Post on 23-Sep-2020
transcript
ANALISI DELLE MODALITA’ PER LA RICEZIONE DELLE SEGNALAZIONI DI ILLECITI INTERNI ALLA STRUTTURA AMMINISTRATIVA, ADOTTATE DAI COMUNI ITALIANI CAPOLUOGO DI PROVINCIA
NEL 2016.
2
INDICE 1 – LA PREMESSA – pag. 3
2 -‐ LA DISCIPLINA – pag. 7
2.1 – La normativa – pag. 7
2.2 -‐ Il segnalante – pag. 11
2.3 -‐ La riservatezza e l’anonimato – pag. 12
2.4 -‐ L’oggetto della segnalazione – pag. 14
2.5 -‐ Il limite della calunnia – pag. 14
2.6 -‐ La gestione della segnalazione
2.7 -‐ La procedura – pag. 16
2.8 -‐ La fondatezza delle segnalazioni . pag. 17
2.9 -‐ Il modello gestionale A.n.a.c. – pag. 18
3 – IL MONITORAGGIO – pag. 24
3.1 – Il metodo di ricerca – pag. 24
3.2 -‐ La raccolta dei dati – pag. 24
3.2.1 – La Relazione Annuale dei R.P.C. – 2015 – pag. 24
3.2.2 – Il Punto 10 della Relazione – Whistleblowing – pag. 26
3.2.3 -‐ Attivazione della procedura di raccolta di segnalazione – pag. 28
3.2.4 – La modalità di ricezione della segnalazione – pag. 29
3.2.5 – Il numero di segnalazioni . pag. 31
3.2.6. – I Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione 2016/18 – pag. 31
3.2.7 – I siti internet istituzionali – pag. 35
3.2.8 – Il confronto diretto con gli enti – pag. 35
4 – IL CONFRONTO CON I COMUNI ITALIANI CAPOLUOGO DI PROVINCIA – pag. 36
5 – L’ANALISI PUNTUALE DEI 119 COMUNI ITALIANI CAPOLUOGO DI PROVINCIA – pag. 38
3
1 – LA PREMESSA
La presente ricerca si pone l’obbiettivo di rappresentare come, nel 2016, i 119 comuni italiani
capoluogo di provincia applichino effettivamente, e non solo formalmente, la misura di prevenzione
della corruzione del whistleblowing e quali strumenti abbiano ideato e scelto di adottare per
tutelare il proprio dipendente che, venuto a conoscenza di comportamenti illeciti interni alla
struttura amministrativa, decida di segnalarli.
La presente ricerca prende il via dai dati e dai documenti raccolti nel gennaio 2016, da parte
dell’A.s.p. Civico97, al fine di elaborare il “Primo Rapporto sulla Relazione Annuale dei Responsabili
della Prevenzione della Corruzione”; si sviluppa in un’analisi di quanto previsto, in materia di
whistleblowing, all’interno dell’aggiornamento del P.T.P.C. 2016/18 che le pubbliche
amministrazioni hanno adottato, o avrebbero dovuto adottare, entro il 31 gennaio 2016; e si
conclude con la conferma o smentita di quanto indicato nei predetti documenti, tramite diretto
confronto con i Responsabili della Prevenzione della Corruzione dei 119 comuni italiani capoluogo di
provincia.
Dato il tempo contingentato e la grande mole di dati analizzata, il presente studio non pretende di
esaurire l’analisi in materia di whistleblowing, piuttosto può fornire un complesso di informazioni da
cui possano prendere il via ulteriori studi.
I comuni italiani capoluogo di provincia italiani sono i seguenti:
Abruzzo
1. Chieti 2. L'aquila 3. Pescara 4. Teramo
Basilicata 5. Matera 6. Potenza
Calabria
7. Catanzaro 8. Cosenza 9. Crotone 10. Reggio Calabria 11. Vibo Valentia
Campania 12. Avellino 13. Benevento 14. Caserta
4
15. Napoli 16. Salerno
Emilia Romagna
17. Bologna 18. Ferrara 19. Cesena 20. Forlì 21. Modena 22. Parma 23. Piacenza 24. Ravenna 25. Reggio Emilia 26. Rimini
Friuli-‐Venezia Giulia
27. Gorizia 28. Pordenone 29. Trieste 30. Udine
Lazio
31. Frosinone 32. Latina 33. Rieti 34. Roma 35. Viterbo
Liguria
36. Genova 37. Imperia 38. La Spezia 39. Savona
Lombardia
40. Bergamo 41. Brescia 42. Como 43. Cremona 44. Lecco 45. Lodi 46. Mantova 47. Milano 48. Monza 49. Pavia 50. Sondrio 51. Varese
Marche
52. Ancona 53. Ascoli Piceno 54. Fermo 55. Macerata 56. Pesaro 57. Urbino 58. Campobasso 59. Isernia
Piemonte 60. Alessandria 61. Asti
5
62. Biella 63. Cuneo 64. Novara 65. Torino 66. Verbania 67. Vercelli
Puglia
68. Bari 69. Andria 70. Trani 71. Barletta 72. Brindisi 73. Foggia 74. Lecce 75. Taranto
Sardegna
76. Cagliari 77. Carbonia 78. Iglesias 79. Lanusei 80. Nuoro 81. Olbia 82. Tempio 83. Tortolì 84. Oristano 85. Sanluri 86. Sassari 87. Villacidro
Sicilia
88. Agrigento 89. Caltanissetta 90. Catania 91. Enna 92. Messina 93. Palermo 94. Ragusa 95. Siracusa 96. Trapani
Toscana
97. Arezzo 98. Firenze 99. Grosseto 100. Livorno 101. Lucca 102. Massa 103. Carrara 104. Pisa 105. Pistoia 106. Prato 107. Siena
Trentino-‐Alto Adige 108. Bolzano
6
109. Trento
Umbria 110. Perugia 111. Terni
Valle d'Aosta 112. Aosta
Veneto
113. Belluno 114. Padova 115. Rovigo 116. Treviso 117. Venezia 118. Verona 119. Vicenza
7
2 -‐ LA DISCIPLINA
2.1 – La normativa
Tramite la legge n. 190 del 2012, il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento l’elemento, a
mio avviso, più innovativo in chiave di prevenzione e contrasto alla corruzione: il c.d.
whistleblowing.
La ratio dell’istituto è di agevolare l’emersione di condotte illecite, tutelando la segretezza
dell’identità del dipendente pubblico che, venuto a conoscenza di comportamenti illeciti interni
alla struttura amministrativa, decida di segnalare, senza il timore di un eventuale sanzionamento,
licenziamento o misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro,
per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia.
L’istituto del whistlerblowing, pur rappresentando un elemento di enorme novità per il panorama
amministrativo italiano, è uno strumento riconosciuto ed utilizzato già da molti anni in diversi
Paesi europei, e non.
Non a caso, l’istituto in esame è stato introdotto a seguito dell’entrata in vigore della legge
nazionale anticorruzione italiana n. 190 del 2012, la quale è stata approvata dal Parlamento
Italiano in risposta a sollecitazioni internazionali contenute nella “Convenzione di Merida -‐
Convenzione ONU contro la corruzione del 2003 (ratificata in Italia nel 2009)” e nella “Convenzione
di Strasburgo -‐ Convenzione penale sulla corruzione del Consiglio d’Europa del 1999 (ratificata
dall’Italia nel giugno 2012)”.
Le disposizioni normative in materia di whistleblowing sono contenute nei seguenti testi normativi
ed amministrativi:
1) Legge n. 190 del 6 novembre 2012 -‐ Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione;
2) Decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 -‐ Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
3) Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge n. 11 agosto 2014 -‐ Misure urgenti
per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari;
8
4) Piano Nazionale Anticorruzione, dell’11 settembre 2013;
5) Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 di A.n.a.c. -‐ Linee Guida in materia di tutela del
dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”.
In dara 21 gennaio 2016 la Camera ha approvato la proposta di legge sulla protezione dei
whistleblower in Italia. La presente analisi ha approfondito i testi normativi ed amministrativi
vigenti, rimanendo in attesa dell’approvazione definita della legge da parte del Senato.
La legge 6 novembre 2012, n. 190 art. 1 c. 51 prevede che “Dopo l’articolo 54 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è inserito il seguente: «Art. 54-‐bis. – (Tutela del dipendente
pubblico che segnala illeciti).
1. Fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai
sensi dell'articolo 2043 del codice civile, il pubblico dipendente che denuncia all'autorità giudiziaria
o alla Corte dei conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia
venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o
sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di
lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia.
2. Nell'ambito del procedimento disciplinare, l'identità del segnalante non può essere rivelata,
senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su
accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione. Qualora la contestazione sia fondata, in
tutto o in parte, sulla segnalazione, l'identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia
assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato.
3. L'adozione di misure discriminatorie è segnalata al Dipartimento della funzione pubblica, per i
provvedimenti di competenza, dall'interessato o dalle organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative nell'amministrazione nella quale le stesse sono state poste in essere.
4. La denuncia è sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto
1990, n. 241, e successive modificazioni».
Tale norma sancisce:
• il divieto di discriminazione nei confronti del whistleblower;
• la tutela dell’anonimato del segnalante;
• l’esclusione del diritto di accesso per la denuncia fatta, ad esclusione delle ipotesi eccezionali
9
descritte nel comma 2 del nuovo art. 54 bis d.lgs. n. 165 del 2001 in caso di necessità di
disvelare l’identità del denunciante.
Il divieto di sanzionare, licenziare o discriminare il dipendente che segnala condotte illecite ed il
dovere di garantire la riservatezza della sua identità, previsti genericamente ed astrattamente
dalla norma, necessitano di una rielaborazione concreta da parte del singolo ente che è chiamato
ad adottare misure e strumenti per rendere effettiva la disposizione normativa.
Oggi, il potere di regolare la disciplina e gli strumenti a tutela del dipendente pubblico che segnala
condotte illecite è in capo all’A.n.a.c..
Tale potere deriva dal trasferimento delle funzioni del Dipartimento della Funzione Pubblica
della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di prevenzione della corruzione all'Autorità
Nazionale Anticorruzione, secondo quanto previsto dall’art. 19, co. 15, del d.l. 90/2014.
La citata norma ha, infatti, trasferito all’A.n.ac. la funzione di coordinamento delle strategie di
prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione,
elaborate a livello nazionale e internazionale, di cui all’art. 1, co. 4, lett. da a) l. n. 190/2012, ed il
compito predisporre il Piano Nazionale Anticorruzione, di cui all’art. 1, co. 4, lett. da c) l. n.
190/2012.
Inoltre tramite il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, il
Legislatore ha modificato il testo dell’art. 54-‐bis indicando l’A.n.a.c. quale soggetto destinatario
delle segnalazioni di illeciti, anche nelle forme di cui all’art. 54-‐bis del decreto legislativo 30 marzo
2011, n. 165.
Tale intervento normativo ha avuto come conseguenza che l’A.n.ac. è chiamata a gestire tutte le
segnalazioni che i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche possono indirizzarle, in quanto
preferiscano rivolgersi direttamente all’Autorità anticorruzione rispetto al Responsabile della
Prevenzione della Corruzione del proprio ente.
Come si vedrà in seguito, a fronte della qualità degli strumenti messi, da parte di alcuni enti, a
disposizione dei dipendenti pubblici per l’invio delle segnalazioni, si reputa che la scelta di
attribuire ad A.n.a.c. tale compito sia sensata e ragionevole.
Il Piano Nazionale Anticorruzione al punto B.12 inserisce l’istituto del whistleblowing tra le “Azioni
10
e le misure generali finalizzate alla prevenzione della corruzione” che le pubbliche amministrazioni
di cui all’art. 1, co. 2, del d.lgs. 165/2001 devono obbligatoriamente adottare prevendendole
all’interno del proprio Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.
In ragione della nuova previsione normativa l’A.n.a.c. ha adottato, con deliberazione n. 6 del 28
aprile 2015, le “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d.
whistleblower)”, delle quali, a detta dell’Autorità, “l’obiettivo consiste nel dettare una disciplina
volta a incoraggiare i dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui vengano a conoscenza
nell’ambito del rapporto di lavoro e, al contempo, a garantirne un’efficace tutela. In particolare, le
Linee guida si pongono i seguenti obiettivi regolatori:
a) fornire indicazioni utili ai fini dell’interpretazione delle norme dell’art. 54-‐bis del d.lgs. 165/2001,
con particolare riferimento all’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione e alle condizioni della
tutela;
b) fornire indicazioni in ordine alle misure che le pubbliche amministrazioni è opportuno
approntino per tutelare la riservatezza dell’identità dei dipendenti che segnalano condotte illecite;
c) proporre un modello procedurale per la gestione delle segnalazioni che tenga conto dell’esigenza
di tutelare la riservatezza del dipendente che le invia e che ciascuna amministrazione potrà
adattare sulla base delle proprie esigenze organizzative
d) dare conto delle procedure sviluppate dall’Autorità per la tutela della riservatezza dell’identità
sia dei dipendenti delle altre amministrazioni che trasmettano all’A.n.a.c. una segnalazione, sia dei
propri dipendenti che segnalano condotte illecite.” 1
Tramite queste Linee Guida, A.n.a.c. permette agli enti pubblici di conoscere uno strumento di
prevenzione della corruzione che, sino ad oggi, non è stato compreso ed utilizzato; di mettere i
singoli enti pubblici nelle condizioni di avere un modello procedurale di riferimento, da adeguare
alle proprie caratteristiche e peculiarità; di consentire ai dipendenti pubblici di sentirsi tutelati nel
segnalare illeciti di cui vengano a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro.
1 Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower) – Determinazione n.6 del 28/04/2016.
11
2.2 -‐ Il segnalante
Il Legislatore, attraverso il dettame dell’art. 54-‐bis, ha voluto sancire come la disciplina in materia
di whistleblowing si rivolga unicamente ai soggetti che facciano parte della Pubblica
Amministrazione.
Come sancito dal P.N.A., punto B.12.1., la ratio della norma è quella di evitare che il dipendente,
venuto a conoscenza di condotte illecite in ragione del rapporto di lavoro, ometta di segnalarle per
il timore di subire conseguenze pregiudizievoli.
L’art. 54-‐bis è stato introdotto dalla legge 190/2012, la quale, ai sensi del proprio art. 1, co. 59
sancisce che: «Le disposizioni di prevenzione della corruzione di cui ai commi da 1 a 57 del presente
articolo, di diretta attuazione del principio di imparzialità di cui all’articolo 97 della Costituzione,
sono applicate in tutte le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni».
Da ciò consegue che la norma a tutela del dipendente segnalante si riferisce a tutti soggetti che
fanno parte delle amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e
grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento
autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni,
le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali
e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti i del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la
rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), le Agenzie di cui al decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e il CONI.
Nella nozione di pubblico dipendente sono quindi compresi tanto i dipendenti con rapporto di
lavoro di diritto privato (art. 2, co. 2) quanto, compatibilmente con la peculiarità dei rispettivi
ordinamenti, i dipendenti con rapporto di lavoro di diritto pubblico (art. 3 del medesimo decreto).
La detta previsione ha come logica conseguenza che tale tutela non sia diretta ai soggetti esterni
alla Pubblica Amministrazioni, poiché essi non corrono alcun rischio di essere discriminati o subire
abusi.
Pertanto, le Linee Guida dell’A.n.a.c. non disciplinano le modalità di trattazione e gestione di
segnalazioni provenienti da cittadini o imprese. Tuttavia, ciò non esclude che gli enti pubblici
possano prevedere modalità di raccolta di tali segnalazioni. La stessa A.n.a.c. prevede di ricevere
queste ultime tipologie di segnalazioni al fine di sviluppare la propria attività di vigilanza.
12
L’A.n.a.c. si è espressa ritenendo auspicabile un intervento del Legislatore volto ad estendere le
forme di tutela previste dall’art. 54-‐bis anche ai soggetti che, pur non essendo ricompresi fra i
dipendenti pubblici, svolgono la propria attività professionale all’interno dei pubblici uffici. In
secondo luogo, l’Autorità ha ravvisato l’opportunità che le amministrazioni nei propri P.T.P.C.
introducano, per le categorie di soggetti sopra considerati, misure di tutela della riservatezza
analoghe a quelle previste per i dipendenti pubblici.
2.3 -‐ La riservatezza e l’anonimato
L’art. 54-‐bis del d.lgs. 165/2001 impone all’amministrazione che riceve e tratta la segnalazione di
garantire la riservatezza dell’identità di chi sceglie di far emergere un comportamento ritenuto
illecito. Per tale ragione la gestione della segnalazione deve garantire la riservatezza dell’identità
del segnalante in ogni fase, ed in particolare durante l’eventuale procedimento disciplinare in capo
al soggetto segnalato.
Come già accennato sopra, è logico che, perché possa essere garantita di riservatezza del nome, il
segnalante deve rendere nota la propria identità. Non rientra, dunque, nella fattispecie prevista
dalla norma il soggetto dipendente pubblico che, nell’inoltrare una segnalazione, non si renda
riconoscibile. La tutela dell’anonimato, così come prevista dalla norma, non è sinonimo di
accettazione di segnalazione anonima.
Le segnalazione anonime non rientrano quindi, per espressa volontà del legislatore, direttamente
nel campo di applicazione dell’art. 54 bis del d.lgs. 165/2001.
L’A.n.a.c. ha tuttavia sancito il dovere degli enti di prendere in considerazione anche segnalazioni
anonime, solo nell’eventualità in cui queste si presentino “adeguatamente circostanziate e rese
con dovizia di particolari, siano tali cioè da far emergere fatti e situazioni relazionandoli a contesti
determinati (es.: indicazione di nominativi o qualifiche particolari, menzione di uffici specifici,
procedimenti o eventi particolari, ecc.)”.2
Secondo il comma 3 dell’art. 54 bis del d.lgs 165 del 2001 l’identità del segnalante può essere
rivelata all’autorità disciplinare e all’incolpato nei seguenti casi:
• consenso del segnalante;
• la contestazione dell'addebito disciplinare è fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto
2 Piano Nazionale Anticorruzione, punto B.1.12.
13
alla segnalazione: si tratta dei casi in cui la segnalazione è solo uno degli elementi che hanno
fatto emergere l’illecito, ma la contestazione avviene sulla base di altri fatti da soli sufficienti a
far scattare l’apertura del procedimento disciplinare;
• la contestazione è fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità è
assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato: tale circostanza può emergere solo a
seguito dell’audizione dell’incolpato ovvero dalle memorie difensive che lo stesso produce nel
procedimento.
Tuttavia, secondo quanto indicato nelle Linee Guida, il comma 2 dell’art. 54 bis fornisce
“un’indicazione specifica disponendo che, se l’addebito contestato si fonda su altri elementi e
riscontri oggettivi in possesso dell’amministrazione o che la stessa abbia autonomamente acquisito
a prescindere dalla segnalazione, l’identità del segnalante non possa essere rivelata senza il suo
consenso. Invece, quando la contestazione che ha dato origine al procedimento disciplinare si basa
unicamente sulla denuncia del dipendente pubblico, colui che è sottoposto al procedimento
disciplinare può accedere al nominativo del segnalante, anche in assenza del consenso di
quest’ultimo, solo se ciò sia “assolutamente indispensabile” per la propria difesa.”
La chiara e precisa definizione dei presupposti da cui far dipendere il venir meno della riservatezza
dell’identità del segnalante è essenziale in quanto da essa dipendono la sicurezza del dipendente,
la sua conseguente volontà di segnalare condotte illecite e la corretta applicazione della misura di
prevenzione da parte dell’ente.
L’A.n.a.c., tramite le proprie Linee Guida, esorta il Legislatore ad intervenire in merito,
individuando nel responsabile dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari la possibilità di valutare, su
richiesta dell’interessato, se sia assolutamente indispensabile rivelare il nominativo.
A seguito di consultazione, svoltasi tra il 24 febbraio ed il 16 marzo 2015, relativamente alle Linee
Guida, è emerso quanto segue in merito alle disposizioni relative alle segnalazioni anonime: da
una parte è stato valutato auspicabile un chiarimento relativo alla gestione delle segnalazioni
anonime le quali possono essere accolte purché circostanziate (RPC della Regione Sardegna),
eventualmente anche permettendo che il segnalante possa rivelare la propria identità, che deve
comunque rimanere riservata, solo in un secondo tempo una volta acquisita maggiore fiducia nel
soggetto preposto alla gestione della segnalazione (Frontiere Digitali e Centro Hermes); dall’altra
parte è emerso il diffuso timore che l’ammissibilità delle segnalazioni anonime possa divenire
motivo di meccanismi delatori (RPC dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato).
14
2.4 -‐ L’oggetto della segnalazione
L’art. 54-‐bis del d.lgs. 165/2001 individua, quale oggetto della segnalazione del dipendente
pubblico, le «condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro».
Innanzitutto, all’interno delle Linee Guida, l’A.n.a.c. individua, quali condotte illecite oggetto delle
segnalazioni meritevoli di tutela, non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica
amministrazione, di cui al Titolo II, Capo I, del Codice Penale, ma anche tutte quelle condotte che
rappresentino un tradimento del mandato fiduciario dei cittadini verso un soggetto che
rappresenta il settore pubblico, messo in atto attraverso il perseguimento di interessi personali o
particolari altrui, invece che l’interesse della collettività.
Inoltre l’A.n.a.c. interpreta la disposizione normativa in chiave estensiva, chiarendo che le
condotte illecite segnalate devono riguardare situazioni di cui il soggetto sia venuto direttamente
a conoscenza “in ragione del rapporto di lavoro” e, quindi, il dipendente può segnalare quanto ha
appreso, anche casualmente, in ragione della propria attività lavorativa e del proprio ruolo
amministrativo.
Relativamente alla qualità della segnalazione, secondo l’A.n.a.c. “non è necessario che il
dipendente sia certo dell’effettivo avvenimento dei fatti denunciati e dell’autore degli stessi,
essendo invece sufficiente che il dipendente, in base alle proprie conoscenze, ritenga altamente
probabile che si sia verificato un fatto illecito nel senso sopra indicato. In questa prospettiva è
opportuno che le segnalazioni siano il più possibile circostanziate e offrano il maggior numero di
elementi al fine di consentire all’amministrazione di effettuare le dovute verifiche.”3
2.5 -‐ Il limite della calunnia
L’art. 54 bis d.lgs 165 del 2001, prevede che la tutela del dipendente pubblico che, venuto a
conoscenza di comportamenti illeciti interni alla struttura amministrativa, decida di segnalarli,
venga garantita “ fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo
stesso titolo ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile”.
La tutela, infatti, non trova applicazione nel caso in cui la segnalazione riporti informazioni false
rese con dolo o colpa.
3 Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower) – Determinazione n.6 del 28/04/2016, punto 3.B;
15
La funzione della norma è quella di incentivare la collaborazione di chi lavora all’interno delle
pubbliche amministrazioni per l’emersione dei fenomeni corruttivi e ciò presupposte la buona
fede da parte del soggetto segnalante.
2.6 -‐ La gestione della segnalazione
La legge n. 190 del 2012, così come lo stesso P.N.A., hanno sancito la centralità del ruolo del
Responsabile per la Prevenzione della Corruzione nella nuova azione di contrasto del fenomeno; in
uguale maniera le Linee Guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti
sanciscono il ruolo da protagonista del Responsabile nella gestione delle segnalazioni.
Molti dubbi e perplessità ha creato la disposizione dell’art. 54 bis del D.lgs. 165 del 2001 per cui,
nell’eventualità in cui il segnalante non effettui una denuncia all’autorità giudiziaria, alla Corte del
conti o all’A.n.ac., egli riferirà “al proprio superiore gerarchico”.
Essa, che non pone il Responsabile della Prevenzione della Corruzione in una posizione privilegiata
per la raccolta delle segnalazioni, risulta in contrasto con il tenore della legge nazionale
anticorruzione, rischiando di minare la funzione ed il ruolo di quest’ultimo all’interno dell’ente.
Il soggetto incaricato di stilare il P.T.P.C., di valutare il rischio di corruzione e di prevedere le
misure da adottare non può essere escluso dal conoscere direttamente eventuali fatti illeciti.
Inoltre, tale disposizione non permette una chiara individuazione dei soggetti destinatari della
segnalazione e, comunque, in enti strutturalmente molto complessi ciò minerebbe l’obbiettivo
della riservatezza.
Per tale ragione l’A.n.a.c. all’interno delle proprie Linee Guida auspica caldamente che le
amministrazioni e gli enti prevedano che le segnalazioni vengano inviate direttamente al
Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
Qualora le segnalazioni riguardino il Responsabile della Prevenzione della Corruzione gli interessati
possono inviare le stesse direttamente all’A.n.a.c..
Qualora le dimensioni dell’ente siano tali da consentire e da consigliare la collaborazione del
responsabile con altri soggetti interni all’amministrazione, A.n.a.c. non esclude che ciò possa
avvenire: il Responsabile della Prevenzione della Corruzione può infatti individuare altri soggetti
deputati a ricevere e gestire le segnalazioni in concerto, creando un team di lavoro.
16
I componenti del gruppo sono soggetti agli stessi vincoli di riservatezza e alle stesse responsabilità
cui è sottoposto il Responsabile della Prevenzione della Corruzione; inoltre la scelta di questi
soggetti deve ricadere su persone che possano garantire un ruolo di terzietà nell’ambito
dell’eventuale successiva attività di valutazione dei fatti segnalati.
2.7 -‐ La procedura
A.n.a.c., all’interno delle proprie Linee Guida auspica che gli enti pubblici si dotino di un sistema
che tuteli il dipendente pubblico che vuole segnalare un illecito. Tale sistema deve essere
finalizzato a tutelare il dipendente attraverso previsioni organizzative e strumenti tecnologici
adeguati a garantire la segretezza della sua identità.
L’ente è chiamato a prevedere un sistema per la gestione del flusso delle segnalazioni
individuandone chiaramente attori, ruoli, responsabilità e strumenti necessari al suo
funzionamento, limitando al massimo la discrezionalità in capo al dipendente in merito allo
strumento prescelto per la segnalazione.
Perché il sistema adottato possa essere considerato efficace ed adeguato, è necessario che questo
garantisca:
- gestione trasparente delle segnalazione, mediante la predisposizione di un procedimento
preciso di cui i dipendenti dell’ente siano a conoscenza;
- la piena riservatezza dell’identità del dipendente che segnala e del contenuto della
segnalazione;
- reale tutela del segnalante da eventuali pressioni e discriminazioni, dirette e indirette;
- adeguata informazione del segnalante, rispetto allo stato di avanzamento dell’istruttoria.
E in maniera può specifica, il sistema deve prevedere:
- la corretta identificazione del segnalante acquisendone, oltre all’identità, anche la qualifica e il
ruolo;
- l’adozione di codici sostitutivi dei dati identificativi (mediante criptografia), in modo che la
segnalazione sia indagata in modalità anonima e sia possibile la successiva associazione della
segnalazione con l’identità del segnalante nei soli casi in cui ciò sia strettamente necessario;
- la separazione dei dati identificativi del segnalante dal contenuto della segnalazione, così da
non permettere di risalire all’identità del segnalante se non nell’eventuale procedimento
disciplinare a carico del segnalato;
17
- la riservatezza, per quanto possibile, anche in riferimento alle esigenze istruttorie, sul
contenuto della segnalazione durante l’intera fase di gestione della stessa;
- l’accesso riservato al sistema ai dipendenti dell’ente;
- la consultazione della segnalazione riservata esclusivamente ai soggetti incaricati;
- la riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e delle informazioni che attraverso questo
verranno acquisiti, elaborati e comunicati secondo la procedura di gestione.
Date le premesse, è logico che la gestione delle segnalazioni realizzata attraverso l’ausilio di
procedure informatiche è largamente preferibile a modalità di acquisizione e gestione delle
segnalazioni che comportino la presenza fisica del segnalante e l’elaborazione cartacea della
segnalazione.
Si rammenta che la denuncia è sottratta all’accesso di cui all’art. 22 e seguenti della legge n.
241/1990.
Perché sia elaborato un sistema adeguato è necessario che l’ente analizzi i singoli passaggi della
gestione delle informazioni così da identificare concretamente misure idonee di sicurezza di
carattere sia tecnico sia organizzativo, definendo l’organizzazione e le responsabilità dei soggetti
che partecipano alle singole fasi del processo di gestione delle segnalazioni.
2.8 -‐ La fondatezza delle segnalazioni
Nel caso in cui dalla segnalazione emergano elementi di non manifesta infondatezza del fatto, il
Responsabile della Prevenzione della Corruzione inoltra la segnalazione ai soggetti terzi
competenti che sono chiamati ad adottare gli eventuali e necessari provvedimenti conseguenti.
Questi soggetti sono:
- il dirigente della struttura in cui si è verificato il fatto per l’acquisizione di elementi istruttori;
- l’ufficio procedimenti disciplinari;
Ai soggetti interni all’ente dovrà essere inoltrato solo il contenuto della segnalazione, eliminando
qualunque riferimento da cui evincere l’identità del segnalante. I soggetti interni
all’amministrazione informano il Responsabile della Prevenzione della Corruzione dell’adozione di
eventuali provvedimenti di propria competenza.
18
Inoltre la segnalazione deve essere inviata ai seguenti soggetti esterni:
- l’Autorità giudiziaria;
- la Corte dei conti;
- l’A.n.a.c..
- il Dipartimento della Funzione Pubblica.
2.9 -‐ Il modello gestionale A.n.a.c.
Come si vedrà nella sezione dedicata all’analisi dei casi concreti, molti enti sono in attesa del
modello gestionale informatizzato, che, secondo quanto descritto all’interno delle Linee Guida,
A.n.a.c. ha dichiarato di voler sviluppare e di mettere a disposizione in riuso gratuito di tutte le
amministrazioni che ne faranno richiesta.
Il modello presenterà le caratteristiche, così descritte da A.n.a.c nelle proprie Linee Guida:
1. il segnalante si accredita su una piattaforma informatica accessibile ai soli utenti interni, nella
quale è sviluppato l’applicativo di gestione delle segnalazioni; ad esito dell’inoltro della
segnalazione, il segnalante riceve dal sistema un codice identificativo utile per i successivi
accessi;
2. i dati della segnalazione (unitamente agli eventuali documenti allegati) vengono
automaticamente inoltrati al soggetto designato dall’Autorità per l’avvio dell’istruttoria ossia al
Responsabile della prevenzione della corruzione; il segnalante può monitorare lo stato di
avanzamento dell’istruttoria accedendo al sistema di gestione delle segnalazioni ed utilizzando
il codice identificativo ricevuto;
3. il Responsabile della prevenzione della corruzione, che eventualmente può avvalersi di un
gruppo di lavoro ad hoc, prende in carico la segnalazione per una prima sommaria istruttoria.
Se indispensabile, richiede chiarimenti al segnalante e/o a eventuali altri soggetti coinvolti nella
segnalazione con l’adozione delle necessarie cautele;
4. sulla base della valutazione dei fatti oggetto della segnalazione, il Responsabile della
prevenzione della corruzione (con l’eventuale componente del gruppo di lavoro designato) può
decidere, in caso di evidente e manifesta infondatezza, di archiviare la segnalazione. In caso
contrario, valuta a chi inoltrare la segnalazione in relazione ai profili di illiceità riscontrati tra i
seguenti soggetti: dirigente della struttura cui è ascrivibile il fatto; Ufficio che si occupa dei
procedimenti disciplinari dell’Autorità; Autorità giudiziaria; Corte dei conti; Dipartimento della
19
funzione pubblica;
5. il Responsabile della prevenzione della corruzione periodicamente riferisce al Presidente sul
numero e sulla tipologia di segnalazioni ricevute e ne tiene conto al fine di aggiornare il Piano di
prevenzione della corruzione. Il Presidente, sulla base di quanto a lui comunicato dal
Responsabile della prevenzione della corruzione, riferisce periodicamente al Consiglio;
6. i dati e i documenti oggetto delle segnalazioni vengono trattati a norma di legge e l’accesso agli
atti, da parte dei soggetti autorizzati, è opportunamente regolamentato dalle politiche di
sicurezza informatica dell’Autorità e dalla politiche di sicurezza più restrittive previste nel
Manuale operativo per l’utilizzo del sistema di gestione delle segnalazioni;
7. l’Autorità si riserva di pubblicare una sintesi del numero di segnalazioni ricevute e del loro stato
di avanzamento, con modalità tali da garantire comunque la riservatezza dell’identità dei
segnalanti.
Nel frattempo diverse amministrazioni fanno chiaramente presente ai propri dipendenti della
possibilità di segnalare direttamente ad A.n.a.c.
In merito a segnalazioni giunte da soggetti appartenenti ad enti pubblici differenti da A.n.a.c. la
stessa Autorità si avvarrà di un sistema automatizzato di gestione.
Il detto sistema così prevede:
Accreditamento del segnalante nel sistema. Anche con l’inserimento di allegati che ne attestino l’identità e il ruolo svolto
all’interno dell’amministrazione.
Segnalazione inoltrata al Presidente e al dirigente dell’Ufficio Vigilanza. Quest’ultimo accerta l’identità del segnalante ed avvia il procedimento istruttorio.
Raccolta di eventuali richieste di chiarimenti al segnalante e di integrazione di informazioni e documenti.
Ricezione, da parte del segnalante, di un codice identificativo. Utile per gli accessi successi in caso di integrazione della segnalazione.
20
L’A.n.a.c. intende promuovere la stipula di protocolli d’intesa con le magistrature coinvolte e con il
Ministero della Giustizia, per definire le modalità di trasmissione più idonee a tutelare la
riservatezza dell’identità dei segnalanti e dei contenuti delle segnalazioni.
In attesa dell’attivazione di questo procedimento, l’A.n.a.c. ha messo a disposizione un proprio
modello che gli enti possono scaricare dal sito istituzionale dell’Autorità ed un indirizzo email
dedicato ed accessibile al solo Presidente. I dipendenti degli enti possono inviarlo direttamente ad
A.n.a.c. allegando i documenti che loro ritengono utili ai fini della segnalazione.
Il Presidente assegna le segnalazioni ad un team di lavoro coordinato dal dirigente dell’Ufficio
Vigilanza anticorruzione, il quale porta l’istruttoria all’attenzione del Consiglio che può deliberare
di chiedere informazioni e chiarimenti al Responsabile della prevenzione della corruzione
dell’amministrazione interessata.
L’intero procedimento istruttorio si definisce nel termine di 120 giorni dalla ricezione della
segnalazione.
Analisi della segnalazione e del P.T.P.C. dell’ente in esame, da parte del dirigente dell’Ufficio Vigilanza anticorruzione.
Valutazione, da parte del Consiglio, dell’opportunità di proseguire l’istruttoria su richiesta del dirigente dell’Ufficio Vigilanza.
Il Consiglio può anche richiedere ulteriori chiarimenti al dirigente dell’Ufficio vigilanza anticorruzione.
Autorità giudiziaria Se si tratta di reato.
Corte dei Conti Se si tratta di danno
erariale
Dipartimento della Funzione Pubblica Se si tratta di
discriminazione.
Invio della segnalazione da parte dell’Autorità a
21
Allegato alle Linee Guida, A.n.a.c. ha predisposto un modello di segnalazione, il quale può essere
scaricato dal sito internet istituzionale dell’Autorità ed essere utilizzato per presentare la
segnalazione al Responsabile della Prevenzione della Corruzione del proprio ente o direttamente
all’A.n.a.c..
