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Applicazioni digitali nella protesi rimovibile su impiantiDr. Pietro Giudice, Odt. Fabio Marchiori, Odt. Luca Dartora, Odt. Marino Zampieri
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La riabilitazione protesica im-planto-supportata di pazienti affetti da gravi atrofie compor-
ta la richiesta di gradi di flessibilità estrema da parte dell'odontotecni-co, flessibilità facilitata da soluzioni quali i fori inclinati, che permettono al laboratorio di correggere assi implantari non ideali, riportandoli con facilità nelle posizioni più con-sone. In casi dove le strutture ossee fortemente riassorbite obbligano ad un posizionamento implantare corporeo e assiale non ottimale, una soluzione percorribile che assi-curi stabilità e facilità di gestione è quella della barra avvitata e relativa controbarra. La soluzione protesica mostrata in questo caso ha permes-so di realizzare una protesi rimovi-bile con caratteristiche estetiche e funzionali tipiche della Toronto e la sua realizzazione ha seguito pro-tocolli innovativi di flusso di lavoro digitale e tecnologie Cad. Un'inte-ressante innovazione sfruttata in questo caso è rappresentata dalle
basi Interface IPD, che permettono di mantenere accoppiamenti mec-canicamente perfetti nei confronti degli impianti o delle connessioni intermedie come MultiUnit su tutti gli impianti in commercio, con rica-dute significative in termini di stan-dardizzazione delle tolleranze di sinterizzazione e riduzione dei costi di produzione dei manufatti prote-sici stessi. Le basi Interface IPD ve-dono l'uso in tutte le fasi della lavo-razione in laboratorio e nelle prove su paziente, di un anellino blu (IPD Hollow-Screw) che trattiene prov-visoriamente e in modo meccanico tutti i componenti e le anatomie che si accoppiano sulle basi Interface IPD. La stabilità e rimovibilità della protesi dal cavo orale è garantita dall'intimo contatto tra barra e con-troparte e da attacchi a basso profi-lo OT-Equator (Rhein83). La doppia scansione, ScanBody prima e bar-ra sinterizzata poi, ha permesso di intervenire meccanicamente sulla barra grezza sinterizzata, modifican-
dola e lucidandola direttamente in laboratorio; la seconda scansione della barra, così modificata, ci ha permesso di realizzare controparti assolutamente speculari e precise. Il software dà la possibilità di ri-chiamare e riaccoppiare il progetto protesico iniziale, permettendo la realizzazione di un definitivo coe-rente con quello precedentemente proposto e approvato dal paziente.
Gestione protesica
Una prima impronta di posizione viene presa con transfert a strappo e cucchiaio chiuso. Viene digitaliz-zato il modello tramite scansione (scanner Dental Wings serie 7). Il montaggio dei denti virtuale viene fatto con il modulo protesi mobi-le Dental Wings, scelta obbligata dalla necessità di personalizzare le forme dei denti al fine di adattarle alle necessità estetico-funzionali del paziente (Figg. da 1a a 1d.) La prototipazione della progettazione,
Figg. da 1a a 1d Proget-tazione cad protesi per
pianificazione caso
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per una prova estetico funzionale, viene realizzata tramite tecnologia stampa 3D provata e approvata dal paziente e dal clinico (Figg. da 2a a
3d.). Viene successivamente ripresa la posizione implantare mediante barra di passivazione direttamente su componenti MultiUnit (Abutment
Compatibili), bloccati tra loro utiliz-zando resina; questo permette di confermare la buona qualità della prima imponta o di riposizionare,
Figg. da 2a a 2f Prototipazione placca-elementi separati
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Figg. da 3a a 3d Montaggio denti per prova estetica
Fig. 3d Prova estetica e funzionale
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eventualmente, gli analoghi nel modello (Figg. da 4a a 4g). L'uso di ScanBody Abutment Compatibili EasyDigital, permette di trasferi-re nel software CAD Dental Wings
le posizioni implantari e le relative geometrie da incollaggio (Figg. 5a e 5b). Successivamente viene usa-to, per realizzare al CAD una barra primaria, il riferimento del montag-
gio iniziale; anche la pianificazione di attacchi ritentivi a basso profilo OT-Equator (Rhein83) viene gestita tramite software e relative librerie (Figg. da 5c a 5p).
