 18
1816
15
4
19 17 10
6
0
10
20
30
40
50
60
Lazio
Toscana
Puglia
Marche
Lombardia
Veneto
Pool Regioni
Sicilia
Friuli Venezia Giulia
Emilia‐Romagna
P.A. Trento
Campania
Valle d'Aosta
Sardegna
Basilicata
%
* Calcolata tra le persone che hanno riferito la presenza di aspetti preoccupanti per la salute propria o dei familiari nel quartiere o nella zona in cui vivono.
23
Conclusioni Lo studio della percezione del rischio derivante da fattori ambientali fornisce indicazioni importanti per tutte le attività di promozione della qualità della vita e di prevenzione sanitaria. In particolare le informazioni desunte da questo studio potranno essere di rilevante ausilio nella pianificazione di interventi orientati all’acquisizione di comportamenti della popolazione che siano maggiormente consapevoli e sostenuti da senso critico. In altre parole possono facilitare il buon esito delle attività di comunicazione del rischio quando sarà necessario giungere a una condivisione della loro stima. Pertanto occorre sottolineare che l’indagine sociale condotta con la strumento dei questionari deve essere completata da altre tecniche di studio basate su focus group, sull’ascolto attivo delle comunità locali, sul rilievo dei modelli prevalenti di rappresentazione della realtà, e sulla valutazione dell’impatto che possono avere le modalità comunicative utilizzate dai diversi media. Avere a disposizione dei dati di base come quelli messi in luce nella presente nota non solo consentirà di avere un primo pacchetto di informazioni da utilizzare come riferimento per studi più approfonditi, ma permetterà anche di avere a disposizione un modello di indagine validato. La tematica Ambiente/Salute è tra le questioni emergenti in Sanità Pubblica e tra quelle che mostrano notevole interesse da parte della popolazione. Il degrado ambientale a causa dell’inquinamento colpisce infatti la maggior parte delle Regioni con rischi e danni per la salute dei cittadini. Recentemente sono saliti alla ribalta nazionale eventi molto eclatanti come l’ILVA di Taranto, le “Terre del Fuoco” in Campania ed i numerosi inquinamenti chimici delle falde acquifere nel Lazio, nel Veronese, nella Provincia di Pescara. Anche nella nostra regione i comitati dei cittadini hanno avanzato richieste, di controlli o indagini epidemiologiche, per tematiche ambientali. Per questa ragione, uno dei progetti inseriti nel Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012, prorogato al 2013, riguarda il tema “Ambiente e salute: gestione integrata dei siti inquinati” ed ha avuto l’obiettivo di definire e sperimentare procedure condivise, tra l’ASUR e l’ARPAM, per le analisi di rischio per la salute dei determinanti ambientali. Inoltre, è stata posta l’attenzione al problema della comunicazione del rischio, che in particolare nelle problematiche ambientali necessita di adeguata conoscenza di tecniche specifiche. A tale scopo è stato attivato anche un gruppo di miglioramento regionale, che ha visto la partecipazione di vari Enti (ASUR, ARS, ARPAM) sul tema “Emergenze in Sanità Pubblica: percezione e comunicazione del rischio”, con lo scopo di individuare le forme di comunicazione più adeguate alle varie situazioni e predisporre linee guida per un piano di comunicazione.
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Bibliografia - Baldissera S., Campostrini S., Binkin N., Minardi V., Minelli G., Ferrante G.,Salmaso S. and the PASSI Coordinating Group. Peer Reviewed: Features and Initial Assessment of the Italian Behavioral Risk Factor Surveillance System (PASSI), 2007-2008. Preventing Chronic Disease, 8(1). 2011. - Gruppo Tecnico nazionale PASSI. Rapporto Istisan 9/31. Sistema di Sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia): risultati 2007. Istituto Superiore di Sanità. Roma. 2009. - Gruppo Tecnico nazionale PASSI. Rapporto Istisan 7/30. Sistema di Sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia)”. Istituto Superiore di Sanità. Roma. 2007. - Minardi V., Campostrini S., Carrozzi G., Minelli G., Salmaso S. Social determinants effects from the Italian risk factor surveillance system PASSI. International Journal of Public Health, 56(4), 359-366. 2011. - Baker D., Kjellström T., Calderon R., Pastides H. Environmental Epidemiology. A Textbook on Study Methods and Public Health Applications. World Health Organization. Malta. 1999. - Cavazza N., Rubichi S. Indagine sulla comunicazione del rischio associato al termovalorizzatore nella Provincia di Modena. Dipartimento di Comunicazione ed Economia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. 2011. - European Environmental Agency. Ensuring quality of life in Europe's cities and towns. Tackling the environmental challenges driven by European and global change. Copenhagen. 2009. - Serpe A., Cavazza N., Rubichi S. La percezione del rischio. Metodologia e casi di studio. Regione Emilia-Romagna. Arpa Emilia-Romagna. Università di Modena e Reggio Emilia. Bologna. 2011.