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Corso online:
“grafologia – il significato della firma”
“LA MIA FIRMA SONO IO”
LA FIRMA RIVELA…
Tenuto dalla Dott.ssa Evi Crotti, fondatrice nel 1975 della Scuola di Grafologia Crotti
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Glossario
ACCOLIENZA
Atteggiamento di disponibilità all’incontro con l’altro.
ADULAZIONE
Ricerca di conquista dell’altro attraverso l’uso di atteggiamenti e linguaggio basati sulla seduzione.
AFFETTIVITÀ
Chiamiamo affettività l’insieme delle emozioni positive e negative, di piacere e di dolore che sono
la base delle nostre reazioni psicologiche nei confronti della vita, verso persone e situazioni.
L’affettività è il modo di reagire indipendente dalla volontà e dalla ragione e condiziona il nostro
equilibrio interiore. Infatti, avvenimenti improvvisi o eccezionali possono causare choc, disturbi del
sistema nervoso o psicosi. Un comportamento è chiamato affettivo quando è sollecitato da
intense emozioni.
AGGRESSIVITÀ
E’ un istinto considerato “normale” quando viene usato per far fronte alle necessità naturali; per
questo è sinonimo di attività, iniziativa, ardore, combattimento, amore per la vita. E’ ritenuto
“anormale” quando è tendenza ad attaccare l’interlocutore senza motivo e con un atteggiamento
ostile, quando si cerca di avere la meglio con prepotenza sugli altri e a tenerli a distanza. L’impulso
aggressivo, ben canalizzato da cultura ed educazione, si manifesta in spirito ironico e sagace e in
pensiero acuto e penetrante. Se coartato o mal finalizzato è motivo di sentimenti di impotenza e
frustrazione e produce malizia, irritabilità e tendenza al pettegolezzo e alla critica esasperata.
Per Feud designa un comportamento avverso nei confronti dell’ambiente in generale e lo associa
all’istinto di morte.
Per Jung, l’aggressività nasce come sentimento di compensazione ad un proprio senso di
inferiorità e sorge nell’infanzia quando da piccoli ci si deve misurare con il “diverso”.
Per Fromm è, invece, una pulsione che può avere due percorsi differenti nella vita di ciascuno, uno
costruttivo e l’altro distruttivo. La pulsione distruttiva, a sua volta, si dirige in due sensi, verso se
stessi o verso l’ambiente e ciò dipende da come la si sa gestire, se cioè si è capaci di orientarla
all’eros, ovvero alla vita, oppure al thanatos, ossia alla morte.
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AMBIZIONE
Voglia di ottenere il massimo dalle proprie capacità, puntando all’eccellenza o, quanto meno, alla
migliore collocazione sociale possibile. In eccesso comporta la sopravvalutazione di sé e la
diminuzione dell’altro che viene quindi “schiacciato”.
ANSIA
Anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuri,
accompagnata da sentimenti di tensione. Analogamente, essa è uno stato emotivo a contenuto
spiacevole, associato ad una condizione di allarme e di paura che insorge in assenza di un pericolo
reale e che, comunque, è sproporzionata rispetto ad eventuali stimoli scatenanti. L'ansia viene
distinta dalla paura proprio per la mancanza di uno stimolo specifico e riconoscibile.
ASSE LETTERALE
E’ la linea immaginaria che evidenzia l’inclinazione delle lettere in rapporto al rigo base,
determinando un angolo. Da questa angolazione o dall’andamento dell’asse stesso deriveranno gli
indici tentennante, titubante, contorta e sinuosa (che è disuguale metodico dell’inclinazione) o
uguale o ancora parallela.
