Post on 01-May-2015
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Come si è evoluto il rapporto dell’uomo con l’ambiente
Per capire quali opportunità può offrire l’ambiente in termini occupazionali, può essere utile fare una riflessione culturale sul rapporto uomo ambiente.
Le rivoluzioni industriali, lo sviluppo e il primato della razionalità scientifica e delle tecnologie, hanno accompagnato l’idea di controllo e dominio sulla natura da parte dell’uomo.
A ciò poi si è aggiunto il legame sempre più stretto degli elementi di cui sopra con l’economia.
Rapidamente, la civiltà del progresso, inibendo il senso di responsabilità verso l’ambiente, ha imboccato la strada dello sviluppo senza limiti, sfruttando all’infinito la natura, senza più tenere conto delle capacità di sopportazione della stessa.
Il mito del dominio o del controllo della natura da parte dell’uomo e l’onnipotenza delle tecnologie vengono spesso smentiti da eventi tragici o di grande portata.
URAGANO KATRINA - 2005
TSUNAMI SUMATRA 2004
PIATTAFORMA DEEP WATER HORIZON 2010
ERUZIONE VULCANO ISLANDA 2010
Non sempre accade lontano da noi. Inquinamenti ambientali di diverso genere, frane e dissesti idrogeologici sono frequenti anche nei territori che abitiamo. Disinteressati dell’ambiente, ci troviamo a subire gli effetti dell’incuria e del degrado.
TERREMOTO L’AQUILA 2009
Società del rischio e crisi ecologica
Viviamo da tempo nella società del rischio caratterizzata anche da una profonda crisi ambientale dai costi sociali ed economici elevati.
Assistiamo ad uno sfasamento culturale tra ciò si è stati abituati a pensare o ancora si pensa dell’ambiente e ciò che i dati scientifici e uno sguardo più attento sul mondo mostrano con evidenza.
In un’epoca definita da alcuni post-moderna, sembra ineludibile una riflessione che porti a rivedere il rapporto uomo-ambiente-territorio e la cultura ad esso collegata.
Perché allora non provare a dialogare con l’ambiente, anzichè volerlo sottomettere o controllare? Questa può essere una sfida su cui scommettere gran parte del nostro futuro, pensando anche a chi verrà dopo di noi.
Cosa può voler dire dialogo con l’ambiente?
• sentirsi parte di una dimensione comune; • vedersi come partners paritetici di una relazione che chiede mutuo
rispetto;• assunzione di responsabilità;• ascolto, cura e comprensione; • confronto, partecipazione e condivisione;
Ambiente naturale, ambiente costruito e ambiente antropico possono essere inglobati nel concetto di territorio.
Questo può essere inteso come l’esito un processo storico di interazione fra gruppi umani con una propria cultura e ambienti naturali altrettanto particolari.
Ciascun territorio possiede una propria personalità e individualità costituita in particolare da:
• componenti materiali naturali o antropiche (fiumi, foreste, santuari)• componenti immateriali (cultura, tradizioni, religione, arte, storia)
Esse afferiscono all’ambiente o all’uomo e consentono la creazione di identità in un sistema di relazioni complesso e differenziato.
Una dimensione che ingloba l’ambiente
Il territorio come prodotto storico della relazione con l’uomo, ci consente di guardare anche alla comunità che vive il territorio.
Essa è fatta di individui e di istituzioni, di attori pubblici e privati, con culture, ruoli e interessi differenziati, così come diverse possono essere le risorse a disposizione e i fini che contraddistinguono l’agire.
E’ in questa molteplicità e peculiarità locale che troviamo i soggetti e gli interpreti di quello che vorremmo possa diventare un dialogo con il territorio.
Gli abitanti del territorio e il contesto sociale
Occorre attivare, con tutte le difficoltà del caso, relazioni virtuose fra i molteplici attori di una comunità territoriale, al fine di co-progettare in modo condiviso il territorio.
Alla base vi devono essere:• un’idea di territorio come bene comune;• fiducia, capacità di dialogo, competenza;• capacità di leadership anche politica;• costruzione di una rete di governace multilivello;• analisi del presente e capacità di interpretare il futuro.
Dimensione culturale, dimensione sociale e politica si intrecciano
Scopo del dialogo è l’accrescimento condiviso del valore delle risorse
• ambientali;• territoriali;• socio economiche;• culturali;
che sono presenti (a volte anche in modo nascosto) in una comunità e nel suo territorio.
La produzione di valore aggiunto
Sostenibilità a più facce
Pensare ad una relazione di co-progettazione del territorio che nasce dal dialogo può farci guardare a nuove dimensioni:
• Sostenibilità ambientale;• Sostenibilità economica;• Sostenibilità sociale;• Sostenibilità politica;
Territorio come risorsa
Il Parco del Ticino: acqua, territorio, cultura, tradizioni. Nel suo cuore Malpensa, la TAV, metanodotti, industrie e Milano a due passi …
Le tante opportunità in termini di green jobs:• le vie d’acqua;• la cultura;• i luoghi di benessere e svago;• l’agricoltura e le tradizioni gastronomiche;• il turismo;• l’educazione ambientale;• un luogo di sperimentazione di cittadinanza ambientale.
Una scommessa culturale,sociale, economica e … politica
Un relazione che vede l’uomo partner paritario e rispettoso dell’ambiente, trova le sue premesse essenzialmente nella cultura. E’ in questo ambito che dobbiamo lavorare.
La problematica ambientale non ha confini e necessita dell’impegno di tutti, governi, istituzioni e cittadini.
Un’economia che punta sull’ambiente, se non ha una premessa culturale, rischia di non portare i frutti che dalla stessa ci si potrebbe attendere.
Anche il Progetto Gjusti può essere considerato parte e partner di questa scommessa culturale.