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Compost di qualità: normativa e certificazioni
Dr Werner Zanardi
Oristano - 30 maggio 2012
Focus
• Disciplina dei Fertilizzanti
– D.Lgs 75/2010
– Registro Fabbricanti e Fertilizzanti
– Etichettatura prodotto
• Certificazione Marchio di Qualità CIC
– Procedura
• Fase di rilascio
• Fase di mantenimento
• Campionamento e analisi
– Implementazione della certificazione: TERSO e CAR
La disciplina dei fertilizzanti
748/1984 217/2006 75/2010
Le metamorfosi del Decreto Fertilizzanti
16 MARZO 2010 - Supplemento ordinario n. 52 alla G U n. 62 /2010
Pubblicazione di decreto di aggiornamento del D.Lgs. 217/06
Le novità:
Parametri microbiologici = Salmonella ed Escherichia coli;
Tolti i limiti in Cestodi, Trematodi e Nematodi;
Semplificazione nella valutazione del contenuto in plastiche e inerti (cfr Apat ‘02);
Uniformati i limiti di Carbonio Org. sia per l’ACV che per ACM,
Inserito l’Indice di germinazione (Ig) quale parametro di maturità del compost.
26 MAGGIO 2010 - Supplemento ordinario alla G U n. 121/2010
Pubblicazione del D.Lgs. 75/2010
Parametri microbiologici Limiti D.Lgs 217/2006 Limiti del D.Lgs 75/2010
Parametro Valore Parametro Valore
Salmonella Assenti in 25 g tq Salmonella Assenza in 25 g:
n=5; c=0; m=0; M=0
Enterobacteriaceae
totali ≤100 UFC/g Escherichia coli
n=5; c=1; m=1000 UFC;
M=5000 UFC/g
Streptococchi fecali ≤1000 MPN/g Eliminato
Nematodi Assenti in 50 g tq
Eliminato Trematodi “
Cestodi “
n = numero di campioni da esaminare;
m = valore di soglia per quanto riguarda il numero di batteri; il risultato è considerato soddisfacente se tutti i campioni hanno un numero di
batteri inferiore o uguale a m;
M = valore massimo per quanto riguarda il numero di batteri; il risultato è considerato insoddisfacente se uno o più campioni hanno un
numero di batteri uguale o superiore a M;
c = numero di campioni la cui carica batterica può essere compresa fra m e M; il campione è ancora considerato accettabile se la carica
batterica degli altri campioni è uguale o inferiore a m.
D.Lgs 75/2010
Plastiche e Inerti
Limiti D.Lgs 217/2006 Limiti D.Lgs 75/2010
Parametro Valore Parametro Valore
Materiale plastico (≤ 3,33 ) ≤ 0,45% s.s.
Il tenore dei materiali
plastici vetro e metalli
(frazione di diametro
≥2 mm)
Inerti litoidi
(frazione di
diametro ≥5 mm)
≤ 0,5% s.s.
<5% s.s.
Materiale plastico (3,33 ÷10 mm) ≤ 0,05% s.s.
Altri inerti vetro - metalli (≤ 3,33 ) ≤ 0,9% s.s.
Altri inerti vetro - metalli (3,33÷10 mm) ≤ 0,1% s.s.
Materiali plastici ed altri inerti (≥ 10 mm ) Assenti
D.Lgs 75/2010
Tipo Parametro Unità di
misura
Limite
D.Lgs 217/2006
Limite
D.Lgs 75/2010
Ammendante compostato
misto (ACM) C organico % s.s. 20 20
Ammendante compostato
verde (ACV) C organico % s.s. 25 20
D.Lgs 75/2010
Carbonio Organico
Stabilità
Limiti D.Lgs 217/2006 Limiti D.Lgs 75/2010
Parametro Valore Parametro Valore
Non presente Indice di germinazione
(diluizione al 30%) ≥60%
D.Lgs 75/2010
N.B.: se il valore riscontrato è >100% significa che l’estratto ottenuto dal
campione di compost fa crescere le piante (n° semi germinati e lunghezza
radicale) di più rispetto al testimone dove le piante vengono
fatte germinare con sola acqua distillata.
Limiti
Allegato 2 - D.lgs. 75/2010
Umidità <50%
pH 6-8,5
Azoto Organico ss > 80% of total Nitrogen
Carbonio Organico ACM-ACV ≥20% d.m.
Copper – Cu 150 p.p.m d.m.
Zinc – Zn 500 p.p.m d.m.