ASTE
Tratti ‘lunghi’ delle lettere che prevedono un prolungamento nella zona superiore (b, d f, h, l, t) o
inferiore o ‘gamba’ nell’illustrazione (f, g, p, q, talvolta la z), che proseguono al di sotto della zona
centrale. Le aste possono essere lunghe o corte, rispetto al corpus centrale della grafia, dritte o
ritorte, con la curvatura verso destra (concavo a destra o verso sinistra, pendenti verso destra o
rovesciate a sinistra. Da questi ultimi deriveranno indici come: dritta, pendente, rovesciata.
AUTOCONTROLLO
Capacità di gestione degli stimoli esterni e interni alla persona con conseguente condotta coerente
e logica. L’eccesso di controllo porta all’irrigidimento comportamentale e mentale.
AUTOSTIMA
Misura la fiducia che il soggetto ha nelle proprie capacità.
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BUGIA
Alterazione della realtà che viene così interpretata o espressa secondo regole soggettive e
modificanti l’oggettività della situazione.
CALIBRO Dimensione verticale delle lettere nella zona media, cioè la grandezza della grafia. Il calibro si
misura principalmente nei corpi tondi delle lettere: calibro alto o grande è superiore ai tre
millimetri; medio va dai 2 ai 3 millimetri; è piccolo sotto ai 2 millimetri.
CARATTERE
Con questo termine si intende l’insieme del bagaglio genetico, ereditato dai genitori, associato
all’influenza subita dall’ambiente e dall’educazione ricevuta. Ovvero, il carattere è la fusione
dell’innato con l’acquisito.
CENSURA
Effetto di processi educativi basati sulla rigidità e anche sul pregiudizio, che portano a limitare la
visione corretta della realtà.
CHIAROSCURO Alternanza di tratti più leggeri (quelli ascendenti) e tratti più pieni, in genere i discendenti; segno
di flessibilità grafica. Quando non c’è chiaroscuro abbiamo una grafia dal tratto meno
differenziato, tutto più omogeneo.
COMPENSAZIONE
Comportamento inconscio con cui la persona si propone di bilanciare una mancanza o un
complesso d’inferiorità psicofisico. Sono “positive” le compensazioni che pongono un reale
rimedio senza compromettere la compartecipazione emotiva della persona. Sono, invece, da
considerare “negative” le compensazioni che non raggiungono il loro scopo o che, se lo fanno,
emarginano la persona in una condizione asociale.
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COMPETIZIONE
Atteggiamento che porta alla lotta per dimostrare la propria superiorità.
COMPLESSO
Serie di sentimenti di tipo cosciente, sgraditi, inevitabili, arrecanti incertezze e ansie non alterabili
con il ragionamento. Il complesso è un agglomerato di contenuti psichici, di immagini, ricordi ed
esperienze che creano disagio nel soggetto.
COMUNICAZIONE NON VERBALE
Tipo di comunicazione che non si serve della parola, bensì dei gesti. Pare che essa abbia
un’importanza fortemente più elevata di quella verbale.
CONFLITTO INTERIORE
Lotta profonda fra contrapposte emozioni, idee, desideri. I conflitti sono indici di insicurezza e
provocano disagi psicologici, psicosomatici, alterazioni del comportamento, paure e sensi di colpa.
CONTRADDIZIONE (SPIRITO DI)
Comportamento che consiste nel sostenere il contrario di un’affermazione o nell’agire in modo
opposto alle richieste di una persona. E’ un meccanismo di difesa che nasce da insicurezze, sensi di
inferiorità, disadattamento ed è tipico degli anni dell’adolescenza.
COPERTURA
Atteggiamento teso a mascherare la realtà in funzione di un vantaggio personale.
DEPRESSIONE
E’ un disturbo molto serio che intacca l’emotività di una persona, alterandone l’umore. Sul piano
psichico provoca vari sintomi, tra cui: perdita della stima di sé, mancanza di volontà, ansia,
avvilimento e senso di inadeguatezza. Sul piano somatico, invece, determina affaticabilità, cefalee,
dimagrimento. La depressione è uno stato d’animo continuo e privo di motivo apparente, da non
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confondere quindi con la tristezza o la malinconia che sono stati d’animo passeggeri e causati da
ragioni concrete (licenziamento, problemi economici o sentimentali, ecc.).
