Post on 08-Jul-2020
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“ACQUA VIRTUALE, IMPATTO REALE:
UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL CONSUMO
‘INVISIBILE’ DELLA RISORSA PIÙ PREZIOSA DEL
NOSTRO PIANETA”
Marta Antonelli
King’s College London
martaantonelli84@gmail.com
Francesca Greco
King’s College London
francescagreco78@gmail.com
CHI SIAMO
• Dottorande del King’s College London
• Membri del London Water Research Group • Ricercatrici con il Prof. Tony Allan, teorico del
concetto di ‘acqua virtuale’ e insignito del Premio
Mondiale per l’Acqua 2008
• Rappresentanti del Regno Unito nell’ambito del
progetto europeo su Acqua Virtuale e Impronta
dell’acqua “EURO-AGRIWAT”
AGENDA
I diversi tipi di scarsità idrica
Il nostro focus: l’agricoltura
Acqua virtuale & impronta dell’acqua
Non tutte le gocce d’acqua sono uguali, non tutti i
pomodori sono uguali
Quindi, dov’è il problema?
Giustizia idrica
Scala valoriale dell’acqua
Gli attori del cambiamento
Concetti da ricordare
L'acqua dolce direttamente
utilizzabile dagli ecosistemi e
dall'uomo è, quindi, meno
dell'1% di tutte le risorse idriche
presenti sul pianeta.
TREND GLOBALI
Aumento della
popolazione
Cambiamento climatico
Sviluppo economico (BRICs)
Diete sempre più ricche di
proteine animali
PROSPETTIVE FUTURE (1/2)
Sviluppo socio-economico come possibilità di invertire il trend di insostenibilità dello sfruttamento di risorse naturali
“Environmental
Kuznets curve”
(1955)
PROSPETTIVE FUTURE (2/2)
Crescita della consapevolezza dei cittadini e aumento della richiesta sul mercato di prodotti ‘verdi’ (prodotti biologici, biodinamici, a km 0, non testati sugli animali etc.)
USO SETTORIALE DELL’ACQUA
USO AGRICOLO
70%
USO INDUSTRIALE
19%
USO DOMESTICO
11%
Dati FAO, “Global sum of all withdrawals” (2012)
IN ALCUNE REGIONI QUESTA
PERCENTUALE È MOLTO ELEVATA
Regione Domestico Industriale Agricolo
AFRICA 10 4 86
Nord Africa 9 6 85
Africa Sub-
Sahariana
10 3 87
ASIA 9 9 82
Medio Oriente 9 8 83
Asia Centrale 3 5 92
Asia del sud e
est
9 10 81
Dati FAO “Aquastat World Data” (2012)
NON TUTTE LE GOCCE D’ACQUA
SONO UGUALI (1/2)
Le tipologie di acqua virtuale sono diverse
Acqua Blu
(falde sotterranee;
acque di superficie)
Acqua Verde
(acqua piovana che rimane nel
terreno)
Acqua Grigia
(acqua inquinata nel processo produttivo)
NON TUTTE LE GOCCE D’ACQUA
SONO UGUALI (2/2)
Le tipologie di acqua virtuale sono diverse
Acqua Rinnovabile
(rinnovata attraverso le precipitazioni piovose e
nevose + la ricarica naturale delle falde
acquifere sotterranee)
Acqua Non Rinnovabile
(acqua presente nelle falde sotterranee, in genere di
natura fossile)
Non-food water: uso
industriale e domestico
Food-water: agricoltura
80-
90% 10-
20%
Dati: Allan (2012)
PERCHÉ È IMPORTANTE PARLARE
DI ACQUA & CIBO
ACQUA VIRTUALE
Il concetto di acqua virtuale è stato identificato dal Prof. Tony
Allan (King’s College London e fondatore del LWRG; vincitore
dello Stockholm Water Prize nel 2008) all’inizio degli anni ’90,
come la quantità di acqua dolce contenuta nei
beni agricoli. Il concetto è stato poi esteso ai prodotti
industriali e ai servizi.
Il commercio di acqua virtuale è dunque il
trasferimento d’acqua dolce implicito nel commercio di beni
agricoli. Per questo parliamo di paesi importatori o
esportatori di acqua virtuale.
I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
HANNO UN ELEVATO CONTENUTO DI
ACQUA VIRTUALE
Dati: waterfootprint.org
Grafica: Timm Kekeritz
Al consumo di carne
di manzo è
associato il più
elevato
consumo di
acqua virtuale.
