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CULTURA E (E’) SALUTE
DIFFERENZE DIFFERENZE DIDI GENERE GENERE SALUTE E SANITASALUTE E SANITA ’’
Valeria ArzentonValeria Arzenton
10 OTTOBRE 2009VICENZA
Indice
� Sesso e genere� L’importanza di una prospettiva di genere
nell’ambito della salute � Differenze di genere in longevità e benessere
� Genere e salute: alcuni esempi� cecità� Hiv/aids� Violenza
� Genere e ricerca scientifica� La ricerca sulle donne� Le donne nella ricerca
DEFINIZIONI
� SESSO si riferisce alle caratteristiche biologiche e fisiologiche di maschi e femmine: genitali, organi riproduttivi, corredo cromosomico, sistema ormonale,…
� GENERE è la definizione socialmente costruita di donne e uomini.
GENERE: � E’ l’immagine sociale della diversità di sesso biologica,
determinata dalla concezione dei compiti, delle funzioni e dei ruoli attribuiti a donne e uomini nella società e nella sfera pubblica e privata.
� E’ una definizione di femminilità e mascolinitàculturalmente specifica , che come tale varia nello spazio e nel tempo …
� E’ anche una definizione culturalmente costruita della relazione tra i sessi . In questa definizione è implicita una relazione ineguale di potere , col dominio del maschile e la subordinazione del femminile nella maggioranza delle sfere della vita.
(Consiglio d’Europa, 1998)
L’importanza di una prospettiva di genere nell’ambito della salute
� Differenze marcate nelle problematiche di salute e malattia tra uomo e donna, non riconducibili esclusivamente a differenze biologiche.
� Uomo e donna mostrano atteggiamenti e comportamenti differenti verso la salute propria e degli altri
� La medicina non è neutrale: è espressione dei valori e delle norme sociali degli uomini e delle donne che la praticano
� Attività di prevenzione e cura più efficaci se tengono conto delle problematiche di genere
Italia Francia Germania Regno Unito
0
5.000.000
10.000.000
15.000.000
20.000.000
25.000.000
0-24 25-64 65+ 0-24 25-64 65+ 0-24 25-64 65+ 0-24 25-64 65+
maschi femmine
Fonte: adattamento da Eurostat, 2007, in Euphix.org. Valori assoluti.
Popolazione di alcuni Paesi Europei, per genere e classe d’età, anno 2007
Un apparente paradosso:le donne vivono di più…
Lunga vita alle donne
� Fattori biologici ?� Vantaggio nella costituzione e nella funzione
protettiva di alcuni ormoni (fino alla menopausa) ?
� Fattori sociali, dovuti allo sviluppo economico e mutamento sociale:
� Miglioramento della nutrizione (riduzione mortalità per malattie come tbc)
� Introduzione di servizi di cura e sostegno alla maternità (riduzione tassi di mortalità dovuti alla gravidanza)
� Maggior controllo funzione riproduttiva
Lunga vita alle donne. E gli uomini?
Mortalità dovuta a:� Lavori a più alto rischio� Comportamenti pericolosi o violenti,
considerati “da vero uomo”: abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, incidenti stradali, guerra
� fumo
Intreccio fattori biologici e sociali
…ma mediamente le donne si percepisconomeno in buona salute degli uomini
66,2
67,9
73,3
72,8
78,8
83,8
56,1
61,7
63,5
66,8
77,5
80,3
0 20 40 60 80 100
Italia
EU 27
Spagna
Francia
Regno Unito
Germania
maschi Femmine
I dati si riferiscono ai cittadini che giudicano la propria salute buona o molto buona
Fonte: adattamento da Eurostat, 2007, in Euphix.org. Valori percentuali.
Cittadini europei che si
percepiscono in buona salute, per
genere, 2007
Longevità vs benessere?
� funzione riproduttiva femminile� Gravidanza� donne più soggette a stati patologici� controlli della fertilità
� Sintomi di disagio mentale piùdiffusi nelle donne� Stili di vita� violenza subita� Povertà� Socializzazione di genere
� Invecchiamento = deterioramento delle condizioni di salute� Anziane più soggette a malattie inabilitanti, minori risorse
economiche, minor assistenza parentale
Genere e salute: alcuni esempi
� CECITA’
� HIV/AIDS
� VIOLENZA
Persone affette da cecità in Cina, Africa e India, per genere (in milioni), 2001
10
20
0
5
10
15
20
25
30
35
Uomini Donne
Fonte: Abou-Gareeb, I., et al., “Gender and blindness: a meta-analysis of population-based prevalence surveys”, Ophthalmic Epidemiology 8(1), 2001, 39-56.
La cecità è più diffusa tra le donne. Perchè?
