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FSCL/FAT/git - RC020062017BD2021
CARGEAS Assicurazioni S.p.A.
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell�art. 47-septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e del paragrafo 10 della lettera al mercato IVASS del 7 dicembre 2016
Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pescara, Roma, Torino, Treviso, Trieste, Verona, Vicenza
BDO Italia S.p.A. � Sede Legale: Viale Abruzzi, 94 � 20131 Milano � Capitale Sociale Euro 1.000.000 i.v. Codice Fiscale, Partita IVA e Registro Imprese di Milano n. 07722780967 - R.E.A. Milano 1977842 Iscritta al Registro dei Revisori Legali al n. 167911 con D.M. del 15/03/2013 G.U. n. 26 del 02/04/2013 BDO Italia S.p.A., società per azioni italiana, è membro di BDO International Limited, società di diritto inglese (company limited by guarantee), e fa parte della rete internazionale BDO, network di società indipendenti.
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Tel: +39 02 58.20.10 Fax: +39 02 58.20.14.01 www.bdo.it
Viale Abruzzi, 94 20131 Milano
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell�art. 47-septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e del paragrafo 10 della lettera al mercato IVASS del 7 dicembre 2016 Al Consiglio di Amministrazione di CARGEAS Assicurazioni S.p.A.
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile dei seguenti elementi della Relazione sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria (�la SFCR�) di CARGEAS Assicurazioni S.p.A. per l�esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, predisposta ai sensi dell�articolo 47-septies del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209:
§ modelli �S.02.01.02 Stato Patrimoniale� e �S.23.01.01 Fondi propri� (�i modelli�);
§ sezioni �D. Valutazione a fini di solvibilità� e �E.1. Fondi propri� (�l�informativa�).
Come previsto dai paragrafi 9 e 10 della lettera al mercato IVASS del 7 dicembre 2016, le nostre attività non hanno riguardato:
§ le componenti delle riserve tecniche relative al margine di rischio (voci R0550, R0590, R0640, R0680 e R0720) del modello �S.02.01.02 Stato Patrimoniale�;
§ il Requisito patrimoniale di solvibilità (voce R0580) e il Requisito patrimoniale minimo (voce R0600) del modello �S.23.01.01 Fondi propri�, che pertanto sono esclusi dal nostro giudizio.
I modelli e l�informativa, con le esclusioni sopra riportate, costituiscono nel loro insieme �i modelli e la relativa informativa�.
A nostro giudizio, i modelli e la relativa informativa inclusi nella SFCR di CARGEAS Assicurazioni S.p.A. per l�esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, sono stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni dell�Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei modelli e della relativa informativa della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants (IESBA Code) emesso dall�International Ethics Standards Board for Accountants applicabili alla revisione contabile dei modelli e della relativa informativa.
Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Richiamo di informativa - Criteri di redazione, finalità e limitazione all�utilizzo
Richiamiamo l�attenzione alla sezione �D. Valutazione ai fini di solvibilità� che descrive i criteri di redazione dei modelli. I modelli e la relativa informativa sono stati redatti per le finalità di vigilanza sulla solvibilità, in conformità alle disposizioni dell�Unione Europea direttamente applicabili e alla normativa nazionale di settore, che costituiscono un quadro normativo con scopi specifici. Di conseguenza gli stessi possono non essere adatti per altri scopi. Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tale aspetto.
CARGEAS Assicurazioni S.p.A. | Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell�art. 47-septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e del paragrafo 10 della lettera al mercato IVASS del 7 dicembre 2016 Pag. 2 di 3
Altri aspetti
La Società ha redatto il bilancio d�esercizio al 31 dicembre 2017 in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione, che è stato da noi assoggettato a revisione contabile a seguito della quale abbiamo emesso la nostra relazione di revisione datata 10 aprile 2018.
Altre informazioni contenute nella SFCR
Gli amministratori sono responsabili per la redazione delle altre informazioni contenute nella SFCR in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione.
Le altre informazioni della SFCR sono costituite da:
§ i modelli �S.05.01.02 Premi, sinistri e spese per area di attività�, �S.17.01.02 Riserve tecniche per l�assicurazione non vita�, �S.19.01.21 Sinistri nell�assicurazione non vita�, �S.25.01.21 Requisito patrimoniale di solvibilità per le imprese che utilizzano la formula standard�, �S.28.01.01 Requisito patrimoniale minimo - Solo attività di assicurazione o di riassicurazione vita o solo attività di assicurazione o riassicurazione non vita�;
§ le sezioni �A. Attività e risultati�, �B. Sistema di governance�, �C. Profilo di rischio�, �E.2. Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo�, �E.3. Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità�, �E.4. Differenze tra la formula standard e il modello interno utilizzato�, �E.5. Inosservanza del Requisito patrimoniale minimo e inosservanza del requisito patrimoniale di solvibilità� e �E.6. Altre informazioni�.
Il nostro giudizio sui modelli e sulla relativa informativa non si estende a tali altre informazioni.
Con riferimento alla revisione contabile dei modelli e della relativa informativa, la nostra responsabilità è svolgere una lettura critica delle altre informazioni e, nel fare ciò, considerare se le medesime siano significativamente incoerenti con i modelli e la relativa informativa o con le nostre conoscenze acquisite durante la revisione o comunque possano essere significativamente errate. Laddove identifichiamo possibili incoerenze o errori significativi, siamo tenuti a determinare se vi sia un errore significativo nei modelli e nella relativa informativa o nelle altre informazioni. Se, in base al lavoro svolto, concludiamo che esista un errore significativo, siamo tenuti a segnalare tale circostanza. A questo riguardo, non abbiamo nulla da riportare.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per i modelli e la relativa informativa
Gli amministratori sono responsabili per la redazione dei modelli e della relativa informativa in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione dei modelli e la relativa informativa che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un�entità in funzionamento e, nella redazione dei modelli e della relativa informativa, per l�appropriatezza dell�utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione dei modelli e della relativa informativa a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l�interruzione dell�attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell�informativa finanziaria della Società.
CARGEAS Assicurazioni S.p.A. | Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell�art. 47-septies, comma 7 del D. Lgs. 7.9.2005, n. 209 e del paragrafo 10 della lettera al mercato IVASS del 7 dicembre 2016 Pag. 3 di 3
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei modelli e della relativa
informativa
I nostri obiettivi sono l�acquisizione di una ragionevole sicurezza che i modelli e la relativa informativa, nel loro complesso, non contengano errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l�emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base dei modelli e della relativa informativa.
Nell�ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISAs), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
� abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nei modelli e nella relativa informativa, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l�esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
� abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile dei modelli e della relativa informativa allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull�efficacia del controllo interno della Società;
� abbiamo valutato l'appropriatezza dei criteri di redazione utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
� siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull�eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un�entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un�entità in funzionamento.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell�ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Milano, 3 maggio 2018
BDO Italia S.p.A.
Francesca Scelsi Socio
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RELAZIONE SOLVIBILITA’ E CONDIZIONE FINANZIARIA
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31 Dicembre 2017
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CONTENUTI
Introduzione………………………………………………………………………………………………….3
Summary…………………………………………………………………………………………………….4
A.Attività e Risultati………………………………………………………………………… 8
A.1 Attività di sottoscrizione……………………………………………………………….8
A.2 Risultati di sottoscrizione……………………………………………………………..12
A.3 Risultati di investimento…………………………………………………………24
A.4 Risultati di altre attività…………………………………………………………………27
A.5 Altre informazioni………………………………………………………………………28
B. Il Sistema di Governance………………………………….……………………………………..29
B.1 Informazioni generali sul sistema di governance……………………………………29
B.2 Requisiti di competenza e onorabilità………………………………….…………….32
B.3 Sistema di gestione dei rischi, compresa la valutazione interna
del rischio di solvibilità…………………………………………………………………33
B.4 Sistema di controllo interno…………………………………………………………..37
B.5 Funzione di Audit Interno…………………………………………………………41
B.6 Funzione attuariale……………………………………………………………………42
B.7 Esternalizzazione……………………………………………………………………..43
B.8 Altre informazioni………………………………………………………………………45
C. Il Profilo di Rischio………………………………………………………………………………..47
C.1 Rischio di sottoscrizione…………………………………………………………47
C.2 Rischio di mercato…………………………………………………………………….49
C.3 Rischio di credito………………………………………………………………………49
C.4 Rischio di liquidità…………………………………………………………………….50
C.5 Rischio operativo………………………………………………………………………50
C.6 Altri rischi sostanziali……………………………………………………………50
C.7 Altre informazioni……………………………………………………………………..52
D. Valutazione ai fini di solvibilità…………………………………………………………………54
D.1 Attività…………………………………………………………………………………..54
D.2 Riserve tecniche……………………………………………………………………….62
D.3 Altre passività………………………………………………………………………….69
D.4 Metodi alternativi di valutazione……………………………………………………..79
D.5 Altre informazioni………………………………………………………………………80
E. Gestione del Capitale…………………………………………………………………………….81
E.1 Fondi propri…………………………………………………………………………….81
E.2 Requisito patrimoniale di solvibilità e requisito patrimoniale minimo…………….85
E.3 Utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel
calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità………………………………………….87
E.4 Differenza tra la formula standard e il modello interno utilizzato………………….87
E.5 Inosservanza del requisito patrimoniale minimo e inosservanza
del requisito patrimoniale di solvibilità……………………………………………………87
E.6 Altre informazioni………………………………………………………………………88
ANNEX…………………………………………………………………………………………89
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INTRODUZIONE
Il presente documento è stato redatto da Cargeas Assicurazioni S.p.A. in ottemperanza
ai requisiti richiesti dalla normativa vigente Solvency II e precisamente:
� Direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25
novembre 2009 in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione
e di riassicurazione (Solvibilità II).
� Codice delle Assicurazioni Private - Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n.
209.
� Regolamento delegato (UE) 2015/35 della Commissione, del 10 ottobre 2014,
che integra la direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio in
materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e riassicurazione
(Solvibilità II).
� Regolamento IVASS n. 33 del 6 dicembre 2016 Regolamento concernente
l’informativa al pubblico e all’IVASS di cui al TITOLO III (Esercizio dell’attività
assicurativa) e in particolare al CAPO IVter (Informativa e processo di controllo
prudenziale), Articoli 47-quater, 47-octies, 47-novies, 47-decies, 190, 191, 216-
octies, 216-novies del Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209 – CODICE
DELLE ASSICURAZIONI PRIVATE – Modificato dal Decreto Legislativo 12 maggio 2015, n. 74 – conseguente all’implementazione nazionale delle linee guida EIOPA in materia di Public Disclosure e Supervisory Reporting.
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SUMMARY
Posizione dell'impresa nella struttura giuridica del GruppoA far data 28 dicembre 2017, BNP Paribas Cardif S.A. con sede legale a Parigi, detiene il 100% delle azioni nel Capitale Sociale di Cargeas Assicurazioni S.p.A.) avendo acquisito da Ageas Insurance International N.V (controllante) il 50% + 1 azione del pacchetto azionario
Attività e RisultatiAlla fine dell'esercizio 2017, Cargeas Assicurazioni ha conseguito un utile netto pari a 34,3 milioni di Euro, in calo del -12,5% rispetto all'utile conseguito nell’esercizio precedente, pari a 39,2 milioni di Euro. La riduzione dell’utile pari -9,6 milioni di Euro, al lordo di imposte, è dovuto principalmente da:
1) contrazione del risultato tecnico conservato pari a -10,6 milioni di Euro al netto delle componenti finanziare;
2) miglioramento del risultato finanziario per +0,5 milioni di Euro; 3) variazione positiva di +0,6 milioni di Euro di altre componenti non tecniche e
straordinarie. Il risultato tecnico conservato (al lordo della componente finanziarie), è pari a 48,7 milioni di Euro a fine 2017 (59,3 milioni di Euro nel 2016) con una variazione pari al -17,9%, dovuto del’incremento della sinistrosità corrente pari a 67,6% nel 2017 (60,1% nel 2016). Il peggioramento è dovuto ad un significativo incremento dei sinistri di punta e al mancato apporto delle accettazioni in riassicurazione attiva (- 3,8 milioni di Euro rispetto al 2016. Al termine dell'esercizio 2017, Cargeas Assicurazioni ha riportato una raccolta premi pari a 216 milioni di Euro, in flessione del -4,9% rispetto all'esercizio precedente (227,1 milioni di Euro). La flessione è imputabile principalmente al mancato rinnovo di alcune polizze collettive di importanti volumi, nonché dalla cessazione degli effetti dei Trattati di riassicurazione attiva intrattenuti con Cardif Assurance Risques Divers SA. Tali riduzioni non hanno compensato l'incremento di produzione, pur importante, ottenuto dai distributori bancari, UBI Banca e BNL.A fine 2017, i proventi finanziari netti sono pari a 15,1 milioni di Euro (14,4 milioni di Euro nel 2016). L’ incremento è dovuto ad una variazione positiva dei capital gains (realizzati e non realizzati), pari a circa 1,8 milioni di Euro, e da una riduzione dei proventi da interessi per circa -0,9 milioni di Euro. Le rettifiche di valore sopra menzionate riguardano per lo più Titoli di Stato (-1,2 milioni di Euro), mentre le riprese si rettifiche hanno interessato soprattutto i Corporate Bonds (+0,6 milioni di Euro). I “corporate loan funds e real estate funds” hanno generato un rendimento cedolare di circa il 4% mitigando la perdita di rendimento dovuta alla scadenza di una quantità ingente di titoli obbligazionari, ad alta cedola acquistati, in anni precedenti. La redditività complessiva del portafoglio nel 2017 è stata del 2,5% (2,7% nel 2016).
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Il sistema di Governance
Il sistema di Governance è in linea con quanto previsto dalla normativa ed adeguato alle dimensioni ed alla complessità della società, con competenze ben distribuite. Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi del Regolamento 2015/35/UE, incorpora nella propria struttura organizzativa le funzioni fondamentali di controllo interno (i.e. funzione di Revisione interna, funzione di Risk Management, funzione Attuariale e funzione di Compliance) ed i relativi rapporti gerarchici, in modo da garantire che ogni funzione sia immune da influenze che potrebbero compromettere la capacità di svolgere i propri compiti in modo obbiettivo, corretto ed indipendente. Il Consiglio di Amministrazione garantisce alle funzioni di controllo la necessaria indipendenza ed un adeguato numero di risorse al fine di raggiungere l’obiettivo. Sistema di Gestione dei Rischi
La Strategia di Rischio di Cargeas prevede il continuo miglioramento del Framework di Risk Appetite al fine di rispecchiare adeguatamente il reale profilo di rischio della Compagnia, e la definizione di “Investment and Insurance limits” in linea con la tolleranza al rischio fissata dal Consiglio di Amministrazione. Il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è calcolato con frequenza trimestrale, come previsto dalla normativa. Con la medesima frequenza l’organo amministrativo prende visione dei risultati. L’impresa si è dotata di un sistema dei controlli interni, proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi aziendali, attuali e prospettici, inerenti all’attività dell’impresa. Il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme dei processi richiesti dal Consiglio di Amministrazione e realizzati dal Management e dal personale interno. Il Sistema dei Controlli Interni della Compagnia è parte integrante dell’azienda e coinvolge ogni risorsa, ciascuna per il proprio livello di competenza e responsabilità, nell’ottica di un costante ed efficace presidio dei rischi.
Profilo di Rischio
Il Rischio di Sottoscrizione: si compone di due categorie: Health Underwriting Risk Salute che ha determinato un requisito patrimoniale pari a 75.371 migliaia di Euro e il Non-Life Underwriting Risk che ha determinato un requisito patrimoniale pari a 52.562 migliaia di Euro. Il Rischio di Mercato: determina un requisito patrimoniale pari a 26.203 migliaia di Euro I maggiori impatti derivano dallo “Spread Risk” , Equity Risk e Interest rate. Il Rischio di Credito: è monitorato per il tramite del Counterparty Default Risk che riflette le potenziali perdite derivanti dal deterioramento del merito creditizio delle controparti della Compagnia e a fine anno il requisisto patrimoniale è stato quantificato in 9.399 migliaia di Euro
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Il Rischio di Liquidità: la Compagnia si è dotata di una politica di liquidità volta a definire un set di soglie di alert per monitorare il liquidity ratio all’interno di intervalli temporali definiti (liquidità a 3 mesi e ad 1 anno). Il Rischio Operativo misura i possibili rischi derivanti da malfunzionamenti dei processi interni (per cause legate a negligenza del personale o a malfunzionamenti dei sistemi IT ecc..) o da azioni fraudolente. Al 31 dicembre 2017 il requisito patrimoniale ammonta a circa 11,3 milioni di Euro ed è calcolato in proporzione al livello dei premi di competenza, delle BEL e del BSCR. Altri rischi sostanziali : la Formula Standard, non copre alcuni rischi a cui la Compagnia è esposta, tuttavia altri rischi sostanziali sono identificati e monitorati.
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Valutazione delle attività e le passività ai fini Solvency II
Le attività e le passività sono valutate a fini Solvency II al valore di mercato, in conformità a quanto disposto dalla Direttiva Solvency II. Al 31.12.2017 le principali voci iscritte nel Market Value Balance Sheet (MBVS) sono le seguenti:
Attivi• Investimenti per 516.906 migliaia di Euro; • Reinsurance Recoverables per 36.030 migliaia di Euro; • Insurance and Intermediaries receivables per 16.948 migliaia di Euro; • Receivables (trade, not insurance) per 25.398; • Cash and cash equivalents per 50.278 migliaia di Euro;
Riserve TecnicheIl valore complessivo esposto è pari a 400.209 migliaia di Euro, di cui Best Estimate pari a 375.227 migliaia di Euro e Risk Margin pari a 24.982 migliaia di Euro.
Altre passività• Deposit from reinsurers per 13.016 migliaia di Euro; • Deferred tax liabilities per 15.533 migliaia di Euro • Payables (trade, not insurance) per 10.373 migliaia di Euro • Any other liabilities, not elsewhere shown per 19.318 migliaia di Euro
Gestione del Capitale
Il valore dei Fondi Propri al 31.12.2017 è pari a 146.519 migliaia di Euro, al netto della quota dei dividendi previsti pari a 34.311 migliaia di Euro. Il valore dei Fondi Propri al lordo dei dividendi è pari 180.831 migliaia di Euro. Tutti i componenti dei Fondi Propri delle Compagnia sono classificati come Tier 1 e rispettano pienamente i requisiti definiti dall’articolo 93 della Direttiva Solvency II. Pertanto l’intero importo è ammissibile alla copertura del MCR e del SCR.
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Requisito Patrimoniale di Solvibilità e Requisito Patrimoniale Minimo Il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è basato sulla Formula Standard ed è stato eseguito secondo quanto disciplinato dal Regolamento Delegato 2015/35. Al 31.12.2017 l’SCR è pari a 91.716 migliaia di Euro con un ratio di copertura pari a 160% mentre l’MCR è pari a 41.272 migliaia di Euro con un ratio di copertura pari a 355%.
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A. ATTIVITA’ E RISULTATI
A. 1 ATTIVITA’ DI SOTTOSCRIZIONE
A.1.a Denominazione e forma giuridica dell’Impresa
CARGEAS Assicurazioni S.p.A. è una impresa di assicurazione e riassicurazione operante nei rami Danni, costituita sotto forma di Società per azioni ed iscritta all’Albo delle imprese di assicurazione e riassicurazione al numero 1.00064
La sede legale è in Via Tolmezzo, 15 – 20132 Milano
CARGEAS Assicurazioni S.p.A. risulta iscritta al registro delle imprese di Milano con numero 07951160154
A.1.b Istituto di Vigilanza
Cargeas Assicurazioni S.p.A. è vigilata da IVASS Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
IVASS è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che opera per garantire l’adeguata protezione degli assicurati perseguendo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e riassicurazione e la loro trasparenza e correttezza nei confronti della clientela. L’Istituto persegue altresì la stabilità del sistema e dei mercati finanziari. Al fine di assicurare l’esercizio imparziale delle proprie funzioni, l’Istituto gode di autonomia organizzativa, finanziaria e contabile e agisce in base ai principi di trasparenza ed economicità. L’Istituto rende conto del suo operato al Governo, al Parlamento e ai cittadini attraverso la diffusione di dati e notizie sull’attività istituzionale e sull’impiego delle risorse; la sua gestione finanziaria è sottoposta al controllo della Corte dei Conti. L’IVASS è subentrato in tutte le funzioni, le competenze e i poteri dell’ISVAP a seguito del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 (convertito, con modifiche, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) per realizzare la piena integrazione della vigilanza assicurativa con quella bancaria.
A.1.c Società di Revisione Esterna
Il bilancio di esercizio di Cargeas Assicurazioni S.p.A. è sottoposto a revisione contabile da parte di BDO Italia S.p.A., in esecuzione della delibera assembleare del 20 aprile 2011 con la quale si è conferito l’incarico di revisione dei conti relativamente ai bilanci per gli anni 2011 – 2019.
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Inoltre, facendo seguito al Documento di consultazione IVASS n.6 del 19 dicembre
2017,che ha previsto, nelle more dell’emanazione del Regolamento IVASS - recante
disposizioni in materia di revisione esterna dell’informativa al pubblico di cui agli artt. 47
septies e 191 del D.Lgs. 209/2005 (CAP) - Relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria (c.d. "SFCR")– l’applicabilità anche per l’esercizio 2017 delle previsioni
incluse nella lettera al mercato del 7 dicembre 2016 alla suddetta società, è stato conferito per l’esercizio 2017 l’incarico di revisione, dello Stato Patrimoniale a valori correnti (mod. S.02.01.02, ad esclusione delle righe che ospitano i valori di Risk margin) e la relativa informativa della sezione D dell’SFCR, nonché dei Fondi Propri ammissibili a copertura dei requisiti patrimoniali richiesti (mod. S.23.01.01) e della relativa informativa della sezione E.1 del SFCR.
BDO Italia S.p.A., Società per Azioni italiana, è membro di BDO International Limited,
società di diritto inglese (company limited by guarantee), e fa parte della rete
internazionale BDO, network di società indipendenti.
BDO Italia S.p.A. - Sede Legale: Viale Abruzzi n. 94, 20131 Milano
Capitale Sociale Euro 1.000.000 -
Codice Fiscale, Partita IVA e Registro Imprese di Milano n° 07722780967
R.E.A. Milano 1977842.
A.1.d Posizione dell'impresa nella struttura giuridica del Gruppo
In data 25 Luglio 2017 BNP Paribas Cardif S.A. ha sottoscritto un accordo con AGEAS Insurance International N.V. per acquisire la piena proprietà (100%) di Cargeas Assicurazioni S.p.A. Tale accordo è stato perfezionato in data 28 dicembre 2017, successivamente ad approvazione dell’IVASS (provvedimento n. 0229647 emesso in data 19 dicembre 2017). In precedenza, le quote societarie erano detenute congiuntamente da BNP Paribas Cardif S.A. (per il 50% - 1 azione) e da Ageas Insurance International N.V (50% + 1 azione), mentre il controllo era esercitato da quest’ultima.
