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Servizio Qualità dell’Aria e Risorse Energetiche
AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL’ARIA
16 Marzo 2011 API Torino
LE PROCEDURE LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER AUTORIZZATIVE PER
L'AUTORIZZAZIONE ALLE L'AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA: EMISSIONI IN ATMOSFERA: modalitmodalit àà, scadenze, novit, scadenze, novit àà, casi pratici, casi pratici
Giuseppe DGiuseppe D ’’AgostinoAgostinoUfficio per il controllo delle Emissioni Atmosferic he Ufficio per il controllo delle Emissioni Atmosferic he
da impianti industrialida impianti industriali
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16 Marzo 2011 API Torino
�Novità normative�Informazioni pratiche per la compilazione
delle istanze�Iter del Procedimento Amministrativo�Autorizzazioni di carattere generale�Approfondimenti tecnici�Spazio alle domande
CONTENUTI DELLA PRESENTAZIONE
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NOVITÀ NORMATIVE – Definizioni
D.D.LgsLgs . 152/2006. 152/2006 D.D.LgsLgs . 128/2010. 128/2010
IMPIANTO: il macchinario o il sistema o l'insieme di macchinari o di sistemi costituito da una struttura fissa e dotato di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attività ; la specifica attività a cui édestinato l'impianto puòcostituire la fase di un ciclo produttivo più ampioIMPIANTO ANTERIORE AL 1988IMPIANTO ANTERIORE AL 2006IMPIANTO NUOVO
STABILIMENTO : il complesso unitario e stabile , che si configura come un complessivo ciclo produttivo , sottoposto al potere decisionale di un unico gestore , in cui sono presenti uno o piùimpianti o sono effettuate una o più attività che producono emissioni attraverso, per esempio, dispositivi mobi li, operazioni manuali, deposizioni e movimentazioni. Si considera stabilimentoanche il luogo adibito in modo stabile all'esercizi o di una o piùattività. STABILIMENTO ANTERIORE AL 1988STABILIMENTO ANTERIORE AL 2006STABILIMENTO NUOVOIMPIANTO: il dispositivo o il sistema o l'insieme di dispositivi o sistemi fisso e destinato a svolgere in modo autonomo una specifica attività , anche nell'ambito di un ciclo più ampio
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D.D.LgsLgs . 152/2006. 152/2006 D.D.LgsLgs . 128/2010. 128/2010
GESTORE: la persona fisica o giuridica che ha un potere decisionale circa l'installazione o l'esercizio dell'impianto o, nei casi previsti dall'articolo 269, commi 10, 11 e 12, e dall'articolo 275, la persona fisica o giuridica che ha un potere decisionale circa l'esercizio dell'attività
MODIFICA DELLO STABILIMENTO : installazione di un impianto o avvio di una attività presso uno stabilimento o modifica di un impiantoo di una attività presso uno stabilimento, la quale comporti una variazione di quanto indicato nel progetto o nella relazione tecnica di cui all'articolo 269, comma 2, o nell'autorizzazion e di cui all'articolo 269, comma 3, o nella domanda di adesione all'autorizzazione generale di cui all'articolo 272, o nell'autorizzazione rilasciata ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1 988, n. 203, o nei documenti previsti dall'articolo 12 di tale decreto; ricadono nella definizione anche le modifiche relative alle modali tà di esercizio o ai combustibili utilizzati .GESTORE: la persona fisica o giuridica che ha potere decisio nale circa l'installazione o l'esercizio dello stabilimento e che è responsabile dell'applicazione dei limiti e delle prescrizioni d isciplinate nel presente decreto
NOVITÀ NORMATIVE – Definizioni
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NOVITÀ NORMATIVE – Procedura ordinaria
D.D.LgsLgs . 152/2006. 152/2006 D.D.LgsLgs . 128/2010. 128/2010
AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
(Art. 269.1) Fatto salvo quanto stabilito dall'articolo 267, comma 3, dai commi 14 e 16 del presente articolo e dall'articolo 272, comma 5, per tutti gli impianti che producono emissioni deve essere richiesta un’autorizzazione ai sensi della parte quinta del presente decreto. (Art. 269.2) Il gestore che intende installare un impianto nuovo o trasferireun impianto da un luogo ad un altro presenta all'autorità competente una domanda di autorizzazione […]
AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PER GLI STABILIMENTI
(Art. 269.1) Fatto salvo quanto stabilito dall'articolo 267, commi 2 e 3, dal comma 10 del presente articolo e dall'articolo 272, commi 1 e 5, per tutti gli stabilimentiche producono emissioni deve essere richiesta una autorizzazione ai sensi della parte quinta del pres ente decreto. L'autorizzazione è rilasciata con riferimento allo stabilimento . I singoli impianti e le singole attivitàpresenti nello stabilimento non sono oggetto di distinteautorizzazioni.(Art. 269.2) Il gestore che intende installare uno stabilimento nuovo o trasferire uno stabilimento da un luogo ad un altro presenta all'autorità competente u na domanda di autorizzazione […]