� IPOTESI: � Maggior longevità femminile
� Le donne anziane sono maggiormente colpite da forme degenerative di cecità (es. Degenerazione maculare, retinopatia diabetica) VERO
� Ma la cecità è diffusa tra le donne in tutte le fasce di età
� Tasso di mortalità più elevato tra gli uomini affetti da cecità?
� No.
� le attività di cura dei bambini espongono le donne al rischiodi contrarre tracomi
� la differenza è troppo piccola per spiegare la prevalenza.
La cecità è più diffusa tra le donne. Perchè?
� Diseguaglianza nell’accessoalle cure ortottiche, a causadi differenze nei ruoli e comportamenti di genere.
Cambiamento nella prevalenza della cecità(%), con il miglioramento delle cure ortottiche
in Guangdong, Cina
0,57
0,19
0,71
0,53
00,10,20,30,40,50,60,70,8
1958 1987
Uomini Donne
Le donne non hanno tratto lo stesso beneficio dalladiffusione delle cure ortottiche. Perchè?
Differenze nei ruoli, nello status e nei privilegiattribuiti a maschi e femmine nella società cinese
HIV/AIDSPersone che vivono con il virus HIV nel mondo,
valori assoluti in milioni, 2007
Oggi le donnerappresentano il 50% degliadulti colpiti dal virus HIV nel mondo e il 59% nell’Africa Sub-Sahariana.
15,3
15,5
2
0
5
10
15
20
25
30
35
Bambini sotto i 15 anni
Donne
Uomini
Fonte: WHO: Global summary of the AIDS epidemic, December 2007
Diffusione del virus HIV (%) tra giovani tra i 15 e i 24 anni, per genere, in Africa e altri Paesi, 2005–2007
% di diffusione HIV
0 5 10 15 20 25
SwazilandSouth Africa
ZimbabweCentral African Republic
Côte d'IvoireSierra Leone
RwandaHaiti
GuineaEthiopia
Benin
DR CongoNiger
SenegalCambodia
UgandaChad
Dominican Republic
Mali
femmine
maschi
Fonte: WHO/UNAIDS: 2008 Report on the Global AIDS epidemic. Press Kit, 2008
DONNE PIU’ A RISCHIO
� PREVENZIONE: Comportamenti di prevenzione dipendenti dal partner maschile. Le donne incontrano più difficoltàad avere rapporti sessuali sicuri e protetti
� DIAGNOSI: per le donne maggiori difficoltàdi accesso ai test e, in caso di test positivo, maggiore esposizione a violenze, abbandoni, stigma
� CURA: uomini privilegiati sia nell’accesso ai fondi economici sia nelle sperimentazioni.
Lesioni e violenza: uomini protagonisti
7,8
10,6
2,6
13,6
18,9
4
0
5
10
15
20
Omicidio Suicidio Guerra
Uomini
Donne
Tasso globale di mortalità (per 100.000 abitanti) dovuta a varie forme di violenza, per genere, 2000
Fonte: WHO, World Report on Violence and Health,, 2002
� Uomini:> “ . . . Sono più esposti alla violenza di estranei o di
conoscenti , che non di qualcuno all’interno del cerchio più ristretto delle relazioni”.
� Donne:> “Una delle forme più comuni di violenza contro le donne è
quella perpetrata all’interno della famiglia, in particolare dal partner maschile ”.
(OMS)
4
40
8,6
70
0
20
40
60
80
100
% su tutti gli omicidi di uomini % su tutti gli omicidi di donne
Stime in ribasso stime in rialzo
Omicidi commessi dal partner di sesso opposto, stime % su tutti gli omicidi (meta analisi di una serie di studi condotti
dall’OMS sulla violenza sulle donne)
Lesioni e violenza: uomini protagonisti
Lesioni e violenza: uomini protagonisti
82,6
17,4
0
20
40
60
80
100
Uomini
Donne
Fonte: Crime in the United States 2000; Federal Bureau of Investigation; Washington, DC; 2001
Arresti per crimini violenti negli USA, per genere, 2000
LA VIOLENZA E’ UN
PROBLEMA DI GENERE
Violenza sulle donnefattori associati al rischio di abuso da parte
di un uomo nei confronti della propria partner
Aver assistito a una violenza della famiglia o averla subita da bambino
Basso reddito
Scarso funzionamento della famiglia
Basso livello di scolarità
Stress economico Disturbi della personalità
PovertàDominio maschile in famiglia
Depressione
Norme sociali che giustificano la violenza
Basso capitale sociale Instabilità coniugale Eccessivo ricorso al bere
Norme tradizionali legate al genere
Sanzioni comunitarie deboli contro la violenza domestica
Conflitto coniugale Giovane età
Fattori relativi alla società
Fattori relativi alla comunità
Fattori relazionaliFattori individuali
Conseguenze sulla salute della donna:Lesioni fisiche, ansia, depressione, elevato
consumo di farmaci, maggior utilizzo dei servizi sanitari
Genere e salute Sintesi degli esempi
� CECITA’ - una patologia che in alcuni paesi colpisce in modo sproporzionale le donne a causa di differenze esclusivamente sociali: disuguaglianze nell’accesso ai servizi
� HIV/AIDS - una malattia alimentata dalle disuguaglianze di genere.