Lead - Pb 140 p.p.m d.m.
Cadmium - Cd 1,5 p.p.m d.m.
Nickel - Ni 50 p.p.m d.m.
Mercury - Hg 1,5 p.p.m d.m.
Cr VI 0,5 p.p.m d.m.
Plastico, vetro e metalli (Ø 0,2 mm) 0, 5 % d.m.
Inerti (pietre, litoidi) (Ø 5 mm) < 5% d.m.
Salmonelle absent in 25 g f.m.
Escherichia Coli 1 × 10² UFC per g
Indice di Germinazione >60%
Ammendanti Compostati
D.Lgs. 75/2010 REGISTRI - 1
L’ Art. 8 comma 1 del ex D.Lgs. 217/06 “Ai fini della tracciabilità dei prodotti di cui al presente decreto” aveva introdotto
- “Registro dei fertilizzanti” - Allegato 13
- “Registro dei fabbricanti di fertilizzanti” - Allegato 14
Il “Registro dei fertilizzanti” è tuttora inesistente, in attesa quello on-line sul sito del MIPAAF La procedura di iscrizione richiede un nome commerciale del prodotto.
Il “Registro dei fabbricanti di fertilizzanti” è in applicazione da 6 anni ed è pubblicato sul sito del MIPAAF A marzo 2012 oltre registrate 1250 aziende.
http://www.sian.it/portale-sian/home.jsp Link Servizi
Link Consultazione scorrere elenco fino a:
Consultazione Registi Fabbricanti e Fertilizzanti
D.Lgs. 75/2010 REGISTRI - 2
Circolare n. 0004786 del 25/02/08 del MIPAAF Redazione della richiesta di iscrizione al Registro dei fertilizzanti
La domanda per l’iscrizione al “Registro dei fertilizzanti” deve essere
corredata di:
-un facsimile dell’etichetta del fertilizzante di cui si chiede l’iscrizione,
- un “Rapporto di prova” emesso da un laboratorio di analisi conforme ai
requisiti di cui all’allegato 11 del D.Lgs. n. 75/2010.
N.B.1: una volta inviata la richiesta al MIPAAF è necessario attendere la
risposta per poter immettere il prodotto sul mercato !?!?
N.B.2: solo l’analisi da allegare alla richiesta di iscrizione deve essere
prodotta da uno dei laboratori riconosciuti dal MIPAAF (DM 27 aprile 2011)
D.Lgs. 75/2010 REGISTRI - 3
CIC - Dr Werner Zanardi, Ecomondo 2010
Indirizzi cui inoltrare le richieste di iscrizione o di modifica/aggiornamento: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità Direzione generale della competitività per lo sviluppo rurale COSVIR XI – Servizio fitosanitario centrale Via XX Settembre, 20 - 00187 Roma COSVIR11.Fertilizzanti@politicheagricole.gov.it
e.p.c.
Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Direzione generale della prevenzione e repressione frodi PREF IV – Indirizzo e coordinamento attività analitica Via del Fornetto, 85 - 00149 ROMA pref4@mpaaf.gov.it
D.Lgs. 75/2010 REGISTRI - 4
D.Lgs. 75/2010 REGISTRI - 5
Circolare n. 0004786 del 25/02/08 del MIPAAF La tracciabilità Il sistema possiede caratteristiche di flessibilità ed adattabilità ai vari sistemi di tenuta «contabile» delle aziende.
1. Non è obbligatoria ne la tenuta di uno specifico registro ne la vidimazione preventiva da parte dell’Ispettorato;
2. La tracciabilità è garantita da una serie di informazioni obbligatorie a carico degli operatori che possono essere registrate su sistema informatico (file excel) o su supporto cartaceo. Il sistema di registrazioni deve essere tenuto presso il proprio sito di produzione e/o confezionamento. Tali registrazioni sono messe a disposizione degli Organi di controllo, finché il fertilizzante è immesso sul mercato e per altri due anni dopo che il fabbricante ne ha cessato l’immissione sul mercato.
D.Lgs. 75/2010 REGISTRI - 6
Circolare n. 0004786 del 25/02/08 del MIPAAF Comunicazione di prosieguo di attività
A partire dall’anno 2009, entro il 31 luglio di ogni anno, ciascun
fabbricante presente sul “registro dei fabbricanti “ deve comunicare
l’intenzione di proseguire la propria attività e inoltrare l’elenco dei
fertilizzanti di cui intende confermare la presenza sul “Registro dei
fertilizzanti” nel corso dei 12 mesi successivi.