DIFFIDENZA
Atteggiamento ambiguo e pregiudiziale verso il prossimo quando esso non risponde pienamente
alle nostre aspettative.
DIPENDENZA AFFETTIVA
E’ l’incapacità di una persona di vivere autonomamente e quindi di staccarsi da qualcun altro
ritenuto così importante da accettarne, in modo incondizionato, il comportamento e le decisioni.
DISAGIO
E’ lo stato di chi avverte difficoltà o imbarazzo in presenza di qualcuno, oppure in situazioni o
luoghi che non corrispondono alle sue aspettative o alla sua personalità.
DISSIMULAZIONE
Mascheramento di un sentimento o di una convinzione espressa in modo differente o addirittura
contrario al proprio modo di pensare. Spesso è volontariamente utilizzata a proprio vantaggio.
EGOCENTRICO
E’ colui che si sente al centro del mondo, che agisce unicamente in funzione di sé e che quando si
interessa ad altri lo fa in modo da posporre le loro necessità ai propri interessi, al proprio modo di
essere e di pensare.
EMOTIVITÀ
Capacità di provare, in maniera più o meno intensa, delle emozioni quali la gioia, l’entusiasmo, la
paura, la rabbia, quando ci si trovi a vivere delle situazioni piacevoli o sgradevoli. La difficoltà nel
controllare le proprie reazioni emotive, o la facilità con cui ci si lascia sopraffare da esse, possono
essere la causa di malattie psicosomatiche o di nevrosi.
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EMPATIA
Abilità a immedesimarsi in un’altra persona, di “mettersi nei suoi panni”, fino a coglierne i pensieri
e gli stati d’animo. E’ una delle doti richieste allo psicologo che può aiutare i suoi pazienti solo se
riesce a capire a fondo i loro problemi.
ES (INCONSCIO)
E’ una parte della “trilogia freudiana” dell’apparato psichico (Es, Io, Super Io). Il suo contenuto è
formato dagli istinti, dalle pulsioni, da ciò che è ereditario. Questo mondo interiore, forza primaria
e serbatoio potenziale di cui dispone ciascun individuo, è un’energia da indirizzare e finalizzare.
ESTROVERSO
Chi tende a orientarsi e a guidare i propri interessi verso il mondo esterno e le persone con cui
viene in contatto, più che verso il proprio mondo interiore. Nel linguaggio corrente, estroverso è
colui che è aperto, espansivo, comunicativo.
FISSAZIONE
Attaccamento esasperato che si prova per una persona o per un oggetto che ha legami con stadi
precedenti dell’evoluzione psichica.
FOBIA
E’ una paura ingiustificata, irresistibile ed eccessiva per un oggetto, un animale, una situazione che
provoca un senso d’angoscia impossibile da superare.
FORMAZIONE REATTIVA
E’ un meccanismo di difesa dell’Io con cui viene esibita un’esagerata tendenza opposta alla
pulsione considerata inaccettabile dal Super Io. Per esempio, un’eccessiva mitezza può nascondere
un’aggressività rinnegata.
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FRUSTRAZIONE
Situazione nella quale il soggetto si trova privo di una soddisfazione, essenziale al benessere
psicologico, per non essere stato in grado di raggiungere un fine prestabilito. Le frustrazioni più
comuni sono legate ai sentimenti e provocano complessi, ostilità, collera, sensi di inferiorità,
disturbi del sistema nervoso.
GELOSIA
Atteggiamento di rivalsa, di possesso e di rivalità nei confronti di chi si ritiene essere causa di un
esproprio nei nostri confronti. Tipica è la gelosia tra fratelli.
GESTO BARRIERA
E’ quel gesto che segnala una difesa preventiva nei confronti dell’interlocutore alla cui base sta
una mentalità ristretta. Esso è costituito di solito da incroci delle dita, delle braccia o delle gambe.