Pertanto la struttura partecipativa al 31 Dicembre 2017 è la seguente:
• BNP Paribas Cardif S.A. con sede legale a Parigi, detiene il 100% delle azioni nel Capitale Sociale di Cargeas Assicurazioni S.p.A.) pari a n.ro 63.100.000 azioni.
Cargeas Assicurazioni S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento svolta dalla controllante BNP Paribas Cardif S.A.
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Non esistono altri soggetti che possiedono le azioni di Cargeas Assicdella Società controllante di cui al capitolo prece
Di seguito esponiamo una rappresentazione sinteticaS.A., controllante della compagnia.
Rapporti con le società del Gruppo e operazioni condi riferimento��
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Per quanto riguarda i rapporti intercorsi tra codesGruppo di cui sopra, si precisa che tutte le operazioni in
CNP Unicredit VITA S.p.A.
3,70% c.a.
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Altri possessori delle partecipazioni qualificate nell'impresa, con indicazione della relativa quota posseduta e, se diversa, della quota di diritti di voto spettanti
soggetti che possiedono le azioni di Cargeas Assicurazioni al di fuori della Società controllante di cui al capitolo precedente.
Di seguito esponiamo una rappresentazione sintetica del Gruppo BNP Paribas Cardif S.A., controllante della compagnia.
Rapporti con le società del Gruppo e operazioni con le controparti avvenute nel periodo
Per quanto riguarda i rapporti intercorsi tra codesta Società e le altre facenti parte del di cui sopra, si precisa che tutte le operazioni intercorse sono state e sono
BNP Paribas SA
BNP Paribas Cardif
Cardif Vita S.p.A.
CNP Unicredit BPI SCpa Business Partner
Italia0,12845% c.a.
Cardif Services EEIG
Euro 100
Cargeas Assicurazioni
S.p.A.
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ell'impresa, con indicazione della di diritti di voto spettanti
soggetti che possiedono le azioni di Cargeas Assicurazioni al di fuori
del Gruppo BNP Paribas Cardif
le controparti avvenute nel periodo
età e le altre facenti parte del tercorse sono state e sono
Cardif Services EEIG
Euro 100
Cargeas Assicurazioni
S.p.A.
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regolate a condizioni di mercato ovvero, in assenza di idonei parametri di riferimento, sulla base dei costi sostenuti. I servizi sono regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità e di trasparenza, realizzati nell’interesse oggettivo della Società ed in assenza di conflitto di interessi.
Rapporti con la controllante diretta
Con la controllante diretta BNP Paribas Cardif S.A. non risultano rapporti in essere, ad eccezione del controllo del 100% del pacchetto azionario della Compagnia.
Rapporti con le società del Gruppo BNP Paribas S.A.:
� Cardif Assurances Risques Divers S.A. - Trattati di riassicurazione � Cardif Vita S.p.A. - Personale distaccato � Arval Service Lease Italia S.p.A. - Noleggio autovetture e Assicurazione � Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - Conti correnti, distribuzione di prodotti
assicurativi. � Bnp Paribas Securities Services - Conto corrente e Custodia portafoglio
investimenti � Greenval INS.CO.LTD - Trattati di Riassicurazione � Cardif Lux Vie Sociètè - Recupero spese e oneri amministrativi
Elenco delle imprese controllate, partecipate o soggette a direzione unitaria che includa la denominazione, la forma giuridica, lo stato in cui è ubicata la sede legale, la quota posseduta o, se diversa, la quota dei diritti di voto spettanti
La società CARGEAS Assicurazioni S.p.A. detiene dall’esercizio 2009, n. 1.000.000 azioni nel consorzio UBI Sistemi e Servizi S.c.p.a., con sede a Bergamo – Italia (Gruppo UBI Banca ), pari all’ 1,48% del suo capitale sociale a cui è affidata la gestione in outsourcing dei servizi ICT.
A.1.e Aree di attività sostanziali dell'impresa e le aree geografiche sostanziali in cui svolge l’attività
Cargeas Assicurazioni è una Compagnia di assicurazioni che opera esclusivamente nel comparto danni, in tutte le aree di attività eccetto la linea 3 “workers compensation”.
La produzione della Compagnia è raccolta interamente in Italia, ed in misura assolutamente prevalente nelle regioni dell'Italia Nord Occidentale, in primis la Lombardia. La compagnia è operativa su tutto il territorio nazionale
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A.1.f Fatti significativi relativi all'attività o di altra natura verificatisi nel periodo di riferimento che ha avuto un impatto sostanziale sull'impresa
Tra i fatti di assoluto rilievo occorsi nel passato esercizio, si riporta l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario della compagnia da parte di BNP Paribas Cardif S.A. come dettagliatamente riportato nel paragrafo A.1.d cui si fa rimando
A.2 RISULTATI DI SOTTOSCRIZIONE
Risultati dell’Impresa
Per quanto riguarda l'utile netto, alla fine dell'esercizio 2017, Cargeas Assicurazioni ha conseguito un utile netto pari a 34,3 milioni di Euro (50 milioni di Euro al lordo delle imposte), in calo del -12,5% rispetto all'utile conseguito nell’esercizio precedente, pari a 39,2 milioni di Euro (59,6 milioni di Euro prima delle imposte). In termini di risultato ante imposte la riduzione sopra menzionata (-9,6 milioni di Euro) è stata determinata principalmente dalla contrazione del risultato tecnico conservato (-10,6 milioni di Euro al netto delle componenti finanziare), parzialmente limitata dal risultato finanziario complessivo, migliorato di +0,5 milioni di Euro, mentre la variazione rimanente, (+0,6 milioni di Euro) è stata determinata dalle altre componenti non tecniche e straordinarie.
Il risultato tecnico conservato (al lordo della componente finanziarie), è passato da 59,3 milioni di Euro dell'esercizio 2016 a 48,7 milioni di Euro a fine 2017 con una variazione pari al -17,9%, principalmente per effetto del’incremento della sinistrosità corrente. Infatti, tale indicatore è incrementato dal 60,1% nel 2016 al 67,6% al lordo della riassicurazione passiva a fine 2017, sia a causa di un significativo incremento dei sinistri di punta, sia a causa del mancato apporto delle accettazioni in riassicurazione attiva, sopra menzionate, che nel corso del 2016 avevano contribuito all' utile tecnico per circa 3,8 milioni di Euro.
Tale situazione è stata ampiamente mitigata dal risparmio ottenuto sulla liquidazione dei sinistri relativi agli esercizi precedenti, che ammonta a 41,7 milioni di Euro al netto della riassicurazione passiva, dato di poco inferiore a quanto riscontrato nello scorso esercizio (43,6 milioni di Euro). Tra i rami che hanno contribuito ad alimentare questo risultato vi sono i rami RC Autoveicoli (14,5 milioni di Euro), RC Generale (13 milioni di Euro) e Malattia (5,5 milioni di Euro), anche se tutti i rami significativi in cui opera la Compagnia hanno conseguito risultati positivi
Il risultato delle altre partite tecniche è migliorato da un costo pari a -5,7 milioni di Euro a -1,4 milioni, principalmente per la rilevazione di proventi relativi alla gestione di polizze collettive (si è passati da un costo di 3,1 milioni di Euro nel 2016 a proventi per 0,6 milioni di Euro nel 2017), oltre che per l'impatto di alcuni voci minori, tra cui la
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riduzione delle annullazioni di premi emessi negli esercizi precedenti (-0,7 milioni di Euro rispetto al 2016). In relazione alle spese di gestione, pari a 70,8 milioni di Euro al lordo della riassicurazione passiva, esse sono diminuite in valore assoluto rispetto al 2016 (73,1 milioni di Euro), principalmente per effetto del mancato rinnovo dei Trattati di riassicurazione attiva sopra menzionati, caratterizzati da provvigioni più elevate rispetto alla media della Compagnia, oltre che per risparmi conseguiti sulle spese generali. -
A fine 2017, i proventi finanziari al netto dei relativi oneri risultano in incremento da 14,4 milioni di Euro a 15,1 milioni di Euro. Tale miglioramento è principalmente spiegato da un incremento positivo dei capital gains (realizzati e non realizzati), pari a circa 1,8 milioni di Euro, e da una riduzione dei proventi da interessi per circa -0,9 milioni di Euro. Le rettifiche di valore sopra menzionate riguardano per lo più Titoli di Stato (-1,2 milioni di Euro), mentre le riprese si rettifiche hanno interessato soprattutto i Corporate Bonds (+0,6 milioni di Euro). Non sono rilevate rettifiche di valore sul portafoglio “Durevole”.
La gestione finanziaria ha inoltre beneficiato delle nuove classi di investimento introdotte nel 2016 e consolidate nel 2017 (corporate loan funds e real estate funds) che hanno garantito un rendimento cedolare di circa il 4% ed hanno mitigato la perdita di rendimento dovuta alla scadenza di una quantità ingente di titoli obbligazionari ad alta cedola acquistati in anni precedenti.
Informazioni qualitative e quantitative sulle sottoscrizioni
Al termine dell'esercizio 2017, Cargeas Assicurazioni ha riportato una raccolta premi pari a 216 milioni di Euro, in flessione del -4,9% rispetto all'esercizio precedente (227,1 milioni di Euro). Tale andamento è imputabile principalmente al mancato rinnovo di alcune polizze collettive caratterizzate da volumi importanti, nonché dalla cessazione degli effetti dei Trattati di riassicurazione attiva intrattenuti con Cardif Assurance Risques Divers SA; tali riduzioni hanno prevalso rispetto all'incremento di produzione, pur importante, ottenuto dai distributori bancari, UBI Banca e BNL.
La tabella qui sotto riportata descrive l'andamento dei canali distributivi, con riferimento all'esercizio 2017.
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Si nota come l'incremento più rilevante, in valore assoluto, sia stata la produzione intermediata dagli sportelli bancari del Gruppo UBI Banca, cresciuta del +7,25 pari a +9,3 milioni di Euro, e questo nonostante un deciso rallentamento occorso nella seconda parte del 2017.
La crescita dei volumi intermediati di UBI Banca è stata guidata in misura prevalente dal comparto dei prodotti PPI (+28,2%, pari a +5,0 milioni di Euro) e, in misura minore, dagli altri prodotti P&C (+3,9%, pari a +4,3 milioni di Euro).
Anche la produzione intermediata dagli sportelli bancari di Banca BNL, appartenente al Gruppo BNP Paribas, ha mostrato una crescita sostenuta (circa +146%), portandosi a 6,8 milioni di Euro a fine 2017, rispetto a 2,8 milioni di Euro relative all'esercizio precedente. In questo caso, la produzione è costituita quasi esclusivamente da polizze Auto rivolte ai privati, avviata a partire dal primo semestre dello scorso anno e oggetto di uno sviluppo importante nel corso degli ultimi due anni. L'offerta di BNL si completa con un prodotto rivolto alle imprese a copertura dei Danni Indiretti, caratterizzato comunque da volumi sottili.
In relazione al canale costituito dagli Agenti di città, presenti in numero di 70 a fine 2017 (n. 71 a fine 2016), i volumi intermediati sono risultati in crescita del +6,2% rispetto all’esercizio precedente e ammontano a 36 milioni di Euro; tale crescita appare correlata alle innovazioni riguardo alla strutturazione e all'operatività introdotte durante lo scorso anno.
Per quanto riguarda gli Altri canali non bancari, mentre per l’unica agenzia tradizionale il livello di produzione è stato leggermente superiore allo scorso esercizio (+2,9% pari a +0,6 milioni di Euro), i canali rappresentati dai broker e dalla Direzione hanno subito entrambi una contrazione molto significativa: rispettivamente -10,7 milioni di Euro (-70%) e -5,8 milioni di Euro (-33%) rispetto al 2016. Questo a causa del mancato rinnovo di contratti di assoluto rilievo, per circa 4 milioni di Euro, afferenti al ramo RC Autoveicoli. Inoltre, Cargeas non ha più rinnovato le polizze collettive di “Rimborso di spese mediche” riguardanti una parte considerevole dei Dipendenti, Pensionati e dei loro nuclei familiari di un primario Gruppo Bancario italiano, così come altre polizze collettive di minore importo, prevalentemente riguardanti i rami Infortuni e Malattia. In questo caso, i mancati rinnovi hanno causato una riduzione della produzione pari a circa -12 milioni di Euro, di cui circa 7 milioni di Euro intermediati da Direzione e il rimanente dal canale Broker.
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Come sopra già accennato, si segnala che i trattati di riassicurazione attiva intrattenuti con la rappresentanza italiana di Cardif Assurance Risques Divers SA non sono stati rinnovati per il 2017; tale situazione ha comportato una variazione negativa per -10,3 milioni di Euro rispetto al 2016; questa variazione include un aggiustamento negativo di -1 milione di Euro che ha impattato l'esercizio corrente e che deriva dalla differenza tra l'importo delle accettazioni stimato al IV trimestre 2016 e le accettazioni effettive. Si ricorda che tali Trattati, operanti fino allo scorso esercizio, riguardavano un portafoglio di polizze Casa ed RC Capofamiglia destinato alla clientela privata e coprivano rischi classificati all'interno dei rami ministeriali Incendio, Altri danni ai beni e RC generale.
Infine, in relazione al peso relativo dei singoli canali distributivi, gli sportelli bancari hanno rappresentato il 67% della raccolta della Compagnia, in crescita rispetto all’anno scorso (57%), sia per effetto della crescita dei volumi intermediati, sia per il calo della produzione complessiva. Il canale rappresentato dalla rete professionale degli Agenti di Città rappresenta circa il 17% della produzione (15% nel 2016), mentre l’unica Agenzia tradizionale, che intermedia la convenzione Antonio Pastore ne costituisce il 9%, stabile rispetto al 2016. Scende la quota della Direzione di 4,6 punti al 2% e dei broker di 2,3 punti a poco più del 5%, dopo il mancato rinnovo dei grandi affari sopra menzionati.
Andamento tecnico nei principali rami
La sinistrosità dell’esercizio corrente, al lordo della riassicurazione, è pari al 67,9% nel 2017 rispetto al 60,1% del 2016, mentre al netto di riassicurazione, si attesta al 70,1% rispetto al 62,4% dell’esercizio precedente.
Il significativo peggioramento del S/P corrente è stato determinato, in larga misura, dalla sinistrosità di punta che ha colpito il ramo RCA e dall'uscita dai trattati di riassicurazione attiva, caratterizzati da loss ratio molto contenuti.
Esponiamo di seguito i dati complessivi dell’esercizio corrente al lordo della riassicurazione passiva:
(Valori in mgl di Euro)
Di seguito si evidenzia, suddiviso per singole aree attività, l’andamento dei premi e della sinistrosità dell’esercizio corrente al lordo della riassicurazione.
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 216.023 227.110 -4,9%Premi di competenza 223.711 222.888 0,4%Importi pagati 117.231 116.077 1,0%Importi riservati 342.756 351.590 -2,5%Sinistrosità dell'esercizio corrente 67,9% 60,1% 7,8%
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Spese Mediche e Protezione del Reddito (Valori in mgli di Euro)
La raccolta premi dell’esercizio 2017 è stata pari a 77,1 milioni di Euro, in decremento rispetto ai 85,0 milioni di Euro registrati nell’esercizio 2016 (-9,4%).
Tale andamento è da attribuirsi principalmente al mancato rinnovo di una serie di contratti collettivi di “Rimborso Spese Mediche” e "Infortuni", posti a copertura dei Dipendenti, Pensionati e relativi nuclei famigliari di un primario Gruppo Bancario italiano.
A controbilanciare almeno in parte queste perdite, si sono registrati incrementi del collocamento dei prodotti PPI da parte delle Filiali UBI Banca, con circa 50.000 nuovi contratti sottoscritti nel 2017, nonché del prodotto Bluimpresa, sebbene il numero di nuove polizze vendute sia diminuito rispetto all’esercizio precedente.
Il rapporto sinistri/premi si attesta al 63%, denotando un peggioramento rispetto al 55% registrato nell’esercizio 2016. L’esercizio 2017 ha infatti registrato, a differenza del precedente, un maggior numero di denunce a carico della Convenzione Antonio Pastore (circa una quindicina di sinistri), nonché un inaspettato aumento – pari a circa il 10% – della frequenza sinistri, anche se di piccola entità, a carico delle polizze collettive di “Rimborso Spese Mediche”.
RC Autoveicoli (Valori in mgli di Euro)
I premi dell’esercizio ammontano a complessivi 56,2 milioni di Euro, in leggera diminuzione rispetto ai 56,7 milioni di Euro dell’esercizio 2016 (-1%).
Il lieve decremento premi registrato nell’esercizio è correlato al mancato rinnovo del “libro matricola” a Contraenza Arval Service Lease Italia S.p.A. (per circa 4 milioni di Euro), che è stato quasi interamente colmato dal maggior numero di polizze sottoscritte nell’esercizio 2017 – circa 19.000 – rispetto al 2016, crescita quasi interamente derivante dalla rete di sportelli bancari BNL. La maggior parte dei contratti sono generati dai due Canali Bancari di UBI Banca e BNL, mentre è rimasto pressoché stabile l’alimento dei premi ed il numero dei pezzi
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 77.062 85.031 -9,4%Premi di competenza 83.094 80.042 3,8%Importi pagati 36.182 32.944 9,8%Importi riservati 86.158 78.392 9,9%Sinistrosità dell'esercizio corrente 63,3% 54,7% 8,5%
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 56.172 56.693 -0,9%Premi di competenza 56.283 55.916 0,7%Importi pagati 44.773 48.051 -6,8%Importi riservati 144.746 148.673 -2,6%Sinistrosità dell'esercizio corrente 98,0% 84,3% 13,7%
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proveniente dagli altri Canali produttivi. Si segnalano a fine esercizio circa 27.500 i contratti in portafoglio con presenza di Black-Box, su un totale di 184.500 contratti.
Il rapporto sinistri/premi dell’esercizio è pari al 98%, risultato che molto si discosta dall’84% dell’esercizio 2016. L’andamento negativo registrato nell’esercizio trova giustificazione nel numero delle denunce di sinistri “mortali”, per un totale di 16 eventi, di cui 4 oltre la soglia di 1,2 milioni di Euro e ben 6 oltre la soglia di 500 migliaia di Euro. A fine esercizio le riserve complessive appostate per i soli sinistri di cui sopra hanno raggiunto la somma 12 milioni di Euro.
La frequenza sinistri dell’esercizio (5,48%) è invece invariata rispetto al’esercizio 2016 al (5,40%); questo dato appare favorevole, se confrontata il Mercato nazionale fissata al 5,97%.
Si evidenzia inoltre che a fine esercizio è stato rilevato un run-off positivo importante sulle riserve sinistri di esercizi precedenti, pari a circa 15,2 milioni di Euro al lordo della riassicurazione passiva, di poco inferiore a quanto riscontrato nel 2016 (17,6 milioni di Euro).
Altre Assicurazioni Auto (Valori in mgli di Euro)
I premi raccolti nel corso dell’esercizio 2017 ammontano a 15,6 milioni di Euro, in aumento del +11,3% rispetto ai 14,0 milioni di Euro dell’esercizio 2016.
L’incremento di cui sopra è da attribuirsi all’attività di collocamento di nuovi contratti – circa 11.500 – svolta dalle Filiali BNL, divenute tutte operative nel corso dell’esercizio 2017, nonché dalla Rete degli Agenti di Città e delle filiali di UBI Banca.
Anche l’esercizio 2017 ha sofferto – come peraltro nei passati esercizi – di una serie di Eventi Atmosferici, con prevalenza di accadimento nei territori della Lombardia e Regioni limitrofe, eventi che pur di dimensioni contenute ma con frequenza decisamente anomala, hanno generato una serie di sinistri fra cui due “punte” nei mesi di Giugno/Luglio, rispettivamente di 600 e 510 migliaia di Euro; seppur in maniera che può ancora definirsi “contenuta”, questi eventi meteorici hanno comunque inciso sul risultato finale del Ramo.
A fine esercizio il rapporto S/P corrente ammonta al 70%, risultato che conferma quanto accaduto nel 2016 (70%), esercizio anch’esso interessato dagli eventi di cui sopra.
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 15.573 13.991 11,3%Premi di competenza 15.175 13.263 14,4%Importi pagati 9.928 8.967 10,7%Importi riservati 3.364 3.263 3,1%Sinistrosità dell'esercizio corrente 69,9% 69,4% 0,5%
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Incendio e Altri Danni ai Beni (Valori in mgli di Euro)
I premi raccolti nell’esercizio 2017 ammontano a complessivi 36,6 milioni di Euro e registrano un decremento del -7,0% rispetto all'esercizio 2016 (39,4 milioni di Euro).
La diminuzione è da attribuirsi in via quasi esclusiva al mancato alimento premi acquisiti in passato nella veste di Riassicuratore attivo (circa 4 milioni di Euro rivenienti dal Trattato Q/S su Prodotto Casa). Dei premi mancanti, solo una parte è stata compensata da un maggior collocamento di contratti Casa/SME/Industrie, acquisiti tramite Broker ed Agenti di Città, nonchè dalla buona performance relativa al collocamento del Prodotto da sportello Blucas (con 21.000 contratti sottoscritti nell’esercizio, per un incremento di +0,8 milioni di Euro in termini di volumi rispetto al 2016).
Il rapporto S/P dell’esercizio è pari al 51%, sotanzialmente stabile rispetto all'anno precedente.
Si segnalano tre sinistri di rilievo in ambito Leasing “strumentale” ed “immobiliare”, sinistri dovuti ad Eventi nevosi che ad inizio esercizio hanno interessato il Centro-Sud della Penisola, il cui importo complessivo ammonta a 1,4 milioni di Euro, tra sinistri pagati e riservati. In relazione alle garanzie Incendio, sono stati denunciati sinistri di media entità accaduti nell’esercizio, per complessivi 1,1 milioni di Euro (con una punta di 450 migliaia di Euro).
Marittima, Aereonautica e Trasporti (Valori in mgli di Euro)
La raccolta premi dell’esercizio 2017 è stata pari a 187 migliaia di Euro, in linea con i premi acquisiti nell’esercizio 2016, chiuso con 166 migliaia di Euro.
Tale area di attività viene utilizzato dalla Società come “accessoria” con rispetto alle altre aree di maggior interesse per l’Azienda, con esposizioni di capitale impegnato assolutamente contenute.
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 36.638 39.380 -7,0%Premi di competenza 36.488 38.899 -6,2%Importi pagati 15.903 14.481 9,8%Importi riservati 21.347 20.713 3,1%Sinistrosità dell'esercizio corrente 50,9% 49,5% 1,4%
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 187 166 12,7%Premi di competenza 194 170 13,9%Importi pagati 60 3 1657,6%Importi riservati 96 48 101,2%Sinistrosità dell'esercizio corrente 52,2% 20,0% 32,2%
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RC Generale (Valori in mgli di Euro)
I premi raccolti nell’esercizio 2017 ammontano a complessivi 13,4 milioni di Euro, in forte contrazione (-29%) rispetto al 2016, pari a 18,9 milioni di Euro. Anche questo Ramo ha risentito dell’assenza dei premi rivenienti dalla “Riassicurazione attiva per circa 5,4 milioni di Euro, che nel passato esercizio 2016 aveva consentito un incremento a due cifre del Portafoglio.