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NOVITÀ NORMATIVE – Procedura ordinaria (2)
D.D.LgsLgs . 152/2006. 152/2006 D.D.LgsLgs . 128/2010. 128/2010
AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PER GLI
STABILIMENTI
(Art. 269. 3) Ai fini del rilascio dell'autorizzazione, l'autorit à competente indice, entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, una conferenza di servizi ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel corso della quale si procede anche, in via istruttoria, ad un contestuale esame degli interessi coinvolti in altr i procedimenti amministrativi e, in particolare, ne i procedimenti svolti dal Comune ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e del Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265 . Per il rinnovo e per l'aggiornamentodell'autorizzazione l'autorità competente, previa in formazione al comune interessato il quale puòesprimere un parere nei trenta giorni successivi, a vvia un AUTONOMO PROCEDIMENTOAUTONOMO PROCEDIMENTO entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta. In s ede di conferenza di servizi o di autonomo procedimento eventuali integrazioni della domanda devono essere trasmesse all'autoritàcompetente entro trenta giorni dalla richiesta; se l'autorità competente non si pronuncia in un termine pari a centoventi giorni o, in caso di inte grazione della domanda di autorizzazione, pari a centocinquanta giorni dalla ricezione della domanda stessa, il gestore può, entro i successivi sessanta giorni, richiedere al Ministro dell'ambien te e della tutela del territorio di provvedere, notificando tale richiesta anche all'autorità compet ente […]
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AUTORIZZAZIONE D’IMPIANTO vsAUTORIZZAZIONE DI STABILIMENTO
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Autorizzazioni dAutorizzazioni d ’’ impiantoimpianto
Autorizzazione di stabilimentoAutorizzazione di stabilimento
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PROCEDURA ORDINARIA (Art. 269) – prima…
AUTORIZZAZIONE DEVE ESSERE RICHIESTA
�Per tutti gli impianti che producono emissioni (CONVOGLIATE E/O DIFFUSE)�Per chi INTENDE costruire un impianto nuovo o trasferire un impianto da un luogo a un altro�Per chi INTENDE sottoporre un impianto a modifica sostanziale
CONFERENZA DEI SERVIZI
PROVINCIA DI TORINO
AUTORIZZAZIONE
45 gg
120120 ggggSenza integrazioni
150150 ggggCon integrazioni
GESTOREGESTORE
COMUNECOMUNE
ARPAARPA
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�Per chi INTENDE modificare uno stabilimento o rinnovare l’autorizzazione di stabilimento
AUTONOMO PROCEDIMENTO
AGGIORNAMENTO DELL’AUTORIZZAZIONE DI
STABILIMENTO
DOMANDA DI MODIFICA SOSTANZIALE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE DI
STABILIMENTO
COMUNE puCOMUNE puòòesprimersi entro esprimersi entro
3030 gggg
120120 gggg dalla ricezionedalla ricezione
senza integrazioni
150150 gggg dalla ricezionedalla ricezione
con integrazioni
PROCEDURA ORDINARIA (Art. 269) – …ora
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PROCEDURA ORDINARIA (Art. 269) – …ora
Nuovo stabilimento
Trasferimento di stabilimento
Rinnovo dell’autorizzazione di uno stabilimento che ha
ancora vigente un’autorizzazione ‘tacita’
(ex art. 12 D.P.R. 203/88)
PROCEDIMENTO CON CONFERENZA
DEI SERVIZI
Modifica sostanziale di stabilimento
Rinnovo dell’autorizzazione di uno stabilimento che NON ha vigente
un’autorizzazione ‘tacita’
Rilascio autorizzazione di stabilimento per attività ‘a ridotto inquinamento atmosferico’ che
NON possono più usufruire della procedura di autorizzazione in via
generale (AVG)
AUTONOMO PROCEDIMENTO
Informazione al Informazione al COMUNE COMUNE
interessatointeressato
120120 ggggSenza integrazioni
150150 ggggCon integrazioni
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•L‘autorizzazione art. 269 ha una durata di 15 annidurata di 15 anni
•Il rinnovo va presentato almeno un anno prima della scadenzaun anno prima della scadenza
•L'autorità competente può imporre il rinnovo dell'autorizzazione prima della rinnovo dell'autorizzazione prima della scadenzascadenza ed il rinnovo delle autorizzazioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, prima dei termini previsti dall'articolo 281, comma 1, se una modifica delle prescrizioni autorizzative risulti necessaria al rispetto dei valori limite di qualità dell'aria previsti dalla vigente normativa.
•Il rinnovorinnovo dell'autorizzazione comportacomporta il decorso di un nuovonuovo periodo di quindici anni
•L’ aggiornamentoaggiornamento dell’autorizzazione NON comportaNON comporta il decorso di un nuovo periodo di quindici anni
DURATA e RINNOVO (Art. 269.7)
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MODIFICHE SOSTANZIALI E NON (Art. 269.8)
MODIFICA
PROVINCIA DI TORINO
Modifica NON
sostanziale
GESTOREGESTORE
Modifica SOSTANZIALE
•Eventuale aggiornamento dell’AUTORIZZAZIONE da parte A.C.
