Ciao! Mi chiamo Leonardo e sono una tartaruga! No, non una di … · Quindici anni fa io e i miei...

Post on 01-Apr-2021

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Ciao! Mi chiamo Leonardo e sono una

tartaruga! No, non una di quelle tartarughine

che si vendono nei negozi di animali... sono

alto come un essere umano, parlo come un

essere umano, adoro la pizza come un essere

umano e... ah, sì, combatto come un ninja!

Ti sembra una follia? Be’, allora devi

ascoltare la mia storia!

Quindici anni fa io e i miei fratelli,

1capitolo

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che si chiamano Donatello, Michelangelo

e Rafaello, siamo stati contaminati da una

misteriosa sostanza mutagena verde che ci ha

trasformati in tartarugone giganti.

Insieme a noi è mutato anche il Maestro

Splinter, colui che è diventato il nostro

sensei ninja. Quando la sostanza mutagena

l’ha colpito, il suo DNA si è combinato con

quello di un ratto che passava da quelle parti.

Così ora ha l’aspetto di un topo gigante,

ma ha conservato tutta la sua straordinaria

intelligenza umana, oltre che le sue abilità di

guerriero ninja.

Splinter è come un padre. Ci ha cresciuti

e ci ha allenati giorno dopo giorno. Tutto ciò

che siamo e che sappiamo lo dobbiamo a lui.

Viviamo in un rifugio sotterraneo nelle

fognature che si estendono sotto la città di

New York. Fino a poco tempo fa, il rifugio

era l’unica parte

di mondo che

avessimo mai visto.

I miei fratelli e io

bramavamo di uscire

all’esterno, ma il Maestro

Splinter temeva fosse troppo

pericoloso. Diceva che ci avrebbe

lasciati andare soltanto quando saremmo stati

pronti a cavarcela da soli.

Penserai che vivere nelle fogne è...

inquietante. Ti assicuro invece che il nostro

rifugio non è niente male!

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Ognuno ha la propria camera e Donni ha

persino un laboratorio. Sai, lui è una specie di

genio dei computer e dell’elettronica e riesce

a costruire dei congegni fantastici usando

solamente rottami e pezzi di scarto. Quando

c’è bisogno di un’arma o di un veicolo speciale,

basta chiedere a lui!

Nel rifugio c’è anche un’ampia sala dove

ci alleniamo sotto la guida di Splinter e

facciamo pratica combattendo tra di noi.

La mia arma preferita è la katana, l’antica

spada giapponese. Sono così bravo che riesco

a usarne due contemporaneamente!

Potrei passare l’intera giornata ad

allenarmi perché ci tengo molto a diventare

un ninja imbattibile.

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Anch’io però ho bisogno di riposarmi:

allora vado nella sala comune, dove posso fare

skate o giocare ai videogame con i miei fratelli.

Oppure posso guardare la TV, specialmente

la mia serie preferita, la migliore che sia mai

stata trasmessa!

S’intitola Eroi Spaziali e racconta

le fantastiche avventure dell’equipaggio

dell’astronave Dauntless e del loro mitico

comandante, il Capitano Ryan!

Tutto quello che sappiamo del mondo

fuori dal rifugio l’abbiamo imparato dalla TV.

Anche se vivere sottoterra è grandioso,

quando il nostro Sensei ci diede fnalmente

il permesso di salire in superfcie, io e i miei

fratelli impazzimmo dalla gioia.

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Avrei voluto precipitarmi subito fuori,

ma riuscii a controllarmi, a restare calmo e ad

ascoltare Splinter, che ci raccomandò di non

farci vedere dagli estranei, di fare attenzione

nell’attraversare la strada e... di fare pipì

prima di uscire perché i bagni degli umani

sono sudici!

Tutti e quattro promettemmo che ci

saremmo comportati bene.

Finalmente giunse il momento di uscire:

raggiungemmo di corsa il cunicolo che

portava all’esterno, sollevammo il coperchio

del tombino e... vedemmo New York!

Era sporca.

Era caotica.

Era rumorosa.