Post on 17-Feb-2019
transcript
14/10/2015
1
Sport Amico
Amico Sport
AmiCONI
I giovani e le capacità di apprendimento. Perché fare sport è importante. I molteplici
benefici di una corretta pratica sportiva.
05.10.2015 Genova e 12.10.2015 Savona
Francesca VitaliUniversità di Verona
COS’È LO “SPORT”?
14/10/2015
2
SPORTAttività competitiva svolta all’interno di un sistema di
regole e finalizzata alla ricerca di prestazione
Biddle & Mutrie (2008)
Bluteau (1990)
ESERCIZIO FISICO
Attività fisica strutturata che mira a benefici per la
salute
ATTIVITÀ FISICA (O MOTORIA)
Qualunque tipo di movimento che determina
dispendio energetico
EDUCAZIONE FISICA
Attività svolta in ambito scolasticocon finalità sia specifiche sia
educative trasversali. Attenzione a processi cognitivi di controllo e
apprendimento motorio
SPORTESERCIZIO FISICO
ATTIVITÀ FISICA (O MOTORIA) EDUCAZIONE FISICA
14/10/2015
3
DAI GIOCHI SPONTANEI
ALLO SPORT
Il valore morale dell’esercizio e dello sport supera ampiamente quello fisico.
Platone (427 a.C. – 347 a.C.)
Sport come mezzo di sviluppo personale: un valore riconosciuto fin dall’antichità
(Gould & Carson, 2008).
Lo sport (soprattutto giovanile) è davvero educativo
e formativo per la vita? ?
14/10/2015
4
� Sviluppo di capacità e acquisizione di abilità (senso di efficacia, autostima, autonomia)
� Abitudine all’impegno sistematico
� Nella competizione, pari opportunità e rispetto delle diversità individuali
� Sperimentazione vittorie e sconfitte (adattamento alla
realtà)
� Accettazione e rispetto delle regole e del giudice
POTENZIALITÀ SPORT GIOVANILE
� Sopravvalutazione componente agonistica
� Perdita della componente ludica
� Mancata proporzione per età, abilità, esperienza, etc.
� …
RISCHI SPORT GIOVANILE
14/10/2015
5
RISCHI SPORT GIOVANILE
Fitness training per bambini:sopravvalutazione
dell’aspetto quantitativo
Specializzazione sportiva precoce:distorsione dell’aspetto prestativo
Per riflettere
YouTube (How the Chinese Win the Gold at the Olympics.wmv)
14/10/2015
6
Per riflettere
YouTube (How the Chinese Win the Gold at the Olympics.wmv)
Per riflettere
YouTube (How the Chinese Win the Gold at the Olympics.wmv)
14/10/2015
7
Per riflettere
YouTube (How the Chinese Win the Gold at the Olympics.wmv)
Per riflettere
YouTube (How the Chinese Win the Gold at the Olympics.wmv)
14/10/2015
8
Per riflettere
YouTube (How the Chinese Win the Gold at the Olympics.wmv)
• sentono di non avere miglioramenti;
• hanno scarsa percezione della propria competenza atletica;
• sentono di avere un eccessivo impegno (allenamenti e gare).
Stato di predisposizione all’abbandono dello sport
BURNOUT
SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ SE GLI ATLETI:
14/10/2015
9
BURNOUT NELLO SPORT
Raedeke, T. D., & Smith, A. L. (2001). Development and preliminary validation of an athlete burnout measure.
Journal of Sport & Exercise Psychology, 23, 281-306.
1. Esaurimento psico/fisico
collegato a gare e allenamenti intensi
2. Svalorizzazione o risentimento verso l’ambiente sportivo
perdita di interesse, rancore
3. Ridotto senso di realizzazione personale
incapacità di raggiungere i propri obiettivi
N=58 ricerchen=27 studi su atleti (2.448)n=23 studi su allenatori (6.460)
Studi su atleti: n=6 ricerche su sport di squadra,n=14 su sport individuali, n=7 su entrambi
e n=16 studi su giovani atleti (età 12-23 anni)
Hanno esaminato variabili:
� Psicologiche� Demografiche� Situazionali
14/10/2015
10
VARIABILI PSICOLOGICHE
Goodger, Gorely, Lavallee e Harwood (2007)
Motivazione
Capacità di far fronte ad aspetti negativi
Assenza di motivazione ���� + burnout Motivazione intrinseca ���� - burnout Divertimento ���� - burnout Controllo e autonomia ���� - burnout
Alti livelli ansia di tratto ���� + burnoutStress ���� + burnout Scarso ‘coping’ ���� + burnout
QUALI SONO I SINTOMI DEL BURNOUT?
