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COMUNICARE LO SPETTACOLO 2.0 Simone Pacini www.fattiditeatro.it

Da dove cominciamo?

• La comunicazione è una leva del marketing

• Marketing: “strumento che mette in relazione l’offerta e la domanda.”

• 4P • Product • Price • Place • Promotion

OBIETTIVI Comunicare lo spettacolo

• Vendere, farsi conoscere, ma anche e soprattutto rafforzare la propria brand reputation

• Notorietà: quante persone conoscono che cosa fa l’azienda e/o la marca, la sua attività, i suoi prodotti;

• Immagine: quante persone pensano bene dell’azienda e/o della marca, ne hanno fiducia;

• Consenso: quante persone approvano quello che l’azienda fa, ne apprezzano e condividono le scelte.”

STRUMENTI Comunicare lo spettacolo

AIDA 1.  Accendere l’Attenzione del (a questo livello ancora

potenziale) cliente, cioè di dare notorietà alla nostra iniziativa. “Are you talking to me?”

2.  Suscitare Interesse, in modo che il potenziale cliente si informi e approfondisca le notizie relative al prodotto, o all’azienda. “Why are you talking to me?”

3.  Desiderio relativo all’oggetto della comunicazione. “Good idea, but do I really need it?”

4.  L’Azione vera e propria “What will I have to do to get it?”

WH questions • WHO?

• WHAT?

• WHY?

• WHEN?

• WHERE?

• HOW

Piano di comunicazione

• Media tradizionali

• Digital marketing

• Social media marketing

• Web maketing

COSA COMUNICARE? Comunicare lo spettacolo 2.0

Identità aziendale • “L’insieme dei tratti distintivi di un’azienda, che fanno sì

che questa si differenzi dagli altri e che il pubblico possa inequivocabilmente collegare questi fattori all’azienda stessa”.

• L’insieme di diversi elementi: •  la vision: la proiezione nel futuro per il raggiungimento degli

obiettivi a lungo termine, che rispecchino gli ideali aziendali; •  la mission: dichiarazione degli intenti e degli obiettivi a breve-

medio termine (come l’azienda agirà per realizzare la vision); •  i valori: ciò in cui l’azienda crede, il sistema di idee in base a cui

agisce (sul mercato e non).

STRATEGIE Social Media Marketing

Una strategia di SMM solida è

• Sincera

• Alla pari

• Interattiva (CTA)

• Creativa

• Di lungo periodo

Costruire una strategia di SMM, domande da porsi 1.  A chi è rivolta la nostra comunicazione? Quali sono i target? 2.  Quali obiettivi vogliamo raggiungere? 3.  Cosa ci caratterizza? Qual è la nostra identità aziendale? 4.  Chi sono i nostri concorrenti? 5.  Che relazione vogliamo costruire con utenti? 6.  Che tipo di esperienza vogliamo fornire? 7.  Come vogliamo essere percepiti? 8.  Quali risultati vogliamo ottenere nel tempo? 9.  Perché i nuovi utenti dovrebbero diventare fan, o follower,

dei nostri social e della nostra comunicazione web? 10.  Perché dovrebbero continuare ad essere fan, o follower, dei

nostri social e della nostra comunicazione web?

Dieci regole 1.  Postare spesso 2.  Dire molte cose, non sempre le stesse 3.  Dire molte cose, in modo diverso 4.  Usare un linguaggio chiaro e adatto al target 5.  Coordinamento stretto e continuativo tra le persone che si

occupano della comunicazione digital e il top management. 6.  Creare hashtag specifici legati a linee culturali, tematiche verticali,

slogan, azioni di comunicazione. Condivisibili e memorizzabili. 7.  Monitorare e analizzare regolarmente le statistiche 8.  Presidiare 9.  Ricordare periodicamente nelle comunicazioni il sito Internet e gli

altri social attivi 10.  Promuoversi attraverso campagne di digital advertising

11.  Ragionare in termini di sistema: Facebook, Twitter e Instagram ecc.

LA GALASSIA SOCIAL

• Principali •  Facebook •  YouTube •  Instagram

•  Importanti •  Twitter •  Pinterest

• Utili •  LinkedIn •  Vimeo •  SoundCloud •  Flickr •  Snapchat •  Google Plus (+) •  Wordpress / Tumblr

Facebook • Possibilità di utilizzo:

•  Il profilo personale •  La pagina •  Il gruppo

•  Perché usarlo? •  Facilità di utilizzo • Miglioramenti continui, sia tecnologici che di usability. • Reagisce alla concorrenza. •  Le campagne di inserzioni funzionano. • Ottimo supporto a immagini, infografiche, GIF, video, contenuti

multimediali • È al passo coi tempi

Ogni quanto postare?