22
SP/TD�
�MODELLO�PER�LA��
SEGNALAZIONE�DI�CONDOTTE�ILLECITE��(c.d.�whistleblower)�
�I�dipendenti�e�i�collaboratori�che�intendono�segnalare�situazioni�di�illecito�(fatti�di�corruzione�ed�altri�reati�contro�la�pubblica� amministrazione,� fatti� di� supposto� danno� erariale� o� altri� illeciti� amministrativi)� di� cui� sono� venuti� a�conoscenza�nell’amministrazione�debbono�utilizzare�questo�modello.�Si�rammenta�che�l’ordinamento�tutela�i�dipendenti�che�effettuano�la�segnalazione�di�illecito.�In�particolare,�la�legge�e�il�Piano�Nazionale�Anticorruzione�(P.N.A.)�prevedono�che:�
x l’amministrazione�ha� l’obbligo� di� predisporre� dei� sistemi� di� tutela� della� riservatezza� circa� l’identità� del�segnalante;��
x l’identità� del� segnalante� deve� essere� protetta� in� ogni� contesto� successivo� alla� segnalazione. Nel�procedimento�disciplinare,�l’identità�del�segnalante�non�può�essere�rivelata�senza�il�suo�consenso,�a�meno�che�la�sua�conoscenza�non�sia�assolutamente�indispensabile�per�la�difesa�dell’incolpato;�
x la�denuncia�è�sottratta�all’accesso�previsto�dagli�articoli�22�ss.�della�legge�7�agosto�1990,�n.�241;��x il�denunciante�che� ritiene�di�essere�stato�discriminato�nel� lavoro�a�causa�della�denuncia,�può� segnalare�
(anche�attraverso�il�sindacato)�all’Ispettorato�della�funzione�pubblica�i�fatti�di�discriminazione.���Per�ulteriori�approfondimenti,�è�possibile�consultare�il�P.N.A.���NOME�e�COGNOME�DEL�SEGNALANTE��
�
QUALIFICA�O�POSIZIONE�PROFESSIONALE�1��
�
SEDE�DI�SERVIZIO��
�
TEL/CELL���
�
EͲMAIL���
�
DATA/PERIODO��IN�CUI�SI��VERIFICATO�IL�FATTO:��������
�gg/mm/aaaa���
LUOGO�FISICO�IN�CUI�SI��VERIFICATO�IL�FATTO:���
��UFFICIO��(indicare�denominazione�e�indirizzo�della�struttura)����ALL’ESTERNO�DELL’UFFICIO��(indicare�luogo�ed��indirizzo)���
RITENGO�CHE�LE�AZIONI�OD�OMISSIONI�COMMESSE�O�TENTATE�SIANO2:��
���penalmente�rilevanti;����� poste� in� essere� in� violazione� dei� Codici� di� �comportamento�o�di�altre�disposizioni���sanzionabili�in�via�disciplinare;�����suscettibili�di�arrecare�un�pregiudizio�patrimoniale�all’amministrazione�di�appartenenza�o�ad�altro�ente�pubblico;�
������������������������������������������������������������1 Qualora il segnalante rivesta la qualifica di pubblico ufficiale, l’invio della presente segnalazione non lo esonera dall’obbligo di denunciare alla competente Autorità giudiziaria i fatti penalmente rilevanti e le ipotesi di danno erariale. 2 La segnalazione non riguarda rimostranze di carattere personale del segnalante o richieste che attengono alla disciplina del rapporto di lavoro o ai rapporti col superiore gerarchico o colleghi, per le quali occorre fare riferimento al servizio competente per il personale e al Comitato Unico di Garanzia.
23
SP/TD�
�����suscettibili�di�arrecare�un�pregiudizio�alla�immagine�dell’amministrazione;������altro�(specificare)���
DESCRIZIONE�DEL�FATTO�(CONDOTTA�ED�EVENTO)���������
�
AUTORE/I�DEL�FATTO3�����
�1. ………………………………………………….�
�2. ………………………………………………….�
�3. ………………………………………………….�
��
ALTRI�EVENTUALI�SOGGETTI�A�CONOSCENZA�DEL�FATTO�E/O�IN�GRADO�DI�RIFERIRE�SUL�MEDESIMO
4������
�1. ………………………………………………….�
�2. ………………………………………………….�
�3. ………………………………………………….�
��
EVENTUALI�ALLEGATI�A�SOSTEGNO�DELLA�SEGNALAZIONE����
�1. ………………………………………………….�
�2. ………………………………………………….�
�3. ………………………………………………….�
��
LUOGO,�DATA�E�FIRMA��
La�segnalazione�può�essere�presentata:�a) mediante�inserimento�delle�informazioni�nel�sistema�informatico�predisposto�dall’amministrazione;���b)�mediante�invio�all’indirizzo�di�posta�elettronica�appositamente�attivato�dall’amministrazione;�c)�a�mezzo�del�servizio�postale�o�tramite�posta� interna.� In�questo�caso,� l’amministrazione�deve� indicare� le�modalità�da�seguire�per�tutelare�l’anonimato;�c)�verbalmente,�mediante�dichiarazione�rilasciata�ad�uno�dei�soggetti�legittimati�alla��ricezione.��
������������������������������������������������������������3 Indicare i dati anagrafici se conosciuti e, in caso contrario, ogni altro elemento idoneo all’identificazione �4 Indicare i dati anagrafici se conosciuti e, in caso contrario, ogni altro elemento idoneo all’identificazione �
24
3 – IL MONITORAGGIO
3.1 – Il metodo di ricerca
La ricerca, per ciascun ente, è iniziata con la raccolta e l’analisi dei documenti amministrativi che
riportano informazioni in merito al misura di prevenzione del whistleblowing:
-‐ Relazione sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel Piano Triennale per la
Prevenzione della Corruzione -‐ 2015;
-‐ Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – 2016/18.
Contestualmente, il lavoro di ricerca dei dati si è soffermato sulla sezione “Amministrazione
Trasparente” del sito internet istituzionale dell’ente monitorato, allo scopo di verificare
l’eventuale presenza di documenti e voci dedicate.
Successivamente, quando dall’analisi dei due predetti documenti e del sito internet è emersa una
discrepanza, o poca chiarezza, sono stati contattati telefonicamente tutti i R.P.C. o il loro staff, per
chiedete delucidazioni e chiarimenti.
3.2 -‐ La raccolta dei dati
3.2.1 – La Relazione Annuale dei R.P.C. -‐ 2015
L’associazione Civico97 nel mese di gennaio ha svolto un’attività di monitoraggio avente ad
oggetto la Relazione sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel Piano Triennale per la
Prevenzione della Corruzione-‐ 2015 pubblicati dai 119 comuni italiani che, autonomamente o in
maniera associata, rappresentano un capoluogo di provincia, secondo quanto previsto dalla
normativa anticorruzione e dalle disposizioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Questa analisi muove da quanto presentato all’interno del “Primo Rapporto sulla Relazione
Annuale dei Responsabili per la Prevenzione della Corruzione -‐ Focus sulle misure di prevenzione
previste dai comuni italiani capoluogo di provincia” (http://civico97.altervista.org/wp-‐
content/uploads/2016/05/reportCivico97-‐3.pdf) e costituisce un ulteriore approfondimento.
Ai sensi dell’art.1, comma 14, della legge n. 190/2012, l’A.n.a.c. ha previsto che i Responsabili per
la Prevenzione della Corruzione, entro il 31 dicembre di ogni anno, predispongano e pubblichino,
25
all’interno della sezione “Amministrazione Trasparente”, sul sito istituzionale del proprio ente di
appartenenza, la Relazione sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel P.T.P.C.
Eccezionalmente quest’anno, a seguito di comunicato del Presidente dell’A.n.a.c. Raffaele
Cantone, del giorno 04/12/2015, il termine per la pubblicazione delle Relazione è stato prorogato
al 15/01/2016.
La Relazione consiste in un documento che in maniera sintetica permette ai Responsabili della
Prevenzione di esprimere le proprie considerazioni in merito al ruolo loro affidato e di ragguagliare
gli organi di indirizzo politico, i cittadini e l’A.n.a.c. in merito allo stato di attuazione del P.T.P.C.
adottato circa un anno prima.
Mediante tale relazione il Responsabili possono descrivere chiaramente la messa in atto della
strategia di prevenzione della corruzione da parte dell’ente, in vista dell’approvazione del nuovo
P.T.P.C. la cui adozione deve essere effettuata entro i successivi trenta giorni.
Prevista già da qualche anno, la predisposizione del detto documento non costituisce una novità
nel panorama degli adempimenti amministrativi in materia di anticorruzione. Tuttavia,
diversamente da quanto successo in passato, al fine di garantire l’omogeneità nella formulazione
delle relazioni e la celerità nella valutazione dell’adempimento delle misure previste e
dell’efficacia delle attività poste in essere, l’A.n.a.c. ha predisposto un modello di Relazione che
permetta una presentazione schematica ed immediata dei contenuti richiesti.
Secondo le precise indicazioni dell’A.n.a.c., la Relazione deve essere elaborata e caricata
obbligatoriamente nel formato predisposto, così da permettere la piena accessibilità e
disponibilità delle informazioni in essa contenute. La pubblicazione della scheda in formati diversi
da quello condiviso è valutata dall’A.n.a.c. in maniera equivalente alla mancata predisposizione e
pubblicazione della Relazione.
Dal Primo Rapporto sulla Relazione Annuale dei Responsabili per la Prevenzione della Corruzione -‐
Focus sulle misure di prevenzione previste dai comuni italiani capoluogo di provincia” dell’A.s.p.
26
Civico97 emergeva che, dei 119 comuni italiani monitorati, ben 17 omettevano di pubblicare la
relazione entro il termine perentorio fissato.
I comuni italiani capoluogo di provincia inadempienti erano:
1) Agrigento
2) Crotone
3) Matera
4) Potenza
5) Avellino
6) Benevento
7) Forlì
8) Piacenza
9) Rimini
10) Trieste
11) Udine
12) Viterbo
13) Mantova
14) Pesaro
15) Foggia
16) Bolzano
17) Terni
Alla data del 20 maggio 2016, delle 17 amministrazioni ritenute inadempienti solamente i comuni
di Bolzano, Rimini e Trieste e ancora oggi mancano di pubblicare la Relazione ed il comune di
Avellino ha pubblicato una relazione senza utilizzare il modello predisposto da A.n.a.c..
Di qui, i dati da cui muove questa analisi sono stati raccolti dalle 115 Relazioni sull’efficacia delle
misure di prevenzione definite nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione-‐ 2015,
pubblicate, alla data del 20 maggio, nella sezione “Amministrazione Trasparente” dei siti internet
istituzionali di altrettanti comuni capoluoghi di provincia.
3.2.2 – Il Punto 10 della Relazione – Whistleblowing
Il modello consiste in un file Excel composto da tre distinti fogli:
27
1) Anagrafica -‐ Dedicato alle informazioni relative al Responsabile della Prevenzione della
Corruzione o, laddove questa figura sia assente, all’organo di indirizzo.
2) Considerazioni generali -‐ Riservato alle valutazioni del Responsabile della Prevenzione della
Corruzione relative all’effettiva attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e al
proprio ruolo all’interno dell’amministrazione, società o ente.
3) Misure anticorruzione – Inerente alle informazioni sull’adozione e attuazione delle misure di
prevenzione della corruzione e al giudizio sulla loro efficacia oppure, laddove le misure non
siano state attuate, sulle motivazioni della mancata attuazione.
Il Punto 10 del foglio della Relazione inerente alle misure anticorruzione concerne la tutela del
dipendente pubblico che segnala gli illeciti (cd. whistleblowing).
10 TUTELA DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE SEGNALA GLI ILLECITI (WHISTLEBLOWING)
10.A
Indicare se è stata attivata una procedura per la raccolta di segnalazione di illeciti da parte di dipendenti pubblici dell’amministrazione:
10.A.1 Sì
10.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2015
10.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2015
10.B Se non è stata attivata la procedura, indicare le ragioni della mancata attivazione:
10.C Se è stata attivata la procedura, indicare attraverso quale tra i seguenti mezzi sono inoltrate le segnalazioni:
10.C.1 Documento cartaceo 10.C.2 Email 10.C.3 Sistema informativo dedicato
10.C.4 Sistema informativo dedicato con garanzia di anonimato
10.D
Se è stata attivata la procedura, indicare se sono pervenute segnalazioni dal personale dipendente dell'amministrazione
10.D. 1 Sì, (indicare il numero delle segnalazioni) 10.D.2 No
28
10.E
Se sono pervenute segnalazioni, indicare se esse hanno dato luogo a casi di discriminazione dei dipendenti che hanno segnalato gli illeciti:
10.E.1 Sì (indicare il numero di casi) 10.E.2 No
10.F
Indicare se tramite la procedura di whistleblowing sono pervenute segnalazioni anonime o da parte di soggetti non dipendenti della stessa amministrazione
10.F.1 Sì (indicare il numero di casi) 10.F.2 No
10.G
Formulare un giudizio sul sistema di tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti indicando le misure da adottare per rafforzare la garanzia di anonimato e la tutela da azioni discriminatorie:
Il lavoro di ricerca si è innanzitutto concentrato sui dati inseriti all’interno del Punto 10 del
modello della Relazione.
I dati raccolti riguardato:
a) attivazione della procedura di raccolta di segnalazione;
b) modalità di ricezione della segnalazione;
c) numero delle segnalazioni raccolte;
d) giudizio sul sistema di tutela adottato.
3.2.3 -‐ Attivazione della procedura di raccolta di segnalazione
Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione è stato chiamato, innanzitutto, a indicare al
Punto 10.A se fosse stata attivata una procedura per la raccolta di segnalazioni di illeciti da parte di
dipendenti pubblici dell’amministrazione di appartenenza.
Il R.P.C. ha avuto a disposizione le seguenti risposte:
-‐ Sì;
-‐ No, anche se la misura era prevista dal P.T.P.C. con riferimento all’anno 2015;
-‐ No, la misura non era prevista dal P.T.P.C. con riferimento all’anno 2015;
29
In merito all’attivazione della procedura di raccolta della segnalazione i dati dimostrano un alto
tasso di adempimento. Così come è possibile constatare, in termini assoluti, dalla Tabella 1.
Tab.1 -‐ Attivazione Procedura Whistleblowing
Sì No e non prevista nel P.T.P.C. 2015/17
No, ma prevista nel P.T.P.C. 2015/17
94 12 9
I medesimi dati sono presentati in valore percentuale nella Figura 1
3.2.4 – La modalità di ricezione della segnalazione
In caso di attivazione della procedura, il R.P.C. ha dovuto indicare, attraverso quale mezzo fossero
state inoltrate le segnalazioni.
L’A.n.a.c. ha individuato, in maniera esemplificativa, le seguenti modalità:
-‐ documento cartaceo;
-‐ email;
-‐ sistema informativo;
-‐ sistema informativo con garanzia di anonimato.
I dati seguenti rappresentano quanti enti dichiarino di aver predisposto una procedura di raccolta
fondata su un documento cartaceo; quanti su un indirizzo email; quanti su un sistema informativo;
quanti su un sistema informativo con garanzia di anonimato.
82%
10% 8%
Fig. 1 -‐ Aavazione Procedura Whistleblowing
Si
No e non prevista
No, ma prevista
30
È doveroso sottolineare come ogni ente non abbia avuto l’obbligo di scegliere una sola di queste
modalità, potendo adottare tutte le misure che ritiene idonee alla raccolta delle segnalazioni.
Tab. 2 -‐ Modalità di raccolta segnalazioni
Documento cartaceo Email
Sistema informativo dedicato
Sistema informativo dedicato con garanzia di
anonimato
59 60 8 28
Tuttavia si ritiene necessario sottolineare come il predetto dato, seppur estrapolato da documenti
ufficiali, appositamente elaborati dai R.P.C., non si ritiene particolarmente attendibile al fine di
comprendere realmente quali siano state le modalità che gli enti hanno adottato per raccogliere le
segnalazioni.
Infatti, dall’analisi dei Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione – 2016/18 e dal confronto
tra quanto indicato in essi e quanto segnalato nelle Relazioni, emerge chiaramente come non
siano state adeguatamente specificate le caratteristiche di ciascuna delle dette modalità di
raccolta; in particolare A.n.a.c. ha mancato di precisare quali debbano essere le specifiche
tecniche-‐informatiche perché lo strumento di raccolta delle segnalazioni possa essere qualificato
come “sistema informativo”; inoltre si registra una generica confusione rispetto allo strumento del
“sistema informativo con garanzia di anonimato”, spesso confuso con la semplice predisposizione
di un indirizzo di posta elettronica.
Al fine della presente ricerca, si riporta di seguito l’interpretazione più plausibile delle quattro
modalità indicate di raccolta delle segnalazioni. Tale descrizioni è stata formulata a seguito di
confronto con il Dott. Giorgio Fraschini, collaboratore di Transparency International Italia e autore
di numerose pubblicazioni in tema di whistleblowing.
Con il “documento cartaceo” si fa riferimento a qualunque modalità di raccolta delle segnalazioni
che preveda la consegna di una dichiarazione scritta materialmente su un foglio di carta,
strutturata in forma libera, o secondo un modello predefinito, e consegnata a mano, o tramite
servizio postale.
31
Con “email” si intende predisposizione di un indirizzo di posta elettronica ordinaria o di posta
elettronica certificata appositamente dedicata alla raccolta delle segnalazioni ed accessibile
unicamente dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e dal suo staff.
Con il “sistema informativo” si fa riferimento alla predisposizione ad un software interno all’ente
che permetta l’elaborazione della segnalazioni direttamente da un portale dedicato, senza la
garanzia della segretezza dell’identità del segnalante.
Con il “sistema informativo con garanzia di anonimato” si intende l’adozione di un software,
acquistato o creato in house, che permetta l’elaborazione della segnalazioni garantendo il pieno
anonimato del segnalante, tramite criptazione del nominativo del dipendente che segnala.
3.2.5 – Il numero di segnalazioni
All’interno del modello di Relazione sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel Piano
Triennale per la Prevenzione della Corruzione-‐ 2015 l’A.n.a.c. ha chiesto al R.P.C. di indicare
quante segnalazioni fossero pervenute all’ente da parte di soggetti interni ad esso o da parte di
soggetti esterni o in maniera anonima.
Dall’analisi delle 115 Relazioni dei comuni italiani capoluogo di provincia monitorati è emerso il
seguente dato:
Tab. 3 -‐ Raccolta Segnalazioni Interne 74 Anonime/Esterne 16 Totale 90
Delle 90 segnalazioni raccolte nel 2015, 74 derivano direttamente da personale interno all’ente,
mentre 16 sono segnalazioni provenienti da soggetti esterni od in forma anonimo.
È significativo constatare che, delle 74 segnalazioni interne raccolte, ben 41 sono pervenute ai
Responsabili per la Prevenzione della Corruzione dei Comuni di Roma (28) e Milano (13).
3.2.6. – I Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione 2016/18
La legge n. 190 del 2012 prevede all’art. 1 comma 8 che “L'organo di indirizzo politico, su
proposta del responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31 gennaio di ogni anno,
32
adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione, curandone la trasmissione al
Dipartimento della funzione pubblica.”
Il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione è un programma di attività che l’ente
pubblico intende mettere in atto per prevenire il fenomeno della corruzione al proprio interno. In
questo documento l’ente ha l’obbligo di illustrare le aree dell’attività amministrativa a rischio
corruzione, le misure da adottare per prevenire la corruzione ed i soggetti responsabili per
l’applicazione di ciascuna misura.
Il P.T.P.C. non è un documento di studio o di indagine, ma uno strumento per l’individuazione di
misure concrete, da lizzare con certezza e da verificare quanto ad effettiva applicazione ed
efficacia preventiva della corruzione4.
Negli enti locali è competenza della Giunta approvare il P.T.P.C., salvo eventuale e diversa scelta,
adottata nell’esercizio del potere di autoregolamentazione da ogni singolo ente5.
Successivamente alla raccolta della Relazioni e all’estrapolazione dei dati in esse contenuti, il
lavoro di ricerca si è concentrato sulla raccolta dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione
2016/18.
Il monitoraggio è inizialmente consistito nella verifica della pubblicazione degli aggiornamenti
2016/2018 dei P.T.P.C, all’interno della sezione “Amministrazione Trasparente” dei siti internet
istituzionali dei 119 comuni italiani capoluoghi di provincia.
A fronte della riscontrata mancata pubblicazione di questi, si è proceduto a contattare
direttamente gli enti in questione, così da verificare se la mancata pubblicazione conseguisse
all’omessa adozione del P.T.P.C. oppure se ciò fosse dovuto ad un mero disguido tecnico-‐
amministrativo.
Al 20 maggio 2016, dei 119 enti monitorati, risulta che 110 hanno adottato l’aggiornamento
2016/18 del P.T.P.C..
Gli enti che ad oggi si confermano inadempienti sono i comune di Ascoli Piceno, di Biella, di
Crotone, di Cuneo, di Nuoro, di Pisa.
I comuni di Benevento, Rieti e Trieste, al 20 maggio, non hanno risposto alle ripetute richieste
dirette a confermare la mancata adozione. E per tale ragione sono valutati inadempienti al fine
della presente ricerca. 4 I Nazionale Anticorruzione – Allegato 1; 5 A.n.a.c. – Delibera n. 14/2014;
33
Il dato è presentato in valore percentuale nella Figura 2.
Inoltre, al fine di comprendere la qualità dell’adempimento, sono stati raccolti gli estremi delle
delibere di Giunta Comunale di approvazione dei P.T.P.C. 2016/18 così da verificare quanti enti
abbiano rispettato il termine del 31 gennaio previsto dalla legge n. 190 del 2012.
Dall’analisi svolta emerge che 65 comuni italiani capoluoghi di provincia hanno adottato
l’aggiornamento del P.T.P.C. 2016/18 entro il 31 gennaio; mentre 45 comuni hanno adottato
l’aggiornamento in data successiva.
Tab. 4 -‐ Adozione P.T.P.C. nel termine Entro i 31 gennaio 2016 65 Dopo il 31 gennaio 2016 45
I medesimi dati sono presentati in valore percentuale nella Figura 3.
92,5%
7,5%
Fig. 2 -‐ Adozione P.T.P.C.
Avvenuta adozione
Mancata adozione
59%
41%
Fig. 3 -‐ Adozione P.T.P.C. nel termine
Entro i 31 gennaio 2016
Dopo il 31 gennaio 2016
34
Dai dati appena citati e dalla loro rappresentazione grafica appare chiaro che se, da una parte, la
stragrande maggioranza dei comuni italiani capoluogo di provincia hanno adottato
l’aggiornamento 2016/18 del P.T.P.C., dall’altra, solo poco più della metà di questi hanno
espletato l’adempimento nei termini fissati dalla legge n. 190 del 2012.
Da ciò si può comprendere come l’elaborazione e l’adozione del P.T.P.C. non goda, ancora oggi,
della medesima attenzione e cura che le amministrazione dedicano ad altri adempimenti
amministrativi, relativamente ai quali i termini vengono puntualmente rispettati.
I risultati del lavoro di raccolta dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione 2016-‐18 sono
presentati in forma di mappatura consultabile tramite il link http://goo.gl/9Uzaeh.
Ogni ente monitoraggio è stato marcato con un particolare colore:
-‐ verde nel caso di adozione del P.T.P.C. 2016/18 entro il termine previsto dalla normativa;
35
-‐ giallo nel caso di adozione del P.T.P.C. 2016/18 oltre il termine previsto dalla normativa;
-‐ rosso, nel caso di mancata adozione del P.T.P.C. 2016/18.
3.2.7 – I siti internet istituzionali
Dopo aver estratto il dato dalla Relazione e dal P.T.P.C. 2016/18, ci si è concentrati sulla sezione
“Amministrazione Trasparente” di ciascun ente monitorato allo scopo di verificare se fossero
predisposte sezioni dedicate.
È stata riscontrata la diffusa prassi di predisporre delle sotto-‐sezioni del sito internt istituzionale
dell’ente dedicate appositamente a descrivere l’istituto del whistleblowing, a presentare gli
strumenti adottati per segnalare e a mettere a disposizione un modello per la segnalazione.
In particolare, si sottolinea sia come la maggior parte delle amministrazioni monitorate abbia fatto
ricorso al modello allegato alle Linee Guida dell’A.n.a.c., di cui al precedente capitolo, sia la
predisposizione di un proprio modello, da parte di diversi enti.
3.2.8 – Il confronto diretto con gli enti
Successivamente alla raccolta del dato così come inserito ed espresso all’interno delle Relazioni
sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel Piano Triennale per la Prevenzione della
Corruzione -‐ 2015 e dei P.T.P.C. – 2016/18, l’analisi si è tradotta in una verifica diretta di quanto
indicato dalla lettera dei predetti documenti.
È stata contattata telefonicamente la quasi totalità dei 119 comuni capoluoghi di provincia italiani.
Sono stati sentiti, in ordine di priorità:
1) i comuni con omessa pubblicazione dell’aggiornamento del P.T.P.C. 2016/18;
2) i comuni privi di specifica previsione di whistleblowing all’interno dell’aggiornamento del
P.T.P.C. 2016/18;
3) i comuni, la cui Relazione indicava l’adozione di un “sistema informativo con garanzia di
anonimato” per la raccolta delle segnalazioni:
4) i comuni dotati di procedura di raccolta delle segnalazioni con dubbia garanzia della
riservatezza del nominativo del segnalante.
36
4 – IL CONFRONTO CON I COMUNI ITALIANI CAPOLUOGO DI PROVINCIA
Come già accennato nel capitolo precedente, successivamente alla raccolta del dato espresso
all’interno delle Relazioni sull’efficacia delle misure di prevenzione definite nel Piano Triennale per
la Prevenzione della Corruzione -‐ 2015 e dei P.T.P.C. – 2016/18, l’analisi si è tradotta in un
confronto diretto con le amministrazioni monitorate, al fine di verificare la reale coincidenza tra
quanto espresso nei documenti e le azioni realmente messe in campo per tutelare dipendente
pubblico che, venuto a conoscenza di comportamenti illeciti interni alla struttura amministrativa,
decida di segnalare, senza il timore di un eventuale sanzionamento, licenziamento o misura
discriminatoria.
Questa fase della ricerca ha rappresentato la parte più importante ed impegnativa di questo
lavoro. Essa è consistita nel contattare telefonicamente tutti gli enti dalla cui Relazione e P.T.P.C.
2016/18 emergessero modalità di raccolta della segnalazioni poco chiare e dubbie.
La complessità relativa a questa fase di ricerca è dipesa principalmente da due fattori:
1) la maggior parte degli enti monitorati sono comuni di grandi dimensioni;
2) del ruolo di R.P.C, quasi nella totalità dei casi, è investito il Segretario Generale.
Da questi due aspetti è conseguita la difficoltà di intercettare l’attenzione di soggetti che,
quotidianamente, sono chiamati a gestire la vita amministrativa di strutture molto complesse.
Nella ricerca del dialogo con i R.P.C. è sempre stata data la priorità al confronto telefonico,
optando solamente in via residuale o su espressa richiesta dell’ente, all’invio di una email.
Come sarà possibile leggere di seguito, durante l’analisi puntuale di ciascun ente, è stato possibile
confrontarsi sia con R.P.C. desiderosi di illustrare l’impegno messo in campo per trovare le
modalità migliori al fine di tutelare il dipendente segnalante sia con R.P.C. poco sensibili e non
disponibili a dare ragione dell’attività da loro posta in essere.
Ci sono stati molti casi in cui, dopo aver lasciato un recapito telefonico, lo stesso R.P.C. ha avuto la
premura di mettersi in contatto e di inviare del materiale informativo.
Tuttavia rimane alta la percentuale di enti che, ancora oggi, non ha fornito alcuna risposta alle
domande inviategli.
37
Dalla lettura delle seguenti schede, emerge chiaramente una panorama eterogeneo di scelte e
strumenti posti in essere per raccogliere le segnalazioni. Tale disomogeneità è difficilmente
rappresentabile in maniera schematica e necessita della lettura dei singoli casi per essere
quantomeno percepita.
I dati raccolti nelle diverse fasi di ricerca sono stati rappresentati all’interno di una tabella creata
appositamente.
All’interno di essa è possibile leggere:
-‐ l’ente monitorato;
-‐ gli estremi della delibera di adozione del P.T.P.C. 2016/18;
-‐ quanto previsto Relazione Annuale del R.P.C. riguardo all’adozione della misura di
whistleblowing;
-‐ il numero delle segnalazioni raccolte nel 2015, così come indicate nella Relazione Annuale;
-‐ le modalità di raccolta delle segnalazioni, così come indicate nella Relazione Annuale;
-‐ la nota dei R.P.C., così come riportata nella Relazione Annuale;
-‐ le disposizioni inserite nel P.T.P.C. 2016/18 e nel sito internet istituzionale dell’ente;
-‐ quanto emerso dal confronto diretto con gli enti.
CITTA’ Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. del …/…/… Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015
Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
38
5 – L’ANALISI PUNTUALE DEI 119 COMUNI ITALIANI CAPOLUOGO DI PROVINCIA
CATANZARO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 21 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Per la segnalazione degli illeciti è stato adottato il modello predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica, Allegato “A4” al Piano.
Verranno, inoltre attivate procedure informatiche certe e sicure a tutela dell’anonimato del segnalante predisposte nel 2015.
Nella sezione “Amministrazione Trasparente” è stata la voce “Whistleblowing” al cui interno è stato caricato il modello della segnalazione del Dipartimento della Funzione Pubblica
Nel Codice di Comportamento dei Dipendenti del Comune di Catanzaro, approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 23 del 20/01/2014 sono riportate le norme del codice Generale, di cui al D.P.R. n. 63/2013, nonché i meccanismi di denuncia delle violazioni del codice di comportamento e la modalità di tutela dei dipendenti che segnalano illegittimità. In particolare viene previsto che ogni dipendente, oltre al proprio dirigente di riferimento, può rivolgersi e far pervenire, con qualsiasi modalità, in via riservata, al RPC o all’Ufficio Procedimento Disciplinare, una nota con le informazioni utili per individuare l’autore o gli autori delle condotte illecite e le circostanze del fatto.
Riscontro dell’ente Contatto telefonicamente la Segretaria Generale alla quale faccio presente dell’assenza di precise indicazioni in merito alle modalità di invio delle segnalazioni. La Segretaria mi mette in contatto con la sua collaboratrice Dott.ssa Sergi, la quale inizialmente mi dice che nel P.T.P.C. o sul sito istituzionale dell’ente dovrebbero essere state pubblicare le istruzioni per inoltrare la segnalazione.
A seguito di contestuale verifica del sito sia del P.T.P.C. la Dott.ssa Sergi e conviene con me riguardo all’assenza di precise indicazioni e mi riporta che probabilmente tale mancanza dipende dal fatto che questa misura è in previsione del 2016.
39
COSENZA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 2 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
In ossequio alle disposizioni del D.P.R. n. 62/2013 e delle indicazioni dell'ANAC, prima dell'adozione del Codice di comportamento l'Amministrazione, ha provveduto alla pubblicazione sul proprio sito internet istituzionale di un avviso pubblico, contenente le principali indicazioni del codice da emanare, con invito a far pervenire eventuali proposte od osservazioni. E' stato altresì acquisito il parere favorevole da parte del Nucleo di valutazione dei dirigenti. Detto Codice, approvato con deliberazione di Giunta comunale, risulta attentamente e diffusamente elaborato, con prescrizioni facilmente intellegibili dal personale tutto dell'ente.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Al fine di promuovere le segnalazioni di condotte illecite, è predisposto (?) dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione, di concerto con il Responsabile della Trasparenza, reso disponibile sul sito istituzionale del Comune in formato aperto, nella Sezione Amministrazione Trasparente, sotto-‐sezione Altri contenuti – corruzione, in conformità al modello allegato sub 2 alla determinazione ANAC n. 6 del 28 aprile 2015.
I predetti responsabili assicurano la più ampia informatizzazione delle segnalazioni in oggetto entro il 31.12.2016.
Si specifica che le segnalazioni dovranno essere indirizzate al proprio Dirigente e/o al Responsabile della prevenzione della corruzione e che le denunce anonime non saranno prese in considerazione.
Si osservano in toto le direttive dell’Autorità Nazionale Anticorruzione contenute nella determinazione n. 6 del 28 aprile 2015, recante: “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”, applicabili ai comuni.
Riscontro dell’ente Chiamo per chiedere delucidazioni in merito alla mancanza del P.T.P.C. sul sito internet dell’ente. Parlo inizialmente con un collaboratore del Segretario Generale e poi con il Segretario stesso, il quale si accorge, in quel momento, che il piano 2016/18 non è stato pubblicato e mi conferma che ciò dipende da una disguido tecnico e che sarà pubblicato immediatamente; inoltre mi invita a contattare il suo collaboratore, Dott. Bartolomeo Bruno, per eventuali richieste di chiarimenti. A seguito di mia sollecitazione, il P.T.P.C. 2016/18 viene pubblicato.
40
Dopo aver visionato il P.T.P.C., chiamo il Dott. Bruno, il quale mi dice di sentire il Dott. Galluzzo che è segretario del Segretario Generale; il Dott. Galluzzo, però, non è in grado di rispondere alle mie domande e mi ridà il numero del Segretario, il quale non mi risponde.
41
CROTONE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
La Segreteria Generale mi conferma che l’ultimo piano adottato è quello relativo al triennio 2014/16.
42
REGGIO CALABRIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 27 del 07/03/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano viene presentata la normativa e spiegato l’istituto del whistleblowing, senza entrare nel merito delle modalità di raccolta delle segnalazioni.
Perplessità
Riscontro dell’ente
Contatto telefonicamente la Segreteria Generale, per chiedere delucidazioni in merito all’indirizzo email dedicato per raccogliere le segnalazioni. La Segretaria Generale mi informa che dovrebbe esserci sul sito l’email, ma a me non risulta. Il Dott. Pierluigi D'Apice mi invia, tramite email, i seguenti link: http://www.reggiocal.it/on-‐line/Home/articolo108832.html http://www.reggiocal.it/on-‐line/Home/Servizion-‐line/PeriDipendentidelComuneG2E.html http://www.reggiocal.it/on-‐line/Home/Servizion-‐line/PeriDipendentidelComuneG2E/HouseOrgan.html Da cui evinco che la procedura prevede la compilazione del modulo previsto nelle stesse linee guida. La segnalazione può quindi essere presentata, da parte di dipendenti, i collaboratori esterni, i consulenti, gli specializzandi, i tirocinanti, i frequentatori volontari, ma anche gli utenti ed altri soggetti esterni (fornitori, volontari, ecc.) che siano venuti a conoscenza di fatti o condotte interne illecite e che segnalano tali fatti, garantendo la riservatezza e la confidenzialità delle informazioni, compilando il modulo in allegato alla presente: 1) inviandola chiusa in doppia busta a mezzo del servizio postale o tramite posta interna, scrivendo sulla busta RISERVATA PERSONALE indirizzata a : Responsabile per la Prevenzione della Corruzione. Segreteria Generale Reggio Calabria;
2) al proprio superiore gerarchico;
3) verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione.
43
La segnalazione presentata ad uno dei soggetti indicati alla punto 2), deve essere tempestivamente inoltrata, a cura del ricevente e nel rispetto delle garanzie di riservatezza, al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione al quale è affidata la sua protocollazione in via riservata e la tenuta del relativo registro. Qualora il whistleblower (segnalatore) rivesta la qualifica di pubblico ufficiale, l’invio della segnalazione ai suddetti soggetti non lo esonera dall’obbligo di denunciare alla competente Autorità giudiziaria i fatti penalmente rilevanti e le ipotesi di danno erariale.
