Post on 25-Mar-2016
description
transcript
CANTIERI non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità di materiale e contributi. Non è, pertanto, da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
Editoriale p. 1
Che fine abbiamo fatto p. 2 3-4
p. 5
Intervistando... p. 6-7
Parole in libertà P. 8
Scuola di cucito/ il fiore del mese
P. 9
Le nostre recensioni, libri p. 10
Non lagnamoci ma lasagna-moci
p. 11
Per saperne di più P. 12
IiNn CcAaNnTtIiEeRrEe
Cari Lettori, anche questa volta cerchiamo di stupirvi con le nostre informazioni. Sarà un editoriale unico di Ottobre e Novembre ed è per questo che abbiamo cercato di renderlo il più interessante possibile per riempire il vostro tempo in questi due mesi. Parleremo in particolare delle nostre attività, quella teatrale che ha occupato molto del nostro tempo nel mese di giugno e luglio, lo spettacolo è stato più volte rappresentato, devo dire con di-
suta durante il corso di barca a vela . Vi rac-conteremo di Galatina 2000 nella 4° sosta del nostro viaggio , vi parleremo del progetto Nin-
laboratorio teatrale del centro Diurno della Coo-
articoli siano di vostro gradimento vi auguriamo una buona lettura.
Beatrice
-
1
Lo sapete perchè si chiama Italia?
lia.Tutte le maggiori testate giornalistiche , le trasmissioni televisive e radiofoniche ci informano sulle manifestazioni commemorative organizzate in tutto il Paese, ma sap-
prese di guerra nel sud della penisola in tempi molto lontani. Altri sostengono che Ercole avrebbe perso un capo di bestiame, nel nostro territorio e dal nome vitulussi si sarebbe passati a quello di Vitalia e quindi a quello di Italia. Anche per molti scrittori latini il nome Italia deriva da vitello in quanto terra dei vi-telli, gli studiosi moderni hanno modificato più volte questo significato. Per questi per-sonaggi, terra degli Itali, cioè una popolazione che avrebbe avuto come totem un vitel-lo.
solo successivamente si sarebbe esteso alla penisola. Fabio S.
2
Il vagone di cui vi racconteremo questa volta è quello di Galatina 2000, le cui rotaie si sono incrociate con le nostre per trasportare un carico di novità.
rendere comprensibile, a voi che leg- vagava
nelle nostre menti ormai da diversi anni, esattamente dal 2006, anno in cui un gruppo di noi vive la bellissima esperienza del soggiorno estivo presso il castello di Rossena. -180-
salute mentale di Mantova ed è gestita da un gruppo di operatori e pazienti del centro stesso.
dire, siamo tornati ad Adelfia. Non credo sia un caso il fatto che noi, che oggi parliamo di
Per questo, nel momento stesso in cui alcuni dei galatinesi conosciuti accennano alla presenza
una priorità incontrarli, sperando di riconoscere in loro le persone giuste con cui realizzare il nostro sogno.
le nasce immediatamente una bella sintonia: lui appare incuriosito del nostro mondo e noi del suo. Apparentemente molto lontani e diversi, i nostri mondi: da una parte gli esperti della
ed il nostro bisogno di comunicare al mondo il nostro esserci. Con Tommaso siamo subito sulla stessa tanta la voglia di fare insieme; tanta la paura da parte nostra di non essere in grado, tanta la tranquillità e la serenità di Tommaso, fiducioso delle nostre capacità.
di promuovere la conoscenza della realtà psichiatrica, di sgomberare il campo da ricorrenti luoghi comuni, e, attraverso ciò, praticare una reale lotta allo stigma. In questi mesi abbiamo riempito di contenuti questa collaborazione, riuscendo a concretizzare alcuni degli obiettivi che ci eravamo proposti: la pubblicazione on-line del giornale
gestione di uno spazio radiofonico Matti per la Radio" www.Galatina 2000.it /adelfia web. Ebbene sì, ci siamo riusciti!! Ab-
Scusate ma non vi abbiamo presentato Piero: è la colonna portante della nostra trasmissione, colui che riesce a tirare fuori i nostri pensieri, i nostri sen-timenti, le nostre speranze e le nostre paure e, attra-verso la rete mediatica, trasportarne il calore in tutte le case di chi vuole ascoltarci. Cari lettori, il nostro viaggio non si conclude qui, il
aggiunge! E' il vagone dell'associazione Magic Clown di cui vi parleremo nel nostro prossimo incontro.
CcHhEe FfIiNnEe AaBbBbIiAaMmOo FfAaTtTtOo?CcHhEe FfIiNnEe AaBbBbIiAaMmOo FfAaTtTtOo?CcHhEe FfIiNnEe AaBbBbIiAaMmOo FfAaTtTtOo?
3
A vele spiegate :il corso
4
sue strutture. A Depressa, che un tempo ha ospitato un allevamento di
ciazione Linfa Tumara sta conducendo un programma per la re-introduzione di
Quante aree sono? Quasi un ettaro. Che cosa coltiva? Pomodori, zucchine, cocomeri, melanzane, cicorie, insalata, angurie, patate,
fagioli, cipolle, verze, fagiolini e verdure in generale.