•In caso di silenzio dell’A.C. Gestore può procedere con la modifica dopo 60dopo 60 gggg
ORDINE DI PRESENTARE DOMANDA DI AGGIORNAMENTO
MODIFICA SOSTANZIALE: quella che comporta un aumento o una
variazione qualitativa delle emissioni o che altera le
condizioni di convogliabilitàtecnica delle stesse
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PROCEDURE AUTORIZZATIVE
ORDINARIA SEMPLIFICATAcd. in via esplicita A.V.E. cd. in via generale A.V.G.
Per quali stabilimenti
Tutti quelli che hanno emissioni convogliate e/o diffuse in atmosfera
Quelli esclusivamente della parte II dell’all. IV per cui la Regione Piemonte ha deliberato apposito provvedimento
EsclusioniDepositi oli minerali compresi gas liquefatti, attività / impianti parte I all. IV, difesa
nazionale, sfiati e ricambi d’aria esclusivamente adibiti alla protezione e alla sicurezza degli ambienti di lavoro
Quando va presentata
preventivamente all’installazione dell’impiantoalmeno 45 gg prima
dell’installazione dell’impianto
Tempo rilascio120 gg/ 150 gg (se richieste integrazioni) da
ricevimento istanzaImmediato
Durata autorizzazione
15 anni 10 anni
Pareri altri EntiSI in CdS per impianti nuovi o da trasferire ;
facoltativo per rinnovo / aggiornamentoNO
Comunicazioni successive
Messa in esercizio, date e risultati autocontrolli iniziali e periodici
Prescrizioni Quelle definite nell’atto autorizzativoAllegato tecnico al provvedimento
regionale
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- Autorimesse/ Autofficine meccaniche senza verniciatura/autolavaggi;- Lavorazioni meccaniche (tornitura, fresatura…) con consumo complessivo di olio con consumo complessivo di olio (come tale o come frazione oleosa delle emulsioni) inferiore a 5(come tale o come frazione oleosa delle emulsioni) inferiore a 5 00 kg/anno00 kg/anno- Panetterie/pasticcerie con consumo di farina < di 300 kg/gg;- Laboratori orafi senza fusione/odontotecnici/estetico-sanitari, produzione ceramiche senza cottura; Silos per materiali da costruzione; Impianti di trattamento acque;- Cucine, mense, friggitorie e rosticcerie; Concerie e pellerie a ciclo chiuso/Stirerie; Forni elettrici a volta per la produzione del vetro- Trasformazione vegetali/carni/pesce/latte (esclusa surgelazione) con produzione inferiore a 350 kg/gg; Molitura cereali con produzione inferiore a 500 kg/gg- Laboratori di analisi e ricerca, impianti pilota p er prove, ricerche, sperimentazioni, individuazione di prototipi. Tale esenzione non si applica in caso di emissione di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità ecumulabilità particolarmente elevate, come individuate dall'allegato I alla parte quinta del presente decreto.
IMPIANTI ED ATTIVITÀ IN DEROGA – ParteParte II all. IV
MEMENTO! NON RICADENTI QUEGLI IMPIANTI CHE USANO SO STANZE CMR con frasi R45, R46, R49, R60, R61
AUTORIZZAZIONE NON NECESSARIA
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- Impianti di combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni dicogenerazione, di PTN PTN ≤≤ 1 MW1 MW, alimentati a biomassebiomasse di cui all'allegato X alla parte quinta del presente decreto, e di PTN PTN ≤≤ 1 MW1 MW, alimentati a gasoliogasolio , come tale o in emulsione, o a biodiesel.- Impianti di combustione alimentati ad olio combustibileolio combustibile , come tale o in emulsione, a metanometano o a GPLGPL, di PTN PTN ≤≤ 3 MW3 MW.- Impianti di combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni dicogenerazione, ubicati all'interno di impianti di smaltimento dei rifiuti, alimentati da gas di discaricagas di discarica , gas residuati dai processi di depurazione e biogas, di PTN PTN ≤≤3 MW3 MW, se l'attività di recupero è soggetta alle procedure autorizzativesemplificate previste dalla parte quarta del presente decreto e tali procedure sono state espletate.- Impianti di combustione, compresi i gruppi elettrogeni e i gruppi elettrogeni dicogenerazione, alimentati a biogasbiogas di cui all'allegato X alla parte quinta del presente decreto, di PTN PTN ≤≤ 3 MW3 MW.- Gruppi elettrogeni e gruppi elettrogeni di cogenerazione alimentati a metano o a GPL, di PTN ≤ 3 MW, alimentati a benzina di PTN ≤ 1 MW.
