Come valutare nell Irc Corso di Aggiornamento per Idr Diocesi di Mazara del Vallo a cura di Cristina...

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Come valutare nell’Irc

Corso di Aggiornamento per Idr

Diocesi di Mazara del Vallo

a cura di Cristina Carnevale

Novità: valutare le competenze

Infanzia/PrimariaSecondaria

di Primo grado

Secondariadi Secondo Grado

DPR 11 febbraio 2010

Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e

Obiettivi di Apprendimentodell’insegnamento della

religione cattolicaper la scuola dell’infanzia

e per il Primo Ciclo d’istruzione

C.M. n. 70 del3 agosto 2010

Indicazioni sperimentaliper l’insegnamento della

religione cattolicanel secondo ciclo di istruzione

(in via di definizione)

Contributo pedagogico dell’Irc

… didattica per competenze

Nuovi Orientamenti CEI

- specificità dell’educazione nella scuola

- ruolo degli insegnanti di religione cattolica

Van Gogh Autoritratto da pittore 1888

Insegnamento-

Apprendimento

FORMAZIONE-

TRASFORMAZIONE

ContenutiConoscenze/abilità

Esperienze formativeSapere in situazione

(competenze)

Nuovo paradigma pedagogico

Definizione europea

Conoscenze: assimilazione di informazioni (teoriche e/o pratiche).

Abilità: capacità di applicare conoscenze (usarle in modo “operativo” , risolvere problemi – cognitive/pratiche).

Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità, in situazioni (responsabilità e autonomia).

Competenza

Non è riducibile a conoscenze e abilitàRiguarda la persona nella sua complessità…

“Atto simultaneo”

La normativa

sulla valutazionee sulla valutazione nell’Irc

Punto fermo

art. 309 del D. Lvo. 297/1994

Comma 3: I docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi

scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti, ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione

cattolica.

Comma 4: Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata

alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla

pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue l'insegnamento e il profitto che ne ritrae.

Altri riferimenti normativi …

Già nell’ambito della AUTONOMIA

SCOLASTICA

Legge 59/1997 art. 21

Regolamento autonomia (DPR275/1999)

-art. 8: esigenza di valutare le competenze;

-art. 10: “modelli di certificazione”;

-questione dei crediti già chiaramente legata anche alle discipline “liberamente scelte” (come l’Irc).

Nel periodo poi della Riforma

Moratti

Legge 53/2003 (tuttora in vigore)e successivi decreti

attuativi:Decreto Legislativo

59/2004Decreto Legislativo

226/2005

Circolare Ministeriale 84/2005emana le “Linee guida per il Portfolio delle competenze nella Scuola dell’Infanzia e nel Primo Ciclo di Istruzione”.

L’Irc avendo ancora solo gli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) non dispone di specifiche competenze legate alla disciplina. Concorre, come tutte le altre discipline, alla maturazione delle competenze personali finali previste dal PECUP.

Durante laSperimentazione

Fioroni

Decreto Ministeriale 31 luglio 2007 con

allegate le “Indicazioni per il

curricolo”Direttiva

Ministeriale 68/2007, che ha

aperto un biennio di sperimentazione

Decreto Ministeriale

139/2007 (Regolamento

dell’obbligo - assi culturali)

O.M. n. 26 del 15 marzo 2007 all’art. 8 regola i criteri per l’attribuzione del credito nell’istruzione secondaria superiore.

Decade lo strumento del Portfolio.

Si comincia a prospettare l’idea di competenze “disciplinari” (Traguardi di sviluppo delle competenze).

Per l’Irc sono elaborati i nuovi Obiettivi di Apprendimento (OA) e Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze (TSC) Irc per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo dell’Istruzione.

Nasce la questione se anche per l’Irc sia necessario certificare delle specifiche competenze disciplinari

Con laRiforma

Gelmini

Legge 169/2008

Proroga sperimentazione

Fioroni per il Primo Ciclo

DPR 89/2009

DPR 87, 88 e 89 del 2010

La Legge 169/2008 (artt. 2 e 3) introduce il voto in decimi anche nel primo ciclo dell’Istruzione e la valutazione del comportamento.

Non viene però esplicitata alcuna precisazione riguardo alla valutazione dell’Irc. Dunque fino a nuove indicazioni, gli Idr sono invitati ad attenersi alla normativa ancora in vigore e cioè all'art. 309 del Testo Unico della Scuola (D. Lvo 297 del 1994).