GESTO FUGGITIVO
Piccoli tracciati accessori molto personalizzati (punteggiature, ricci) cui generalmente poniamo
poca attenzione e proprio per questo molto espressivi (e difficilmente imitabili) e come fugaci.
Tutte cose che riguardano il ‘gesto fuggitivo’, che non è il ‘gesto grafico’, cioè quello che produce
la vera e propria scrittura, ma balzano subito all’occhio attento del grafologo e suggerisce
l’atteggiamento che lo scrivente ha nell’affrontare le varie situazioni, nel trattare col prossimo. Il
‘gesto fuggitivo’ è sostanzialmente costituito dai ricci.
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GESTO GRAFICO
Sintesi personale di ogni movimento spontaneo, si riferisce sia alla morfologia generale dei
caratteri, con le sue costanti e variabili caratteristiche e uniche, sia la dinamica della scrittura, che
rende in modo peculiare la pressione, gli spazi, le inclinazioni, i legamenti e i piccoli gesti.
IDENTIFICAZIONE
Meccanismo inconsapevole per il quale una persona cerca di assomigliare al massimo a un’altra,
assumendone tutte le caratteristiche sia in senso fisico che comportamentale.
IMITAZIONE
E’ il copiare alcuni atteggiamenti di una persona che si ammira in modo particolare. Necessità che
nasce da una profonda insicurezza e insufficiente fiducia nelle proprie capacità.
IMPULSIVITÀ
Spinta irrefrenabile a compiere una determinata azione senza riflettere sulle conseguenze che, a
volte, potrebbero risultare molto serie.
IMPULSO
Stimolo immediato e spontaneo che porta l’individuo all’azione.
INCONSCIO
E’ l’insieme dei processi psichici che influiscono sul comportamento, ma che sfuggono alla
coscienza.
INIBIZIONE
Proibizione inconscia che rallenta o arresta un’azione o lo sviluppo di un sentimento. E’ l’incapacità
involontaria di andare oltre un certo limite.
INTELLIGENZA
Procedimento che la mente mette in atto quando, sollecitata da uno stimolo o da un desiderio di
apprendere, diviene cosciente del mondo circostante. Può essere disturbato o inibito da disagi
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emotivi. Le più comuni capacità prodotte da questo processo sono quelle relative alla percezione,
all’assimilazione, all’immaginazione e alla memoria.
INTROIEZIONE
Meccanismo di difesa con il quale l’individuo assimila nel proprio Io il mondo oggettuale per
sconfiggere situazioni angoscianti (si contrappone a Proiezione). E’ direttamente collegato al
processo di Identificazione di cui ne è la premessa.
INTROVERSIONE
E’ la tendenza a ritirarsi in sé e a convogliare interessi ed energie verso il proprio mondo interiore
invece che riversarli all’esterno. Quando è eccessiva pregiudica i rapporti sociali.
INTUIZIONE
Capacità di conoscere e comprendere in base alle sensazioni il valore delle cose, o delle idee, e
delle relazioni esistenti tra loro, senza la mediazione di nessun ragionamento.
IO
E’ uno dei termini della “trilologia psichica” freudiana. E’ la parte razionale della personalità che
dovrebbe assicurare e mantenere il giusto equilibrio tra le richieste dell’istinto (Es) e i
condizionamenti religiosi e sociali (Super Io).
ISOLAMENTO
Meccanismo di difesa per cui l’individuo si chiude totalmente in se stesso. E’ tipico delle nevrosi
ossessive.
ISTINTO
E’ quel comportamento ereditario che non viene appreso, ma nasce con ogni individuo, il cui fine è
quello di farlo sopravvivere. I due istinti che vanno soddisfatti, pena la morte, sono quelli della
fame e della sete.