Hackney, Perlman & Nowachi (1990)
Sintomi psico-fisici:
� Scarsa motivazione o energia
� Problemi di concentrazione
� Perdita di desiderio di gareggiare
� Perdita della cura di sé e performance
� Disturbi del sonno
� Esaurimento fisico e mentale
� Abbassamento dell’auto-stima
� Emozioni negative
� Cambiamenti d’umore
� Abuso di sostanze
� Isolamento emozionale
� Aumento dell’ansia
� Alti e bassi
� Cambiamenti nei valori e convinzioni
14/10/2015
11
Abbandono prematurodella carriera sportiva
(prima che un atleta abbia potuto esprimere
completamente il proprio potenziale)
DROPOUT
(Bussmann, 2004)
Evoluzione della pratica sportiva giovanile(Fonte: Istat-Coni 2011)
5153
47
37
5557
45
37
57 58
47
37
0
10
20
30
40
50
60
70
6-10 11-14 15-17 18-19
fasce d'età
valo
ri p
erc
en
tuali
2006 2008 2010Confronto anni
DROPOUT
14/10/2015
12
Abbandono o estromissione (fisiologica) dal sistema
sportivo?
Per riflettere:
• Reclutamento … prima possibile• Formazione … minimo indispensabile• Selezione … continua• Specializzazione … come richiesto• Prestazione … da subito (o quasi)
14/10/2015
13
Altro modello?1. coinvolgere prima possibile il numero più grandedi giovani2. formare e stimolare capacità motorie e diprestazione trasversali3. selezionare in modo progressivo4. favorire l’ingresso di chi ha cambiato interesse eproporre modelli diversificati per mantenere altala motivazione (“quanti sport fai?” e non “quale sport fai?”)
Modello per un sistema sportivo osmotico(Schena, 2014)
Savoia (2009)
N= 1.156 alunni, 45,5% M e 54,5% F
età media: 16,2 (± 1,62) anni
Motivi dell’abbandono sportivo nella Provincia di Trento.
Quasi tutti entrano in contatto con lo sport
(92% pratica o ha praticato sport), ma il 33% ha abbandonato.
Età media abbandono: 12,9 (± 2,64) anni.
Motivi principali dell’abbandono sportivo:altri interessi (31,1%);
mancanza di tempo (30,7%).
14/10/2015
14
59,4%NON PRATICANTI
16,6%
Non hanno mai praticato
42,7%Hanno praticato e hanno abbandonato
40,6% PRATICANTI
20%
Praticano ma hanno cambiato sport
20,6%
Praticano e non hanno cambiato sport
Una ricerca della SRdS del CONI Marche (2010):
N= 1.284 ragazze e ragazzi scuola secondaria superiore
Abbandono sportivo (dropout): quanto?
Bortoli (2010)
59,4%NON PRATICANTI
16,6%
Non hanno mai praticato
42,7%Hanno praticato e
hanno abbandonato
14%Non praticano
Per riflettere:
28,7%Stanno praticandoattività autonome
14/10/2015
15
Aspetto enfatizzato in letteratura:possibilità di insegnare attraverso lo sport diverse abilità utili non solo nel contesto sportivo, ma trasferibili ad altri ambiti della vita
(Gould & Carson, 2008; Gould, Collins, Lauer, & Chung, 2006, 2007).
Abilità per la vita (life skills)
Porsi degli obiettivi
Assumere responsabi-
lità delle proprie azioni
Saper fare scelte e
prendere decisioni
Saper organizzare
il proprio tempo
Saper comunicare
in modo efficace
Avere capacità di leadership
Controllare le emozioni e gestire lo
stress
(Gould, Collins, Lauer,
& Chung, 2006)
Abilità per la vita (life skills)
14/10/2015
16
Non è lo sport che di per sé automaticamente garantisce lo sviluppo di abilità!
