Armonia Lez i 1 Larmonia in Definizione Storica e Dogmatica 2

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Armonia Lez i 1 Larmonia in Definizione Storica e Dogmatica 2

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LEZIONE I

TEORIE E TECNICHE DELL’ARMONIA

(TEORIA E ANALISI I)

by Mario MUSUMECI

Testi in uso: Marco de Natale, L’armonia classica e le sue funzioni compositive,

Gioiosa, Foggia 2000 [edizione originaria Ricordi, Milano 1986]

Mario Musumeci, Le strutture espressive del pensiero musicale,

Lippolis, Messina, 2008

Mario Musumeci, Repertorio di musiche e questionari, Dispensa I anno

Altri sussidi: Quaderni per appunti a righe e musicali, cancelleria varia,

timbro pentagrammato, (eventuale) registratore

Dispense : disponibili sul sito professionale

www.musicaemusicologia.org alla rubrica E-Learning

accessibile anche dal sito istituzionale www.conservatoriomessina.it

(percorso: Entra, Docenti, Musumeci)

I testi sono in vendita presso vari

digitando Autore, Titolo, Editore

oppure a Messina presso

(dispense e testi universitari)

via San Filippo Bianchi angolo Via Università

Telefonare per la prenotazione

al tel. 090 718631

(chiedere della titolare Sig.ra Brancato)

Il docente è contattabile

tramite commento alla specifica lezione sul sito,

alla e-mail mario.musumeci@tin.it,

al cell. 333 6567396

TEORIE E TECNICHE DELL’ARMONIA

L’ARMONIA in definizione storica e dogmatica

Dalla qualità tonale dell’intervallo melodico

al modello triadico dell’accordo “perfetto” maggiore

LUOGHI troppo COMUNI da superare:

ARMONIA COME:

“SPECIFICITÀ DI ACCORDI”

RISALTO FISIOGNOMICO

ARMONIA COME:

“SINTASSI DI ACCORDI”

FORMA TONALE

STROFA: doppio periodo binario a suddivisione ternaria latente

(il quarto inciso è sostituito da pause) con espansione espressiva nella terza frase

DALL’ARIA PATETICA (TRENODIA) CON APERTURA EPIFANICA RITORNELLO: doppio periodo binario a suddivisione ternaria e ad ambivalenza di equilibri compensati

(in evoluzione meccanizzata a perpetuum mobile, a cicloide proiettato all’acuto)

AL DISPIEGARSI DELLA CATARTICA POETICA DEL VOLO (in questo e nel successivo LP)

LEGENDA

x, y, etc.

= varietà motivica

(in integrazione

tematica)

2 1 =

anticlimax

(progressione

discendente)

PRIMO MODERNISMO OTTOCENTESCO

Claude DEBUSSY (1862-1918) “Beau soir” (pag. 1/2)

(pag. 2/2)

Claude DEBUSSY (1862-1918), “Beau soir”

L’armonia intesa volgarmente come tecnica

dell’uso morfologico e sintattico degli accordi

LUOGHI troppo COMUNI da superare:

TONALITÀ COME:

“SCALA”

MELODIA

TONALITÀ COME:

“GIRO ARMONICO”

ARMONIA

QUALITÀ TONALE E INTERVALLI STATICO-DINAMICI

(a)

= V (in marcata cadenzalità tonale…

= I …aperta o chiusa e ascendente

o discendente)

(b)

= quinta discendente

caduta affermativa

e di radicante

definizione tonale

= quarta ascendente

spinta ascendente,

tonalmente affermativa

e in proiettivo slancio

= quinta ascendente

apertura ascendente,

sospensiva,

di allontanamento espansivo

= quarta discendente

caduta sospensiva,

"molleggiata",

interrogativa...