Per quanto concerne il risultato tecnico, l’esercizio 2017 ha subito un peggioramento, con rapporto sinistri/premi pari al 60%, segnando circa +11,8% rispetto al 48,6% del pari periodo 2016, incremento legato proprio alla mancanza di premi legati alla riassicurazione attiva, che era costituita da contratti a basso rischio (RC Capofamiglia).
Il risultato raggiunto è da considerarsi comunque soddisfacente, decisamente inferiore alla media di Mercato – superiore all’85% – se viene considerato che l’attività di sottoscrizione svolta da Cargeas in tale Ramo interessa, oltre al Prodotto Capofamiglia da sportello, più ampi settori nell’ambito della Responsabilità Civile: R.C. Imprenditoriale, ossia: Aziende/Responsabilità Civile Prodotti/Responsabilità Civile Professionale, con un buon mix di Portafoglio fra settori vari.
Non si segnalano sinistri di rilievo.
Si segnala inoltre che, a fine esercizio, il ramo ha beneficiato del run-off positivo su riserve sinistri di esercizi precedenti, per circa 15 milioni di Euro (inclusivo di una riduzione degli IBNeR di 5 milioni di Euro). Il risparmio conseguito sugli esercizi precedenti ripete in sostanza quanto già osservato nel corso del 2016 (run off positivo per circa 12 milioni di Euro, al lordo della riassicurazione passiva).
Credito e Cauzione (Valori in mgli di Euro)
La raccolta premi dell’esercizio 2017 è risultata pari a 0,7 milioni di Euro, in incremento rispetto all’esercizio 2016 (+11%), ma in valore assoluto la produzione è contenuta.
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 13.429 18.930 -29,1%Premi di competenza 13.503 18.403 -26,6%Importi pagati 5.895 6.986 -15,6%Importi riservati 74.980 87.838 -14,6%Sinistrosità dell'esercizio corrente 60,4% 48,6% 11,8%
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 749 673 11,3%Premi di competenza 754 755 -0,1%Importi pagati 471 726 -35,2%Importi riservati 2.202 1.706 29,0%Sinistrosità dell'esercizio corrente 40,4% 33,7% 6,7%
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L’attività di sviluppo premi di tali Rami è vincolata esclusivamente al canale degli Agenti di Città e, per quanto riguarda il credito, al canale broker.
ll rapporto sinistri / premi si è attestato a 40,4%, leggermente superiore allo scorso esercizio (33,7%).
Tutela Giudiziaria (Valori in mgli di Euro)
La raccolta premi dell’esercizio 2017 ammonta a complessivi 6,1 milioni di Euro, in forte aumento vista la peculiarità del Ramo, rispetto ai 5,3 milioni di Euro dell’esercizio 2016 (+14%). L’aumento del volume premi, che conferma il trend positivo dei precedenti esercizi, è da attribuirsi all’incremento del numero dei contratti RCA, settore che contempla la copertura di Tutela legale,nonché al buon andamento del Prodotto “Bluimpresa Tutela Legale” (specifico per Società di persone, Società di capitali e Ditte Individuali), che con circa 1000 pezzi collocati dalle Filiali UBI nell’esercizio ha generato premi per 250 mila Euro. In chiusura d’esercizio è stato sottoscritto un contratto collettivo, che vede quale Contraente una Associazione con 9.000 iscritti, con premio per 280 migliaia di Euro. A fine esercizio il rapporto S/P conferma il buon andamento del Ramo registrando il 23%, risultato che sostanzialmente conferma l’andamento dell’esercizio 2016 (25%).
Assistenza (Valori in mgli di Euro)
La raccolta premi dell’esercizio 2017 ammonta a complessivi 6,7 milioni di Euro, con un miglioramento rispetto ai 5,9 milioni di Euro del pari periodo 2016 (+12%). L‘incremento premi trova riscontro nelle buone performance, nonché nell'aumento del prezzo registrati dai prodotti “BluAuto" e "BNL Auto Plus” e dal prodotto BluCasa, tutti oggetto di ampliamento della garanzia di assistenza. Il rapporto S/P dell’esercizio 2017 conferma sostanzialmente il dato degli esercizi precedenti, registrando un rapporto S/P pari al 21%, che si distanzia di una decina di punti dal risultato dell’esercizio 2016 (11%).
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 6.048 5.304 14,0%Premi di competenza 5.905 5.109 15,6%Importi pagati 655 701 -6,6%Importi riservati 5.142 4.936 4,2%Sinistrosità dell'esercizio corrente 22,6% 24,7% -2,1%
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 6.670 5.935 12,4%Premi di competenza 6.927 5.906 17,3%Importi pagati 1.458 763 91,1%Importi riservati 567 558 1,6%Sinistrosità dell'esercizio corrente 21,3% 10,9% 10,4%
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Perdite Pecuniarie di Vario Genere (Valori in mgli di Euro)
I premi dell’esercizio ammontano a 3,5 milioni di Euro, segnando un interessante aumento rispetto ai 1,0 milioni di Euro del 2016.
Tale incremento è stato determinato dal collocamento delle nuove versioni di prodotti PPI a partire dal mese di giugno 2017, che prevedono la copertura Perdita d’Impiego a favore dell’assicurato. Grazie al conseguente incremento dei volumi e alla diminuzione della frequenza sinistri, il rapporto sinistri/premi ha registrato a fine esercizio un sostanziale miglioramento (42%), rispetto al 76% dell’esercizio 2016.
Nelle tabelle sottostanti, si presentano i risultati della Compagnia come riportati nel “QRT” S.05 relativo all’esercizio 2017.
Nella tabella sottostante riportiamo la raccolta premi complessiva della compagnia, al lordo della cessione ai riassicuratori, coerente con la definizione dei premi lordi contabilizzati del lavoro diretto ed indiretto, al lordo delle annullazioni.
(Valori in mgl di Euro)
Nel modello S.05, la sinistrosità è rappresentata come somma del risultato delle generazioni corrente e precedenti, al netto di sinistri totali ceduti in riassicurazione passiva, ad eccezione delle spese indirette interne, che sono riclassifiate nella sezione relativa alle spese generali e di acquisizione.
31/12/2017 31/12/2016 Var %
Premi dell' esercizio 3.495 1.007 247,1%Premi di competenza 5.340 4.376 22,0%Importi pagati 1.906 2.455 -22,4%Importi riservati 4.154 5.463 -24,0%Sinistrosità dell'esercizio corrente 41,5% 75,9% -34,4%
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La tabella che segue evidenzia, sulla base del S.05, il dettaglio per area di attività, del costo dei sinistri conservati dell’esercizio corrente e precedenti.
(Valori in mgl di Euro)
L'importo negativo riferito all'area di attività RC Generale è dato dalla prevalenza del risparmio relativo ai sinistri di generazioni precedenti, rispetto al costo relativo alla generazione corrente di detto ramo.
Di seguito si rappresentano le provvigioni e le spese di gestione per aree di attività. Nella rappresentazione del modello S.05 adottata nel 2017, in questa tabella sono riportati le provvigioni relative ai premi emessi, al netto delle provvigioni ricevute dai riassicuratori, nonchè le spese generali sostenuta dalla Compagnia in relazione a tutti i centri di costo (altre spese di acquisizione, altre spese di amministrazione, gestione dei sinistri, gestione finanziaria).
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(Valori in mgl di Euro)
Il saldo tecnico per area di attività risultante dal modello S.05 è pari a 37.079 migliaia di Euro, escludendo la voce "other expenses". Tale risultato è alimentato prevalentemente dalle aree di attività relative alle spese mediche e protezione del reddito, dalla RC Generale e dai rami Property (incendio ed altri danni ai beni).
Con l’inclusione della voce "other expenses", in cui sono riportati gli altri proventi ed oneri tecnici non altrove allocati, il saldo finale ammonta a 35.922 migliaia di Euro.
(Valori in mgl di Euro)
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Riassicurazione
Riassicurazione Passiva - CARGEAS Assicurazioni S.p.A. conferma anche per l’esercizio 2017 la sottoscrizione tradizionale ripartita fra i consueti canali distributivi. Il collocamento di prodotti standardizzati è effettuato per il tramite delle Filiali del Gruppo UBI Banca e BNL mentre le polizze “Taylor Made” sono sottoscritte mediante attività di intermediazione svolta dagli Agenti di Città su clientela “Small Business”, Artigiani/Commercianti di UBI Banca. L’attività diretta è gestita mediante la Direzione della Compagnia.
Riassicurazione Attiva� �� A differenza degli scorsi esercizi, nel 2017 non sono proseguiti i Trattati sottoscritti in riassicurazione attiva già operanti tra Cargeas Assicurazioni S.p.A. e Cardif Assurance Risk Divers SA. Tali trattati, in Quota/Share con quote variabili da un minimo del 40% ad un massimo del 95%, riguardavano acquisizioni in riassicurazione di Prodotti CASA a taglio fisso nei Rami Incendio/Furto, Responsabilità Civile Terzi e Altri Danni ai Beni, ed avevano alimentato premi nell’esercizio 2016 per circa 9,3 milioni di Euro. �In sostanziale accordo con Cardif, Cargeas ha pertanto inviato proposta di cut off relativamente a tutti i Trattati in essere con effetto 1° gennaio 2017, rimanendo in attesa di formale accettazione da parte di Cardif. La situazione patrimoniale ed economica rappresentata nel presente bilancio, tiene conto pertanto dell’ipotesi di cut off dei Trattati di cui sopra. Restano in essere con Vittoria Assicurazioni i contratti in riassicurazione attiva operanti in vari rami ministeriali, ma per importi molto limitati.
A.3 RISULTATI DI INVESTIMENTO
La Compagnia nell’esercizio 2017 ha continuato a perseguire una politica orientata alla diversificazione del portafoglio, all’equilibrio tra le duration degli attivi e dei passivi ed alla massimizzazione del rendimento nel rispetto dei limiti definiti nella politica degli investimenti approvata il 19 maggio 2017. In coerenza con quanto sopra esposto, si è proseguito nel 2017 a ridurre l’esposizione in titoli di stato italiani a circa il 36% (rimpiazzando solo parzialmente i BTP che scadevano con titoli di stato italiani) e ad aumentare la diversificazione del portafoglio con l’incremento degli investimenti in fondi corporate loan e real estate caratterizzati da rendimenti cedolari intorno al 4%. A fine 2017 il peso dei fondi corporate loan e real estate si attesta al 6,5%. Nell’attività di selezione, due diligence e monitoraggio del rischio dei fondi corporate loan e real estate Cargeas è affiancata da un Advisor specializzato.
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Nel corso del 2017 sono stati acquistati 10 milioni di Euro di Real Estate Funds suddivisi equamente su due fondi con profilo di rischio contenuto. Sono stati inoltre acquistati ulteriori 7,6 milioni di Euro e venduti 5 Milioni di Euro di fondi corporate loan.
Durante il 2017 si è anche incrementata l’esposizione azionaria con l’acquisto di 4,9 milioni di Euro in ETF azionario per beneficiare delle prospettive favorevoli di questa tipologia di investimento.
Con riferimento al portafoglio valutato secondo i principi civilistici, il portafoglio allocato nel comparto “Durevole” è pari al 54,75% e nel “Non Durevole” per il 45,25% (con riferimento al valore di carico al 31.12.2017).
La redditività complessiva del portafoglio, nel corso dell’esercizio 2017, è stata del 2,5% circa, in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente (2,7%).
A fine anno le plusvalenze latenti nette sul portafoglio investimenti, calcolate con riferimento al prezzo puntuale di chiusura al 31.12.2017, ammontano a complessivi 22,2 milioni di Euro, in riduzione rispetto all’esercizio precedente (32,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2016). Questa diminuzione è in parte dovuta all’andamento dei tassi di interesse ed in parte alla riduzione della Duration dei titoli in portafoglio (Pull to Par).
A fine 2017, i proventi finanziari al netto dei relativi oneri risultano in incremento da 14,4 milioni di Euro a 15,1 milioni di Euro. Tale miglioramento è principalmente spiegato da un incremento positivo dei capital gains (realizzati e non realizzati), pari a circa 1,8 milioni di Euro, e da una riduzione dei proventi da interessi per circa -0,9 milioni di Euro .
Le rettifiche di valore sopra menzionate riguardano per lo più Titoli di Stato (-1,2 milioni di Euro), mentre le riprese si rettifiche hanno interessato soprattutto i Corporate Bonds (+0,6 milioni di Euro). Non sono rilevate rettifiche di valore sul portafoglio “Durevole”.
La gestione finanziaria ha inoltre beneficiato delle nuove classi di investimento introdotte nel 2016 e consolidate nel 2017 (corporate loan funds e real estate funds) che hanno garantito un rendimento cedolare di circa il 4% ed hanno mitigato la perdita di rendimento dovuta alla scadenza di una quantità ingente di titoli obbligazionari ad alta cedola acquistati in anni precedenti.
A seguito dell’’operazione di acquisizione da parte di BNP Paribas Cardif delle quote azionarie di CARGEAS detenute da AGEAS avvenuta a fine 2017, è automaticamente decaduto il contratto di esternalizzazione della gestione del portafoglio Corporate “Non Durevole” ad AG Insurance, società del Gruppo AGEAS. In conseguenza di ciò, ad
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inizio 2018, Cargeas ha nuovamente internalizzato la gestione del portafoglio “corporate”. La gestione sarà caratterizzata da un approccio prudente, dal sostanziale mantenimento dei titoli (circa 88 posizioni per un totale di 114 milioni di Euro), a meno di azioni che si rendano necessarie per mantenere la qualità del credito del portafoglio. Il monitoraggio del rischio dei titoli in portafoglio è giornaliero ed è eseguito con un sistema di indicatori qualitativi e quantitativi. Il monitoraggio è eseguito da Cargeas con il supporto di un Advisor specializzato.
Nel corso del 2018, la Compagnia esaminerà le possibili alternative, interne o esterne, per la gestione del portafoglio.
I proventi finanziari al netto della quota parte derivante dalle “Spese Generali”, ammonta a 15.204 migliaia di Euro (14.385 migliaia di Euro alla chiusura dell’esercizio precedente)
(Valori in mgl di Euro)
Al 31 dicembre 2017 non sono state registrati utili o perdite direttamente nel patrimonio netto e non sono stati fatti investimenti in cartolarizzazioni.
CATEGORIA DI INVESTIMENTOProventi
Finanziari Netti
Tittoli di Stato Italiani 7.462
Titoli di stato non italiano 4.452
Corporate Bonds 2.994
Titoli Azionari e simili 137
Fondi Immobiliari e Immobili per investimento 62
Bank, Corporate, Infr. Loans e simili 840
Immobili destinati esercizio impresa 0
TOTALE 15.947
Oneri finanziari da Spese Generali 743-
Proventi Finanziari Netti 15.204
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A.4 RISULTATI DI ALTRE ATTIVITA’
Altri costi e ricavi
Di seguito esponiamo le voci di ricavo e spese materiali diverse da quelle sostenute per l’acquisizione dei contratto
Spese AmministrativeTra le “Spese di Gestione” complessive della Compagnia, sono ricompresi 23.403 migliaia di Euro afferenti Spese Amministrative (19.781 migliaia di Euro al 31.12.2016). Tali spese sono state allocate nel Conto Tecnico della Compagnia e suddivise per ramo ministeriale.
Altri proventiGli “Altri proventi”, ammontano a 1.359 migliaia di Euro (1.233 migliaia di Euro al 31.12.2016); gli importi riguardano gli interessi bancari attivi per 75 migliaia di Euro, i recuperi relativi ad oneri diversi e personale distaccato per 698 migliaia di Euro, i prelievi al fondo svalutazione crediti commerciali e fondo rischi per 583 migliaia di Euro e altri proventi diversi per 3 migliaia di Euro.
Altri oneri Nella voce “Altri oneri”, esposta per 4.257 migliaia di Euro, gli importi di maggiore rilievo sono composti come dal dettaglio della tabella seguente:
Gli ammortamenti applicati ai cespiti acquisiti sono stati pari a 3.908 migliaia di Euro principalmente afferenti al Multidistribution Project iniziato nell’esercizio 2014, per il quale sono stati capitalizzati oneri pluriennali.
Proventi straordinari
I “Proventi Straordinari” esposti in bilancio per 2.038 migliaia di Euro (2.283 migliaia di Euro al 31.12.2016) sono costituti principalmente da:
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31.12.2017 31.12.2016
Accantonamento Fondo Rischi e Fondo crediti commerciali 327 304Oneri Amministrativi e spese per conto terzi 14 8Ammortamento beni immateriali 3.908 5.086Altri oneri 8 58TOTALE 4.257 5.456
ALTRI ONERI
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• partite inerenti al personale relative agli esercizi precedenti per 271 migliaia di Euro;
• partite inerenti a fatture verso fornitori per 1.246 migliaia di Euro; • partite relative a note di credito per 10 migliaia di Euro; • sovrastima delle imposte Ires ed Irap dell’esercizio precedente per 33 migliaia
di Euro; • partite inerenti al personale per cessazione sistema incentivante per 381
migliaia di Euro.
Oneri straordinari
Gli “Oneri straordinari” esposti in bilancio per 934 migliaia di Euro (433 migliaia di Euro al 31.12.2016) sono da ricondursi principalmente a:
• sopravvenienze passive per 119 migliaia di Euro relative a perdite da alienazione investimenti durevoli;
• sopravvenienze passive per 26 migliaia di Euro relative a sanzioni; • partite inereinti a fatture verso fornitori per 765 migliaia di Euro; • partite inerenti al personale relative agli esercizi precedenti per 11 migliaia di
Euro.
Per quanto riguarda gli eventuali contratti di leasing in essere nel periodo di riferimento, si specifica che, corso dell’esercizio 2017 Cargeas Assicurazioni non ha in corso alcun contratto di leasing.
A.5 ALTRE INFORMAZIONI
Tutte le informazioni sono state esplicitate nei paragrafi precedenti cui si fa rimando.
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B IL SISTEMA DI GOVERNANCE
B.1 INFORMAZIONI GENERALI SUL SISTEMA DI GOVERNANCE
B.1.a Struttura dell'organo amministrativo e direttivo dell'impresa
La composizione del Consiglio di Amministrazione di CARGEAS Assicurazioni è in linea con quanto previsto dalla normativa vigente. Il numero complessivo dei consiglieri è pari ad 7 e risulta adeguato alle dimensioni ed alla complessità della società, con competenze ben distribuite.
I consiglieri hanno esperienze approfondite nel business assicurativo ma anche in gestione delle risorse umane e gestione del rischio. Vi è quindi un equilibrio di competenze approfondite all’interno del Consiglio di Amministrazione. Anche dal punto di vista della presenza femminile e della presenza di esperienza internazionale, il Consiglio è ben equilibrato in quanto sono presenti due consiglieri donna e consiglieri stranieri.
La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione viene effettuata dall’Assemblea degli Azionisti nel rispetto della procedura prevista dall’art. 23 dello Statuto Societario.
II Consiglio di Amministrazione, ove l'Assemblea non vi abbia già provveduto, nomina fra i suoi membri il Presidente, privo di deleghe, e un Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione nomina altresì un Amministratore Delegato, delegando allo stesso gli opportuni poteri.
Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione possiedono i requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza di cui al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 220 del 11 novembre 2011 “Regolamento recante determinazione dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli esponenti aziendali, nonché dei requisiti di onorabilità dei titolari di partecipazioni, ai sensi degli articoli 76 e 77 del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209.”
Il Consiglio di Amministrazione, nei termini previsti dalla normativa vigente, effettua le verifiche di onorabilità, professionalità ed indipendenza, annualmente, anche nel rispetto di quanto previsto dall’art. 36 del Decreto “Salva Italia”, acquisendo informazioni e documentazione idonea allo scopo.
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Oltre alle verifiche annualmente condotte dall’Organo Amministrativo, ciascun Amministratore è comunque tenuto a comunicare immediatamente al Consiglio di Amministrazione il venir meno del possesso dei requisiti di cui sopra. Eventuali modifiche significative al sistema di Governance
Il sistema di Governance risulta essere in linea con quanto previsto dalla normativa ed adeguato alle dimensioni ed alla complessità della società, con competenze ben distribuite. Nel corso del 2017 è stata meglio esplicitata la posizione della Funzione Attuariale all’interno dell’Organigramma, eliminando il rapporto gerarchico con il CRO, per rispettare i principi di autonomia ed indipendenza caratterizzanti ogni Funzione di Controllo.
Politiche e pratiche retributive relative all’Organo Amministrativo e altre informazioni.
CARGEAS Assicurazioni, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento ISVAP n. 39, art. 4, ha adottato politiche di remunerazione coerenti con la sana e prudente gestione del rischio e in linea con gli obiettivi strategici, la redditività e l’equilibrio dell’impresa nel lungo termine. La politica intende disciplinare le remunerazioni riconosciute ai membri degli Organi Sociali di Cargeas rappresentati dal Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale, nonché degli esponenti aziendali soggetti alle disposizioni del Regolamento stesso, i c.d. ‘risk taker’ e delle Funzioni di Controllo.
Per l’esercizio 2017, sono stati identificati i seguenti ‘risk takers’: • tutti i componenti del Comitato di Direzione: l’Amministratore Delegato, il Chief
Financial Officer, il Chief Operating Officer, il Chief Sales Officer, il Chief Product Officer e il Direttore Tecnico.
• i Responsabili delle Funzioni di controllo: Responsabile Revisione Interna, Compliance Officer, Risk Manager ed il Responsabile della Funzione Attuariale.
Tenuto conto della composizione del Consiglio di Amministrazione, che in Cargeas Assicurazioni S.p.A. è espressione diretta dell’azionista, non sono previsti compensi o remunerazioni di nessun tipo per i componenti del Consiglio di Amministrazione stesso. Nessuna remunerazione è prevista per le cariche di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato. Non sono previsti onorari per ogni partecipazione effettiva alle riunioni (gettone di presenza), o rimborsi delle spese sostenute. Non sono previste altre forme di remunerazione quali compensi di fine mandato, incentivi, compensi variabili, stock options o contribuzioni a fini pensionistici per i componenti del Consiglio di Amministrazione. La remunerazione dei componenti del Collegio Sindacale viene determinata in misura fissa e deliberata dall’Assemblea degli Azionisti per il periodo di durata in carica.
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Oltre al compenso i Sindaci hanno diritto ad un onorario stabilito in cifra fissa per ogni partecipazione effettiva alle riunioni (gettone di presenza), nonché al rimborso delle spese sostenute e documentate. Non sono previste altre forme di remunerazione per il Collegio Sindacale. I pagamenti avvengono con cadenza annuale.