Nel modello si ribadisce che la segnalazione va fatta al Responsabile per la prevenzione della corruzione e può essere presentata alternativamente: -‐ a mezzo del servizio postale, chiusa in doppia busta, indirizzata al Responsabile per la prevenzione della corruzione, recante la seguente dicitura: “Riservata personale”; -‐ a mezzo consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo, chiusa in doppia busta, indirizzata al Responsabile per la prevenzione della corruzione, recante la seguente dicitura: “Riservata personale”.
Tuttavia mi accorgo che la voce presente sul sito internet “Procedura per le segnalazione di condotte illecite" indica come data di caricamento il 16/05/2016: giorni in cui richiedo delucidazioni.
Il Dott. D’Apice mi comunica che la procedura è stata introdotta il 21 ottobre 2015 e per un errore era saltato il riferimento sul sito.
44
VIBO VALENTIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 23 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con
garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Non essendosi verifica fattispecie, difficile risulta la formulazione di un giudizio. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel P.T.P.C. -‐ “Altre iniziative” – si richiama l’adozione di misure per la tutela del dipendente che denuncia l’illecito. Viene caricato nella sezione Amministrazione Trasparente un modello di segnalazione indicando che la segnalazione di condotte illecite debba essere fatta al R.P.C. del Comune di Vibo Valentia – dott. Michele Fratino – alternativamente con una delle seguenti modalità: - consegna a mano; - invio all’indirizzo di posta elettronica: michele.fratino@comune.vibovalentia.vv.it; - posta interna con busta sigillata;
Perplessità
Riscontro dell’ente Chiamo per chiedere delucidazioni in merito alla raccolta della segnalazione in formato cartaceo. Il Segretario mi conferma che con “busta sigillata” si intende una protocollazione riservata e che l’email la guarda solo lui.
45
CHIETI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 111 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con
garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Nel P.T.P.C. 2016/18 non viene riscontrata alcuna previsione particolare in merito. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel P.T Risposta ente
Contatto l’ente e lascio il mio recapito telefonico. La segretaria mi richiama e mi informa che al punto 1) del Piano 2016/18 si prevede che la Giunta “Delibera -‐ per quanto esposto nelle premesse che qui si intendono riportate e approvate -‐ di approvare il P.T.P.C. relativo al periodo 2016/18 contenente integrazioni al precedente piano comunale, che per le parti non ampliate si intendono qui confermate, in ogni loro contenuto, unitamente ai rispettivi aggiornamenti.” Tramite email mi conferma che i dati in merito alla procedura del whistleblowing sono riportate a pag. 32 del P.TP.C. 2015/2017, approvato con delibera 2053/2015 e pubblicato su “Amministrazione trasparente” -‐ “Altri contenuti-‐corruzione”. Nel Piano 2015/17 si indica che la segnalazione può essere fatta direttamente all’A.n.a.c. all’indirizzo whisteblowing@anticorruzione.it, o al responsabile dell’anticorruzione interno, secondo il modello allegato. Da ciò evinco che i dipendenti possono scrivere all’email personale del Segretario.
46
L’AQUILA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 44 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con
garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Il sistema è strutturato in modo da garantire l’anonimato Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano si prevede che la tutela non fa riferimento al solo eventuale procedimento disciplinare, ma deve essere protetta nei limiti di legge ma in ogni contesto successivo alla segnalazione. Il dipendente po’ denunciare condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro direttamente, ovvero a mezzo mail, al RPC al seguente indirizzo: responsabiledellacorruzione@comune.laquila.gov.it..
Riscontro dell’ente
47
PESCARA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 189 del 24/03/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con
garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18– Sito internet istituzionale
Nel Piano si riporta che con Delibera di G.C. n. 804 del 30.12.2015 è stata approvata la procedura per la segnalazione di illeciti e irregolarità e disciplina della tutela del dipendente pubblico. Si è attivata, quindi, la procedura per la raccolta di segnalazioni di illeciti da parte dei dipendenti dell’Amministrazione con i seguenti mezzi:
a) documento cartaceo,
b) e-‐mail;
c) sistema informatico con garanzia di anonimato.
E’ attiva, inoltre, la procedura per la raccolta di segnalazioni della società civile.
All’interno della Delibera di G.C. n. 804 del 30.12.20, si può leggere che il Comune di Pescara mette a disposizione di tutti i dipendenti legittimati ad inoltrare le segnalazioni una piattaforma accessibile attraverso Intranet per segnalare online che garantisce riservatezza e anonimato.
In alternativa alla predetta modalità sarà disponibile apposito modulo pubblicato nella sezione “Amministrazione Trasparente”, Prevenzione della Corruzione – Segnalazioni”.
Il modulo deve essere compilato in ogni sua parte al fine di consentire al Responsabile della prevenzione della corruzione di poter compiere le prime verifiche del caso: la segnalazione deve essere quindi circostanziata, avere ad oggetto fatti conosciuti e riscontrati direttamente dal segnalante – e non riferiti ad altri – e, se possibile, individuare con certezza l’autore della condotta illecita. (il modello utilizzato è quello predisposto da Anac per ricevere le segnalazioni).
La segnalazione potrà essere presentata, inoltre, con le seguenti modalità:
• mediante invio dalla propria casella di posta elettronica istituzionale o da quella privata, all’indirizzo di posta elettronica appositamente attivata dall’ente (anticorruzione@pec.comune.pescara.it; anticorruzione@comune.pescara.it) accessibile solo dal RPC.
48
• mediante il servizio postale o tramite posta elettronica indirizzata al RPC; per garantire la riservatezza è necessario che la segnalazione venga inserita in una busta chiusa che rechi la dicitura “riservata/personale”).
La segnalazione potrà essere presentata anche con dichiarazione diversa da quella prevista nel modello allegato, purché contenente gli elementi essenziali indicati in quest’ultimo. Se priva delle indicazioni richieste, non potrà utilmente essere presa in carico.
Riscontro dell’ente
Il Ced mi spiega che hanno adottato un software che permette ai dipendenti di inserire i propri dati e una descrizione della condotta illecita; tramite questo software, il dipendente invia la segnalazione, la quale è visionabile dal RPC attraverso un portale dedicato. In caso di invio di segnalazione il RPC riceve un allert (notifica via email di trasmissione della segnalazione):
Successivamente mi scrive la Dott. Mazzarella (anticorruzione@comune.pescara.it), “Gent. Dott. Capello
Sono stata informata dal mio collega del Servizio informatica delle sue richieste riguardanti la procedura di Whistleblowing.
Le sarei grata se ci potesse inviare una mail, con quanto già richiesto per le vie brevi. Saremo felici di collaborare .
Le rispondo in merito al fatto che Il Ced mi ha spiegato che avete adottato un software che permette ai dipendenti di inserire i propri dati e la descrizione della condotta illecita. Premendo invio si crea una segnalazione che è visionabile dal RPC in un portale dedicato. Il RPC riceve un allert (notifica via email di trasmissione della segnalazione) e lui la visiona.
Riporto di seguito un estratto del materiale inviatomi.
49
Whistleblowing del Comune di Pescara
Piattaforma segnalazioni illecite
Sei un whistleblower?
Invia una segnalazione!
Hai già effettuato una segnalazione? Inserisci il tuo key code.
Comune di Pescara
XXXX XXXX XXXX XXXX
Whistleblowing del Comune di Pescara
Whistleblowing del Comune di Pescara http://172.16.1.58:8082/#/
1 di 1 19/05/2016 17.34
50
1 - Dati del segnalante 2 - Dati e Informazioni
Dati e informazioni Segnalazione Condotta Illecita
Ente in cui si è verificato il fatto *
Periodo in cui si è verificato il fatto *
Data in cui si è verificato il fatto
Invia una segnalazione!hai già effettuato una segnalazione? inserisci il tuo key code.
XXXX XXXX XXXX XXXX
Comune di Pescara
Whistleblowing del Comune di Pescara http://172.16.1.58:8082/#/submission
1 di 5 19/05/2016 17.57
51
Qualifica servizio attuale *
Incarico (Ruolo) di servizio attuale *
Unita Organizzativa e Sede di Servizio Attuale *
Qualifica servizio all'epoca del fatto segnalato *
Incarico (Ruolo) di servizio all'epoca del fatto segnalato *
Unita Organizzativa e Sede di servizio all'epoca del fatto *
Whistleblowing del Comune di Pescara http://172.16.1.58:8082/#/submission
2 di 4 19/05/2016 17.56
52
Telefono
Se la segnalazione è già stata effettuata ad altri soggetti compilare iseguenti dati
Soggetto
Data della segnalazione
Esito della segnalazione
Whistleblowing del Comune di Pescara http://172.16.1.58:8082/#/submission
3 di 4 19/05/2016 17.56
53
passo successivo
Whistleblowing del Comune di Pescara http://172.16.1.58:8082/#/submission
4 di 4 19/05/2016 17.56
54
TERAMO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 22 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
La segnalazione può essere indirizzata
• al Responsabile per la prevenzione della corruzione del Comune di Teramo; • al Dirigente dell’Area Provvedimenti disciplinari; • al Responsabile della struttura di appartenenza.
La segnalazione presentata ad uno dei soggetti indicati alle lett. b) e c) deve essere tempestivamente inoltrata, a cura del ricevente e nel rispetto delle garanzie di riservatezza, al Responsabile per la prevenzione della corruzione al quale è affidata la sua protocollazione in via riservata e la tenuta del relativo registro. Qualora il whistleblower rivesta la qualifica di pubblico ufficiale, l’invio della segnalazione ai suddetti soggetti non lo esonera dall’obbligo di denunciare alla competente Autorità giudiziaria i fatti penalmente rilevanti e le ipotesi di danno erariale.
La segnalazione può essere presentata con le seguenti modalità:
• mediante invio, all’indirizzo di posta elettronica a tal fine appositamente attivato, segnalazioneilleciti@legalmail.it. In tal caso, l’identità del segnalante sarà conosciuta solo dal Responsabile della prevenzione della corruzione che ne garantirà la riservatezza, fatti salvi i casi in cui non è opponibile per legge;
• a mezzo del servizio postale o tramite posta interna; in tal caso, per poter usufruire della garanzia della riservatezza, è necessario che la segnalazione venga inserita in una busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “riservata/personale”.
• mediante deposito nella cassetta postale collocata nelle adiacenze della timbratura orario sita al piano terra del Palazzo comunale.
Riscontro dell’ente
55
MATERA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 22 del 14/04/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con
garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Rinviata in attesa della revisione sistema informatico. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nella sezione “ALTRE INIZIATIVE”, del Piano si richiama l’adozione di misure a tutela del dipendente che segnala illeciti, in particolare la sperimentazione di un sistema informatico differenziato e riservato di ricezione delle segnalazioni.
Riscontro dell’ente Contatto telefonicamente la Segretario Generale la quale è un’avvocatessa che non può rispondere alle mie domande perché occupata in tribunale. Le lascio il mio contatto telefonico. Sono ancora in attesa di essere richiamato.
56
POTENZA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 8 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema in questione è di difficile applicazione, come mostrato ampiamente dagli esperti intervenuti autorevolmente nei seminari di formazione nei quali il personale dell'Ente ha partecipato. Atteso che, in una procedura di accertamento di responsabilità giuridicamente rilevanti, il contraddittorio tra le parti in causa è principio di rilievo costituzionale, esso non può prescindere dal confronto diretto tra "denunciato" e persona che segnala l'illecito. In ambito disciplinare la norma di tutela del denunciante è di fatto inapplicabile o è foriero di problemi giuridici insormontabili. Inoltre, la segnalazione dovrebbe essere valutata dal ricevente (il responsabile anticorruzione), il quale per poter efficacemente effettuare tale valutazione (necessaria per non dar corso a false denunce) dovrebbe avere considerevoli poteri inquirenti. L'unica azione possibile, in caso di segnalazioni, è inviare le stesse alle autorità competenti e agire in sede disciplinare solo in seguito alle eventuali misure adottate da tali autorità.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale In questa sede, il presente Piano prevede un’ulteriore misura di prevenzione, che consiste nell’istituzione di una procedura che permetta al whistleblower di agevolare la presentazione di segnalazioni di illeciti o irregolarità o illegittimità o situazioni di malfunzionamento degli uffici dell’Ente.
La procedura prevede quanto segue: A) ogni dipendente o collaboratore, che, per ragioni d’ufficio, è a conoscenza di violazioni o irregolarità o malfunzionamenti, deve effettuare la relativa segnalazione: -‐ al dirigente dell’U.D. di appartenenza, se ritenuto del caso, il quale a sua volta deve inviare la segnalazione al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, ossia al Segretario Generale, in una delle due modalità di seguito indicate; oppure direttamente al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, mediante una delle due possibili modalità:
• inviando in formato elettronico la segnalazione all’indirizzo di posta dedicato anticorruzione@comune.potenza.it, al quale può avere accesso soltanto il Segretario Generale e il responsabile del procedimento dell’attività anticorruzione;
• inviando la segnalazione in formato cartaceo, in busta chiusa indirizzata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, con la dicitura “RISERVATA PERSONALE”, che gli uffici della Segreteria Generale avranno cura di consegnare al Segretario Generale, senza visionarne il contenuto.
In ogni caso, le segnalazioni saranno trattate in modo da tutelare la riservatezza dei dati
57
identificativi del denunziante e del contenuto della segnalazione.“
Le segnalazioni anonime, cioè prive di elementi che consentano di identificare il denunziante, anche se recapitate tramite le modalità previste, non verranno prese in considerazione nell’ambito delle procedure volte a tutelare il dipendente pubblico che segnala illeciti, ma verranno trattate alla stregua delle altre segnalazioni anonime e prese in considerazione per ulteriori verifiche solo se relative a fatti di particolare gravità e con un contenuto che risulti adeguatamente dettagliato e circostanziato.
Con adeguate azioni di comunicazione istituzionale, si inviteranno anche i cittadini ad utilizzare l’indirizzo di posta elettronica anticorruzione@comune.potenza.it per effettuare le segnalazioni che riguardano comportamenti, rischi, reati, illegittimità, irregolarità o malfunzionamenti, consumati o tentati o in procinto di essere posti in essere, a danno dell’interesse pubblico, da parte degli uffici comunali.
Riscontro dell’ente
58
AVELLINO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 131 del 11/05/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Relazione non pubblicata Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Tutto il personale dipendente dell'Ente è tenuto a denunciare all'Autorità Giudiziaria i fatti di rilievo penale e di responsabilità contabile di cui viene a conoscenza nell'ambito lavorativo. Tutto il personale dell'Ente è tenuto a segnalare al proprio superiore gerarchico ogni violazione al Codice di comportamento del pubblico dipendente ed al piano anticorruzione. Il dipendente dell'Ente, con eccezione dei casi di accertata responsabilità per calunnia o diffamazione, che denuncia o riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in occasione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o discriminato a causa, diretta o indiretta, della propria denuncia o segnalazione.“
Riscontro dell’ente
La Segreteria Generale mi consiglia di chiamare il Dott. Diliberti. Il Dott. Diliberti mi dice di chiamare il Centralino dell’ente e chiedere della dott.ssa Fiorentino. La Dott. Fiorentino, la quale ha seguito la predisposizione del P.T.P.C., mi informa che la misura è stata logicamente inserita nel P.T.P.C. perché è obbligatoria per legge. Mi chiarisce che non è stato previsto un modello od una procedura particolare per l’invio e la raccolta delle segnalazioni e che i dipendenti sanno di potersi rivolgere al proprio dirigente o direttamente al R.P.C., scegliendo liberamente la modalità da essi ritenuta più idonea.
59
BENEVENTO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Sono state adottate misure di tutela della riservatezza del dipendente che segnala gli illeciti (v. indirizzo di posta elettronica dedicato esclusivamente al whistleblowing e segretezza della password), anche se l'assenza di segnalazioni non ha consentito di verificare l'efficacia della procedura. in ogni caso, si sta verificando la possibilità di dotare l'ente di una piattaforma informatica dedicata al whistleblowing.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Sul sito internet dell’ente è presente l’avviso di raccolta delle osservazioni, pubblicato il 14/01/2016, con termine della raccolta al 25/01/2016.
Riscontro dell’ente
Invio una email alla Dott.ssa Rapuano, in cui chiedo: -‐ confermate la mancata adozione del Piano 2016/18? -‐ se si, quali sono i tempi per la sua adozione? -‐ confermate l'utilizzo di un'email dedicata per la raccolta delle segnalazioni? -‐ se si, quale indirizzo è? i dipendenti dove possono leggerlo? Non ricevo risposta. Allora contatto telefonicamente la Dott.ssa Rapuano, la quale mi dice che è in riunione e che quindi mi chiamerà lei appena avrà tempo. La richiamo e la informo del termine per la raccolta dei dati. Rimango ancora oggi in attesa.
60
CASERTA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 23 del 04/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano viene descritto l’istituto ma non lo strumento concreto di raccolta. Nella Sez. Amm. Trasp. P.T.P.C. – PROCEDURA DI SEGNALAZIONI ILLECITI si riporta la delibera di Giunta n. 15 del 18/02/2015 con cui è stata approvata la procedura di segnalazione. In questa si può leggere: ogni dipendente o cittadino, che, per ragioni di servizio o per altre motivazioni è a conoscenza di violazioni o irregolarità o malfunzionamenti imputabili ad un dipendente o dirigente del comune, deve effettuare le relativa segnalazione direttamente al RPC mediante una delle due possibili modalità:
1. inviando in formato elettronico la segnalazione all’indirizzo di posta dedicato anticorruzione@pec.comune.caserta.it, al quale può avere accesso soltanto il Segretario Generale ed il responsabile del procedimento dell’attività anticorruzione;
2. inviando la segnalazione in formato cartaceo, in busta chiusa indirizzata al RPC con la dicitura “RISERVATA PERSONALE” che gli Uffici della Segreteria Generale avranno cura di consegnare al Segretario Generale senza visionarne il contenuto.
Riscontro dell’ente Nonostante abbia chiamato diverse volte in due per due settimane, non ho avuto alcuna risposta dall’ente.
61
NAPOLI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 64 del 11/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema adottato dall'Amministrazione risponde appieno alle indicazioni di cui alle “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” dell’Autorità (determinazione n. 6 del 28 aprile 2015). In particolare, con deliberazione n. 420, la Giunta Comunale ha adottato un atto di regolazione con il quale sono state definite le modalità e le procedure per la gestione delle segnalazioni di illeciti e le disposizioni per la tutela del dipendente ai sensi dell'articolo 54 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In un primo tempo è stato attivato un servizio tramite e-‐mail con garanzie di riservatezza, poi il Servizio Autonomo Sistemi Informativi ha predisposto un apposito applicativo che consente la gestione in forma “anonimizzata” delle segnalazioni e che è già in funzione sul sito intranet dell'Ente dal dicembre scorso. L’applicativo, a garanzia del dipendente segnalante/whistleblower, genera già al primo accesso un codice (cifratura dell’identità) “anonimizzando” l’identità del segnalante, difatti tale codice è noto solo a quest’ultimo: pertanto il RPC destinatario delle segnalazioni, potrà vedere solo la segnalazione e non il soggetto che l’ha inviata. Le segnalazioni “anonimizzate”, sono oggetto di valutazione da parte di un’apposita Commissione presieduta dal RPC della corruzione e composta dal Comandante della Polizia Locale e dal dirigente del Servizio Ispettivo, deputata a svolgere specifica istruttoria in relazione alla segnalazione ricevuta. L’applicativo consente al RPC di decodificare l’identità del segnalante, solo nei casi previsti dalla legge. E' stata realizzata una campagna di pubblicizzazione e sensibilizzazione nei confronti di tutti i dipendenti.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si legge che “Ai fini dell'applicazione nel nostro Ente delle disposizioni recate dall'articolo 54 bis del d.lgs. 165/2001 e delle indicazioni del P.N.A. già il Codice di comportamento stabilisce che “i dipendenti e i dirigenti hanno [...] il dovere di segnalare, nelle forme previste dal Piano triennale, eventuali informazioni e situazioni di illecito nell’amministrazione di cui siano venuti a conoscenza, ed ogni caso ritenuto rilevante ai fini della prevenzione e repressione di fenomeni illeciti. (articolo 10, comma 3). Con deliberazione n. 420/2015, la Giunta Comunale ha adottato, poi, in attuazione del PTPC per l'anno 2015, e secondo le “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” dell’Autorità (determinazione n. 6 del 28 aprile 2015), un atto di regolazione con il quale sono state definite le modalità e le procedure per la gestione delle segnalazioni di illeciti e le disposizioni per la tutela del dipendente (c.d. whistleblower). In particolare, è stato previsto: l'individuazione del Responsabile della prevenzione della corruzione quale soggetto deputato, all'interno dell'Amministrazione, a ricevere ai sensi dell'articolo 54 bis del d.lgs. 165/2001, segnalazioni di condotte illecite e di casi di mala gestio; l' attivazione, in prima applicazione, di una specifica casella e-‐mail e un sistema di precauzioni idonee a tutelare la
62
riservatezza sulla denuncia e sull'identità del segnalante/whistleblower; le procedure per la valutazione delle segnalazioni e le misure di tutela del segnalante/whistleblower da qualsiasi forma di discriminazione. Successivamente, è stato predisposto, a cura del Il Servizio Autonomo Sistemi Informativi, uno specifico applicativo che consente la presentazione e la gestione in forma “anonimizzata” delle segnalazioni e che è già in funzione sul sito intranet dell'Ente dal dicembre scorso. L’applicativo, a garanzia del dipendente segnalante/whistleblower, genera già al primo accesso un codice (cifratura dell’identità) “anonimizzando” l’identità del segnalante, difatti tale codice è noto solo a quest’ultimo: pertanto il RPC destinatario delle segnalazioni, può vedere solo la segnalazione e non il soggetto che l’ha inviata. Le segnalazioni “anonimizzate”, sono oggetto di valutazione da parte di un’apposita Commissione presieduta dal RPC della corruzione e composta dal Comandante della Polizia Locale e dal dirigente del Servizio Ispettivo, deputata a svolgere specifica istruttoria in relazione alla segnalazione ricevuta. L’applicativo consente al RPC di decodificare il segnalante solo nei casi previsti dalla legge. Ai fini di rendere efficace tale misura si rende necessaria una costante attività di sensibilizzazione e pubblicizzazione, già avviata nello scorso anno e che proseguirà a cura del Servizio Autonomo Sistemi Informativi, prevedendo un calendario di incontri presso gli uffici per informare il personale sulle modalità di utilizzo dell’applicativo.”
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott. Manuela Capriati della Segreteria Generale che mi spiega che il sistema adottato è stato creato in house, secondo le disposizioni A.n.a.c.. Hanno fatto richiesta all’Acid cosicché nel prossimo periodo possano vendere il software agli enti pubblici interessati.
Il Segretario Generale mi invia la delibera adottata in materia di whistelblowing, allegata al P.T.P.C., e una presentazione del sistema informativo adottato, di cui riporto un estratto.
63
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
PROCEDURA DI SEGNALAZIONE 2/2Requisito Determin.
ANAC 6 del28.4.2015
All.D.G. 420 del 26.6.15
L'utente/gli utenti che hanno accesso all'identità del segnalante sono chiaramente definiti
III - 3 2.2
La procedura informatica identifica il segnalante acquisendone, oltre all'identità, anche qualifica e ruolo
III – 2 2.3
L'identità del segnalante è tenuta separata dal contenuto della segnalazione tramite adozione di codici sostitutivi
III – 2
La gestione delle attività connesse alle segnalazioni in arrivo, prevede la definizione di 'stati di avanzamento' delle pratiche associate
III – 2
La procedura individua compiutamente le varie classi di utenti, le funzioni ad essi associate e le policy di accesso
III – 2
Il sistema deve consentire l'elaborazione di statistiche
E' implementato un criterio di classificazione della tipologia di violazione che consenta di desumere elementi per l'identificazione delle aree critiche dell'amministrazione
III – 2
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
2 – FRONT OFFICE – COMPONENTE
DELL'APPLICAZIONE PER IL SEGNALANTE
● CONNESSIONE ALL'APPLICAZIONE TRAMITE INTRANET
● ACQUISIZIONE IDENTITA' ALL'AUTENTICAZIONE DEL
SEGNALANTE
● GENERAZIONE ED INVIO DI UN CODICE 'SOSTITUTIVO' DI
SEGNALAZIONE
● GLI ACCESSI PER LA COMPILAZIONE DEL MODULO DI
SEGNALAZIONE E PER LE VERIFICHE DI VANZAMENTO
PRATICA AVVENGONO IN FORMA ANONIMA TRAMITE IL
CODICE DI SEGNALAZIONE
64
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
(A) il dipendente che vuole effettuare una segnalazione di illecito, accederà alla intranet comunale ove si propone di presdisporre un'apposita pagina web includente:
un inquadramento della direttiva relativa al 'whistleblowing';
alcune essenziali indicazioni operative sulla procedura da seguire;
il link alla pagina operativa della procedura ('accedi alla procedura di segnalazione illeciti').
(B) una volta cliccato sul link, si aprirà la pagina 'Procedura di segnalazione illeciti'; in tale pagina, il dipendente potrà:
se accede per la prima volta per effettuare la segnalazione, proseguire per ottenere il relativo codice personale;
se ha già ottenuto il codice personale di segnalazione, digitare quest'ultimo nella relativa casella ed accedere al modulo di segnalazione
Nel caso di primo accesso ('nuova segnalazione'), alla pressione del tasto relativo, si aprirà la pagina di autenticazione della intranet comunale
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
65
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
66
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
Una volta compilato il modulo di segnalazione, alla conferma dell'operazione, verranno effettuate:
1. la crittografia della segnalazione con invio al database dei relativi dati
2. la generazione di un CODICE PRATICA di valenza operativa: esso è utilizzato dal RPC come identificativo della segnalazione in tutto l'iter della procedura
67
COMUNE DI NAPOLI INTERNAL WHISTLEBLOWING SYSTEM
DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA INFORMATICA
In tutti gli accessi successivi, il segnalante:
● Può verificare lo stato di avanzamento della pratica:
AL VAGLIO DEI RESPONSABILI COMPETENTI
ACCOLTA E CON ISTRUTTORIA IN CORSO
ISTRUTTORIA CONCLUSA
RESPINTA
● Può Visualizzare un box di richiesta di ulteriori chiarimenti da parte della Commissione
C
68
SALERNO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 41 del 01/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nell’Allegato 5 del P.T.P.C. -‐ Relazione introduttiva al piano triennale anticorruzione 2016/2018, si legge che in riferimento alla comunicazione delle misure per la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, prevista dal codice disciplinare, sarà cura del Settore Personale provvedere ad informare periodicamente e adeguatamente dell’iter amministrativo da seguire per effettuare la segnalazione e delle forme di tutela e di anonimato ad essi riconosciuti, della possibilità di ricorrere in giudizio nei confronti del dipendente che ha operato la discriminazione e dell’amministrazione, per ottenere un provvedimento giudiziale d’urgenza finalizzato alla cessazione della misura discriminatoria e l’eventuale risarcimento del danno conseguente alla discriminazione. Nell’anno trascorso non sono pervenute segnalazioni di illecito.”
Nell’Allegato 6: “Le segnalazioni ex art.54 bis del dlgs n.165/2001 devono essere indirizzate al responsabile della prevenzione della corruzione , al seguente indirizzo di posta elettronica segretariogenerale@comune.salerno.it, espressamente indicando in oggetto che si tratta di una “segnalazione ex art. 54 bis dlgs n.165/2001”. La gestione della segnalazione è a carico del responsabile della prevenzione della corruzione. Tutti coloro che vengono coinvolti nella gestione della segnalazione sono tenuti alla riservatezza .La violazione della riservatezza potrà comportare irrogazione di sanzioni disciplinari salva l’eventuale responsabilità penale e civile dell’agente.
Riscontro dell’ente
69
BOLOGNA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 64 del 11/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
La legge tutela l’anonimato del segnalante nei confronti dei soggetti denunciati, non il suo anonimato tout court. Per questa ragione le segnalazioni anonime non possono essere ammesse. Pertanto le segnalazioni anonime, ovvero prive di elementi che consentano di identificare il loro autore, anche se recapitate tramite le modalità previste, non possono essere prese in considerazione nell’ambito delle procedure volte a tutelare il dipendente pubblico che segnala illeciti, ma vanno trattate alla stregua delle altre segnalazioni anonime e prese in considerazione per ulteriori verifiche solo se relative a fatti di particolare gravità e con un contenuto che risulti adeguatamente dettagliato e circostanziato. Vanno individuate forme di tutela, così come declinate dalla normativa nazionale, con particolare riferimento al divieto di discriminazione del whistleblower, nonché le tutele in caso di segnalazione fatta a scopo diffamatorio. È così che la responsabilità penale e disciplinare del whistleblower resta necessariamente impregiudicata nell’ipotesi di segnalazione calunniosa o diffamatoria ai sensi del codice penale e dell’art. 2043 del codice civile.
Il Comune di Bologna ha adottato la disciplina specifica in materia con determinazione del Segretario generale PG. n. 244530/2014 del 01/09/2014.“
Riscontro dell’ente Scrivo una email all’assessore con delega alla legalità, Nadia Monti, con la quale l’A.s.p. Civico97 ha già avuto modo di confrontarsi. Rimango in attesa di risposta.
70
FERRARA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 29 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Mediante l'invio tramite posta elettronica a un indirizzo dedicato di un apposito modulo. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Le segnalazioni vanno fatte utilizzando preferibilmente gli appositi moduli reperibili all’interno del sito internet istituzionale, alla sezione “Amministrazione Trasparente” – sottosezione “Altri contenuti -‐ Corruzione”. Il modulo prevede l’indicazione di tutti gli elementi utili a consentire di procedere alle dovute ed appropriate verifiche e controlli a riscontro della fondatezza dell’esposto. Risulta in ogni caso indispensabile che la denuncia presentata dal “segnalante” sia circostanziata, riguardi fatti riscontrabili e conosciuti direttamente dal denunciante e non riportati o riferiti da altri soggetti, nonché contenga tutte le informazioni e i dati per individuare inequivocabilmente gli autori della condotta illecita.
Le segnalazioni possono essere presentate alternativamente secondo una delle seguenti modalità:
a) preferibilmente, tramite invio all’indirizzo di posta elettronica rpc@comune.fe.it, appositamente dedicato alla ricezione delle segnalazioni di cui trattasi. Tale casella di posta elettronica è monitorata esclusivamente dal Responsabile per la prevenzione della corruzione;
b) a mezzo del servizio postale; c) consegna a mano in busta chiusa presso l’Ufficio Protocollo Generale. Con riferimento alle modalità di cui ai punti b) e c), al fine di garantire la tutela di riservatezza del segnalante, occorre che la segnalazione sia inserita in una busta chiusa, recante all’esterno il seguente indirizzo: “Responsabile per la prevenzione della corruzione del Comune di Ferrara – Piazza Municipale 2 – 44121 Ferrara”. La segnatura di protocollo dovrà essere apposta sulla busta che non dovrà essere aperta ma consegnata tempestivamente al Responsabile per la prevenzione e la corruzione, il tutto con la massima riservatezza.
Riscontro dell’ente Parlo telefonicamente con il Dott. Farinella dello staff del Segretario Generale, il quale non è in grado di darmi le risposte che cerco. Gli lascio il mio contatto dicendogli di chiamarmi nel caso l’ente voglia dare delle precisazioni.
71
CESENA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 24 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
La procedura di whistleblowing è stata espressamente inserita nel PTPC e sono altresì state previste specifiche misure per garantire l'anonimato del soggetto segnalante, si ritiene tuttavia che i principi posti alla base del sistema vadano meglio declinati all'interno della struttura, in una logica di salvaguardia dei valori di legalità e buona amministrazione. Proprio per questo motivo nel piano formativo 2016 verranno inserite mirate proposte sull'argomento.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Il dipendente che intende effettuare una segnalazione al Comune di Cesena dovrà inviarla a mezzo email all'indirizzo segnalazioneilleciti@comune.cesena.fc.it.
Riscontro dell’ente
72
FORLì Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 15 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel corso del 2016 si prevede di effettuare una revisione generalizzata delle misure generali inizialmente varate con l'approvazione del I° PTPC (conflitto d'interesse, conferimento e autorizzazione incarichi, inconferibilità e incompatibilità per incarichi dirigenziali, attività successiva alla cessazione del servizio). Sarà verificata anche l'attuazione della disciplina whistleblowing.
Riscontro dell’ente Su indicazione della Segreteria Generale, invio email al R.P.C. a cui chiedo delucidazioni in merito all’indirizzo email dedicato, alla procedura di raccolta della segnalazione cartacea e alle previsioni per il futuro. Rimango in attesa di risposta.
73
MODENA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 22 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Con Delibera di Giunta n. 299 del 02/07/2015 è stata approvata la procedura per la segnalazione degli illeciti da parte dei dipendenti comunali, con successivo adeguamento del Codice di comportamento dell'Ente al quale è stata data ampia diffusione tra soggetti interni ed esterni all'Ente, destinatari dello stesso.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nella sezione Amministrazione Trasparente del sito c’è la voce “Procedura di segnalazione di illeciti o di irregolarità -‐ Disciplina della tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (cd whistleblower)” al cui interno si trova il testo della delibera ed il modulo. Già dalla sezione dedicata nel sito dell’ente si può leggere che :”I dipendenti interni del Comune di Modena o gli ex dipendenti in servizio presso altre pubbliche amministrazioni che intendono segnalare un illecito o una irregolarità all’interno dell’Amministrazione comunale (di cui sono venuti a conoscenza nell’esercizio della attività lavorativa e che può riguardare comportamenti, rischi, reati o irregolarità a danno dell’interesse pubblico) possono scrivere al seguente indirizzo: tuteladipendente@comune.modena.it.” Nell’Allegato A alla Delibera n. 299 si chiarisce che “l’obiettivo prioritario del presente documento è quello di fornire al segnalante, dipendente pubblico, sia interno sia ex dipendente del Comune di Modena in servizio presso altre pubbliche amministrazioni, oggettive indicazioni operative circa:
a) i destinatari della segnalazione, che sono individuati in un nucleo strettissimo di persone;
b) l’oggetto e i contenuti della segnalazione, indicati attraverso apposita modulistica, messa a disposizione sul sito web istituzionale “amministrazione trasparente”;
c) le forme di tutela che, con l’introduzione della normativa in materia di prevenzione della corruzione, devono essere offerte, soprattutto a tutela dei dipendenti, per evitare possibili ripercussioni sulla loro vita lavorativa.
Il Comune di Modena individua nel Responsabile della Prevenzione della Corruzione (in seguito “Responsabile”), il soggetto destinatario delle seguenti tipologie di segnalazioni: segnalazione da parte del dipendente interno del Comune di Modena o di ex dipendente in servizio presso altre pubbliche amministrazioni, che intende segnalare un illecito o una irregolarità all’interno dell’Amministrazione comunale, di cui è venuto a conoscenza, nell’esercizio della attività lavorativa
74
e che può riguardare comportamenti, rischi, reati o irregolarità a danno dell’interesse pubblico.
Il “segnalante” utilizza, per la propria segnalazione, un apposito modulo reperibile nella rete Internet del Comune di Modena in “Amministrazione trasparente”, nella sottosezione “Altri contenuti – Anticorruzione” e che si allega in appendice al presente documento.
Le segnalazioni di cui all’art.1 possono essere presentate preferibilmente tramite invio all’indirizzo di posta elettronica “tuteladipendente@comune.modena.it” appositamente dedicato alla ricezione delle segnalazioni, al quale potranno accedere con credenziali riservate e personali esclusivamente il “Responsabile” e il “Dirigente” nel rispetto delle disposizioni previste dal Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza del Comune di Modena.