� VIOLENZA - un problema con forti ripercussioni sulla salute di entrambi i sessi, provocato prevalentemente da uno dei due generi, le cui cause attengono alla sfera sociale.
Differenze di genere e ricerca scientifica
Genere e sperimentazione clinica
� Ricerca di laboratorio� Fase pre-clinica� Sperimentazione clinica
� Fase I � sicurezza � Fase II,III, IV � efficacia su un
numero crescente di pazienti
Processo di sviluppo di nuovi medicinali o strumenti terapeutici e diagnostici:
Sottorappresentazione delle donne nella sperimentazione di farmaci
per patologie non genere-specifiche
Revisione di 661 ricerche sul cancro pubblicate nel 2006 dalle maggiori riviste mediche e riguardanti tumori del sangue (linfomi, leucemie, mielosi), del tratto gastrointestinale, del sistema urinario, dei
polmoni, del sistema nervoso, del cervello e del collo, e sarcoma.
PERCHE’� Ragioni organizzative
� Scarsa attenzione dei reclutatori alle esigenze pratiche e psicologiche delle donne
� Ragioni legate alla costruzione del campione e all’analisi dei risultati� L’introduzione della variabile “genere” comporta una
maggiore difficoltà nel controllare altri fattori intervenienti, come le differenze di stili di vita e di esposizione a fattori ambientali
� Le variazioni enzimatiche e ormonali maggiori nelle donne
� È necessario un campione più ampio� Aumentano i costi economici
� Possibile gravidanza per le donne in età fertile
Il dibattito
� Inclusione della donna in età fertile � ETICAMENTE PRIORITARIA = garantisce uguali opportunità nella cura di determinate malattie� Bilanciamento tra i prevedibili benefici diretti sulla donna
e i possibili danni al feto � Critica all’obbligo della contraccezione
� Inclusione della donna in età fertile ETICAMENTE SCONSIGLIATA laddove vi sia un qualsiasi rischio, anche ipotetico, per una possibile gravidanza. � Prevalenza della tutela del potenziale nascituro� Nel caso la donna decida di partecipare ugualmente,
non è obbligata alla contraccezione
Linee guida bioetiche internazionali
� 1977: FDA raccomanda l’esclusione delle donne in etàfertile dalle fasi I e II
� 1982: OMS sostiene il dovere di escludere le donne da sperimentazioni non terapeutiche su volontari sani
� 1988: FDA rileva la sottorappresentazione femminile e raccomanda l’analisi di dati per genere nei trial clinici
� 1993: FDA auspica l’inclusione delle donne nei trial (anche nelle fasi I e II), per prevenire forme di discriminazione
� 1998: EMEA ammette le donne in età fertile solo con l’uso di contraccettivi
� 2003: EMEA raccomanda che i protocolli per l’HIV includano le donne nella sperimentazione
� 2005: CHMP (EMEA) rileva la non necessità di ulteriori linee guida internazionali sulla sperimentazione delle donne
La normativa italiana non fa alcun esplicito riferimento alla sperimentazione sulle donne
(DGL 211/2003; DM 12/05/2006)
Le raccomandazioni del Comitato Nazionale per la Bioetica
� incrementare la sperimentazione farmacologia differenziata per sesso incentivando progetti di ricerca sull’argomento;
� promuovere la partecipazione delle donne ai trials clinici con un’adeguata informazione sull’importanza sociale della sperimentazione femminile;
� sollecitare una formazione sanitaria attenta alla dimensione femminile nell’ambito della sperimentazione farmacologia, oltre che della ricerca e della cura;
� incrementare una cooperazione internazionale, oltre che nazionale e locale, con attenzione alla condizione femminile nell’ambito della sperimentazione clinica;
� garantire una maggiore presenza delle donne come sperimentatori e come componenti dei Comitati Etici.
Lauree e dottorati di
ricerca conseguiti da
donne
22
30
31
32
22
21
36
30
16
29
22
40
22
26
22
30
27
20
Ingegneria, Industria e Costruzioni
28
36
28
20
22
26
37
32
12
42
31
39
26
26
42
26
19
20
Matematica, Informatica
78
83
78
76
74
75
79
69
76
64
83
51
62
56
85
84
62
63
Medicina, Farmacia
Chimica, Biologia,
Fisica, Agraria
54Stati Uniti
58Svezia
55Spagna
52Rep. Slovacca
55Rep. Ceca
50Regno Unito
66Portogallo
66Polonia
46Paesi Bassi
56Italia
58Irlanda
47Grecia
48Germania
Francia
Finlandia
Danimarca
Belgio
Austria
50
57
51
51
56
% sul totale delle
lauree e dei dottorati
per area disciplinare
FONTE: OCSE, Education at a
Glance, Settembre 2007. Dati riferiti
al 2005.