La mancata comunicazione comporta la cancellazione dei fabbricanti e/o
dei fertilizzanti dai Registri.
D.Lgs. 75/2010 LABORATORI -1
Laboratori cui riferirsi per l’iscrizione al Registro dei Fertilizzanti - rapporto di prova da allegare alla richiesta Decreto 27 aprile 2011 Elenco dei laboratori competenti a prestare i servizi necessari per verificare la conformità dei prodotti di cui all'art. 1 del decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75, recante: «Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell'articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88». Pubblicato nella Gazzetta n. 110 del 13 maggio 2011
D.Lgs. 75/2010 ETICHETTE - 1
Allegato 8 , punto 4 “AMMENDANTI “ Elementi oppure sostanze utili il cui titolo deve essere dichiarato. Caratteristiche diverse da dichiarare. Altri requisiti richiesti. Umidità……………………………………………… pH……………………………………………………… C organico sul secco…………………………… C umico e fulvico sul secco…………………. Azoto organico sul secco……………………. C/N…………………………………………………….. Salinità……………………………………………….. Na totale sul secco (solo per ACV)………
Le identificazione dei prodotti devono comparire: - nelle etichette se il prodotto è imballato - nei documenti di accompagna-mento se sfuso
D.Lgs. 75/2010 ETICHETTE – 2
Registro Fabbricanti:
Substrato di coltivazione base con ACV e AVSNC , Total Organic C ≥8% d.m. 3,5 ≤pH ≤ 7,5 Electrical conductivity (EC) max 0,7 dS/m Bulk density max 450 Kg/m3
Compost e Substrati D.Lgs. 75/2010 – All. 4:
Ingredienti comuni:
Torba acida, Torba neutra,
Torba umificata
da sole, miscelate tra loro e/o con
letame, letame artificiale,
Leonardite, Lignite, Argilla, Argilla
espansa , Lapillo, Lana di roccia,
Perlite Espansa,
Pomice, Sabbia, Tufo, Vermiculite
Espansa, Zeolititi, prodotti ad
azione specifica,
correttivi
Substrato di coltivazione misto Con ACV e ACM Total Organic C ≥4% d.m. 4,5 ≤pH ≤ 8,5 Electrical conductivity (EC) max 1 dS/m Bulk density max 950 kg/m3
….in aumento la domanda di substrati peat-free…
Le strategie per la qualità dell’Ammendante Compostato
Gli impianti di compostaggio stanno intervenendo su:
• controlli e verifiche delle matrici organiche da compostare (programmi trimestrali di analisi merceologiche FORSU)
• osservazione e monitoraggio del processo di trattamento
• approfondimenti e verifiche da eseguire sui alcuni parametri (pH, Indice Germinazione, ecc.)
• Certificazione del prodotto
IL MARCHIO COMPOST DI QUALITA’ CIC Gli obiettivi
• Il Marchio di qualità è stato istituito come strumento utile:
– ai consumatori potenziali per verificare la qualità dell’ammendante richiesto e/o utilizzato.
– ai produttori di ammendante compostato qualificati e competenti al fine di:
• monitorare la produzione e la
qualità del prodotto,
• definire delle procedure di autocontrollo nella filiera di produzione di Ammendante e quello di fornire linee guida per la qualità
Il Marchio di Qualità CIC - 2011
Obiettivo: incentivare l’offerta di prodotti con
caratteristiche dichiarate e verificate
2004: 10 impianti
2006: 19
2008: 29
2010: 35
Circa il 35% del mercato nazionale di compost
prodotto possiede il MARCHIO CIC
IL MARCHIO COMPOST DI QUALITA’ CIC
Prerequisiti all’adesione
Il produttore di Ammendante Compostato deve essere:
- regolarmente iscritto al Registro dei Fabbricanti istituito c/o il Mipaaf ai sensi dell’art. 8 del D.lgs. 75/2010 e dunque deve configurarsi a tutti gli effetti come un Fabbricante di fertilizzanti;
- associato al CIC (come Socio Ordinario).
IL MARCHIO COMPOST DI QUALITA’ CIC La procedura - 1
• RICHIESTA DA PARTE DELL’ AZIENDA – adesione volontaria
• FASE DI RILASCIO - monitoraggio del prodotto (n° 4 analisi)
• FASE DI MANTENIMENTO – programmazione piano di analisi annuale (n° analisi stabilito in base alla capacità autorizzata dell’impianto)
• Assegnazione di un codice
• Sottoscrizione della licenza d’uso per il Logo
Campionamento eseguiti da professionista
agronomo (soggetto indipendente) su lotti di
produzione.