La segnalazione ricevuta sarà protocollata in modalità riservata e custodita ai sensi di legge, in modo da garantire la massima sicurezza, riservatezza e anonimato.
All’atto del ricevimento della segnalazione, il “Responsabile” avrà cura di separare i dati identificativi del segnalante dalla segnalazione per tutta la durata dell'istruttoria del procedimento, rendendo impossibile risalire all'identità del segnalante se non nell'eventuale procedimento disciplinare a carico del segnalato e, in generale, nei casi in cui l'anonimato non è opponibile per legge.
L’identità del segnalante deve essere protetta in ogni contesto, a partire dal momento dell’invio della segnalazione.
Pertanto coloro che ricevono o sono coinvolti nella gestione della segnalazione, anche solo accidentalmente, sono tenuti a tutelare la riservatezza di tale informazione. La violazione dell’obbligo di riservatezza è fonte di responsabilità disciplinare, fatte salve ulteriori forme di responsabilità previste dall’ordinamento.”
Riscontro dell’ente Parlo con lo staff del Segretario a cui chiedo delucidazioni in merito alla modalità di raccolta delle segnalazioni in formato cartaceo e all’adozione del sistema informativo indicata nella Relazione Annuale.
Mi viene chiesto di scrivere una email al Segretario. Io li informo che in caso di mancata risposta verrà riportato nella ricerca unicamente quanto emerge dai documenti. A fronte di tale precisazione, mi fanno lasciare un recapito per poter essere richiamato dal Segretario.
Mi richiama la Segretaria Generale Dott.ssa Di Matteo, la quale mi spiega come hanno creato un indirizzo email dedicato accessibile unicamente da lei e dal Dirigente dell’Avvocatura Civica che è stato scelto come suo collaboratore in materia di anticorruzione. Lei e il dirigente hanno credenziali differenti per entrare nell’email. L’email viene protocollata in maniera riservata e registrata con un numero, così che il nome del segnalante sia conoscibile unicamente da lei e dal dirigente.
E’ stato caricato su portale Intranet un modello.
Prima della creazione dell’email è capitato che qualche dipendente le abbia scritto alla sua email personale per poter parlare direttamente.
A seguito dell’adozione dell’indirizzo email dedicato, i dipendenti sono chiamati a usare questo strumento. Se usano uno strumento differente, sbagliano perché così facendo la riservatezza non è
75
garantita.
Con il Ced hanno valutato di non impegnare risorse economiche per acquistare un sistema informatico.
76
PARMA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 14 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
La procedura di whistleblowing è entrata in funzione all'inizio dell'anno 2015 e ne è stata data congrua notizia tramite il canale intranet dell'ente. A fronte dell'attivazione è pervenuta una sola segnalazione. Al fine di aumentarne la conoscenza all'interno della struttura e di condividere la natura ed i meccanismi di funzionamento è stata realizzato, in house, uno specifico corso che verrà svolto nel corso dell'anno 2016 -‐ tramite la piattaforma e-‐learning -‐ da tutto il personale.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si prevede:
• SEGNALAZIONI PROVENIENTI DA SOGGETTI ESTERNI ALL’AMMINISTRAZIONE:
Il Comune di Parma ha attivato un canale dedicato alla segnalazione di episodi di corruzione e di conflitto d’interessi di cui gli utenti sono a conoscenza. I cittadini potranno, attraverso questo strumento, sia denunciare atti contrari alla buona amministrazione che proporre idee per migliorare ed implementare la strategia di prevenzione della corruzione già intrapresa dal Comune di Parma.
L’indirizzo di posta elettronica a cui si possono indirizzare segnalazioni e/o suggerimenti è: anticorruzione@comune.parma.it
• SEGNALAZIONI PROVENIENTI DA DIPENDENTI DELL’AMMINISTRAZIONE -‐ WHISTLEBLOWING:
I dipendenti ed i collaboratori che intendono segnalare situazioni di illecito di cui sono a venuti a conoscenza all’interno dell’amministrazione, potranno utilizzare l’apposita procedura informatica (che non viene spiegata), attivata nell’anno 2015, che garantisce:
la tutela dell’anonimato -‐ il divieto di discriminazione nei confronti del segnalante (“whistleblower”) -‐ la sottrazione della denuncia al diritto di accesso fatta esclusione delle ipotesi eccezionali descritte nel comma 2 del nuovo articolo 54 bis d.lgs. 165/2001 in caso di necessità di disvelare l’identità del denunciante.“
Riscontro dell’ente
Invio email al Segretario Generale al fine di chiedere delucidazioni in merito al sistema informativo adottato. Rimango in attesa di risposta.
77
78
PIACENZA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 18 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Stante il principio di invarianza della spesa di cui all'art. 2 della Legge 190/2012, è stata rappresentata in più occasioni ( luglio a Roma e novembre a Piacenza) la necessità di procedere all'attivazione dell'istituto in forma centralizzata (presso A.n.a.c.) con interessamento delle singole amministrazioni di volta in volta competenti alla luce delle segnalazioni ricevute. Nel permanere il non accoglimento della richiesta si procederà nel corso del 2016 all'attivazione dell'istituto a livello di Ente.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Non essendo stata attivata alcuna procedura centralizzata in grado di gestire l'istituto, si procederà alla individuazione ed attivazione di un sistema informatico differenziato e riservato di ricezione delle segnalazioni, che consenta di indirizzare la segnalazione al destinatario competente, assicurando la copertura dei dati identificativi del denunciante, nonché la protocollazione riservata della segnalazione.
Obbligo di riservatezza in capo al Responsabile della Prevenzione della corruzione, al Responsabile dell’Ufficio Protocollo ed al Responsabile dell’Unità Organizzativa di supporto al sistema di protocollazione riservata. Verifica periodica di eventuali lacune del sistema anche in relazione al comunicato A.n.a.c. del 9/01/2015.“
Riscontro dell’ente
79
RAVENNA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13671 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nella sez. Amm. Trasp.-‐ altri contenuti – corruzione si trova la voce “Disposizioni operative per la tutela del dipendente/collaboratore che segnale condotte illecite (cd whistleblower)”. All’interno si trova il provvedimento dirigenziale e le disposizioni operative in cui si spiega che: è istituito il seguente indirizzo di posta elettronica per la ricezione delle segnalazioni di illeciti o di fatti corruttivi: anticorruzione@comune.ra.it. L’indirizzo è pubblicato sul sito internet dell’Ente nella sezione dedicata Amministrazione Trasparente e nella home page della Intranet. Il suddetto indirizzo di posta elettronica verrà riservato sulla casella di posta elettronica del Responsabile della prevenzione della corruzione (nella figura del Segretario Generale) e di massimo de delegati appositamente individuati. Le segnalazioni di fatti che coinvolgono direttamente il Segretario Generale vanno consegnate alla Dirigente del Servizio Risorse umane e Qualità o indirizzate alla mail della medesima dirigente. In alternativa il dipendente/collaboratore può inoltre la segnalazione al proprio superiore gerarchico fruendo delle medesime cautele per la fase di acquisizione al protocollo. Le segnalazioni e denunce di illecito o fatto corruttivo sono valutate e prese in considerazione anche se anonime purché la descrizione dei fatti sia circostanziata e particolareggiata ovvero che i fatti siano tali da far emergere situazioni e relazioni ben determinate. All’atto del ricevimento, la segnalazione mediante esportazione della casella di posta elettronica viene tempestivamente protocollare su un’apposita sezione riservata del protocollo, identificata nella scrivania ripers accessibile unicamente agli operatori abilitati alla protocollazione per il Servizio Risorse umane e Qualità. Anche eventuali segnalazioni pervenute mediante canali diversi dalla mail (quali ad esempio posta, fax , etc.) vengono acquisite al protocollo sulla scrivania ripers secondo le modalità operative sopra indicate. Tuti i soggetti coinvolti nella ricezione della segnalazione o denuncia o che comunque ne vengono a conoscenza, anche nella gestione delle successive fasi del procedimento sono tenuti ad osservare gli obblighi di riservatezza.
80
Riscontro dell’ente Invio email al Segretario Generale per avere maggiori informazioni in merito alla procedura adottata. Rimango in attesa di risposta.
81
REGGIO EMILIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 10 del 25/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
La procedura di whistleblowing è stata attivata nel mese di dicembre 2015 con apposita deliberazione di Giunta Comunale che ha anche approvato un'apposita disciplina organizzativa dell'istituto. La misura era comunque prevista nel piano anticorruzione. La procedurà cartacea è già attiva. La procedura informatizzata prevista dalla disciplina organizzativa verrà attivata nel corso del 2016 attraverso l'utilizzo di un apposito software che verrà concesso in riuso gratuito da altra amministrazione pubblica. Il sistema è stato introdotto solo alla fine del 2015 valutando tra le varie soluzioni sperimentate quella che potesse garantire il più possible la tutela del whistleblower e l'efficacia della misura. Si è deciso quindi di avviare una nuova procedura interna di gestione informatizzata delle segnalazioni mediante l’utilizzo di codici sostitutivi dei dati identificativi che sarà realizzata nel corso del 2016. In adempimento delle norme e di quanto previsto dal proprio Piano anticorruzione, il Comune di Reggio Emilia ha introdotto l’istituto del whistleblowing con deliberazione di Giunta Comunale n. 227 del 10/12/2015 e quindi ha deciso:
-‐ dotarsi di una disciplina organizzativa e procedurale per la gestione delle segnalazioni di condotte illecite, avanzate dai dipendenti e collaboratori del Comune di Reggio Emilia, coerente con le direttive fornite da ANAC nella Determinazione n.6, che verrà sottoposta all’approvazione della Giunta Comunale;
-‐ avviare la nuova procedura interna di gestione informatizzata delle predette segnalazioni mediante l’utilizzo di codici sostitutivi dei dati identificativi attraverso l'uso di un algoritmo di crittografia; ciò avverrà attraverso l’utilizzo del software concesso in riuso al Comune di Reggio Emilia da altra amministrazione, a tempo indeterminato ed a titolo gratuito;
-‐ garantire in maniera completa la riservatezza del segnalante sin dalla fase di avvio delle segnalazioni, sia nella procedura informatizzata che cartacea.
Al momento è attiva solo la procedura cartacea ma nel corso del 2016 verrà implementato il software.
Riscontro dell’ente
82
Parlo direttamente con la Segretaria Generale, la quale mi informa che il comune a cui hanno chiedo di condividere il software è Venezia. Tale scelta dipende dalla volontà di “scambiare percorsi” per condividere un’esperienza.
Ad oggi non lo hanno ancora adottato ma è un obiettivo del 2016.
In attesa del software mi conferma che usano il modello cartaceo e ci accorgiamo assieme che non è stato caricato il modello con le istruzioni.
Mi rassicura che provvederà immediatamente.
83
RIMINI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 37 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Relazione non pubblicata Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
La segnalazione degli illeciti": a tal riguardo è stata creata apposita casella di posta elettronica nella piattaforma di messaggistica interna dedicata alla segnalazione, da parte dei dipendenti, di condotte illecite di cui si sia venuti a conoscenza nell'esercizio delle proprie attività.
La casella di posta elettronica dedicata è intestata al responsabile della prevenzione della corruzione che, in applicazione all'art. 54 bis del D.Lgs. 165/2001, la gestisce nel dovuto riserbo a tutela del denunciante.
La casella è denominata: segnalazione.illeciti@comune.rimini.it
Al momento non sono pervenute da parte dei dipendenti segnalazioni di illeciti, né attraverso l’apposita casella di posta elettronica dedicata, né attraverso altre forme di comunicazione.
Nel corso del 2016 verrà inoltre verificata con il CED la necessità di miglioramento del supporto tecnologico in materia, considerato che nel corso di questi mesi, in particolare dopo la determinazione ANAC del 6 aprile 2015, risulta che molte società di informatica abbiano studiato e proposto nuovi e più performanti prodotti.
Riscontro dell’ente
84
GORIZIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n.22 del 11/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
L'anonimato va comunque contemperato con il diritto di difesa del soggetto che viene denunciato. Devono essere evitati casi di segnalazioni non veritiere, fatte all'unico scopo di denigrare qualcuno, dietro lo schermo dell'anonimato. Quest'ultimo può coesistere con la facoltà di interagire con il segnalante solo attraverso l'utilizzo di appositi programmi informatici, disponibili sul mercato, a patto però di attribuire le risorse economiche per il loro acquisto e implementazione.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale E’ disponibile sul sito internet dell’ente un apposito modulo da compilarsi per la segnalazione di condotte illecite al responsabile per la prevenzione della corruzione, secondo le modalità specificate.
Sul sito sono presenti il modello e le istruzioni per la compilazione e l’invio di segnalazioni di condotte illecite, in cui si prevede che “Non essendosi dotata l’Amministrazione di un sistema informatizzato per la gestione delle segnalazioni di illeciti, il modulo, una volta compilato, deve essere stampato (naturalmente il modulo può servire anche semplicemente da traccia per una segnalazione redatta in forma libera). La segnalazione, unitamente all’eventuale documentazione di supporto, deve essere inserita in una busta accuratamente chiusa, con modalità tali da garantirne l’integrità, riportante all’esterno, in evidenza, la dicitura “Consegnare esclusivamente a mani proprie del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione – Riservata personale – NON APRIRE”. Detta busta sigillata va inserita in un’altra busta, semplicemente indirizzata al Comune di Gorizia – Ufficio Protocollo.”
Riscontro dell’ente
85
PORDENONE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 85 del 13/05/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano si fa espresso rimando a quanto previsto in merito dal “Codice di comportamento aziendale del Comune di Pordenone e regolamento per lo svolgimento dell'attività extra-‐lavorativa dei dipendenti”, adottato con deliberazione della Giunta n. 51 del 28/02/2014.
Codice di Comportamento, Art. 9
Segnalazione di condotte illecite o irregolari
1.Ogni dipendente, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria, è tenuto immediatamente a segnalare -‐ anche in via breve -‐ al superiore gerarchico, da quando ne sia venuto a conoscenza, condotte illecite o irregolari all'interno del Comune.
2.Ogni dipendente, oltre al proprio superiore gerarchico, può far pervenire, in via riservata, al proprio dirigente, al Responsabile per la prevenzione della corruzione o all'Ufficio Procedimenti Disciplinari, una nota con la descrizione del fatto e ogni altra informazione utile per individuare l'autore o gli autori di condotte illecite o irregolari.
3. Nel caso in cui manchi un superiore gerarchico o nel caso in cui il dipendente abbia motivo di ritenere che il proprio superiore gerarchico sia coinvolto nella situazione di illecito, il dipendente lo segnala al Responsabile dell’Ufficio competente per i procedimenti disciplinari.
4. Se la segnalazione riguarda il comportamento di un dirigente essa è trasmessa direttamente al Segretario Generale.
5.Nei casi di comunicazione verbale i soggetti indicati nei commi precedenti, ne redigono sintetico verbale sottoscritto dal dichiarante e ne rilasciano copia a quest’ultimo.
6.Il dipendente che riceva, da persone fisiche o giuridiche, anche nell’ambito di procedure negoziali nelle quali sia parte l'Amministrazione, rimostranze orali o scritte sull'operato dell'ufficio o su quello dei propri collaboratori, ne informa immediatamente, di regola per iscritto, il proprio superiore gerarchico o funzionale.
7.Il dirigente, ove venga a conoscenza di un illecito, o di un’illegittimità o comportamento
86
disciplinarmente rilevante, intraprende con tempestività le iniziative necessarie, come riportate al comma 14 dell’art.10 del presente regolamento.
8.In ogni caso il dirigente o il superiore gerarchico che riceve le segnalazioni di cui al presente articolo informa immediatamente il Responsabile dell’Ufficio competente per i procedimenti disciplinari.
Riscontro dell’ente Su indicazione della Segreteria Generale, invio email al Segretario Generale per capire se - è stato predisposto un modello di segnalazione; - dove è stato caricato; - qual è l'indirizzo email a cui i dipendenti possono inviare le segnalazioni; - dove è segnalato; - chi può accedere a questo indirizzo email; - con quale procedura viene consegnato il documento cartaceo. Rimango in attesa di riposta.
87
TRIESTE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Relazione non pubblicata Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
Il Centralino del Comune di Trieste mi passa il protocollo che mi dà il numero telefonico della Dott.ssa Andriani. Quest’ultima non mi risponde. Richiamo ancora sia la Dott.ssa Andriani sia la segreteria ma non mi risponde mai nessuno. Riprovo e mi risponde la Dott. Andriani la quale guarda con me la sezione del sito internet dell’ente” Amministrazione Trasparente” e mi conferma che l’ultimo P.T.P.C. dovrebbe essere quello 2015/17. Tuttavia mi dà il numero della Dott.ssa Siclari che si è occupata del P.T.P.C., che non risponde.
88
UDINE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
L’amministrazione adotta misure tecnico-‐informatiche idonee a garantire la tutela e la riservatezza del dipendente che effettua le segnalazioni di cui all’art. 54 bis del d.lgs. n. 165 del 2001, anche al fine di non esporre lo stesso al rischio di ritorsioni. La specifica disciplina è prevista nel codice di comportamento del Comune di Udine.
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott. Marinella Olivo, della Segreteria Generale, la quale mi manda il Codice di Comportamento.
Art. 13 Prevenzione della corruzione c.3 I dipendenti segnalano in forma scritta al Responsabile della prevenzione della corruzione eventuali situazioni di illecito nell’amministrazione di cui siano venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro e in ogni caso in cui ciò sia ritenuto rilevante ai fini del presente articolo. Ricontatto la Dott. Olivo la quale mi conferma che non hanno previsto altro.
89
FROSINONE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 52 del 10/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Positivamente funzionante. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
Il P.T.P.C. non è pubblicato sul sito internet dell’ente. Contatto la Segreteria Generale la quale mi comunica che il P.T.P.C. è stato approvato con delibera di Giunta n. 52 del 10/02/2016., segnalandomi che è anche pubblicato. Mi riaccerto della mancata pubblicazione e chiedo alla funzionaria che mi sia inviato il P.T.P.C.. La medesima mi dice sbrigativamente che chiederà al Ced di pubblicarlo. Al giorno 20 maggio non è ancora pubblicato il P.T.P.C. 2016/18.
90
LATINA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 25 del 01/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 2 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Il sistema informativo con garanzia di anonimato, indicando che è in corso di elaborazione. Il giudizio per il sistema di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti è buono. Il sistema di garanzia dell'anonimato verrà rafforzato con l'utilizzo di apposito software in corso di elaborazione.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Su proposta del PRC il Comune di Latina con Determinazione di G.M. n. 620/2015 del 17/12/2015 del 17/12/2015, ha approvato la procedura per la segnalazione di illeciti ed irregolarità, cd. “whistleblowing” per fornire al whistleblower chiare indicazioni operative circa oggetto, contenuti, destinatari e modalità di trasmissione delle segnalazioni, nonché circa le forme di tutela offerte, anche di tipo informatico, a protezione dell’identità e della riservatezza del segnalante. L’avvenuta approvazione della procedura di segnalazione di illeciti è stata comunicata al Dirigenti con nota n. 176613/2015 al fine di portare a conoscenza il personale dipendente, che è stato sensibilizzato anche attraverso l’invio di una breve comunicazione, sulla casella mail dei dipendenti del Comune, a firma del ROC. È stata inviata, infine una casella di posta elettronica dedicata al ricevimento delle segnalazioni segnalazioneilleciti@gmail.com sotto la diretta responsabilità del RPS. Nel sito è possibile trovare la delibera dirigenziale a cui sono allegati il modello per la segnalazione e lo schema di procedura standardizzata per la segnalazione di illeciti ed irregolarità, nel quale si può leggere: il soggetto funzionalmente competente a conoscere di eventuali fatti illeciti anche al fine di predisporre le misure finalizzare a rafforzare il Piano di prevenzione della corruzione è il RP. Pertanto la segnalazione deve essere indirizzata a RPC utilizzando l’apposito modello. Il Comune di Latina ha intenzione di dotarsi di un modello gestionale informatizzato che consenta al segnalante di accreditarsi su una piattaforma informatica accessibile ai sol utenti interni, da utilizzare per la trasmissione dei ati del RPC e per il monitoraggio di avanzamento dell’istruttoria. Nelle more dell’adozione di tale modello informatico la segnalazione può essere presentata con le seguenti modalità: a) mediante invio di all’indirizzo di posta elettronica, a tal fine appositamente attivato:
segnalazioneilleciti.latina@gmail.com. Il predetto indirizzo di posta elettronica verrà gestito direttamente da RPC o altro soggetto da lui formalmente individuato.
b) Mediante dichiarazione rilasciata verbalmente al RPC e da questi riportata a verbale. c) A mezzo di Servizio postale o tramite posta interna; per garantire la riservatezza è necessario
che la segnalazione, indirizzata al RPC del Comune di Latina venga inserita in doppia busta
91
chiusa, siglate sui lembi di chiusura e rechi all’esterno la dicitura “riservata personale“. d) Mediante deposito nella casella posta e appositamente collocata nell’atrio della Segreteria
Generale. Riscontro dell’ente
Scrivo una email in cui chiedo se il software è già stato acquistato e la ragione dell’indicazione di due email differenti. Rimango in attesa di risposta.
92
RIETI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
Il R.P.C. è la Comandante della Polizia Locale. Ho provato a contattarla telefonicamente più volte, tramite il centralino dell’ente e la sua segreteria, ma non riesco a mettermi in contatto con lei.
93
ROMA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 5 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 28 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Roma Capitale, con la 1^ Rimodulazione del PTPC 2015/2017 ha descritto in modo più esaustivo la disciplina del Whistleblowing. Per dare concreta attuazione alla tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti e sulla scorta delle linee guida in materia rese note dall’ANAC con determinazione n.6/2015, è stata definita e realizzata una piattaforma informatica per la segnalazione che garantisce l’anonimato, come pianificato nella 1^ Rimodulazione al PTPC 2015-‐2017. Dopo le necessarie attività propedeutiche è stata diffusa la circolare esplicativa dell’istituto e di avvio della procedura per la gestione delle segnalazioni di illeciti. Tra le principali caratteristiche del sistema si ricorda che 1) la funzione è riservata solo ai dipendenti dell’Amministrazione e disponibile nella pagina di snodo del “portale dipendenti”; 2) garantisce l’anonimato -‐ solo il RPC può ottenere il dato sulla reale identità del segnalatore; 3) il sistema consente anche l’inserimento di eventuali allegati, l’invio o la stampa del Pdf; 4) la gestione da parte del Responsabile consente di chiedere info aggiuntive ai segnalatori; il segnalatore potrà accedere nuovamente alla sua segnalazione, modificarla o integrarla; 5) tutte le azioni vegonono tracciate su log dedicato: in nessun modo saranno tracciati i nominativi dei segnalatori. Le segnalazioni sono aumentate rispetto all'anno precedente; probabilmente attraverso una maggiore formazione, sensibilizzazione e diffusione dello strumento si potranno raggiungere numeri più consistenti.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel corso del 2015 è stata realizzata un’apposita piattaforma informatica dedicata (vedi Banner Allegato n.6) che garantisce l’anonimato del dipendente attraverso la trasformazione in un codice identificativo dei dati del soggetto segnalante. Tale funzione è riservata ai soli dipendenti capitolini ed è disponibile nella pagina del “portale dipendenti”, accessibile tramite internet da qualunque luogo. Il sistema consente l’inserimento della segnalazione, di eventuali allegati; alla segnalazione verrà attribuito un token (id/identificativo), in modo da garantire l’anonimato di chi effettua la denuncia di illecito.
Soltanto il RPC può, su specifica richiesta, ottenere il dato sulla reale identità del segnalante nei casi previsti dalla legge.
Con circolare prot. RC21526 del 28 luglio 2015 (pubblicata sul sito istituzionale) sono state fornite le indicazioni a tutto il personale capitolino per effettuare la segnalazione. La comunicazione al superiore potrà realizzarsi anche attraverso altre modalità orali o scritte purché consentano di circostanziare le informazioni in possesso, e può essere inviata oltre che ai propri superiori anche, per conoscenza, al Responsabile per la prevenzione.
94
La norma in materia dispone che nell’ambito del procedimento disciplinare l’identità del segnalante non può essere rivelata, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell’addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione.
Riscontro dell’ente Contatto la Segreteria Generale per avere delucidazioni in merito al sistema adottato e mi informano che il segretario è cambiato. Ora è la dott.ssa Petrocelli.
Mi danno il numero della presidente della Direzione Integrità e Trasparenza, Dott.ssa Pacelli . Parlo con la sua segretaria, la quale però non è in grado di rispondere alle mie domande e mi dà l’indirizzo email della Dott.ssa Petrocelli, a cui invio un’email. Rimango in attesa di risposta.
95
VITERBO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 50 del 04/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Il sistema adottato dall'Amministrazione non risponde appieno alle indicazioni di cui alle “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” dell’Autorità (determinazione n. 6 del 28 aprile 2015). In particolare, nella procedura per la gestione delle segnalazioni di illeciti e per la tutela del dipendente mancano quelle garanzie di riservatezza che solo un apposito applicativo, che consente la gestione in forma “anonimizzata” delle segnalazioni a mezzo mail, può prevedere. Con l'aggiornamento 2016 del PTPC si adeguerà la procedura alle “linee guida” dell'Autorità, auspicando l'assegnazione di risorse in sede di bilancio per l'adeguamento procedurale suddetto.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Il pubblico dipendente può denunciare condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro direttamente, anche a mezzo mail (sulla casella dedicata segnalazionianticorruzione@comune.viterbo.it ), al Responsabile della prevenzione della corruzione. Ricevuta la segnalazione, il Responsabile della prevenzione della corruzione, tutelando sempre l’anonimato del denunciante, trasmette gli atti al Dirigente di competenza, se non coinvolto nell’illecito, per il prosieguo di competenza. In caso di denuncia fatta al Dirigente, anche a mezzo mail, quest’ultimo, senza indugio, dà notizia al Responsabile della prevenzione della corruzione. Quindi, nel rispetto dell’anonimato del denunciante, procede per quanto di competenza. In ogni caso tutti coloro che ricevono o vengono a conoscenza della segnalazione e coloro che successivamente vengono coinvolti nel processo di gestione della segnalazione sono tenuti alla riservatezza, a pena di sanzione disciplinare e salve le eventuali responsabilità civili e penali. Per quanto riguarda lo specifico contesto del procedimento disciplinare, l’identità del segnalante può essere rivelata all’autorità disciplinare e all’incolpato nei seguenti casi: a) consenso del segnalante; b) la contestazione dell'addebito disciplinare è fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione (si tratta dei casi in cui la segnalazione è solo uno degli elementi che hanno fatto emergere l’illecito, ma la contestazione avviene sulla base di altri fatti da soli sufficienti a far scattare l’apertura del procedimento disciplinare); . c) la contestazione è fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità è assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato: tale circostanza può emergere solo a seguito dell’audizione dell’incolpato ovvero dalle memorie difensive che lo stesso produce nel procedimento.
Riscontro dell’ente
96
GENOVA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 15 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
La procedura, già individuata, verrà attivata entro gennaio 2016. Si tratta di una soluzione informatica assunta provvisoriamente in attesa che ANAC renda disponibile il riuso (???) del software informatico dedicato, come da Determinazione n. 6 del 28/4/2015. E' stata pertanto formulata una soluzione transitoria (a costo zero) che prevede l'inoltro della segnalazione mediante uso di posta elettronica tramite modello disponibile on line con garanzia di riservatezza dei dati. E' stata inoltre realizzata una iniziativa formativa sull'argomento dedicata ai referenti di Direzione per l'anticorruzione. Si segnala che, comunque, è pervenuta, per le vie gerarchiche, all'attenzione dell'ufficio Disciplina una segnalazione che ha dato luogo, al momento, ad un procedimento disciplinare con riferimento ad accertate violazioni di natura disciplinare.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Parallelamente alla complessa operazione di mappatura dei procedimenti amministrativi, a partire dal 2014 è stato intrapreso un lavoro di individuazione di misure di prevenzione rispondenti alla specificità dei processi – e dei rischi di corruzione – collegati ai provvedimenti amministrativi rientranti nelle Aree C e D (provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari) considerate dal P.N.A. quali aree di rischio comuni ed obbligatorie per tutte le pubbliche amministrazioni. […]Ad esito di quanto sopra descritto e secondo quanto previsto dalla revisione 2015 del Piano comunale di prevenzione della corruzione, il Segretario Generale, in qualità di Responsabile per la prevenzione della corruzione, con provvedimento n. 1/2015 ha adottato la “Programmazione delle attività inerenti l’attuazione delle misure specifiche di prevenzione del rischio di cui alle Aree C e D del Piano di prevenzione della corruzione (Deliberazione G.C. n. 6/2015) e del sistema di tutela del “whistleblower.
E viene prevista la definizione di sistema applicativo informativo per invio segnalazione di illeciti da parte dei dipendenti idoneo ad assicurare la riservatezza dei dati personali del segnalante. Indicando nell’ottobre 2016 l’adozione del sistema definitivo.
Riscontro dell’ente La Segreteria Generale mi suggerisce di inviare una email alla Responsabile dell’Ufficio Unico, Dott.ssa Maria Teresa Di Giorgio, al fine avere copia del provvedimento n. 1/2015, conoscere quale sia l’email dedicata, dove questa è caricata e dove è scaricabile il modello di segnalazione.
La Dott.ssa Di Giorgio mi risponde che il provvedimento inerente l’introduzione del sistema di segnalazione da parte del cd. “whistleblower” -‐ il cui schema è già predisposto ed è attualmente allo studio del Segretario Generale in qualità di Responsabile per la prevenzione della corruzione -‐
97
verrà formalizzato a breve.
Sarà sua cura contattarmi non appena lo stesso sarà disponibile.
98
IMPERIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 15 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
La segnalazione può essere indirizzata: a) al Responsabile per la prevenzione della corruzione del Comune di Imperia; b) al Dirigente del Settore Personale e Affari Generali; c) al Dirigente del Settore di appartenenza. La segnalazione presentata ad uno dei soggetti indicati alle lett. b) e c) deve essere tempestivamente inoltrata, a cura del ricevente e nel rispetto delle garanzie di riservatezza, al Responsabile per la prevenzione della corruzione al quale è affidata la sua protocollazione in via riservata e la tenuta del relativo registro. Qualora il whistleblower rivesta la qualifica di pubblico ufficiale, l’invio della segnalazione ai suddetti soggetti non lo esonera dall’obbligo di denunciare alla competente Autorità giudiziaria i fatti penalmente rilevanti e le ipotesi di danno erariale. La segnalazione può essere presentata con le seguenti modalità:
a) mediante invio, all’indirizzo di posta elettronica a tal fine appositamente attivato, segnalazioneilleciti@comune.impreria.it In tal caso, l’identità del segnalante sarà conosciuta solo dal Responsabile della prevenzione della corruzione che ne garantirà la riservatezza, fatti salvi i casi in cui non è opponibile per legge;
b) a mezzo del servizio postale o tramite posta interna; in tal caso, per poter usufruire della garanzia della riservatezza, sarà necessario che la segnalazione venga inserita in una busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “riservata/personale.
Nel sito c’è la voce da cui scaricare il modello, ma il file non c’è: http://trasparenza.comune.imperia.it/pagina769_corruzione.html
Riscontro dell’ente Il Dott. Filippi, Posizione Organizzativa, mi conferma che gli strumenti adottati consistono solo in una email e un indirizzo di posta. Gli faccio notare che il modello non si apre e mi dice che è un problema già segnalato. Per quel che riguarda la segnalazione inviata via posta, mi informa che è stata predisposta una procedura riservata in entrata dal Protocollo così che le buste non vengano aperte.
99
LA SPEZIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 26 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Attuato e conforme ad ANAC: il sistema adottato, attivo e funzionante, il sistema informatizzato garantisce l'autenticità e l'anonimato; la tutela da azioni discriminatorie è disciplinata dalla policy approvata dall'Amministrazione.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel corso del 2015 è entrato a regime il sistema approvato dalla Giunta con deliberazione n. 278 del 20/10/2014. Grazie a tale sistema è possibile per ogni dipendente dell’Ente segnalare potenziali fenomeni corruttivi, secondo una procedura che lo protegge garantendone l’anonimato. Tale sistema è funzionante e ad oggi non sono state ricevute segnalazioni. Al riguardo, nell’area intranet dell’Ente sono pubblicati: la Comunicazione n. 1 del 23 marzo 2015; la Policy; il a disposizione di tutti i dipendenti.
Riscontro dell’ente Dopo uno scambio di email con il Segretario Generale, l’ho chiamo e mi dice che hanno iniziato con una sperimentazione, di un anno, riguardante il controllo amministrativo contabile (che ora è a regime) su un campione del 5% di atti. Hanno quindi creato una scheda, standardizzando il controllo sul livello di trasparenza dell’atto. L’analisi si è inizialmente concentrata sulle determinazione dirigenziali di impegno ed oggi viene controllata tutta l’attività. Hanno previsto le misure standard e misure più specifiche, ad esempio rispetto a processi legati all’edilizia. Per quel che riguarda il whistleblowing, anche dopo aver sentito le rappresentanze sindacali, hanno considerato questa misura unicamente per i dipendenti, lasciando ai cittadini la possibilità di fare segnalazioni di malfunzionamento all’URP, anche relativamente ad episodi di illeciti.
All’interno della segretaria generale si dividono tra i vari servizi (centri di responsabilità). All’interno della Segreteria Generale è stato creato un centro di responsabilità in materia di anticorruzione formato dal segretario ed il gruppo anticorruzione.
Hanno adottato una modello e caricato le istruzioni per l’invio.
L’email la legge solo lui, la controlla periodicamente. La busta se inviata non viene aperta. Ad oggi sono pervenute segnalazioni.
Temendo che l’istituto fosse poco conosciuto, è stato inserito questo tema all’interno della
100
formazione dei dipendenti.
Non hanno adottato un sistema dedicato a fronte delle dimensioni del comune e delle garanzie di anonimato che già l’email fornisce (anche secondo il parere dell’ufficio informatico). Quindi hanno optato per l’email.
Il Segretario Generale mi invia, tramite email, il seguente materiale: - Procedura di segnalazione; - Comunicazione in tema di whistleblowing diretta ai dipendenti; - Modello di segnalazione. Da questi documenti evinco che l’ente mette a disposizione dei propri dipendenti e dei propri collaboratori, a qualsiasi titolo, un apposito modello il cui utilizzo rende più agevole e rispondente ai requisiti della presente procedura.
Il modello è reperibile sulla rete Intranet (Portale del dipendente) nello spazio dedicato all’anticorruzione, sezione “Whistleblowing” ove sono altresì pubblicate le modalità di compilazione ed invio.
La segnalazione può essere indirizzata: al Responsabile per la prevenzione della corruzione dell’Ente individuato nel Segretario Generale.
La segnalazione può essere presentata con le seguenti modalità:
a) mediante invio, all’indirizzo di posta elettronica tal fine appositamente attivato, whistleblowing@comune.sp.it. In tal caso l’identità del segnalante sarà conosciuta solo dal Responsabile delle prevenzione della corruzione che ne garantirà la riservatezza, fatti salvi i casi in cui non è opponibile per legge;
b) a mezzo del servizio postale, o tramite posta interna; in tal caso, per poter usufruire della garanzia di riservatezza, è necessario che la segnalazione venga inserita in una busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “riservatezza personale” ed indirizzata al R.P.C.;
c) verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata, sottoscritta e riportata a verbale da uno dei soggetti legittimati alla loro ricezione.