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MANIA
Forma di disturbo psichico abbastanza grave che dà origine a un senso di benessere che si
manifesta con vivacità, euforia, cordialità e loquacità esagerate e delirio di persecuzione o
profetico.
MANIACALE
Tipo di comportamento determinato da una mania. Di solito si alterna a uno stato depressivo.
MECCANISMO DI DIFESA
Procedimento inconscio originato e utilizzato dall’Io sia per superare una difficoltà, un conflitto
interiore, sia per combattere le pulsioni dell’Es che risultano angoscianti o inaccettabili alla
coscienza. Esistono numerosi meccanismi di difesa e quelli più facilmente individuabili attraverso
lo studio della scrittura sono: la rimozione, la conversione e lo spostamento, la formazione
reattiva, la proiezione, la razionalizzazione, la regressione, il rivolgimento contro il sé e la
sublimazione.
MOTIVAZIONE
L’insieme degli stimoli che provengono dalla psiche dell’individuo e che lo spingono a compiere
una determinata azione per conseguire un obiettivo. La motivazione, che determina e spiega un
comportamento, può essere cosciente o inconscia, transitoria o abituale, semplice o complessa,
primaria (per es.: mangiare, bere, dormire) o secondaria (per es.: autorealizzazione nel sociale).
NARCISISMO
E’ di chi stima le proprie azioni e ama la sua immagine fisica in modo esagerato. Tuttavia, oggi
molti neo-psicoanalisti considerano il narcisismo in modo più ampio. Il narcisismo è primario, cioè
molto pronunciato, quando rende l’individuo incapace di voler bene agli altri, mentre è secondario
quando potrebbe essere paragonato all’ amor proprio.
OSSESSIONE
Pensiero che sovrasta tutti gli altri, presente nella mente in modo continuativo e ripetitivo al
punto che la persona, nonostante cerchi di allontanarlo, non riesce a fare nulla se non ciò che
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riguarda questa ossessione. E’ un atteggiamento di certe psicosi che può portare a reazioni
violente. Comunque, si manifesta anche quando il soggetto è eccessivamente stressato o
preoccupato per qualcosa in particolare.
PANICO
E’ la degenerazione della paura che si scatena improvvisamente e può durare pochi minuti come
delle ore. Il panico provoca reazioni fisiche, come sudorazione, batticuore, difficoltà nella
respirazione e sintomi di soffocamento.
PASSIVITÀ
E’ un modo di vivere la vita senza energia, senza iniziativa, da spettatori più che da attori,
accettando la volontà degli altri o subendo gli eventi senza reagire, finendo per essere facilmente
suggestionabili. E’ un sintomo della malinconia e della depressione.
PAURA
Emozione fisiologica che serve la sopravvivenza ed è suscitata da una cosa, un animale, una
persona che l’individuo ritiene pericolosi o capaci di danno. Quando la paura è immaginaria
prende il nome di fobia.
PERFEZIONISMO
E’ la voglia di raggiungere il massimo risultato nelle cose che si fanno. E’ una reazione a un
complesso di inferiorità che non trova limite di compensazione.
PERSONALITÀ
E’ l’insieme dei comportamenti e degli atteggiamenti che ogni individuo mette in atto, così da
percepire se stesso come individuo diverso dagli altri. E’ il risultato di un’interazione dinamica fra
temperamento, intelligenza e affettività.
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PROIEZIONE
Meccanismo di difesa complesso con cui l’individuo cerca di trasferire su un’altra persona o su un
oggetto qualità, desideri, sentimenti che censura in se stesso.
PRESSIONE
Variazione dell’impronta individuale, in sintesi come si procede sul foglio, quanto si preme e come
sono distribuiti i chiaroscuri. La pressione lieve è detta filiforme, quella più marcata, ma vivacizzata
da una buona alternanza di chiaroscuri. Fanno parte della ‘categoria’ pressione anche le piccole
scariche di inchiostro (non dovute alla penna, ma alla gestualità di alcuni individui, non tutti) che si
accumulano ai risvolti del tratto. Ci sono poi varianti dell’una e dell’altra, come fine, grossa (o
marcata) e grossolana.