Ogni volta che si sostituisce alla
carne bovina della carne bianca,
si usano 3.900 litri al kg,
anziché 15.500 litri.
Inoltre, la carne allevata al
pascolo ha un diverso impatto
sulle risorse idriche rispetto alla
carne da allevamento.
NON TUTTI I POMODORI SONO
UGUALI
POMODORO AD “ALTO
IMPATTO IDRICO”
Irrigato in Maghreb con
acqua dolce proveniente da falda
sotterranea fossile, non
rinnovabile, in una zona
quindi con alta scarsità idrica.
Trasportato in Italia con
conseguente inquinamento e
produzione di Co2.
POMODORO A “BASSO
IMPATTO IDRICO”
Irrigato con raccolta dell’acqua
piovana e acqua proveniente da
fiume, quindi rinnovabile.
Consumato a 2 chilometri dal
luogo di produzione, con
conseguente basso inquinamento
e bassa produzione di Co2.
Concetto elaborato da Antonelli e Greco nel 2012 in
A.Segrè e L.Falasconi “Libro Blu dello Spreco dell’acqua in Italia”
Edizioni Ambiente
IMPRONTA DELL’ACQUA
Il concetto di impronta dell’acqua è stato sviluppato dal
Prof. Arjen Hoekstra (Università di Twente,
Paesi Bassi). Esso consente di calcolare l’uso di
acqua (diretto e indiretto) di un individuo, di una
comunità o di un’impresa. L’impronta idrica è definita
come il volume totale di acqua dolce
utilizzata per produrre i beni e i
servizi consumati da quell’individuo, comunità o
impresa.
IMPRONTA DELL’ACQUA DI
UNA NAZIONE
Impronta idrica del consumo nazionale
Impronta idrica interna (il consumo di risorse idriche
locali in un dato periodo di tempo) +
Impronta idrica esterna (il consumo di risorse idriche
‘esterne’, a seguito dell’importazione di acqua virtuale)
Impronta idrica della produzione
nazionale
Impronta idrica interna (il consumo di risorse idriche
locali in un dato periodo di tempo) +
uso di risorse idriche per prodotti destinati all’export
COSA DETERMINA UN’ELEVATA
IMPRONTA DELL’ACQUA?
Volume della domanda: in termini assoluti l’India ha il più elevato water
footprint (WF) del mondo
Composizione della domanda: i prodotti di origine animale richiedono molta acqua! In termini relativi i più elevati WF sono osservati negli USA,
seguiti da Grecia, Italia e Spagna
Condizioni climatiche: influenza nelle condizioni di crescita delle piante
Pratiche agricole: efficienza nell’uso dell’acqua
Elaborazione Marta Antonelli
QUALCHE ESEMPIO SULL’ITALIA
L’Italia ha un WF pro capite annuo di 2330 m3, contro una media mondiale di 1240 m3.
1kg di pasta secca prodotta in Italia contiene 1.924 litri d’acqua virtuale
Una pizza (725g circa) contiene 1.216 litri d’acqua virtuale
Il grano duro e il pomodoro hanno
un’impronta idrica molto elevata se
coltivati in regioni dal
clima arido.
Dati: Aldaya and Hoekstra
(2010)
“I problemi legati all’acqua sono spesso strettamente
collegati alla struttura dell’economia
globale. Molti paesi hanno esternalizzato in modo
massiccio la loro impronta idrica, importando da altri
luoghi quei beni che richiedono una grande quantità
d’acqua per essere prodotti. Questo mette sotto
pressione le risorse idriche dei paesi esportatori dove
troppo spesso scarseggiano meccanismi finalizzati ad
una saggia gestione e conservazione delle risorse
idriche. Non solo i governi, ma anche consumatori,
imprese ed ogni comunità civile può fare la
differenza, affinché si possa raggiungere una
migliore gestione delle risorse idriche”.
(Arjen Hoekstra)
TRE LIVELLI DI CRITICITÀ
A livello di gestione delle risorse idriche in
agricoltura: inefficienza, colture non adatte al
luogo di produzione, mancata gestione integrata delle
risorse idriche e del suolo, questione del prezzo di
mercato
A livello politico: il dumping dei paesi protezionisti
come EU e USA che traggono vantaggio da sussidi
all’agricoltura
A livello istituzionale: assenza di quadro regolatorio e
assenza di incentivi alla preservazione ambientale,
persistenza della forma di un libero mercato, che è
basato solo sul criterio dei prezzi e del profitto
QUALCHE ESEMPIO VIRTUOSO
IN ITALIA
L’azienda Mutti: ha diminuito la quantità di acqua irrigua per la coltivazione dei loro pomodori attraverso la rilevazione diretta dell’umidità del suolo. Studio condotto con WWF Italia e Università della Tuscia.