IMPIANTI ED ATTIVITÀ IN DEROGA – ParteParte II all. IV
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• Individuate 34 categorie di impianti e attività
IMPIANTI ED ATTIVITÀ IN DEROGA – ParteParte IIII all. IV
L’A.C. (in Piemonte: Regione, ex L.R. 43/2000) deve in ogni caso procedere all’adozione di autorizzazioni generali per q ueste 34 categorie entro il 29/04/2011 , MATT provvede in via sostitutiva
L’A.C. procede al rinnovo di tali autorizzazioni ogni 10 anni e il Gestore presenta entro 6 mesi una domanda di adesione ����
l’esercizio può continuare
Per le Autorizzazioni generali rilasciate ex D.P.R. 25/ 07/1991 il 1°rinnovo è effettuato entro il 29 Aprile 2011
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• l’A.C. può individuarne anche altre categorie di impi anti oltre quelli della Parte II e stabilire con provvedim enti generali i VLE, le prescrizioni, tempi di adeguamento, metodi di campionamento ed analisi, periodicità dei controlli
IMPIANTI ED ATTIVITÀ IN DEROGA – Parte II all. IV
MEMENTO! NON RICADENTI QUEGLI IMPIANTI CHE USANO SOSTANZE CMR con frasi R45, R46, R49, R60, R61
MEMENTO! L’A.C.(x la gestione: Provincia) PUÒ NEGARE L’ADESIONE SE NON SONO RISPETTATI I REQUISITI
PREVISTI DALL’AUTORIZZAZIONE GENERALE ����
NECESSARIA PROCEDURA AUTORIZZATIVA ESPLICITA ex art. 269
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� Prima le AVG erano rilasciate per specifiche categorie di impianti, ora per specifiche categorie di stabilimentistabilimenti .
� Possono essere adottate per gli stabilimenti in cui sono presenti esclusivamenteesclusivamente gli impianti e le attività di cui alla parte II dell’Allegato IV alla Parte V
� Al fine di stabilire le soglie di produzione e di con sumo e le potenze termiche nominali indicate nella parte II dell'Allegato IV alla parte V si deve considerare l'insieme l'insieme degli impianti e delle attivitdegli impianti e delle attivit àà che, nello stabilimento, che, nello stabilimento, ricadono in ciascuna categoria presente nell'elencoricadono in ciascuna categoria presente nell'elenco
�� Per gli stabilimenti in cui sono presenti anche impia nti o Per gli stabilimenti in cui sono presenti anche impia nti o attivitattivit àà a cui l'autorizzazione generale non si riferisce, il a cui l'autorizzazione generale non si riferisce, il gestore deve presentare domanda di autorizzazione ai gestore deve presentare domanda di autorizzazione ai sensi dell'articolo 269sensi dell'articolo 269
IMPIANTI ED ATTIVITÀ IN DEROGA – NOVITÀ
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IMPIANTI ESISTENTI – RINNOVO AUTORIZZAZIONI
• Nella domanda di rinnovo dell’autorizzazione il gestore dovrà dimostrare che l’impianto adotta le migliori tecniche disponibili;
• Scadenze temporali modulate secondo la prima autorizzazione ottenuta (c.d. autorizzazione di stabilimento);
• Se uno stabilimento anteriore al 1988 (in Regione Piemonte sono quelli in possesso di autorizzazione tacita ex art. 12 del D.P.R. 203/88) è sottoposto ad una modifica sostanziale prima del termine previsto l'autoritàcompetente procede, in ogni caso, al rinnovo dell'autorizzazione.
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TIPOLOGIE DI AUTORIZZAZIONI
Stabilimento anteriore al 1988 �
Stabilimento anteriore al 2000 �
Stabilimento anteriore al 2006 �
Stabilimento nuovo , mod. sostan.�
Stabilimento con AVG �
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Autorizzazione di stabilimento
Trasmissione istanza di rinnovo
31/12/2011
31/12/2013
31/12/2015
Entro 6 mesi da data di adozione A.V.G. da parte
Reg. Piemonte
D.Lgs. n°152/2006, Parte V – scadenze autorizzazioni di stabilimento (art. 281)
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D.Lgs. n°152/2006, Parte V – iter amministrativo (I)
+
Rinnovo dell’autorizzazione di
stabilimento comprese A.V.G.
indizione conferenza Servizi
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D.Lgs. n°152/2006, Parte V – iter amministrativo (II )
+
Aggiornamento dell’autorizzazione di
stabilimento comprese emissioni in via generale
autonomo procedimento
NO conferenza Servizi.
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D.Lgs. n°152/2006, Parte V – iter amministrativo (II I)
+
Aggiornamento dell’autorizzazione di
stabilimento comprese emissioni in via generale
autonomo procedimento;
NO conferenza Servizi.
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D.Lgs. n°152/2006, Parte V – iter amministrativo (IV )
Rinnovo Autorizzazione di Stabilimento entro i 6 mesi
successivi alla data di adozione nuova A.V.G. da
parte della Regione Piemonte o comunque
entro il 31/12/2011
indizione conferenza Servizi
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�Incontri preliminari alla presentazione delle domande�Istruttoria tecnica�Eventuale richiesta di integrazioni a completamento della domanda�Visite istruttorie�Conferenze dei servizi�Formulazione di VLE e prescrizioni tecniche�Emanazione dell’autorizzazione�Controllo dell’impianto successivo all’autorizzazione (autocontrolli, modifiche non sostanziali..)
