Cenni di fisiopatologia del dolore. NOCICEZIONE … a livello del recettore una forma di energia...

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Cenni di fisiopatologia

del dolore

NOCICEZIONENOCICEZIONE

… a livello del recettore una forma di energia viene convertita in impulso nervoso elettrochimico nell’afferente primario.

Non è un fenomeno ON-OFF

Sensibilizzazione periferica

TRASDUZIONETRASDUZIONE

Se viene limitata e inibita la sensibilizzazione limitata e inibita la sensibilizzazione perifericaperiferica,

si riduce il dolore percepitoriduce il dolore percepito

Trauma: l’applicazione di ghiaccio previene la sensibilizzazione periferica: la vasocostrizione determinata dal freddo riduce la flogosi e la liberazione di mediatori, limitando così il fenomeno della sensibilizzazione periferica.

da un PUNTO di VISTA PRATICO …

... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa

primo primo

neuroneneurone

fibre Cfibre C dolore sordo terminano in lamina I e II corno posteriore Midollo Spinale

fibre Afibre A dolore pungente

terminano in lamina V corno posteriore Midollo Spinale

corno posteriore Midollo Spinale centralina di elaborazione

SENSIBILIZZAZIONE CENTRALESENSIBILIZZAZIONE CENTRALE

TRASMISSIONETRASMISSIONE

E’ il razionale della una terapia preventiva (pre-emptivepre-emptive), che usata prima che lo stimolo nocicettivo arrivi a livello midollare, riduce l’entità del dolore e la necessita di farmaci.

Ricadute praticheRicadute pratiche : • l’uso di piccole dosi di farmaco oppioide prima di iniziare un intervento

chirurgico;

• l’uso dell’anestesia locale in una sede prima di procedere a incisione e/o procedure diagnostiche terapeutiche in quella stessa sede;

• la somministrazione ad orario…

da un PUNTO di VISTA PRATICO …

SecondoSecondo

neuroneneurone

sinapsi con le vie efferenti motorie vie efferenti motorie - il riflesso di fuga e sottrazione

Attivazione dei riflessi simpaticiriflessi simpatici

... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa

TRASMISSIONETRASMISSIONE

Fascio spinotalamicoFascio spinotalamicoPer la maggior parte fibre che ascendono alle strutture nervose superiori dopo essere passate controlateralmente a livello del midollo spinale.

3° neurone3° neuroneA livello talamico, le fibre prendono sinapsi con fibre che trasmettono l’informazione alla corteccia somatosensoriale.

... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa

Via proprio spinale polisinaptica (fascio Dorso-Via proprio spinale polisinaptica (fascio Dorso-laterale)laterale)Omolaterale, polisinaptica con connessioni a livello ascendente e discendente con la sostanza gelatinosa di Rolando. Trasmissione delle afferenze a livello della sostanza reticolare del midollo allungato e da qui su tutta la corteccia cerebrale.

TRASMISSIONETRASMISSIONE

... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa

Le connessioni con i centri superiori (sede delle capacità emotive e cognitive) e della sostanza reticolare condizionano e modulano il percepito.

EFFETTO DEL RICORDO NEGATIVOEFFETTO DEL RICORDO NEGATIVO

EFFETTO DELLO STRESSEFFETTO DELLO STRESS

TRASMISSIONETRASMISSIONE

La ricaduta clinicaLa ricaduta clinica :

annullare un ricordo negativoannullare un ricordo negativo (controllando sempre ed in ogni occasione il

dolore) e e limitare lo stresslimitare lo stress (con adeguata terapia farmacologica e non

farmacologica) limitano la percezione del dolorelimitano la percezione del dolore in ogni situazione e

modificanomodificano in maniera importante la sofferenza emotivala sofferenza emotiva che

l’accompagna.

da un PUNTO di VISTA PRATICO …

…Attività neurologica di controllo dei neuroni di trasmissione del dolore…

- Centrale - Midollare – Periferica …

Le tecniche non farmacologiche

aumentanoaumentano la modulazione

inibitoria

2º neurone2º neurone

n. Rafe n. Rafe MagnoMagnoBulboBulbo

fibra Cfibra C

CortecciaCorteccia

nocicettorenocicettore

mesencefalomesencefalo grigiogrigioperiacqueduttaleperiacqueduttale

MODULAZIONEMODULAZIONE

Le tecniche non farmacologichetecniche non farmacologiche aumentanoaumentano a

diversi livelli l’attività di modulazione inibitoriamodulazione inibitoria:

quindi il loro uso, non disgiunto dalla terapia

farmacologica, permette un più efficace controllo

del dolore

da un PUNTO di VISTA PRATICO …

… Processo attraverso il quale l’attività dei neuroni nocicettivi di trasmissione produce un fenomeno soggettivo

Produzione del fenomeno soggettivo

DOVE ?DOVE ?

PERCEZIONEPERCEZIONE

Il risvolto clinico che ne deriva è che una terapia

antalgica corretta, non può prescindere da un

approccio globale ed individualizzato approccio globale ed individualizzato

da un PUNTO di VISTA PRATICO …

… il dolore NON è riducibile alla semplice conduzione dello stimolo, ma è il risultato di una complessa interazione fra strutture e fenomeni diversi che continuamente modulano ampiezza e qualità della percezione:

è una ESPERIENZA ESPERIENZA

SOMATO – PSICHICA SOGGETTIVASOMATO – PSICHICA SOGGETTIVA

A parità di stimolo, percepisce più dolore un neonato di 31

settimane o un bambino di 3 anni ? Perché ?

MEMENTO

1. Il neonato ed il bambino percepiscono il dolore

2. A parità di stimolo, il neonato percepisce più dolore

3. Stimoli dolorosi ripetuti, senza copertura analgesica, determinano

modificazioni strutturali e funzionali persistenti del sistema nocicettivo

4. A tutte le età, uno stimolo doloroso lascia traccia nella memoria

5. A tutte le età è possibile la cronicizzazione del dolore

6. Gli effetti negativi del dolore sulla prognosi attuale e futura, sono

maggiori in età neonatale-pediatrica rispetto le età successive

7. Una adeguata terapia antalgica, annulla tutti gli effetti negativi del

dolore (attuali ed a distanza)

MEMENTO