La Funzione Compliance ha condotto nel 2017 l’Assessment annuale volto a verificare l’adeguatezza delle Politiche di Remunerazione adottate dall’impresa e la loro coerenza con le disposizioni regolamentari, il Codice Etico e lo Statuto della società. Le verifiche hanno dato esito positivo e sono state presentate al presentate al Consiglio di Amministrazione e all’Assemblea.
Si precisa che nel corso dell’anno 2016 non sono avvenute operazioni sostanziali con azionisti, con persone che esercitano una notevole influenza sull'impresa e con i membri dell'organo amministrativo, direttivo o di vigilanza.
Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi del Regolamento 2015/35/UE, incorpora nella propria struttura organizzativa le funzioni fondamentali di controllo interno (i.e. funzione di Revisione interna, funzione di Risk Management, funzione Attuariale e funzione di Compliance) ed i relativi rapporti gerarchici, in modo da garantire che ogni funzione sia immune da influenze che potrebbero compromettere la capacità di svolgere i propri compiti in modo obbiettivo, corretto ed indipendente. Il Consiglio di Amministrazione garantisce alle funzioni di controllo la necessaria indipendenza ed un adeguato numero di risorse al fine di raggiungere l’obiettivo.
Il Consiglio di Amministrazione già nel corso dell’esercizio 2016 ha adottato l’ “Internal Control Policy” che si pone l’obiettivo di di spiegare i principi su cui si basano le procedure di controllo in atto e fornire una guida sulle procedure che dovrebbero essere attuate. I principi fondamentali si concentrano sull’adeguateta elaborazione dei meccanismi di controllo in essere. Complessivametne, l’obiettivo dei meccanismi di controllo è garantire che tutti i rischi siano mitigati. I controlli interni sono in essere rispetto a tutti i processi e rischi dell’organizzazione. Detta Policy inoltre sancisce i principi di Cooperazione tra le Funzioni di Controllo e le Funzioni di supporto e flussi informativi verso gli Organi Societari.
Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio sindacale sono periodicamente informati da parte delle funzioni di controllo circa il loro operato ed i risultati delle verifiche da loro effettuate. Come stabilito dalla “Internal Control Policy”, i risultati e le conclusioni dell’attività di monitoraggio sono riferiti su base periodica dalle funzioni di controllo all’Alta Direzione e al Consiglio di Amministrazione. Il reporting dovrà essere tempestivo, accurato,
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completo e includere le eventuali raccomandazioni per interventi di miglioramento. Il reporting si svolge su due livelli: 1) esiti dei controlli stessi 2) report sull'efficienza e l'efficacia dei controlli in essere tra cui la relazione sul sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi
B.2 REQUISITI DI COMPETENZA E ONORABILITA’
2. INFORMAZIONI SULLA POLITICA DELLA COMPAGNIA IN MATERIA DI COMPETENZA E ONORABILITA’
Cargeas ha adottato una politica Fit & proper Policy che descrive i requisiti idoneità alla carica in termini di onorabiltà, professionalità e indipendenza. Questi requisiti di competenza e integrità professionale devono essere considerati come parte integrante dell’organizzazione e del sistema di controllo interno.
La Policy Fit&Proper stabilisce altresì il processo di verifica periodica del possesso dei requisiti così come il processo di esclation da avviare qualora si verifichino specifiche situazioni dei singoli soggetti e/o procedimenti che riguardano la società come entità giuridica.
L’art. 5 lettera l del Regolamento Isvap n. 20/2008 prevede che il Consiglio Amministrazione deve approvare: “la politica aziendale per la valutazione del possesso dei requisiti di idoneità alla carica, in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza, dei soggetti preposti alle funzioni di amministrazione, di direzione e di controllo nonché dei responsabili delle funzioni di risk management, compliance e revisione interna, ... Valuta la sussistenza dei requisiti in capo a tali soggetti con cadenza almeno annuale. …….;” Al fine di dare corretta esecuzione a quanto richiesto dal Regolamento Isvap n. 20/2008, Cargeas ha adottato formalmente la “Fit & Proper Policy” che descrive la valutazione del possesso dei requisiti di idoneità alla carica, in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza, dei soggetti preposti alle funzioni di amministrazione, di direzione e controllo nonché dei responsabili delle funzioni di controlo; difatti ritiene importante che le caratteristiche di idoneità alla carica in termini di onorabilità e professionalità e indipendenza siano costantemente monitorate e verificate annualmente.
Per consentire al Consiglio di Amministrazione di effettuare la verifica del possesso dei requisiti di idoneità in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza di tutti i soggetti coinvolti, vengono acquisiti da tutti gli interessati i seguenti documenti:
• Curriculum vitae aggiornato; • Dichiarazione di possesso dei requisiti di onorabilità; • Dichiarazione ai sensi della “Fit & Proper Policy”, ossia l’impegno a rispettare
pienamente e senza riserve le norme e gli standard di Idoneità e Onorabilità
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richiesti in relazione allo svolgimento delle funzioni ed alla posizione all'interno di Cargeas e che di comunicare immediatamente qualsiasi evento che possa rivelarsi importante in questo senso.
Il Consiglio di Amministrazione valuta con cadenza annuale detta documentazione al fine di valutare la sussistenza dei requisiti di idoneità in termini di onorabilità, professionalità e indipendenza dei soggetti preposti alle funzioni di amministrazione, di direzione e controllo nonché dei responsabili delle funzioni di controllo.
I requisiti richiesti in termini di idoneita sono:
• “Conoscenza" significa tutto ciò che una persona sa, tutto ciò che ha appreso; il termine comprende sia le conoscenze teoriche sia le conoscenze acquisite nella pratica. L'aver completato un percorso formativo attinente e l’esperienza professionale possono dimostrare la presenza di conoscenze ed esperienza adeguate.
• Le "Competenze" determinano la capacità di agire, si riferiscono a ciò che una persona è in grado di fare. Ad es.: comunicazione, senso critico, individuazione dei rischi, organizzazione, capacità di lavorare con altre persone, leadership, indipendenza, visione d'insieme...sono alcune delle competenze che possono essere prese in considerazione.
• Il "Comportamento professionale" si riferisce al comportamento osservabile, che si esplica nell'attività quotidiana e da cui derivano gli standard e i valori inerenti all'esercizio della professione In generale si può considerare che una persona abbia un comportamento professionale se non ci sono indizi in senso contrario.
• L'indipendenza e l'assenza di conflitti di interesse in questo ambito sono fondamentali; si dovranno analizzare a fondo gli incarichi e le funzioni esterne (cioè quelli svolti al di fuori dell'azienda) ed eventuali relazioni commerciali significative con l'impresa.
B.3 SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI E VALUTAZIONE INTERNA DEL RISCHIO E DELLA SOLVIBILITA’
La Strategia di Rischio di Cargeas prevede il continuo miglioramento del Framework di Risk Appetite al fine di rispecchiare adeguatamente il reale profilo di rischio della Compagnia, e la definizione di “Investment and Insurance limits” in linea con la tolleranza al rischio fissata dal Consiglio di Amministrazione.
Nell'ambito del sistema di gestione dei rischi e controlli, un ruolo fondamentale è attribuito alla definizione del Risk Appetite e al controllo del rispetto del profilo di rischio entro i limiti che la Compagnia intende adottare al fine di perseguire i propri obiettivi strategici.
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La struttura di Risk Management, ha proseguito nella sua missione di configurazione di un sistema di gestione del rischio solido e integrato nel business, avvaledosi anche del supporto della Funzione Attuariale.
Per assicurarsi che l’obiettivo strategico sia rispettato, anche in considerazione di tutti i possibili rischi emergenti durante il periodo di Multi Year Budget (MYB) 2018-2020, il Risk Management di Cargeas si è riproposto di concentrarsi principalmente sul miglioramento/rafforzamento delle seguenti attività:
• focus specifico della Funzione Attuariale per quanto concerne la politica di sottoscrizione;
• miglioramento dei controlli in essere e sviluppo di un risk assessment maggiormente strutturato e monitorato;
• inclusione delle metriche di rischio nelle decisioni di: o “Pricing”, mantenendo un adeguato livello di rischio/capitale nelle tariffe
delle polizze (rischio tariffazione); o “Reserving”, assicurandosi che il livello delle riserve sia adeguato al suo
obiettivo e sufficiente ad assorbire la sua volatilità intrinseca; o sottoscrizione, attraverso la definizione di specifiche soglie limite; o sviluppo prodotti, assicurandosi che i nuovi prodotti siano concepiti nel
rispetto • del Risk Management Framework stabilito dal Consiglio di
Amministrazione, • della politica di sviluppo prodotti, • dei bisogni degli assicurati,
ed in coerenza con il requisito di capitale richiesto per un mix di prodotti ottimizzato;
o ottimizzazione del piani di cessione in riassicurazione; • promozione della cultura di rischio, attraverso un maggiore e migliore livello
d’informazione alle diverse strutture; • miglioramento del reporting interno con l’obiettivo di consentire al management
di assumere decisioni adeguate al profilo di rischio aziendale.
Formalizzazione dell’ERM
Il Framework di Enterprise Risk Management (ERM) viene declinato in quattro elementi cardine che devono essere attuati in modo efficace per consentire una corretta gestione del rischio:
• Policy Framework • Framework del Modello (Model Governance Policy, Model Landscape e tutti i
Modelli nel Model Register) • Governance (Risk Governance Policy) • Reporting, al fine di indirizzare correttamente le informazioni necessarie per
assumere decisioni consapevoli.
Inoltre, con il processo ORSA, viene effettuata una autovalutazione interna del Rischio e della Solvibilità, che consente alla Compagnia di misurare il proprio ambiente di
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controllo interno. Il processo prevede anche la raccolta strutturata di tutte le informazioni chiave utilizzate nel processo decisionale del management.
Control Risk Self Assessment
Cargeas si è dotata di processi che consentono di rilevare e monitorare i principali rischi ed eventi che possono pregiudicare il buon andamento della propria operatività aziendale. Tali processi si sono sostanziati nell’implementazione dell’Internal Control Policy e dell’Operational Risk Policy. I processi sopra citati afferiscono a: (i) la valutazione dei rischi cui la Compagnia potrebbe essere esposta; (ii) la gestione dei rischi ed incidenti operativi con la focalizzazione sui rischi ritenuti maggiormente rilevanti a seguito della valutazione probabilità/impatto.
Al fine di individuare i principali rischi si utilizzano:
1. la metodologia CRSA, Control Risk Self Assessment, che permette di suggerire piani di azione per mitigare i rischi emersi: l’intero staff, a partire dall’Alta Direzione, è coinvolto in questo processo;
2. la presa in carico delle segnalazioni sui potenziali rischi ricevute dalle strutture operative e dai Loss Data Collector e la valutazione degli eventi operativi occorsi.
La metodologia CRSA vieneutilizzata anche in caso di cambiamenti fondamentali riguardanti le valutazioni di probabilità/impatto o l'emergere di nuovi rischi; in tali situazioni, l'aggiornamento delle valutazioni CRSA dovrebbe essere condotto su base mensile.
Risk Management e Chief Risk Officer (CRO)
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In base alla struttura organizzativa riportata nel Regolamento Aziendale, approvato nel corso del 2017, il Chief Risk Officer (CRO) è Responsabile della Funzione di Risk Management, e riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione e funzionalmente all’Amministratore Delegato.
La Funzione di Risk Management è responsabile di: • sviluppare e attuare un sistema di gestione dei rischi, coerentemente con la
strategia, la propensione e i limiti di rischio prescritti dalla legge, da parte del Consiglio di Amministrazione;
• sviluppare modalità, processi e modelli per individuare, analizzare, misurare, monitorare e segnalare in maniera costante i rischi a cui è esposta la società, mediante l’utilizzo dei dati pervenuti dai responsabili delle strutture tecniche;
• definire i limiti operativi da applicare presso le strutture operative dell’azienda e le connesse procedure per controllare tempestivamente tali limiti;
• predisporre flussi informativi necessari a garantire il controllo tempestivo delle esposizioni al rischio e la rilevazione immediata delle anomalie individuate nell’operatività;
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• informare tempestivamente il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Direzione sulla potenziale esposizione al rischio;
• sviluppare ed eseguire almeno annualmente, gli stress test per i rischi più significativi e di comunicare al Consiglio di Amministrazione gli esiti degli stessi;
• esprimere un Opinion in collaborazione con il Direttore Tecnico, sull’Underwriting Policy in coerenza con la propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione;
• monitorare l’attività riassicurativa e dei rischi associati nell’ambito delle sue responsabilità generali di monitoraggio del rischio;
• fornire la sua Opinion sulla strategia e sul Piano di Riassicurazione anche sulla base della Reinsurance Opinion fornita dalla Funzione Attuariale;
• gestire le politiche relative all’ALM e di sviluppare le Linee Guida sugli Investimenti;
• predisporre i calcoli e di monitorare i livelli di Solvibilità in accordo alla normativa Solvency II e di fornire consulenza al vertice aziendale sull’efficiente allocazione del capitale;
• segnalare eventuali punti deboli nella gestione del capitale; • fornire un Opinion sulla strategia e sulla politica dei dividendi; • assicurare l’adeguatezza e la corretta applicazione della Model Governance
Policy attraverso la funzione del Model Manager e la Funzione di Segretario del Model Control Board;
• supportare l’Enterprise Risk Management (ERM) nella gestione dei progetti relativi all’area (policy di rischio, metodologia e obblighi di informativa sui rischi);
• monitorare l’attuazione della politica di gestione del rischio e il profilo generale di rischio della Compagnia nel suo complesso;
• fornire la Risk Opinion per tutte le Policy e metodologie di rischio, per le decisioni relative alla partecipazione agli Utili, per tutti i nuovi prodotti, per la registrazione e la validazione del Modello, per il LAT.
Inoltre: • presenta, annualmente, al Consiglio di Amministrazione:
• il piano di attività in cui identifica i principali rischi cui la Compagnia è esposta e le proposte che intende effettuare in relazione ai rischi stessi, tenendo conto anche delle carenze eventualmente riscontrate nei controlli precedenti e di eventuali nuovi rischi;
• una relazione sull’adeguatezza ed efficacia del sistema di gestione dei rischi, delle metodologie e dei modelli utilizzati per il presidio dei rischi stessi, sull’attività svolta, sulle valutazioni effettuate, sui risultati emersi e sulle criticità riscontrate, dando conto dello stato di implementazione dei relativi interventi migliorativi, qualora effettuati;
• relaziona il Collegio Sindacale circa il suo operato e riceve dallo stesso informazioni utili per la sua attività;
• relaziona all’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 circa il suo operato e riceve dallo stesso informazioni utili per la sua attività;
• collabora con la Revisione Interna, la Compliance ed ogni altra Unità Organizzativa cui è affidata una specifica Funzione di controllo, scambiandosi le informazioni rilevanti per lo svolgimento delle loro attività.
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La Funzione di Risk Management coordina inoltre la Funzione Attuariale nel rispetto della normativa vigente.
Il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è calcolato con frequenza trimestrale, come previsto dalla normativa. Con la medesima frequenza l’organo amministrativo prende visione dei risultati.
Con cadenza almeno annuale, l’organo amministrativo esamina e approva il profilo di rischio della Compagnia, le previsioni di sviluppo nel periodo di proiezione ed il legame con le scelte strategiche messe in atto dalla dirigenza.
B.4 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
CARGEAS Assicurazioni crea valore attraverso l’accettazione, la gestione e la trasformazione dei rischi che possono essere gestiti tramite un framework adeguato. Al fine di mitigarli sono in essere dei controlli all’interno di tutti i processi aziendali.
L’impresa si è dotata di un sistema dei controlli interni, proporzionato alla natura, alla portata e alla complessità dei rischi aziendali, attuali e prospettici, inerenti all’attività dell’impresa. Il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme dei processi richiesti dal Consiglio di Amministrazione e realizzati dal Management e dal personale interno, ed è progettato al fine di assicurare:
a) l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali; b) l’adeguato controllo dei rischi attuali e prospettici; c) la tempestività del sistema di reporting delle informazioni aziendali; d) l’attendibilità e l’integrità delle informazioni contabili e gestionali; e) la salvaguardia del patrimonio; anche in ottica di medio-lungo periodo; f) la conformità dell’attività dell’impresa alla normativa vigente, alle direttive e alle
procedure aziendali.
Il Sistema dei Controlli Interni della Compagnia è parte integrante dell’azienda e coinvolge ogni risorsa, ciascuna per il proprio livello di competenza e responsabilità, nell’ottica di un costante ed efficace presidio dei rischi. I presidi relativi al sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi coprono ogni tipologia di rischio aziendale, anche secondo una visione prospettica ed in considerazione della salvaguardia del patrimonio. La responsabilità è rimessa agli organi sociali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L’articolazione delle attività aziendali nonché dei compiti e delle responsabilità degli organi sociali e delle funzioni deve essere chiaramente definita.
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Il controllo interno rafforza l’organizzazione della Compagnia, aumentando in tal modo la sua capacità di gestire gli eventi esterni (e interni) e individuare eventuali difetti e carenze nei processi e nelle strutture. Di conseguenza, il framework di assessment del controllo interno concorre al raggiungimento degli obiettivi aziendali (strategia), identificando i rischi che ne potrebbero compromettere la realizzazione, implementando dei controlli volti a mitigare tali rischi e svolgendo attività di monitoraggio.
I controlli interni sono posti in essere per garantire la presenza di adeguate misure per attenuare i rischi. In quanto tali, non esprimono una valutazione dell'esposizione al rischio, ma garantiscono la presenza di controlli per la misurazione di tale esposizione e garantiscono che decisione informate siano prese e adeguatamente documentate.
Il Consiglio di Amministrazione definisce all’interno della Internal Control Policy, della Risk Policy e delle Politiche relative a ciascuna funzione di controllo le direttive in materia di sistema dei controlli interni, curandone l’adeguamento all’evoluzione dell’operatività aziendale e delle condizioni esterne. Verifica altresì che il sistema dei controlli interni sia coerente con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio stabiliti e sia in grado di cogliere l’evoluzione dei rischi aziendali e l’interazione tra gli stessi. L’Alta Direzione è responsabile dell’attuazione, del mantenimento e del monitoraggio del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ivi compresi quelli derivanti dalla non conformità alle norme, coerentemente con le direttive amministrative del Consiglio di Amministrazione.
Per supportare la struttura del controllo interno, CARGEAS Assicurazioni dispone di una struttura organizzativa di controllo che si articola attraverso tre linee di difesa:
1° Linea di Difesa È costituita da misure di controllo integrate nelle attività, nei processi aziendali e nei sistemi informatici, la cui responsabilità ultima spetta agli utenti diretti responsabili dell'attuazione ed esecuzione di tali processi aziendali e trova il proprio raccordo organizzativo massimo nell’Alta Direzione responsabile di:
• salvaguardare idonee condizioni d’impianto e di funzionamento del sistema dei controlli di linea – sul quale ha diretta responsabilità di sorveglianza – a garanzia del corretto ed ordinato svolgimento delle attività, nonché dell’appropriato esercizio delle deleghe;
• segnalare formalmente e tempestivamente tutte le circostanze o fattispecie che possono costituire sintomi di significativa criticità operativa ovvero di sensibile aggravamento di rischio (di business, organizzativi, ecc.); comunicare, con le medesime modalità, le criticità rimosse per le attività di follow-up; più in generale, nell’ambito del complessivo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, collaborare con le funzioni di Risk Management e Compliance, per le rispettive aree di competenza;
• diffondere al personale direttamente gestito la cultura e le modalità di autocontrollo, in linea con i principi sanciti nel Codice Etico e con quanto
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previsto nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) ex D. Lgs. 231/2001.
2° Linea di Difesa - Funzioni di Risk Management, Compliance e Funzione
Attuariale
La Funzione di Risk Management assicura alti livelli di gestione del rischio attraverso lo sviluppo del sistema di gestione dei rischi e più nello specifico coordina attraverso specifiche policies, iniziative volte ad accrescere la conoscenza dell’organizzazione sulle questioni relative ai rischi e performance economiche. Supporta l’Organo Amministrativo nelle scelte volte ad ottimizzare il Risk Appetite, i limiti di rischio, il profilo di rischio e la tolleranza al rischio. Inoltre ha la responsabilità di comunicare e implementare la strategia del rischio, la conoscenza e gestione del rischio nell’intera compagine aziendale («risk culture»). Come seconda linea di difesa, e pertanto indipendente dai risultati economici di business, è responsabile di assicurare che i processi e controlli siano allineati alle scelte dell’Organo Amministrativo e di fornire specifiche opinioni sulla struttura, identificando ogni debolezza e area di miglioramento.
Il ruolo della Funzione Compliance è quello di promuovere, monitorare e controllare l'osservanza di leggi, regolamenti, norme e policy interne, ivi compresi i principi di condotta aziendale e gli standard etici di CARGEAS, rilevanti ai fini dell'integrità e della reputazione della Compagnia.
La Funzione Attuariale ha il compito di coordinare il calcolo delle riserve, garantire l’adeguatezza delle metodologie delle ipotesi e dei modelli, valutare la sufficienza e la qualità dei dati utilizzati, confrontare le migliore stime con i dati desunti dall’esperienza (cd. back-testing) ed informare il Consiglio di Amministrazione sull’affidabilità e sull’adeguatezza del calcolo delle riserve tecniche. La Funzione Attuariale formula, inoltre, dei pareri sulla politica di sottoscrizione e sugli accordi di riassicurazione della Compagnia, oltre a contribuire ad applicare in modo efficace il sistema di gestione dei rischi, anche nel caso in cui l'Impresa decida di adottare un modello interno per determinare il proprio Requisito Patrimoniale di Solvibilità. IVASS ha previsto per la Funzione Attuariale ulteriori compiti tra cui la valutazione dei requisiti e dei rischi inerenti il calcolo delle riserve tecniche nell’esercizio ORSA e la valutazione della sufficienza delle riserve tecniche dei rami di responsabilità civile veicoli e natanti (oltre alle accettazioni in riassicurazione) appostate nel bilancio di esercizio.
3° Linea di Difesa - Revisione Interna
La Revisione Interna fornisce all’Organo Amministrativo garanzia sulla corretta progettazione e attuazione del framework di risk governance, sul risèetp delle linee guida, delle policy e delle procedure, a partire dal piano di audit approvato e dai flussi informativi in essere con le altre funzioni di controllo (2° linee di difesa).
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Funzione di verifica della conformità
La Funzione Compliance persegue il proprio obiettivo adottando un approccio rule-based e risk-based. L'approccio rule-based consiste nel fare sì che le leggi (analizzate a cura o con il supporto di un legale interno e/o esterno ), regolamenti, norme e policy di cui sopra siano adeguatamente recepiti tramite modifiche organizzative, istruzioni e procedure chiare e precise, che i controlli di primo livello siano adeguatamente previsti. La previsione delle normative di futura emanazione costituisce uno degli elementi fondamentali di questo approccio. L'approccio risk-based consiste nell’individuazione e valutazione dei rischi di compliance e nel far sì che si adotti ogni ragionevole misura (comprese istruzioni, procedure, programmi informatici, metodi di monitoraggio, azioni di sensibilizzazione e training, definizione degli obiettivi, incentivi, misure di dissuasione e sanzionatorie) al fine di evitare o ridurre il verificarsi dei rischi così identificati e di ridurre al minimo i danni nel caso in cui tali rischi dovessero comunque verificarsi. Viene altresì valutata l’efficacia degli adeguamenti organizzativi conseguenti alle modifiche suggerite.
