Post on 02-May-2015
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LA SCUOLA VISTA DA
CASA
Cioffi Edda Manzi Anna Maria
PROSPETTIVA SOCIO-CULTURALE Lo sviluppo del bambino,i processi
psicologico-individuale-sociale appaiono ‘fondate in pratiche ricorrenti,condivise situate all’interno dei contesti di vita delle persone’(Monaco,2008,P.68).
Socializzazione: reciproco processo di conoscenza e adattamento che si realizza tra società e i propri membri e che subisce importanti variazioni(Fasullo e Pontecorvo).
Prospettiva che si muove nel paradigma della socializzazione linguistica.
BAMBINI INVISIBILI-Fattori che hanno contribuito nel
marginalizzare il mondo infantile nella ricerca antropologica
1. Non hanno mai visto bambini di età inferiore a i 5 anni come informatori adeguati
2. Bambini collocati sempre nella categoria Natura.
Ochs e Schieffelin, invece, propongono un’indagine antropologica ed etnografica studiando matrice socio-culturale con e tra i bambini
SOCIALIZZAZIONE LINGUISTICA Lo studio della socializzazione linguistica
prende in esame la socializzazione all’uso del linguaggio e attraverso il linguaggio (Fasulo, Sterponi, 2006).
Linguaggio/Discorso:non solo strumento ma anche obiettivo della socializzazione.
Parole: Opportunità di definire situazioni,costruire abitudini,e convenzioni interazionali (Monaco, 2008)
IL BAMBINO E LA FAMIGLIAMolinari: “la famiglia è il primo mondo sociale per i bambini non solo in senso cronologico,ma anche l’importanza che la cultura familiare,i significati dell’azione quotidiane ricoprono nell’infanzia e vita individuo”
IL BAMBINO E LA SCUOLA La scuola rappresenta un contesto
sociale naturale grazie alle sue particolari modalità di costruzione della conoscenza (Pontecorvo, Ajello, 1991)
Polarizzando l’attenzione sulle pratiche discorsive si possono comprendere i cambiamenti nelle capacità cognitive nel bambino
PONIAMOCI DELLE DOMANDE?
1. Come si relazionano scuola e famiglia?
2. Quali sono le rappresentazioni individuali che i membri della famiglia costruiscono e ri-negoziano sugli aspetti del mondo scolastico?
CANALI DI COMUNICAZIONE
Scuola-------Famiglia
Discorso Homeworks
HOMEWORKS1. Continuità scuola-famiglia
2. Coinvolgimento educativo-sociale-culturale
Non sono solo un’incombenza scolastica ma attività che coinvolge vita quotidiana familiare e rappresentazioni rispetto risultati scolastici.(Liberati, 2005)
MODELLO HOOVER-DEMPSEYTre aspetti coinvolgimento compiti a casa:
1. Costruzione ruolo parentale2. Senso efficacia del genitore3. Aspettative generali
RICERCA MULTIMETODO - PLURIDISCIPLINARE (ARCIDANO, PONTECORVO,2004)
Obiettivo:esplorare rappresentazioni individuali e collettive che i membri della famiglia costruiscono sui diversi aspetti del mondo scolastico..
Prospettiva:Pluridisciplinare - multimetodo Partecipanti:famiglie con i seguenti criteri:- Genitori impegnati professionalmente- Impegno economico casa,mutuo,affitto- Presenza di due figli uno tra i 7 e 11 anni
RICERCA MUTIMETODO-PLURIDISCIPLINARE
Tecniche di rilevazione: Diversi strumenti etnografici che vanno dalle osservazioni,videoregistrazioni,interviste individuali.
PROCEDIMENTO ANALITICO
1. Analisi del discorso2. Analisi della conversazione
- Entrambe linguaggio come azione sociale.
- Discorso come azione sociale le cui caratteristiche possono essere analizzate in maniera sistematica.
LA SCUOLA NELLE PAROLE DEI GENITORI Dal lavoro di Pontecorvo- Liberati-
Monaco emerge che le risposte dei genitori all’intervista individuale rilevano:
un generale atteggiamento di cura e attenzione nella scelta della scuola da far frequentare ai figli.
DALL’ANALISI DELLE 16 INTERVISTE SONO EMERSI DIVERSI ASPETTI:
1. La consapevolezza relativa alla centralità della figura dell’insegnante rispetto al processo educativo del bambino
Le famiglie in particolare riconducono le scelte della scuola a 2 motivazioni principali:
a. di carattere pratico-organizzativo (vicinanza all’abitazione)-localizzazione geografica (bella posizione);
b. Qualità delle persone che lavorano nella scuola (importanza del ruolo dell’insegnante)
2. Generale scarsa partecipazione alle attività scolastiche
la maggior parte dei genitori affermano di recarsi a scuola per incontrare gli insegnanti poche volte all’anno
3. La valutazione del rendimento scolastico dei figli
l’atteggiamento più diffuso è quello di una più o meno lieve insoddisfazione e delusione di come vanno i figli a scuola
IN ALCUNE FAMIGLIE IL RENDIMENTO NON DEL TUTTO SODDISFACENTE È ATTRIBUITO A FATTORI ESTERNI AI FIGLI E ALLA FAMIGLIA ES. RAPPORTO CON GLI INSEGNANTI O INFLUENZE NEGATIVE DEI PARI.
Durante l’osservazione videoregistrate in casa Olmi è stato possibile assistere a diversi momenti di interazione tra i genitori e Fabrizio durante lo svolgimento dei compiti scolastici
si evincono i seguenti importanti punti: Ruolo genitoriale di Scaffolder (Bruner) rispetto allo
svolgimento dei compiti scolastici: ruolo fondato non solo sulla facilitazione dell’accesso a materiali informatici e didattici ma anche sull’offerta di linee guida – metodologiche.
Mamma: “non basta leggere quello che si è trovato, occorre anche cercare di capirlo” Fabbrizio: “no, lo devi elaborare” (mantenimento della II pers.sing) indica un’operazione di ri-difinizone e sintesi di tutto quello che
la madre ha detto sull’utilizzo dell’ipertesto.
L’ATTIVITÀ DEGLI HOMEWORKS È GESTITA COME UNA PRATICA FAMILIARE CONDIVISA, A CUI CIASCUNO CERCA DI PRENDERE PARTE NEGOZIANDO CONTINUAMENTE CON GLI ALTRI LA PROPRIA POSIZIONE SIA A LIVELLO DI COMPETENZE SIA A LIVELLO INTERAZIONALE E CONVERSAZIONALE.
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE Dalle interviste sulle concezioni educative e scolastiche dei genitori della ricerca è risultato che: Da parte di tutti c’è un forte investimento
nella riuscita accademica il buon comportamento l‘impegno nello studio
dei figli a scuola
Gli homeworks: pur essendo una situazione che gli stessi genitori riconoscono come tendenzialmente conflittuale sono caratterizzati da uno scambio affettuoso e da una partecipazione a un problema comune.
vb