PSICOFISICO
Inerente sia al corpo che alla mente.
PSICOLOGIA
La scienza che studia il comportamento dell’uomo e le sue manifestazioni.
PSICOSOMATICA (MALATTIA)
Si definisce così ogni malattia fisica che abbia alla sua origine un’importante causa psicologica,
guarendo la quale si porta a scomparire il disturbo. Ciò che differenzia i disturbi psicofisiologici da
quelli psicosomatici è che i primi non vanno a toccare l’integrità né funzionale né organica del
fisico, al contrario dei secondi.
PULSIONE
E’ la forza interna incontrollabile che spinge all’azione.
RAZIONALIZZAZIONE
Meccanismo di difesa a cui un individuo ricorre per dare una spiegazione coerente e accettabile a
un suo atteggiamento che è effetto di desideri inaccettabili e inconsci.
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REGRESSIONE
Implica il ritorno a un precedente e già superato processo psichico. E’ uno dei tanti meccanismi di
difesa originato per superare avvenimenti traumatici o conflitti interiori; l’individuo evita
l’angoscia rifugiandosi in uno stadio in cui era assente la sofferenza.
RELAZIONE SOCIALE
Rapporto che intercorre tra una persona e l’altra dove sentimenti, stati d’animo, legami e
atteggiamenti vengono messi in gioco. Le relazioni possono essere di avvicinamento o di
distanziamento e si avvicendano continuamente tra loro.
RESISTENZA
Atteggiamento che porta il soggetto a rifiutare ogni forma di suggerimento o di consiglio da parte
dell’altro. E’ una sorta di sordità psicologica che non permette al soggetto di crescere.
RICETTIVO
Capacità di un individuo di ricevere impressioni e suggestioni tramite i sensi.
RICCIO
Padre Moretti chiama riccio tutto ciò che viene aggiunto alla struttura morfologica essenziale delle
lettere e delle parole, un accessorio di contorno o abbellimento che, insieme a accenti, trattini,
punteggiatura, costituisce gli elementi del ‘gesto fuggitivo’. Si possono trovare ricci alla fine di
lettere e parole, nell’esecuzione di cambiamenti di direzione, nei collegamenti fra tratti e all’inizio
di una lettera o parola (i cosiddetti ricci di avviamento) o anche una più o meno totale assenza di
ricci come in contenuta, recisa, parca.
RIGO BASE
Come si mantiene il rigo procedendo orizzontalmente verso destra, oppure come si ascende o
discende da esso, crea una linea ideale di andamento personale. Il tipo di ondeggiamento che ne
può derivare, o anche la rigidità di “rotta”, sono intimamente legati al tipo di volontà, fermezza di
carattere, costanza e capacità di dedizione di ognuno di noi. Il Rigo base, col suo andamento,
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esprime un elemento del ritmo personale nei ‘segni’: mantiene il rigo, che è stabile, ma non rigido,
o vari andamenti come ascendente, discendente e/o un misto dei due, che io chiamo
‘ondeggiante’ .
RIMOZIONE
Meccanismo di difesa per eccellenza, e il più frequente, attraverso il quale l’individuo non
consente a pensieri, immagini, ricordi, legati a una pulsione, di affiorare alla coscienza.
RITMO GRAFICO
Si rileva da un insieme di fattori combinati fra loro, quali velocità, coesione, pressione,
organizzazione spaziale (Brosson); per l’autore tedesco l. Klages, il ritmo grafico dipende dalla
motricità interiore e coinvolge la conduzione del gesto in primo luogo, riflettendosi poi sugli spazi,
la pressione, la maggiore o minore fluidità e il dinamismo generale della scrittura (secondo il
principio di Formniveau formulato dallo stesso autore).il ritmo è riferito ad una ‘cadenza ritmata’,
in contesto vario e creativo. Alcune caratteristiche grafiche si ripropongono in contesto vivace.