101
SAVONA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 22 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
anticorruzioe@comunesavona.it. -‐ Sono state ricevute, nel corso del 2015 e da parte di aziende del settore informatico, offerte dirette all'automatizzazione della procedura con sistema informativo dedicato. In linea teorica ed in aderenza alla determinazione ANAC n. 6/2015, tale modalità sarebbe preferibile, quantomeno al fine di incrementare la percezione di maggior tutela dell'anonimato nel potenziale segnalante, che non è comunque garantito in assoluto dalla formulazione normativa (che tiene ovviamente conto della garanzia dei diritti di difesa di chi è oggetto di segnalazione, in considerazioni degli esiti disciplinari o penalistici tipici del fenomeno). Considerata tuttavia l'onerosità del sistema ed a fronte del tendenziale principio di invarianza di spesa nell'attuazione della Legge n. 190/2012, l'eventuale attuazione dell'automatizzazione verrà implementata nei successivi aggiornamenti annuali del PTPC, compatibilmente con le altre priorità di spesa dell'Amministrazione (anche in materia anticorruttiva, particolarmente nella formazione) in rapporto alle risorse disponibili.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Il P.T.P.C. rinvia al Codice di Comportamento in cui si conferma la predisposizione dell’indirizzo email.
Riscontro dell’ente
102
BERGAMO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 85 del 24/03/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Si ritiene il sistema previsto dal Piano adeguato alle esigenze di tutela dei dipendenti che segnalano devianze o illeciti.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si descrive l’istituto richiamando il Codice di Comportamento. Codice di Comportamento Art. 8 c.2 Il dipendente comunale, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria, segnala al dirigente della propria struttura di appartenenza eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza.
Art. 13 c.8 Il dirigente comunale intraprende con tempestività le iniziative necessarie ove venga a conoscenza di un illecito, attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare, ovvero segnala tempestivamente l'illecito all'ufficio per i procedimenti disciplinari e provvede ad inoltrare tempestiva denuncia all'autorità giudiziaria penale o segnalazione alla Corte dei conti per le rispettive competenze, dandone comunicazione al direttore generale. Nel caso in cui riceva segnalazione di un illecito da parte di un dipendente comunale, adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare, ai sensi dell'articolo 54-‐bis del decreto legislativo n. 165 del 2001, secondo quanto previsto nel precedente articolo 8.
Riscontro dell’ente Parlo con il Segretario il quale si dimostra una persona attenta e consapevole. Si rende immediatamente disponibile a mandarmi il Codice di Comportamento. Intanto mi spiega che non ha formalizzato una procedura precisa. Tale scelta non dipende da mancanza di attenzione, ma perché, nel giro di 2 anni, ha incontrato tutti gli 800 e rotti dipendenti del comune, durante appositi incontri di formazione da 60 persone ciascuno, da lui tenuti. Così facendo i dipendenti l’hanno conosciuto e lui ha potuto creare un rapporto con loro. Ha stabilito una relazione. Ora se loro hanno bisogno sanno a chi rivolgersi, chiamandomi al telefono o scrivendomi. Lui poi, caso per caso, valuta, approfondisce e procede eventualmente e direttamente. Spiega come in generale la procedimentalizzazione porta trasparenza, così più crea procedure più rende eventualmente visibile il soggetto che segnala. Punta alla confidenzialità nel rapporto tra lui e i dipendenti i quali devono aver fiducia che con lui sono al sicuro.
103
Gli è capitato di ricevere una persona per una segnalazione. Le ha chiesto di lasciare degli appunti anonimi, perché la strada per la riservatezza è evitare che rimangano prove della segnalazione.
104
BRESCIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 30 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 2 3 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Si ritengono adeguate le procedure adottate in merito alle garanzie di anonimato dei dipendenti. Con riferimento alla tutela del dipendente occorrerebbe meglio individuare procedure onde evitare l’abuso da parte dei dipendenti nell’utilizzo dello strumento per fini di ritorsione o per evitare procedimenti disciplinari.”
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano non se ne fa menzione. Nel sito c’è la voce “Modello per la segnalazione da parte del cittadino di condotte illecite”, utilizzabile da qualsiasi cittadino sia venuto a conoscenza di situazioni di illecito e intenda segnalarle.
Da questo emerge che la segnalazione può essere presentata:
a) mediante invio all’indirizzo di posta elettronica appositamente attivato dall’amministrazione anticorruzione@comune.brescia.it
b) a mano o a mezzo del servizio postale al seguente indirizzo: responsabile per la prevenzione della corruzione – piazza Loggia 3 25121 Brescia, con indicazione sulla busta “riservata personale”.
Riscontro dell’ente Parlo con la dott.ssa De Tavonatti che mi dice di inviare una email alla Segretaria Generale. Invio una email in cui chiedo: -‐ è stata prevista una procedura ad hoc per i dipendenti? -‐ come sono stati avvertiti i cittadini dello strumento della segnalazione? -‐ confermate l'adozione unicamente degli strumenti del documento cartaceo e dell'email? -‐ avete valutato la possibilità di adottare un software? Rimango in attesa.
105
COMO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 27/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma non era prevista dal P.T.P.C.
2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
L’ente era in attesa dell’elaborazione di un apposito sistema informatico e che il giudizio sarà fornito dopo l’adozione della misura.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale A tale fine, si richiede l’adozione di un sistema informatico riservato di ricezione delle segnalazioni, dandone adeguata informazione ai dipendenti.
Riscontro dell’ente La Segreteria Generale mi riferisce telefonicamente che stanno lavorando per creare un canale specifico così da tutelare l’anonimato. Stanno comunque facendo formazione in merito e i dipendenti sono stati informati che il Seg. Generale è il R.P.C. e che possono far riferimento alla sua email per l’adozione. Ad oggi, comunque, non è presente la disciplina sul sito, ma la stanno comunicando tramite questi momenti formativi.
106
CREMONA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n.11 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Le segnalazioni di possibili situazioni sintomatiche di fenomeni corruttivi da parte del personale del Comune di Cremona vanno indirizzate all’indirizzo di posta elettronica segretario.generale@comune.cremona.it.
Riscontro dell’ente
107
LECCO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 19 del 16/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
La funzione svolta dal RPC garantisce sempre l’anonimato. L’attuale sistema di tutela del dipendente che segnala illeciti, è considerato idoneo e sufficiente a garantirne l’anonimato e la tutela da azioni discriminatorie.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Tra le “Priorità strategiche” elencate nel Piano vi è “l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica per le segnalazioni da parte dei cittadini al Comune in merito al Piano di prevenzione della corruzione e dell’illegalità.”
Nella sezione “Amministrazione Trasparente” c’è la voce la voce “Direttiva sulla tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti sto 2014”.
PRESENTAZIONE SEGNALAZIONE SECONDO APPOSITO MODELLO ALLEGATO
A supporto delle pubbliche amministrazioni, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha predisposto e pubblicato sul proprio sito il modello, allegato a far parte integrante della presente direttiva, che i dipendenti delle p.a. stesse devono utilizzare per la segnalazione degli illeciti ai sensi dell'art. 54-‐bis del D.Lgs n. 165 del 2001.
I dipendenti del Comune di Lecco devono quindi compilare e sottoscrivere l’allegato modello per segnalare condotte illecite, di cui vengano a conoscenza in ragione del loro rapporto di lavoro presso il Comune stesso, quali in particolare: fatti di corruzione ed altri reati contro la p.a., fatti di supposto danno erariale e illeciti amministrativi.
A) Trasmissione segnalazione a mezzo servizio postale
La segnalazione del dipendente, redatta mediante la compilazione e la sottoscrizione dell’allegato modello può essere trasmessa in formato cartaceo tramite il servizio postale esterno, o tramite la posta comunale interna, in busta chiusa indirizzata al dirigente competente (al proprio dirigente se il segnalante è un dipendente e se la sua segnalazione non riguarda il comportamento di un dirigente) o al segretario generale (se trattasi di una segnalazione riguardante il comportamento di un dirigente o se il segnalante è un dirigente) come prescritto dall’art. 8, commi 4-‐5–6, del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Lecco.
Su tale busta chiusa deve essere riportata ben in evidenza la dicitura “Segnalazione Riservata ai
108
sensi della Legge n. 190/2012” sotto la denominazione del destinatario; sulla medesima busta non deve invece essere riportata l’indicazione del mittente.
Il Servizio Protocollo non deve aprire tale busta chiusa, limitandosi a registrarne il ricevimento, e deve assegnare la predetta busta chiusa al destinatario.
B) Trasmissione segnalazione tramite posta elettronica
La medesima segnalazione, compilata e sottoscritta con l’impiego dell’allegato modello, può essere inviata dal dipendente via posta elettronica come segue:
• nei casi previsti dall’art. 8, comma 4, del Codice di Comportamento dei dipendenti comunali il dipendente deve inviare la segnalazione via e-‐mail al proprio dirigente;
• nei casi previsti dall’art. 8, comma 5, del Codice di Comportamento dei dipendenti comunali il dipendente deve inviare la segnalazione al Segretario Generale/Responsabile della Prevenzione della Corruzione al seguente indirizzo e-‐mail appositamente istituito: anticorruzione@comune.lecco.it;
• nei casi previsti dall’art. 8, comma 6, del Codice di Comportamento dei dipendenti comunali il dirigente deve inviare la segnalazione al Segretario Generale/Responsabile della Prevenzione della Corruzione al seguente indirizzo e-‐mail appositamente istituito: anticorruzione@comune.lecco.it.
Riscontro dell’ente
109
LODI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 03/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Sono stati individuati nel piano comunale del triennio precedente numerose figure, deputate alla ricezione delle segnalazioni, al fine di permettere al dipendente di rivolgersi liberamente a quella di cui ha più fiducia, incentivando in tal modo tale strumento. Nel prossimo piano si prevede l'istituzione di un'email dedicata con garanzia di anonimato per il segnalante.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Al fine di dare attuazione a tale disposizione di legge, il Comune di Lodi garantisce la disponibilità di soggetti appositamente individuati a ricevere eventuali segnalazioni di illeciti da parte di dipendenti dell’amministrazione, in ragione della necessità di garantire la massima riservatezza. I soggetti individuati per la ricezione delle segnalazioni sono:
·∙ il Responsabile per la prevenzione della corruzione;
·∙ il Dirigente d’Area;
·∙ il Dirigente del Servizio personale;
·∙ il Segretario generale;
·∙ il Presidente del Nucleo di Valutazione.
La gestione delle segnalazioni è affidata in via esclusiva a tali soggetti (CON QUALI MODALITA’), i quali sono vincolati al rispetto degli obblighi di tutela dell’anonimato del denunciante nei modi e secondo i limiti stabiliti dalla legge. Il dipendente che ritenga di avere subito discriminazioni per il fatto di avere effettuato segnalazioni di illecito deve dare circostanziata notizia dell’avvenuta discriminazione al responsabile per la prevenzione della corruzione, il quale valuta la sussistenza degli elementi per la segnalazione dell’accaduto al dirigente competente, alla struttura competente per i procedimenti disciplinari e all’Ispettorato della funzione pubblica.
Il dipendente può inoltre:
·∙ segnalare l’avvenuta discriminazione alle Organizzazioni sindacali presenti nell’amministrazione comunale;
·∙ agire in giudizio nei confronti del dipendente autore della discriminazione e dell’amministrazione per ottenere la sospensione, la disapplicazione o l’annullamento della misura discriminatoria ed il
110
risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito.
·∙ inviare una mail dedicata, all’indirizzo anticorruzione@comune.lodi.it, al responsabile della prevenzione della corruzione, non accessibile ad altri settori e funzionari dell’ente, in modo da garantire la riservatezza della comunicazione e la tutela del segnalante.
Riscontro dell’ente Dopo aver lasciato un mio recapito, Il Segretario Generale mi richiama dicendomi che lui è troppo oberato, essendo stato assente alcuni giorni, e mi da il numero del suo collaboratore Dott. Sampogna, il quale mi spiega che loro fanno parte di una realtà molto piccola in cui è possibile un confronto quotidiano e diretto con i dipendenti. Per tale ragione non si è voluto imbrigliare il tutto con una procedura specifica. Il dipendente può quindi scrivere formalmente o dialogare senza direttamente. Quest’anno hanno adottato l’email leggibile unicamente dal segretario, accogliendo le previsione di A.n.a.c.. Tuttavia il Ced li ha informati che l’anonimato non è garantito da questo strumento. Magari cercheranno un software per i prossimi anni.
111
MANTOVA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
L'amministrazione si riserva di disciplinare la procedura per la raccolta di segnalazioni da parte di dipendenti con apposite linee guida del RPC.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale L’ente si dovrà dotare di un sistema informatizzato che consentirà l’inoltro e la gestione di segnalazioni in maniera del tutto anonima e che non consentirà l’archiviazione.
Riscontro dell’ente
112
MILANO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 123 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 13 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale In attuazione delle indicazioni del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione del Comune di Milano, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 137 del 31 gennaio 2014, ed in particolare dell’articolo 12 di tale Piano, è stata realizzata nella intranet comunale una piattaforma dedicata al whistleblowing.
Attraverso l’apposita piattaforma informatica la segnalazione viene indirizzata all’Organismo di Garanzia previsto dall’articolo 12 del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.
Per poter essere presa in considerazione dall’Organismo di Garanzia la segnalazione deve essere effettuata in buona fede, deve riguardare comportamenti lesivi dell’interesse pubblico e deve essere circostanziata.
L’Organismo di Garanzia, che riceve e verifica le segnalazioni al fine di avviare la necessaria attività istruttoria, è composto da due soggetti qualificati esterni all’Ente e da un dipendente esperto riconosciuto autorevole da parte della struttura. Detto Organismo, che è stato nominato con provvedimento del Sindaco in data 24 settembre 2014, dura in carica tre anni e i suoi membri non sono rinnovabili.
La piattaforma per le segnalazioni messa a punto dal Comune di Milano, tra i primi comuni italiani ad aver adottato tale strumento, è divenuta operativa da gennaio 2015 e coniuga il requisito imprescindibile della riservatezza e garanzia dell’anonimato con quello di accessibilità e sicurezza.
Mediante tale istituto il Comune di Milano, in funzione anticorruzione, intende fornire uno strumento operativo di presidio dell’etica e della legalità, per conseguire un miglioramento della propria organizzazione e dei rapporti tra questa e la cittadinanza.
Riscontro dell’ente Di seguito riporto un estratto della presentazione del software messa a disposizione, durante la V° Edizione del Master APC, da David Gentili -‐ Consigliere Comunale e Presidente Commissione Antimafia del Comune di Milano.
113
"
Organismo)di)Garanzia))""Nominato" dal" Sindaco" (24" seLembre" 2014)" resta" in" carica" tre" anni" e" i"membri"non"sono"rinnovabili."Autonomo)e) indipendente," raccoglie"e"gesBsce" le" segnalazioni"anche" in"forma" anonima," al" fine" di" avviare" indagini" interne," se" le" stesse" siano"connotate" esclusivamente" da" rilievo" pubblico," sufficientemente"circostanziate"e"deLagliate."L’organismo" beneficerà" delle" prerogaBve" e" poteri" uBli" ad" espletare" il"proprio" ruolo" nel" migliore" dei" modi." Ogni" segnalazione" effeLuata" fuori"dalla"buona"fede"e"lesiva"o"diffamante"per"la"persona"oggeLo"della"stessa"non"avrà"accesso"alle"tutele"speLanB"al"segnalante."
"
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
La Commissione antimafia del Consiglio Comunale di Milano è stata istituita il 23 di gennaio 2012 con votazione unanime di Consiglio comunale ed ha iniziato i suoi lavori il 7 di febbraio.
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
L’accesso" alla" piaLaforma" rende" criptaB" tua" i" daB" inseriB" dal"segnalante,"non"viene" tracciato" il" traffico"determinato"dall’accesso"e"dalla"navigazione"nella"piaLaforma,"tramite:"" un"reverse"proxy"per"rendere"irrintracciabile)l’URL"del"segnalante"" la"presenza"di"un"protocollo)“sicuro”)h+ps)" la"mail)criptata"e"nascosta"agli"amministratori"" l’assenza)di)log)di)accesso)registrato)sul"sistema"
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
114
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
115
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
116
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
117
La)Pia+aforma)del)Comune)di)Milano)
Il Whistleblowing
a cura di David Gentili
118
MONZA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 12 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
In genere le persone si presentano direttamente o scrivono mediante canali formali, documentando disservizi. Alcune segnalazioni di abuso sono state rilevate sui social network.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale E’ attivato un account presso il Servizio Integrità, accessibile al solo personale addetto al servizio, presso il quale i componenti dell’organizzazione potranno segnalare fatti rilevanti sotto il profilo disciplinare o penale. L’identità del segnalante non può essere rivelata ( ai sensi dell’art.1, comma 51, Legge 190/2012). La documentazione ricevuta presso la suddetta casella sarà periodicamente trasferita su appositi supporti custoditi a cura del Servizio Integrità. Le segnalazioni che dovessero risultare assolutamente infondate daranno luogo a procedimenti sanzionatori previsti dalla legge. Ove sia necessario, sentito il segnalante, il Segretario Generale può disporre l’adozione di trasferimento o assegnazione ad altre mansioni al fine di tutelare il segnalante da comportamenti ritorsivi.”
Riscontro dell’ente La Responsabile dell’Ufficio Integrità Amministrazione e Direzione, Dott. Viganò, mi contatta telefonicamente e mi spiega come abbiano creato, già da due anni, un’email diretta ai dipendenti. Ad oggi non è arrivata alcuna segnalazione. Ci sono stati casi di segnalazioni inviate in modalità cartacea ed anonime e segnalazioni avvenute di persona, tramite dialogo diretto con il R.P.C.. Tuttavia queste segnalazioni non hanno riguardato la corruzione ma comportamenti ritenuti scorretti. La Dott.ssa dice che possono essere molte le spiegazioni di ciò: il comune è impermeabile alla corruzione, i dipendenti non sono venuti a conoscenza di comportamenti corruttivi oppure non si fidano a segnalare. Il Comune ha creato un Servizio Integrità diretto a trattare proprio la tematica della corruzione. È formato da RPC e da 50 responsabili per ciascun settore che si sommano ai dirigenti che sono già, per legge, destinatari di eventuali segnalazioni. Questo è il frutto di un enorme lavoro di organizzazione del personale messo in atto dal RPC già dal 2013.
119
PAVIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
A tutela del dipendente che segnala illeciti è stata predisposta idonea procedura informatica che oltre a garantire la riservatezza del segnalante consente di registrare e custodire le segnalazioni con modalità tecniche tali da garantire la massima sicurezza. L’identità del segnalante è protetta in ogni contesto, a partire dal momento della segnalazione: tutti coloro che ricevono o sono coinvolti, anche solo accidentalmente, nella gestione della segnalazione sono obbligati a tutelare la riservatezza di tale informazione. La violazione dell’obbligo di riservatezza è fonte di responsabilità disciplinare, fatte salve ulteriori forme di responsabilità previste dall’ordinamento. Nel caso in cui, a seguito della segnalazione, venga avviato un procedimento disciplinare, l’identità del segnalante può essere rivelata al titolare del potere disciplinare e all’incolpato solo in determinati casi. I dipendenti che effettuano una segnalazione non possono essere sanzionati, licenziati o sottoposti ad alcuna misura discriminatoria per motivi collegati, anche solo indirettamente, alla segnalazione. Per misure discriminatorie si intendono le azioni disciplinari ingiustificate, le molestie sul luogo di lavoro ed ogni altra forma di ritorsione.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si ribadisce quanto annotato già nella Relazione.
Riscontro dell’ente Parlo con il Dott. Perotti della Segreteria Generale che si è occupato del P.T.P.C.. Mi spiega come abbiano creato un sistema interno diretto unicamente ai dipendenti, tramite il quale il dipendente scarica il modello di segnalazione, lo compila, lo scannerizza e lo carica all’interno di un software interno all’ente, che crea la segnalazione che arriva in formato email al R.P.C.. Quindi il dipendente non usa la sua email per inviare questo documento, ma ha le credenziali per accedere al software. La segnalazione è letta dal Segretario e da due suoi collaboratori, garantendo la piena riservatezza.
120
SONDRIO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Al fine di promuovere le segnalazioni di condotte illecite, è stato predisposto apposito Modello, allegato al presente piano quale n. 5 e disponibile sul sito istituzionale del Comune in formato aperto. Si specifica che le segnalazioni dovranno essere indirizzate al Responsabile della prevenzione della corruzione e che le denunce anonime non saranno prese in considerazione.
Il dipendente che non intenda avvalersi della disponibilità del soggetto interno all'amministrazione comunale, come sopra individuato, può effettuare le segnalazioni di illeciti direttamente ad A.N.AC. tramite l'indirizzo di posta elettronica whistleblowing@anticorruzione.it . L'amministrazione comunale si impegna a valutare la possibilità di introdurre misure ulteriori rispetto quelle previste nel presente paragrafo, sulla base delle indicazioni fornite dal Piano Nazionale Anticorruzione e dall'esperienza di applicazione del presente Piano, senza maggiori o nuovi oneri a carico del bilancio comunale.”
Riscontro dell’ente Il Segretario Generale inizialmente mi comunica che, per quel che riguarda il P.T.P.C. 2016/18, hanno adottato una “via di mezzo”: in attesa del nuovo PNA hanno predisposto un aggiornamento relativo solo al 2016. Successivamente il Segretario Generale mi invia una email in cui mi dice che l'aggiornamento del Piano anticorruzione è avvenuto con deliberazione della Giunta Comunale n. 11 del 28.01.2016 ed è visibile nella Home page del Comune di Sondrio nella raccolta di delibere ALBO PRETORIO -‐ Deliberazioni, Determinazioni e ordinanze dove è visibile la delibera sopra richiamata Link: http://sondrio.sipalinformatica.it/atti/delibere.aspx Appena possibile verrà aggiornata anche la pagina relativa su Amministrazione Trasparente.
121
VARESE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 22 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
L’ufficio incaricato dell’introduzione del sistema non ha rappresentato specifiche criticità. Sono state osservate le direttive Anac sul punto. Nel corso del 2016 è prevista l’introduzione della gestione telematica delle segnalazioni.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano, nell’Allegato B -‐ Interventi, Tavola 12, indica “Sperimentazione di un sistema informatico differenziato e riservato di ricezione delle segnalazioni“.
Nella sezione “Amministrazione Trasparente” – “Altri Contenuti” – “Corruzione” c’è la voce “Segnalazione di condotte illecite riscontrate nell'ambito dell'attività comunale” in cui si riporta la procedura ed il modello di segnalazioni predisposti da A.n.a.c.
Riscontro dell’ente Parlo con il dott. Berti il quale mi rappresenta che hanno fatto girare una circolare in materia di whistleblowing, in cui si precisa che, in attesa di adottare un software “come quello di Milano”, hanno predisposto in via provvisoria una procedura cartacea, con la quale il dipendente scarica il modello dal sito e lo spedisce in doppia busta chiusa al Protocollo con la dicitura “privacy – non aprire”, mettendo come destinatario il RPC.
122
ANCONA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 169 del 24/03/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Il sistema materialmente attivato nel corso degli anni 2014-‐2015 essenzialmente incentrato sul deposito di denuncia scritta su testo libero, deve essere affiancato (come alternativa a detta prima modalità che si ritiene comunque di dover confermare stante comunque la sua praticabilità generalizzata da parte di tutti i dipendenti ed estremamente flessibile) quanto prima anche dalla modalità a mezzo e-‐mail con garanzia dell'anonimato su modello a contenuto standard secondo le indicazioni dell'ANAC. A fine Dicembre 2015 è stata attivata la modalità di ricezione a mezzo e-‐mail interna diretta esclusivamente al RPC con tutela dell'anonimato del mittente interno certo.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Il Comune di Ancona ha inserito per l'utenza interna (nel c.d. canale intranet) la sezione Amministrazione Trasparente all'interno della quale è spiegato come effettuare una segnalazione di illecito.
Oltre all'inserimento del modulo informatico per la denuncia, reperibile in cartaceo (ma chi va a prenderlo facendosi vedere???) presso le rispettive sedi di lavoro per i dipendenti senza una postazione informatica, in tale sezione si trova la descrizione del trattamento della denuncia da parte dell'Ente. In particolare, dopo un breve cenno alle fonti normative e alla ratio dell'istituto, nonché all'oggetto della segnalazione viene dettagliatamente spiegato che il modulo di denuncia deve essere presentato esclusivamente al Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) del Comune di Ancona con una delle seguenti modalità:
a) per i dipendenti lavoranti presso l'Ente attraverso la propria postazione informatica lavorativa e/o comunque autonomamente muniti (non serve avere la PEC), tramite l'invio all’indirizzo di posta elettronica “segnalazioni@comune.ancona.it”, appositamente dedicato alla ricezione delle segnalazioni da parte del R.P.C., del MODULO PER LA SEGNALAZIONE debitamente: 1. compilato a mano o a mezzo stampa; 2. sottoscritto in modo leggibile; 3 trasformato, a mezzo scansione, in file pdf (preferibilmente pdf/A) e così allegato alla e-‐mail che si invia. Detta casella dedicata di posta elettronica è utilizzata esclusivamente dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (R.P.C.) che ne garantisce la riservatezza ai sensi dell'art. 54-‐bis del
D.Lgs. 165/2001;
b) indistintamente per tutti i dipendenti lavoranti (che differenza c’è con i “dipendenti lavoranti” di cui sopra?) presso l'Ente tramite il servizio postale esterno (Poste Italiane o altro operatore) o
123
anche tramite la posta interna all'Ente). In tal caso, per la tutela dell'identità del segnalante il MODULO PER LA SEGNALAZIONE (compilato e sottoscritto in modo leggibile) deve essere inserito in una busta chiusa con la dicitura “riservata personale”, recante il seguente indirizzo: Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (R.P.C.) del Comune di Ancona, Largo XXIV Maggio 1 – 60121 Ancona. Nel caso di consegna a mani (c.d. posta interna) detta busta chiusa deve essere depositata esclusivamente nella cassetta postale ubicata sul muro all'esterno della U.O. Front Office del Protocollo Generale posta a piano terra della sede comunale centrale Palazzo del Popolo sita in Largo XXIV Maggio n. 1 (ma è una casella che serve anche ad altro o solo per le segnalazioni?);
Qualora il dipendente intendesse segnalare l'illecito direttamente all'Anac:
a) a mezzo e-‐mail (non serve la PEC), attraverso la postazione informatica in uso presso l'Ente quale propria postazione di lavoro e/o comunque di proprietà (ad uso personale), all’indirizzo di posta elettronica whistleblowing@anticorruzione.it. (come da Comunicato ANAC 9.1.2015 -‐ per informazioni ulteriori presso l'ANAC Rivolgersi a: Carmine Giustiniani – cell. 366.6455796);
b) tramite il servizio postale esterno (Poste Italiane o altro operatore): In tal caso, per la tutela dell'identità del segnalante il MODULO PER LA SEGNALAZIONE (compilato e sottoscritto in modo leggibile unitamente a copia di un documento di riconoscimento del segnalante e l'eventuale documentazione a corredo della denuncia.) deve essere inserito in una busta chiusa con la dicitura “riservata personale – contiene denuncia ex art. 54-‐bis D.Lgs. 165/2001” indirizzata alla Autorità Nazionale Anticorruzione Via M. Minghetti, 10 -‐ 00187 Roma.
E vi è la seguente valutazione “Altro grande problema è quello tecnologico. Le piattaforme informatiche criptate per l'invio di segnalazioni da parte dei whistleblower pongono sfide molto complesse. In circolazione c'è di tutto e succede perfino di trovare aziende che usano piattaforme di whistleblowing create da imprese che vendono tanto le piattaforme che permettono al lavoratore del pubblico impiego o dell'azienda privata di inviare segnalazioni di illeciti quanto il software che permette al datore di lavoro di spiare i dipendenti e quindi anche di poter scoprire l'identità del whistleblower.
La proposta di legge prevede che l'ANAC adotti delle apposite linee guida che specifichino le procedure per la presentazione e la gestione delle segnalazioni mediante l'utilizzo di modalità anche informatiche e promuovendo il ricorso a strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell'identità del segnalante e per il contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione.
In attesa di tali indicazioni il Comune di Ancona ha inserito nella Intranet dell'Ente lo specifico link che permette il diretto collegamento al sito dell'ANAC contenente il comunicato in materia di whistleblowing, fermo restando che qualunque dipendente dell'Ente può, in qualità di cittadino, effettuare all'ANAC le denunce seguendo le istruzioni sul sito della medesima autorità.
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott. Viviana Valletta che fa parte del “Gruppo R.P.C.” appositamente creato nell’ente. Mi dice che sulla Piattaforma Intranet sono stati caricati il modello e le istruzioni. Ogni dipendete che ha la propria postazione telematica può scaricare il modello, compilarlo ed inviarlo via email al R.P.C.. Rispetto alla previsione del modulo reperibile in cartaceo presso le rispettive sedi di lavoro per i dipendenti, le chiedo se non c’è il rischio di essere riconosciuto. Lei mi dice che in ogni sede ci sono
124
spazi dedicati con plichi di diversi documenti e che quindi nessuno vede quale modulo venga preso, perché chi prende lo fa autonomamente, senza chiedere indicazione in merito. Le chiedo come mai ci sono previsioni dirette a “dipendenti lavoranti presso l'Ente” e a “indistintamente per tutti i dipendenti lavoranti”. Lei mi dice che l’ente ha numerosissime sedi e ci sono anche dipendenti allocati in sedi di altri enti. Mi dice che stanno pensando di togliere la casella di posta dall’ufficio del Protocollo. Loro danno priorità al canale diretto con l’A.n.a.c., visto che ad oggi non hanno le risorse per adottare strumenti ulteriori rispetto ad email e documento cartaceo.
125
ASCOLI PICENO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
Il Segretario Comunale mi conferma che l’aggiornamento al P.T.P.C. non è stato ancora adottato che lo adotteranno entro giugno.
126
FERMO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 36 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Nonostante la misura non sia prevista, il R.P.C. annota che che: Non è pervenuta alcuna segnalazione e comunque sarebbero state garantite tutte le tutele previste dall’articolo 54 bis del decreto legislativo 165/2001 recepite nel PTPC. La normativa disciplina nel dettaglio le tutele che appaiono esaustive.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale L’ente applicherà con puntualità la già esaustiva e dettagliata disciplina.
Riscontro dell’ente Il nuovo R.P.C. Dott. Francesco Michelangeli (da dicembre non è più il Segretario Generale) conferma che non hanno previsto una disciplina apposita. Conta sul fatto che i dipendenti scrivano alla sua email o trovino comunque il modo migliore per effettuare la segnalazione. Il R.P.C. chiarisce che la normativa è chiara sul concetto di anonimato ma non sulle modalità con cui realmente tutelarlo. Il R.P.C. si dichiara molto scettico sull’utilità di questa misura che spesso si risolve in una delazione. Spiega, inoltre, che l’amministrazione può agire solo da un punto di vista disciplinare e non può fare altro ed esprime dubbi anche sul portale che presenterà nel prossimo periodo l’A.n.a.c.. Dice che il whistleblowing un istituto non semplice e anche pericolo perché si basa sulla vox populi.
127
MACERATA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 18 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
L’unica segnalazione anonima pervenuta da parte di esterni non è avvenuta con la procedura di whistleblowing. Non essendo pervenute segnalazioni, non è stato possibile verificare concretamente la tenuta del sistema di tutela del dipendente. Le misure adottare si ritengono al momento appropriate.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale La segnalazione di dipendenti e soggetti esterni può essere presentata, utilizzando l’apposito modello pubblicato nel sito istituzionale.
-‐ a) mediante invio all’indirizzo di posta elettronica ordinaria: anticorruzione@comune.macerata.it oppure all’indirizzo di posta elettronica certificata (P.E.C.): comune.macerata.anticorruzione@emarche.it ;
-‐ b) a mezzo del servizio postale o tramite posta interna, indicando nella busta la dicitura “Segnalazione riservata al Responsabile della prevenzione della corruzione” al seguente destinatario: Responsabile della Prevenzione della Corruzione -‐ Piazza Libertà, 3 -‐ 62100 Macerata;
-‐ c) verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata al Responsabile della prevenzione della corruzione.
Qualora le segnalazioni riguardino il Responsabile della prevenzione della corruzione gli interessati possono inviare le stesse direttamente all’A.N.A.C.. Eventuali segnalazioni anonime saranno prese in considerazione solo se adeguatamente circostanziate.
Riscontro dell’ente Parlo con la Segreteria Generale la quale mi conferma le tre modalità suddette. Si riservano di richiamarmi in caso accertino la presenza di un sistema informativo.
128
PESARO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 9 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Al momento non è formalizzata una procedura di segnalazioni di illeciti. Eventuali denunce vengono accolte e analizzate dall'amministrazione prevedendo forme di tutela dell'anonimato. “La formalizzazione di una procedura e la sua pubblicizzazione all'interno dell'ente, sono precondizioni necessarie alla più ampia applicazione della norma. Nel corso del 2016 l'amministrazione ha previsto azioni in tal senso.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Entro il 30 aprile del corrente anno, sarà presentata all’assise consiliare specifico regolamento di disciplina di tali ipotesi; in tale sede verranno definite ulteriori modalità incentivanti la denuncia di illeciti, nonché azioni di tutela dell’anonimato anche mediante l’utilizzo di procedure informatizzate.”
Riscontro dell’ente La Segreteria Generale mi dice che ad oggi non risulta che tale passaggio sia stato fatto.
129
URBINO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 8 del 25/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Le misure adottate sono sufficienti per garantire l'anonimato. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Sul sito sono caricate le Linee guida di A.n.a.c.. Riscontro dell’ente
Chiamo il segretario il quale guarda con me la sezione “Amministrazione Trasparente” e, confondendosi con la Relazione Annuale 2015, afferma che il P.T.P.C. è caricato. Mi chiede di richiamarlo. Lo chiamo nel pomeriggio ma non mi risponde. Provo a richiamarlo i giorni successivi ma non risponde. Il Centralino mi dà il suo numero di cellulare. E lo chiamo. Mi dice che il Piano dovrebbe essere pubblicato e che la delibera dovrebbe essere la n.8 del 2016. Io controllo nell’area “Corruzione” della sezione “Amministrazione Trasparente” e verifico che il Piano non c’è ancora. Nelle Disposizioni Generali ci sono i due piani precedenti. Non trovo la delibera, richiamo il centralino ma non mi rispondono. La segretaria del Sindaco mi passa l’Ufficio delibere, il quale mi dà gli estremi della delibera, ma non può mandarmi il P.T.P.C.. Scrivo un sms al Segretrario per informarlo dell’accertata mancanza di pubblicazione, ma non ho risponde più. Non mi resta che attendere che lo pubblichino.
130
CAMPOBASSO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Misura non adottata anche se prevista, per “difficoltà organizzative”. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
A partire dall’anno 2016 si implementerà un sistema informativo dedicato alla segnalazione degli illeciti che garantisca l’anonimato.
Sul sito internet dell’ente è caricato il modello A.n.a.c., ma non si specifica a quale indirizzo di posta / email inviarlo.
Riscontro dell’ente
Parlo direttamente con la Segretaria Comunale la quale mi informa che si è appena insediata e sta studiando il P.T.P.C. che non ha predisposto. Ad oggi non è stata prevista una procedura, ma su sua espressa richiesta, il Ced sta lavorando in tal senso.