YouTube • Terzo sito più visitato al mondo • Secondo motore di ricerca • Anche se non abbiamo un canale il nostro nome su

YouTube probabilmente c’è già • Avere un canale YouTube costituisce un segnale di

“autorevolezza” nella comunicazione • Essendo di proprietà di Google, gode di tutti gli strumenti

e le innovazioni di questo potentissimo motore di ricerca • YouTube Creator Academy, un canale dedicato

specificamente a chi vuole realizzare video più efficaci

Instagram • Legato alla comunicazione istantanea e breve • Comunicazione guidata non dalle parole ma dalle immagini • Quasi completamente legato all’utilizzo via mobile • Negli ultimi tempi ha ampliato moltissimo la sua offerta • Postare foto pensate per Instagram, non troppo posate o

istituzionali. • Pubblicare in maniera continuativa • Hashtag ruolo di grande importanza • Di proprietà di Facebook • Ha un alto tasso di engagement. Canale adatto per

organizzare contest (challenge) • Ogni quanto postare?

Le Stories

• Contenuti esclusivi, effimeri, immediati e in diretta

• Formato più autentico e genuino

• Brand: Love Brand (aspetto umano)

• Cercare l’interazione, parla con i tuoi follower! (@, #, swipe, sondaggi)

Stories. Errori da evitare

• Contenuti troppo patinati

• Contenuti troppo amatoriali

• La CTA non è chiara

• Troppe informazioni

• Troppe Stories!

Blog • Veicolo potenzialmente molto utile per la cultura, settore

che dispone di moltissimi contenuti

• “Luogo” che coniuga il racconto vivo dei social network e l’istituzionalità del sito web: con un blog è possibile dare spazio all’approfondimento ma, al contrario del sito, in modalità fortemente interattiva, inserendo testi e rich contents che contribuiscono alla costruzione del racconto e dell’identità dell’azienda.

• Senza perdere in autorevolezza e “ufficialità” della comunicazione

Newsletter • Concisa: testi brevi, chiari e comprensibili • Dalla grafica curata: immediata, riconoscibile, deve facilitare

l’orientamento e la lettura. • Pochi articoli: no a newsletter troppo lunghe. Meglio

rimandare al sito web. • Con link per approfondire. •  Immagini di qualità: attrattive e correlate ai temi della

newsletter. • Con una periodicità definita (max mensile). •  Inviata negli stessi giorni e nelle stesse ore: essendo

soprattutto un veicolo informativo, un piano delle uscite definito

• Se possibile, con invii differenziati

Comunicare digital •  “Clarify to simplify to amplify” •  Less is more

•  “Mi scuso per la lunghezza della mia lettera, ma non ho avuto il tempo di scriverne una più breve” (Blaise Pascal, Lettres Provinciales)

• Testi chiari concisi comprensibili (5WH) • Contenuti visual

•  ben visibili e di qualità •  Esempi: disegni fotografie infografiche meme screenshot album e

collage di foto vignette citazioni gif anteprime del sito web o del blog •  chiari, ben definiti, comprensibili in un colpo d’occhio, con particolari

ben visibili, originali • Video: brevi (?) e coinvolgenti

Che cosa si può fare con i media digitali? • Raccontare (storytelling)

•  narrare la storia di una persona, di un evento, di un’azienda attraverso una molteplicità di linguaggi e di mezzi;

• Coinvolgere (engagement) •  interessare e attirare i nostri utenti, fan, follower, creare un legame

forte con loro;

• Promuovere (promozione) •  promuovere la nostra attività, i nostri prodotti, le nostre iniziative,

anche attraverso campagne di web e social advertising.

• Ads

SOCIAL MEDIA STORYTELLING

Teatro e web 2.0. Perché?

• Dal comunicare “a” al comunicare “con”

• Il pubblico passivo va scomparendo, il nuovo spettatore 2.0 cerca empatia

• Necessario far parlare di sé al di fuori dei “media owned” > WOMM

#comunicateatro PESCARA (19-20 gennaio 2019)

Ma che cos’è lo storytelling?

• Atto del narrare

• “Le storie sono le uniche che dalla notte dei tempi sanno unire informazioni, conoscenza, saggezza, emozioni, cura di sé e degli altri (…)”. (Luisa Carrada – Il mestiere di scrivere - 1999)

• Brand storytelling \ brand journalism

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Social media storytelling per le imprese di spettacolo

Caratteristiche dello storytelling • FIDUCIA Le persone che ascoltano la storia hanno fiducia

nel narratore? Hanno fiducia in te? •  • EMOZIONI Le storie hanno bisogno di uno sviluppo che

tocchi le emozioni. Grandi narrazioni si basano su grandi emozioni: usa conflitti, soluzioni, tensioni, misteri e rivelazioni.

