Post on 12-Mar-2016
description
transcript
ARTE AL FEMMINILEDAL BAROCCO ALL’ILLUMINISMO Dott.ssa Sara ZugniQuarta lezione
Il Barocco
Il Seicento è caratterizzato da uno stile molto ricco ed elaborato: il Barocco
Barocco= barrueco in spagnolo una perla di forma irregolare (in italiano scaramazza)
Il Barocco
Il termine ha un valore dispregiativo e descrive ciò che è irregolare e bizzarro,
Arte barocca considerata negativa perché non rispetta le regole dell’armonia cinquecentesca
Il Barocco
Il Barocco
Si sfugge alle regole delle proporzioni classiche
Investe arti figurative, architettura, arredamento, musica, letterature
Coinvolge tutto il 600 e i primi decenni del 700
Il Barocco
forma si fa aperta, dominano il dinamismo e la linea curva
Le composizioni si fanno asimmetriche, con largo uso di diagonali e linee sinuose che liberano le figure nella forma aperta per dare l’impressione di sconfinato, nella
La pittura di genere
Ne Seicento si sviluppano anche due nuovi generi pittorici: la pittura di genere e la natura morta.
La natura morta
Mel XVII secolo la natura morta acquista una sua autonomia come genere
Soprattutto nella pittura olandese, dove si sviluppa in sottogeneri
Ricche di simboli e significati
Scene di mercato
Scene di cucina
Bodegones
Scene di cacciagione
Composizioni con fiori
Tavole imbandite
Strumenti musicali
Composizioni con libri
La natura morta
Ha grande successo, soprattutto nel nord Europa: la ricca borghesia mercantile che vuole arredare elegantemente le proprie case e celebrare la ricchezza e il benessere raggiunti
La natura morta
Apparentemente leziosie e decorative, le nature morte basano al composizione su una complessa stratificazione di simbologie e significati
Georg Flegel natura morta con pane e canditi
Georg Flegel
Floris Van Dijck
Evaristo Baschenis
Evaristo Baschenis
Caravaggio
Clara Peeters
Nasce ad Anversa nel 1594 e si perfeziona nelle nature morte
Natura morta con formaggi, carciofo e ciliegie, 1625 circa
Clara Peeters
vanitas
Clara Peeters
Tavola imbandita
Maria van Oosterwijck
Nasce a Delft
Nel 1660 si trasferisce ad Utrecht e poi ad Amsterdam dove rimane dal 1675 al 1689
Maria van Oosterwijck
E’ molto apprezzata nelle corti europee, in particolare alla corte di Luigi XIV
Non si sposò mai e si dedicò tutta la vita alla pittura
Rachel Ruysch
Nasce all’aia nel 1664
A 3 anni si trasferisce ad Amsterdam
Figlia di Frederik Ruysh, famoso anatomista e botanico
Rachel Ruysch
Rachel aiuta il padre nella bottega
E’ molto apprezzata dai reali europei
Vive fino a 85 anni
Rachel Ruysch
Ci rimangono circa un centinaio di dipinti, soprattutto nature morte.
Maria Sibylla Merian
Maria Sibylla Merian si specializza nell'illustrazione botanica, al punto da essere inviata dalle autorità olandesi nella colonia del Suriname per illustrare i risultati di una spedizione scientifica.
Maria Sibylla Merian
Fede Galizia
Figlia del miniaturista Nunzio Galizia, che le insegna a porre grande attenzione ai particolari, si sposta da Milano a Trento dove ottiene diverse commissioni
Fede Galizia
Fede Galizia
Fede Galizia
Dotata di eccezionale talento, dipinge su tavola opere bellissime e caratterizzate stilisticamente da una luce fredda, tagliente in grado di esaltarne la perfetta armonia compositiva.
Fede Galizia
Una delle opere più famose è Giuditta con la testa di Oloferne, soggetto principe dell’iconografia secentesca.