La qualità tonale polarizzante

X 5a

come struttura cognitiva

sia di equilibrio melodico

(ossia struttura-quadro)

che accordale

(ossia asse tonale di consonanza)

LO STUDIO AURALE-PERCETTIVO E LOGICO-FORMALE DELLA QUALITÀ TONALE

Grado della scala

Funzione (nome e relativa abbreviazione)

Qualità tonale (strutturale ed espressiva)

Simbolo gestuale

Simbolo grafico

I

Tonica

T oppure

t (in minore)

Punto di riferimento,

centro orientativo/gravitazionale:

riposo, distensione, stasi.

pugno chiuso,

“in

arrotondamento”

II

Sopratonica

II

o

Sp

Vicinanza di percorso scalare

verso la T,

in orientamento discendente

pugno chiuso

e pollice

puntato

verso il basso

III

Modale

oppure

Mediante

III-M oppure

Dp o T

Equidistante tra i due poli

di orientamento

(T e D);

polarità debole

a valenza luministica o coloristica

(caratterizzata dallo scambio modale)

pollice e indice

“in

arrotondamento”

e le altre dita

puntate verso

l’alto

IV

Sotto-dominante

SD

o anche S

Polarità centrifuga rispetto la D;

tensione intermedia tra T e D,

concorrenziale ma subordinata alla D

mano aperta

in posizione

orizzontale

V

Dominante

D

Polarità centripeta:

tensione massima di caduta attrattiva

rispetto la T, insieme alla quale

costituisce l’asse dinamico-equilibrativo del

sistema

mano aperta

in posizione

verticale

VI

Sopra-dominante

D o

Tp

Tendenza a riferirsi per vicinanza

alla D;

in quanto grado modale

(caratterizzante il modo M o m; ma anche la

finale del tono relativo):

a risonanza luministica o coloristica

mano aperta

in posizione

semi-verticale

e pollice

puntato

verso il basso

VII

Sensibile

S

o

D

“Sensibile” perché slittante,

per massima vicinanza,

verso il centro di attrazione

pugno chiuso

e pollice

puntato

verso l’alto

IL SISTEMA

TONALE

MODERNO: LO STUDIO

DEL

DINAMISMO

TONALE

L’armonia antica tra polifonia e campo modale Nel rapporto con l’evoluzione storica del linguaggio musicale

sono riscontrabili differenti maniere di esporsi della più generale nozione armonica?

un esempio barocco

E a queste differenti maniere in che modo corrispondono

diverse forme di apprendimento dei differenti repertori e, conseguentemente,

diverse intelligenze specifiche?

un esempio rinascimentale

Il basso continuo e il contrappunto armonico Esiste, e come si articola, una specifica intelligenza armonico-tonale?

un esempio di trapasso dal Rinascimento al Barocco

Come si forma l’intelligenza armonica/come si apprende l’armonia?

un esempio di trapasso dal Barocco al Classicismo

L’armonia come autonoma qualità rappresentativa Come si predispone, una specifica intelligenza armonico-tonale (orecchio armonico)?

un esempio classico

un esempio romantico

Preludio n. 6 Frederick Chopin

Quali modi spontanei e più precoci, rispetto quelli scolastici, nei relativi apprendimenti?

ascolto

Quali gli schemi cognitivi armonico-tonali implicati nell’acquisizione

e interattivi tra melodia e accompagnamento accordale? [= Quale articolazione di campo tonale]

L’armonia nella storia e nella dogmatica Come tradizionalmente si forma l’intelligenza armonica/come si apprende l’armonia?

L’illusione del perdurante scolasticismo armonico

Come efficacemente si possono

migliorare, recuperare, aggiornare gli apprendimenti specifici?

un esempio modernistico

AUTORE/22

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO

OSSERVAZIONI

JACOB

Gordon (1895-1984)

Preludio

e Presto

dalla Partita

per fagotto

Pantonalità

neobarocca

[oggettualismo e

materismo]

Retorico-narrativo nel

modello modernistico

AUTORE/22

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO

OSSERVAZIONI

JACOB

Gordon (1895-1984)

Preludio

e Presto

dalla Partita

per fagotto

Pantonalità

neobarocca

[oggettualismo e

materismo]

Retorico-narrativo nel

modello modernistico

Preludio dalla Partita per fagotto solo Gordon Jacob

STORICITÀ DEL CONCETTO DI ARMONIA

necessità di individuare tramite regole teorico-pratiche (ossia la cd. dogmatica dell’armonia)

il singolo “accordo” nei modi più diversi, a seconda delle diverse epoche di riferimento,

ma anche dei diversi stili implicati. E cioè:

1. come aggancio armonico di più linee melodiche nella polifonia dell’epoca rinascimentale;

2. come collante armonico, presupposto nella coeva tecnica del basso continuo, e riferito a più

linee melodiche simultanee nella polifonia e nella monodia dell’epoca barocca;

3. come struttura parzialmente indipendente di sfondo armonico, posto a sostegno della

melodia in primo piano, nelle figurazioni accompagnamentali dall’epoca pre-classica, classico-

romantica e soprattutto attuale*;

4. come specifico oggetto armonico o specifica qualità (testurale) di materia o campo

armonica/o, variamente risaltanti dal tardo ottocento, almeno da Debussy in avanti, fino a

connotare l’epoca modernistico-contemporanea e sempre più la musica d’arte colta

* Si tratta dell’uso più nettamente riferibile alla cosiddetta armonia classica.

Seppure quest’uso sia poi paradossalmente contraddetto ancora nelle più antiquate pratiche scolastiche dall’uso esclusivo di

eserciziari fondati sull’intelligenza tecnico-pratica del basso scolastico, un derivato settecentesco senza numerica del

basso continuo; cioè non di una tecnica armonica, nel senso dell’armonia triadica, fondata sugli accordi elaborati come

sovrapposizione di terze, bensì di una tecnica ancora pre-armonica, basata sull’individuazione delle relazioni intervallari di

consonanza-dissonanza tra più linee melodiche, rese stereotipe da numeri che qualificano la relazione intervallare rispetto il basso

(dunque ancora, polifonicamente, innanzitutto ”accordi” di linee melodiche …)

LABORATORIO DI SCRITTURA

Nei brani seguenti (a scelta almeno un paio), di varia epoca,

provare ad inquadrare profili melodici compiuti

con corrispondenti assi (strutture-quadro) tonali

e, magari in corrispondenza, qualche accordo consonante

maggiore e minore

Osservare poi sul modo con cui tali dati

si relazionano alla diversità di scrittura

e trarne qualche conclusione sul piano comparativo

AUTORE/52

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO OSSERV

AZIONI

TROMBONCINO

Bartolomeo (ca.1470-ca.1535)

"Se ben or"

Frottola

Tonalità

rinascimentale

(Modalità)

Recitativo-testuale

[emiolia trascritta

in quadratura]

Lo stile

rinascimentale di

B. Tromboncino:

una Frottola

Lo stile barocco

di J. S. Bach:

un Minuetto

Lo stile preclassico

di D. Cimarosa:

una Sonata

AUTORE/33

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO

OSSERVAZIONI

MOZART

Wolfgang

Amadeus (1756-1791)

Minuetto

dalla Sonata K282 per

pianoforte

(1774-75)

Tonalità

classica a

cadenzalità

allargata

[Emiolia

fraseologica]

Retorico-narrativo nel

modello sonatistico

Lo stile classico

di W. A. Mozart:

un Minuetto

Trascrizione per

trio di fiati

Lo stile romantico

di R. Schumann:

un Foglio d’Album

AUTORE/49

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO

OSSERVAZIONI

SCHUMANN

Robert (1810-1856)

«Träumerei»

dalle Scene infantili e

«Studietto»

dall’Album

per la gioventù

Tonalità

allargata

Retorico-visionario nel

modello romantico

AUTORE/22

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO

OSSERVAZIONI

JACOB

Gordon (1895-1984)

Preludio

e Presto

dalla Partita

per fagotto

Pantonalità

neobarocca

[oggettualismo e

materismo]

Retorico-narrativo nel

modello modernistico

Lo stile modernista

di G. Jacob:

da una Suite

AUTORE/51

OPERA STILE

TONALE

STILE

INTERPRETATIVO

OSSERVAZIONI

STRAVINSKY

Igor (1882-1971)

«Lento» e «Vivo»

da

The Five Fingers

Pantonalità

eclettica

[ritmo

cubista]

A risalto ritmico-

percussivo

Lo stile modernista

di I. Stravinsky

un Pezzo per

pianoforte