Come ridefinire tempi, spazi e rapporti tra genitori e …...Come ridefinire tempi, spazi e rapporti...

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Come ridefinire tempi, spazi

e rapporti tra genitori e figli

ai tempi del Covid-19

Videoconferenza

11 Aprile 2020

Dott.ssa Sara Colombi

Psicologa «I.C Caroli»

Le certezze e la quotidianità sono state messe in

discussione

Si sperimenta un grande senso di smarrimento familiare

La famiglia è chiamata a doversi ri-organizzare

completamente

1. Condizione di ansia e

preoccupazione per lo stato di

salute di sé stessi e dei propri cari.

2. Situazione eccezionale che

sconvolge il nostro presente e avrà

ripercussioni nel nostro futuro.

3. Necessità di una riorganizzazione

e ridefinizione dei confini e dei

ruoli reciproci.

Vissuti emotivi che hanno travolto la famiglia

Negazione e paura

Rabbia

Negoziazione

Rassegnazione

Accettazione

Fasi delle

emozioni

durante

l’epidemia

Cosa può succedere nelle famiglie?

I figli potrebbero sembrare diversi: possiamo scoprire

alcuni lati caratteriali e comportamentali nuovi, dettati anche

dal fatto che si trovano a dover affrontare un cambiamento

familiare che non comprendono fino in fondo.

Insorgenza di comportamenti «problematici»: i bambini

possono esternalizzare il proprio disorientamento ricorrendo

inconsapevolmente a modalità quali la regressione e la

somatizzazione.

Aumento di litigi: sopportazione reciproca che, unita alla

maggior quantità di tempo trascorso insieme, genera un

inevitabile aumento delle occasioni di scontro.

Insofferenza nei confronti del partner e dei figli: non

colpevolizzarsi per i sentimenti negativi che insorgono nella

vita domestica riconoscendoli come normali reazioni allo stress.

Timore della noia e dei «momenti morti»: la noia non è un

nemico da combattere; è utile perché, se gestita

adeguatamente, attiva le capacità esplorative e la creatività.

Ingredienti per raggiungere un nuovo

equilibrio familiare

Comprensione e tolleranza: comunicare che capiamo il disagio dal

momento che noi stessi lo stiamo vivendo in prima persona.

Condivisione: riflettere insieme raccontando cosa ci manca delle

«vecchie» abitudini e facendo proiezioni verso il futuro.

Vivere i familiari come una possibilità di arricchimento e di vicinanza.

Mantenimento delle regole: nel «non tempo» dobbiamo istituire una

temporalità, pena il rischio di una condizione di apatia.

Responsabilizzazione: distribuire i compiti in famiglia in

base a talenti e capacità.

Nuovo modello comunicativo: abbandonare un modello

comunicativo centrato sulla pretesa per abbracciare una

comunicazione di tipo organizzativo. NO: «Devi tenere in

ordine la tua camera!» SI: «C’è da tenere in ordine le camere».

Non focalizzarsi sulla durata e sulla fine dell’isolamento:

l’obiettivo è «stare nel qui ed ora» e procedere per piccoli step.

Coltivare la socialità: il bisogno di socialità è intrinseco

all’essere umano. Importante mantenere rapporti virtuali

ricorrendo alla tecnologia, preziosa alleata.

Rispettare gli spazi altrui: alternare momenti di lavoro e di

gestione dei figli a momenti dedicati a sé stessi, lo stesso vale

per i nostri figli.

Stiamo vivendo una fase di

cambiamento di copione

(prima fuori, ora dentro).

Pian piano impareremo ad

armonizzare il nostro nuovo

ritmo su quello della famiglia!

Dobbiamo lavorare sul concetto di insieme che, spesso, dando

spazio alla fretta, ci siamo persi all’interno delle mura

domestiche.

Si dà troppo spazio all’ «IO ho fatto», «TU devi o non hai fatto»,

«VOI così e VOI colà».

Recuperiamo il senso del

NOI

E la scuola?

Non pretendere che i bambini/ragazzi svolgano le attività in modo

consecutivo come farebbero a scuola.

Prevedere una pianificazione settimanale delle attività da svolgere.

Per gli studenti della primaria si suggerisce di svolgere delle

attività/esercizi di 30-40 min. intervallati con brevi pause.

Per gli studenti della secondaria si suggerisce di svolgere delle

attività/esercizi di 50-60 min. intervallati con brevi pause.

Invitare i ragazzi a tenere un “diario metacognitivo” delle

attività da svolgere e indicare cosa è stato fatto a fine giornata,

così da monitorare i progressi e gli obiettivi raggiunti.

Evitare di lasciare i bambini/ragazzi senza una guida di attività

da svolgere nell’arco della giornata e limitare l’uso del pc/tablet a

uso prettamente ludico ad un massimo consentito

Attenzione all’ «OVERDOSE DIGITALE»

Grazie per l’attenzione