131
ISERNIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 6 del 04/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Non indicano la modalità di raccolta delle segnalazioni. Si provvederà con il piano 2016/2018 ad idonea previsione ritenendo necessario utilizzare lo strumento informatico che garantisce al meglio l'anonimato in un ente di medie e piccole dimensioni, dal momento che il software in dotazione per l'anno 2015 non ha consentito la attivazione di una specifica modalità predisposta per lo scopo.” “Ritengo che vada in assoluto garantito l’anonimato e che ciò è possibile negli enti solo attraverso adeguati sistemi informatici.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Al Piano è allegato il modello di segnalazione, secondo cui la segnalazione può essere presentata:
a) mediante invio all’indirizzo di posta elettronica del Segretario Generale o del proprio Responsabile di Settore;
b) verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata ad uno dei predetti soggetti legittimati alla ricezione.
Riscontro dell’ente
132
ALESSANDRIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 33 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
E' pervenuta notizia di richiesta di rinvio a giudizio ex art. 416 s.s. c.p.p. (art. 314 c.p.) e successivamente di rinvio a giudizio per un dirigente in relazione a fatti per i quali nell'anno 2012 lo stesso è stato sottoposto a procedimento disciplinare conclusosi con atto di archiviazione. Pertanto è stata data applicazione all'art. 55 ter, comma 3 del D.Lgs. 165/2001.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Come previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione è stato attivato, nell’anno 2015, un account “fplegge190.flussoinformativo@comune.alessandria.it”, visibile solo dal Responsabile della prevenzione della corruzione e utilizzabile in merito alle tutele specificamente previste dalla normativa, dal dipendente che intenda segnalare illeciti di cui sia venuto a conoscenza.
La segnalazione potrà essere presentata mediante invio di una mail al predetto indirizzo di posta elettronica, nel pieno rispetto dell’anonimato secondo le previsioni normative vigenti.
Riscontro dell’ente Invio email al Segretario per avere delucidazioni. Rimango in attesa di riposta.
133
ASTI
Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 17 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Positivo. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano dice solo “In attuazione della normativa sopracitata, con apposito provvedimento, al fine di garantire l’effettività di tale tutela nell’ambito della Città di Asti, sono individuate le modalità procedurali e gli accorgimenti tecnici necessari riguardanti il procedimento di gestione delle segnalazioni di che trattasi. Tali segnalazioni devono essere inoltrate al Responsabile della prevenzione della corruzione. Qualora riguardino lo stesso Responsabile, le suddette segnalazioni possono essere inviate direttamente all’ANAC.”
All’interno della Sezione “Amministrazione Trasparente – Altri contenuti – Corruzione” vengono caricati il modulo di segnalazione e un documento che spiega le modalità di segnalazione. Da questi emerge che:
Il dipendente comunale effettua le segnalazioni utilizzando un apposito modulo (allegato 1 al presente atto) reso disponibile sul sito istituzionale della Città di Asti nella sezione “Amministrazione trasparente”, sotto-‐sezione “Altri contenuti -‐ Corruzione”, nel quale sono altresì specificate le modalità di trasmissione.
Il modello deve garantire la raccolta di tutte le informazioni utili all’accertamento del fatto segnalato e, quindi, le generalità del segnalante, la descrizione dei fatti e le circostanze di tempo e di luogo in cui si sono svolti, gli elementi utili ad identificare il soggetto che ha commesso il fatto, eventuali altri soggetti coinvolti, eventuale documentazione utile ecc.
La segnalazione può essere fatta anche utilizzando un altro modulo purché contenente gli stessi elementi essenziali.
Le segnalazioni devono essere inoltrate al Responsabile della prevenzione della corruzione e devono essere presentate in forma cartacea, in doppia busta chiusa che rechi all’esterno l’indirizzo “Responsabile della prevenzione della corruzione della Città di Asti, p.zza S. Secondo n. 1, Asti” e la dicitura “riservata personale”. L’ufficio Protocollo provvederà alla protocollazione con modalità tali da garantire la sicurezza e la riservatezza e procederà alla trasmissione al Responsabile suddetto.
La segnalazione ricevuta da qualsiasi altro soggetto diverso dall’ufficio Protocollo deve essere
134
inoltrata al Responsabile stesso.
Nel caso in cui la segnalazione riguardi il Responsabile della prevenzione della corruzione, la segnalazione potrà essere inviata direttamente all’ANAC.
I dati ed i documenti oggetto della segnalazione vengono trattati nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Riscontro dell’ente Ho chiamato due volte ma dopo che il Centralino mi passa la Segreteria Generale non mi risponde nessuno.
135
BIELLA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Le tutele previste dalla legge sono sicuramente sufficienti. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente Parlo con il dott. Romano dell’Ufficio Affari Generali il quale, dopo avermi dimostrato di conoscere la materia e il temine entro cui il P.T.P.C. dovrebbe essere pubblicato, mi informa che di solito pubblicano tutto in maniera tempestiva e quindi se non c’è il Piano 2016/18 è perché non lo hanno ancora adottato.
136
CUNEO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
La Segreteria Generale mi conferma che il P.T.P.C. in vigore è quello 2014/16 e sostengono che sia ancora valido.
137
NOVARA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 20 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Positivo. Emerge la necessità di una maggiore sensibilizzazione sull'importanza dell'etica e sulla percezione che di tale istituto, che deve investire tutti gli attori . In sede di dibattito consiliare sono emerse perplessità in ordine a tale istituto, quale strumento che può fare emergere delazioni finalizzate ad inquinare il clima piuttosto che costituire un efficace strumento di prevenzione della corruzione. Sarebbe opportuno che fosse l'ANAC a predisporre un sistema informatico blindato per le segnalazioni di illeciti unico per tutti gli Enti anziché lasciare l'adozione di tali misure alla libera iniziativa del singolo Ente. Sarebbe utile che Il RPC potesse avere un canale dedicato con ANAC.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Misure previste nel Piano, già attuate: • Predisposizione di “registro segnalazioni” per la raccolta delle segnalazioni al responsabile della
prevenzione della corruzione di situazioni di illecito • Adozione di un sistema informatico finalizzato alla protezione dei whistleblowers • Creazione di casella di posta elettronica per segnalazione illeciti al RPC
Sono state raccolte 2 segnalazioni pervenute di cui una ha dato esito negativo; per la seconda disposti accertamenti attraverso altri organi esterni.
Nella sezione “Amministrazione trasparente”, sotto-‐sezione “Altri contenuti -‐ Corruzione”, c’è un sistema di segnalazione diretta https://docs.google.com/forms/d/1wquZKkSbmU3EKKRW6vxSNgdXIatjIc9TwrV82O6Gw3U/viewform
Riscontro dell’ente Dopo aver inviato email, mi chiama la Dott.ssa Danzì, la quale mi comunica che il sistema adottato è dedicato per tutti, dipendenti e non. Mi spiega che compilando le aree indicate si crea una email che è leggibile dalla Segretaria Generale e dalla sua collaboratrice (segretaria). Tuttavia non si esclude che l’Ufficio Informatico possa leggere queste email e risalire al mittente. Per tale ragione si attende un sistema messo a punto da A.n.a.c.. Quando stampa la segnalazione il nome non compare, ma poi è logicamente rintracciabile il soggetto segnalatore.
La Dott.ssa raccolta che sia la politica sia i dipendenti vivono questi adempimenti come una “rottura di scatole”. Anche la parola stessa “corruzione” è difficile da mandare giù. Fortunatamente il Sindaco ha richiesto un incontro i dirigenti, i quadro e le P.O. per spiegare
138
l’importanza di questi adempimenti.
La Segretaria mi dice che ha un ruolo in Anci e si occupa di questi temi. Lamenta la mancanza di strumenti informatici, e non, che siano omogenei e che valgano per tutti. Chiarisce come il vero strumento siano le tabelle di valutazione del rischio e di previsione di misure; ed è necessario creare dei modelli predefiniti, se no ognuno agisce come vuole e può.
Spiega come il paradosso sia che quando si mette in contatto con A.n.a.c. non si trova risposta e lamenta la mancanza di un canale privilegiato per i R.P.C. e la sensazione di essere considerato come un semplice dipendente che segnalare ed è quindi più facile rivolgersi direttamente alla Procura.
139
TORINO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 49 del 09/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 2 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Si ritiene che il sistema risulti adeguato. Allo studio predisposizione di casella di posta dedicata. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel 2015 è andata a regime anche la procedura del whistleblowing. Il Segretario Generale, responsabile della prevenzione della corruzione, ha approvato apposita procedura con determinazione del 15 dicembre 2014 (Mecc. N. 2014 45083/002) nella forma di una guida per il segnalante. Sul sito intranet è stata messa a disposizione dei dipendenti sia la guida, che contiene indicazioni utili in ordine all’oggetto della segnalazione, alle tutele riservate al segnalante e alle modalità di invio del modulo di segnalazione, sia il modulo da utilizzare. Nell’anno sono pervenute al RPC due segnalazioni. Per una sono ancora in corso gli accertamenti, l’altra invece si è chiusa riguardando in realtà fatti già accertati con procedimento disciplinare. Nel 2016 si attiverà casella email dedicata e direttamente intestata al RPC.
Riscontro dell’ente La Dott. Cammerata mi conferma l’utilizzo dell’email ed invio email al Segretario Generale per chiedere delucidazioni. Rimango in attesa di risposta.
140
VERBANIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 40 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Non è stata attivata una casella mail presso il nostro Ente (ancorchè richiesta ai Servizi informatici). Tuttavia è stata data comunicazione scritta ad ogni dipendente di rivolgersi direttamente a whisleblowing@anticorruzione.it (ANAC). Non possiamo quindi sapere se sia stata utilizzata. Perché possa correttamente funzionare dovrà essere attivata una casella di posta elettronica interna. Sarà espressamente prevista nel PTPC 2016.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel corso del 2015 si è richiesta l'attivazione di una casella di posta elettronica dedicata alle segnalazioni del personale nell'assoluta tutela dell'anonimato. Non è stato possibile realizzarla e viene rimandata al 2016. Per ovviare temporaneamente a questa mancanza, si è data a tutti i dipendenti con comunicazione scritta il riferimento dell'analoga casella direttamente ad ANAC. Certamente, ricorrendo direttamente ad ANAC, mancano poi le eventuali informazioni che ne deriverebbero e sulle quali andrebbe costruito il nuovo Piano. Evidentemente problemi tecnici analoghi sono stati registrati da tutti i Comuni, almeno a giudicare dalla pubblicità che perviene ora in modo martellante di sistemi automatici di whistleblowing. La misura sarà quindi attuata nel corso del 2016.
Riscontro dell’ente
141
VERCELLI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 27 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano si pone come obbiettivo realizzato nel 2015: “Divulgazione delle modalità di segnalazione di illeciti e del valore del whistleblower;” Obbiettivo dell’aggiornamento:
• Approfondimento e divulgazione dell’istituto del whistleblower: Approfondimento e divulgazione dell’istituto del whistleblower In occasione della formazione ai dipendenti si approfondirà l’istituto del whistleblower. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione valuterà con i Referenti l’introduzione di strumenti di segnalazione da parte di soggetti esterni nella prospettiva di estendere l’istituto del whistleblower. Si potranno realizzare comunicazioni, circolari, ecc...tramite la posta interna e/o incontri nei vari Settori, al fine di consentire una compiuta conoscenza da parte dei dipendenti dell’istituto.
• Interviste anonime per valutare la percezione della corruzione da parte dei dipendenti e il valore della integrità e della legalità Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, in collaborazione con i Referenti per la prevenzione della corruzione, coadiuvati dall’ufficio di prevenzione della corruzione, somministra a campione questionari da compilare in forma anonima al fine di raccogliere degli elementi circa la percezione della corruzione da parte dei dipendenti e sulla rappresentazione del valore dell’integrità e della legalità.
Si definiscono le seguenti indicazioni operative al fine di dare attuazione alle prime misure di tutela del dipendente segnalante illeciti, il cosiddetto whistleblower: • Si adotta il modello di segnalazione, approvato dal Ministero dell’Interno, allegato n.3 al
presente Piano. Questo modello deve essere utilizzato limitatamente per segnalazioni al Responsabile della Prevenzione della Corruzione per eventuali fatti illeciti di cui si è a conoscenza. La segnalazione deve essere firmata del segnalante.
• Al fine di assicurare la tutela dell’anonimato del segnalante, la segnalazione deve essere inserita in busta chiusa, avendo cura di imbustare la stessa sigillata in altro plico chiuso, ( sistema della doppia busta), apponendo la seguente dicitura: NON APRIRE -‐ COMUNICAZIONE RISERVATA AL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE senza apporre alcun altro segno sulla busta esterna.
142
• La busta potrà essere consegnata secondo le modalità prescelte dal segnalante: - presso l’Ufficio Protocollo; - per posta; - di persona al Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
Non sono ammessi invii di segnalazioni per posta elettronica alla casella del Segretario Generale La busta chiusa verrà protocollata e SENZA ESSERE APERTA verrà consegnata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, che provvede alla conservazione della stessa in apposto luogo non accessibile a terzi. Le modalità qui definite saranno oggetto di valutazione, in fase di prima applicazione e potranno essere previste ulteriori modalità, comunicate a cura del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, qualora venissero presentati suggerimenti dagli stakeholders, successivamente l’adozione del presente Piano.
Riscontro dell’ente
143
BARI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 29 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 2 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema attuale di tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti è insoddisfacente. A tal fine è in fase di adozione un sistema informatico per il Whistleblowing, dedicato e con garanzia dell'anonimato (provvedimento di impegno di spesa n. 2015/175/00002).
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Al fine di dare piena attuazione al principio di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti è stata avviata l'acquisizione di un sistema informatizzato che consenta di gestire le segnalazioni indirizzandole al destinatario competente (RPC e altro soggetto dallo stesso designato) assicurando la copertura dei dati identificativi del segnalante, mediante codifica, salvo che la segnalazione non sia anonima o che ricorrano le condizioni legali che rendono indispensabile svelarne l’identità ai soggetti autorizzati.
Il Direttore della Ripartizione Innovazione Tecnologica, Sistemi Informativi e TLC provvede ad attivare il predetto sistema e a darne comunicazione tempestiva al Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
Riscontro dell’ente
144
ANDRIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 10 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
È stata resa nota ai dipendenti la possibilità di effettuare segnalazioni degli illeciti all'Ufficio preposto mediante mail istituzionale o documento cartaceo (con quali modalità è stata comunicata/quale indirizzo/come inviare le lettere?). Tuttavia, la previsione contenuta nel PTCP (2016-‐2018), all'art. 8.3, concernente la realizzazione di canali differenziati e riservati per ricevere le segnalazioni anche attraverso la creazione di un sistema informatico non è stata attuata stante la carenza di risorse umane strumentali e finanziarie. Si evidenzia, infatti, l'assenza, nell'anno 2015, di una struttura dedicata, per carenza di risorse umane. La stessa è in corso di costituzione e diverrà operativa nell'anno 2016. In armonia con le disposizioni previste nel Piano Nazionale Anticorruzione, l’Amministrazione, al fine di dare piena e concreta attuazione al principio di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti -‐ nei limiti delle risorse disponibili -‐ implementerà idonea piattaforma informatica, che, previo testing interno, consentirà di indirizzare la segnalazione al destinatario competente assicurando: 1) l'anonimato del segnalante; 2) l'identificazione del segnalante, ove necessario, da parte del destinatario competente nel caso di segnalazione non anonima. In ogni caso, ci si riserva di formulare una valutazione compiuta con l’entrata a regime del citato sistema. L'introduzione di una efficace procedura informatica differenziata ed in grado di assicurare adeguata riservatezza rappresenta comunque un presupposto indefettibile per garantire la tutela astrattamente riconosciuta.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si specifica che la realizzazione di canali differenziati e riservati per ricevere le segnalazioni anche attraverso la creazione di un sistema informatico costituisce specifico adempimento da porre in essere, a cura dei Dirigenti da individuarsi, entro il 31.12.2016.
Riscontro dell’ente
145
TRANI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 7 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Il pubblico dipendente che denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia, a meno che il fatto non comporti responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione (art. 1, comma 51, legge 190/2012).
Nell’ambito del procedimento disciplinare, l’identità del segnalante può essere rivelata solo ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell’incolpato. La denuncia è sottratta all’accesso previsto dagli artt. 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241.
Riscontro dell’ente Contatto telefonicamente il Segretario Generale, il quale mi risponde, mi ascolta, ma poi mi dice che è in riunione e di richiamarlo. Richiamo la settimana dopo ma non mi risponde nessuno della Segreteria Generale. Quando il Segretario, finalmente, mi risponde e gli chiedo delucidazioni, lui mi dice che preferisce non rilasciare alcuna informazione in merito. Io gli spiego che vorrei solo sapere se la misura è adottata o meno e che non sto chiedendo dati riservati, ma lui mi ribadisce che non intende rispondere.
146
BARLETTA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 66 del 14/04/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Giudizio negativo. Si auspica la fornitura, da parte dell’Anac, di uno specifico software unico per tutte le PP.AA.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Al Piano viene allegato Modello per la segnalazione di condotte illecite da parte dell’informatore (whistleblower). Si riporta che al fine di aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione, vi è stato Inserimento nel P.T.P.C. di procedure interne per la tutela del whistleblower nel PTPC 2015/17. Si prevedere l’adozione di un sistema informatico differenziato, finalizzato alla protezione del whistleblower entro il 31/12/2017.
L’ Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD) svolge i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza (art. 55 bis D.Lgs. n. 165/2001), provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’Autorità Giudiziaria, propone l’aggiornamento del Codice di comportamento del Comune di Barletta.
Infine l’UPD costituisce “Ufficio di ascolto” per le segnalazioni “interne”, ossia da parte del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. whistleblower). L’ufficio si avvarrà (entro IL 31/12/2017) di un sistema informatico di segnalazione che consenta la copertura dei dati identificativi del segnalante e, soltanto ove necessario, consenta di identificare il segnalante con apposite credenziali attribuite al Responsabile della prevenzione della corruzione. L’UPD dovrà informare tempestivamente il Dirigente ed il Responsabile della prevenzione per assumere le iniziative necessarie. Oltre alla procedura interna sopra descritta per la segnalazione di comportamenti a rischio, in ogni caso al dipendente “segnalante” si applicano tutte le tutele previste dall’art. 54bis del D.Lgs. n. 165/2001.
L’ufficio si avvarrà entro il 31/12/2017 con la collaborazione dell’Informatico responsabile dello S.R.I.T., di un sistema informatico di segnalazione, che consenta la copertura dei dati identificativi del segnalante e, soltanto ove necessario, consenta di identificare il segnalante con apposite credenziali attribuite al Responsabile della prevenzione della corruzione. L’UPD dovrà informare tempestivamente il Dirigente ed il Responsabile della prevenzione per assumere le iniziative necessarie. Oltre alla procedura interna sopra descritta per la segnalazione di comportamenti a rischio, in ogni caso al dipendente “segnalante” si applicano tutte le tutele previste dall’art. 54bis del D.Lgs. n. 165/2001. L’UPD e l’URP pubblicizzano in modo efficace i rispettivi canali di ascolto
147
(es. pec, sito web,......).
Le segnalazioni debbono essere ricevute dal Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) e/o dal Responsabile dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD) secondo il modello allegato (Allegato 6) che il denunciante deve compilare per la illustrazione delle circostanze di fatto e per la segnalazione degli autori delle presunte condotte illecite. Nel caso la segnalazione sia ricevuta dall’UPD il Responsabile deve trasmetterla tempestivamente al RPC. Su tutti i soggetti coinvolti nel procedimento di segnalazione dell’illecito e di gestione della successiva istruttoria, grava l’obbligo di riservatezza, sanzionabile sul piano della responsabilità disciplinare, civile e penale.
Dal modello si evince che la segnalazione può essere presentata: a) mediante invio all’indirizzo di PEC del segretario generale, responsabile della prevenzione della corruzione: segretario.generale@cert.comune.barletta.bt.it; dirigente.organizzazione@cert.comune.barletta.bt.it
b) mediante consegna brevi manu ad uno dei soggetti legittimati alla ricezione;
c) verbalmente. Mediante dichiarazione rilasciata ad uno dei soggetti legittimati alla ricezione. Riscontro dell’ente
148
BRINDISI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 14 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Trattasi di procedura che, per la delicatezza e rilevanza, specie in un contesto sociale in cui spesso si utilizzano esposti anonimi e, quindi, molto lontano dal sistema in cui tali istituti possono avere rilevanza positiva, occorre rafforzare con misure di forte garanzia. La misura sarà oggetto del nuovo Piano 2016 in corso di approvazione, attenendosi alle Linee Guida dell'A.N.A.C. del 28/04/2015.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano prevedono che l’attivazione della Sezione dedicata al Whistleblower, secondo le linee guida A.N.A.C., e contestuale intervento formativo in materia” è una delle linee su cui si svilupperà l’aggiornamento.
Riscontro dell’ente Parlo con lo staff del Segretario Generale il quale mi comunica che è il Segretario ad occuparsene direttamente e mi chiedono di lasciare il numero. Avverto che in caso di mancata richiamata riporterò unicamente quando indicato nel P.T.P.C..
Rimango in attesa di essere contatto.
149
FOGGIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 6 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
La procedura è riservata ai dipendenti. Il giudizio sul sistema di tutela del dipendente è buono in quanto l' Ente si è dotato di una procedura rispondente alle linee guida dell'ANAC in materia di Whistleblowing, che è in fase di rilascio delle credenziali di accesso ai dipendenti, che saranno debitamente informati e sensibilizzati sul tema.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano parlano di "Autorità Locale Anticorruzione, quale il R.P.C.". Presso l’Autorità Locale Anticorruzione è istituito presso la Segreteria Generale “lo sportello anticorruzione” per la comunicazione di qualunque notizia o segnalazione, che evidenzi forme di malcostume derivanti dall’azione amministrativa, purché non effettuata in forma anonima; allo sportello è possibile segnalare ogni forma di pratica corruttiva, di tentativi di condotta o di condotta illecita nell’ambito dell’attività amministrati-‐ va dell’Ente; alla stessa stregua di quanto previsto dall’art. 54 bis del D. Lgs. 165/2001 e fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo, ai sensi dell’articolo 2043 del codice civile il cittadino può denunciare casi di corruzione che prevedano non solo scambio di danaro ma anche qualsiasi altra utilità, ivi inclusa la promessa di voto. Le segnalazioni e le denunce presentate allo sportello anticorruzione sono sottratte all’accesso previsto dagli art. 22 e seguenti della legge 241/1990 e s.m.i. L’Autorità Locale Anticorruzione, ai sensi dell’art. 54 bis del d. lgs 165/2001, ha attivato, per i dipendenti dell’Ente, la procedura per la segnalazione di illeciti, cosiddetto WhistleBlowing, rispondente alle “LineeGuida in Materia di Tutela del Dipendente che Segnala Illeciti” approvate con Determinazione n. 6 del 28.04.2015 dell’ANAC, in materia di tutela dell’anonimato.
Riscontro dell’ente Chiamo ma il centralino non mi risponde nonostante i numerosi tentativi.
150
LECCE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 39 del 01/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
L’amministrazione entro il 2016 l'amministrazione intende dotarsi di apposita procedura di gestione delle segnalazioni elaborato nel rispetto delle Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti emanate dall’Anac.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale L’art. 15 del PTPC presenta la misura descrivendo gli estremi normativi. Nel Piano si prevede l’individuazione delle modalità di segnalazione degli illeciti e la tutela del dipendente che li segnala. Articolo 16 del P.T.P.C. – Modalità di segnalazione degli illeciti
I dipendenti e i collaboratori che intendano segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione ed altri reati contro la pubblica amministrazione, fatti di supposto danno erariale o altri illeciti amministrativi) di cui sono venuti a conoscenza nell'amministrazione utilizzano apposito modello per la segnalazione degli illeciti predisposto (ai sensi dell'art. 54-‐bis del d.lgs n. 165 del 2001) dal Dipartimento della funzione pubblica.
Il suddetto modulo (allegato 3 – vedi in cartella) è pubblicato sulla rete intranet comunale e reso accessibile ed utilizzabile da chiunque vi abbia interesse.
Al fine di garantire la massima riservatezza, oltre alle forme di tutela previste dall'art. 15 e dall'art. 11, comma 1, del Codice Di Comportamento Integrativo (approvato con delibera di D.G.C. n. 1 del 17/01/2014), le segnalazioni, in busta chiusa, devono essere indirizzate al "Responsabile di Prevenzione della Corruzione", nella persona del Segretario Generale, e fatte pervenire brevi manu o mediante posta interna.
L’amministrazione conta di dotarsi entro il 2016 di apposita procedura informatica per la gestione delle segnalazioni nel rispetto delle “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti” a dottate dall’ANAC con Determinazione n. 6 del 28.04.2015 .
Riscontro dell’ente
151
TARANTO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 7 del 21/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Al fine di garantire l’anonimato si opterà per un sistema con il PTPC 2016/18 per un sistema informatico adeguato.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel piano non c’è scritto nulla se non la descrizione della misura.
Riscontro dell’ente Non riesco ad avere delucidazione dall’ente.
152
CAGLIARI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 8 del 23/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Con deliberazione di G.C. n° 48 del 5/05/15 sono stati approvati gli schemi delle procedure che definiscono, nei tempi e nelle competenze, la ricezione e la trattazione delle segnalazioni di illeciti e degli eventuali comportamenti discriminatori da parte dei dipendenti. Si è previsto che le suddette segnalazioni possano essere effettuate, a scelta del segnalante, sia mediante e-‐mail certificata (P.E.C.) con accessibilità riservata in lettura sia, in via subordinata, in forma cartacea.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Al fine di dare concretezza alla tutela dell'anonimato, nell'esercizio 2015 è stato attivato un canale differenziato e riservato per la ricezione delle segnalazioni attraverso la messa a disposizione di una casella di posta elettronica certificata con accesso riservato in lettura, la cui gestione, anche nel caso di eventuali problematiche tecniche, è affidata ad un ristrettissimo nucleo di persone. In ogni caso, tutti coloro che dovessero venire a conoscenza della segnalazione sono tenuti alla riservatezza, a pena di sanzione disciplinare e salve le eventuali responsabilità civili e penali.
In alternativa, e con garanzia della necessaria tutela del pubblico dipendente, le segnalazioni potranno, altresì, essere inoltrate all'Autorità Nazionale Anticorruzione all'indirizzo whistleblowing@anticorruzione.
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott. Maria Ornella Lai la quale è una funzionaria con specifico incarico in materia di anticorruzione aìed affianca il Segretario Generale quale R.P.C.. Mi riferisce che è stata creata una pec a cui hanno accesso unicamente lei ed il Segretario. L’indirizzo non è stato caricato sul sito o pubblicato nel P.T.P.C. perché è stato comunicato unicamente ai dipendenti tramite una nota, via email e pubblicata su intranet. La modalità cartacea è assolutamente residuale.
153
CARBONIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 16 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Si ritiene che la procedura prevista tuteli in maniera adeguata il dipendente. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
La segnalazione deve avvenire in forma scritta debitamente firmata sottoscritta dall’esponente indirizzata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione che provvede ad avviare il procedimento di verifica e ad adottare gli atti consequenziali.
Riscontro dell’ente Contatto il Segretario Generale il quale mi dice che i dipendenti possono scrivere una lettera o una email. Non è stata prevista una modalità particolare. Viene lasciato ai dipendenti la libertà di scegliere il procedimento più consono. L’email letta unicamente dal Segretario Generale.
154
IGLESIAS Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 2 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Attualmente il sistema prevede che la segnalazione sia fatta ad un indirizzo email (email e pec) che legge solamente il Segretario generale. La segnalazione è sottratta al diritto di accesso, salvo ipotesi di reato. Come maggiore tutela la fattispecie è prevista anche nel codice di comportamento dei dipendenti. Risulta difficile esprimere un giudizio su circostanze che ancora non si sono verificate e quindi non hanno trovato applicazione.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Allo scopo di assicurare che l’attività amministrativa sia retta dai criteri di economicità, efficacia, efficienza, imparzialità, il Comune intende, inoltre, attivare un dialogo diretto e immediato anche con i cittadini e altri soggetti pubblici e privati, al fine di ricevere segnalazioni che denunzino condotte e comportamenti sintomatici di episodi o fenomeni corruttivi.
Le segnalazioni dei dipendenti e dei soggetti esterni potranno essere inviate, compilando l’apposito modello che sarà pubblicato sul sito web dell’amministrazione:
-‐ per posta elettronica all’indirizzo segretario@comune.iglesias.ca.it;
-‐ per posta elettronica certificata (P .E.C.) all’indirizzo: protocollo.comune.iglesias@pec.it -‐ per posta ordinaria all’indirizzo: Responsabile della Prevenzione della Corruzione Centro direzionale -‐ Via Isonzo – Iglesias.
Riscontro dell’ente Parlo direttamente con il Segretario Generale, Dott. Puledda il quale mi dice che lui è R.P.C. dal 1 novembre 2015 e che sta ponendo in essere non un aggiornamento, ma una rivisitazione completa del Piano. Stanno iniziando uno stravolgimento dal Codice di Comportamento, il quale sarà pubblicato a giorni. Questa rielaborazione interesserà anche la misura del WB. Prevedono di adottare un software per la criptografia dei dati. Se non sarà nel 2016, sarà per il 2017.
155
NUORO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
156
OLBIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 27 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 4 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema prevede la possibilità di un colloquio riservato con il R.PC al fine di garantire l’anonimato del dipendente e incentivare eventuali segnalazioni.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Predisposizione di un sistema che favorisca le segnalazioni da parte del dipendente garantendo la riservatezza e, nella misura necessaria, l’anonimato della segnalazione.
·∙ Le predette segnalazioni potranno essere inviate: per posta elettronica all’indirizzo: anticorruzione@comune.olbia.ot.it
·∙ per posta ordinaria all’indirizzo: Responsabile della Prevenzione della Corruzione e del Piano della Trasparenza Segretario Generale Comune di Olbia Via Dante 1 – Olbia;
·∙ colloquio diretto con il Segretario Generale. Riscontro dell’ente
157
TEMPIO PAUSANIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 12/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Compatibilmente con le dimensioni dell'Ente, il sistema di tutela del dipendente che segnala illeciti è adeguato; nonostante una più attenta formazione sulle prerogative e tutele del segnalatore tale sistema non ha prodotto i risultati generalmente attesi.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si indica il Codice di Comportamento dell’ente disciplina le modalità di segnalazione ed allo stesso si fa espresso riferimento. Codice di Comportamento: Art. 7 -‐ Prevenzione della corruzione
1. Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'Amministrazione e, in particolare, le prescrizioni contenute nel piano triennale di prevenzione della corruzione.
2. Ogni dipendente presta la sua collaborazione al Segretario Generale in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione, assicurando allo stesso ogni comunicazione di dati e informazioni richieste e segnalando, in via riservata allo stesso, di propria iniziativa, eventuali situazioni di illecito nell'Amministrazione di appartenenza di cui sia venuto a conoscenza e ogni caso ritenuto rilevante ai fini di cui al presente articolo.
3. La segnalazione deve avvenire per iscritto in formato esclusivamente digitale tramite il protocollo informatico in modalità "riservato" o tramite mail. La segnalazione può avvenire eccezionalmente anche oralmente e nel qual caso dovrà poi essere concretizzata in una delle 2 predette forme, salvo diversa decisione del responsabile della prevenzione della corruzione.
Riscontro dell’ente
158
ORISTANO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 19 del 22/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema di tutela è adeguato. Tuttavia l'amministrazione sta prevedendo l'istituzione di una casella di posta elettronica di esclusiva lettura del Responsabile della prevenzione della corruzione al fine di rafforzare la garanzia dell'anonimato e la tutela di azioni discriminatorie.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale All’art. 13 del Piano si prevede che le segnalazioni sono inoltrate al Responsabile anticorruzione il quale, nelle attività di competenza, garantisce la riservatezza e non divulga, direttamente o indirettamente, l’identità del denunciante in ogni contesto successivo alla segnalazione, salvo specifici obblighi di legge. Al fine di dare concretezza alla tutela dell'anonimato, è stato attivato un canale differenziato e riservato per la ricezione delle segnalazioni attraverso la messa a disposizione di una casella di posta elettronica protetta, (segnalazioni-‐anticorruzione@comune.oristano.it) accessibile al solo Responsabile anticorruzione, la cui gestione, anche nel caso di eventuali problematiche tecniche, è affidata ad un ristrettissimo nucleo di persone. In ogni caso, tutti coloro che dovessero venire a conoscenza della segnalazione sono tenuti alla riservatezza, a pena di sanzione disciplinare e salve le eventuali responsabilità civili e penali.
In alternativa, e con garanzia della necessaria tutela del pubblico dipendente, le segnalazioni potranno, altresì, essere inoltrate all'Autorità Nazionale Anticorruzione all'indirizzo whistleblowing@anticorruzione.
Rimane a disposizione l’apposito Modello a disposizione dei dipendenti che intendano segnalare condotte e autori di illeciti per iscritto, disponibile sul sito istituzionale in formato aperto www.comune.oristano.it.
Caricato sul sito il modello di segnalazione di A.n.a.c.. Riscontro dell’ente
159
SASSARI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 198 del 25/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Allo scopo di garantire la tutela del dipendente che effettua le segnalazioni di illecito (whistleblower), il Comune di Sassari ha realizzato e attivato un sistema informatico appositamente dedicato con garanzia di anonimato. A tale proposito, è stata resa operativa, nel sito intranet comunale, la casella di posta elettronica nella quale i dipendenti possono inoltrare i messaggi, utilizzando il modello informatico “Segnalazione illeciti. Come già rilevato nella precedente relazione annuale, si ritiene che il sistema adottato dall'amministrazione attui pienamente le disposizioni contenute nel PNA e nel PTPC in quanto: provvede ad indirizzare la segnalazione al responsabile dell'anticorruzione assicurando la copertura dei dati identificativi del segnalante, che non accompagnano mai il testo della segnalazione; consente di identificare il segnalante, ove necessario, solo da parte del responsabile della prevenzione della corruzione, che è l'unico in possesso delle credenziali di accesso ad una seconda casella di posta dove è contenuto un messaggio con l'identificativo della segnalazione e la matricola del dipendente che l'ha effettuata; consente l'accesso dei soggetti esterni autorizzati solo ed esclusivamente a cura del responsabile della prevenzione.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano viene presentato che il Comune ha realizzato, quale accorgimento tecnico necessario affinché trovi attuazione la tutela del dipendente che effettua le segnalazioni, un sistema informatico di gestione delle stesse. Il sistema informatico consente: di indirizzare la segnalazione al destinatario competente (PRC) assicurando la copertura dei dati identificativi del segnalante; di indentificare il segnalante, ove necessario, da parte del destinatario competente, cioè il RPC: l’identificazione e la posizione di organigramma del segnalante solo in caso di necessità, ossia in presenza delle situazioni legali che rendono indispensabile disvelare l’identità, a soggetti autorizzati che siano in possesso di specifiche credenziali. Il sistema informatico di cui trattasi è attivo. Nel sito internet comunale è operativa la cesella mail attraverso la quale i dipendenti del Comune di Sassari possono effettuare le segnalazioni e rendere le informazioni utili a individuare gli autori della condotta illecita e le circostanze del fatto, utilizzando il modello informatico “Segnalazione illeciti”. Il sistema si riferisce al caso della segnalazione proveniente da dipendenti individuabili e riconoscibili (c.d. segnalazioni non anonime). Resta fermo che l’amministrazione deve prendere in considerazione anche segnalazioni anonime ove queste si presentino adeguatamente circostanziare e rese con dovizia di particolare, siano tali cioè da far emergere fatti e situazioni relazionandoli a contesti determinati.”