IL RUOLO DELLA PROVINCIA
Supporto alle Aziende per esaminare problematiche t ecnico-gestionali, emerse “in corso d’opera”
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AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL’ARIA
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• in originale in bollo alla Provincia di Torino che autorizza;• al Sindaco che rilascia il proprio parere in Conferenza;• all’ A.R.P.A. competente per territorio.
A chiA chi presentare domanda ai sensi dellpresentare domanda ai sensi dell ’’artart . 269 comma 2. 269 comma 2
INFORMAZIONI PRATICHE
• Avvio dell’impianto : con 15 gg di anticipo al Sindaco e alla Provincia;• Data degli autocontrolli : con 15 gg di anticipo alla Provincia e
all’A.R.P.A.;• Risultati : alla Provincia, all’A.R.P.A. e al Sindaco.
Gli adempimenti amministrativi e tecnici in seguito allGli adempimenti amministrativi e tecnici in seguito all ’’ottenimento ottenimento delldell ’’autorizzazione autorizzazione -- COMUNICAZIONICOMUNICAZIONI
MEMENTO! La domanda va datata, firmata e timbrata dal Legale Rappresentante
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AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL’ARIA
La Provincia di Torino a Dicembre 2009 ha adottato una nuova modulistica per la presentazione delle istanze in procedura ordinaria, che sostituisce la Circolare della Regione Piemonte denominata 16/ECO in uso dal 1988. La nuova modulistica è stata chiamata “ MOD.EM. 1.0MOD.EM. 1.0”
A.V.E. – PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE
FINALITÀ
�aggiornare la modulistica esistente (datata 1988!) alle modifiche legislative successive al D.P.R. 203/88 (Decreto Solventi, riesame autorizzazioni tacite, etc.);
�tener conto dell’evoluzione delle Migliori Tecniche Disponibili� poter disporre di un modello dinamico facilmente aggiornabile in relazione alle evoluzioni della normativa tecnica di settore;
�tener conto delle nuove norme UNI sugli impianti di abbattimento e sulle metodiche analitiche;
�tener conto delle nuove classificazioni di rischio delle sostanze chimiche;
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AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL’ARIA
�Ampliate le casistiche autorizzative: - procedura ordinaria ai sensi dell’art. 269 della parte quinta del D.Lgs. 152/06;- rinnovo ex art. 281;- attività che generino emissioni diffuse;- attività che generano COV ricadenti nell’ambito di applicazione dell’art. 275;
�Possibilità per le Imprese di avvalersi, qualora presente, di un proprio dipendente qualificato (Tecnico CompetenteTecnico Competente ) per la redazione degli elaborati tecnici;
�Scheda informativa generale integrata dal nominativo del Referente Aziendale per l’istanza e indicazione su presenza di SGA
�Schede tecniche dettagliate per principali impianti di abbattimento (� ausilio al committente per la redazione delle richieste di preventivo e per il fornitore nella redazione del contratto di fornitura)
�Modello esplicativo dettagliato per la redazione del Piano Gestione Solventi
MOD.EM. 1.0 – PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE
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�MODELLO DI ISTANZA
�SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
�RELAZIONE TECNICA
+ elaborati grafici
+ emissioni diffuse
+ progetto di adeguamento
�ALLEGATO 1 – QUADRO DELLE EMISSIONI COMPLESSIVE DI STABILIMENTO
�ALLEGATO 2 – SOSTANZE/PREPARATI E MATERIE PRIME UTILIZZATE
�ALLEGATO 3 – IMPIANTI DI ABBATTIMENTO
�ALLEGATO 4 – MODELLO DI PIANO GESTIONE SOLVENTI
MOD.EM. 1.0 - STRUTTURA
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•compilazione della scheda riportata all’Allegato 2 per ogni prodotto/materia prima/materia ausiliaria impiegata in ogni fase(contenuto C.O.V., frasi di rischio, composizione);
•descrizione del ciclo lavorativo svolto complessivamente nello stabilimento;
•schema di flusso del ciclo lavorativo svolto nello stabilimento, suddiviso in fasi, completo di indicazione dei punti di emissione contrassegnati con numero progressivo.