La metodica di prelievo:
- D.Lgs. 75 del 29 aprile 2010 “Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti”,
- “Metodi di Analisi del Compost”, ANPA dicembre 2001.
- Nota Tecnica CIC (luglio 2008):
Integrazione alla procedura di campionamento degli AMMENDANTI per la determinazione dei parametri microbiologici, a cura del Comitato Tecnico del CIC
IL MARCHIO COMPOST DI QUALITA’ CIC La procedura - 2
LOTTO DI PRODUZIONE: “quantità definita di ammendante compostato prodotta, lavorata e confezionata nella medesima azienda, con la stessa tecnologia di processo e miscela iniziale e in un determinato lasso di tempo
IL MARCHIO COMPOST DI QUALITA’ CIC La procedura - 3
Il numero di campioni, varia in relazione ai quantitativi di scarto organico autorizzato al trattamento
- Compilazione di un verbale di campionamento
- Spedizione del prodotto presso Laboratorio accreditato
Ministero Attività Produttive per analisi ad Ammendanti e Substrati di Coltura al fine del rilascio del marchio di etichettatura ecologica Ecolabel;
MIPAAF per la verifica del fertilizzanti ai sensi dell’art.6 del D.lgs. n. 75/2010.
I metodi di riferimento per le determinazioni analitiche sono riportati:
- negli allegati del D.Lgs. 75/2010;
- nella norma UNI 10780;
- nella norma CEN (TC CEN 223);
- nei Metodi di analisi del compost (Manuale ANPA n. 3/2001).
- Consegna dell’analisi all’Azienda (anticipo via mail file digitalizzato – pdf)
IL MARCHIO COMPOST DI QUALITA’ CIC La procedura - 4
Attrezzature e modalità operative di prelievo dei campioni di Compost destinati ad analisi microbiologiche
Attrezzatura:
• pala, badile o sessola e telo di plastica usa e getta,
• guanti lattice o nitrile usa e getta e sacchetti sterili che contengano circa 250 g di ammendante,
• flambatore portatile (informarsi se già disponibile presso l’impianto),
• borsa termica con barrette refrigeranti.
Modalità operative:
• stendere a terra il telo di plastica per evitare che il materiale da prelevare venga a contatto con il
pavimento,
• individuare più punti di prelievo (cfr metodica ANPA 3/2001 “Metodi di analisi del compost),
• per ogni punto individuato scartare lo strato superficiale di 10 cm, prelevare un sub-campione di materiale
flambando la pala/badile ogni volta che si esegue il campionamento,
• adagiare i sub campioni sul telo,
• miscelare i sub campioni prelevati dai punti individuati precedentemente,
• prelevare dal mix di sub-campioni circa 250 g di ammendante e riempire i tre sacchetti sterili,
• apporre un’etichetta adesiva sul sacchetto per identificare il campione, affiancando alla sigla dell’impianto
la dicitura “microbio”
• collocare i sacchetti sterili nella borsa termica con le barrette refrigeranti (temperatura compresa tra i 4 e i
10°C) per il trasporto e durante tutto il tempo che precede la spedizione,
Spedizione del materiale:
• inviare immediatamente il campione al laboratorio dove deve giungere entro le 24 ore dal campionamento.
Flambatore
Contenitori sterili
Sessola di metallo e telo pulito
Badile
Frigo per il trasporto
Fonte immagini: ARPAV – A. Ceron
Attrezzature e modalità operative di prelievo dei campioni di Compost destinati ad analisi microbiologiche
Attrezzature e modalità operative di prelievo dei campioni di Compost destinati ad analisi microbiologiche
Attrezzature e modalità operative di prelievo dei campioni di Compost destinati ad analisi microbiologiche
Attrezzature e modalità operative di prelievo dei campioni di Compost destinati ad analisi microbiologiche
Attrezzature e modalità operative di prelievo dei campioni di Compost destinati ad analisi microbiologiche
Banca dati CIC - 1 Certificazione Marchio di Qualità CIC
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
1 6 11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 66 71
% s
s
Azienda C - Inerti <10 mm- 2003-2010
inerti <10 Media limite 217
ACM RD con SACCO BIO
Banca dati CIC - 2 Certificazione Marchio di Qualità CIC
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
1 6 11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 66
% s
.s.