Elisabetta Sirani
figlia del pittore Giovan Andrea, nasce l'otto gennaio 1638
Elisabetta Sirani
Il padre, allievo di Guido Reni, la educa in modo repressivo, ne frena gli slanci e la possibilità di viaggiare; poiché ammalato d'artrosi, si serve ripetutamente del suo aiuto
Elisabetta Sirani
Carattere: comunicativa, espansivo, suonava l’arpa, grande nobiltà di pensiero, amava lo studio della storia e della mitologia
Melpomene
Elisabetta Sirani
A 20 anni la sua prima commissione pubblica
Il battesimo di Cristo (Bologna)
Elisabetta Sirani
Da queste opere si intuiscono i grandi artisti che aveva studiato: Guercino e Ludovico Carracci
Elisabetta Sirani
Elisabetta Sirani
Le sue opere hanno però un carattere eversivo rispetto ai suoi maestri
Diecimila Martiri Crocifissi:
Volumetrie cubiche
Gestualità potente
Punto di vista ribassato
Elisabetta Sirani
Paesaggio notturno nella Giuditta di Stamford
Elisabetta Sirani
Intimismo
Madonna col Bambino
San Giuseppe col bambino
Madonna col bambino
(Faenza)
Elisabetta Sirani
Committenze:
Borghesia bolognese per cui realizza ritratti
soggetti sacri
Religiosità e culto privato
Elisabetta Sirani
1664 Cosimo de Medici le commissiona un ritratto dello zio, il principe Leopoldo, per questa ricevette una croce con 56 diamanti
Elisabetta Sirani
Muore improvvisamente il 29 agosto 1665
Elisabetta Sirani
Anima una vera propria scuola di pittura,
L’allieva più famosa è Ginevra Cantofoli.
Artemisia Gentileschi
Artemisia Gentileschi nasce a Roma l'otto luglio del 1593.
E' la primogenita del pittore Orazio Gentileschi
Fin dall'infanzia fu istruita per diventare un'artista
Galleria Farnese
Caravaggio
Susanna e i vecchioni
La sua prima tela, [1610]
dipinta con uno stile molto naturale
le espressioni sono realistiche.
conoscenza dell'anatomia umana, dei colori e della struttura compositiva del quadro.
L’episodio cruciale della sua vita
Agostino Tassi
Orazio e Tassi lavorarono insieme Artemisia partecipò alla decorazione.
Agostino Tassi era un pittore di paesaggi e di vedute marine, al quale Orazio affidò la figlia ma..
Giuditta che decapita Oloferne
Tassi alla fine riuscì per approfittare della giovane Artemisia che in seguito dovette subire l'umiliazione di un grave processo
L’opera rappresenta una delle scene più violente della Bibbia e rispecchia lo stato d'animo durante il processo.
Caravaggio
Il realismo e il drammatico chiaroscuro richiama le opere precedenti di Rubens e di Caravaggio.
Giuditta e la sua governante
A Firenze
Il 29 novembre del 1612 Artemisia sposò un artista fiorentino, Pietro Antonio di Vincenzo Stiattesi.
Entrambi frequentarono l'Accademia del Disegno, dove Artemisia divenne socio ufficiale nel 1616
'Giuditta e la sua governante' [Palazzo Pitti, 1612-13],
Allegoria dell’Inclinazione
A Firenze lavora per la Famiglia Medici e la Famiglia Buonarroti
Le opere del periodo fiorentino le firmò con il cognome Lomi.
All'Accademia intanto diventa amica di Galileo Galilei con il quale comincia una fitta corrispondenza.
Giuditta che decapata Oloferne
L'ultima tela completata a Firenze è 'Giuditta che decapita Oloferne' [Uffizi, 1618/1620]. E nel 1618 diede alla luce una bambina.
Artemisia
Cleopatra
Nel 1620 Orazio Gentileschi parte per Genova per eseguire una nuova commissione e Artemisia lo accompagna. Qui la ragazza compone 'Cleopatra' (1621)
durante il soggiorno genovese incontra Anthony Van Dick
Ritratto del condottiero
Artemisia ritorna a Roma nel 1622: lo testimonia il 'Ritratto del Condottiere', eseguito nel 1622. La donna rimarrà in città per diversi anni: il suo nome è menzionato nel censimento del 1624-26.
Artemisia Gentileschi
Il secondo periodo romano di Artemisia coincide con il pontificato di Urbano VIII [1623- 1644] e con un nuovo orientamento di gusti.
E' il periodo che Gian Lorenzo Bernini sta trasformando il volto della città e gli interni di San Pietro.
Giuditta e domestica con al testa di Oloferne
Artemisia lavora su 'Giuditta e la domestica con la testa di Oloferne' 1625
esempio raffinato dello stile barocco caravaggesco sul quale Artemisia sta lavorando.
Autoritratto come allegoria della pittura
1630
padronanza con la tempera ad olio un autoritratto abbastanza insolito per i suoi tempi. L'opera fu acquistata da Re Charles I° d'Inghilterra tra il 1639 e il 1649.
Clio
Soggiorna a Napoli tra il 1630 e 1637.
nel 1630 incontra Velazquez ed entrambi lavoreranno per la regina Maria d'Austria
Clio 1632
Artemisia
Nel 1638 Artemisia soggiornò a corte dei Re Charles I°
Lavora insieme al padre, che era arrivato in Inghilterra nel 1626 al soffitto della Queen's House a Greenwich
Orazio Gentileschi
Orazio Gentileschi muore il 7 febbraio del 1639. Nel 1642 in Inghilterra scoppia la prima guerra civile inglese.