Questa complessa qualità grafica rivela la sensibilità o meno dello scrivente, la sua vita interiore, la
sua serenità o irrequietezza. Disuguale metodicamente e scattante sono due indici tipici di un
buon ritmo, così come la grafia ricca di chiaroscuri. Moretti raccomanda sempre di considerare
ogni elemento della scrittura dal punto di vista dinamico considerandone attentamente
movimento, velocità, qualità del tratto, cioè il ritmo. Anche altri studiosi si sono dedicati a studi ed
esperimenti sul movimento dell’atto grafico (come la ‘cinematografia’ di Robert Saudek),
evidenziando come il ritmo grafico sia in stretta relazione con la costituzione (anche fisica)
individuale.
Gli elementi che caratterizzano il ritmo di una scrittura sono: regolarità, continuità, fluidità e
rapidità. Una persona nervosa non potrà avere una scrittura calma, cosi come una persona
disordinata non riuscirà a scrivere in modo ordinato e uguale, questo fa parte del Ritmo personale.
SADISMO
Il provare piacere nell’infliggere sofferenza agli altri.
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SÉ
Termine che sottolinea l’identità psichica individuale, differenziandola dall’”altro” o “non-sé”. Ogni
individuo trae l’immagine del proprio Sé sia dall’introspezione, ovvero dal riconoscersi nelle doti e
tendenze che gli appartengono, sia dai messaggi sulla sua persona ricevuti dall’ambiente familiare
e sociale.
SEDUZIONE
Atteggiamento che porta la persona seduttiva a usare ogni mezzo pur di conquistare e accaparrare
l’altro. Si tratta, in fondo, di servilismo e di sudditanza per un proprio tornaconto che riguarda
soprattutto l’immagine di sé.
SENSIBILITÀ
Attitudine a percepire emozioni, sentimenti, affetti e a reagire di conseguenza. I soggetti più
sensibili sono anche quelli che hanno una resistenza psichica discontinua e fluttuante.
SENTIMENTO
Moto soggettivo dell’animo che può esprimere amore, gioia, pietà, amicizia, desiderio, ecc… E’
l’affettività contrapposta alla razionalità.
SEGNO (PIÙ CORRETTAMENTE ‘INDICE’)
Ciò, come per la moderna semiologia, “qualcosa che sta per qualcuno in luogo di qualcos’altro
sotto qualche aspetto o capacità” (S. Pierce) è qui sinonimo di ‘indice grafologico’ (segni del
‘codice grafologico’). Si tratta del singolo elemento costitutivo della scrittura (la cui chiave di
lettura principale è appunto basata sul suo simbolismo) e descrittivo dei tratti comportamentali ed
attitudinali (più spesso in combinazioni o ‘sindromi’). E’ alla base dell’analisi di una scrittura (es:
Curva o Angolosa, Titubante o Sinuosa: al femminile perché si sottintende ‘scrittura’).
SOMATIZZARE
Significa trasferire una sofferenza psichica sul corpo, ovvero è il trasformare un disturbo mentale
in organico.
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SPAZIO GRAFICO
Si suddivide in tre zone; la zona superiore, la zona media, o mediana (sopra il rigo base), e zona
inferiore. La grafia rappresenta l’io, il foglio su cui si scrive è l’ambiente in cui ci muoviamo, attratti
in modo diverso dai vettori di destra, sinistra, alto, basso, davanti dietro. Anche ogni lettera
rappresenta l’io, che procede verso il tu è un ‘microcosmo’ che parla di noi, del nostro modo di
essere e di procedere. L’occhio del grafologo è attento sia alla forma, sia al movimento. La
scrittura, non dimentichiamolo, è un comportamento dinamico.