Le ricercatrici donne nei
Paesi Europei
44,4
42,3
41,5
39,3
39,3
39,3
37,1
36,4
36,1
34,1
31,7
31,5
30,1
29,9
29,8
28,8
28,2
28,1
27,8
26,8
23,7
19,5
17,4
17,3
12,8
11,9
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Portogallo
Fed. Russa
Rep. Slovacca
Islanda
Nuova Zelanda
Polonia
Grecia
Turchia
Spagna
Ungheria
Norvegia
Messico
Finlandia
Italia
Irlanda
Rep. Ceca
Belgio
Danimarca
Francia
Svizzera
Austria
Germania
Lussemburgo
Paesi Bassi
Corea
GiapponeFONTE: OCSE, Science, Technology and Industry
Scoreboard, 2007. Dati riferiti al 2005 o all’ultimo anno
disponibile.
Valori percentuali sul totale dei
ricercatori di ciascun Paese.
Donne tra i docenti
universitari
14,9
18,2
14,7
27,0
24,3
11,0
14,0
11,8
8,9
-
16,0
16,2
-
3,6
5,6
Agraria
15,6
15,3
22,0
26,2
28,2
6,3
16,8
11,1
5,8
15,3
21,6
14,9
-
8,3
8,9
Medicina farmacia
5,8
7,1
4,9
5,0
8,7
3,1
4,9
6,1
3,8
5,6
6,3
1,4
0,0
4,2
3,7
Ingegneria e discipline tecniche
Scienze Naturali
11,3UE 25
11,7Svezia
8,2Regno Unito
27,5Portogallo
16,9Polonia
5,3Paesi Bassi
9,9Norvegia
15,9Italia
5,6Germania
12,3Francia
Finlandia
Danimarca
Cipro
Belgio
Austria
11,3
6,9
18,8
7,7
4,4
% per area
disciplinare
FONTE: Commissione Europea,
She Figures 2006, Women and
Science Statistics and
Indicators, 2006. Dati riferiti al
2004.
LEAKY PIPELINEPresenza di donne e uomini
nei diversi gradi della carriera universitaria (UE 25)
FONTE: UNESCO, Science Technology and Gender, 2007. Valori percentuali
87
70
636256
444852 56
4438 37
30
13
4641
54 57 58
68
85
5459
46 43 42
32
15
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Iscritti a corsidi laurea
Laureati Iscritti adottorati di
ricerca
Dottorati Ricercatori Professoriassociati
Professoriordinari
Maschi 1999 Femmine 1999 Maschi 2003 Femmine 2003
LEAKY PIPELINEpresenza di donne e uomini
nei diversi gradi della carriera universitaria in I talia
FONTE: OCSE, Women in scientific careers, 2006. Valori assoluti.
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
Ricercatori Professori associati Professori ordinari
Femmine 1998 Maschi 1998 Femmine 2000 Maschi 2000 Femmine 2003 Maschi 2003
Analisi di generee determinantidella salute
Reddito & stato sociale
Occupazione e condizionilavorative
Alfabetizzazione ed educazione
Ambiente sociale
Ambiente fisico
Sviluppoinfantile
strategie personali digestione della salute
Servizi sanitari
Reti di supportosociale
Cultura
GENEREGENERE
Caratteristichebiologiche e genetiche
� Arzenton, V., Nechifor, I., Pellegrini, P.: Donne e Scienza 2008. L’Italia e ilContesto Internazionale, Ergon, 2008
� Bird, C.E. e Rieker, P.P.: Gender matters: an integrated model for understanding men’s and women’s health, Social Science and Medicine, 48, 1999, pp 745-755
� CNB: La sperimentazione farmacologica sulle donne, 28 novembre 2008.
� Connell, R.: Questioni di genere, Il Mulino, 2006.
� EUPHIX – European Union Public Health Information http://www.euphix.org� Facchini, Ruspini (a cura di): Salute e disuguaglianze, FrancoAngeli, 2001.
� The Public Health Portal of the European Union – Women section: http://ec.europa.eu/health-eu/my_health/women/index_it.htm
� WHO - gender, women and health, sito web ufficiale: http://www.who.int/gender/en/
� WHO: World Report on Violence and Health, Geneva, 2009� WHO: Introduction to gender and health. A powerpoint presentation. Scaricato
dal sito web: http://www.who.int/gender/documents/powerpointdoc/en/
� WHO/UNAIDS: 2008 Report on the Global AIDS epidemic. Press Kit, 2008
Riferimenti bibliografici