Artemisia tra il 1640 e il 1641 torna a Napoli, dove rimane per il resto della sua vita.
Napoli 1642-52
Artemisia completa 'David e betsabea'
'Lucrezia' 1642 opera attribuita; il soggetto dimostra la passione di Artemisia per l'eroina al femminile, forte, abile e donna indipendente.
Artemisia Gentileschi
Muore nel 1653.
su di lei non è stato scritto molto.
Ciò che rimane della sua vita e della sua esperienza artistica sono 34 dipinti e 28 lettere.
Il settecento: Lo stile Rococò
Il XVIII secolo è favorevole alle donne che ottengono riconoscimenti e si guadagnano l’accesso alle accademie.
E’ un secolo che ha 2 volti:
Il Rococò
Il Neoclassicismo
Versailles
Il settecento: Lo stile Rococò
Fasto denso di corposità
Leggerezza
Gusto frivolo, disinvolto raffinato
Barocco Rococò
Il settecento: Lo stile rococò
Da Rocaille : grottesca: tipo di decorazione che viene esasperata
Il settecento: Lo stile rococò
Recupero
dell’esotico e del pittoresco
Il settecento: Lo stile rococò
Linee estremamente mosse, quasi accartocciate
Il settecento: Lo stile rococò
Decorazione marmorea
Contrasti forti
Colori accesi
Luci e ombre nette
Temi aulici
Divinità principali
Proporzioni maestose
Decorazione a stucco
Pose languide
Atteggiamenti cortigiani
I colori si stemperano
Temi meno impegnativi
Divinità secondarie
Proporzioni minute
Barocco Rococò
Il settecento: Lo stile rococò
Grandi decorazioni ad affresco
Arditi scorci
Effetti illusionistici
Atti a simulare grandi spazi con figure
dinamismo
Schemi asimmetrici
Dipinti su tele e lunette
agilità
Barocco Rococò
Il settecento: Lo stile rococò
Watteau immortala la società del tempo vista come paradiso sognante
Il settecento: Lo stile Rococò
Fragonard esprime in pittura l’essenza del Rococò: malizia e gioco
Il settecento: Lo stile Rococò
Hogarth: teorizza i principi del Rococò e della bellezza come in armonico intreccio della forma
Il settecento: Lo stile Rococò
Sorgono numerose scuole nazionali
Tra le più importanti c’è Venezia che dopo Giovan Battista Tiepolo vede cresce il talento di Giandomenico
Pitetro Longhi
Canaletto e Francesco Guardi
Rococò aVenezia
Rosalba Carriera
A Venezia si forma Rosalba Carriera, specializzata ne ritratto a Pastello
Rosalba Carriera
Studia pittura e ricamo e inizia a dipingere miniature su avorio, è la prima artista a cimentarsi in questa tecnica che si caratterizza per la straordinaria lucentezza
Rosalba Carriera
Fanciulla con colomba del 1705 è il suo biglietto da Visita per l’Accademia di San Luca
Rosalba Carriera
Vive tra Venezia e Parigi, è amatissima dai Veneziani e chiamata in tutte le corti d’Europa
Rosalba Carriera
Nel 1720 è accolta tra i membri dell’Accademia di Bologna e successivamente tra quelli dell’Accademie Royale de Peinture et Sculpture di Parigi
Rosalba Carriera
Crea un circolo letterario a Venezia
Ritrae persino Re Luigi XV
Diventa amica di Watteau
Rosalba Carriera
La sua particolarità : saper scrutare il volto di chi ha davanti e di leggerlo in tutti i particolari, capirlo e riuscire a tradurlo in pittura
Rosalba Carriera
Ritratto di donna anziana
Profondo realismo vedi porro della signora che viene ritratta molto dolcemente
Rosalba Carriera
Autoritratto 1709
È ritratta giovane
Rosalba Carriera
Autoritratto 1746 è il ritratto della tragedia, è vecchia e sta diventando cieca
Indossa una corona di alloro
Viso teso, si ritrae dopo l’intervento alla cornea
Rosalba Carriera
Muore a Venezia nel 1757
Ricordo di De Goncourt
Ricordata per la soave eleganza delle sue opere
La fine del 700: il neoclassicismo
L'esaltazione dei valori della ragione= atteggiamento più analitico nei confronti dell'arte +
rivalutazione della purezza dei canoni classici, visti come il risultato di una limpida razionalità di rigore ed insieme di armonia
La fine del 700: il neoclassicismo
Il Neoclassicismo nasce in opposizione alle tematiche del Barocco e del Rococò. Della produzione artistica precedente rifiutano
enfasi e teatralità.