LL’’ANALISI TECNICA VA FATTA PER ANALISI TECNICA VA FATTA PER OGNIOGNI FASE EVIDENZIATA DEL FASE EVIDENZIATA DEL DIAGRAMMA DI FLUSSODIAGRAMMA DI FLUSSO
MOD.EM. 1.0 – RELAZIONE TECNICA (I)
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AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL’ARIA
PER OGNI FASE INDIVIDUATA INDICARE:–descrizione tecnica di ciascun impianto (dimensionamento, potenzialità e condizioni d'esercizio, sistemi di regolazione e controllo, ecc.) , in particolare con riferimento alla potenzialita’ dell’impianto (� autorizziamo il dato di progetto!);–durata della fase, in particolare con riferimento ai periodi di arresto e avviamento e di entrata a regime;–caratteristiche e quantità di ogni materiale (compresi i combustibili) potenzialmente avviato alla fase in un’unità di tempo rappresentativa;–caratteristiche e quantità di ogni materiale potenzialmente derivante dalla fase in un’unità di tempo rappresentativa (tipicamente ora e giorno), indicando per ognuno la destinazione;–caratterizzazione quali-quantitativa degli effluenti in uscita dalla fase nelle più gravose condizioni d'esercizio e loro destinazione (specificare se i dati sono ricavati da misure su impianti analoghi, da allegarsi, o da calcoli, da esplicitarsi)
MOD.EM. 1.0 – RELAZIONE TECNICA (II)
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AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL’ARIA
•caratterizzazione quali-quantitativa degli effluenti in ingresso all’impianto di abbattimento
IMPIANTO DI ABBATTIMENTO•Se conforme ad una tecnologia rappresentata nell’ALLEGATO 3, compilare la scheda corrispondente;•Se la soluzione tecnica non è rappresentata nell’allegato 3, trasmettere una descrizione dettagliata (condizioni operative, efficienza di abbattimento, sistemi di regolazione e controllo, segnali di avaria e gestione delle anomalie ed emergenze, altro):
–DIMENSIONAMENTO DELLE DIVERSE SEZIONI (parametri chimico-fisici-termodinamici di progetto)–SCHEMA FUNZIONALE DELL’IMPIANTO O P&I IN CASO DI POST-COMBUSTORI, ROTOCONCENTRATORI o CARBONI ATTIVI A RIGENERAZIONE INTERNA–SISTEMI DI MONITORAGGIO E CONTROLLO (Pressostati differenziali, indicatori di LEL, sonde termometriche, misuratori FID, controlli valvole di by-pass…)–PROCEDURE, MODALITÀ E FREQUENZE DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE
MOD.EM. 1.0 – RELAZIONE TECNICA (III)
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CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DEL CAMINO
•FREQUENZA DELLE EMISSIONI
•CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE DELLE EMISSIONI (caratterizzazione degli inquinanti sulla base di mi surazioni effettuate su impianti analoghi, da allegarsi, o di bilanci di m ateria, da esplicitare)
•QUADRO RIASSUNTIVO DI TUTTE LE EMISSIONI, evidenziando quelle già autorizzate (se disponibile, riportare il pro tocollo e la data dell’atto)
MOD.EM. 1.0 – RELAZIONE TECNICA (IV)
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MOD.EM. 1.0 – ELABORATI GRAFICI
•Mappa catastale con indicazione dell'area destinata all'impianto; destinazione urbanistica dell’area su cui èsituato l’impianto nonché quella delle aree limitrofe ;
• Planimetria in scala non inferiore a 1:1000 completa d ello stabilimento e delle costruzioni limitrofe e la loro a ltezza stimata;
• Planimetria generale dell'impianto in scala adeguata , nella quale siano individuate e denominate le aree occupat e da ciascuna installazione produttiva o di servizio (ad es. forni, reattori, stoccaggi, cabine di verniciatura, generatori d i calore, impianti di abbattimento, ecc.), i sistemi di aspirazione ad esse collegate, le linee di convogliamento e tutti i punti di emissione in atmosfera (camini, sfiati, torce, aspirazioni da ambiente di lavoro, ecc.) contrassegnati da un numero progressivo.
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MOD.EM. 2.0 – NOVITÀ INTRODOTTE
•Da utilizzarsi a partire dal 1 ° Gennaio 2011
•Modificato il modello di domanda per tenere conto delle novità introdotte dal D.Lgs. 128/2010
•Ricevuta di pagamento degli oneri istruttori
•Introdotta una sezione sugli impianti termici civili
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• Verificare che l’attività dello stabilimento non sia soggetta ad Autorizzazione Integrata Ambientale o a Valutazione di Impatto Ambientale. Si rammenta che l‘Autorizzazione Integrata Ambientale sostituisce l'autorizzazione alle emissioni ai fini sia della costruzione che dell'esercizio;
• impianti di emergenza e di sicurezza soggetti ad autorizzazione .
INFORMAZIONI PRATICHE
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NOSTRA PAGINA WEB
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•Per le emissioni tecnicamente convogliabili : modalità di captazione e convogliamento
•Per le emissioni diffuse : prescrizioni finalizzate ad assicurarne il contenimento
•Per le emissioni convogliate : valori limite di emissione, prescrizioni, metodi di campionamento e analisi, criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai VLE, periodicità dei controlli del gestore…la quotaquota dei punti di emissione individuata tenuto conto delle relative condizioni tecnico-economiche, il minimo tecnicominimo tecnico per gli impianti soggetti a tale condizione e le portate di progettoportate di progetto tali da consentire che le emissioni siano diluite solo nella misura inevitabile dal punto di vista tecnologico e dell'esercizio; devono essere specificamente indicate le sostanze a cui si applicano i valori limite di emissione, le prescrizioni ed i relativi controlli
•Per ciascun inquinante, valori limite di emissione espressi come flussi di massa annuali flussi di massa annuali riferiti al complesso delle emissioniriferiti al complesso delle emissioni , eventualmente incluse quelle diffuse, degli impianti e delle attività di uno stabilimento.