Il Regolamento sulla valutazione (DPR 122/2009) precisa poi la questione del voto in decimi e della valutazione del comportamento.

Il Decreto Ministeriale 9/2010 riporta in allegato il modello di certificato delle competenze di base da rilasciare alla fine dell’obbligo d’istruzione.

Si prospetta il nuovo Profilo Irc per la Scuola secondaria di secondo grado (ancora provvisorio e in sperimentazione) diffuso con C. M. 70 del 3 agosto 2010.

Con il Ministro Profumo

- Valutazione del sistema scolastico

-Cultura della qualità

-Progetto VALeS (Valutazione e Sviluppo Scuola)

- tiene conto dell’esperienza maturata nel Progetto VSQ (Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole)

Saper” rilevare, valutare e certificare le competenze

Come valutare le competenze in riferimento all’Irc?

E’ possibile farlo?

Esiste uno strumento concreto per valutare le competenze?

Valutazione/Certificazione

APPRENDIMENTI

verifica delle conoscenze e abilità acquisite

per l’Irc si continua a valutare come si è fatto

sino ad oggi (art. 309 del decreto legislativo 16

aprile 1994, n. 297)

COMPETENZE

valutare se il ragazzo è in grado di utilizzare in

situazioni di vita, complesse, variegate, gli

apprendimenti Irc

modelli per la certificazione delle

competenze

Criteri generali di valutazione

La valutazione è sempre legataal modello progettuale adottato

Progettare per obiettivi

Progettare per concetti

Modello curricolare: Strutturalista - Concettuale

NODO 1

NODO 4

NODO 5 NODO 3

NODO 2X

XX

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

Progettare per situazioniProgettare per situazionil’apprendimento integratol’apprendimento integrato

SITUAZIONI SCOLASTICHEcontesti disciplinari, relazionali, organizzativi

SITUAZIONI DI VITAmomento di sviluppo,

esperienze, affetti

ALUNNO

Quale tipologiadi valutazione usi?

Valutazione NORMATIVA

Per classificare le prestazioni degli alunni

PRESTAZIONE DEL SINGOLO

ALUNNO

PRESTAZIONE NORMALIZZATA DEL GRUPPO

C O N F R O N T O

I risultati finali di ciascun alunnosono collocati rispetto al gruppo di riferimento

Valutazione IPSATIVA

Per valorizzare il progresso del singolo alunno

SITUAZIONE INIZIALE

DELL’ALUNNO

SITUAZIONE FINALE

DELL’ALUNNO

PROGRESSO ALUNNO B

PROGRESSO ALUNNO A

PROGRESSO ALUNNO C

PROGRESSO ALUNNO D

C O N F R O N T O

Valutazione CRITERIALE

Per valutare rispetto al criterio atteso (competenze)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO concepiti come Conoscenza AbilitàCompetenzaPadronanza

CRITERI PREDETERMINATIconcepiti comeObiettivoRisultato attesoTraguardoOutput-rendimento

Le competenze–criterio determinano il profilo formativo in uscita

C O N F R O N T O

Approccio integrato

per una valutazione autentica

in senso dinamico

dare valore …

La valutazione non è un’arma …

“Come”…valutare lecompetenze

Una modalità attuativa, praticabile …

Una modalità applicativa

Il compito autentico in situazione(didattica ermeneutico-esistenziale)

Esempi di compiti autentici

Sei un archeologo, trovi questi antichi simboli cristiani (pavone, pesce, ancora, palma). Spiegane il significato religioso ai tuoi assistenti.

Nella tua classe è arrivato un nuovo compagno di origine cinese. Non ha mai visto un crocifisso e rimane incuriosito a fissare quello che è in classe. Tu cosa fai?

Nel tuo gruppo di amici scoppia una lite. Decidi di intervenire. Racconta in che modo, dicendo cosa e perché ti comporteresti così.

Entri in una chiesa, ci sono questi oggetti poggiati su un tavolino (una bella conchiglia, un’ampollina con dell’olio, una candela bianca, una piccola veste bianca), cosa sta per accadere?

Hai fatto a lite con tuo fratello, prova a descrivere la situazione e cosa fai per trovare una soluzione.