Che tipo di concimi usi? Solo letame.
Si, perché è una zona molto fredda.
Ne necessitano circa 26 ore. Viene aiutato da qualcuno oppure fa tutto da solo?
nel lavoro.
Riccardo L.
5
- -
-
-
Rivivendo il passato
6
Intervista fatta ad Elisa Cazzato, responsabile del laboratorio teatrale e alla sig.ra
Chiediamo alla sig.ra Elisa di presentarci il laboratorio teatrale e di dirci da quanto tempo è attivo?
vo che intende perseguire è quello della integrazione e della socializzazione secondo le modalità del lavoro di gruppo. La programmazione è orientata al rag-giungimento di obiettivi quali lo sviluppo di abilità
agli utenti della rete è strutturata in modo da acqui-sire e sviluppare le abilità di comunicazione verbale e non- verbale secondo la forma della recitazione e del canto corale. Inoltre ogni progetto prevede una performance finale
La collaborazione è nata dalla ricerca di una associazione esterna ben ra-dicata sul territorio per uscire fuori dal nostro piccolo contesto e che ci per-mettesse di integrarci col territorio in cui operiamo. Abbiamo avuto la for-
con la quale è nata subito un ottima intesa sul piano personale e professio-nale. Quali progetti avete realizzato insieme e a cosa state lavorando? La nostra collaborazione è nata quattro anni fa e il primo spettacolo che
to dagli ospiti del Centro, narra una intervista al compositore che, rispon-dendo alle domande di un giovane giornalista, ripercorre la propria vita in un momento in cui, in un Italia non ancora unita, spirava un forte senti-mento nazionalistico. Quali emozioni vi dà il teatro?
Il teatro per noi rappresenta il modo migliore per esprimere i propri sentimenti e mette in gioco la persona nella sua completezza. È il mezzo più idoneo per mettere in scena la vita.
Intervistando...
7
Quali capacità pensiate debba avere una persona che ricopre il vostro ruolo?
Innanzitutto bisogna amare il teatro e poi bisogna avere conoscenza, competenza , passione , dedizione e impegno. Noi abbiamo seguito dei
ai nostri ragazzi. Cosa ne pensano i ragazzi e gli anziani di questa esperienza?
Tutti sono entusiasti di questa esperien-za e sono profondamente legati a tutti i ragazzi del centro. Ormai non ne posso-no fare a meno. Cosa vorreste lasciare al pubblico e a noi con la realizzazione di uno spettacolo?
principale che si vuole raggiungere è
un contesto di esposizione al pubblico, di adeguarsi a situazioni mutevoli, svilup-pare capacità di improvvisazione e po-tenziare la memoria. Al pubblico, invece, al di là del mes-saggio in sé dello spettacolo il messaggio che si
vuole lanciare è quello di far vedere come sia
come il gruppo degli anziani, quello dei ragazzi e quello degli ospiti del Centro. Quali criteri seguite per scegliere il copione e per i diversi ruoli da affidare ai ragazzi?
Ogni volta sperimentiamo e mettiamo in sce-na spettacoli diversi che possano valorizzare al massimo i partecipanti, mentre la scelta dei ruoli è concordata con i ragazzi,tenendo conto delle loro inclinazioni e potenzialità.
Avete mai pensato di creare una compagnia teatrale? Si, in realtà è un desiderio che vorremmo concretizzare presto.
- Caracciolo di Andrano.
...Intervistando
Ogni volta spe-rimentiamo e
mettiamo in sce-na spettacoli di-
versi che possano valorizzare al
massimo i parte-cipanti...
che si vuole raggiunge-re è quello di potenzia-
stima e anche quello di
contesto di esposizione al pubblico, di ade-guarsi a situazioni
mutevoli, sviluppare capacità di improvvi-sazione e potenziare la
memoria. ...
8
più bella che ci sia.
tutti, se dai qualcosa ad un amico
amore, gioia e serenità Anna Maria P.
Alla mamma
Oh mamma quanta gioia mi hai donato,
hai lasciato in me una grande soli-
tudine. Ti penso sempre, giorno e notte.
Il tuo ricordo mi accompagna nel-le
mie giornate. Anna Maria P.
Ugo Baglivo, un alessanese alle Ardeatine di Sergio Torsello Nel fitto panorama,
re, del libro riprosto dallo scrittore alessa-‐
e dalle letture del drammatico incontro con le storie della se-‐conda guerra mondia-‐le, si è fatta spazio una giovane casa editrice alessanese; che con accurate ricerche sto-‐riografiche, ha dato
partigiani che morirono a causa delle SS nel
Ardeatine. Ugo Baglivo noto avvocato, e anche docente universitsario, della facoltà di giurispru-‐denza di Roma, oltre ad essere partigiano ,delle forze di resistenza romane, fu incarcerato e ucci-‐so da soldati tedeschi del contigente di Kappler. Proprio prima delle esecuzioni, che decimarono
sizione, vi era un uomo di cultura, che ha osato svincolarsi dal nobile e sottostante potere nazifa-‐scista, per poter dare voce alla sofferenza, dovuta
libera da vincoli ideonazionalistici, e portare la voce degli gli umili di tutta Roma. Lui, con vee-‐mente audacia comunicativa e spirito di iniziativa ed anche coni i suoi compagni, si dibatteva a costo della sua cara vita; per le strade della Capi-‐tale italiana, per portare la voce, a chi per timore
Alessandro D.