Partendo da una disposizione legislativa (nuova o modificata), analizzata a cura o con il supporto di un legale intero e/o esterno, o da un regolamento, la Funzione Compliance deve individuare eventuali conseguenze, valutare l’impatto e la probabilità di accadimento (il rischio intrinseco), valutare l’adeguatezza e l’efficacia delle misure organizzative in essere ,proporre modifiche organizzative e procedurali per la prevenzione del rischio, volte alla determinazione del livello di rischio residuo. La funzione di Compliance emette raccomandazioni specifiche e segue le azioni e le misure correttive adottate dalle funzioni coinvolte, fino completa attuazione delle stesse.
Nello svolgimento della propria missione, la Funzione Compliance ha la responsabilità di valutare che l’organizzazione e le procedure interne siano adeguate a prevenire i rischi di Compliance svolgendo attività di:
• consulenza ex ante, per le valutazioni preventive dei rischi, agli Organi aziendali, al Management, alle funzioni operative (compliance advice);
• valutazione dell’adeguatezza delle procedure adottate per una adeguata prevenzione dei rischi di compliance (compliance opinion finali, attività di monitoring mediante utilizzo di scorecard/risk matrix e assessment specifici);
• valutazione dell’efficacia degli adeguamenti organizzativi (strutture, processi, procedure) adottati conseguenti alle modifiche suggerite (monitoring e assessment, mediante utilizzo di scorecard, rilevazioni puntuali, analisi di KPI/KRI aziendali);
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La Funzione Compliance ha un alto livello di formalizzazione e rilascia ad ogni tipologia di intervento le valutazioni (Compliance Advice, Compliance Opinion, Compliance Statement, Compliance Assessment), evidenziando l’esposizione a possibili rischi e proponendo le modifiche organizzative e procedurali finalizzate ad assicurare una adeguato presidio dei rischi di compliance identificati.
Le attività di controllo, secondo l’approccio risk based, vengono programmate su base triennale (“Compliance Universe”), con aggiornamento annuale. La programmazione puo’ essere modificata e/o integrata con ulteriori interventi richiesti dall’Autorità di Vigilanza, e/o dagli Organi aziendali, o determinati dalla rilevazione di specifici rischi.
Queste attività di controllo costituiscono la base del Piano di Compliance Annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione.
B.5 FUNZIONE DI AUDIT INTERNO
La funzione Revisione Interna documenta le sue priorità in un piano annuale di audit formale, basato su una valutazione globale del rischio, previa consultazione con il Management e altre funzioni di gestione e di controllo dei rischi rilevanti. Tale piano ed il relativo livello di priorità devono essere coerenti con i principali rischi cui la Compagnia è esposta. Il piano di audit è sottoposto all’Organo Amministrativo per la sua formale approvazione ed individua, almeno, le attività di rischio, le operazioni e i sistemi da verificare, descrivendo i criteri sulla base dei quali sono stati selezionati e specificando le risorse necessarie all’esecuzione del piano.
La funzione di Revisione Interna pianifica e svolge le attività previste dal piano di audit, relaziona opportunamente e svolge follow-up in caso di carenze significative emerse nell’ambito delle verifiche.
Le attività consistono in: • ordinarie missioni di audit, che includono, tra l’altro, i follow-up audit; • audit su processi di controllo di autovalutazione e la conseguente relazione sul
sistema di controllo del Management; • audit sulla seconda linea di difesa, inclusi i processi di Risk Management e di
Compliance; • monitoraggio dei processi relativi alla governance, alla gestione dei rischi e al
controllo attraverso l’analisi continua del business; • attività di verifica del flusso informativo e dei sistemi informatici;
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• attività di verifica dell’efficacia ed efficienza dei controlli svolti sulle attività esternalizzate
• incontri periodici con la Società di revisione e il Collegio Sindacale; • partecipazione a incontri di formazione su temi specifici in ambito audit e
evoluzione normativa.
Oltre agli incarichi di audit pianificati, possono essere effettuate missioni di audit su richiesta del Consiglio di Amministrazione, dell’Alta Direzione e dell’Autorità di Vigilanza e, ove necessario, potranno essere effettuate verifiche non previste nel Piano d’Audit.
La funzione di Revisione Interna relaziona con cadenza periodica sulle proprie attività e sulle attività svolte al Consiglio di Amministrazione, all’Alta Direzione ed al Collegio Sindacale. Questa relazione prevede, ma non si limita a descrivere:
• una garanzia globale sulla qualità dei processi di governance, gestione dei rischi e controllo;
• i risultati di specifici audit coordinati dall’azionista di riferimento;
• le principali osservazioni e gli interventi proposti per la loro rimozione, contenuti nei rapporti di audit;
• i risultati rilevanti contenuti nelle relazioni di follow-up sullo stato di avanzamento delle azioni correttive;
• il budget e l’adeguatezza di tutte le risorse di audit disponibili • e lo stato di avanzamento del piano di audit.
La funzione di Revisione Interna ha il dovere professionale di tutelare la sua obiettività e imparzialità. Pertanto, gli addetti del servizio non possono essere coinvolti in attività operative o mettere in atto qualsiasi misura di controllo o di organizzazione interna, che sono di competenza del responsabile della funzione.
Il personale della funzione di Revisione Interna opera nel rispetto delle norme internazionali professionali emanate dall'Institute of Internal Auditors (IIA) e nell'ambito delle linee guida stabilite dalle autorità (inter)nazionali di regolamentazione.
B.6 FUNZIONE ATTUARIALE
La Funzione Attuariale di Cargeas Assicurazioni S.p.A., istituita al termine del 2014, ha sviluppo nel corso del 2017 le seguenti attività, in linea con il Codice delle Assicurazioni Private e la Direttiva Solvency II:
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• Per il processo di riservazione ha coordinato il calcolo delle technical provisions, ha garantito l’adeguatezza di modelli, metodologie ed ipotesi, oltre ad eseguire il back-testing di tali riserve. Le evidenze delle precedenti attività sono sintetizzate nella relazione sulle attività di coordinamento e convalida delle technical provisions, presentato al Consiglio di Amministrazione.
• Per il processo di sottoscrizione ha partecipato, supportando il Risk Management, nell’elaborazione di risk opinion su alcuni prodotti ed analizzato i principali indicatori della Compagnia per esprimere un giudizio sull’andamento tecnico. Le evidenze di tali attività sono sintetizzate nel parere sulla politica di sottoscrizione globale, presentato al Consiglio di Amministrazione.
• Per quanto concerne la riassicurazione, è stata coinvolta nella parte di analisi del piano di rinnovo e ha fornito al Consiglio di Amministrazione un parere sull’adeguatezza degli accordi di riassicurazione.
• Il supporto alla gestione dei rischi della Compagnia si esplica attraverso l’interazione quotidiana con il Risk Management per quanto concerne le politiche di riassicurazione, riservazione e sottoscrizione.
• Il potenziale supporto al Data Manager è stato fornito in tema di sufficienza e qualità dei dati utilizzati nel calcolo delle riserve tecniche; tali evidenze sono desumibili dalla relazione sulle attività di coordinamento e convalida delle technical provisions.
• Per quanto concerne l’esercizio ORSA ha valutato i requisiti per il calcolo delle riserve tecniche e formulato un proprio parere (presente nell’ORSA report).
• Per quanto concerne la certificazione delle riserve tecniche dei rami di responsabilità civile e natanti, oltre alle accettazioni in riassicurazione da parte della Compagnia, ha presentato per l’approvazione del Bilancio una relazione tecnica sulla sufficienza di tali poste tecniche e ha sottoposto il relativo documento all’attenzione del Consiglio di Amministrazione.
Le predecenti attività formano parte integrante della relazione annuale della Funzione Attuariale, che sarà presentata nel corso del secondo trimestre al Consiglio di Amministrazione, ed a partire dal presente Esercizio è prevista la stesura di uno specifico registro delle raccomandazioni.
B.7 ESTERNALIZZAZIONE
POLITICA DI ESTERNALIZZAZIONE DI FUNZIONI O ATTIVITA’
IMPORTANTI
CARGEAS Assicurazioni si è dotata di una specifica policy che definisce le linee guida e di una procedura operativa che si applica a tutte le attività o processi da esternalizzare o esternalizzati.
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La Compagnia crede fermamente che l’outsourcing di funzioni o attività operative essenziali o importanti non deve essere attuato in modo tale da recare grave pregiudizio alla qualità del sistema di Governance, non deve determinare un incremento indebito del rischio operativo, né compromettere la capacità dell’Autorità di Vigilanza di monitorare il rispetto dei propri obblighi da parte della Compagnia, né pregiudicare la capacità di quest’ultima di offrire un servizio continuo e soddisfacente per gli assicurati.
La Compagnia ha esternalizzato nel corso del tempo alcune attività di supporto fondamentali per il corretto svolgimento delle proprie attività assicurative (ad esempio lo sviluppo e la manutenzione del software, la gestione delle infrastrutture IT e le attività di Call Center). L’obiettivo principale è sempre stato quello di potere gestire in modo più efficiente e flessibile le attività, in modo da essere pronti a supportare gli andamenti ciclici del Business.
La Compagnia adotta idonei presidi volti alla mitigazione del rischio operativo, in particolare in caso di esternalizzazioni di attività essenziali ed importanti: la procedura vigente prevede un insieme molto vasto di controlli da effettuare per la selezione del fornitore e prima della stipula del contratto. E’ prevista una valutazione approfondita sui rischi finanziari, operativi, legali e reputazionali eventualmente legati all’esternalizzazione dell’attività, nonché l’evidenza delle necessarie misure di controllo.
Un attento esame sul Fornitore del Servizio consente all’Outsourcer di identificare i rischi che potrebbero verificarsi, di individuare le strategie più idonee alla mitigazione e alle gestione degli stessi e di assicurare che il Fornitore disponga di una situazione finanziaria solida, delle necessarie competenze tecniche e operative, di una buona reputazione e di uno staff competente e stabile, nonché di rispettare gli standard di qualità. Inoltre, ove applicabile, deve essere in possesso di regolare licenza e fornire completa garanzia di adempimento dei requisiti necessari alla continuità aziendale.
In particolare, nella selezione di un fornitore di esternalizzazioni, si deve porre particolare attenzione ai seguenti elementi:
• ll Fornitore deve avere le risorse finanziarie necessarie per svolgere gli ulteriori compiti in modo corretto e affidabile;
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• il Fornitore deve garantire che tutti gli aspetti rilevanti della propria gestione di rischio e del proprio sistema di controllo interno siano adeguati. Il Fornitore deve avere adeguati piani di emergenza per affrontare eventuali situazioni di emergenza o interruzioni dell’attività e deve verificare periodicamente i dispositivi di backup;
• il Fornitore deve adottare tutti i mezzi necessari affinché nessun conflitto di interessi, presente o potenziale, possa compromettere il soddisfacimento dei bisogni di outsourcing dell’impresa;
• il Fornitore è soggetto alle medesime disposizioni in materia di sicurezza e riservatezza delle informazioni relative all’impresa di assicurazione o ai suoi assicurati o beneficiari che si applicano alle imprese di assicurazione o di riassicurazione
B.8 ALTRE INFORMAZIONI
Adeguatezza del Sistema di Governance
Nell’ambito delle programmazione delle attività dalla Funzione Compliance, sono previsti specifici interventi valutativi sull’adeguatezza del Sistema di Governance . Questi interventi vengono pianificati, secondo l’approccio rule-based, e la metodologia adottata per la gestione dei rischi (“Compliance Universe”).
Nell’ambito degli Assessment realizzati condotti nel corso del 2017 sulle diverse categorie di Rischio di Compliance ed sui relativi processi interessati, sono stati altresì’ evidenziati aspetti meritevoli di attenzione e di intervento riconducibili ad aspetti di governance, portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione ed evidenziati in modo specifico nei singoli interventi, nei report emessi e nelle specifiche Azioni di mitigazione:
• interventi di Governance che assicurino adeguati programmi di aggiornamento delle procedure, in particolare per quelle relative ai processi più rilevanti per la Compagnia e maggiormente esposti ai rischi di compliance.
• Product Design & Development: definizione di una adeguata struttura di goverance e controlli di processo, in osservanza altresì dei requisiti previsti dall’IDD;
• Distribution and Sales Network: strutturare un forte Modello di Oversight su tutti i distributori, tenendo in considerazione altresì gli effetti derivanti dal cambio di azionariato nonché gli impatti delle disposizioni IDD;
• Data protection, Data quality and data management prevedere una adeguata gestione e coordinamento nello sviluppo dei progetti e dei controlli da
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realizzare sia sui sistemi IT sia sui processi, al fine di assicurare un adeguata realizzazione di misure di sicurezza (anche richieste dal GDPR) .
Una valutazione generale del Sistema di Governo Societario è stata programmata nel primo trimestre del 2018.
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C PROFILO DI RISCHIO
C.1 RISCHIO DI SOTTOSCRIZIONE
Il rischio di sottoscrizione si compone di due categorie: Health Underwriting Risk Salute e Non-Life Underwriting Risk.
Tali rischi a loro volta si possono scomporre nei sotto-moduli di rischio: Premium Reserve Risk, Lapse Risk e CAT Risk.
La tabella di seguito riportata mostra i principali risultati della Compagnia alla data del 31 dicembre 2017:
(Valori in mgl di Euro)
Si nota come la componente Premium-Reserve sia preponderante in quanto:
• Il Premium Risk, è definito come il rischio che i premi emessi presenti in portafoglio o emessi a fronte di nuovi contratti non siano in grado di far fronte ai futuri costi per sinistri generati da tali contratti;
• Il Reserve Risk, invece, è definito come il rischio che le riserve sinistri calcolate alla data di valutazione non siano sufficienti a coprire i costi reali di tali sinistri.
Il grafico sotto riportato mostra come i due rischi abbiano una diversa sensibilità al Premium e al Reserve Risk (in termini di misura di volume).
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Si nota come l’Health Risk sia influenzato in modo più significativo dalla componente Premi; ciò è conseguenza di un portafoglio cartatterizzato da contratti con durata pluriennale. Il Non-Life Risk, invece, è più sensibile a movimenti del volume BEL (Best Estimate Liabilities) sinistri in quanto le principali Line of Business che lo compongono (Motor vehicle liability insurance e General liability insurance) sono soggette ad un lento “smontamento” delle riserve. Il Lapse Risk, rappresenta il rischio di estinzione anticipata delle polizze a fronte di una richiesta del cliente e si concentra principalmente sulle polizze CPI legate a mutui o finanziamenti. Per tali prodotti la Compagnia ha provveduto a stimare la probabilità di abbandono basandosi su evidenze storiche. L’esposizione al CAT Risk della Compagnia, invece, include i rischi derivanti da eventi eccezionali e/o estremi oppure da eventi particolamente rari e con impatti finanziari importanti.
(Valori in mgl di Euro)
La precedente tabella mostra come gli Eventi Naturali siano i rischi maggiori a cui la Compagnia è soggetta. In particolare, tali eventi si riferiscono a: Terremoto, Alluvione e Grandine. I grafici sotto riportati mostrano come la Compagnia sia in grado di mitigare adeguatamente tali rischi, mediante lo studio e l’applicazione di un adeguato piano di cessioni in riassicurazione.
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La Compagnia non ha in essere rapporti con Società Veicolo.
C.2 RISCHIO DI MERCATO
Il Market Risk deriva dall'incertezza associata alla volatilità dei prezzi di mercato degli strumenti finanziari; questo rischio è misurato considerando l'impatto sui fondi propri, in termini di fluttuazioni dei prezzi dei titoli (Spread Risk ed Equity Risk), della struttura dei tassi di interesse (Interest Rate Risk), dell'andamento del mercato immobiliare (Property Risk) e dei tassi di cambio (Currency Risk). La tabella sotto riportata mostra la composizione del Market Risk alla data del 31 dicembre 2017:
(Valori in mgl di Euro)
Come riportato nella tabella sopra esposta, il sotto modulo di rischio a cui la Compagnia è maggiormente esposta è lo Spread Risk dovuto per circa il 60% (11 milioni di Euro) ai titoli Corporate (esposizioni single-name) presenti in portafoglio e per la restante parte (7,5 milioni di Euro) ai sottostanti dei fondi presenti in portafoglio (applicazione del look-through). L’interest Rate Risk, invece, scaturisce dalla sensibilità sia degli attivi che dei passivi a shock della struttura dei tassi risk-free (fornita da EIOPA). Il Rischio è conseguenza del mismatch di duration tra attivi e passivi che si sta progressivamente allineando. L’Equity Risk è composto principalmente dal rischio derivante dal ETF, mentre il Property Risk si riferisce a fondi Immobiliari acquisitati durante l’esercizio. Il Currency Risk si riferisce alle esposizioni valutarie riferite ai sottostanti dei fondi Corporate Loans e del Fondo ETF. I fondi Corporate Loans dichiarano derivati di copertura al rischio valutario che la Compagnia non ha ritenuto di utilizzare a mitigazione del rischio in quanto non rispettano i criteri qualitativi previsti dall’art. 209 del Regolamento Delegato 2015/35.
C.3 RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito è monitorato per il tramite del Counterparty Default Risk che riflette le potenziali perdite derivanti dal deterioramento del merito creditizio delle controparti della Compagnia. Le pricipali componenti di tali rischio sono le seguenti:
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(Valori in mgl di Euro)
Le esposizioni di Tipo 1 sono rappresentate da: depositi bancari, esposizioni creditizie (la componente di disponibilità liquide contenuta nei sottostanti dei fondi presenti in portafoglio) e contratti di mitigazione del rischio.�Le esposizioni di Type 2, invece, comprendono tutte le controparti non ricomprese nelle categori e di cui sopra. Nel caso specifico: crediti verso assicurati, crediti verso intermediari/broker e rapporti di coassicurazione.
C.4 RISCHIO DI LIQUIDITA’
Il rischio di liquidità non risulta incluso tra i rischi quantificati dalla Standard Formula. Nonostante ciò, la Compagnia si è dotata di una politica di liquidità volta a definire un set di soglie di alert per monitorare il liquidity ratio all’interno di intervalli temporali definiti (liquidità a 3 mesi e ad 1 anno). La Compagnia monitora trimestralmente il liquidity ratio sia alla data di riferimento, che in scenari di stress, volti a misurare la flessibilità della Compagnia in scenari negativi (in termini di liquidità); tali scenari considerano anche le porzioni di portafoglio liquidabili in caso di deficit di liquidità.
C.5 RISCHIO OPERATIVO
Il rischio operativo è monitorato mediante la Formula Standard all’interno del modulo Operational Risk. L’obiettivo di tale rischio è quello di misurare i possibili rischi derivanti da malfunzionamenti dei processi interni (per cause legate a negligenza del personale o a malfunzionamenti dei sistemi IT ecc..) o da azioni fraudolente. Tale rischio al 31 dicembre 2017 ammonta a circa 11,3 milioni di Euro ed è calcolato in proporzione al livello dei premi di competenza, delle BEL e del BSCR.
C.6 ALTRI RISCHI SOSTANZIALI
La Formula Standard, così come disciplinata dal Regolamento Delgato 2015/35, non copre alcuni rischi a cui la Compagnia è esposta:
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• Rischio strategico e Rischio reputazionale: il modulo della Formula Standard relativo all’ Operational Risk esclude esplicitamente il rischio reputazionale e i rischi derivanti da decisioni strategiche. Tuttavia la Compagnia considera informazioni qualitative e quantitative sull'esposizione ai rischi strategici e reputazionali all'interno del processo ORSA: il Rischio Strategico e Reputazionale vengono testati anche mediante stress test. • Rischio sovrano: il rischio legato ai titoli di stato Europei non è esplicitamente trattato nella Standard Formula, benché questi siano stati oggetto in passato di forte volatilità. La Compagnia è esposta a questo rischio data la quota significativa di portafoglio investita in Titoli di Stato (nello specifico titoli Italiani). Questo ha comportato la necessità di valutare, mediante appositi stress test, gli effetti dell’inserimento dei titoli di Stato nel calcolo dello Spread Risk e del Concentration Risk. • Rischio di liquidità: come descritto al paragrafo C.4 il rischio che le imprese di assicurazione non siano in grado di liquidare i sinistri e regolare le proprie obbligazioni finanziarie alla scadenza non è esplicitamente previsto nella Standard Formula. La Compagnia monitora tale rischio valutando i flussi di cassa in entrata e in uscita in una normale situazione di mercato ed in condizioni di stress.• Rischio inflazione: la sensitività del valore delle attività e delle passività a variazioni della struttura a termine dei tassi di inflazione, o della volatilità dei tassi di inflazione, non viene esplicitamente considerata, ma alcuni effetti sono implicitamente assunti nella calibrazione degli shock up/down dei tassi di interesse nell'ambito del sub-modulo del tasso di interesse. • Rischio relativo al contesto normativo: il rischio che le imprese di assicurazione non siano in grado di adattare il loro profilo di rischio in risposta a cambiamenti improvvisi o imprevisti nel contesto normativo. • Rischio di contagio: le esposizioni al rischio di contagio non sono espressamente trattate nella formula standard, in quanto effetti di contagio e perdite finanziarie in caso di eventi di contagio sono aspetti molto specifici del profilo di business delle singole imprese e del contesto della struttura di gruppo in cui le imprese operano. • Rischio di modello: rischio di un’interpretazione non corretta del modello di calcolo applicato. Per la Compagnia il rischio in oggetto è riconducibile principalmente alla definizione del Loss Absorption of Deferred Tax (LADT) e all’interpretazione dei contratti in essere come “Contract Boundaries”, ferma restando l’approvazione in sede di Model Control Board delle ipotesi e delle metodologie adottate sugli argomenti in questione.
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C.7 ALTRE INFORMAZIONI
Sensitivity
La Compagnia, pur non disponendo di uno strumento ad hoc per lo studio delle sensitività, ha maturato una certa competenza nei fattori che condizionano maggiormente il proprio profilo di rischio attraverso:
• analisi degli scostamenti sui risultati che trimestralmente vengono prodotti. Da tale attività emerge che, data la composizione del portafoglio della Compagnia, il Underwriting Risk salute è maggiormente sensibile a variazioni nella componente del rischio di tariffazione mentre il Non-Life Underwriting Risk è maggiormente sensibile a variazioni nella componente del rischio di riservazione. In quest’ottica, un ruolo rilevante è giocato dai fattori di volatilità. In termini di Counterparty Default Risk un peso rilevante è giocato dalle esposizioni bancarie e quindi dalle ipotesi di probabilità di inadempimento e perdita in caso di default (100%) per queste esposizioni. Per quanto riguarda il Market Risk, il rating e la duration sono due leve importanti per spiegare i movimenti in tale rischio.