160
Riscontro dell’ente Contatto il Segretario Generale che mi invierà del materiale per approfondire. Rimango in attesa.
161
LANUSEI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 20 del 07/04/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Non essendo stata ancora attivata alcuna procedura per la segnalazioni degli illeciti, occorre provvedere con urgenza alla definizione di tali modalità operative per evitare che detta carenza abbia effetti negativi sulla applicazione della norma.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente Chiamo il Responsabile del Settore Affari Generali, Dott. Lai, al quale faccio presente l’assenza dell’aggiornamento 2016/18. Lui se ne stupisce, controlla e mi rassicura che entro un’ora il piano sarà pubblicato, che la misura del WB adottata e che è stata una dimenticanza data da carenze strutturali dell’ente. Il Piano infatti viene pubblicato a distanza di poco tempo dalla mia segnalazione.
162
SANLURI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 29 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No e non era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
Parlo con il vice-‐Segretario, Dott. Marco Zedda, il quale mi conferma che non hanno ricevuto alcuna segnalazione e che non è stata prevista alcuna modalità per riceverla.
163
TORTOLì Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 25 del 26/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Da adeguare. E' in corso di elaborazione una specifica procedura di dettaglio.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale All’interno dell’Allegato B del PTTC, prevede le seguenti azioni da intraprendere: 1) Adozione, da parte della Giunta su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, di un atto organizzativo contenente la procedura ( ruoli e fasi) per la gestione delle segnalazioni. 2) Predisposizione di modelli per ricevere le informazioni utili e di un sistema che favorisca le segnalazioni da parte del dipendente garantendo la riservatezza e, nei limiti consentiti, l’anonimato della segnalazione. Le predette segnalazioni, nelle more di definizione dell’atto organizzativo, potranno essere inviate:
• per posta elettronica all’indirizzo: segretario.comunale@comuneditortoli.it • per posta ordinaria all’indirizzo: Responsabile della Prevenzione della Corruzione: Segretario
Comunale, dott. ssa Maria Teresa Vella, presso il Comune di Tortolì, via Garibaldi n. 1; • colloquio diretto con il Segretario Comunale.
3) Svolgere azione di sensibilizzazione, anche attraverso appositi avvisi sul sito istituzionale, per informare sull’importanza di tale strumento.
Riscontro dell’ente
164
VILLACIDRO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 09/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
L'Ente ha finalizzato le caselle di posta elettronica del Responsabile per la prevenzione della corruzione anche alla segnalazione di illeciti da parte dei dipendenti. Si ritiene che il sistema sia adeguato, seppur potrebbe essere rafforzata la garanzia di anonimato.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si prevede che Il Comune di Villacidro, intende attivare un dialogo diretto e immediato anche con i cittadini e altri soggetti pubblici e privati, al fine di ricevere segnalazioni che denunzino condotte e comportamenti sintomatici di episodi o fenomeni corruttivi. Le segnalazioni dei dipendenti e dei soggetti esterni potranno essere inviate:
-‐ per posta elettronica all’indirizzo: segretario@comune.villacidro.vs.it
-‐ per posta elettronica certificata (P.E.C.) all’indirizzo: segretario@pec.comune.villacidro.vs.it
-‐ per posta ordinaria all’indirizzo: Segretario Generale Responsabile della Prevenzione della Corruzione Piazza Municipio, n. 1 09039 – Villacidro
Riscontro dell’ente
165
AGRIGENTO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 05/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Positivo Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Il Piano prevede che le segnalazioni potranno essere inviate: • per posta elettronica all’indirizzo: responsabileanticorruzione@comune.agrigento.it • per posta ordinaria al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e del Piano della
Trasparenza all’indirizzo: Segretario Generale – Comune di Agrigento -‐ Piazza Luigi Pirandello – 92100 Agrigento.
• Colloquio diretto con il Segretario Generale. Riscontro dell’ente
Chiamo il centralino e mi passano la Dott.ssa Tuttolomondo, la quale si è occupata di affiancare il Segretario Generale negli adempimenti in materia di anticorruzione. La Dottoressa, tuttavia, non è in grado di rispondere alle domande in merito alla procedura di segnalazione mediante documento cartaceo. Mi consiglia di scrivere al Segretario. Le chiedo di darmi il suo indirizzo così da metterla in copia evitando che la mia email vada persa, ma non acconsente. Mando una email al Segretario Pietro Rizzo, chiedendo delucidazioni in merito all’accessibilità dell'indirizzo email e alla modalità di protocollazione della segnalazione inviata tramite posta. Sono in attesa di risposta.
166
CALTANISSETTA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 30 del 14/03/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
-‐ -‐ -‐ -‐ Note nella Relazione
E’ in corso il report finale per acquisire le motivazioni in ordine alla mancata attuazione della misura. Il sistema si scontra con un aspetto prettamente culturale che è difficile da scardinare.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Le segnalazioni dei dipendenti e dei soggetti esterni potranno essere inviate, compilando l’apposito modello che sarà pubblicato sul sito web dell’amministrazione: -‐ per posta elettronica all’indirizzo: anticorruzione@comune.caltanissetta.it -‐ per posta elettronica certificata (P.E.C.) all’indirizzo:
anticorruzione@pec.comune.caltanissetta.it -‐ per posta ordinaria, con riservata personale, all'indirizzo: Responsabile della Prevenzione della
Corruzione, Corso Umberto I n. 184, cap93100 – Caltanissetta. Riscontro dell’ente
Chiedo delucidazioni in merito all’affermazione riportata nella Relazione riguardo agli ostacoli culturali riscontrati. Parlo con la R.P.C. Rita Antonella Lanzalaco, la quale mi riporta che le problematiche sono di due tipi: culturale e procedurale. È scientificamente provato che vi sia uno scoglio culturale da cui dipende il fatto che i dipendenti vedono la figura del whistleblowing come lo "spione". Mi spiega, inoltre, come ogni territorio ha la propria tradizione, storia, evoluzione culturale ma è un problema di tutte le amministrazione. Il sistema non sta funzionando. Per quel che riguarda la procedura hanno attivato la PEC e non credono di poter fare di più per ora.
167
CATANIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 8 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 6 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano viene presentato il seguente prospetto.
Inoltre nella sezione Amministrazione Trasparente c’è la voce “Segnalazione di Condotte Illecite” sotto cui viene indicato “Da Inoltrare alla E-‐Mail: condotte.Illecite@comune.catania.it”
Riscontro dell’ente
168
ENNA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista nel P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Il continuo cambio di segretaria non ha consentito l’organizzazione del sistema. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
L’Aggiornamento al Piano 2016/18 individua tra le modalità per prevenire la corruzione e/o l'illegalità nell'ambito dell'attività amministrativa della Città di Enna l’”attivazione effettiva della normativa sulla segnalazione da parte del dipendente di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza, di cui al comma 51 , art. 1, della legge n. 190, con le necessarie forme di tutela, ferme restando le garanzie di veridicità dei fatti, a tutela del denunciato”.
Riscontro dell’ente Contatto telefonicamente la Segreteria Generale per chiedere delucidazioni riguardo alle modalità effettive di raccolta della segnalazione. La Segretaria mi dice che mi richiamerà. Sono ancora in attesa.
169
MESSINA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 136 del 25/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Lo strumento concepito come forma di tutela del dipendente pubbliche, in realtà viene visto dall’interessato come poco idoneo a garantire l’anonimato e la tutela. Non è secondario che i comportamenti “delatori” vengono stigmatizzati.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Piano 2016/18 viene solo accennato al whistleblowing e al fatto che il dipendente "presta inoltre la sua collaborazione al R.P.C. e, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito dell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza, anche avvalendosi della piattaforma whistleblowing”. Nel Piano 2015/17 si riporta che “Sul portale intranet comunale, verrà attività apposita sezione che consentirà in maniera del tutto sicura e riservata l’accesso da parte del dipendente all’area denominata “Denuncia in forma anonima” dove, cliccando sull’indirizzo email denuncia.anticorruzione@comune.messina.it potrà essere inoltrata al Responsabile dell’Anticorruzione la relativa denuncia. Qualora i fatti denunciati si riferiscano a condotte poste in essere dallo stesso Responsabile dell’Anticorruzione identificato nella persona del Segretario Generale protempore dell’Ente, il dipendente, dalla stessa area Intranet, con le stesse modalità di cui al punto precedente, potrà cliccare sull’indirizzo email whistleblowing@anticorruzioe.it ed inviare la relativa denuncia direttamente all’A.n.a.c.. L’indirizzo email denuncia.anticorruzione@comune.messina.it rappresenta nella fase di avvio del piano anticorruzione, la prima misura di prevenzione per la canalizzazione delle denunce in attesa di attivare la piattaforma di Whistleblowing.”
Riscontro dell’ente In un primo momento, non trovo l’aggiornamento del P.T.P.C. 2016/18, perchè non caricato nella sezione “Amministrazione Trasparente” – “Altri Contenuti” – “Corruzione”, all’interno della quale si trova unicamente il P.T.P.C. 2015/17. Allora contatto l’Ufficio della Segreteria Generale, che mi informa che il P.T.P.C. è stato adottato, e che è pubblicato nella sezione “Il Comune” – “Atti Amministrativi” – “Atti Di Giunta”, presente nel banner del sito internet. Inoltre scopro che cliccando sul link Aggiornamento 2015/17 P.T.P.C., si apre l’aggiornamento 2016/18. La Segreteria Generale mi passa il dott. Rando, il quale si è occupato del P.T.P.C. fino a poco
170
tempo fa. Lui mi riferisce che quanto previsto ed attuato è indicato nel P.T.P.C. 2015/17; è attiva l’email in attesa che sia attivata la piattaforma creata in house dal Sevizio Informatico del Comune; la piattaforma è pronta, ma ferma per ragioni di bilancio. Sentirà il Segretario per inviarmi del materiale in merito alla loro piattaforma. Rimango in attesa.
171
PALERMO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 16 del 09/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 3 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x x Note nella Relazione
E' stata predisposta una procedura informatizzata finalizzata all'acquisizione da parte dei dipendenti dell'Amministrazione di segnalazioni in ordine a fenomeni corruttivi che assicura la riservatezza dei dati anagrafici del segnalante. La tutela del dipendente viene assicurata, in caso di utilizzo della procedura informatizzata, da un sistema di crittografia delle generalità del segnalante
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Le segnalazioni saranno valutate preliminarmente dal Capo Area e/o Dirigente di Servizio destinatario della segnalazione e, qualora questi ritenga che le stesse abbiano rilevanza disciplinare, procederà secondo la normativa vigente.
Nel caso in cui il Responsabile della prevenzione della corruzione, nell’esercizio delle funzioni attribuite con il presente piano, venga a conoscenza di fatti che possano presentare una rilevanza disciplinare, dovrà darne informazione al Dirigente di Servizio e/o al Capo Area nel quale presta servizio il/i dipendenti coinvolti.
Il Dirigente di Servizio e/o il Capo Area procederà con le modalità infra descritte. In sede di procedimento disciplinare a carico dell'eventuale responsabile del fatto illecito, l’identità del segnalante non potrà essere rivelata, senza il suo consenso, a condizione che la contestazione dell’addebito disciplinare sia (o possa essere) fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione.
Le segnalazioni potranno essere indirizzate direttamente al Responsabile della prevenzione della corruzione.
Al fine di agevolare lo strumento della segnalazione quale metodo per favorire l’emersione degli eventuali fenomeni corruttivi in seno alle strutture organizzative dell’Amministrazione, è stata, altresì, attuata e resa operativa, mediante l’attività di supporto della Società a partecipazione comunale SISPI SpA, una procedura informatizzata che consente a ciascun dipendente comunale di effettuare puntuali segnalazioni circa l’esistenza di fenomeni di corruzione, di fatti illeciti, di fatti di mala gestio e irregolarità di cui si sia avuta conoscenza e ciò, nell’assoluto rispetto delle condizioni di tutela e di sicurezza concernenti le generalità anagrafiche del soggetto segnalante e/o di ogni altro elemento che possa ricondurre al suo riconoscimento.
Ove, il dipendente si avvalesse di tale sistema il destinatario della segnalazione viene individuato
172
esclusivamente dal Responsabile della prevenzione della corruzione.
Di seguito si riportano le principali caratteristiche della procedura informatizzata di che trattasi:
la procedura è accessibile da parte del dipendente che intenda effettuare una segnalazione in ambiente GESEPA – Gestione Servizi, mediante inserimento di username e password già in dotazione a ciascun dipendente e/o da assegnare a richiesta da parte della Sispi SpA per coloro che ne fossero sprovvisti;
l’accesso potrà essere effettuato dal Menù generale-‐ Sottovoce Whistleblowing-‐ Segnalazioni – link “ Invia una segnalazione”;
• la procedura in via automatica genera la trasformazione delle generalità del soggetto segnalante in un codice alfanumerico la cui decriptazione può essere effettuata esclusivamente dal Responsabile della prevenzione della corruzione cui la segnalazione è indirizzata ove ci avvalga della presente procedura informatizzata;
• l’archivio delle segnalazioni sarà accessibile esclusivamente dal Responsabile della prevenzione della corruzione;
• il dipendente segnalante riceverà un messaggio in seno al quale verrà confermata la criptazione dei dati attinenti alle proprie generalità anagrafiche;
• l’eventuale accesso per attività di gestione e manutenzione tecnica-‐operativa ai dati in oggetto, registrati in forma criptata, sarà svolto esclusivamente dai soggetti individuati quali Amministratori di sistema appositamente nominati dalla partecipata Sispi S.p.A., nell’ambito delle funzioni ad essa attribuite, ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i. nonché coerentemente con quanto disposto dal Provvedimento emanato dal Garante per la Protezione dei dati personali il 27/11/2009. L’eventuale estrazione di dati in forma decriptata potrà essere effettuata solo dall’Amministratore di sistema su esplicita e formale richiesta/consenso da parte del Responsabile della prevenzione della corruzione.
L’amministratore di sistema è, altresì, vincolato al rispetto del segreto d’ufficio nonché all’obbligo di denuncia alla competente autorità nel caso di violazione del segreto. Resta, comunque salva la possibilità, per ciascun dipendente, di utilizzare i canali alternativi di segnalazione (e-‐mail, posta ordinaria, posta riservata, colloqui). Si tratta più precisamente della compilazione di apposito modulo, conforme allo schema predisposto dal Dipartimento Nazionale della funzione pubblica, rinvenibile nella citata Sottovoce Whistleblowing-‐ Segnalazioni, da inoltrare
• al seguente indirizzo di posta elettronica appositamente attivato dall'Amministrazione� segnalazionianticorruzione@comune.palermo.it;
• a mezzo del servizio postale o tramite posta interna; • verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata ad uno dei soggetti legittimati alla ricezione.
Riscontro dell’ente Chiedo delucidazioni in merito al sistema messo a disposizione.
Il Segretario Generale mi invia i seguenti documenti: -‐ copia Avviso Pubblico di Procedura aperta per la raccolta di osservazioni per il P.T.P.C.
2016/18;
173
-‐ Modello di segnalazione; -‐ Comunicato stampa in tema di whistleblowing (di cui riporto la copia di seguito); -‐ Nota n. 18617 in tema di whistleblowing (di cui riporto la copia di seguito).
174
175
176
177
RAGUSA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 59 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Al fine di assicurare al dipendente che segnali un illecito una tutela effettiva ed efficace che gli eviti un’esposizione al misure discriminatorie, viene istituito, mediante l’utilizzo di tecniche informatiche atte a garantire in ogni caso la riservatezza del segnalante, un indirizzo email denominato “segnalazioni di illecito – whistleblowing” accessibile soltanto al Segretario Generale quale responsabile della prevenzione della corruzione ferma restando in ogni caso la possibilità di inviare segnalazione anche su supporto cartaceo. Nella sezione amministrazione trasparente è indicato l’indirizzo e-‐mail: trasparenza@comune.ragusa.gov.it -‐ segnalazioni di illecito-‐whistleblower.
Riscontro dell’ente
Contatto l’ente per chiedere delucidazioni in merito alla procedura per la raccolta del documento cartaceo e alla predisposizione del modello di segnalazione. Il Dott. Bracchitta che collabora con il R.P.C. mi informa che ad oggi non sono arrivate segnalazioni. Viene lasciata libertà ai dipendenti di scegliere la forma più consona. Non hanno previsto un modello od una procedura per l’invio dell’eventuale segnalazione cartacea.
178
SIRACUSA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 8 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Occorre informatizzare il processo per garantire meglio l’anonimato e avviare una ulteriore attività informativa.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano, tra le “Azioni da intraprendere” è indicata l’adozione di misure volte a facilitare il ricevimento informatizzato delle segnalazioni e ad individuare il soggetto competente a ricevere le stesse e trattarle secondo criteri di riservatezza (ad es. adottando un sistema informatico differenziato e riservato di ricezione delle segnalazioni).
Riscontro dell’ente Parlo con la vice-‐Segretaria, la quale mi informa che hanno inviato il modello predisposto da A.n.a.c. ai dipendenti, comunicandogli di inviare eventuali segnalazioni all’indirizzo email ordinario della Segretaria.
179
TRAPANI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 13 del 01/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Nel Piano 2016 si prevede l’utilizzo di un sistema dedicato che tuteli l’anonimato del segnalante. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano si prevede che ogni dipendente, oltre al dirigente di riferimento, può rivolgersi e far pervenire, con qualsiasi modalità, in via riservata, al RPC una nota con le informazioni utili per individuare l’autore o gli autori delle condotto illecite e le circostante del fatto. Il dirigente di riferimento, ricevuta la segnalazione, deve informare con tempestività il RPC e promuovere l’azione disciplinare o, se questa superi le sue competenze, richiederne l’attivazione all’U.P.D. Si prevede la predisposizione di un sistema che favorisca le segnalazioni da parte del dipendente garantendo la riservatezza e, nella misura necessaria, l’anonimato della segnalante. Si prevede la predisposizione di una sistema che favorisca la segnalazione da parte del dipendente garantendo la riservatezza e nella misura necessaria, l’anonimato della segnalazione. Viene caricato nella sezione “Amministrazione Trasparente” il modello A.n.a.c..
Riscontro dell’ente Non riesco a mettermi in contatto con l’ente.
180
181
AREZZO
Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 29 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
È stata attivata la collaborazione con il Comune di Milano per l'acquisizione del software informatico dedicato con garanzia di anonimato delle segnalazioni on line.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale All’interno del Piano si riporta che La segnalazione potrà essere presentata per iscritto o verbalmente. Nel primo caso dovrà avvenire utilizzando il modello per la segnalazione di condotte illecite diffuso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e messo a disposizione della struttura mediante la pubblicazione nel sito del Comune nella sezione ad uso interno. Nel caso di segnalazione verbale, il destinatario della segnalazione dovrà redigere apposito verbale sottoscritto dallo stesso e dal segnalante.
Riscontro dell’ente Invio una email al Segretario Generale al fine comprendere in cosa consista la convenzione di Milano; se il modello di segnalazione dove è stato caricato sul sito dell'ente; quali siano le modalità con cui questo può essere consegnato e a chi; con quale modalità, e a chi, è previsto che sia rilasciata segnalazione verbale.
Riposto la risposta di seguito:
Buongiorno Sig. Nicola, di seguito le fornisco le informazioni da Lei richieste:
1.La sezione Amministrazione Trasparente è, come noto, una sezione obbligatoria prevista dall’art. 9 del D.Lgs n. 33/2013 all’interno della quale devono essere contenuti i dati, le informazioni ed i documenti pubblici ai sensi della normativa vigente. Stante la particolare natura dei documenti da pubblicare per legge all’interno di tale sezione, la divulgazione del modello per segnalazione di condotte illecite, essendo ad appannaggio esclusivo dei dipendenti dell’amministrazione, è stata data tramite canali interni. Il modello è consultabile e scaricabile dalla Intranet del Comune di Arezzo (alla quale ogni dipendente comunale accede mediante le proprie credenziali) all’interno della sezione dedicata alla modulistica sull’anticorruzione della Segreteria Generale.
2.Come si evince dal Piano di Prevenzione della Corruzione, la segnalazione va fatta da parte del dipendente direttamente al proprio superiore gerarchico o direttamente al Responsabile della prevenzione della corruzione. Qualora venga fatta al superiore gerarchico sarà questi che provvederà a trasmetterla al Responsabile della prevenzione della corruzione. Le modalità sono:
182
per iscritto, mediante la consegna del modulo di cui al punto 1 da parte del dipendente, oppure verbalmente. Nel caso di segnalazione non scritta, verrà redatto apposito verbale da parte di chi riceve la segnalazione.
3.Relativamente alla collaborazione con il Comune di Milano, posso dirle che nel mese di dicembre 2015 c’è stato un incontro interlocutorio fra il precedente Segretario Generale ed il Comune stesso. Il successivo pensionamento del Segretario Generale non ha ancora consentito, ad oggi, la messa in atto di azioni concrete successive all’incontro di cui sopra.
183
FIRENZE Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 22 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Nel Whistleblowing la certezza della tutela della riservatezza è il principio che ne condiziona l’applicazione: la procedura individuata la garantisce anche se non è ancora stata testata in concreto, non essendo state presentate segnalazioni. Questa Amministrazione è interessata al possibile "riuso" del sistema informatico che sta mettendo a punto ANAC..
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale All’interno del Piano si prevede che nel 2014, al momento della predisposizione del primo Piano, si è verificata la difficoltà, emersa anche a livello nazionale, della predisposizione e implementazione di procedere informatiche idonee a garantire totalmente la riservatezza e la tutela del segnalatore. In attesa dell’auspicata possibilità di riuso dell’applicativo ANAC, nel 2015 si è comunque realizzata una procedura informatica interna con un indirizzo mail (segnalazioni.rpc@comune.it) accessibile al personale dalla rete civica, sezione Amministrazione Trasparente alla voce Altri contenuti per la gestione delle segnalazioni. Nel corso del 2015 non è pervenuta alcuna segnalazione.” All’interno della sezione “Amministrazione Trasparente” -‐ “Altri contenuti”, alla voce “Segnalazione di condotte illecite nella Pubblica Amministrazione”, si presenta la procedura che è riservata esclusivamente ai dipendenti del Comune di Firenze, allegando anche il modulo di segnalazione.
Riscontro dell’ente
184
GROSSETO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 40 del 23/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Il sistema di tutela del dipendente è assicurato da una casella di posta elettronica riservata all'esclusivo accesso del Responsabile anticorruzione. E' in previsione per il codice di comportamento 2016 il rafforzamento di tale sistema.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si prevede che ai sensi di quanto previsto dalla Determinazione 28/04/2015, n. 6 dell'A.N.A.C. “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. Whistleblower), nel Codice di Comportamento allegato, è riportata la procedura per la gestione delle segnalazioni di condotte illecite all'interno dell'Amministrazione.
Codice di Comportamento -‐ Art. 13 -‐ PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
• Le previsioni del Piano triennale di prevenzione della corruzione costituiscono obblighi per i di-‐ pendenti ed i dirigenti e la loro violazione determina comunque la maturazione di responsabilità disciplinari.
• I dipendenti hanno l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria e di segnalazione al proprio superiore gerarchico di eventuali situazioni di illecito nell’Amministrazione di cui sia venuto a conoscenza. I dirigenti hanno l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria e di segnalazione al Responsabile per la prevenzione della corruzione.
• L'identità dei dipendenti che effettuano tali denunce e/o segnalazioni non deve essere resa nota, salvo i casi in cui ciò è espressamente previsto da parte del legislatore. A tal fine i dirigenti assumono tutte le misure necessarie. In ogni caso nei confronti di questi dipendenti devono essere assunte tutte le iniziative per garantire che non abbiano conseguenze negative, anche indirette, per la loro attività.
All’interno della “Relazione illustrativa del codice di comportamento integrativo” -‐ Allegato 8 del PTPC. Si prevede che “i dipendenti e i collaboratori che intendono segnalare situazioni di illecito di cui sono venuti a conoscenza nell’amministrazione debbono utilizzare questo modello. La segnalazione va fatta al Responsabile per la prevenzione della corruzione e può essere presentata alternativamente mediante invio all’indirizzo di posta elettronica responsabiledellacorruzione@comune.grosseto.it, previa scannerizzazione; a mezzo di servizio postale, in busta chiusa, indirizzata al Responsabile per la prevenzione della corruzione, recante la seguente dicitura: “Riservata personale”.
185
a mezzo consegna a mano presso ‘Ufficio Protocollo, in busta chiusa, indirizzata al Responsabile per prevenzione della corruzione, recante la seguente dicitura: “Riservata personale”.
Riscontro dell’ente
186
LIVORNO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 7 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 4 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
In sintonia con la L. 190/2012 e il PNA, e visto il modello per la segnalazione di condotte illecite pubblicato dal Dipartimento Funzione Pubblica, con decisione della G.C. n. 255 del 21.5.2014, sono state approvate apposite modalità operative per l’inoltro e la gestione delle segnalazioni in questione, informandone tutti i dipendenti con Circolare del RPC e mediante pubblicazione sulla Intranet. Nei primi mesi del 2015 era stato predisposto anche un apposito sistema informatico per l’inoltro e la gestione delle segnalazioni, ma per l'attivazione si è ritenuto di attendere il completamento della riorganizzazione delle Posizioni Organizzative e la riassegnazione del personale agli uffici, per evitare rischi di errori nell'indirizzamento delle segnalazioni. Nel frattempo è intervenuta la determinazione ANAC n. 6/2015. Recepite le linee guida ANAC e completata la riassegnazione del personale è stato attivato il sistema informatico interno, in attesa di poter acquisire il software ANAC. Della nuova procedura è stata data informazione a tutti i dipendenti già durante i corsi di formazione, nonché con Circolare del RPC 4.1.2016 e mediante pubblicazione sulla Intranet, con invito a trasmettere osservazioni e proposte migliorative al riguardo.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Procedura di segnalazione
Nella citata determinazione ANAC n. 6 del 28 aprile 2015 (paragrafo 4.1), è previsto che "Al termine delle attività di realizzazione del sistema automatizzato per la gestione delle segnalazioni di condotte illecite, l’Autorità metterà a disposizione in riuso gratuito il software e la relativa documentazione per tutte le amministrazioni che ne faranno richiesta."
In attesa di poter acquisire il software ANAC, i Sistemi Informativi dell'amministrazione comunale hanno predisposto un apposito sistema applicativo informatico per la gestione delle segnalazioni in questione, reperibile nella intranet del comune, “Sezione anticorruzione e trasparenza -‐ Segnalazione Illeciti -‐ procedura on-‐line”.
Le segnalazioni on line sono presentate utilizzando e compilando il modulo reso disponibile nella intranet del comune, “Sezione anticorruzione e trasparenza -‐ Segnalazione Illeciti -‐ procedura on-‐line”, secondo le istruzioni indicate nell'apposito Manuale reperibile all’interno del programma informatico.
Le segnalazioni possono essere presentate dai dipendenti anche in formato cartaceo, a mezzo del servizio postale o tramite posta interna: in entrambi i casi sulla busta dovrà essere indicato "Al
187
Responsabile della prevenzione della corruzione" e dovrà essere apposta la dicitura “Riservata personale”; per le segnalazioni in formato cartaceo potrà essere utilizzato l’apposito modulo reperibile sulla Intranet, “Sezione anticorruzione e trasparenza -‐ Segnalazione Illeciti -‐ Modulo per la segnalazione di condotte illecite in formato cartaceo ”, o anche un formato diverso, purché contenente gli elementi essenziali indicati nel modulo suddetto.
Sul sito: Segnalazioni di illecito da parte dei cittadini I cittadini che intendono segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione ed altri reati contro la pubblica amministrazione, fatti di supposto danno erariale o altri illeciti amministrativi) commessi nell’ente Comune di Livorno, di cui sono venuti a conoscenza possono utilizzare il modello allegato. La segnalazione deve essere inoltrata al Responsabile per la prevenzione della corruzione e può essere presentata alternativamente: -‐ mediante invio, previa scannerizzazione, all’indirizzo di posta elettronica: prevenzionecorruzione@comune.livorno.it; -‐ a mezzo del servizio postale, in busta chiusa, indirizzata al Responsabile per la prevenzione della corruzione, recante la seguente dicitura: “Riservata personale”;
-‐ a mezzo consegna a mano presso ll’URP-‐Ufficio Relazioni con il pubblico, P.zza del Municipio 1, in busta chiusa, indirizzata al Responsabile per la prevenzione della corruzione, recante la seguente dicitura: “Riservata personale”.
Riscontro dell’ente Il collaboratore del Segretario Dott. Ferroni mi invia i seguenti documenti:
• estratto del PTPC 2016-‐2018, con la Disciplina della procedura per la gestione delle segnalazioni di illecito da parte dei dipendenti dell’ente;
• modulo per la segnalazione di condotte illecite in formato cartaceo da parte dei dipendenti dell’ente;
• manuale con la procedura di segnalazione illeciti on-‐line da parte dei dipendenti dell’ente, mediante l'apposito programma informatico attivato nella Intranet del comune.
188
MANUALE PER LA COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE DI ILLECITO
Per compilare una segnalazione di illecito dalla intranet: nella sezione ‘informazione’ scegliere
‘Anticorruzione e Trasparenza’, ‘Segnalazione Illeciti’, ‘procedura on-line’ oppure da ‘servizi’ scegliere la voce ‘segnalazione illeciti’ che si trova nella sezione ‘Affari Generali’. Dopo avere inserito utente e password, si aprirà la maschera seguente:
Questa è la maschera da compilare.
Matricola e Nominativo sono già inseriti e non si possono modificare. Anche la sede del servizio, il numero di telefono e la mail sono già presenti ma questi dati sono modificabili.
Ci sono dei campi obbligatori segnalati con il simbolo *
Si possono allegare file pdf.
189
Una volta compilata la segnalazione di illecito, si invia cliccando sul bottone ‘invia’.
La segnalazione così compilata arriverà al Responsabile della Prevenzione e Corruzione che avrà poi la possibilità di leggerla e di prenderne visione.
Si possono poi visualizzare le segnalazioni compilate e inviate da ‘Segnalazione Illeciti/Visualizza’:
190
Già da questa prima visualizzazione si evidenzia se il Responsabile della Prevenzione e Corruzione ha preso visione della segnalazione inviata.
Cliccando sul numero della segnalazione si apre la visualizzazione completa:
Si ritrovano i dati inseriti e l’eventuale firma per presa visione con la data.
Per aprire il file allegato cliccando sull’icona relativa in automatico vi verrà inviato per email.
191
LUCCA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 19 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema adottato dall'Ente è rispondente a quanto richiesto dalla normativa. Non sono pervenute segnalazioni e questa circostanza rende necessario un ripensamento sulla efficacia degli strumenti adottati e un'analisi delle possibili motivazioni che hanno indotto gli utenti a non utilizzare il sistema.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si fa riferimento all’'istituzione di una mail dedicata (anticorruzione@comune.lucca.it ) e procedure adeguate a tutela di chi segnala gli illeciti. Tale strumento assicura il buon andamento e l'imparzialità dell'azione dell'Ente e a tal fine è necessario il contributo di tutto il personale per far emergere comportamenti non conformi ai principi ispiratori dell'attività amministrativa. La prevenzione dei fenomeni corruttivi è un'attività che deve essere svolta da tutto il personale in modo da favorire un ambiente di diffusa percezione della necessità del rispetto della legge.
Per l'applicazione degli strumenti di cui sopra si rinvia a quanto in essi previsto o nelle direttive appositamente emanate.
Riscontro dell’ente
192
MASSA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 20 del 30/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 No, ma era prevista dal P.T.P.C. 2015 Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
Il dirigente competente ha in fase di studio e progettazione la realizzazione di uno strumento informatico che consenta ai dipendenti di procedere alle segnalazioni garantendone l'anonimato. E' stata comunque garantita, nelle more dell'attuazione di tale procedura ed indipendentemente dall'attivazione della procedura, la possibilità di presentazione e verifica delle segnalazioni, anche al di fuori di una procedura predefinita.” Inoltre che “Oltre alla predisposizione della procedura informatica, è necessario procedere ad adottare nuovi strumenti regolamenatari e ad inserire il tema tra quelli prioritari nell'ambito delle attività formative.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Azioni previste nel Piano: • predisposizione di atti/regolamenti idonei ad individuare il soggetto competente a ricevere le
segnalazioni e a trattarle secondo riservatezza adottando informatico differenziato e riservato di ricezione delle segnalazioni).
• attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sui diritti e gli obblighi relativi alla divulgazione delle azioni illecite
Riscontro dell’ente Contatto telefonicamente il Segretario, il quale però non può rispondermi. La sua segreteria informa che ad oggi non è stata attivata la procedura di raccolta delle segnalazioni.
193
CARRARA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 37 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Il sistema appare idoneo e nel 2016 verrà migliorato con l’attivazione di un sistema informatico dedicato con garanzia di anonimato per il dipendente dell’ente che segnali l’illecito.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano si stabilisce che entro giugno 2016 dovrà essere attivato un sistema informatico dedicato con garanzia di anonimato per il dipendente dell’ente che segnali un illecito. L’amministrazione comunale si impegna a valutare la possibilità di introdurre misure ulteriori rispetto quelle previste nel presente paragrafo, sulla base dell'esperienza di applicazione del presente Piano.
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott.ssa Barbata Testai della Segreteria Generale, la quale mi indica che nel P.T.P.C., qualche pagina dopo la sezione dedicata al whistleblowing, viene indicato che, genericamente tutte le segnalazioni potranno essere inviate: -‐ per posta ordinaria all’indirizzo: Responsabile della Prevenzione della Corruzione e del
Piano della Trasparenza Segretario Generale Comune di Carrara Piazza II Giugno – Carrara; -‐ tramite posta elettronica all’indirizzo mail:
Responsabileanticorruzione@comune.carrara.ms.it.
La dottoressa mi informa che non è prevista una particolare procedura di protocollazione delle lettere. Non sono mai arrivate e quindi non hanno mai affrontato questa problematica. Mi chiede consiglio in merito e io gli parlo della “doppia busta” e della protocollazione riservata. Lei comunque mi informa che se la collega incaricata di riceve la posta destinata al segretario rileva qualche indicazione particolare sulla busta, non apre la bista, e la consegna direttamente al segretario.
194
PISA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta No Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Riscontro dell’ente
La Dott. Mazzoni dell’Ufficio del Segretario Generale mi conferma che ci vorrà ancora un mese per l’adozione.
195
PISTOIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 63 del 12/05/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 2 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nonostante il Piano sia adottato, nella sezione “Amministrazione Trasparente” è presente l’Avviso di consultazione pubblica sulla bozza del Piano Anticorruzione 2016/2018 del Comune di Pistoia, contenente il Piano della trasparenza e l'integrità. Tutti i soggetti interessati a far pervenire osservazioni e proposte entro il 1 maggio 2016. Nella bozza di Piano si prevede che “Il modello per la segnalazione deve essere reso disponibile sul sito del comune sia in formato PDF, per segnalazioni in forma cartacea, sia in formato digitale per l’immediato ed automatico invio alla casella di posta elettronica dedicata prevenzione.corruzione@comune.pistoia.it .”
In Altri Contenuti vi è la voce “MODELLO PER LA SEGNALAZIONE DI CONDOTTE ILLECITE” al cui interno si legge che “Chiunque intenda segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione ed altri reati contro la pubblica amministrazione nonché fatti di supposto danno erariale) può utilizzare il modello appositamente predisposto.