• RELAZIONE Il pubblico deve identificarsi nel racconto. Devi creare un rapporto speciale: identificarsi con il personaggio di una storia vuol dire lasciarsi trasportare nella narrazione.

Caratteristiche dello storytelling • SEMPLICITÀ Una storia semplice è una storia forte. Togli tutto

ciò che non serve alla narrazione.

• PERSONALE Il destinatario vuole dare un significato personale alla storia. Tu puoi indicare la struttura, puoi suggerire dei riferimenti, ma devi lasciare spazio alle persone di applicare una propria morale della favola.

•  IMMERSIONE A volte il pubblico si immerge completamente in una storia, vive le esperienze raccontate in prima persona e diventa il personaggio principale. Ecco, hai raggiungere il tuo obiettivo di storyteller!

• FAMILIARE L’audience valuta nuove storie confrontandole con quelle che già conosce. Crea storie diverse.

#comunicateatro PESCARA (19-20 gennaio 2019)

Perché fare SMS per le performing arts • Raccontare le performing arts attraverso i social può essere

un ottimo strumento di promozione per tutte quelle realtà culturali (medie e piccole) che non hanno risorse (economiche e umane) per attuare politiche di social media marketing, ma che attraverso un racconto empatico possono coinvolgere e ampliare sempre di più la loro community di riferimento.

•  Il racconto sui social diventa anche un mezzo per creare un rapporto speciale fra nuovi spettatori e imprese culturali (audience development, audience engagement)

• Non (solo) informare ma coinvolgere, dialogare, emozionare.

Peculiarità del social media storytelling • Il racconto può diventare collettivo (#)

• Call to action

• Engagement • Attirare l’attenzione • Attivare l’interesse • Stimolare partecipazione e azione

• Ambasciatori

• One-to-one

#comunicateatro PESCARA (19-20 gennaio 2019)

Consigli

• L’utente è come voi: trattatelo come vorreste essere trattati!

• Siate in grado di immaginare storie che siano tali.

• Se volete vendere, fatelo con classe.

• Un’emozione positiva come un sorriso svoltano il percepito (e fidelizzano!)

Quattro esempi di SMS 1.  Raccontare qualcosa sulla nascita del brand: tutte le grandi

fiabe iniziano con “C’era una volta”. 2.  Mostrare storie quotidiane, di persone reali: e il “vissero

felici e contenti?”. Bisogna mostrare cos’è successo alla vita dell’azienda, com’è lavorarci, cosa si fa.

3.  Condividere valori: le grandi cause spesso fanno parte dei valori aziendali. Che sia la battaglia contro lo spreco di risorse naturali, la difesa degli animali o dell’ambiente, il consumatore vuole saperlo.

4.  Integrare contenuti provenienti dagli utenti. Quando si dice all’amico “Non sai cosa mi è successo ieri sera” è più interessante se questo propone a sua volta un racconto. Condividere le storie degli utenti è importante.

DIGITAL PR

• Necessario far parlare di sé al di fuori dei “media owned”

• WOMM marketing (niente nasce virale ma lo diventa)

• Buzz seeding > community

• Blog relations > influencer

Google Ad Grants •  Offre alle no-profit 10.000 dollari/mese da spendere in pubblicita per

• parlare delle attività corporate e di quelle sociali • invitare a fare donazioni o partecipare a campagne crowdfunding.

•  Il finanziamento dura all'infinito, se vengono rispettati tutti i criteri di gestione • le campagne puntano solo ad un dominio web; • occorre effettuare accesso all'account almeno una volta al mese per esaminare il rendimento; • occorre apportare una o più modifiche all'account almeno una volta ogni 90 gg; • no ad annunci puramente commerciali.

•  Non rispetto primi tre punti: account sospeso. Quarto: rischio esclusione.

•  Ulteriore possibilità di crescita. Se per piu di 3 mesi l'account ha raggiunto 10.000 dollari si puo richiedere GrantPro, che ha un budget di 40.000 dollari mensili.

•  Attraverso GAG accesso anche a una serie di servizi Google studiati per il no profit, come sconti e il programma non profit di YouTube che offre maggior servizi per l'editing dei video e dà la possibilita di raccogliere fondi direttamente da YT

Fonti

• Andrea Maulini, Comunicare la cultura, oggi, Editrice Bibliografica (2018)

• www.ninjamarketing.it

• www.fattiditeatro.it

GRAZIE! Simone Pacini simone@fattiditeatro.it 3358384927 @fattiditeatro