• analisi della contribuzione al SCR. L’analisi effettuata a livello di LoB Solvency II ha mostrato come le aree di business che marginalmente contribuiscono maggiormente al requisito di capitale sono Income Protection Insurance, Motor Vehicle Liabilities Insurance, General Liabilities Insurance.
Efficacia delle tecniche di attenuazione del rischio tramite riassicurazione adottate da Cargeas
La Società, supportata dai buoni risultati degli esercizi precedenti e con l’obiettivo di conseguire un possibile risparmio globale sul “Programma di Eccesso Sinistri”, ha ritenuto di confermare, anche per l’esercizio 2017, la propria struttura riassicurativa, mediante il rinnovo della copertura Multiline in “Eccesso Sinistri”, che raggruppa i rami Incendio, Infortuni, Malattia, Cat MoD, Responsabilità Civile Terzi, con punto di attacco posto a 300 migliaia di Euro, unificando nel contempo le coperture riferite a Trattati per Rischio e Trattati per Evento. Il ramo R.C.Autoveicoli, invece, viene gestito in un unico trattato con più layers. Per quest’ultimo si è confermata una ritenzione netta al 100% con copertura in ”Eccesso Sinistri”, con punto di attacco che interviene oltre la soglia di 1.500 migliaia di Euro. In analogia ai passati esercizi sono stati inoltre rinnovati i trattati proporzionali per i Rischi Tecnologici, Credito ed Assistenza, con le medesime quote cedute, rispettivamente pari al 70% e al 90%. Per il ramo Cauzioni la quota di ritenzione è rimasta al 30%, con cessione del restante 70%. Per il ramo Trasporti esiste il trattato proporzionale con cessione del 60%. Per effetto delle ridotte esposizioni di capitale impegnato sui singoli contratti, con massimo 100 migliaia di Euro, si conferma la ritenzione al 100% a carico di CARGEAS Assicurazioni S.p.A. dei contratti sottoscritti nei rami, Perdite Pecuniarie e Tutela
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Legale. Fanno eccezione alcuni contratti poliennali sottoscritti in forma collettiva (PPI), ove esiste un trattato di riassicurazione in Quota/Share pari al 25%. I Rischi Tecnologici, per la quota di ritenzione a carico della Compagnia, beneficiano di un ulteriore protezione all’interno del trattato Multiline, così come la copertura del “Cumulo Catastrofale”, anch’esso collocato all’interno del trattato stesso e con punto di attacco posto a 1,5 milioni di Euro. Il trattato “Multiline” interviene, inoltre, a sostegno del ramo Corpi Veicoli Terrestri a protezione del Cumulo Catastrofale (con esposizione massima di 3 milioni di Euro). L’attività di sottoscrizione in essere nei vari Rami, vede in via pressoché esclusiva il contenimento del capitale impegnato all’interno dei Trattati, sia per somme assicurate dirette, (Incendio ed Engineering), che per esposizione di massimali RCT, criterio che di fatto ha limitato nel tempo l'utilizzo di supporti provenienti dai mercati Riassicurativi relativamente all'acquisto di coperture in forma Facoltativa. Si ritiene che l’applicazione del “Piano di Riassicurazione” su esposto, sia stato coerente con gli obiettivi dettati dal CdA relativamente all’ottimizzazione della riassicurazione e degli insurance limits, conseguendo i vantaggi di:
- assicurare che la riassicurazione preveda il mantenimento dell’insurance risk entro i livelli della risk appetite,
- ottimizzare il rapporto rischio-rendimento-capitale, con il trasferimento del rischio e con mitigazione dello stesso, garantendo inoltre la stabilità del portafoglio e migliorando il cash-flow.
Tale impianto consente inoltre di contenere le fluttuazioni non prevedibili di rischi particolari riconducibili soprattutto ad eventi catastrofali.
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D VALUTAZIONE AI FINI DI SOLVIBILITA’
D.1 ATTIVITA’
Le attività e le passività sono valutate a fini Solvency II al valore di mercato, in conformità a quanto disposto dall’articolo 75 della direttiva 2009/138/CE (di seguito anche “Direttiva Solvency II” o “Direttiva”). In particolare il citato articolo dispone:
1 che le attività siano valutate all’importo al quale potrebbero essere scambiate tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta alle normali condizioni di mercato;
1 che le passività siano valutate all’importo al quale potrebbero essere trasferite, o regolate, tra parti consapevoli e consenzienti in un’operazione svolta alle normali condizioni di mercato, senza alcun aggiustamento per tenere conto del merito di credito.
La metodologia di valutazione è coerente con quanto disposto dall’articolo 9 degli Atti Delegati, secondo cui:
1 le attività e le passività diverse dalle riserve tecniche devono essere valutate conformemente ai principi contabili internazionali, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l'approccio di valutazione di cui all'articolo 75, richiamato in precedenza.
1 Se i metodi di valutazione inclusi nei principi contabili internazionali sono temporaneamente o permanentemente difformi dall'approccio di valutazione di cui all'articolo 75 della Direttiva, le compagnie possono utilizzare altri metodi di valutazione considerati conformi.
1 In deroga ai precedenti punti, le compagnie possono contabilizzare e valutare un'attività o una passività sulla base del metodo di valutazione che utilizzano per redigere i propri bilanci annuali o consolidati a condizione che:
• il metodo di valutazione sia conforme all'articolo 75 della Direttiva; • il metodo di valutazione sia proporzionato alla natura, alla portata e alla
complessità dei rischi inerenti all'attività dell'impresa; • la valutazione delle attività e delle passività attraverso l'utilizzo di principi
contabili internazionali imporrebbe all'impresa costi che sarebbero sproporzionati rispetto alle spese amministrative totali.
1 Le compagnie valutano le singole attività e passività separatamente.
In linea con i principi contabili internazionali per fair value si intende il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti. La valutazione al fair value prevede tre livelli:
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• livello 1: prezzi quotati in mercati attivi; • livello 2: valutazione che utilizza parametri di mercato osservabili in mercati
attivi; • livello 3: valutazione che non utilizza parametri di mercato osservabili in mercati
attivi.
Di seguito è riportata la valutazione del Market Consistent Balance Sheet (MCBS) al 31.12.2017, per la parte degli Asset e Liabilties, secondo la struttura del Quantitative Reporting Template (QRT) S.02.01. �
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Di seguito, per ciascuna classe di attività viene fornita indicazione delle basi, dei metodi e delle principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini Solvency II.
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Classe di attività Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Intangible assets Tale classe di attività è valutata conformemente all’articolo 12 degli Atti delegati, che prevede che le attività immateriali diverse dall’avviamento siano valutate a zero, salvo che le stesse non possano essere vendute separatamente e l’impresa di assicurazione possa dimostrare l'esistenza un prezzo di mercato in un mercato attivo per attività uguali o similari. Tale voce è stata valutata prudenzialmente a zero.
Deferred tax assets In conformità all’articolo 15 degli Atti delegati, le imposte differite diverse dalle attività fiscali differite derivanti dal riporto di crediti d'imposta e perdite fiscali non utilizzati sono valutate sulla base della differenza tra i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini Solvency e i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini fiscali. Inoltre il citato articolo 15, comma 3, dispone che ”le imprese di assicurazione e di riassicurazione ascrivono un valore positivo alle attività fiscali differite solo se è probabile che vi sarà un utile tassabile futuro a fronte del quale potranno essere utilizzate le attività fiscali differite, tenuto conto degli obblighi legali o regolamentari sui termini per il riporto delle perdite fiscali o dei crediti d'imposta non utilizzati”.
Property, plant and equipment (PPE) held for own use
Tale classe di attività coincide con la voce “Attivi materiali e scorte” del Bilancio civilistico. Gli attivi rientranti in tale classe sono valutati al costo di acquisto, coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS. Gli ammortamenti, accantonati nei fondi di ammortamento, sono calcolati, in quote costanti, in base alle aliquote giudicate adeguate a rappresentare la residua durata utile dei beni.
Equities – listed Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Equities – unlisted In tale classe rientrano le azioni non quotate, valutate al fair value. Il fair value viene determinato in questo caso tramite l’adozione di modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati e laddove non sia possibile lo strumento finanziario viene valutato al costo.
Government Bonds Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
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Classe di attività Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Corporate Bonds Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Collective Investments Undertakings
Tutti i titoli che rientrano in tale classe di attività sono valutati secondo una valutazione mark to market, basata su prezzi di mercato quotati in mercati attivi.
Insurance & intermediaries receivables
Nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia conformemente all’articolo 10 comma 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Reinsurance receivables
Tale classe di attività è valutata coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art. 75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Receivables (trade, not insurance)
Gli attivi rientranti in tale classe sono valutati coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Cash and cash equivalents
In tale voce rientrano le disponibilità liquide che sono valutate al valore nominale.
Any other assets, not elsewhere shown
Gli attivi rientranti in tale classe sono valutati coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS.
Nella tabella sottostane, separatamente per ciascuna classe di attività, è fornita una spiegazione qualitativa delle principali differenze tra valori local e valori Solvency II.
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Classe di attività Differenti basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Intangible assets Ai fini Solvency II le attività immateriali sono valutate a zero, mentre ai fini local le stesse sono valutate al costo storico.
Deferred tax assets
Ai fini Solvency II le imposte differite attive sono valutate sulla base della differenza tra i valori delle attività e passività a fini Solvency e i valori delle attività e passività a fini fiscali. Ai fini local invece le stesse sono valutate sulla base della normativa fiscale vigente.
Investments Ai fini Solvency II gli investimenti sono valutati al valore di mercato, mentre ai fini local gli stessi sono valutati al costo storico per la parte di portafoglio allocata al comparto durevole e al minore tra il costo storico e il valore di mercato per il portafoglio non durevole.
Insurance & intermediaries receivables
Ai fini Solvency II i crediti assicurativi e verso intermediari sono valutati applicando il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri, in coerenza con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, mentre ai fini local gli stessi sono valutati al valore di presumibile realizzo.
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FISCALITA’ DIFFERITA
La tabella seguente sintetizza la situazione della Fiscalità Differita di CARGEAS Assicurazioni IRES e IRAP nel bilancio civilistico LOCAL al 31.12.2017.
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- A rientro programmato
Riserva sinistri
39.360 24,00% 9.446 6,82% - Sval. Crediti assicurati
8.572 24,00% 2.057 6,82% -
Subtotale
47.934
11.503
- Altre DTA Fondi sv.crediti comm.li
295 24,00% 71 6,82%
Fondi rischi
280 24,00% 67 6,82% -
Altro
36 24,00% 9 6,82% -
Subtotale
611 147
Totale
48.545 11.650
La società non ha contabilizzato imposte differite local IRES (DTL Ires).
La società non ha contabilizzato imposte anticipate local ai fini IRAP, né imposte differite IRAP (DTL Irap).
Le “assumptions” alla base del piano di rientro
Ai fini della costruzione del “recoverability test” è stato considerato un orizzonte temporale di cinque anni.
Si sono determinati i complessivi ammontari delle differenze temporanee, attive e passive.
DTA SOLVENCY II
Si espongono nel seguito le singole poste che hanno generato differenze temporanee nel bilancio SII “MCBS” (i.e., Market Consistent Balance Sheet):
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Differenze temporanee deducibili SII (DTA) IRES e IRAP
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Il totale delle DTA Ires/Irap SII è pari a Euro 4.866 migliaia di Euro
Come si nota nella tabella, i principali adjustments Solvency II sono riferibili a:
a) Best estimates lorde: gli adjustements scaturiscono dalla rimisurazione delle componenti patrimoniali al fair value e dal loro contestuale confronto rispetto al valore iscritto nel bilancio local.
b) TFR: anche in tal caso gli adjustements scaturiscono dalla rimisurazione delle componenti patrimoniali al fair value e dal loro contestuale confronto rispetto al valore iscritto nel bilancio local.
c) Intagibles: gli adjustements derivano dall’ azzeramento dei valori iscritti nel bilancio Local.
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La Società non ha riportato perdite fiscali né ha rilevato variazioni temporanee per le quali non siano state contabilizzate imposte anticipate.
Inoltre, la Società espone nel Market Consistent Balance Sheet (MCBS) al 31 dicembre 2017 un saldo nullo di DTA in quanto si trova in una posizione netta di DTL.
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D.2 RISERVE TECNICHE
VALUTAZIONE DELLE RISERVE TECNICHE
Le Best Estimate della riserva sinistri sono state determinate attraverso la
metodologia Chain Ladder, utilizzando anche coefficienti di sviluppo teorici e fattori di coda stimati attraverso le principali distribuzioni di probabilità. Per i rami long tail, come RCA e RCG, sono stati utilizzati due modelli: Chain Ladder Paid e Chain Ladder Incurred. Per le altre linee di business invece è stata utilizzata unicamente la metodologia Chain Ladder Paid. I modelli attuariali sono alimentati dai triangoli di run-off dei pagati incrementali e dei riservati incrementali. Per le linee di business long tail (come la RCA e la RCG) i dati hanno una profondità storica di 15 anni, mentre per le altre linee di business, l’orizzonte temporale delle serie storiche è compreso tra i 7 ed i 10 anni. Il fattore coda è stato stimato utilizzando le principali funzioni statistiche (Exponential Decay, Inverse Power, Power e Weibull) e scegliendo quella che presenta la migliore bontà di adattamento. Il cash flow dei pagamenti futuri è stato determinato direttamente dalla metodologia Chain Ladder Paid che stima gli importi dei pagamenti in N+1 (prima sottodiagonale del triangolo), in N+2 (seconda sottodiagonale del triangolo), ecc. I pagamenti dei sinistri sono centralizzati temporalmente (ipotizzandone l’uniforme distribuzione) nell’anno di pagamento e vengono attualizzati per mezzo della curva dei tassi fornita da EIOPA.
Le Best Estimate della riserva premi sono state ottenute considerando il Cash OUT delle frazioni di premio, al netto delle DAC, ed il Cash OUT e Cash IN dei premi futuri, al netto delle provvigioni.
I Cash OUT sono determinati sommando le frazioni di premi ed i premi futuri e moltiplicando questo ammontare per un loss ratio ed un expense ratio, misurati sui premi di competenza al netto delle provvigioni di competenza, al fine di ottenere una stima dei sinistri futuri e delle spese future.
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Al fine di neutralizzare il più possibile la volatilità insita nel loss ratio, la Compagnia ha scelto di stimare il loss ratio pari ad una media ponderata dei loss ratio degli ultimi esercizi. Il numeratore dei quattro loss ratio utilizzati è il risultato della somma dei pagamenti di generazione corrente e della Best Estimate non scontata della riserva sinistri di generazione corrente. Diversamente dal loss ratio, l’expense ratio non deriva da una media ma è quello didell’esercizio 2017 ed è determinato in base alle altre spese di amministrazione dell’esercizio. I Cash IN corrispondono invece al valore dei premi futuri, al netto delle provvigioni.
All’interno del calcolo della Best Estimate della riserva premi è stata considerata anche la componente di estinzione anticipata (Regolamento 18, art. 73,) la cui misura è spiegata dettagliatamente di seguito.
In generale la Best Estimate della riserva premi è quindi determinta, al netto delle estinzioni anticipate, con la seguente formula:
��������������� �� � ��� ��������� � ����������� � ��������������� ����� ���������Il cash flow della Best Estimate della riserva premi è determinato combinando i cash flow di frazioni di premio e premi futuri, col payment pattern che deriva dalla Best Estimate della riserva sinistri.
La recuperabilità da contratti di riassicurazione è stimata attraverso le Best Estimate del ceduto in riassicurazione. Queste sono calcolate separatamente per la Riserva Sinistri e per la Riserva Premi. Le Best Estimate non scontate del ceduto in riassicurazione relative alla Riserva Sinistri (di seguito indicate come UBEL Ceduto Sinistri) sono state stimate utilizzando il dato civilistico e considerando un indice di riassicurazione (di seguito indicato come RR) utilizzando un approccio gross to net.
Per la riserva sinistri relativa ai trattati proporzionali è stata utilizzata la seguente formula:
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Per la riserva sinistri relativa ai trattati non proporzionali, le UBEL Ceduto Sinistri sono state determinate analiticamente caso per caso, come qui di seguito spiegato. Si determina la UBEL per ciascun sinistro ceduto mediante le medesime procedure aziendali che calcolano la singola riserva ceduta civilistica, ma utilizzando un diverso costo:
• nell’approccio civilistico viene utilizzata la riserva case;
• nell’approccio Best Estimate viene utilizzata la riserva UBEL del singolo sinistro.
Il costo UBEL per singolo sinistro è determinato applicando la seguente formula:
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Per la riserva premi sono stati considerati i seguenti elementi: le frazioni di premio (UPR), i premi futuri (FP) e gli abbandoni (Lapse).
Per ciascuna delle tre grandezze è stato determinato un indice di riassicurazione che è pari al rapporto tra il dato Best Estimate non scontato al lordo della riassicurazione ed il dato civilistico al lordo della riassicurazione. In questo modo si sono calcolati i seguenti indici: RR UPR, RR FP e RR Lapse. Applicando questi indici ai dati civilistici del ceduto in riassicurazione si ottiene il valore delle UBEL del Ceduto della riserva premi.
La Best Estimate del ceduto (riserva sinistri e riserva premi) è determinata al netto dell’aggiustamento per il default della controparte.
Il Cash Flow della Best Estimate del ceduto in riassicurazione segue le logiche già illustrate sopra per le Best Estimate della riserva sinistri e della riserva premi.
I valori delle riserve tecniche, espressi in migliaia di Euro, al 31.12.2017 è riportato nelle seguente tabella .
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Il Margine di Rischio è calcolato mediante applicazione della semplificazione prevista dalla normativa e che si fonda sulla proporzionalità tra i futuri SCR e le Best Estimate per ogni Line of Business e per ogni anno di riferimento. Al 31 dicembre 2017 il Margine di Rischio ammonta a circa 24,9 milioni di Euro.
Le Best Estimate consentono alla Compagnia di determinare il valore attuariale (cioè il valore atteso e attualizzato) delle passività. Tuttavia è opportuno avere una misura di volatilità associata al valore delle riserve tecniche. La Compagnia misura tale volatilità col prediction error, ottenuto tramite le fomule chiuse di Mack e di Merz-Wuthrich.
In particolare, utilizzando la metodologia di Mack, vengono determinati tutti i quantili della distribuzione della riserva sinistri. Queste informazioni consentono di fare diverse sensitivity circa il valore delle Best Estimate della riserva sinistri.
Il Margine di Rischio è calcolato mediante applicazione della semplificazione prevista dalla normativa e che si fonda sulla proporzionalità tra i approssima i futuri SCR e le Best Estimate per ogni Line of Business e per ogni anno di riferimento. Al 31 dicembre 2017 il Margine di Rischio ammonta a circa 24,9 milioni di Euro.
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Differenze quantitative e qualitative tra le basi, i metodi e le principali ipotesi utilizzati per la valutazione Solvency II rispetto a quella utilizzata per il bilancio
Le riserve tecniche Solvency II sono inferiori rispetto ai valori Local GAAP. Le Technical Provisions sono state calcolate secondo quanto previsto Regolamento IVASS n.18 del 15 marzo 2016. In particolare le riserve tecniche:
• sono pari alla somma delle Best Estimate e del Risk Margin;
• sono state stimate attraverso metodologie attuariali;
• sono state attualizzate attraverso la curva risk free con volatility adjustment fornita da EIOPA.
Riserve Tecniche calcolate secondo i principi contabili civilistici
Riserva Premi
La riserva premi, costituita dalla riserva per frazioni di premi e dalla riserva per rischi in corso, è determinata in conformità ai paragrafi 2 e seguenti dell’Allegato 15 del Regolamento ISVAP 22/2008.
La composizione della “Riserva premi” per totali 140.518 migliaia di Euro (150.126 migliaia di Euro al 31.12.2016), si riferisce a 140.501 migliaia di Euro al lavoro diretto e 17 migliaia di Euro relativa al lavoro indiretto.
La composizione analitica è evidenziata nella seguente tabella:
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Riserva Sinistri
La riserva sinistri comprende l’ammontare complessivo di tutte le somme che risultano necessarie a far fronte al pagamento dei sinistri ed alle relative spese di liquidazione dirette ed indirette. La riserva viene determinata sulla base delle indicazioni richieste dal paragrafo 21 e seg. dell’Allegato 15 del Regolamento ISVAP nr. 22/2008.
La riserva sinistri viene calcolata con il metodo del costo ultimo.
La Riserva sinistri determinata in 342.756 migliaia di Euro (351.590 migliaia di Euro al 31.12.2016) è così costituita:
(Valori in mgl di Euro)
Riserva per
frazioni di premi
Lav. Diretto
Riserva per rischi
in corso Lav.
Diretto
Totale Lav.
Diretto
31.12.2017
Totale Lav.
Indiretto
31.12.2017
Totale Riserva
Premi 31.12.2017
Totale Riserva
Premi 31.12.2016
INFORTUNI 40.444 0 40.444 0 40.444 38.563MALATTIA 33.872 0 33.872 2 33.874 41.786CORPI DI VEICOLI TERR. 5.870 0 5.870 2 5.872 5.475CORPI VEIC. FERROVIARI 0 0 0 0 0 0CORPI DI VEIC. AEREI 0 0 0 0 0 0CORPI VEIC. MAR., LAC, FL. 22 0 22 0 22 22MERCI TRASPORTATE 59 0 59 0 59 67INCENDIO ED ELEM. NATUR. 8.654 0 8.654 1 8.655 8.874ALTRI DANNI AI BENI 10.230 0 10.230 0 10.230 10.338R.C. AUTOVEICOLI TERR. 21.735 0 21.735 1 21.736 21.892R.C. AEROMOBILI 0 0 0 0 0 0R.C. VEIC.I MAR., LAC.,FL. 21 0 21 0 21 21R.C. GENERALE 5.399 0 5.399 11 5.410 6.928CREDITO 0 0 0 0 0 0CAUZIONE 995 0 995 0 995 1.001PERDITE PECUNIARIE 9.275 0 9.275 0 9.275 11.120TUTELA GIUDIZIARIA 1.852 0 1.852 0 1.852 1.709ASSISTENZA 2.073 0 2.073 0 2.073 2.330
Totale 140.501 0 140.501 17 140.518 150.126
RISERVA PREMI 31.12.2017
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La riserva spese, calcolata sulla base dell’incidenza media osservata negli ultimi esercizi delle spese indirette è pari a 10.527 migliaia di Euro ed è ritenuta sufficiente a coprire le spese che verranno sostenute nei prossimi esercizi.
Aggiustamento di congruità di cui all’art. 77 ter della Direttiva 2009/138/CE
Cargeas Assicurazioni non applica l'aggiustamento di congruità di cui all'art.77 ter della direttiva 2009/138/CE
Aggiustamento per volatilità di cui all’art. 77 quinques della Direttiva 2009/138/CE
Si sottolinea che, nel corso dell’esercizio, la Compagnia ha deciso di non proseguire con l’utilizzo dell’aggiustamento per la volatilità, dato l’impatto solo marginale sia sul requisito patrimoniale di solvibilità (0,2 milioni di Euro al 31.12.2016), che sui fondi propri (1,2 milioni di Euro al 31.12.2016)
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Sinistri e Spese
es.corrente
Spese di
liquidazione
es.corrente
Sinistri e
Spese
es.preced.