Trasferire abilità dallo sport alla vita
(es. presenza di regole chiare; allenatori e genitori che premiano l’impegno
al di là del risultato; allenatore che fa scelte educative; allenatore che incoraggia gli
atleti in modo indipendente dalle abilità e che stimola responsabilità e costanza).
(McCallister, Blinde & Weiss, 2000)
Allenatori che considerano in modo serio anche
l’aspetto educativo, possono programmare in modo
intenzionale strategie per sviluppare abilità significative per lo sport, ma trasferibili alla vita.
Modello di intervento per allenare le life skills
Gould, D., Collins, K., Lauer, L., & Chung, Y.
N=10 allenatori di calcio (31 anni di esperienza media), risultati sportivi di rilievo ma anche capacità di
formare gli atleti come persone.
(atleti, intervistati successivamente, hanno fornito informazioni congruenti con quanto esposto dai loro tecnici)
14/10/2015
17
Educare i giovani nello sport (e allo sport)
Agire in modo realistico: compito degli allenatori
è preparare i giovani allo sport, quasi sempre in gruppo,
tempi ristretti e molti obiettivi tecnici su cui lavorare!
Allenatori e società sportive che si pongono
lo scopo dello sport educativo
dovrebbero collaborare con i GENITORI:messaggio educativo è più forte e coerente.
ALLENATORI/ISTRUTTORI DOVREBBERO EVITARE ALIBI PER NON PRENDERSI
RESPONSABILITÀ EDUCATIVE!
Due principi del comportamento umano:(Martens, 1996)
COME EDUCARE E MOTIVARE ALLO SPORT?
principio della valorizzazione personale
principio del divertimento
Educatore motorio-sportivo dovrebbe:
rendere l’apprendimento motorio-sportivo
piacevole
far conseguire il successo personale
(esprimere potenziale)
14/10/2015
18
Fasi dell’educazione motoria-sportiva:
SISTEMA SENSO-MOTORIO
SCHEMI MOTORI DI BASE
CAPACITÀ MOTORIE
ABILITÀ MOTORIE
PRESTAZIONE MOTORIA
Esercizio fisico regolare si associaa benessere e longevità.
(Ziegler, 1996; Berger, 1996; Berger & McImman, 1993)
A livello psicologico: cambiamenti positivi dell’umore,
riduzione stress e depressione, incremento auto-
efficacia, migliore qualità della vita.
A livello fisiologico: è essenziale per conseguire e
mantenere livello accettabile di condizionamento
cardio-respiratorio, forza muscolare e flessibilità.
14/10/2015
19
ATTIVITÀ MOTORIA E CAPACITÀ DI MEMORIA
Pesce et al. (2009)
I processi di immagazzinamento
in memoria sono facilitatidagli incrementi dell’arousal
fisiologico indotti dall’esercizio fisico.
ATTIVITÀ MOTORIA E SVILUPPO COGNITIVO
Hillman, C. H., Erickson, K. I., and Kramer, A. F. (2008)
Nature Reviews Neuroscience, 9, 58-65.
Attività motoria e capacità aerobica
migliorano le abilità cognitive
logico-matematiche e
di lettura.
14/10/2015
20
GIOCO SPORTIVO A SCUOLAA BENEFICIO DELL’APPRENDIMENTO
ATTIVITÀ MOTORIA E RENDIMENTO SCOLASTICO
ATTIVITÀ MOTORIA REGOLARE
MIGLIORAMENTO ATTIVITÀ CEREBRALE(incremento flusso sanguigno, cambiamenti livelli
ormonali, maggiore livello arousal)
INNALZAMENTO ATTENZIONE
MIGLIORE RENDIMENTO SCOLASTICO
(Cocke, 2002; Tremblay, Imman & Willms, 2000; Fedewa & Ahn, 2011)
14/10/2015
21
N= 59 ricerche (pubblicate fra 1947 e 2009)
Risultati: positiva relazione fra attività fisica, rendimento scolastico (academic achievement) e capacità cognitive,
(ancora più evidenti per le attività aerobiche).
