Come si imposta uno studio epidemiologico che cerca di trovare la causa di una malattia?

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Come si imposta uno studio epidemiologico che cerca di trovare

la causa di una malattia?

Opzioni limitate

• Non è possibile la sperimentazione (eccetto per eventuali interventi curativi o preventivi).

• Quindi bisogna:• -Ipotizzare un agente sospetto• -Cercare gruppi di persone “esposte”, e osservarle per la

presenza o eventuale sviluppo della malattia.• -Confrontare la frequenza tra gli esposti e una popolazione

simile per tutto il resto meno l’esposizione sospetta.• -Quindi i possibili studi sono trasversali”, “ecologici”,“ di

“Coorte”, “caso-controllo” e “sperimentali”

Studi ecologici

• Si osserva la incidenza di una malattia in una zone A dove il fattore R molto presente. E si confronta questa incidenza in una zona B dove il fattore R è assente.

• Es.Incidenza di carie dentarie e concentrazione del fluoro nell’acqua potabile

Esempio di studio ecologico

50.0040.0030.0020.0010.000.00

Consumption of fruit (Kg/capita/year)

50.00

40.00

30.00

20.00

10.00

0.00

Hyp

osp

adia

s p

reva

len

ce r

ate

per

10,

000

bir

ths

United Kingdom

Switzerland

Spain

Poland Netherlands

Malta

Italy Ireland

Germany

France

Finland

Denmark

12.0010.008.006.004.002.000.00

Consumption of marine fish (Kg/capita/year)

50.00

40.00

30.00

20.00

10.00

0.00

Hyp

osp

adia

s p

reva

len

ce r

ate

per

10,

000

bir

ths

United Kingdom

Switzerland

Spain

Poland

Netherlands

Malta

Italy

Ireland

Germany

France

Finland

Denmark

Pro e contro dei studi ecologici

• Facili e poco costosi, se le statistiche sono disponibili.• Utili per mettere in luce possibili fattori di rischio e

avanzare ipotesi di causalità• Rischio di associazioni spurie e conclusioni errate. -Le

cicogne e la concentrazioni di nascite il mese di maggio-giugno

• -I tumori dell’app.digente e il consumo di carne (o carta) ?• Imposibile giungere a conclusioni valide se non si ha dati individuali

Studi di coorte

• Si ipotizza un fattore di rischio e si identifica persone esposte a questo rischio e persone non esposti.Si segue LE COORTI degli esposti e dei non esposti nel tempo per vedere quanti degli esposti e quanti dei non esposti svilupperano la malattia

• Il disegno più vicino al metodo sperimentale, (un esperimento “naturale”).

Epidemiologia. Esempio di uno studio di coorte

Epidemiologia. Esempio di uno studio di coorte

Rischio Relativo

• a/a+b (incidenza tra esposti) • ____________________________• c/c+d (incidenza tra non esposti)• Se maggiore di 1.0, l’esposizione aumenta

il rischio.• Se minore di 1.0, l’esposizione diminuisce

il rischio.• Se uguale a 1.0, l’esposizione non fa niente

Esempio di uno studio di coorte

Studi Caso-controllo

• SI IDENTIFICA UN GRUPPO DI PERSONE COLPITE DALLA MALATTIA, E SI ACCERTA SE QUESTI SONO STATI ESPOSTI ALL’AGENTE CAUSALE IPOTIZZATO

• SI CONFRONTA LA PRESENZA DELLO STESSO AGENTE ANCHE IN UN GRUPPO DI PERSONE SANE (NON DOVREBBE ESSERCI!)

Esempio di studio caso-controllo

• Esposti Malati Non malati Tutti

• SI 100 (a) 40 ( b) 140 (a+b)

• NO 20(c) 200 (d) 220 (c+d)

• Totale 120 (a+c) 240(b+d) 360 (a+b+c+d)

• Si può calcolare il RR ?

• Si può solo stimarlo (odds ratio): aXd/cXb=

• 100X200/20X40=2.5

Studi di epidemiologia sperimentale

• Possono essere di tipo “prima e dopo” un intervento preventivo (o curativo), con o senza un gruppo di controllo.

• Possono essere di tipo randomizzato”, dove il gruppo di “trattati” (es. vaccinati) e non trattati sono formati con assegnazione a caso.Questo consente la formazione di due gruppi identici, sui quali operare l’intervento

Esempio di studio sperimentale

• Vaccinati Malati Non malati Tutti• SI 100 (a) 400 ( b) 500(a+b)• NO 200(c) 300(d) 500(c+d)• Totale 300 (a+c) 700(b+d) 1000(a+b+c+d)• Si può calcolare il RR ?• Si, è un effetto protettivo: 100/500diviso

200/500=0.5• I vaccinati hanno un rischio ridotto del 50%

Risk Factor Epidemiology• Negli ultimi deceni si è sviluppata molto la ricerca epidemiologica che

cerca i fattori di rischio: peso corporeo, colesterolo, pressione, fumo, alcohol, caffe, alimentazione, tratti di personalità, ecc. ecc.con il risultato di “colpevolizare!” le vitime.

• Molti di questi fattori di rischi si sono poi rilevati incerti : es. colesterolo e MCV, fibre alimentari e ca. del colon, consummo di grassi e ca.della mammella.

• Ora si focalizza i fattori “genetici” che non sono nemmeno modificabili...

• La strategia vincente è la riduzione del rischio a livello collettivo, non individuale. Es. eliminare l’inquinamento, eliminare i cibi contaminati (aflatoxins), eliminare il tabacco, le infezioni da HBV, ecc.

• La “terapia preventiva” è un approccio inefficiente: Es.le donne possono accertare il loro rischio di Ca. alla mammella :Su 100 donne classificate ad alto rischio, 4 svilupperano il tumore. Se trattate preventivamente con tamoxifen, solo 2 si ammaleranno (riduce il rischi del 50%)

• Ma... 98 Donne avranno preso il tamoxifen inutilmente...