Spese di
liquidazione
es.preced. TOTALE
INFORTUNI 12.270 173 17.884 252 30.579 MALATTIA 27.483 1.020 26.108 969 55.580 CORPI DI VEICOLI TERR. 1.955 121 1.286 80 3.442 CORPI VEIC. FERROVIARI - - - - - CORPI DI VEIC. AEREI - - - - - CORPI VEIC. MAR., LAC, FL. - - 10 1 11 MERCI TRASPORTATE 63 3 19 1 86 INCENDIO ED ELEM. NATUR. 4.051 62 5.366 82 9.561 ALTRI DANNI AI BENI 4.967 337 6.046 411 11.761 R.C. AUTOVEICOLI TERR. 35.842 1.370 103.199 3.942 144.353 R.C. AEROMOBILI - - - - - R.C. VEIC.I MAR., LAC.,FL. 13 - 293 11 317 R.C. GENERALE 6.981 142 66.633 1.245 75.001 CREDITO 118 2 826 11 957 CAUZIONE 64 - 1.177 5 1.246 PERDITE PECUNIARIE 1.841 61 2.170 72 4.144 TUTELA GIUDIZIARIA 1.245 31 3.782 93 5.151 ASSISTENZA 349 21 186 11 567
Totale 97.242 3.343 234.985 7.186 342.756
COMPOSIZIONE ANALITICA DELLA RISERVA SINISTRI ANNO 2017
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Pertanto, le Best Estimate relative al bilancio 2017 sono state attualizzate solamente con la curva Risk Free fornita da EIOPA.
Si precisa che Cargeas non applica nè la “struttura transitoria per scadenza dei tassi di
interesse privi di rischio” di cui all'art.308 quater della direttiva 2009/138/CE, né quanto previsto all'art. 308 quinquies della direttiva 2009/138/CE in materia di “applicazione
delle deduzione transitoria”.
Importi recuperabili da contratti di riassicurazione e società veicolo ed eventuali variazioni sostanziali delle ipotesi pertinenti formulate per il calcolo delle riserve tecniche rispetto al periodo di riferimento precedente
Per quanto attiene agli importi recuperabili da contratti di riassicurazione e società veicolo si fa rimando al punto D2
Nessuna variazione metodologica nel calcolo delle riserve tecniche (Best Estimate) è intervenuta rispetto alle valutazioni dell’esercizio precedente.
D.3 ALTRE PASSIVITA’
VALUTAZIONE DELLE ALTRE PASSIVITA’
Di seguito è riportata la valutazione del Market Consistent Balance Sheet (MCBS) al 31.12.2017, per la parte delle passività diverse dalle riserve tecniche, secondo la struttura del Quantitative Reporting Template (QRT) S.02.01.
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(Valori in mgl di Euro)
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Per ciascuna classe di passività diversa dalle riserve tecniche viene fornita di seguito indicazione delle basi, dei metodi e delle principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini Solvency II.
In corso d’esercizio 2017, non sono state apportate modifiche ai criteri ed ai metodi di rilevazione e di valutazione delle passività iscritte nell’ MCBS.
Classe di altre passività
Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Provisions other than technical provisions
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS.
Pension benefit obligations
Ai fini Solvency II i Pension Benefit Obligations sono valutati sulla base dei requisiti richiesti dallo IAS 19, mentre ai fini local la voce relativa al fondo TFR è determinata in base ai contratti di lavoro vigenti ed ai criteri previsti dall’articolo 2 della Legge 29 maggio 1982 n. 297.
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Classe di altre passività
Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Deposits from reinsurers
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Deferred tax liabilities
In conformità all’articolo 15 degli Atti delegati, le imposte differite diverse dalle attività fiscali differite derivanti dal riporto di crediti d'imposta e perdite fiscali non utilizzati sono valutate sulla base della differenza tra i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini Solvency e i valori ascritti alle attività e passività rilevate e valutate a fini fiscali. Inoltre il citato articolo 15, comma 3, dispone che ”le imprese di assicurazione e di riassicurazione ascrivono un valore positivo alle attività fiscali differite solo se è probabile che vi sarà un utile tassabile futuro a fronte del quale potranno essere utilizzate le attività fiscali differite, tenuto conto degli obblighi legali o regolamentari sui termini per il riporto delle perdite fiscali o dei crediti d'imposta non utilizzati”.
Insurance & intermediaries payables
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Reinsurance payables
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
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Classe di altre passività
Basi, metodi e principali ipotesi utilizzate per la valutazione a fini di solvibilità
Payables (trade, not insurance)
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva; nel caso in cui una misurazione ex art. 75 non sia applicabile, la Compagnia, in accordo all’articolo 10 co. 7(b) degli Atti Delegati, ammette come metodo alternativo il metodo reddituale, ossia l’attualizzazione dei flussi futuri.
Any other liabilities, not elsewhere shown
Le passività rientranti in tale classe sono valutate coerentemente con i principi contabili internazionali IFRS/IAS, a condizione che tali principi includano metodi di valutazione coerenti con l’approccio di valutazione di cui all’art.75 della Direttiva.
Nella tabella sottostane, separatamente per ciascuna classe di passività diverse dalle riserve tecniche, è fornita una spiegazione qualitativa delle principali differenze tra valori local e valori Solvency II.
Pension benefit obligations
Ai fini Solvency II la compagnia ridetermina l’ammontare dei Pension Benefit Obligations sulla base dei requisiti valutativi richiesti dallo IAS 19. Secondo la normativa nazionale la voce relativa al fondo TFR è determinato in base ai contratti di lavoro vigenti ed ai criteri previsti dall’articolo 2 della Legge 29 maggio 1982 n. 297.
Deferred tax liabilities Ai fini Solvency II le imposte differite passive sono valutate sulla base della differenza tra i valori delle attività e passività a fini Solvency e i valori delle attività e passività a fini fiscali. Ai fini local invece le stesse sono valutate sulla base della normativa fiscale vigente. La Compagnia non iscritto imposte differite passive a fini local.
Si precisa che non sono state effettuate valutazioni discrezionali che potrebbero avere un impatto sostanziale sugli importi rilevati.
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Altre informazioni per classi di passività
Contratti di Leasing
Con riferimento alla data del 31 dicembre 2017, Cargeas Assicurazioni non ha in essere contratti di Leasing.
Passività Fiscali Differite
La Società non ha contabilizzato passività fiscali differite nel bilancio civilistico Local ma presenta crediti per imposte anticipate.
Le passività fiscali differite sono state calcolate solo nel bilancio SII “MCBS” (i.e., Market Consistent Balance Sheet) e sono rappresentate nella seguente tabella:
(Valori in mgl di Euro)
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Il totale delle DTL Ires/Irap SII è pari a 32.013 migliaia di Euro.
Le passività fiscali differite, rilevate come detto al paragrafo precedente nel bilancio SII “MCBS”, sono state considerate come interamente riversate nel primo esercizio successivo alla loro determinazione (2018).
I principali adjustments Solvency II che hanno originato differenze temporanee tassabili sono riferibili alla valorizzazione al fair value delle componenti patrimoniali e del relativo confronto con quanto iscritto nel bilancio local.
Ai fini IRAP, considerando (i) la rilevante eccedenza di DTL rispetto alle DTA, pari a circa 6.007 migliaia di Euro (7.084 migliaia di Euro SII IRAP DTL al netto di -1.077 migliaia di Euro SII IRAP DTA), che, di fatto, rende superflua ogni analisi di recuperabilità delle DTA rilevate nel SII “MCBS” e (ii) l’esiguo ammontare delle DTA IRAP, si ritiene superfluo indagare la possibilità di azzeramento.
Le assumptions alla base del piano di rientro
In linea con quanto fatto in precedenza, si sono determinati i complessivi ammontari delle differenze temporanee, attive e passive.
Netting DTA/DTL IRES SII e LOCAL
Il procedimento di netting è stato effettuato successivamente alla creazione del piano (cui si fa rimando al paragrafo E.2 “Recoverability test”), in modo da determinare l’impatto netto totale della fiscalità differita ed anticipata.
(Valori in mgl di Euro)
La tabella di cui sopra mostra che le Imposte differite passive SII (DTL) pari a 24.929 migliaia di Euro, sono maggiori delle imposte differite attive SII (DTA) pari a Euro 3.789 migliaia di Euro.
Differenze temporanee IRES TOTALI
Totale. DTA IRESLOCAL GAAP 11.650
Totale DTL IRES LOCAL GAAP -
TOT. DTA IRES nette local GAAP 11.650
Totale DTA IRES SII 3.789
Totale DTL IRES SII - 24.929
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A livello Local Gaap non vi sono DTL IRES, mentre le DTA IRES ammontano a 11.650 migliaia di Euro.
Perdite fiscali e Crediti d’imposta – Cargeas non ha perdite fiscali e non ha poste suscettibili di generare passività fiscali differite, a parte quelle sopra esposte.
Obbligazioni Passive - Nel suo bilancio Cargeas Assicurazioni non ha obbligazioni passive diverse dal TFR e dalla Cassa di Assistenza per i Dirigenti cui si fa rimando ai capitoli successivi.
Passività relative ai benefici per i dipendenti: Di seguito vengono riportate le valutazioni attuariali per le passività relative ai benefici ai dipendenti suddivise per categoria
Trattamento di Fine Rapporto
Al 31 dicembre 2017 è stata effettuata la valutazione attuariale dell’obbligazione secondo il principio contabile IAS 19. E’ stato quindi determinato il valore attuale medio dell’obbligazione a “benefici definiti” relativa agli impegni derivanti dall’accantonamento del “TFR” da parte della Compagnia.
Per valore attuale medio di un’obbligazione a “benefici definiti” si intende il valore attuale degli oneri futuri previsti come i pagamenti necessari per estinguere l’obbligazione derivante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti.
In particolare: • per costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente si intende
l’incremento del valore attuale medio delle obbligazioni a benefici definiti risultante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente;
• per interessi passivi si intende l’incremento che il valore attuale medio di
un’obbligazione a benefici definiti subisce in un esercizio per il fatto che la data
di pagamento del beneficio diventi più vicina di un’unità di tempo (esercizio).
L’obbligazione è stata determinata attraverso il “Metodo del Credito Unitario” che “considera ogni periodo di lavoro fonte di un’unità aggiuntiva di diritto ai benefici e
misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell’obbligazione finale” (punti 67-68 dello IAS19 Revised). Si tratta, quindi, di un’impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio dell’obbligazione della “Società”, in questo caso ai fini del “TFR”.
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Metodologia Attuariale
La metodologia può essere riassunta nei seguenti punti:
1. Proiezione, per ciascun dipendente in essere alla data di valutazione, del “TFR” maturato fino all’epoca stimata del pensionamento;
2. Determinazione, per ciascun dipendente in essere alla data di valutazione e per ciascun anno fino all’epoca stimata del pensionamento, dei pagamenti probabilizzati del “TFR” che dovranno essere effettuati dalla Società a cui appartiene il dipendente in caso di licenziamento, richieste di anticipo, dimissioni volontarie, invalidità, morte e pensionamento;
3. Attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato. Tale approccio è in linea con quanto indicato dall’ “Ordine Nazionale degli Attuari”.
Ipotesi
Nella fattispecie, le principali ipotesi adottate sono state le seguenti:
Risultati della valutazione
Di seguito viene riportato l’importo della passività per l’obbligazione relativa al “TFR” al 31 dicembre 2017 calcolato sulla base della metodologia precedentemente illustrata.
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Valore attuale medio al 31 dicembre 2017 dell’obbligazione a benefici definiti
relativa al “TFR”
Cassa Assistenza per i Dirigenti
E’ stata effettuata la valutazione attuariale, secondo il Principio Contabile Internazionale IAS19, della Cassa Assistenza per i Dirigenti della Compagnia alla data del 31 dicembre 2017, sulla base dei Dirigenti attivi ed in quiescenza.
E’ stato determinato il valore attuale medio al 31 dicembre 2017 dell’obbligazione a “benefici definiti” relativa agli impegni derivanti dall’accantonamento della Cassa Assistenza per i Dirigenti della Società con evidenza sia del costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente sia degli interessi passivi.
Al fine della valutazione, è stato proiettato l’ammontare della variazione media annua dei costi di rimborso assicurativo per spese mediche. Per valore attuale medio di un’obbligazione a “benefici definiti” si intende il valore attuale degli oneri futuri previsti come i pagamenti necessari per estinguere l’obbligazione derivante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente ed in quelli precedenti.
In particolare: • Per costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente si intende
l’incremento del valore attuale medio delle obbligazioni a benefici definiti risultante dall’attività lavorativa svolta dal dipendente nell’esercizio corrente;
• Per interessi passivi si intende l’incremento che il valore attuale medio di un’obbligazione a benefici definiti subisce in un esercizio per il fatto che la data di pagamento del beneficio diventi più vicina di un’unità di tempo (esercizio).
(Valori in mgl di Euro)
DATA VALUTAZIONE 31/12/2017
Obbligazione Totale IAS 19 1.113
Obbligazione principi contabili civilistisci 1.050
Cargeas Assicurazioni S.p.A.
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Metodologia Attuariale
Le obbligazioni sono state determinate attraverso il “Metodo del Credito Unitario” che “considera ogni periodo di lavoro fonte di un’unità aggiuntiva di diritto ai benefici e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell’obbligazione finale” (punti 67-68 dello IAS19 Revised). Si tratta, quindi, di un’impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della “Società”.
Le prestazioni sanitarie vengono e verranno erogate:
• ai dirigenti in attività ed al loro nucleo familiare; • ai dirigenti attualmente in pensione ed al loro nucleo familiare;
ed è stato considerato il rimborso medio assicurativo proiettato in base ad alcune ipotesi
Di seguito sono riassunti i passaggi essenziali della valutazione attuariale:
1. Determinazione, per ciascun dipendente in essere alla data di valutazione, dei pagamenti probabilizzati che dovranno essere effettuati dalla “Società”;
2. Attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato;
3. Per ciascun dirigente in attività è stato operato un riproporzionamento dei pagamenti, probabilizzati e attualizzati alla data di valutazione, in base all’anzianità alla medesima data rispetto all’anzianità alla data in cui avviene ciascun pagamento probabilizzato mentre per i dirigenti già in pensione non è stato operato tale riproporzionamento, in quanto il valore attuale dei pagamenti previsti deve essere disponibile in un'unica somma alla data di valutazione per far fronte alle prestazioni sanitarie future.
Ipotesi
Nella fattispecie, le principali ipotesi adottate sono state le seguenti:
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Risultati della valutazione
Di seguito viene riportato l’importo della passività per l’obbligazione relativa alla Cassa Assistenza dei Dirigenti della “Società” calcolato sulla base della metodologia e delle ipotesi precedentemente illustrati.
“Valore attuale medio al 31 dicembre 2017 delle obbligazioni a benefici definiti”
D.4 METODI ALTERNATIVI DI VALUTAZIONE
CARGEAS Assicurazioni non utilizza metodi alternativi di valutazione delle proprie poste.
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(Valori in mgl di Euro)
DATA VALUTAZIONE 31/12/2017
Obbligazione Totale IAS 19 978
Cargeas Assicurazioni S.p.A.
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D.5 ALTRE INFORMAZIONI
Aggregazione di classi nelle Sez. D.1 Attività” e “D.3 Altre Passività
L’aggregazione in classi rilevanti delle attività e delle altre passività riflette fedelmente la struttura del Quantitative Reporting Template S.02.01.
Si ritiene che tale struttura fornisca un’adeguata rappresentazione dello stato patrimoniale della Compagnia, tenuto conto della natura, della funzione, del rischio e della significatività delle proprie attività e delle passività diverse dalle riserve tecniche.
Cargeas Assicurazioni non ha utilizzato classi diverse da quelle previste nel modello quantitativo S.02.01
Si precisa inoltre che la compagnia non ha applicato valutazioni discrezionali su poste di bilancio che potrebbero avere avuto un impatto sostanziale sui valori iscritti e non ha apportato modifiche ai criteri ed ai metodi di rilevazione e di valutazione durante il periodo di riferimento.
Ulteriori informazioni per le seguenti classi di attività:
Valutazione alle attività immateriali rilevanti: tutte le le attività immateriali sono valutate a zero
Valutazione delle attività finanziarie rilevanti: tutte le attività finanziarie della Compagnia sono quotate su “mercati attivi” e quindi al Fair Price. La loro valorizzazione è effettuata con riferimento a quanto riportato da strumenti attendibili e ampiamente diffusi sul mercato (Bloomberg).
Costituisce unica eccezione una partecipazione in un “Consorzio di servizi del Gruppo
UBI Banca” (UBISS), valorizzata al costo d’acquisto in quanto non quotata.
Operazioni di leasing finanziario e operativo: Cargeas non ha in essere contratti di leasing finanziario e operativo
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E GESTIONE DEL CAPITALE
E.1 FONDI PROPRI
Obiettivi e politiche di gestione dei Fondi Propri
La società controllante di Cargeas Assicurazioni BNP Paribas Cardif S.A. ha convenuto che, nel rispetto delle normative applicabili, delle disposizioni di legge e nella misura in cui ciò sia compatibile con il margine di solvibilità, l'equilibrio finanziario, la stabilità, l'adeguatezza patrimoniale e la copertura del rischio dell'impresa, l'obiettivo sarà la massima distribuzione possibile dei dividendi ordinari dei profitti netti della Compagnia, fermo restando che ogni decisione in materia di distribuzione dei dividendi dovra rispettare i regolamenti e politiche esistenti, i bisogni di finanziamento, i limiti prudenziali dichiarati e il livello di solvibilità atteso.
La tabella sotto mostra informazioni in merito alla struttura, l’importo e la qualità degli Own Funds al 31.12.2017, sulla base della struttura del relativo Quantitative Reporting Template (S.23.01).
(Valori in mgl di Euro)
Il valore dei Fondi Propri al 31.12.2017 risulta pari a 146.519 migliaia di Euro, al netto quota di utile da distribuire pari a 34.311 migliaia di Euro. Pertanto il valore dei Fondi Propri al lordo dei dividendi risulta pari 180.831 migliaia di Euro.
Tutti i componenti dei Fondi Propri delle Compagnia sono classificati come Tier 1. Si tratta infatti di elementi dei Fondi Propri della massima qualità, che rispettano pienamente i requisiti definiti dall’articolo 93 della Direttiva Solvency II:
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• disponibilità permanente, • subordinazione, • durata sufficiente, • assenza di incentivi a rimborsare, • assenza di costi obbligatori di servizio, • assenza di vincoli,
e presentano tutti gli aspetti di cui all’articolo 71 degli Atti delegati.
In particolare, come illustrato nella tabella precedente, i Fondi Propri della Compagnia al 31.12.2017 comprendono i seguenti elementi:
• capitale sociale, interamente versato; • riserva sovrapprezzo di emissioni; • riserva di riconciliazione.
Tutti gli elementi dei Fondi Propri della Compagnia rispettano i requisiti in precedenza elencati e in particolare:
• sono disponibili per assorbire interamente le perdite nella prospettiva di continuità aziendale, nonché in caso di liquidazione (disponibilità permanente);
• in caso di liquidazione sono interamente disponibili per assorbire le perdite e il rimborso dell’elemento al possessore avviene solo dopo che sono state onorate tutte le altre obbligazioni, comprese quelle di assicurazione e di riassicurazione nei confronti dei contraenti e dei beneficiari dei contratti di assicurazione e di riassicurazione (subordinazione);
• sono privi di scadenza.
Dal momento che tutti i componenti dei Fondi Propri delle Compagnia sono classificati come Tier 1, l’interno importo è ammissibile alla copertura del MCR e del SCR, come illustrato nella seguente tabella.
(Valori in mgl di Euro)
Le restrizioni infatti riguardano i limiti previsti per l’ammissibilità di ciascun Tier alla copertura dei requisiti di capitale che sono stabiliti in proporzione al MCR e/o al SCR. In particolare, come mostrato dalla figura seguente, tra le componenti del SCR almeno il 50% devono essere elementi identificati come Tier 1 e gli elementi identificati come Tier 3 non devono superare il 15% del totale, mentre l’MCR deve essere composto per almeno l’80% da elementi identificati come Tier 1, mentre non sono ammessi elementi di Tier 3.
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Own Funds – Differenze rispetto al Capitale esposto nel bilancio civilistico
Tra i componenti dei Basic Own Funds, la “Reconciliation reserve” include le riserve di patrimonio netto non incluse nelle voci relative al capitale sociale e riserva per sovrapprezzo azioni e include altresì la somma delle differenze di valutazione emergenti tra i principi contabili nazionali e quelli previsti da Solvency II.
La Reconciliation Reserve al 31.12.2017 ammonta a Euro 113.268 migliaia di Euro e gli elementi che compongono tale voce fanno riferimento ai seguenti elementi:
• riserva legale per 6.563 migliaia di Euro; • riserva straordinaria e fondo di organizzazzione per 15.837 migliaia di Euro; • altre riserve (riserva per avanzo di fusione) per 29.929 migliaia di Euro; • differenze di valutazione tra i principi Local e Solvency II, riepilogati nella
seguente tabella, per 60.940 migliaia di Euro.
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(Valori in mgl di Euro)
Variazione dei fondi propri e delle passività subordinate nel periodo di
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Rispetto al valore del 31.12.2016, pari 158.996 migliaia di Euro, i Fondi Propri sono diminuiti nel corso del 2017 di 12.476 migliaia di Euro, passando, al 31.12.2017, al valore di 146.519 migliaia di Euro.
Tale variazione è dovuta alla riduzione della riserva di riconciliazione per il medesimo importo, principalmente dovuto alle rettifiche del FV del portafoglio titoli per -10.110 migliaia di Euro e alle rettifiche delle riserve tecniche BEL (-14.208 migliaia di Euro) parzialmente compensata da quelle a carico dei riassicuratori (5.482 migliaia di Euro).
Esponiamo di seguito una tabella che mostra l’origine delle differenze:
(Valori in mgl di Euro)
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Precisiamo che gli elementi dei fondi propri di Cargeas non sono soggetti alle disposizioni transitorie di cui all'art.308 ter, paragrafi 9 e 10, della direttiva 2009/138/CE e non sono previste controparti (o gruppo di controparti) per gli elementi di cui all'art.89, paragrafo 1, lettere a), b) e c) della direttiva 2009/138/CE. Inoltre non vi sono in essere elementi dedotti dai fondi propri e restrizioni significative che incidano sulla disponibilità e trasferibilità dei fondi all’interno dell’impresa.
Ulteriori indicatori di solvibilità utilizzati dalla Compagnia
Non vi sono ulteriori indicatori di solvibilità utilizzati dalla Compagnia, oltre a quelli già previsti dalla normativa.