9
LlEe NnOoSsTtRrEe RrEeCcEeNnSsIiOoNnIi LlEe NnOoSsTtRrEe RrEeCcEeNnSsIiOoNnIi LlEe NnOoSsTtRrEe RrEeCcEeNnSsIiOoNnIi
Susanna Tamaro
10
galerà due gustose ricette, la prima è il piatto più classico e tra-
dedicata ai golosi.
Bruschette Dosi per 6 persone 500g di pelati Mezzo bicchiere di latte 6 panini raffermi Olio, sale e origano q.b. 1 mozzarella
Preparazione Prendere i panini e tagliarli a fette poi bagnateli nel latte e disponeteli su un tega-
mente con i pelati e le mozzarelle tagliati a dadini e conditi con olio, sale e origano.
Zuppa inglese Dosi per 6 persone 1 pacco di savoiardi 1 caffettiera da 12 tzz 1 bicch. piccolo di maraschino 8 cucch. di farina
1 bustina di vanillina 8 cucch. di zucch. 500g di latte
Preparazione Preparate il caffè e mettetelo da parte. Mettere in una pentola lo zucchero con i tuorli e amalgamarli, poi aggiungere la farina e il latte, mettere sul fuoco e mescolare fino a quando è ben addensata. Mettere in una pirofila i savoiardi bagnati con il caffè e il maraschino, poi alterna-re strati di savoiardi e crema finire con una spolverata di cacao amaro in polvere. Conservare in frigorifero fino al momento di servirli.
11
Lezioni di Cucito
bianco al giallo, aranciato, rosso.. Sono coltivati sia per aio-le che per il fiore reciso. I gigli di S.Antonio, i bianchi, non hanno bisogno di un terreno particolare, mentre gli orienta-li hanno bisogno di un terriccio organico, soffice e senza calcio. Il giglio bianco ama il pieno sole, mentre gli altri
orientali vogliono frequenti innaffiature estive, mentre il giglio di S.Antonio non vuole acqua da Giugno a Settem-bre. Il giglio bianco si pianta in estate, gli altri in inverno, e si possono lasciare vari anni in sito. Se sono in vaso si sostituisce il terriccio superficiale. Si moltiplicano con seme o
latte caduta dal seno di Giunone mentre allattava Ercole. Nel linguaggio dei fiori indica
S. Antonio: anche S. Luigi lo ha in mano e un giglio bianco era il fiore del bastone che sbocciò a S.Giuseppe.
Viviana
-
Coordinatrice del progetto Dr.ssa Maria Mazzone
Logo e impaginazione
Redazione : Responsabili di laboratorio:
Caterina Balzani ,Cristina De Rornzo, Sodero Claudia, Stefania Lecci. Partecipanti:
T.Guido, G.Viviana, R.Maria Cesarea, Antonio C., Davide C. M. Simona, Nazario D.,Beatrice R. , Maria Pina G., C.Fabrizio, I.Stefano, L.Riccardo, U.Mario,S.Crescenzo, Raf-
faella, C.Vincenzo, N.Silvia, P.Loredana, M.Michele, Mauro G., Rosy T., Fabio S.,Luigi P., An-namaria P., Alessandro D.
12
di Promozione Sociale VIVIAMOINPOSITIVO (VIP
scala nazionale. La VIP APS si occupa quindi di formare i volontari del cosiddetto circo sociale. VIP APS è la fondatrice dielle federazione VIP ITALIA ONLUS, nata nel 1993 e presente in più di 100 ospedali italiani con circa 4000 volonta-ri. Dagli stessi fondatori di questa ONLUS, Ma-ria Luisa Mirabella e Sergio Pinarello vede la
Onlus ha ottenuto il riconoscimento giuridico della Prefettura di Milano il 22-2-2010 e
rita di Torino nei reparti di oncologia, pneumologia e fibrosi cistica,neuropsichiatria e pronto soccorso. Cura anche i progetti CIRCOSTANZA e CIRCOMOBILE. Il suo sito è : www.uniti percrescereinsieme.it.
viviana
DIRE (diversamente abili in rete) è una giovane realtà del territorio galatinese per avvicinare i di-sabili psico-
no anche corsi di qualificazione professionale. Grazie alla valida collaborazione di Silvia, Danilo,
sonalmente in un anno di collaborazione ho imparato tantissimo e soprattutto mi sono divertita e ho fatto tanti nuovi amici. PS: siamo anche su Facebook, cercatevi e magari unitevi a noi! Gli ope-ratori sono tecnici specializzati nella riabilitazione e assistenti sociali, finanziati da un progetto
tare anche in Giugno e in Luglio, sia di mattina che di pomeriggio: e il 26 un lauto pasto a Coriglia-
re uccidendo questa giovane e promettente realtà.
Viviana