Figg. da 4a a 4g Analoghi nel modello
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Figg. da 5a a 5h Dettaglio ac-coppiamento libreria digitale
Figg. da 5c a 5i Progettazione barra con attacchi Rhein83
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Figg. da 5i a 5p Progettazione barra con riferimento wax-up
La produzione, tramite tecnologia Laser Melting, della barra primaria, viene affidata alla Nuova Franco Suisse (Figg. da 6a a 6c.). La rifini-tura e lucidatura predispongono la barra all'incollaggio delle basi Inter-
face EasyDigital (Figg. 6d e 6e). L'in-collaggio viene effettuato sempre sfruttando l'anellino blu IPD Hollow-Screw, mentre il cemento è utilizza-to è OT-Cem (Rhein83) (Figg. da 6f a 6o). La scansione della barra, con
ausilio di polvere (Renfert), viene utilizzata accoppiandola al proget-to della protesi mobile inizialmente prototipata e approvata dal pazien-te e dal clinico (Figg. da 7a a 7o). I volumi della protesi mobile ven-
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Figg. 6a e 6c Barra laser melting con attacchi e componenti da incollaggio
Figg. 6d e 6e Rifinitura barra e
cementazione attacchi in parallelo
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Figg. da 6f a 6o Barra lucidata con attacchi in sede e componenti cementati passivamente
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Figg. da 7a a 7h Scansioni e riferimenti vari step digitali
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gono utilizzati per la progettazione della controparte monconizzata, che fungerà da struttura per il rive-stimento estetico (Figg. da 8a a 8e).
La scelta di produrre la controparte in Laser Melting è dovuta all'impos-sibilità di fresare dal pieno un ana-tomia così complessa. Le corone
singole vengono ricavate anch'esse dalla progettazione iniziale e fresa-te, tramite fresatore 5 assi (Roland DWX52 DC), in materiale composi-
Figg. da 7i a 7m Progettazione controbarra digitale
Figg. da 7n a 7o Dettaglio controllo volumi
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Figg. 8c e 8d Dettaglio controbarra
Figg. 8a e 8b Controbarra laser melting
Fig. 8e Controllo inserzione barra su controbarra
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Figg. 9c e 9d Controllo inserzione corone composito
Figg. 9a e 9b Opacizzazione struttura
to ad alta translucenza (Voco Gran-dio Disk) (Figg. da 9a a 9e.). Una microstratificazione in composito (Voco Grandio Flow) viene effetuata
esclusivamente sul gruppo frontale, mentre restano monolitici gli ele-menti posteriori (Figg. 9f e 9g). La cementazione delle corone tramite
Cement URC Bio Loren, viene effet-tuata solo prima della stratificazione in composito della parte gengivale rosa (Figg. da 9h a 9p).
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Figg. 9h e 9i Inizio stratificazione flangia
in composito
Figg. 9e e 9g Cementazione corone singole e controllo
masticazione in articolatore
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Figg.da 9l e 9p Lavoro caratterizzato e finalizzato
Figg.da 9l e 9n Inizio stratificazione flangia in composito
La rifinitura e lucidatura delle parti in composito e in metallo viene ef-fettuata meccanicamente (Figg. da 9q e 9u). Il posizionamento e l'an-
coraggio della barra nel cavo ora-le sono garantiti da viti ricoperte in TiN-Coating; il serraggio a 15N/Cm è garantito dal cricchetto dina-
mometrico Abutment Compatibili (Figg. da 9v e 9z.).
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Figg.da 9q e 9s Lavoro caratterizzato e finalizzato
Figg.da 9t e 9u Inserimento barra nel cavo orale
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Figg. da 9v e 9z Risultato finale