E.2 REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA’ E REQUISITO
PATRIMONIALE MINIMO
La Compagnia effettua il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità basandosi sulla Formula Standard. Il Requisito Patrimoniale di Solvibilità alla data del 31 dicembre 2017 ammonta a circa 91,7 milioni di Euro, mentre il Requisito Patrimoniale Minimo ammonta a circa 41,2 milioni di Euro.
Il Requisito Patrimoniale di Solvibilità è stato calcolato secondo quanto disciplinato dal Regolamento Delegato 2015/35 che a sua volta integra la Direttiva Solvency II 2009/138/CE.
Nella tabella sotto riportata si riepilogano i principali rischi che compongono il Requisito Patrinomiale di Solvibilità e il Capitale Minimo Richiesto alla data del 31 dicembre 2017:
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Risulta evidente che il maggior rischio che la Compagnia si trova a fronteggiare è l’Underwriting Risk (nelle due componenti Health e Non-Life) con un assorbimeneto di capitale pari a, 52,6 milioni di Euro e 75,4 milioni di Euro. Il Market Risk è, tra i rischi finanziari, il rischio più significativo con un assorbimento di capitale pari a 26,2 milioni di Euro.
Si sottolinea che la Compagnia, per il calcolo del Counterpary Defaul Risk, utilizza la semplificazione per il calcolo della Risk Mitigation consentita dalla normativa.
Cargeas non utilizza parametri specifici dell'impresa a norma dell'art.104, paragrafo 7, della Direttiva 2009/138/CE.
Di seguito si espone una tabella riassuntiva relativa agli Own Funds, il Tiering ed i ratio di copertura
(Valori in mgl di Euro)
Al fine di verificare la capacità della Società di assorbire la fiscalità differita nonché quella generata dalla perdita conseguente all’applicazione di stress sull’SCR, sono stati ipotizzati diversi scenari sulla base di condizioni avverse ritenute attendibili e proiettate su un orizzonte temporale.
Il Recoverability test
Per la verifica in corso sono stati utilizzati i dati relativi agli scenari del Piano Industriale triennale (MYB) ultimo approvato nel corso del 2017.
Si precisa che le imposte DTA iscritte nell’SCR vengono compensate con le DTL nette presenti nell’economic balance sheet.
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� Sono stati definiti alcuni drivers nel piano industriale tra gli elementi reddituali al fine di determinare il «Business in Force» ed il «New Business» al quale sono stati applicati specifici gli scenari di stress.
� Sono stati proiettati gli scenari di stress (di natura tecnica e finanziaria) da inserire nel piano di recuperabilità, con particolare riferimento al New Business e degli elementi da eliminare per le verifiche di “doppio computo”;
� È stato quindi determinato il piano di utili futuri “post stress” ( c.d. Piano stressato”) utilizzato ai fini delle verifiche di recuperabilità di cui sopra.
� Una volta determinato il piano di rientro delle imposte anticipate e differite ed i futuri redditi imponibili, si è effettuato un confronto per determinare la quota parte delle differenze temporanee che dà origine a DTA iscrivibili in funzione dei redditi sopra determinati.
� Sono stati considerati gli effetti della sola imposta IRES 24%
Il recoverability test si è concluso con esiti soddisfacenti.
E.3 UTILIZZO DEL SOTTOMODULO DI RISCHIO AZIONARIO BASATO
SULLA DURATA NEL CALCOLO DEL REQUISITO PATRIMONIALE
DI SOLVIBILITA’
Cargeas non utilizza parametri specifici dell'impresa a norma dell'art.104, paragrafo 7, della Direttiva 2009/138/CE e non ricorre all’utilizzo del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata nel calcolo del “requisito patrimoniale di solvibilità”.
E.4 DIFFERENZE TRA LA FORMULA STANDARD E IL MODELLO
INTERNO UTILIZZATO
La Compagnia non utilizza modelli interni, ma effettua il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità basandosi sulla Formula Standard.
E.5 INOSSERVANZA DEL REQUISITO PATRIMONIALE MINIMO E
INOSSERVANZA DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA’
La Compagnia ad oggi è sempre stata in grado di rispettare il Requisito Patrimoniale Minimo ed il Requisito Patrimoniale di Solvibilità.
Al fine di mitigare il rischio di inosservanza del requisito minimo o del requisito patrimoniale di solvibilità, monitora costamente i risultati della Formula Standard. In
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particolare vengono effettuate analisi di scostamento su base trimestrale, nonché analisi di scenario (per i dettagli si rimanda al paragrafo C.7). Inoltre vengono performate analisi di impatto ogni qual volta la Compagnia abbia necessità di intraprendere operazioni inusuali (rispetto al proprio business), oppure di impatto rilevante. Tra queste operazioni si ravvisano a titolo esemplificativo: investimenti in nuove categorie di asset, lancio di nuovi prodotti o restyling di prodotti già esistenti, variazioni significative del piano di cessione in riassicurazione, ecc.. Il principale fattore che potrebbe generare criticità, incrementando singificativamente il requisito patrimoniale di solvibilità, è relativo alla possibile introduzione di un assorbimento di capitale sui titoli governativi. La Compagnia, conscia della propria esposizione verso tale categoria di asset, ha intrapreso un percorso di diversificazione al fine di ridurre la propria esposizione (entro limiti sostenibili).
E.6 ALTRE INFORMAZIONI
Tutte le informazioni sono state esplicitate nei paragrafi precedenti cui si fa rimando.
Milano, 26 Aprile 2018
CARGEAS Assicurazioni S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione
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ANNEX
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Annex I
S .02.01.02
Balance sheet
Solvency II
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Assets C0010
Intangible assets R0030 0
Deferred tax assets R0040 0
Pension benefit surplus R0050 0
Property, plant & equipement held for own use R0060 335
Investments (other than assets held for index-linked and unit-linked contracts) R0070 516.906
Property (other than for own use) R0080 0
Holdings in related undertakings, including participations R0090 0
Equities R0100 1.912
Equities - listed R0110 1.142
Equities - unlisted R0120 770
Bonds R0130 470.625
Government Bonds R0140 355.301
Corporate Bonds R0150 115.324
Structured notes R0160 0
Collateralised securities R0170 0
Collective Investments Undertakings R0180 44.369
Derivatives R0190 0
Deposits other than cash equivalents R0200 0
Other investments R0210 0
Assets held for index-linked and unit-linked contracts R0220 0
Loans and mortgages R0230 0
Loans on policies R0240 0
Loans and mortgages to individuals R0250 0
Other loans and mortgages R0260 0
Reinsurance recoverables from: R0270 36.030
Non-life and health similar to non-life R0280 36.030
Non-life excluding health R0290 27.470
Health similar to non-life R0300 8.560
Life and health similar to life, excluding health and index-linked and unit-linked R0310 0
Health similar to life R0320 0
Life excluding health and index-linked and unit-linked R0330 0
Life index-linked and unit-linked R0340 0
Deposits to cedants R0350 0
Insurance and intermediaries receivables R0360 16.948
Reinsurance receivables R0370 882
Receivables (trade, not insurance) R0380 25.398
Own shares (held directly) R0390 0
Amounts due in respect of own fund items or initial fund called up but not yet R0400 0
Cash and cash equivalents R0410 50.278
Any other assets, not elsewhere shown R0420 3.464
Total assets R0500 650.240
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Solvency II
value
Liabilities C0010
Technical provisions – non-life R0510 400.209
Technical provisions – non-life (excluding health) R0520 288.509
TP calculated as a whole R0530 0
Best Estimate R0540 270.602
Risk margin R0550 17.907
Technical provisions - health (similar to non-life) R0560 111.699
TP calculated as a whole R0570 0
Best Estimate R0580 104.624
Risk margin R0590 7.075
Technical provisions - life (excluding index-linked and unit-linked) R0600 0
Technical provisions - health (similar to life) R0610 0
TP calculated as a whole R0620 0
Best Estimate R0630 0
Risk margin R0640 0
Technical provisions – life (excluding health and index-linked and unit-linked) R0650 0
TP calculated as a whole R0660 0
Best Estimate R0670 0
Risk margin R0680 0
Technical provisions – index-linked and unit-linked R0690 0
TP calculated as a whole R0700 0
Best Estimate R0710 0
Risk margin R0720 0
Contingent liabilities R0740 0
Provisions other than technical provisions R0750 524
Pension benefit obligations R0760 2.031
Deposits from reinsurers R0770 13.016
Deferred tax liabilities R0780 15.533
Derivatives R0790 0
Debts owed to credit institutions R0800 0
Financial liabilities other than debts owed to credit institutions R0810 0
Insurance & intermediaries payables R0820 6.677
Reinsurance payables R0830 1.729
Payables (trade, not insurance) R0840 10.373
Subordinated liabilities R0850 0
Subordinated liabilities not in BOF R0860 0
Subordinated liabilities in BOF R0870 0
Any other liabilities, not elsewhere shown R0880 19.318
Total liabilities R0900 469.410
Excess of assets over liabilities R1000 180.831
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Annex I
S .05.01.02 1000
Premiums, claims and expenses by line of business
Medical
expense
insurance
Income
protection
insurance
Workers'
compensation
insurance
Motor
vehicle
liability
insurance
Other motor
insurance
Marine, aviation and
transport insurance
Fire and
other damage
to property
insurance
General
liability
insurance
Credit and
suretyship
insurance
C0010 C0020 C0030 C0040 C0050 C0060 C0070 C0080 C0090
Premiums written
Gross - Direct Business R0110 3.980 73.078 0 56.173 15.572 186 37.292 13.819 539
Gross - Proportional reinsurance accepted R0120 0 3 0 1 1 0 -654 -391 0
Gross - Non-proportional reinsurance accepted R0130 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers' share R0140 611 4.756 0 609 314 112 3.482 436 314
Net R0200 3.369 68.325 0 55.565 15.259 74 33.156 12.993 225
Premiums earned
Gross - Direct Business R0210 14.236 68.857 0 56.331 15.174 194 37.121 13.882 691
Gross - Proportional reinsurance accepted R0220 0 1 0 0 1 0 -634 -379 0
Gross - Non-proportional reinsurance accepted R0230 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers' share R0240 657 3.195 0 1.373 311 116 3.520 472 467
Net R0300 13.579 65.663 0 54.959 14.864 78 32.968 13.031 224
Claims incurred
Gross - Direct Business R0310 15.218 27.330 0 38.046 9.158 136 15.732 -7.242 845
Gross - Proportional reinsurance accepted R0320 0 0 0 0 0 0 152 58 0
Gross - Non-proportional reinsurance accepted R0330 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers' share R0340 14 628 0 97 205 81 1.563 -1.913 636
Net R0400 15.204 26.702 0 37.949 8.954 55 14.321 -5.271 210
Changes in other technical provisions
Gross - Direct Business R0410 0 0 0 0 -47 -1 -97 0 0
Gross - Proportional reinsurance accepted R0420 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Gross - Non- proportional reinsurance accepted R0430 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers'share R0440 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Net R0500 0 0 0 0 -47 -1 -97 0 0
Expenses incurred R0550 2.777 24.529 0 17.070 5.881 54 12.290 4.531 378
Other expenses R1200
Total expenses R1300
Line of Business for: non-life insurance and reinsurance obligations (direct business and accepted proportional reinsurance)
Legal expenses
insuranceAssistance
Miscellaneou
s financial
loss
Health CasualtyM arine, aviation,
transportProperty
C0100 C0110 C0120 C0130 C0140 C0150 C0160 C0200
Premiums written
Gross - Direct Business R0110 6.048 6.880 3.495 0 0 0 0 217.062
Gross - Proportional reinsurance accepted R0120 0 0 0 0 0 0 0 -1.039
Gross - Non-proportional reinsurance accepted R0130 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers' share R0140 0 3.382 448 0 0 0 0 14.463
Net R0200 6.048 3.498 3.047 0 0 0 0 201.560
Premiums earned 0 0 0 0 0 0 0 0
Gross - Direct Business R0210 5.905 6.990 5.340 0 0 0 0 224.722
Gross - Proportional reinsurance accepted R0220 0 0 0 0 0 0 0 -1.010
Gross - Non-proportional reinsurance accepted R0230 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers' share R0240 0 3.434 598 0 0 0 0 14.143
Net R0300 5.905 3.555 4.742 0 0 0 0 209.568
Claims incurred 0 0 0 0 0 0 0 0
Gross - Direct Business R0310 824 1.204 516 0 0 0 0 101.768
Gross - Proportional reinsurance accepted R0320 0 0 0 0 0 0 0 210
Gross - Non-proportional reinsurance accepted R0330 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers' share R0340 0 951 88 0 0 0 0 2.350
Net R0400 824 253 428 0 0 0 0 99.629
Changes in other technical provisions 0 0 0 0 0 0 0 0
Gross - Direct Business R0410 0 0 0 0 0 0 0 -144
Gross - Proportional reinsurance accepted R0420 0 0 0 0 0 0 0 0
Gross - Non- proportional reinsurance accepted R0430 0 0 0 0 0 0 0 0
Reinsurers'share R0440 0 0 0 0 0 0 0 0
Net R0500 0 0 0 0 0 0 0 -144
Expenses incurred R0550 1.959 1.926 1.323 0 0 0 0 72.716
Other expenses R1200 0 0 0 0 0 0 0 -1.156
Total expenses R1300 0 0 0 0 0 0 0 73.873
Line of Business for: non-life insurance
and reinsurance obligations (direct
business and accepted proportional
reinsurance)
Line of business for:
accepted non-proportional reinsurance
Total
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Total
Health
insurance
Insurance
with profit
participation
Index-linked
and unit-
linked
insurance
Other life
insurance
Annuities
stemming from
non-life
insurance
contracts and
relating to
health insurance
obligations
Annuities stemming
from non-life
insurance contracts
and relating to
insurance obligations
other than health
insurance obligations
Health
reinsuranceLife reinsurance
C0210 C0220 C0230 C0240 C0250 C0260 C0270 C0280 C0300
Premiums written
Gross R1410
Reinsurers' share R1420
Net R1500
Premiums earned
Gross R1510
Reinsurers' share R1520
Net R1600
Claims incurred
Gross R1610
Reinsurers' share R1620
Net R1700
Changes in other technical provisions
Gross R1710
Reinsurers' share R1720
Net R1800
Expenses incurred R1900
Other expenses R2500
Total expenses R2600
Line of Business for: life insurance obligationsLife reinsurance
obligations
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Annex I
S.23.01.01 1000
Own funds
TotalTier 1 -
unrestricted
Tier 1 -
restricted Tier 2 Tier 3
C0010 C0020 C0030 C0040 C0050
Basic own funds before deduction for participations in other financial sector as foreseen in article 68 of
Delegated Regulation (EU) 2015/35
Ordinary share capital (gross of own shares) R0010 32.812 32.812
Share premium account related to ordinary share capital R0030 439 439
Iinitial funds, members' contributions or the equivalent basic own - fund item for mutual and mutual-type undertakings R0040
Subordinated mutual member accounts R0050
Surplus funds R0070
Preference shares R0090
Share premium account related to preference shares R0110
Reconciliation reserve R0130 113.268 113.268
Subordinated liabilities R0140
An amount equal to the value of net deferred tax assets R0160
Other own fund items approved by the supervisory authority as basic own funds not specified above R0180
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation reserve and do not
meet the criteria to be classified as Solvency II own funds
Own funds from the financial statements that should not be represented by the reconciliation reserve and do not meet the
criteria to be classified as Solvency II own fundsR0220
Deductions
Deductions for participations in financial and credit institutions R0230
Total basic own funds after deductions R0290 146.519 146.519
Ancillary own funds
Unpaid and uncalled ordinary share capital callable on demand R0300
Unpaid and uncalled initial funds, members' contributions or the equivalent basic own fund item for mutual and mutual - type
undertakings, callable on demandR0310
Unpaid and uncalled preference shares callable on demand R0320
A legally binding commitment to subscribe and pay for subordinated liabilities on demand R0330
Letters of credit and guarantees under Article 96(2) of the Directive 2009/138/EC R0340
Letters of credit and guarantees other than under Article 96(2) of the Directive 2009/138/EC R0350
Supplementary members calls under first subparagraph of Article 96(3) of the Directive 2009/138/EC R0360
Supplementary members calls - other than under first subparagraph of Article 96(3) of the Directive 2009/138/EC R0370
Other ancillary own funds R0390
Total ancillary own funds R0400
Available and eligible own funds
Total available own funds to meet the SCR R0500 146.519 146.519
Total available own funds to meet the MCR R0510 146.519 146.519
Total eligible own funds to meet the SCR R0540 146.519 146.519
Total eligible own funds to meet the MCR R0550 146.519 146.519
SCR R0580 91.716
MCR R0600 41.272
Ratio of Eligible own funds to SCR R0620 160%
Ratio of Eligible own funds to MCR R0640 355%
C0060
Reconciliation reserve
Excess of assets over liabilities R0700 180.831
Own shares (held directly and indirectly) R0710
Foreseeable dividends, distributions and charges R0720 34.311
Other basic own fund items R0730 33.251
Adjustment for restricted own fund items in respect of matching adjustment portfolios and ring fenced funds R0740
Reconciliation reserve R0760 113.268
Expected profits
Expected profits included in future premiums (EPIFP) - Life business R0770
Expected profits included in future premiums (EPIFP) - Non- life business R0780 8.277
Total Expected profits included in future premiums (EPIFP) R0790 8.277
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Annex I
S .19.01.21
Non-life Insurance Claims Information
Total Non-Life Business
Z0010
Gross Claims Paid (non-cumulative)
(absolute amount)
Year 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 & +
C0010 C0020 C0030 C0040 C0050 C0060 C0070 C0080 C0090 C0100 C0110 C0170 C0180
Prior R0100 18.089 R0100 4.939 18.089
N-9 R0160 54.319 47.980 19.508 7.855 4.697 1.884 2.518 1.459 2.948 1.508 R0160 1.508 144.677
N-8 R0170 44.128 36.269 14.419 6.911 3.062 1.578 2.208 1.778 1.631 R0170 1.631 111.984
N-7 R0180 34.577 28.672 16.933 4.470 1.573 1.830 1.111 1.136 R0180 1.136 90.302
N-6 R0190 32.710 30.093 14.302 5.279 4.122 3.295 1.247 R0190 1.247 91.048
N-5 R0200 31.504 31.722 11.321 5.399 2.402 2.447 R0200 2.447 84.795
N-4 R0210 33.999 32.519 13.946 3.922 1.450 R0210 1.450 85.836
N-3 R0220 33.489 30.109 14.808 3.682 R0220 3.682 82.088
N-2 R0230 34.677 28.324 12.839 R0230 12.839 75.841
N-1 R0240 37.827 29.387 R0240 29.387 67.214
N R0250 44.186 R0250 44.186 44.186
Total R0260 104.452 896.059
Gross undiscounted Best Estimate Claims Provisions
(absolute amount)
Year 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 & +
C0200 C0210 C0220 C0230 C0240 C0250 C0260 C0270 C0280 C0290 C0300 C0360
Prior R0100 43.168 R0100 43.168
N-9 R0160 14.295 11.225 R0160 11.225
N-8 R0170 13.392 9.905 R0170 9.905
N-7 R0180 13.571 9.769 R0180 9.769
N-6 R0190 18.423 13.789 R0190 13.789
N-5 R0200 21.174 15.577 R0200 15.577
N-4 R0210 22.238 18.019 R0210 18.019
N-3 R0220 28.436 20.380 R0220 20.380
N-2 R0230 37.476 23.546 R0230 23.546
N-1 R0240 69.221 39.037 R0240 39.037
N R0250 80.063 R0250 80.063
Total R0260 284.479
Accident year /
Underwriting year
Development year In Current
year
Sum of years
(cumulative)
Development year Year end
(discounted
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Annex I
S .25.01.21
Solvency Capital Requirement - for undertakings on Standard Formula
Gross solvency capital
requirement USP Simplifications
C0110 C0090 C0100
Market risk R0010 26.203
Counterparty default risk R0020 9.399
Life underwriting risk R0030
Health underwriting risk R0040 52.562
Non-life underwriting risk R0050 75.371
Diversification R0060 - 54.113
Intangible asset risk R0070
Basic Solvency Capital Requirement R0100 109.422
Calculation of Solvency Capital Requirement
Operational risk R0130 11.257
Loss-absorbing capacity of technical provisions R0140
Loss-absorbing capacity of deferred taxes R0150 - 28.963
Capital requirement for business operated in accordance with Art. 4 of Directive 2003/41/EC R0160
Solvency capital requirement excluding capital add-on R0200 91.716
Capital add-on already set R0210
Solvency capital requirement R0220 91.716
Other information on SCR
Capital requirement for duration-based equity risk sub-module R0400
Total amount of Notional Solvency Capital Requirement for remaining part R0410
Total amount of Notional Solvency Capital Requirements for ring fenced funds R0420
Total amount of Notional Solvency Capital Requirement for matching adjustment portfolios R0430
Diversification effects due to RFF nSCR aggregation for article 304 R0440
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Annex I
S .28.01.01
Minimum Capital Requirement - Only life or only non-life insurance or reinsurance activity
Linear formula component for non-life insurance and reinsurance obligations
C0010
MCRNL Result R0010 52.054
Net (of
reinsurance/SPV)
best estimate and
TP calculated as a
whole
Net (of
reinsurance)
written premiums
in the last 12
months
C0020 C0030
R0020 10.180 12.853
Income protection insurance and proportional reinsurance R0030 85.884 58.154
Workers' compensation insurance and proportional reinsurance R0040 - -
Motor vehicle liability insurance and proportional reinsurance R0050 139.402 55.357
Other motor insurance and proportional reinsurance R0060 8.797 15.162
Marine, aviation and transport insurance and proportional reinsurance R0070 64 74
Fire and other damage to property insurance and proportional reinsurance R0080 22.525 32.899
General liability insurance and proportional reinsurance R0090 56.058 12.786
Credit and suretyship insurance and proportional reinsurance R0100 504 220
Legal expenses insurance and proportional reinsurance R0110 3.289 6.029
Assistance and proportional reinsurance R0120 873 3.487
Miscellaneous financial loss insurance and proportional reinsurance R0130 11.621 3.058
Non-proportional health reinsurance R0140
Non-proportional casualty reinsurance R0150
Non-proportional marine, aviation and transport reinsurance R0160
Non-proportional property reinsurance R0170
Linear formula component for life insurance and reinsurance obligations
C0040
MCRL Result R0200
Net (of
reinsurance/SPV)
best estimate and
TP calculated as a
whole
Net (of
reinsurance/SPV)
total capital at
risk
C0050 C0060
Obligations with profit participation - guaranteed benefits R0210
Obligations with profit participation - future discretionary benefits R0220
Index-linked and unit-linked insurance obligations R0230
Other life (re)insurance and health (re)insurance obligations R0240
Total capital at risk for all life (re)insurance obligations R0250
Overall MCR calculation
C0070
Linear MCR R0300 52.054
SCR R0310 91.716
MCR cap R0320 41.272
MCR floor R0330 22.929
Combined MCR R0340 41.272
Absolute floor of the MCR R0350 3.700
Minimum Capital Requirement R0400 41.272
Medical expense insurance and proportional reinsurance