•Periodo di messa a regime
•N° di campionamenti da effettuarsi in un periodo continuativo di marcia controllata decorrente dalla messa a regime, la durata di tale periodola durata di tale periodo che non può essere inferiore a 10 gg, e la data entro cui devono essere trasmessi risultati all’A.C.
CONTENUTI ATTO AUTORIZZATIVO (Art. 269.4)
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•• PARTE PARTE ““ AMMINISTRATIVAAMMINISTRATIVA ”” : è il testo della Determina in cui vengono riportati le premesse, i passaggi procedimentali, i cd. presupposti giuridici alla base dell’autorizzazione ed il dispositivo del Dirigente.
•• ALLEGATO TECNICOALLEGATO TECNICO contenente– La scheda descrittiva con i dati relativi all’Impresa ed agli impianti autorizzati;– Il quadro emissioni con le caratteristiche dei punti di emissione ed i limiti da rispettare per ogni
inquinante individuato;– Le prescrizioni gestionali specifiche, es. il termine per la messa a regime degli impianti, le
modalità di registrazione dei parametri di processo, le periodicità degli adempimenti successivi all’autorizzazione…
•• (eventuale) ALLEGATO TECNICO SOLVENTI(eventuale) ALLEGATO TECNICO SOLVENTI con le modalità di redazione del Piano di Gestione Solventi, le soglie di consumo, le capacità nominali, le emissioni totali annue autorizzate, le modalità di registrazione e valutazione delle voci di input e output
STRUTTURA DELL’AUTORIZZAZIONELa Determinazione del DirigenteLa Determinazione del Dirigente
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OBBLIGHI PER IL GESTORE
IL GESTORE METTE IN ESERCIZIO LIL GESTORE METTE IN ESERCIZIO L ’’ IMPIANTOIMPIANTO
30 GG 10 GG
AUTOCONTROLLI
IL GESTORE CONSEGUE LIL GESTORE CONSEGUE L ’’AUTORIZZAZIONEAUTORIZZAZIONE
MESSA A REGIME
15 GG
Preavviso
15 GG
Preavviso
IL GESTORE COMUNICA DATE AUTOCONTROLLIIL GESTORE COMUNICA DATE AUTOCONTROLLI
IL GESTORE DEVE COMUNICARE LA MESSA IN ESERCIZIOIL GESTORE DEVE COMUNICARE LA MESSA IN ESERCIZIO
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•• LEGISLAZIONE VIGENTE ITALIANA E COMUNITARIALEGISLAZIONE VIGENTE ITALIANA E COMUNITARIA
•• BILANCI DI MATERIABILANCI DI MATERIA : in particolare laddove si utilizzano solventi o laddove più fasi sono convogliate al medesimo abbattimento;
•• PRESTAZIONI DEGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTOPRESTAZIONI DEGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO (da dati di letteratura)
•• ANALOGIA CON IMPIANTI SIMILARIANALOGIA CON IMPIANTI SIMILARI
•• PERICOLOSITA E CARATTERISTICHE DI RISCHIO DELLE SOS TANZE EMESSEPERICOLOSITA E CARATTERISTICHE DI RISCHIO DELLE SOS TANZE EMESSE
•• NORME TECNICHE REGIONALI VIGENTINORME TECNICHE REGIONALI VIGENTI (anche NON piemontesi, vedi Regione (anche NON piemontesi, vedi Regione Lombardia)Lombardia)
MODALITÀ DI DEFINIZIONE LIMITI E PRESCRIZIONI(In via esemplificativa)(In via esemplificativa)
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•• AUTOCONTROLLI PERIODICI A CAMINOAUTOCONTROLLI PERIODICI A CAMINO
•• VERIFICHE DA PARTE DI ARPA O DI PERSONALE TECNICO D ELLA PROVINCIVERIFICHE DA PARTE DI ARPA O DI PERSONALE TECNICO D ELLA PROVINCI AA
•• PIANI DI GESTIONE SOLVENTIPIANI DI GESTIONE SOLVENTI
•• REGISTRAZIONI IN CONTINUO DI PARAMETRI DI PROCESSOREGISTRAZIONI IN CONTINUO DI PARAMETRI DI PROCESSO (T per i PCT, pH per gli scrubber, ∆P per i filtri a maniche, velocità di macchina, consumo di combustibile, energia prodotta, etc)
•• REGISTRAZIONE DEI DATI DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIAN TI E DELLE REGISTRAZIONE DEI DATI DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIAN TI E DELLE INTERRUZIONI DEGLI IMPIANTI DI ABATTIMENTOINTERRUZIONI DEGLI IMPIANTI DI ABATTIMENTO (sostituzione carboni attivi, maniche filtranti, etc)
•• PRONTO AVVISO ALLPRONTO AVVISO ALL ’’A.C. E ALLA.C. E ALL ’’ARPA IN CASO DI GUASTI CHE COMPORTINO ARPA IN CASO DI GUASTI CHE COMPORTINO IL SUPERAMENTO DEI VLEIL SUPERAMENTO DEI VLE
MODALITÀ DI CONTROLLO DEGLI IMPIANTI(In via esemplificativa)(In via esemplificativa)
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•• BREF COMUNITARI E LINEE GUIDA ITALIANE IN MATERIA D I IPPCBREF COMUNITARI E LINEE GUIDA ITALIANE IN MATERIA D I IPPC tenendo conto tenendo conto ovviamente della capacitovviamente della capacitàà produttiva degli impianti in questioneproduttiva degli impianti in questione
•• FATTORI DI EMISSIONE E APPROFONDIMENTI TECNICI DELLFATTORI DI EMISSIONE E APPROFONDIMENTI TECNICI DELL ’’E.E.A./E.P.A.E.E.A./E.P.A.