La fine del 700: il neoclassicismo
Il barocco, che per suscitare meraviglia aveva utilizzato effetti scenografici ed esibito il dramma, i sentimenti, le passioni, cede il passo ad un modo di rappresentare che non vuole più turbare.
La fine del 700: il neoclassicismo
scoperta di Ercolano e Pompei.
Due personalità determinanti Winckelmann e Mengs
principi teorici del Neoclassicismo, visto come “imitazione” dell'arte classica.
La fine del 700: il neoclassicismo
Parnaso del 1761, eseguito da Mengs nella volta della Galleria di Villa Albani a Roma, a costituire il manifesto ideale della pittura del Neoclassicismo.
La fine del 700: il neoclassicismo
Nel 1740, si trasferisce a Roma Giovan Battista Piranesi. Incisore e architetto, Piranesi, divenne famoso per le sue incisioni dove esalta il valore delle antichità romane e diffonde l'idea del fascino delle rovine.
La fine del 700: il neoclassicismo
personaggio chiave per la comprensione del passaggio dal barocco al neoclassicismo.
La fine del 700: il neoclassicismo
Santa Maria del Priorato a Roma
si ispira liberamente alle antichità romane, tuttavia le reinventa essendo il suo scopo evocarle e non imitarle.
La fine del 700: il neoclassicismo
artisti tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento si ispirano ai modelli antichi, per pervenire attraverso il loro studio ad una “assoluta perfezione formale” al “bello ideale”.
La fine del 700: il neoclassicismo
In Italia, in scultura, Canova: alle forme mosse, ricche di decorazione, sostituisce opere rigorose,
fredda immobilità: mancanza di espressività e calore, è conseguenza dell'adesione dell'artista alle teorie del Winckelmann
La fine del 700: il neoclassicismo
a Parigi, avrà particolare risalto attraverso l'opera David (1748-1825) che è considerato un caposcuola della pittura neoclassica
La fine del 700: il neoclassicismo
Egli si ispirerà ai modelli antichi, greci e romani, non solo dal punto di vista formale, ma per fornire un esempio di virtù morale. Realizzerà opere grandiose in pittura, di rievocazione storica. Noto il “Giuramento degli Orazi” del 1784
La fine del 700: il neoclassicismo
Morte di Marat
capacità creare rimandi visivi ad opere come la Pietà di Michelangelo, o la Deposizione del Cristo di Caravaggio, allo scopo di esaltare la figura di Marat
La fine del 700: il neoclassicismo
Allievo di David, fu Ingres.
il gusto Neoclassico si stempera verso forme dal disegno lineare
bello ideale ma non né la tendenza conservatrice di Canova, né quella rivoluzionaria di David.
Angelica Kauffmann
Pittrice svizzera specializzata in
ritrattistica
Soggetti storici
E’ sia musicista che cantante
Angelica Kauffmann
Il padre al inizia alle belle arti e la accompagna nel viaggio in Italia:
a Firenze studia la prospettiva
Studia i grandi italiani: Tiziano, Michelangelo..
Angelica Kauffmann
Conosce Winkelmann e gli intellettuali neoclassici
Winkelmann ha scritto di lei
E’ tra i protagonisti della svolta neoclassica
Angelica Kauffmann
Opere più famose:
Ritratto della famiglia reale di Borbone 1782
Angelica Kauffmann
A Londra è tra i fondatori della Royal Accademy.
Conosce Reynolds e Gainsborough che l’aiutano a superare l’oggettività quasi realistica dei suoi primi lavori nella ritrattistica per privilegiare l’esplorazione psicologica del soggetto
Angelica Kauffmann
Dopo il primo matrimonio finito male, torna in Italia e si sposa con un italiano Antonio Zucchi che diventa suo amministratore
Angelica Kauffmann
A Roma in questo periodo il clima intellettuale è particolarmente favorevole alla partecipazione delle donne
Diventa amica di Canova e Goethe che ha scritto di lei
Angelica Kauffmann
In questo periodo esegue ritratti agli amici come Piranesi e Canova
Angelica Kauffmann
Molti i ritratti anche agli aristocratici italiani ed europei che soggiornavano a Roma
Angelica Kauffmann
Autoritratto con busto di Minerva
Legge Omero e Virgilio
Angelica Kauffmann
I suoi personaggi femminili sono sempre esempi di virtù, coraggio, fedeltà ma che hanno vissuto esperienze dolorose
Penelope
Angelica Kauffmann
Muore nel 1807
A lei viene dedicato un busto collocato all’interno del Pantheon insieme a quelli di Winkelmann e Mengs
ARTE AL FEMMINILEDAL BAROCCO ALL’ILLUMINISMO Dott.ssa Sara Zugni
Quarta lezione
fine