Azienda H - Inerti <10 mm- 2003-2010
inerti <10 Media Limite 217
ACM RD con SACCO POLITENE
Banca dati CIC - 3 Certificazione Marchio di Qualità CIC
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
1 6 11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 66 71
mg
/Kg
Azienda C - Pb - 2003-2010
piombo Media Limite 217
ACM RD con SACCO BIO
Banca dati CIC - 4 Certificazione Marchio di Qualità CIC
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
1 6 11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 66
mg
/Kg
Azienda H - Pb - 2003-2010
piombo Media Limite 217
ACM RD con SACCO POLITENE
Implementazione del Marchio CIC - 1
Programma T.E.R.S.O. Tracciabilità e rintracciabilità Sostanza Organica
L’art.8 del D.Lgs 75/2010 stabilisce che i fabbricanti di fertilizzanti, al fine di garantire la tracciabilità dei concimi CE e degli altri fertilizzanti, conservino le registrazioni sull'origine dei concimi. Il CIC prevede di eseguire un controllo annuale su:
• Sistema di identificazione dei lotti produttivi in lavorazione e del prodotto finito
• Registro non conformità e loro gestione • Registro destinazione del prodotto finale
Implementazione del Marchio CIC - 2
Certificato di Avvenuto Recupero
Attesta e garantisce il percorso di recupero dello scarto organico differenziato, la sua trasformazione in ammendante compostato e la sua destinazione Il certificato trimestrale riporta: - provenienza , tipo e quantità delle matrici trattate - quantità di ammendante prodotto - principali destinazioni del compost (settori di impiego) Il certificato viene inviato al soggetto conferitore/produttore per fornire un riscontro dell’attività svolta.
Quantità e tipologie rifiuti trattati
Soggetti conferenti
Destinazione del compost
Rifiuti prodotti e la loro destinazione
Indice di germinazione Ig= (Gc x Lc) / (Gt x Lt ) x 100 Gc: n° medio di semi germinati nel campione Gt: n° medio di semi germinati nel testimone Lc: lunghezza radicale media nel campione (mm) Lt: lunghezza radicale media nel testimone (mm) Esempio eccellente compost(75x4)/testimone(70x3,5) x100 = 122% Esempio scadente compost(65x2)/testimone(70x3,5)= 53,06%
Metodi Laboratorio – Marchio Qualità CIC E.Coli Rapporti ISTISAN 2002/03 Salmonelle UNI 10780:1998 Indice Germinazione UNI 10780:1998 Plastiche Inerti Manuale ANPA 03/2001 metodo n. 4
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
3.500.000
4.000.000
4.500.000
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
t/y
Compost+growing media
Mineral fertilizer
Organic fertilizer
Mercato del Compost (1998-2007)
Fertilizer
l’Ammendante Compostato non è un surrogato del concime di sintesi; l’Ammendante Compostato si è creato delle nicchie specifiche laddove si sono verificati problemi di approvvigionamento di letame e/o una carenza generalizzata di sostanza organica;
la qualità del Compost è migliorata nel corso degli anni; l’agricoltura (l’agricoltore, l’agrotecnico) ha acquisito negli anni una maggior confidenza per questo prodotto (informazione/istruzione sull’utilizzo, certificazione)
Mercato del Compost: alcuni punti fermi
Consorzio Italiano Compostatori
Marchio di qualità per il compost – anno 2012
Verbale di campionamento
Campionatore: Dr.Agr. Verbale di prelevamento n.
Data del campionamento Ora del campionamento:
Campione prelevato presso:
Località:
Eventuale nome commerciale
Categoria ammendante: 1 Compostato misto
2 Compostato verde
3 Torboso composto
Presentazione: 1 Sfuso
2 Insaccato in sacchi da kg
Quantità approssimativamente presente: Numero di campioni elementari:
Osservazioni
Il Campionatore
Riferimenti per le modalità di campionamento Materiale sfuso: - D.Lgs. 75/2010 “Riordino e revisione della disclipina in materia di fertilizzantim, a norma dell’ art. 13 della legge 7 luglio 2009, n.88”. Prodotti confezionati: - “Metodi di Analisi del Compost”, ANPA dicembre 2001.
Sanzioni
Analisi Merceologiche FORSU: tipologie di contenitori
Analisi Merceologiche FORSU: tipologie di contenitori
Analisi Merceologiche FORSU: tipologie di contenitori
Analisi Merceologiche FORSU: tipologie di contenitori
Analisi Merceologiche FORSU: tipologie di contenitori
Analisi Merceologiche FORSU: tipologie di contenitori