Barilla: ha spostato la produzione di una certa qualità di grano (Aureo) da una fonte di acqua non rinnovabile a una fonte rinnovabile, risparmiando 40 milioni di metri cubi d’acqua nel 2011.
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GIUSTIZIA IDRICA
“Perchè mangiamo l'acqua degli altri?" (Antonelli e Greco 2012)
Definizione del termine “Giustizia ambientale”
“Il diritto a un ambiente sicuro, salutare , produttivo e sostenibile per tutti, dove la parola “ambiente” viene considerata nella sua totalità, in modo da includere gli aspetti ecologici (biologici), fisici (naturali e costruiti) , sociali, politici, estetici ed economici. La giustizia ambientale si riferisce alla condizione in cui questo diritto può essere esercitato liberamente, in modo tale che identità sia individuali che di gruppo, i bisogni e le dignità siano preservate, realizzate e rispettate. Questo fornisce il raggiungimento dell’auto-realizzazione, individuale e comunitaria, del concetto di empowerment, e cioè il processo di accrescimento del potere, della responsabilità e dell’autodeterminazione.”
Antonelli e Greco in «Il libro blu dello spreco in Italia: l’acqua» edito da Luca Falasconi e Andrea Segrè, 2011, Edizioni Ambiente
Fonte: Source: NRE 392 Coursepack (Welsch). University of Michigan. Winter 1997
ESEMPI DI ACQUA DEGLI ALTRI
Banana nella valle del Giordano
Prodotti agricoli nel deserto arabico, zona Ma’an (Disi
Muddawwara) in Giordania
PRODOTTI NON-ALIMENTARI
I bio carburanti
Il mercato dei fiori del Kenya
http://www.guardian.co.uk/environment/2011/apr/01/kenya-flower-industry-worker-conditions-water-tax A 2003 Guardian investigation
revealed poor workers' conditions and environmental degradation. Felicity Lawrence finds that despite progress, concerns remain over water
scarcity and tax
PERCHÉ USIAMO L’ACQUA DEGLI
ALTRI QUINDI? Perché il sistema corrente di mercato internazionale lo permette
Perché il prezzo nel mercato internazionale non riflette la scarsità della risorsa, e vige la legge della libera circolazione delle merci e del profitto come fine ultimo del commercio
Perché vigono queste leggi? Perché il «discorso» in senso
Foucaltiano riguardo il commercio di beni agricoli non è messo in discussione, se non dai pochi produttori del Sud del Mondo che sono in grado di avere una VOCE in capitolo
Escludendo tutta l’Africa, dove i movimenti di resistenza alle espropriazioni e alle imposizioni di colture da parte di compagnie private sono isolate e deboli, abbiamo l’esempio del il movimento per le sementi dell’India e quello dei Sem Terra in America Latina
Ma se il DISCORSO non cambia dal CENTRO, la periferia da sola non ha gli strumenti adeguati per imporre il cambiamento, perché il centro impone, oltre al discorso corrente sul commercio, anche le sementi stesse, gli strumenti tecnologici per coltivare, e gli investimenti in termini di capitali economici di gran parte dell’agricoltura estensiva nei paesi del Sud.
1966 Michel Foucault Une archéologie des sciences humaines
ALIENAZIONE DEL VALORE-ACQUA
TRAMITE IL PROCESSO DI
VIRTUALIZZAZIONE
Ma siamo sicuri che il
prezzo corrisponda al vero
valore dell’acqua utilizzata?
Se da fonte non rinnovabile,
quale potrebbe essere il
prezzo del mio pomodoro?
“Occhio non vede, cuore non
duole”, e mi mangio l’acqua
del deserto del Sahara
Alberto Sordi - dal film «Un Americano a Roma»
ACQUE NON RINNOVABILI,
TRANSFRONTALIERE: QUESTIONI
ETICHE E SOCIO-ECONOMICHE
Quale valore ha la mia acqua virtuale alla luce di tutto ciò?
FONTE:
Overexploitation
and
Contamination of
Shared
Groundwater
Resources
Management,
(Bio)Technological
, and Political
Approaches to
Avoid Conflicts
Proceedings of the
NATO Advanced
Study Institute on
Overexploitation
and
Contamination of
Shared
Groundwater
Resources:
Management,
(Bio)Technological
, and Political
Approaches to
Avoid Conflicts,
Varna, Bulgaria,
1-12 October 2006
Series: NATO
Science for Peace
and Security
Series C:
Environmental
Security
Darnault,
Christophe J.G.
(Ed.)2008, XIV
ACQUA VIRTUALE E ACQUISIZIONI
DI TERRA DA PARTE DI
INVESTITORI STRANIERI Chiamato comunemente “land grab”
E’ stato evidenziato nel libro
Handbook of Land and Water
Grabs in Africa (autori del King’s
College) come in tutte le
acquisizioni di terra ci sia
anche acquisizione di acqua
Nel 100% dei casi i prodotti del
land-grabbing sono tutti destinati
all’esportazione del paese
committente
Quindi quella di cui stiamo parlando
in questi casi è tutta acqua
virtuale immessa nel commercio
internazionale
UN NUOVO PARADIGMA:
L’AMBIENTALISMO DEI POVERI, LA
DECRESCITA DEI RICCHI
«Environmentalism of the poors»
“AGUA MI SANGRE” – il video ci mostrava movimenti della società civile nel Sud del Mondo che ripropongono il valore dell’acqua e della propria acqua, come bene comune e universale
Movimenti per la decrescita nei paesi industrializzati
Slow food: esempio di unione delle due componenti
UN LINK TRA NORD
E SUD
E’ POSSIBILE?
http://joaag.com/uploads/1-_4_1__Daveyfinal.pdf
ATTORI DEL CAMBIAMENTO
Settore
Privato
Società
civile
Stato
CITTADINI
consumatori
Agricoltori
Attivisti Educatori
Mondo
scientifico
IL RUOLO DEI CONSUMATORI
Ricercare attivamente
informazioni sui prodotti che mangiamo
Ripensare e valutare i nostri stili alimentari
Esempio: fettina di carne al pascolo e fettina di carne da allevamento
Importanza geografica di ciò che portiamo sulla nostra tavola:
Esempio : chilometro zero, attenzione alla provenienza ( 2° best: paesi ricchi di acqua; 3° best paesi aridi)
Capire l’importanza di ridurre lo spreco alimentare, che è legato allo spreco di acqua virtuale
Creare le condizioni e aprire la via per
l’ottenimento di una tracciabilità idrica
Ottenere attraverso il tracciato della
filiera, la provenienza precisa di ogni
prodotto , sempre
Implementazione di norme anti –
contraffazione dei prodotti agricoli e
alimentari in genere
Aumento delle informazioni a disposizione
del consumatore
IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI
IL RUOLO DEL MONDO
SCIENTIFICO
Comunicare a tutti gli stakeholders
raggiungendo agricoltori, imprese,
grande e piccola distribuzione,
consumatori
Attivare e contribuire alle campagne di
sensibilizzazione sul tema del ‘consumo
consapevole di acqua’
Sviluppare reti locali e internazionali
per ulteriori analisi e l’avanzamento
della materia in generale
COSA STIAMO FACENDO IN
ITALIA?
Stiamo creando un network di scienziati-
attivisti che promuovano questi valori nella
comunità epistemica e nella società civile
Pubblicazioni scientifiche e divulgative:
«L’acqua che mangiamo»: in uscita a Marzo 2013
(15 capitoli con contributi di Tony Allan, Arjen
Hoekstra, FAO, WWF, Slow Food, Università
italiane)
Virtual water blog
LINK UTILI
www.virtual-water.co.uk
www.waterfoorprint.org
http://lwrg.org/
“The Water We Eat”: www.angelamorelli.com/water/
Application per smartphone :virtualwater.eu
Virtual Water blog: www.virtualwaterblog.wordpress.com
WWF Italia:
http://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appt
i/DOSSIER/report%20impronta%20idrica.pdf
SLOW FOOD Italia:
http://www.slowfood.com/international/food-for-
thought/focus/81455/the-water-footprint-of-food/q=1065F0?-
session=query_session:9EA9830E16b522379CMGV3A68A
ED
GRAZIE!
Marta Antonelli
King’s College London
martaantonelli84@gmail.com
www.tinyurl.com/watermarta
Francesca Greco
King’s College London
francescagreco78@gmail.com
www.tinyurl.com/waterfra