SPONTANEITÀ
E’ il dire e il fare in maniera naturale e istintiva, rivelando apertamente il proprio modo di essere,
sentire e pensare. Nei bambini è una qualità fondamentale, mentre nell’adulto può rivelare una
sorta di infantilismo e ingenuità.
SPOSTAMENTO
Meccanismo di difesa per cui un sentimento, un’emozione o un impulso potenzialmente
angosciosi vengono spostati da un oggetto inconscio interno a un altro conscio esterno,
simbolicamente legati per associazione.
STEREOTIPO
Modello di comportamento, di discorso, di azione che viene accettato senza operare una critica e
che non è suscettibile di modifica col passare del tempo.
STRESS
Eccesso di stanchezza fisica o mentale causato da un ritmo di vita intenso o da una serie continua
di eventi negativi.
SUBLIMAZIONE
Secondo Freud la sublimazione è quel meccanismo che devia una pulsione censurata verso uno
scopo non sessuale, ovvero verso attività utili alla società. Per esempio, una persona predisposta
alla “crudeltà” può sublimare questo istinto facendo il macellaio o il chirurgo; un’altra, affetta da
“mitomania”, può scrivere favole e racconti.
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SUPER IO
E’ uno dei tre elementi della “trilologia psichica” di Freud. Il Super Io è costituito dalle norme, dai
principi, dai divieti di ordine morale, sociale, civile e religioso che tutti gli essere umani sono tenuti
a rispettare. Si forma nel periodo dell’infanzia.
TEMPERAMENTO
E’ la base innata, genetica, con qualità intellettive e tendenze emotivo-affettive su cui si costruisce
il carattere in base all’esperienza.
TIC
Comportamento ripetitivo di origine nervosa o psicologica. Non può essere contenuto
coscientemente. Se corretto subito ci sono buone possibilità che si risolva, diversamente è
impossibile eliminarlo e si fissa anche se la situazione che l’ha determinato è cessata. I tic
producono una specie di fenomeno imitativo, così chi balbetta induce anche l’interlocutore a
balbettare.
TIMIDEZZA
Carattere di chi è inibito, riservato, timoroso del giudizio altrui e che ha sempre paura di sbagliare,
per cui diventa perfezionista. Il comportamento è spesso impacciato e schivo.
TRAUMA
Lesione fisica causata in modo violento e improvviso che incide profondamente sulla psiche del
soggetto anche a distanza di tempo.
TRATTO Tracciato grafico più elementare, mostra come si dipana il ‘nastro’ di inchiostro sul foglio. E’ stato
particolarmente studiato da Pophal e da Roda Wieser e paragonato all’andatura del cavallo e offre
informazioni sulla forza di volontà e le preferenze di ‘condotta’; molle, morbida, ferma, rigida.
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UMORE
Disposizione d’animo che accompagna ogni essere umano. Ci sono persone che hanno un umore
stabile, altre uno variabile. L’umore dipende da molte circostanze che vanno dallo stato di salute,
da un avvenimento inaspettato sino addirittura a un pasto pesante da digerire.
VOLONTÀ
E’ la facoltà di decidere liberamente un’azione o un comportamento.
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CONTATTI
SCUOLA CROTTI
Viale Marche, 35 - 20125 Milano
Tel. 02-45.48.00.47 - Fax. 02-45.48.01.27
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Scuola di formazione psicologica e grafologica di Evi Crotti.
Nasce nel novembre del 1983 inglobando le attività didattiche della scuola di grafologia CROTTI
fondata nel 1975 e le attività di consulenza della fondatrice Edvige Crotti e di Alberto Magni.
DOCENTI
Evi Crotti esperta di comunicazione, giornalista, scrittrice e psico- pedagogista, fondatrice nel 1975
della "Scuola Crotti".
Alberto Magni medico, psicoterapeuta, scrittore, perito grafo-tecnico e titolare insieme a Evi
Crotti del "Centro di Studi e Ricerche di Crotti e Magni".