La segnalazione può essere effettuata:
A) compilando il format con invio immediato ed automatico alla casella di posta elettronica dedicata prevenzione.corruzione@comune.pistoia.it ;
B) oppure scaricando il file in formato PDF per la trasmissione in formato cartaceo che, ovviamente, dovrà essere sottoscritto.
La segnalazione sarà esaminata dal Responsabile per la prevenzione della corruzione che avrà cura di informare il segnalante delle azioni intraprese. L’attivazione del Responsabile per la prevenzione della corruzione è subordinata a quanto sotto riportato:
A) la segnalazione deve contenere l’indicazione dell’identità del segnalante nonché di un numero di recapito telefonico per la necessaria conferma;
B) la segnalazione deve riguardare fatti di cui il segnalante abbia avuto diretta conoscenza e non fatti di cui abbia “sentito dire” o raccontati da terzi, seppure identificati;
C) la segnalazione effettuata in modalità diversa, cioè anche senza avvalersi del modello
196
appositamente predisposto, sarà ugualmente presa in considerazione dal Responsabile per la prevenzione della corruzione purché contenga le indicazioni previste nel modello medesimo.
In alternativa all’utilizzazione delle modalità di segnalazione sopra descritte è possibile chiedere in appuntamento, al fine esporre fatti direttamente e personalmente, con il Responsabile per la prevenzione della corruzione, mediante contatto telefonico al numero 0573 371.376 (Dott.ssa Giovanna Spagnesi) oppure mediante l’indirizzo e-‐mail prevenzione.corruzione@comune.pistoia.it . In tal caso il Responsabile per la prevenzione della corruzione redigerà apposito verbale di quanto riferito dal segnalante, adottando tutti gli accorgimenti per la protezione dell’identità del medesimo.”
In calce alla pagina si trova il modello di segnalazione in pdf e un portale dedicato da cui presentare direttamente la segnalazione: https://anticorruzione.comune.pistoia.it.
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott.ssa Federica Taddei la quale si occupa del P.T.T.I.. Mi informa che il P.T.P.C. è stato approvato, ma non ancora pubblicato. Mi conferma che usano solamente email e cartaceo. Una procedura utilizzabile sia dai cittadini sia dai dipendenti. L’email la può leggere solo il R.P.C.. Per quel che riguarda il cartaceo la Dott.ssa specifica che deve essere il segnalante a stare attento a inviare la segnalazione al R.P.C. e non al Segretario Generale, poiché, nonostante siano la stessa persona, solo nel primo caso il Protocollo non aprirà la busta. La Dott.ssa Federica Taddei mi invia una email in data 25/05/2016 per informarmi della pubblicazione del P.T.P.C. 2016/18.
197
PRATO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 28 del 29/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Per l'invio delle segnalazioni al Responsabile per la prevenzione della corruzione è attivo l'indirizzo di posta elettronica anticorruzione@comune.prato.it. Modalità di invio e di gestione delle segnalazioni, misure di tutela del segnalante e altre misure organizzative sono stare definite con disposizione del Segretario Generale n. 4 del 7.10.2015 avente ad oggetto “Segnalazioni ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001 – Atto organizzativo”. Con disposizione S.G. n. 4 del 07.10.2015 il Comune di Prato ha recepito le indicazioni date da ANAC con determinazione n. 6/2015 adottando un apposito atto organizzativo in materia di segnalazioni di illeciti da parte dei dipendenti. L'atto contiene, tra l'altro, misure volte sia alla tutela del dipendente segnalante sia alla tutela del contenuto della segnalazione. La tutela prevista per il dipendente segnalante è stata estesa a coloro che prestano la propria opera di collaborazione e consulenza a qualsiasi titolo a favore dell'ente. Quanto sopra al fine di realizzare un ambiente favorevole alle segnalazioni, nella convinzione che la conoscenza tempestiva di problemi o pericoli all'interno dell'ente sia strumento di fondamentale importanza per una reale ed effettività attività di prevenzione dei fenomeni di corruzione e di illegalità, oltre che per la creazione di un ambiente in cui sia diffusa la percezione della necessità del rispetto delle regole.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano – Misure La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Prato (art. 97, comma 2, della Costituzione). E’ indispensabile il contributo di tutti ai fini dell’emersione di comportamenti non conformi ai principi del buon andamento della Pubblica Amministrazione. La prevenzione dei fenomeni corruttivi è attività che deve essere svolta da tutto il personale, proprio al fine di favorire un ambiente di diffusa percezione della necessità del rispetto della legge.
Come previsto dal Codice comportamentale del Comune il segnalante è tutelato da varie misure di protezione. Per l'invio delle segnalazioni al Responsabile per la prevenzione della corruzione è attivo l'indirizzo di posta elettronica anticorruzione@comune.prato.it. Modalità di invio e di gestione delle segnalazioni, misure di tutela del segnalante e altre misure organizzative sono stare definite con disposizione del Segretario Generale n. 4 del 7.10.2015 avente ad oggetto “Segnalazioni ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001 – Atto organizzativo”.
l Responsabile del Piano Anticorruzione, allo scopo di assicurare che l’attività amministrativa del Comune di Prato sia retta dai criteri di economicità, efficacia, efficienza, imparzialità, pubblicità e trasparenza, per il migliore espletamento e conseguimento dei compiti previsti, ha attivato un dialogo diretto e immediato con i cittadini, le organizzazioni economiche e sociali, il personale del
198
Comune, al fine di ricevere segnalazioni che denunzino condotte e comportamenti sintomatici di episodi o fenomeni corruttivi imputabili a strutture e al personale del Comune di Prato, quali ad esempio: richieste di documenti che appaiono pretestuosamente volte a far appesantire inutilmente i procedimenti amministrativi oppure che evidenziano ritardi inammissibili per l’adozione di provvedimenti richiesti, tali da occultare richieste illecite da parte di dipendenti del Comune di Prato.
Tutti coloro i quali intendano corrispondere con il Responsabile della Prevenzione della corruzione, sia mediante mail, sia mediante posta tradizionale hanno l’obbligo di inserire nel corpo della mail ovvero della nota spedita via posta tradizionale apposita dichiarazione relativa al trattamento di dati personali a norma del T.U. 196/03 (Codice sulla privacy).
Le predette segnalazioni potranno essere inviate:
-‐ per posta elettronica all’indirizzo: anticorruzione@comune.prato.it
-‐ per posta ordinaria all’indirizzo: Responsabile della Prevenzione della Corruzione del Comune di Prato – Piazza del Comune 2 – 59100 – Prato Per il personale dipendente, come previsto dal Codice comportamentale del Comune di Prato, il segnalante è tutelato da varie misure di protezione. Modalità di invio e di gestione delle segnalazioni, misure di tutela del segnalante e altre misure organizzative sono stare definite con disposizione del Segretario Generale n. 4 del 7.10.2015 avente ad oggetto “Segnalazioni ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001 – Atto organizzativo
Nella sezione Amministrazione Trasparente – Altri contenuti – Anticorruzione è presente la voce: “È possibile inviare segnalazioni al responsabile dell'anticorruzione del Comune di Prato” da cui si accede a due pagine dedicate alla segnalazione da parte del dipendente dell’Ente, di cittadini, rappresentanti di un’associazione o un’impresa. Per quel che riguarda i dipendenti viene caricato il modulo e indicato l’indirizzo email.
Per quel che riguarda le segnalazioni e da parte di un cittadino o rappresentante di un’associazione o un’impresa viene previsto la segnalazione direttamente dal sito: http://www.comune.prato.it/trasparenza/altri-‐contenuti/anticorruzione/modulo-‐utenti/
Riscontro dell’ente
199
SIENA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 15 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
In attesa di definire apposite misure organizzative, come da Linee Guida ANAC in materia del dipendente pubblico che segnala illeciti, i dipendenti possono effettuare le segnalazioni ai sensi dell'art. 8 del Codice di Comportamento dell'Ente, utilizzando lo specifico modulo disponibile sul sito istituzionale. Con l'aggiornamento del Piano 2016 sarà prevista la standardizzazione della procedura, con l'istituzione di una casella di posta elettronica dedicata, accessibile esclusivamente al Responsabile anticorruzione e al gruppo ristretto di supporto.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Nel Piano è previsto che il Segretario Generale, in qualità di Responsabile per la prevenzione della corruzione nell’ente ha predisposto una procedura organizzativa per la gestione delle “Segnalazioni ai sensi dell'art. 54-‐bis del D. Lgs. 165/2001”, comprensiva del modulo per la segnalazione (fac simile predisposto da ANAC) che si allega al presente aggiornamento (Allegato B – Modello 6 “Procedura per la tutela della segnalazione degli illeciti”).
All’interno della sezione “Amministrazione Trasparente” – “Altri contenuti” – “Corruzione”, il Comune di Siena ha definito apposita procedura organizzativa per la segnalazione di illeciti da parte dei dipendenti, nella quale si indica che è attivo l'indirizzo di posta elettronica segnalazioni.anticorruzione@comune.siena.it riservato per la ricezione delle segnalazioni di presunti illeciti che consente, compilando l'apposito modulo, di far pervenire le segnalazioni al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione senza esporre il segnalante alla presenza fisica nell'ufficio ricevente.
Riscontro dell’ente
200
BOLZANO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 255 del 05/05/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Relazione non pubblicata Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
Note nella Relazione
La pagine dedicata alla Relazione è in allestimento. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano si prevede che l’Amministrazione si impegna ad attivare effettivamente la normativa sulla segnalazione da parte del dipendente di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza, di cui al comma 51 della legge n. 190, con le necessarie forme di tutela, ferme restando le garanzie di veridicità dei fatti, a tutela del denunciato.
Riscontro dell’ente
201
TRENTO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 01/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 1 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Il Piano prevede che il dipendente invia la segnalazione compilando apposito modulo reso disponibile dall’amministrazione comunale nella sezione Amministrazione trasparente del sito internet istituzionale, nella quale sono specificate le modalità di compilazione e di invio ad apposita casella di posta elettronica accessibile esclusivamente dal responsabile per la prevenzione della corruzione ed dai componenti del gruppo di lavoro.
La segnalazione può essere presentata anche senza utilizzo del modulo sopra indicato, ma deve in ogni caso contenere gli elementi essenziali dallo stesso previsti. La segnalazione ricevuta da qualsiasi soggetto diverso dal responsabile per la prevenzione della corruzione deve essere tempestivamente inoltrata dal ricevente al suddetto responsabile;
se la segnalazione riguarda il responsabile per la prevenzione della corruzione o un componente del gruppo di lavoro, o se il dipendente non intende avvalersi della disponibilità di soggetti interni all'amministrazione comunale, la segnalazione può essere effettuata direttamente ad A.N.AC. tramite l'indirizzo di posta elettronica whistleblowing@anticorruzione.it;
Sul sito internet prevedono una voce dedicata alla “Segnalazione degli illeciti” all’interno della sezione Amministrazione Trasparente – Altri contenuti – Prevenzione della corruzione, dove è possibile scaricare un modulo per la Segnalazione di illeciti da parte di dipendenti del Comune di Trento e modulo per la Segnalazione di illeciti da parte di soggetti esterni al Comune di Trento.
Secondo quanto previsto nelle istruzioni presenti sul sito, il dipendenti del Comune e i soggetti esterni all'Amministrazione comunale possono inviare il modulo al Segretario Generale, in qualità di R.P.C., tramite: • invio all'indirizzo di posta elettronica segnalazione_illeciti@comune.trento.it ; • consegna a mani, in busta chiusa, al Segretario generale del Comune di Trento; • invio tramite posta, in busta chiusa, al Segretario generale del Comune di Trento.
Riscontro dell’ente
202
PERUGIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 19 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Non essendoci state segnalazioni di sorta non è stato messo in discussione anche per un eventuale rafforzamento dello stesso.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale All’interno del Piano viene predisposto che la segnalazione di violazioni delle norme del piano può essere inoltrata o al responsabile dell’anticorruzione dell’Ente, attraverso la specifica casella di posta elettronica, o al dirigente del servizio, i quali curano l’ulteriore seguito della procedura assicurando in ogni circostanza la massima tutela dell’anonimato. Il pubblico dipendente può denunciare condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro alla casella di posta elettronica resp.anticorruzione@comune.perugia.it Il pubblico dipendente può denunciare condotte illecite, di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, al proprio dirigente, anche tramite mail. E’ opportuno che la denuncia sia indirizzata anche al Responsabile della prevenzione della corruzione. Il dirigente, senza indugio, notizia della denuncia il Responsabile della prevenzione della corruzione. La violazione di questo obbligo di denuncia da parte del dirigente, se non motivato in modo particolarmente stringente, comporta l’irrogazione di sanzioni disciplinari. Il dirigente, nel rispetto dell’anonimato del denunciante – la cui violazione può comportare l’irrogazione di sanzioni disciplinari (salva l’eventuale responsabilità civile e penale dell’agente) -‐ effettua l’istruttoria e, se il fatto necessita di una sanzione superiore al rimprovero verbale, trasmette la comunicazione all’UPD, facendo presente della necessità dell’anonimato del denunciante.
Riscontro dell’ente
203
TERNI Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 7 del 01/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 2 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel Piano il whistleblower viene definito come una sorta di vedetta civica.
Il dirigente competente deve assicurare e garantire l’attivazione effettiva della normativa sulla segnalazione da parte del dipendente di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza, con le necessarie forme di tutela dello stesso.
La denuncia può essere, altresì, trasmessa direttamente al Responsabile della prevenzione della corruzione, il quale attiva tempestivamente – anche col supporto dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari – tutte le misure ispettive e organizzative al fine di verificare le denunce presentate e le misure organizzative necessarie adottate.
Presso il Comune di Terni, in particolare, si è provveduto a :
Pubblicare sul sito del Comune la Nota del Segretario Generale , contenente note esplicative della determinazione dell’ANAC n. 6 del 28 aprile 2015 contenente le “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”.
Pubblicare sul sito del Comune la Nota del Segretario Generale n. 63675 del 29.04.2014, avente ad oggetto “Segnalazione di condotte illecite : modello ministeriale – Dipartimento Funzione Pubblica e Codice di comportamento”.
Pubblicare sul sito del Comune la Nota del Segretario Generale 145181 del 30.10.2015, avente ad oggetto “Segnalazione di condotte illecite : istituzione indirizzo e-‐mail riservato e dedicato” .
In data 07 aprile 2014 veniva caricato modello sul sito. All’interno di questo si indica che la segnalazione può essere presentata:
a) mediante inserimento delle informazioni nel sistema informatico predisposto dall'amministrazione;
b) mediante invio all'indirizzo di posta elettronica appositamente attivato dall'amministrazione
204
(segnalazioneilleciti@comune.terni.it);
c) a mezzo del servizio postale o tramite posta interna. In questo caso, l'amministrazione deve indicare le modalità da seguire per tutelare l'anonimato;
c) verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata ad uno dei soggetti legittimati alla ricezione.
All’interno del Codice di Comportamento si prevede che:
Art. 7 Prevenzione della corruzione
c. 4. Le segnalazioni effettuate da un dirigente vengono indirizzate al Segretario generale il quale, in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione, ne cura le attività conseguenti in base alla normativa di legge e al Piano per la prevenzione della corruzione.
c. 5. Se la segnalazione riguarda il comportamento di un dirigente essa è trasmessa direttamente al Segretario generale che, in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione, ne cura le attività conseguenti in base alla normativa di legge e al Piano per la prevenzione della corruzione.
c. 7. Nell'ambito dell’eventuale procedimento disciplinare, l'identità del segnalante non può essere rivelata, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l'identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato. La denuncia è sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni.
Nella nota n. 63675/2014 del Segretazione Generale si legge che:
Nel caso di invio per posta elettronica, la segnalazione può essere inviata alla casella di posta elettronica del Dirigente della Direzione di appartenenze. Qualora la segnalazione dovesse riguardare il Dirigente, essa potrà essere inviata alla casella di posta elettronica del Segretario Generale o del Coordinatore del N.O.P. (Nucleo Operativo di Prevenzione).
Nel caso di invio per mezzo di servizio postale o tramite posta interna, la segnalazione potrà essere effettuata al protocollo del Comune secondo le modalità concrete che la Direzione Affari Generali individuerà e renderà note entro 15 giorni dal presente atto. Il Dirigente Innovazione P.A. ICT di individuare (in concerto con L’ufficio Protocollo) e rendere pubblico per tutti i dipendente entro 15 giorni dalla presente , modalità concrete di consegna e protocollazione della posta che consentano di garantire la riservatezza e l’anonimato del segnalante.
La nota si conclude con “Tutto quanto sopra si inserisce nell’ottica della piena collaborazione reciproca e del pieno coinvolgimento di tutti gli operatori del Comune nella lotta contro la corruzione ed ogni altra forma di illiceità, nella consapevolezza che vivere e lavorare in un contesto sano e non inquinato è obiettivo e bene comune di tutti noi.”
Riscontro dell’ente Segretario Generale Giuseppe Aronica mi riporta che l’adozione delle procedure in materia
205
anticorruzione devono fare i conti con elementi di tipo amministrativo ed economico.
Nell’anno passato hanno avuto più di una segnalazione, tuttavia solamente una si è tradotta in una denuncia alla Procura della Repubblica.
A differenza di quanto indicato nella nota di cui sopra, il N.O.P. non esiste più.
Per quel che riguarda la ricezione di documenti cartacei, tramite posta ordinaria, essa passa dalla Dirigente degli Affari Generali e responsabile dell’Ufficio del Protocollo Generale, la quale legge tutta la corrispondenza. Di qui, prima che la segnalazione arrivi in formato cartaceo al RPC questa passa da lei. Mi risponde che per legge non possono indirizzare “alla cortese attenzione” a soggetti definiti e comunque le lettere passano da quell’ufficio che le deve obbligatoriamente protocollare.
Sottolinea come la figura del segnalante abbia sempre meno importanza e valore a seguito del disagio generale dovuto dal contesto esterno: inchieste da cui emerge un bassissimo grado di punibilità. Di qui si è creata molta sfiducia nel contesto interno.
Lui sta seguendo un master organizzato a Roma dal Ministero degli Interni e sottolinea il rischio che l’eccessiva ricerca di trasparenza ed anticorruzione si traduca unicamente in troppa burocrazia. Dice che dalla sue esperienza trentennale comprende immediatamente se le disposizioni date da A.n.a.c. o Legislatore sono applicabili concretamente o meno.
206
AOSTA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 9 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Il dipendente informa prontamente il responsabile di prevenzione con il modello e le modalità indicate nell’allegato 3 del presente PTPC.
Al fine di evitare che il dipendente ometta di segnalare condotto illecite per il timore di subire misure discriminatorie, l’Amministrazione Comunale nel corso dl 2016 si doterà di un sistema che si componga di una parte organizzativa e di una parte tecnologica, tra loro connesse. La parte organizzativa concerne riguarda le politiche di tutela della riservatezza. La parte tecnologica concerne il sistema applicativo per la gestione delle segnalazioni: esso comprendere la definizione del flusso informativo del processo di attore, ruoli, responsabilità e strumenti necessari al suo funzionamento (architettura del sistema hardware e software).
Dal modello allegato al piano si legge che la segnalazione può essere presentata: a) mediante invio al seguente indirizzo di posta elettronica con indicazione in oggetto “riservata e personale-‐al responsabile della prevenzione della corruzione”: assistenzalegale@comune.aosta.it; b) a mezzo del servizio postale o tramite posta interna in busta chiusa con indicazione sulla “riservata e personale -‐ al responsabile della prevenzione della corruzione”; c) personalmente al responsabile della prevenzione della corruzione.
Riscontro dell’ente
207
BELLUNO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 12 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
All’interno del Piano si indica come la segnalazione deve essere indirizzata al responsabile della prevenzione della corruzione, al seguente indirizzo di posta elettronica: atedesco@comune.belluno.it.
La segnalazione deve avere come oggetto: “Segnalazione di cui all’articolo 54 bis del decreto legislativo 165/2001”. La gestione della segnalazione è a carico del responsabile della prevenzione della corruzione.
Riscontro dell’ente
208
PADOVA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 38 del 26/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
I dipendenti possono segnalare all’indirizzo email prevenzionecorruzione@comune.padova.it, inviando il modello predisposto da ANAC. Inoltre si rinvia anche l’email predisposta da ANAC.
Il Comune di Padova ha creato una sezione apposita del sito “Raccolta segnalazioni di presunte condotte illecite e irregolarità amministrative.” All’interno della quale mette a disposizione degli utenti dei servizi comunali e dei cittadini un modulo per segnalare un illecito o un'irregolarità amministrativa compiuti da dirigenti, funzionari, dipendenti o altri soggetti delle strutture del Comune e le istruzioni relative alla segnalazioni.
Le segnalazioni possono riguardare eventuali comportamenti, episodi di cattiva amministrazione, fenomeni di corruzione (e altri reati contro la pubblica amministrazione), irregolarità amministrative a danno dell'interesse pubblico, di cui il cittadino sia venuto a conoscenza.
La segnalazione deve contenere gli elementi per consentire di svolgere le dovute ed appropriate verifiche finalizzate ad accertare la fondatezza dei fatti.
Il modulo (caricato in cartella) e le informazioni utili per effettuare la segnalazione, scaricabili o possono essere ritirati anche presso l'URP
Per tutelare la riservatezza del segnalante, il modulo compilato deve essere inserito in una doppia busta chiusa; la busta esterna deve recare la dicitura "riservata personale" e deve essere indirizzata al responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Padova, dott. Lorenzo Traina.
La segnalazione può essere fatta pervenire tramite:
• consegna a mano all'URP; • consegna a mano al Protocollo Generale; • via posta, indirizzata al responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Padova,
dott. Lorenzo Traina, via VIII Febbraio, 11 -‐ 35122 Padova; • via email all'indirizzo prevenzionecorruzione@comune.padova.it
209
Le buste (chiuse) contenenti le segnalazioni vengono trasmesse al responsabile della prevenzione della corruzione.
Tutte le segnalazioni sono ricevute e gestite esclusivamente dal responsabile della prevenzione della corruzione e da un funzionario del suo staff, che hanno l'obbligo della riservatezza, salvo le segnalazioni che per legge debbono essere effettuate.
A garanzia della riservatezza del segnalante, sono previsti dei codici sostitutivi dei dati identificativi di colui che effettua la segnalazione.
Riscontro dell’ente
210
ROVIGO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 20 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Il comune di Rovigo ha già adottato un sistema informatico riservato di ricezione delle segnalazioni.
Riscontro dell’ente La Dott.ssa Sara Cittadin mi invia lo screenshot del sistema informativo dedicato, presente nella rete intranet aziendale, che permette ai dipendenti di effettuare eventuali segnalazioni, e copia dell’ email inviata ai dipendenti per informali dell'avvio della procedura.
211
TREVISO Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 14 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x Note nella Relazione
Sistema congruo. Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel piano si fa riferimento alla procedura descritta nel provvedimento n. 2434 del Segretario generale del 09.01.2015 caricato nella sezione “Amministrazione Trasparenze” – “Altri contenuti” – “Corruzione” sotto la voce “Procedura per segnalazioni di illeciti e irregolarità (cd. whistleblowing)”, assieme al modello di segnalazione.
Nella quale si prevede che:
La segnalazione potrà essere presentata secondo le seguenti modalità: a) mediante invio all’indirizzo di posta elettronica a tal fine appositamente attivato dall’amministrazione, whistleblowing@comune.treviso.it (in tal caso, l’identità del segnalante sarà conosciuta solo dal Responsabile per la prevenzione della corruzione che ne garantirà la riservatezza, fatti salvi i caso in cui non è opponibile per legge); b) a mezzo del servizio postale o tramite posta interna (in tal caso, per poter usufruire della garanzia della riservatezza, è necessario che la segnalazione, indirizzata al Responsabile per la prevenzione della corruzione, venga inserita in una busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “riservata/personale”; c) a mezzo consegna personale al Responsabile per la prevenzione della corruzione.
Riscontro dell’ente Contatto Dott. Ciani, delegato dal Segretario Comunale, che mi conferma la previsione di un’email dedicata e della ricezione di segnalazioni inviate via posta, ma non di un sistema informativo.
La posta viene prevista per i dipendenti che non hanno un terminale e che se no dovrebbero chiedere l’aiuto di qualche altro dipendente, pregiudicando così la necessaria riservatezza.
Non sono mai state inviate lettere, quindi non possono valutare la possibilità che protocollando la lettera qualcuno possa venire a sapere della segnalazione. Tuttavia la protocollazione avverrebbe successivamente alla ricezione della lettera da parte del R.P.C..
212
VENEZIA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 11 del 02/02/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Dopo aver approvato, con Deliberazione di Giunta Comunale n. 226 del 26 maggio 2015, la Disciplina organizzativa e procedurale in materia, è stato messo in produzione nel mese di dicembre apposito applicativo d’ufficio. Il sistema di whistleblowing introdotto recepisce in pieno le prescrizioni normative e le indicazioni fornite da ANAC con determinazione n. 6/2015. Il whistleblowing del Comune di Venezia garantisce la tutela e la protezione, anche attraverso l’anonimato, contro ogni forma di discriminazione che potrebbe derivare direttamente e indirettamente dalla segnalazione di illecito. La segnalazione può essere fatta attraverso l'utilizzo di apposito software “Whistleblowing Comune di Venezia”, accessibile dalla intranet comunale, che soddisfa i più elevati, innovativi e moderni livelli di sicurezza e riservatezza dei dati e dei flussi informativi. In sintesi, solo il responsabile di prevenzione della corruzione può leggere la segnalazione (ma non i dati identificativi del segnalante); solo il segnalante può leggere lo stato della segnalazione e le eventuali note apposte dal responsabile di prevenzione della corruzione; solo il responsabile tecnico del sistema può accedere -‐ su solo richiesta del Magistrato -‐ alle generalità del segnalante; la sicurezza è garantita dall'interoperabilità dei messaggi protetti tramite crittografia asimmetrica (openPGP); nessuno al di fuori dei diretti interessati è in grado di leggere o accedere ai dati del sistema;anche nel Database le informazioni sono salvate formato criptato e quindi non leggibili senza la chiave privata di crittografia che possiede solo il diretto interessato.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
Nel piano viene riportato quanto segue:
In data 17 dicembre 2015 nella intranet comunale è stata diffusa una nota del RPC con la quale si segnalava l'avvio della fase operativa di detta procedura informatizzata, i cui elementi principali che dovranno trovare concreta attuazione nel corso del 2016 sono:
• Corretta identificazione del segnalante: il segnalante, non potendo rimanere anonimo, sarà individuato attraverso la dichiarazione dell'identità, la qualifica ed il ruolo organizzativo.
• Separazione dei dati identificativi del segnalante dal contesto della segnalazione: è prevista l’adozione di codici sostitutivi dei dati identificativi attraverso l'uso dell'algoritmo di crittografia GNU Privacy Guard (GnuPG o GPG), in modo che la segnalazione possa essere processata in modalità anonima e rendere possibile la successiva ricostruzione dell’identità del segnalante nei soli casi consentiti e dalle persone autorizzate.
213
• Tutela della riservatezza dell’identità del dipendente effettuante la segnalazione la trasmissione della segnalazione avverrà attraverso una prima crittografia (in locale, sul dispositivo del dipendente), il trasporto verso il server centrale attraverso protocollo SSL/TLS HTTPS e la successiva memorizzazione negli archivi elettronici in modalità crittografata. L'identità del segnalante verrà disaccoppiata dal contenuto della segnalazione. Alla pratica sarà assegnato un codice identificativo che non consentirà l'associazione diretta tra segnalante e segnalazione.
• Gestione delle segnalazioni in modo trasparente: tale modalità verrà garantita attraverso un iter procedurale definito e comunicato all’esterno con termini certi per l’avvio e la conclusione dell’istruttoria.
• Tutela del soggetto che gestisce le segnalazioni da pressioni e discriminazioni, dirette e indirette: come descritto, non sarà possibile associare alla segnalazione l'autore, se non nei casi previsti dalla legge e su specifica richiesta delle Autorità competenti.
• Tutela della riservatezza del contenuto della segnalazione e su eventuali soggetti segnalati e coinvolti: le segnalazioni saranno memorizzate in forma crittografata negli archivi elettronici dell'applicazione gestionale. Solo ed unicamente il Responsabile di prevenzione della corruzione sarà in possesso della chiave elettronica (diversa per ciascuna segnalazione) che consente la lettura delle informazioni contenute.
• Controllo degli accessi al sistema: ogni singolo accesso alle segnalazioni verrà registrato in un opportuno registro di controllo elettronico (log), recante data e ora di accesso, soggetto che ha effettuato l'accesso, postazione (indirizzo IP) di provenienza.
• Gestione delle informazioni e il trasporto dei dati in rete attraverso l’adozione di un protocollo sicuro: è previsto l'utilizzo del protocollo sicuro SSL/TLS HTTPS RapidSSL SHA256 CA – G3.
• Fornire riscontro al segnalante: attraverso una risposta, su richiesta del segnalante, solo alla scadenza dei termini previsti per la conclusione dell’istruttoria o consentire a quest’ultimo di verificare lo stato di avanzamento della pratica.
Nel corso del 2016 sarà possibile mappare e pubblicare gli esiti di detta mappatura di tutti i casi di segnalazione.
All’interno della sezione “Amministrazione Trasparenze” – “Altri contenuti” – “Corruzione” è stata creata la voce Tutela del dipendente del Comune di Venezia che segnala illeciti (c.d. whistleblower). Al cui interno sono raccolti la Deliberazione di Giunta Comunale n. 226 del 26 maggio 2015 e i suoi due allegati:
Allegato A -‐ Disciplina organizzativa e procedurale;
Allegato B -‐ Modello gestionale informatizzato per la segnalazione di illeciti. Riscontro dell’ente
Contatto il Dott. Franco Nicastro, Responsabile del Servizio della Trasparenza del Comune di Venezia e studente della V° Edizione del Master APC., il quale mi spiega come la procedura di raccolta delle segnalazioni è stata creata appositamente dalla società di proprietà del comune Venis. Il sistema elaborato, rappresenta oggi, lo strumento più efficiente esistente in Italia. Il Dott. Nicastro riferisce come questo sistema, in vigore dal 17 dicembre 2016, aderisca perfettamente alle Linee Guida previste da A.n.a.c., garantendo un livello di anonimato anche superiore a quello richiesto dalla stessa Autorità anticorruzione. Tale livello di tutela viene perseguito con un meccanismo di “doppia criptografia” per cui: a) il dipendente si connette alla Intranet del Comune di Venezia;
214
b) si registra e si identifica; c) accede al software per la segnalazione; d) inserisce i dati minimi perché la segnalazione sia credibile, evitando il rischio di delazione:
giorno ed ora dell’illecito, struttura interessata, eventuali soggetti a conoscenza dell’illecito, descrizione dell’illecito, file da allegare, ecc… ed invia la segnalazione;
e) un volta inviata la segnalazione il dipendente riceve, via email ed sms, un codice tramite cui può controllare lo stato del procedimento ed aggiornare la segnalazione;
f) il R.P.C. riceve, via email, una notifica per la ricezione della segnalazione e una notifica per ogni ulteriore aggiornamento della segnalazione effettuato dal dipendente;
g) il R.P.C. accede al sistema tramite una triplice autenticazione: -‐ si autentica per visionare gli estremi della segnalazioni; -‐ si autentica per entrare nel sistema e vedere il contenuto criptato; -‐ si autentica per leggere il contenuto della segnalazione;
h) il contenuto della segnalazione ed il nome del segnalante sono sempre divisi: il P.R.C. non può sapere mai il nome del segnalante;
i) se il R.P.C. ritiene di prendere in carico la segnalazione, il sistema crea un messaggio che informa il dipendente dell’avvio dell’istruttoria, la quale deve concludersi entro 90 giorni;
j) il R.P.C. può coinvolgere i propri collaboratori nell’analisi della segnalazione ed anche questi non possono conoscere l’identità del segnalante;
k) il R.P.C. decide se archiviare la segnalazione, agire in via disciplinare o adire l’autorità giudiziaria;
l) all’Autorità giudiziaria viene consegnata la documentazione al cui interno è presente il nominativo del segnalante.
Il Dott. Nicastro riferisce come l’intenzione dell’ente sia quello di mettere a disposizione di altri comuni questo sistema gratuitamente. I comuni che vorranno adottare questo software avranno a loro carico solamente eventuali spese per la personalizzazione del sistema.
215
VERONA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 27 del 27/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 1 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x x Note nella Relazione
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale
I dipendenti sono stati avvisati tramite Intranet che per le segnalazioni di condotte illecite, di cui il dipendente sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata: segnalazionicondotteillecite@comune.verona.it.
Al fine di garantire la riservatezza dell’identità del segnalante alla casella elettronica indicata accedono esclusivamente il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e il Dirigente della Direzione Contratti Anticorruzione Controllo Affidamenti.
Per le segnalazioni è stato messo a disposizione un apposito modulo sul sito internet (all’interno della sezione Amministrazione Trasparente).
Oltre che per posta elettronica le segnalazioni potranno essere effettuate anche tramite servizio postale, inviando il modulo in doppia busta: una esterna indirizzata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione ed una interna recante la dicitura “Riservata personale”.
Riscontro dell’ente Parlo con la Dott. Pratizzoli della Segreteria Generale, la quale mi conferma l’utilizzo dell’indirizzo email e del servizio postale. Mi farà richiamare per ulteriori informazioni dal dirigente.
Successivamente mi chiama il Segretario Generale, il quale mi conferma che gli strumenti utilizzati ad oggi sono email ed il documento cartaceo. Questi sono stati adottati a novembre 2015 in mora alla promessa di Cantone di mettere a disposizione un software. Il comune ha ricevuto da novembre una segnalazione. Questa non permette di formulare un giudizio in merito alla bontà del meccanismo. È un dato asettico. Tuttavia il comune di Verona è stato uno dei pochi e dei primi ad adottare il PTPC 2013-‐15.
216
VICENZA Adozione P.T.P.C. con del. di Giunta n. 12 del 28/01/2016 Adozione whistleblowing -‐ Rel. 2015 Sì Segnalazioni ricevute Seg. Interne Seg. Esterne 0 0 Modalità ricezione
Doc. cartaceo Email Sist. informativo dedicato Sist. inf. ded. con garanzia di anonimato
x x Note nella Relazione
Nel 2015 sono giunte 14 segnalazioni per fatti che afferiscono alle violazioni previste dal DPR 62/2013. Le violazioni accertate sono 7. Sono state inoltre accertate 2 fattispecie disciplinari per procedimenti avviati nel 2014. Sono stati avviati 13 procedimenti disciplinari. Sono stati conclusi con sanzione 7 procedimenti. Di contro sono stati archiviati 4 procedimenti. Inoltre 1 procedimento è stato sospeso ai sensi dell'art. 55 ter TUPI e 1 procedimento verrà concluso nel 2016.
Previsione nel Piano 2016/18 – Sito internet istituzionale Non si rileva alcuna previsione nel P.T.P.C..
Riscontro dell’ente La Dott.ssa Ronzan a capo della segretaria del Segretario mi comunica che la misura del whistleblowing non viene trattata nel Piano ma nel Codice di Comportamento. E mi comunica che si stanno organizzando per un disciplina più cogente.
Nel Codice di Comportamento art. 6 -‐ Modalità per effettuare la segnalazione, si riporta che “Per quanto riguarda le modalità di segnalazione si rinvia alle Direttive del Responsabile Prevenzione Corruzione.”
Si è allora ricontattato il Comune per chiedere spiegazioni e ho lasciato l’email nel caso abbiano del materiale da inviarmi per darmi delucidazioni in merito.
Rimango in attesa di risposta.