Chiesa dell' ascensione

Post on 16-Apr-2017

961 views 0 download

transcript

Fotografie ed elaborazioni originali di Fotografie ed elaborazioni originali di Antonio FlorinoAntonio Florino

Fu eretta nel XIV secolo, in una zona paludosa (al punto che fu chiamata in un primo momento chiesa dell'Ascensione in plaga neapolitana), sotto il regno di Roberto d'Angiò e fu affidata all'ordine dei Celestini. Una lapide ne ricorda il fondatore Niccolò di Alife Nonostante le indulgenze concesse dai papi Clemente VI prima e Urbano VI poi, la chiesa andò in rovina e l'annesso convento fu abbandonato progressivamente dai monaci, fin quando, nel 1622, ne fu iniziato il rifacimento ad opera di un ex voto perpetuato da un nobile del tempo, con la definitiva risistemazione di Cosimo Fanzago nel 1645 .Via Piscicelli, già tracciata nel sec. XVI, sale alla piazza dell'Ascensione a Chiaia dove si trova l’omonima chiesa. Fondata in zona nel sec. XIV, venne demolita nel 1699. L'attuale altro non è che l'immensa cappella gentilizia del conte di Mola, Michele Vaaz, che abitava nel palazzo limitrofo. Costruita a partire dal 1626, su disegno di Cosimo Fanzago, prese poi lo stesso titolo di Ascensione a Chiaia. La chiesa presenta una facciata a tre arcate, per un interno a pianta centrale a croce greca con decorazioni marmoree policrome ed un'abside, di forma rettangolare, sovrastata da una cupola . Tra le opere in essa conservate vanno menzionate le tele di Luca Giordano Sant'Anna e la Vergine e la tela di Alfonso di Spinga San Giuseppe e Angeli . Di interesse è pure la pala d'altare di Luca Giordano che rappresenta La perdita del trono celeste di Lucifero e la sua cacciata dal Paradiso per opera di San Michele.In sacrestia sono esposte quattro tele di inizio Settecento, eseguite dal napoletano Giovan Battista Lama e raffiguranti le Storie di San Pietro Celestino.Sul lato sinistro della chiesa vi è l'antico convento dei frati Celestini che fu poi trasformato dai Borboni in gendarmeria. In seguito, dopo che il convento venne soppresso durante il decennio francese e destinato ad uso militare, la chiesa venne invece concessa alla Congrega di Santa Maria .

Un’ultima occhiata alla cupola e proseguiamo nel nostro tragitto tra le Un’ultima occhiata alla cupola e proseguiamo nel nostro tragitto tra le meraviglie di Napolimeraviglie di Napoli

antonio.florino@gmail.comantonio.florino@gmail.com