Post on 16-Oct-2020
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Il concorso internazionale per il restauro del tempio-duomo a
Pozzuoli
prof. arch. Caterina Giannattasio
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura_L17
Corso di Teoria e Storia del Restauro
Vista aerea del Tempio-duomo di Pozzuoli
La città di Pozzuoli fu fondata dai Greci nel 529 d.C., e fu occupata, nel 194
d.C., dai Romani, I quali colonizzarono la città.
Planimetria della struttura E’ caratterizzata da una pianta rettangolare (15 x 23.50 m), orientata con l’asse
principale in direzione NS, con ingresso posto a sud. Si tratta di una struttura
pseudoperiptera, di epoca Augustea, con cella quadrata (13 x 13 m), pronao dato da 6
colonne e aula con 9 colonne con capitelli corinzi su ciascun lato.
La sezione longitudinale.
Le sezioni trasversali in direzione Sud e Nord.
Il lato orientale del tempio di Augusto. I resti del tempio romano.
Il lato occidentale della fabbrica.
Storia del monumento
L’epoca di fondazione del tempio è confermato dalla presenza della firma dell’architetto L. Cocceio, incisa nella facciata posteriore.
E’ situato nel Rione Terra, l’antica acropoli
della città, posizionato su un banco
tufaceo affiorante.
Dedicato all’imperatore romano Augusto,
rappresenta un raro esempio di
architettura classica, analogo alla Maison
Carrée a Nîmes.
Le trasformazioni nel corso dei secoli
La costruzione è stata oggetto di numerosi interventi nel corso dei
secoli, al fine di adattare il tempio in chiesa:
Tardo Medioevo
Rinascimento
Età barocca
XX secolo
Gli interventi durante il XVI e il XVII secolo
La struttura si trasforma in cattedrale, inglobando il tempio romano.
Principali interventi:
Distruzione del pronao augusteo
Abbassamento del livello della pavimentazione romana di 80 cm
Rinnovo degli interni con decorazioni barocche e stucchi
Realizzazione di nuovi spazi (Cappella del SS. Sacramento, Sala capitolare)
Stravolgimento delle coperture, con l’inserimento di una cupola e di volte.
La cupola della cappella del SS. Sacramento.
La facciata d’ingresso della cattedrale.
Alcune parti della struttura interessate dall’intervento barocco:
- L’altare principale
- La Cappella del SS. Sacramento
- Il punto di attacco tra la zona absidale e la navata
Gli interventi degli anni Settanta Le strutture di epoca romana sono rimaste inglobate nella cattedrale barocca fino al 1964, in seguito ad un incendio.
L’evento impose la definizione di un progetto di restauro, affidato all’architetto napoletano Ezio De Felice, la cui proposta mirava principalmente alla valorizzazione delle parti archeologiche, anche andando a detrimento delle parti barocche.
Il progetto previde:
il consolidamento delle colonne, dei capitelli e della trabeazione con elementi in ferro
la realizzazione di un nuovo piano pavimentale in c.a. supportato da micropali, tale da consentire la visita delle sottostanti rovine archeologiche
l’integrazione dei rocchi delle colonne con calcestruzzo
una copertura provvisionale in lamiera grecata.
Il restauro fu interrotto nel 1972. Successivamente, dopo il terremoto del 1980, il Rione Terra fu completamente abbandonato.
Dettaglio della cappella barocca
Vista della controfacciata e della zona absidale
Dettaglio del muro laterale dopo l’intervento di De Felice
I resti archeologici sottostanti il tempio
2003_Il concorso internazionale di restauro
Nel 2003, conseguentemente al programma di rivitalizzazione riguardante l’intera area urbana, la Regione Campania ha bandito un concorso internazionale, volto al restauro ed alla rifunzionalizzazione come basilica della struttura in questione, versante in uno stato di rovina da ormai quarant’anni.
Un fondamentale vincolo per partecipare al concorso era la formazione di un gruppo interdisciplinare altamente specializzato, composto, obbligatoriamente, da:
- un architetto, col ruolo di capogruppo;
- un archeologo o uno storico di architettura classica e medievale; - uno storico di architettura rinascimentale e barocca, o uno storico di architettura religiosa dell’occidente cristiano;
- un architetto specializzato in Restauro dei Monumenti;
- un ingegnere o architetto strutturista;
- un ingegnere o architetto con esperienza nel settore degli impianti;
- un esperto in restauro di marmi ed affreschi.
2003_Il concorso internazionale di restauro
Le finalità del concorso
-restaurare la strutttura e restituirle la sua funzione di basilica
-rispettare la struttura nella sua duplice valenza e funzione: archeologica e di culto
-rispettare al contempo le parti archeologiche e quelle barocche
Approccio metodologico
Basato sull’attuale approccio critico conservativo, di chiara ispirazione brandiana.
Criteri da rispettare
1. i problemi funzionali e pratici devono essere il ‘mezzo’ e non ‘fine’ dell’intervento;
2. il criterio guida sia sempre il ‘minimo intervento’;
3. la medesima cura dev’essere riservata tanto alle preesistenze più nobili, quanto a quelle più povere, tutte ugualmente riconoscibili come ‘monumenti’ e ‘beni culturali’, in quanto “testimonianze materiali aventi valore di civiltà”;
4. il restauro deve connettersi, per criteri e metodi, alla filologia e all’edizione critica dei testi, bandendo ogni tentazione di ripristino o di falsificazione in stile;
5. ogni aggiunta necessaria deve chiaramente dimostrare di essere moderna, dotata di un proprio efficace carattere espressivo;
6. le eventuali opere di anastilosi o di reintegrazione di membrature architettoniche devono essere fondate sul principio di ‘distinguibilità’.
Progetti selezionati
a. Progetti proponenti il ‘congelamento’ dell’immagine attuale,
rinunciando a completare la struttura
b. Progetti basati sull’idea di ristabilire la ‘unità potenziale’ del
monumento, riunificando le varie parti in una continuità
figurativa
Progetti proponenti il ‘congelamento’ dell’attuale stato
dei luoghi
Alessandro Anselmi
David Chipperfield
Corvino+Multari
Pasquale Culotta
Donatella Fiorani
Tobia Scarpa
Progetti basati sul concetto di unità potenziale
Guido Batocchioni (2^ classificato)
Corrado Bozzoni
Stella Casiello
Marco Dezzi Bardeschi (vincitore)
Paolo Marconi
Luca Zevi (3^ classificato)
La realizzazione del progetto vincitore