•• PER QUANTO CONCERNE GLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO PER QUANTO CONCERNE GLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO
DGR LOMBARDIA NDGR LOMBARDIA N °°77--13943 del 01/08/2003 CHE INDIVIDUA LE BAT IN TALE C AMPO13943 del 01/08/2003 CHE INDIVIDUA LE BAT IN TALE C AMPONORMA UNI 11304 NORMA UNI 11304 –– 1,21,2
•• STUDI, RICERCHE E PUBBLICAZIONI DI SETTORESTUDI, RICERCHE E PUBBLICAZIONI DI SETTORE
RIFERIMENTI TECNICI(In via esemplificativa)(In via esemplificativa)
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LA SQUADRA
1.1. DanielaDaniela BaiettoBaietto –– Responsabile Segreteria AmministrativaResponsabile Segreteria Amministrativa
2.2. RosaRosa TrifirTrifir òò –– Istruttore amministrativoIstruttore amministrativo
3.3. LucaLuca PacilioPacilio –– Istruttore AmministrativoIstruttore Amministrativo
4.4. Daniele DDaniele D ’’Angelo Angelo –– Funzionario AmministrativoFunzionario Amministrativo
5.5. MicheleMichele DiciollaDiciolla –– RdPRdP, Istruttore Direttivo Tecnico, Istruttore Direttivo Tecnico
6.6. RaffaeleRaffaele GonnetGonnet -- RdPRdP, Istruttore Direttivo Tecnico, Istruttore Direttivo Tecnico
7.7. Grazia Pitti Grazia Pitti –– Tecnico AmbientaleTecnico Ambientale
8.8. Cristina Del Mese Cristina Del Mese –– RdPRdP, Esperto in Ingegneria Ambientale, Esperto in Ingegneria Ambientale
9.9. SilviaSilvia CuffiniCuffini –– RdPRdP, Istruttore Direttivo Tecnico, Istruttore Direttivo Tecnico
10.10. UgoUgo CognazzoCognazzo -- RdPRdP, Esperto in Ingegneria Ambientale, Esperto in Ingegneria Ambientale
11.11. Giuseppe DGiuseppe D ’’Agostino Agostino –– Responsabile Ufficio Emissioni IndustrialiResponsabile Ufficio Emissioni Industriali
AllenatoreAllenatore : Francesco Pavone : Francesco Pavone –– Direttore Area Risorse Idriche e QualitDirettore Area Risorse Idriche e Qualit àà delldell ’’AriaAria
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I NOSTRI RECAPITI
PROVINCIA DI TORINOPROVINCIA DI TORINO
AREA RISORSE IDRICHE E QUALITAREA RISORSE IDRICHE E QUALIT ÀÀ DELLDELL ’’ARIAARIA
SERVIZIO QUALITSERVIZIO QUALIT ÀÀ DELLDELL ’’ARIA E RISORSE ENERGETICHEARIA E RISORSE ENERGETICHE
Corso Inghilterra n. 7 Piano 11 Corso Inghilterra n. 7 Piano 11 –– 10138 Torino10138 Torino
�� per per informazioni generaliinformazioni generali : Sportello Ambiente : Sportello Ambiente –– tel. 011861.6800/6801/6802,tel. 011861.6800/6801/6802,emailemail ::sportambsportamb @provincia.torino.@provincia.torino. itit
�� per per informazioni sui Procedimentiinformazioni sui Procedimenti : Segreteria Amministrativa : Segreteria Amministrativa –– tel. 011861.6874,tel. 011861.6874,emailemail :: danieladaniela ..baiettobaietto @provincia.torino.@provincia.torino. itit
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VOIVOIper l’attenzione
ELA SQUADRA
per la preziosa quotidiana collaborazione
RINGRAZIO
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