Conseguenze psicologiche della violenza sulle donne 27 maggio 2014 Dott.ssa Chiaretta Aldeni.

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Conseguenze psicologiche della violenza sulle donne

27 maggio 2014Dott.ssa Chiaretta Aldeni

● Sommersa● Trasversale● Continuativa ● Ciclica

Caratteristiche della violenza domestica

SommersaTrasversaleContinuativaCiclica

SommersaTrasversaleContinuativaCiclica

● Verticale tra le generazioni● Orizzontale nella coppia

La ciclicità della violenza domestica è:

La recidiva è insita nei casi di maltrattamento, li caratterizza la ciclicità della violenza sia in termini della reiterazione della condotta, sia in alternanza di azioni negative esercitate.

( A.C. Baldry 2006)

● Fase uno CRESCITA DELLA TENSIONE ( l'uomo è irritato, sale la tensione, insulti)

● Fase due VIOLENZA ESPRESSA ( l'uomo perde il controllo)

● Fase tre CONTRIZIONE AMOROSA (promesse magiche di cambiamento,colpevolizzare la compagna, spostamento del problema)

Ciclo della violenza ( Walker)

Camminare sulle uova

Esplosione della violenza (E’ IN QUESTA FASE CHE LE DONNE CHIEDONO AIUTO)

Spero che lui cambi ( trappola che trattiene che donne)

Punto di vista della donna

LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA SONO SOGGETTI PLURITRAUMATIZZATI

bisogna valutare l'entità, la durata e le caratteristiche del trauma, ma soprattutto la somma dei traumi.

Spesso queste donne si presentano con tutte le caratteristiche di funzionamento e i sintomi relativi ai soggetti con PTSD.

CONCETTO DI TRAUMA

Aspetti psicologici

PERDITA DI:●autostima●sicurezza●forza●capacità logiche ●Autonomia

Incompetenza appresa

Aspetti psicologici della donna

● Grosso senso di solitudine● Confusione● Ritiro emotivo● Congelamento dei sentimenti a scopo

difensivo● Dissociazione durante l'evento

specifico violento ( anestesia emozionale)

● perdita del suo punto di vista sulla realtà

● Senso di colpa● vergogna

vissuti

Mancanza di interesse per le attività piacevoli importante senso di riduzione delle prospettive future Compromissione della modulazione emotivaIn questa fase spesso la rabbia è assente

Lui dice, lui pensa…

invece di

Io dico, io penso…

Modalità comunicativa

È stato dimostrato che nelle persone abusate e maltrattate la presenza di sintomi, così come in pz che hanno subito altri tipi di trauma psichico, è invariabilmente accompagnata da alterazioni patologiche a carico di determinate strutture cerebrali:

Corteccia frontale Amigdala Ippocampo Cingolo anteriore e posteriore Insula ( M. Pagani

2013)

NEUROIMMAGINI NEL PTSD

La violenza come qualunque altra manifestazione della mente e di riflesso del cervello ha una base neurobiologica dimostrabile e dimostrata

Studi di neuroimmagini hanno dimostrato come i correlati neurobiologici dei comportamenti violenti siano localizzati in particolar modo nell’amigdala e nell’ippocampo.

( M. Pagani 2013)

QUANDO SENTONO UN GROSSO PERICOLO PER I FIGLI O PER LA PROPRIA VITA

QUANDO CHIEDONO AIUTO?

Spesso la richiesta della donna è confusa, implicita o completamente spostata sui figli o sul partner.

● Diventa necessario cogliere i segnali e imparare a fare delle domande per fare emergere il fenomeno

● Bisogna cogliere i segnali che potrebbero essere indicatori aspecifici, ma fondamentali per costruire le ipotesi diagnostiche

● Considerare che spesso non hanno una giusta percezione della sofferenza dei propri figli che assistono alla violenza

Lettura della domanda

● Domande mirate, semplici ed esplicite: Per esempio: “ le è mai capitato di subire delle

violenze nella sua vita?”“ le è mai capitato di accettare di avere rapporti

sessuali anche quando non lo desiderava affatto?”● Utilizzo del “TRAUMA ANTECEDENTS

QUESTIONNAIRE” ● psicoeducazione

strumenti

Quale progetto?

Lavorare con la persona che ha subito violenza significa riportare la donna al piano di realtàAiutarla a vedere quello che lei realmente può fare in quel momento, spostando l'obiettivo su passi piccoli e realizzabili Lavorare su progetti minimi, ma concreti, per farle sperimentare piccoli successi e il successo, se pur limitato, serve da empowerment per l'autostima.

progetto

Rispetto e centralità del potere decisionale della donna

Costruzione di un tipo di relazione basata sul riconoscimento del valore

Due punti fermi

Sostenere la donna a: prendere decisioni autonomeAutorizzarsi a scegliereScegliere strategieRiappropriazione del proprio punto di vista della realtàPossibilità di lasciare spazio al conflittoDifferenziazione ………………

Lavorare sulle risorse prima che sugli eventi traumatici

Aiutarla a intravvedere il risultato

TUTTO Ciò CHE RIESCO A IMMAGINARE PER IL MIO FUTURO DIVENTA UN OBIETTIVO RAGGIUNGIBILE

Grazie per l’attenzione!!!