Auspicio: migliorare il rendimento scolasticoattraverso politiche a favore dell’educazione fisica.
Educatore motorio-sportivo è mediatore diun’esperienza sportiva educativa e longeva se ha:
CONSAPEVOLEZZA
del proprio
ruolo educativodei propri
comportamentidel clima
motivazionale che
contribuisce a creare
14/10/2015
22
Anche i genitori influenzano motivazione, percezione di competenza, risposte emozionali
e divertimento dei figli nella pratica sportiva (Gould et al., 2008).
Aiutano i ragazzi ad interpretare l’esperienza sportiva(anche nel modo in cui reagiscono a vittorie e sconfitte).
Rappresentano un modello di comportamenti critici
(comportamenti morali, autocontrollo, etc.).
Famiglia e sport. Le ricerche hanno evidenziato che:
• il livello di attività motoria dei genitori condiziona quello dei figli;
• l’atteggiamento dei genitori influenza la valutazione dei ragazzi
sulla propria pratica sportiva e condiziona motivazione e
comportamenti;
• le convinzioni dei genitori sulle capacità sportive dei figli
influenzano le convinzioni del ragazzo stesso.
(Bois et al., 2005; Xiang et al., 2003; Brustad et al., 2001)
14/10/2015
23
“Parents behaving badly? The relationship between the sportsmanship behaviors of adults and athletes in youth
basketball games”(Arthur-Banning et al., 2009)
Obiettivo: analisi relazioni fra comportamenti sportivi e antisportivi
di genitori e allenatori e quelli dei ragazzi (8-9 anni e 10-11 anni).
Procedura: osservazione e registrazione
dei comportamenti di genitori, allenatori e ragazzi.
Gruppo di controllo
Gruppo sperimentale: informazioni su importanza di sportività
e insegnamento di tecniche per incrementarla (es. applaudire
un avversario, segnalare un avversario infortunato, etc.)
Risultati
Legame diretto fra i comportamenti
degli adulti e quelli dei ragazzi:
• a ogni 4 comportamenti positivi dei genitori, ne
corrispondeva 1 in più dei ragazzi (ogni 5 per gli allenatori);
• meno incisivo, ma ancora significativo, l’impatto dei
comportamenti negativi dei genitori. Nei comportamenti
negativi, i genitori incidono più degli allenatori.
Sportività non solo come assenza di comportamenti antisociali, ma anche come messa in atto di
comportamenti prosociali!
14/10/2015
24
Educatori motori e sportivi dovrebbero creare un clima motivazionale orientato sullo sviluppo di competenza.
Modello TARGET (Epstein, 1988)
RICADUTE APPLICATIVE PER EDUCATORI
Task
Authority
Recognition
Grouping
Evaluation
Time
Obiettivi individualizzati
Coinvolgimento
Progressi
Eterogenei
Individuale
Dare tempo
I genitori possono scegliere cosa chiedere:
RICADUTE APPLICATIVE PER GENITORI
Vitali, Bortoli, Bellutti, Robazza e Schena (2013)
“Ti sei divertito?”
“Hai fatto del tuo meglio?”
“Hai vinto?”
“Hai fatto meglio degli altri?”
I genitori possono:• chiedere ai figli di fare del loro meglio e non meglio
degli altri;• educare i figli a migliorare se stessi e non a superare i
compagni (o fratelli/sorelle).
14/10/2015
25
Come dare supporto all’allenatore di tuo figlio?
• Assistere i figli a preparare e gestire borsa e equipaggiamento;• Essere dei supervisori in sostegno agli allenatori/staff;• (cercare di) Assumere un ruolo neutro/imparziale;• Assistere ad allenamenti e attività come protagonista solo
quando serve e da osservatore in tutte le altre;• Dare la propria disponibilità come volontario se serve;• Aiutare l’allenatore a fare dell’allenamento un momento
piacevole e divertente;• Ascoltare ed osservare i propri figli;• Dare coerenza a messaggi e valori del club/allenatori/staff.