Sei un regista. Vuoi fare un film sul valore del silenzio per i cristiani. Quale storia inventi? Scrivila in un testo di non più di 10 righe. In un disegno poi illustra una scena del tuo film.

Altri esempi da ideare…

Devi scrivere una lettera ad un tuo amico...

In famiglia ti è capitato di discutere su…

In vacanza ti è capitato di …

Per strada incontri…

Il tuo insegnante ti ha chiesto di costruire un cartellone o realizzare un power point su…

Devi preparare un articolo per il giornale scolastico su…

Distinguere …

OBIETTIVO FORMATIVO: l’alunno riconosce le strutture e i significati di alcuni luoghi sacri

dall’antichità ai nostri giorni;

VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO: in una scheda predisposta l’alunno è chiamato a

collegare le strutture di alcuni luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni alle rispettive

denominazioni e ai loro principali significati religiosi;

COMPETENZA: l’alunno, in situazioni di vita, è in grado di spiegare il significato religioso di alcuni luoghi sacri per i popoli che vivono a livello primitivo e vi rintraccia gli elementi di collegamento e di distinzione rispetto all’esperienza cristiana.

ACCERTAMENTO DEL GRADO DI MATURAZIONE DELLA COMPETENZA: l’alunno durante la visione di un film è in grado di:– Livello 1: spiegare in parte il significato religioso di alcuni

luoghi sacri per i popoli che vivono a livello primitivo.– Livello 2: spiegare il significato religioso di alcuni luoghi sacri

per i popoli che vivono a livello primitivo.– Livello 3: spiegare il significato religioso di alcuni luoghi sacri

per i popoli che vivono a livello primitivo e di rintracciarvi alcuni elementi di collegamento rispetto all’esperienza cristiana.

– Livello 4: spiegare il significato religioso di alcuni luoghi sacri per i popoli che vivono a livello primitivo e di rintracciarvi gli elementi di collegamento e di distinzione rispetto all’esperienza cristiana.

Esempi per la formulazione di competenze

Lo studenteè in grado di…

affrontaaffronta problemiagisce in base a analizzaapplicacogliecollaboracollegacollocacompie sceltecomunicacontrolladescrivedistinguedocumentaè consapevole(mostra di essere consapevole)è sensibileelaboraesegue

esprimegestisceha familiarità con individuaintegrainteragisceinterpretaintervienemanifestamette in attooffreopera in modo cheorganizzapadroneggiapartecipapossiedepossiede gli strumenti perprogettarappresenta

realizzaricercariconoscerilevasa gestirescegliesegnalasi assume responsabilitàsi avvale disi comporta in modosi confrontasi orientasi rapportasviluppasvolgetrattautilizzautilizza modellivalutaecc.

:

Esempi competenze Infanzia/Primaria

- è capace di distinguere feste familiari, civili e religiose- è in grado di cogliere nel suo ambiente esperienze di comunità- coglie i segni della presenza e dell’opera della Chiesa nel mondo- interpreta alcuni simboli, segni, gesti, atteggiamenti, espressioni cogliendone il senso religioso e religioso cristiano- riconosce gli atteggiamenti di solidarietà e rispetto coerenti con il messaggio evangelico

Esempi competenzeSecondaria di primo/secondo grado

- utilizza alcuni contenuti dell’esperienza religiosa cristiana come risorsa per orientarsi nelle esperienze di vita- sa collocarsi nell’ambiente che lo circonda riconoscendo i principali significati e l’origine biblica di feste religiose e celebrazioni liturgiche, di luoghi sacri e di rilevanti opere d’arte cristiana- utilizza strumenti e criteri per la comprensione della Bibbia e l’interpretazione di alcuni brani per valutare criticamente espressioni, interventi, opinioni che richiamano il testo biblico- è disponibile al confronto con regole e con esempi di vita proposti dal cristianesimo per acquisire elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e dei comportamenti umani e sociali

Certificazionedelle competenzeInserire l’Irc nel modello di certificazione?

Il modello MIUR nel D. M. 9/2010

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI

Asse dei linguaggi LIVELLI

lingua italiana:padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi

indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

lingua stranierautilizzare la lingua (3)..................... per i principali scopi

comunicativi ed operativi

altri linguaggiutilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio artistico e letterarioutilizzare e produrre testi multimediali

Livelli di maturazione

Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli