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TRIBUNALE DI PALERMO
IA SEZIONE CIVILE
G.I. Dott. G. Corsini
Procedimento Civile n. 9916/2011 R.G.
Sig. Salvatore Anzà
contro
Sig. Giuseppe Ciampolillo
RELAZIONE FINALE
Contiene:
Relazione del CTU
Integrazione alla relazione di CTU
Relazione dell’arch. M. Galifi consulente tecnico dell’attore sig. S. Anzà
Note critiche alla relazione del CTU dell’avv. G. Cirincione con allegata relazione
del prof. A. Lombardo CTP, avvocato di fiducia e consulente tecnico del
convenuto sig. G. Ciampolillo,
CTU
Ing. Fabio D’Agostino
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
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INDICE
1. Premessa
2. Fatto
3. Riunioni delle operazioni peritali
4. Normativa qualità dell’aria
5. Risposte ai quesiti
5.1 Caratteristiche generali e tecniche dei PRC
5.2 Confronto dei Piani Regionali per la Qualità dell’Aria delle Regioni
Sicilia e Veneto
5.2.1 Inquadramento generale - Capitolo 1 del PRC Sicilia
5.2.2 Elementi di sintesi sull’inquinamento atmosferico - Capitolo 2 del PRC
Sicilia
5.2.3 Caratterizzazione delle zone - Capitolo 3 del PRC Sicilia
5.2.4 Quadro normativo di base in materia di controllo dell’inquinamento
atmosferico - Capitolo 4 del PRC Sicilia
5.2.5 Analisi delle tendenze - Capitolo 5 del PRC Sicilia
5.2.6 Le azioni del piano - Capitolo 6 del PRC Sicilia
5.2.7 Provvedimenti o progetti a lungo termine - Capitolo 7 del PRC Sicilia
5.2.8 Elenco dei Documenti utilizzati - Capitolo 8 del PRC Sicilia
5.2.9 Rimozione degli ostacoli procedurali
5.2.10 Coordinamento interregionale - Capitolo 10 del PRC Sicilia
5.2.11 Glossario e bibliografia del PRC Sicilia
5.2.12 Allegati al PRC Sicilia
5.2.13 Valutazione del grado di similitudine dell’intero documento
6. Conclusioni
INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE DI CTU
1. Premessa
2. Note del CTP dell’attore arch. M. Galifi
3. Note dell’avv. G. Cirincione, avvocato del convenuto sig. G. Ciampolillo.
4. Risposte alle note e chiarimenti delle parti in causa
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Elenco allegati
Allegato 1: Verbale di inizio delle operazioni peritali del 18 luglio 2013
Allegato 2: Verbale delle operazioni peritali del 10 settembre 2013
Allegato 3: Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente (Regione Sicilia)
Allegato 4: Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera (Regione Veneto)
Allegato 5: Relazione dell’arch. M. Galifi consulente tecnico dell’attore sig. S. Anzà
Allegato 6: Note critiche alla relazione del CTU dell’avv. G. Cirincione con allegata relazione del prof. A. Lombardo CTP, avvocato di fiducia e consulente tecnico del convenuto sig. G. Ciampolillo.
Allegato 7: Ricevute delle trasmissione della relazione finale alle parti a mezzo PEC
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1. Premessa
Il sottoscritto Ing. Fabio D’Agostino è stato nominato CTU nell’udienza del
04.07.2013 dall’Ill.ma G.I. Dott.ssa Giulia Maisano per il procedimento civile n.
9916/2011 R.G. tra il Sig. S. Anzà, ricorrente, contro il Sig. G. Ciampolillo, convenuto, al
fine di: accertare il grado di similitudine tra il Piano Regionale di Coordinamento per la
Tutela della Qualità dell’Aria dell’anno 2007 ed il Piano della Regione Veneto
approvato nell’anno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate abbiano carattere
necessitato (perché i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero costituiscono
mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarità, caratteristiche,
strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il grado di
attinenza con le eventuali connotati propri della Regione Sicilia”.
2. Fatto
Nell’anno 2007, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente (ARTA) della
Regione Sicilia, ha provveduto alla pubblicazione del Piano Regionale di
Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria a seguito della quale il sig. G.
Ciampolillo ha reso dichiarazioni contestanti l’originalità dell’opera attraverso diversi
canali di informazione e individuando tra le fonti il Piano Regionale di Tutela e
Risanamento dell’Atmosfera della Regione Veneto.
Per tali motivi il sig. S. Anzà, nella qualità di Dirigente del Servizio 3 “Tutela
dall’Inquinamento Atmosferico”, del suddetto Assessorato Regionale, cita il sig. G.
Ciampolillo.
3. Riunioni delle operazioni peritali
Prima riunione
Il giorno 18 luglio 2013 alle ore 15.20 è stato dato inizio alle operazioni peritali,
di cui al verbale in allegato 1, durante il quale, in accordo tra le parti, si è convenuto
che per svolgere la CT si procederà nel richiedere: all’Assessorato della Regione Sicilia
Territorio e Ambiente il Piano Regionale di Coordinamento per la Qualità e la Tutela
dell’Aria della Regione Sicilia (di seguito PRC Sicilia) dell’anno 2007 producendo anche
una lettera di trasmissione che ne attesti la conformità all’originale; all’Assessorato
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della Regione Veneto il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’atmosfera (di
seguito PRC Veneto) dell’anno 2000 producendo anche una lettera di trasmissione che
ne attesti la conformità all’originale.
L’avv. Ferrara, difensore di fiducia della parte ricorrente, chiede al CTU di
valutare l’opportunità di acquisire dall’ARTA, ovvero ad estrarre copia dal sito internet
istituzionale, i seguenti documenti che sono strettamente connessi con il PRC Sicilia:
D.A. 43/GAB del 12.03.2008, D.A. 305/GAB 19.12.2005, D.A. 42/GAB del 12.03.2008,
Nota n. 59565 del 10.08.2007, presentazione del Tavolo Tecnico del 16.07.2009.
L’avv. Cirincione, difensore di fiducia della controparte, si oppone alla richiesta
di acquisizione dei documenti indicati dalla parte ricorrente perché l’oggetto
dell’indagine è stato con precisione circoscritto dal G.I. nell’esame e nel confronto dei
PRC Sicilia e PRC Veneto. Ulteriori documenti non possono modificare l’oggetto di tale
indagine e pertanto insiste affinché non siano acquisiti ed esaminati atti successivi alla
data di pubblicazione del PRC Sicilia.
Il CTU si riserva nello svolgimento del suo incarico di acquisire le suddette ed
altre documentazioni purché inerenti e finalizzate ad espletare il proprio incarico così
come riportato nel verbale di conferimento incarico.
La parte convenuta chiede di versare a successiva produzione della fattura del
CTU la cifra spettante come disposta dal G.I.
Seconda Riunione
Il giorno 10 settembre 2013 alle ore 18 è stata svolta la seconda riunione, di cui
al verbale in allegato 2, in cui lo scrivente CTU chiede alle parti di prendere visione sia
del “Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente”
della Regione Sicilia dell’anno 2007, approvato con D.A. 176/GAB del 9 agosto 2007,
sia del “Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera” della Regione Veneto
dell’anno 2000, con il fine di valutarne la corrispondenza con i Piani de quo.
L’avv. G. Cirincione chiede di verificare che la produzione sia relativa al Piano
originariamente pubblicato per il quale l’attore sostiene che il convenuto abbia
realizzato fatti diffamatori e che invece tale produzione non sia relativa al medesimo
piano oggetto di correzione successiva alla nomina di tre esperti da parte
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dell’assessore pro-tempore emesso con decreto assessoriale del 12 marzo 2008.
L’avv. G. Cirincione osserva inoltre che conformemente a quanto sostenuto
nell’atto introduttivo dell’attore è il Piano regionale a contenere i dati a proposito dei
quali il convenuto avrebbe a suo dire realizzato il danno alla sua reputazione. Così si
evince nelle pagine da 5 a 7 dell’atto introduttivo il quale non fa riferimento agli atti
allegati. Pertanto qualora l’indagine fosse estesa agli allegati del PRC Sicilia con quelli
del PRC Veneto si riserva di sollevare eccezione all’ampliamento dell’oggetto della
causa oltre quanto ha chiesto l’attore.
L’avv. S. Ferrara contesta le superiori deduzioni del legale di controparte in
quanto inconducenti.
Il dott. S. Anzà e l’arch. M. Galifi chiedono che l’indagine sia effettuata sui
documenti nella loro integrità comprensivi di allegati tecnici così come trasmessi dalle
due amministrazioni interpellate e così come risulta dagli indici dei documenti oggi
visionati.
Il sottoscritto CTU precisa che i Piani Regionali stampati e dati in visione alle
parti riguardano solamente le parti generali mentre gli atti acquisiti dalle
amministrazioni sono comprensivi di allegati.
Le parti hanno preso visione dei suddetti atti e dalla disamina preliminare a
campione dichiarano essere le parti generali dei Piani per cui è causa.
Il CTU fornisce alle controparti copia elettronica, in supporto CD, dei documenti
ottenuti dalle amministrazioni della Regione Sicilia e della Regione Veneto nella loro
interezza.
4. Normativa qualità dell’aria
Con lo scopo di chiarire: le modalità di redazione e sviluppo di un Piano di
Coordinamento per la Qualità dell’Aria è stata esaminata la normativa cogente di
riferimento; la presenza di schemi generali e strutture a cui è necessario attenersi.
Di seguito si riportano i Decreti Ministeriali, Decreti Legislativi, e Direttive
Comunitarie ritenute più attinenti allo scopo.
Il D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203, “Attuazione delle direttive CEE numeri 80/779,
82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria,
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relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti
industriali, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183” all’art. 4 recita “Fatte
salve le competenze dello Stato, la tutela dell'ambiente dall'inquinamento atmosferico
spetta alle regioni, che la esercitano nell'ambito dei principi contenuti nel presente
decreto e delle altre leggi dello Stato. In particolare è di competenza delle regioni:
a. la formulazione dei piani di rilevamento, prevenzione, conservazione e
risanamento del proprio territorio, nel rispetto dei valori limite di qualità
dell'aria;
b. la fissazione di valori limite di qualità dell'aria, compresi tra i valori limite e i
valori guida ove determinati dallo Stato, nell'ambito dei piani di
conservazione per zone specifiche nelle quali ritengono necessario limitare o
prevenire un aumento dell'inquinamento dell'aria derivante da sviluppi
urbani o industriali;
c. la fissazione dei valori di qualità dell'aria coincidenti o compresi nei valori
guida, ovvero ad essi inferiori, nell'ambito dei piani di protezione ambientale
per zone determinate, nelle quali è necessario assicurare una speciale
protezione dell'ambiente;
d. la fissazione dei valori delle emissioni di impianti, sulla base della migliore
tecnologia disponibile e tenendo conto delle linee guida fissate dallo Stato e
dei relativi valori di emissione. In assenza di determinazioni regionali, non
deve comunque essere superato il più elevato dei valori di emissione definiti
nelle linee guida, fatti salvi i poteri sostitutivi degli organi statali;
e. la fissazione per zone particolarmente inquinate o per specifiche esigenze di
tutela ambientale, nell'ambito dei piani di cui al punto a), di valori limite
delle emissioni più restrittivi dei valori minimi di emissione definiti nelle linee
guida, nonché per talune categorie di impianti la determinazione di
particolari condizioni di costruzione o di esercizio;
f. l'indirizzo ed il coordinamento dei sistemi di controllo e di rilevazione degli
inquinanti atmosferici e l'organizzazione dell'inventario regionale delle
emissioni;
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g. la predisposizione di relazioni annuali sulla qualità dell'aria da trasmettere ai
Ministeri dell'ambiente e della sanità, per i fini indicati all'art. 3, comma 4,
lettera d) ".
In seguito viene pubblicata, il 27 settembre 1996, la Direttiva 96/62/CE in
materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente.
In tale direttiva, considerando il quinto programma di azione in materia
ambientale del 1992 che prevede la modifica della vigente normativa sugli inquinanti
atmosferici e raccomanda di fissare obiettivi a lungo termine in materia di qualità
dell’aria, si definiscono i principi base della strategia volta a:
definire e stabilire obiettivi di qualità aria ambiente al fine di evitare,
prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente nel
suo complesso;
disporre di informazioni adeguate sulla qualità dell’aria ambiente;
migliorare la qualità dell’aria o mantenerla ove è buona.
Ai fini dell’attuazione della Direttiva gli stati membri sono incaricati, tra l’altro,
di valutare la qualità dell’aria ambiente e di fissare i valori limite degli inquinanti. In
quest’ottica viene richiesto di predisporre piani d’azione che indichino le misure da
adottare a breve termine in casi di rischio superamenti.
La stessa Direttiva contiene un “Elenco degli inquinanti atmosferici da
considerare nel quadro della valutazione e della gestione della qualità dell’aria
ambiente” (Direttiva 96/62/CE all. 1), un elenco di “Fattori di cui tener conto nella
fissazione dei valori limite e delle soglie di allarme” (Direttiva 96/62/CE all. 2), i “Criteri
in ordine alla selezione degli inquinanti atmosferici da prendere in considerazione”
(Direttiva 96/62/CE all.3), le “Informazioni da includere nei programmi locali, regionali
o nazionali di miglioramento della qualità dell’aria ambiente” (Direttiva 96/62/CE all.
4).
La sopracitata Direttiva Europea viene attuata in Italia per mezzo del Decreto
Legislativo del 4 agosto 1999 n. 351 pubblicato in G.U. n. 241 del 13 ottobre 1999.
L’art. 3 del D.Lgs. 351/99 identifica le autorità competenti e responsabili per la
attuazione degli obiettivi contenuti nel citato D.Lgs.
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L’art. 5 del D.Lgs 351/99 definisce un tempo limite di 12 mesi dalla data di
emanazione del decreto per l’effettuazione di misure rappresentative, indagini o stime
al fine di provvedere ad una valutazione preliminare della qualità dell’aria; tale obbligo
deve essere soddisfatto dalle regioni e dalle provincie autonome.
All’art. 6 il D.Lgs individua come soggetto obbligato alla valutazione dell’aria
ambiente le regioni: “Le regioni effettuano la valutazione della qualità dell'aria
ambiente secondo quanto stabilito dal presente articolo.”.
L’art. 8 “Misure da applicare nelle zone in cui i livelli sono più alti dei valori
limite” prescrive alle regioni di procedere, sulla base della valutazione preliminare di
cui agli art. 5 e 6, alla definizione di una lista di zone e agglomerati in cui i livelli di uno
o più inquinanti siano maggiori del valore limite; per queste zone dovranno essere
adottati piani o programmi per il raggiungimento dei valori limite; l’art. 9 “Requisiti
applicabili alle zone con i livelli inferiori ai valori limite” richiede, in base alla
valutazione preliminare richiesta all’art. 5 e 6, la definizione delle zone e degli
agglomerati ove i livelli degli inquinanti sono inferiori al valore limite. In queste zone le
regioni devono adottare un piano di mantenimento della qualità dell’aria al fine di
conservare i livelli degli inquinanti al di sotto dei valori limite.
Il D. Lgs. 351/99 adotta gli allegati facenti parte della Direttiva 96/62/CE sopra
menzionati.
Il Decreto Ministeriale n. 60 del 02/04/2002, recependo la Direttiva 1999/30/CE
e la Direttiva 2000/69/CE, fissa i valori limite di qualità dell’aria ambiente degli
inquinanti.
Il 1° ottobre 2002 viene emanato il Decreto Ministeriale n. 261 pubblicato in
G.U. n° 272 del 20/11/2002 relativamente a “Regolamento recante le direttive tecniche
per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per
l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo
4 agosto 1999, n. 351.”
In tale Decreto all’art. 2 “Criteri per la valutazione preliminare della qualità aria
ambiente” si indica di utilizzare le direttive tecniche contenute nell’allegato 1 per la
valutazione preliminare della qualità dell’aria.
I principi generali per l’elaborazione dei piani e dei programmi sono definiti
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all’art. 3, mentre la struttura e i contenuti dei piani e dei programmi sono descritti
nell’art. 5.
L’allegato 3 al D.M. 261/2002, che riporta “Indice del documento di piano” e
l’allegato 4 del D.M. 261/2002 che riporta le “Indicazioni per la redazione del piano”, a
cui le regioni si sono attenute, risultano particolarmente attinenti ai quesiti posti.
5. Risposte ai quesiti
omissis… accertare il grado di similitudine tra il PRC Sicilia per la Tutela della
Qualità dell’Aria dell’anno 2007 ed il PRC Veneto approvato nell’anno 2000,
evidenziando se le analogie riscontrate abbiano carattere necessitato (perché i piani si
attengono ad un medesimo schema) ovvero costituiscono mera riproposizione nel
secondo (in ordine di tempo) di peculiarità, caratteristiche, strutture tipiche del primo
(sempre in ordine di tempo) valutandone il grado di attinenza con le eventuali
connotati proprie della Regione Sicilia”.
I piani regionali, di risanamento e/o coordinamento, per la qualità dell’aria sono
volti a definire: gli inquinanti e le principali fonti emissive; l’analisi dei dati meteo
climatici storici; le misurazioni delle concentrazioni degli inquinanti; le zone omologhe
e diversificate a seconda dei rischi ambientali (critiche, di risanamento, di
mantenimento); la normativa vigente; la descrizione delle azioni del piano (interventi a
breve/medio/lungo termine).
Sulla base dei suddetti temi e dalle normative vigenti, riportate al paragrafo 4 di
questa relazione, le Regioni Sicilia e Veneto hanno sviluppato i propri piani per la
qualità dell’aria adoperando i dati resi disponibili da enti pubblici, quali ANPA, ARPA,
Province e Comuni, e da altri enti pubblici e privati.
Al fine di rispondere esaustivamente ai quesiti posti, sono stati valutati i PRC
Sicilia e Veneto paragrafo per paragrafo. Nel seguito sono stati riportati in dettaglio i
risultati del confronto da cui sono state desunte, in forma tabellare, il grado di
similitudine, il carattere necessitato, la attinenza e la peculiarità.
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Le riproposizione, riscontrate nel PRC Sicilia dal PRC Veneto, sono state valutate
con carattere necessitato in tutti i casi in cui queste riportavano frasi, tabelle, figure e
grafici estrapolate da norme cogenti e riportate tal quali.
Le riproposizioni sono state considerate: attinenti laddove quanto riportato era
applicabile alle tematiche del caso e alla regione Sicilia; peculiari quando era
univocamente riferibile alla regione Sicilia e/o Veneto.
5.1 Caratteristiche generali e tecniche dei PRC
I piani ed i programmi per la qualità dell’aria sono elaborati sulla base di
elementi conoscitivi, indicati nell’art. 4 del D.M. 261/2002, quali: stato della qualità
dell’aria; sorgenti di emissioni; ambito territoriale; quadro di norme e provvedimenti
vigenti.
La struttura e i contenuti dei PRC sono regolamentati dall’art. 5 co. 1 del D.M.
261/2002 il quale detta l’indice del piano (allegato 3 del DM) e all’art. 5 co. 2 riporta le
indicazioni necessarie alla loro elaborazione (allegato 4 del DM).
Gli indici dei PRC per la qualità dell’aria delle regioni Sicilia e Veneto si
attengono entrambi pedissequamente allo schema di “indice del documento di piano”
riportato nell’allegato 3 sopra citato e, per tale ragione, la riproposizione si ritiene
abbia carattere necessitato.
Gli scenari di riferimento della qualità dell’aria, i modelli di dispersione e
trasformazione in atmosfera degli inquinanti, l’individuazione degli obiettivi di
riduzione delle emissioni, la selezione dell’insieme di misure più efficaci per realizzare
gli obiettivi di riduzione delle emissioni, il monitoraggio delle fasi di attuazione delle
misure selezionate e dei relativi risultati e la revisione del piano, rappresentano le linee
guida per la elaborazione dei PRC (allegato 4 del DM 261/2002 “Indicazioni per la
redazione del piano”).
I paragrafi seguenti riportano nel dettaglio i risultati del confronto dei capitoli
componenti i PRC Sicilia e Veneto.
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5.2 Confronto dei Piani Regionali per la Qualità dell’Aria delle Regioni
Sicilia e Veneto
Il confronto è stato effettuato mediante lettura e verifica contemporanea dei
due Piani Regionali di Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria della Regione
Sicilia e di Tutela e Risanamento della Regione Veneto, e con il fine di rendere più
agevole la lettura delle parti coincidenti, sono state evidenziate nel solo PRC Sicilia: in
giallo le righe coincidenti; in arancio le righe/parole adeguate alla Regione Sicilia;
evidenziate in giallo e sottolineate le righe/parole coincidenti e non inerenti alla
regione Sicilia; le parti non evidenziate sono altresì di diversa fonte. Il PRC Sicilia con le
evidenze su descritte è riportato nell’allegato 3 di questa relazione.
Questo allegato è stato anche rielaborato in formato digitale per una più
agevole rilettura e nel solo caso delle parti non attinenti alla regione Sicilia è stato
utilizzato il colore rosso invece del sottolineato ed evidenziato in giallo utilizzato nel
cartaceo.
Nelle tabelle successive sono riportati per ogni capitolo, paragrafo e
sottoparagrafo il numero delle righe, tabelle, figure, grafici, contenute e il numero di
quelle riproposte.
Le righe prese in considerazione sono solo quelle del corpo del testo. Pertanto
sono escluse quelle dei titoli dei capitoli, dei paragrafi, in quanto tali titoli hanno
carattere necessitato essendo quelli indicati dall’allegato 3 del D.M. 261/2002. Inoltre
non sono state contate le righe dei titoli delle tabelle, delle figure e dei grafici.
Sono state contate come righe intere anche quelle tronche indipendentemente
dal numero di parole costituenti la riga sia per quelle riproposte sia per le totali.
5.2.1 Inquadramento generale - Capitolo 1 del PRC Sicilia
In questo capitolo il PRC Sicilia effettua una mera riproposizione della “Sintesi
della strategia del piano” del PRC Veneto discostandosi per quanto attiene alla
definizione degli obiettivi del piano.
Inquinanti che superano gli standard:
la descrizione degli “inquinanti che superano gli standard” pur costituendo una
mera riproposizione contiene numerosi adeguamenti con carattere peculiare
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della regione Sicilia.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Al termine del paragrafo viene riproposta una frase che attiene a due
inquinanti, biossido di zolfo e piombo, presenti nel PRC Veneto contro il singolo
inquinante, piombo, presente nel PRC Sicilia. Infatti la Regione Sicilia nel PRC
scrive: Per entrambi i parametri…omissis, quando il soggetto è solo l’inquinante
Piombo.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato e non sono attinenti
alla regione Sicilia per mancata contestualizzazione.
Misure e risultati previsti:
Le “misure e risultati previsti” mostrano un mera riproposizione per quanto
attiene l’organizzazione delle azioni del piano.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Articolazione del piano o programma in fasi
Le “articolazione del piano o programma in fasi” di entrambi i PRC riportano le
indicazioni, in termini di inquinanti e rispettivi limiti, in conformità al D.M.
60/2002, in forma tabellare. Le tabelle riportate nel PRC Sicilia sono coincidenti
a quelle del PRC Veneto per forma strutturale e diverse dal DM.
Il PRC Sicilia mostra carattere di peculiarità in riferimento agli inquinanti,
polveri fini (PM10), piombo e monossido di carbonio, in quanto riporta i limiti
adeguati sino all’anno 2010 mentre il PRC Veneto sino all’anno 2005.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si evidenzia inoltre che il PRC Sicilia nel primo rigo del paragrafo riporta
erroneamente la dicitura “Il presente Piano di Risanamento e Tutela
dell’Atmosfera…omissis” dovendo invece riferirsi correttamente al Piano
Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria Ambiente.
Queste riproposizioni hanno carattere non necessitato, non attinenti alla
regione Sicilia, attinenti al PRC Veneto.
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Caratteristiche generali del territorio regionale
Le “caratteristiche generali del territorio regionale” riportate nel PRC Sicilia
hanno piena attinenza alla regione.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Quadro normativo di riferimento
Il “quadro normativo di riferimento” comprendente “il contesto Europeo” e “la
normativa nazionale” riportati nel PRC Sicilia consiste in una mera
riproposizione a meno di adeguamento della normativa nazionale aggiornata ai
D.Lgs 183/2004, D.Lgs 59/2005, D.Lgs 152/2006. Decreti che all’atto della
pubblicazione del PRC Veneto (anno 2000) non erano stati promulgati.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Amministrazioni competenti; Informazioni per il pubblico
Per quanto attiene a “Amministrazioni competenti” e “Informazioni per il
pubblico e per gli organismi interessati” il PRC Sicilia ripropone quanto riportato
nel PRC Veneto a meno di adeguamenti degli organismi interessati propri della
Regione Sicilia.
La tabella 1.5 del PRC Sicilia riportata anche nel PRC Veneto fa riferimento al
D.M. 60/02 e all’art. 11 del D.Lgs 351/99.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 1: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 1
Capitolo 1 Inquadramento generale
Grado di Similitudine: Righe n. 16 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
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Capitolo 1.1: Sintesi della strategia del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 127 di cui n. 97 coincidenti per cui segue 76,4%
Carattere necessitato: No mera riproposizione Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.2: Inquinanti che superano gli standard
Grado di Similitudine: Righe n. 50 di cui n. 38 coincidenti per cui segue 76%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si No - ultime 2 righe
nozioni di carattere generale; mancata contestualizzazione
Capitolo 1.3: Misure e risultati previsti
Grado di Similitudine: righe n. 10 di cui n. 5 coincidenti per cui segue 50%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.4: Articolazione del piano o programma in fasi
Grado di Similitudine: righe n. 6 di cui n. 6 coincidenti tabelle n. 8 di cui 5 coincidenti
per cui segue 100% per cui segue 62,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si No 1 riga non attinente
nozioni di carattere generale; attinenza al PRC Veneto
Capitolo 1.5 Caratteristiche generali del territorio regionale (e sottocapitoli)
Grado di Similitudine: righe n. 106 di cui n. 0 coincidenti tabelle n. 4 di cui n. 0 coincidenti figure n. 3 di cui n. 0 coincidenti legenda n. 1 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0% per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 1.6 Quadro normativo di riferimento
Grado di Similitudine: righe n. 0
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 1.6.1: Il contesto Europeo
Grado di Similitudine: righe n. 42 di cui n. 40 coincidenti per cui segue 95,2%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.6.2: La normativa nazionale più recente
Grado di Similitudine: righe n. 33 di cui n. 16 coincidenti per cui segue 48,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.7: Amministrazioni competenti
Grado di Similitudine: righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
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Capitolo 1.8: Informazioni per il pubblico e per gli organismi interessati
Grado di Similitudine: righe n. 94 di cui n. 79 coincidenti per cui segue 84,0%
Tabelle n. 1 di cui n. 1 uguale per cui segue 100% Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Tabella 1.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 1 del PRC Sicilia
Capitolo 1 Totali Riproposte Percentuale
Righe 486 285 58,6%
Tabelle 13 6 46,2%
Figure 3 0 0 %
Grafici 0 0 0 %
5.2.2 Elementi di sintesi sull’inquinamento atmosferico - Capitolo 2 del PRC Sicilia
In questo capitolo viene inquadrata la situazione del sistema aria sul territorio
regionale e riporta dati e mappe attinenti alla regione Sicilia.
Di seguito si risponde ai quesiti per il paragrafo 2.1 e i suoi sottoparagrafi:
Fonti di emissioni di inquinanti nell’aria: Stime APAT
Questo paragrafo risulta coincidente con il PRC Veneto per quanto concerne la
fase descrittiva del progetto CORINAIR promosso e coordinato dalla Comunità
Europea con lo scopo di fornire una metodologia per la stima delle emissioni in
aria di inquinanti.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
I seguenti sotto paragrafi del 2.1: Emissioni di particolato (PM10); Emissioni
monossido di carbonio (CO); Emissioni di sostanze acidificanti (SOx, NOx, NH3);
Emissioni di precursori dell’ozono (NOx e COVNM); Emissioni di gas serra
anidride carbonica (CO2eq): CO2, CH4, NO2; Emissione di benzene (C6H6);
Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007;
Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (Fonte AMIA Palermo);
Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazione nel territorio comunale
di Milazzo (ME); Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti;
Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana;
Inquinamento generato da eventi naturali;
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Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
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Questi sottoparagrafi forniscono indicatori per rappresentare una stima
regionale dei suddetti inquinanti nei diversi territori della regione Sicilia divisi
per le sue province e per le fonti di emissione nonché i metodi di
campionamento, simulazione e mappatura.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Emissioni inquinanti nei centri urbani della regione Sicilia
In questo paragrafo risultano coincidenti la parte descrittiva e generale.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Emissioni di sostanze inquinanti da trasporto stradale (NOx, COVNM, CO, SOx,
PM): Trend e disaggregazione settoriale
In questo paragrafo vengono fornite le stime di emissione di inquinanti da
fonte di trasporto stradale diversificate per province, per tipologia di
carburante e per tipologia di veicoli.
La parte descrittiva riproposta delle tipologie di veicoli definite convenzionali e
non convenzionali, fa riferimento a normative comunitarie.
La parte riproposta relativa ai fattori medi emissivi stimati per PM, PM10,
PM2,5, relativi alle generiche categorie veicolari, fanno riferimento alla fonte
ANPA-IIASA-TNO.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007;
Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (fonte AMIA Palermo);
Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazioni nel territorio comunale di
Milazzo (ME); Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti;
Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Inquinamento proveniente da altre aree esterne
In questo paragrafo si commentano le interferenze ambientali con le altre
regioni limitrofe.
Si evidenzia che alcune parti sono state adeguate alla regione Sicilia.
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Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si risponde ai quesiti per il paragrafo 2.2 e i suoi sottoparagrafi:
Analisi dei dati meteo climatici; Introduzione
In questo paragrafo viene presentata la caratterizzazione meteo climatica della
regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Nei sottoparagrafi:
Rete di rilevamento e sue finalità
Si riscontra la mera riproposizione delle finalità delle stazioni di monitoraggio
meteo climatiche.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si riscontra anche la riproposizione di riferimenti a Comunità Montane come
Ente preposto alla gestione ed utilizzo del territorio quando le suddette
Comunità sono state abrogate con Legge Regionale n. 9 del 6 marzo 1986 art.
45.
Queste riproposizioni hanno carattere non necessitato, non attinenti alla
regione Sicilia, attinente alla Regione Veneto.
Considerazioni climatiche sulla Sicilia e suoi sottoparagrafi
In questi paragrafi sono descritti lo studio del clima, gli indici climatici, le
precipitazioni, le temperature, le peculiarità del clima della Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Nel paragrafo Individuazione e caratterizzazione delle condizioni
meteorologiche tipiche e/o frequenti sfavorevoli alla dispersione degli
inquinanti si riscontra la presenza di una tabella meramente riproposta dal PRC
Veneto che si riferisce alla definizione delle categorie di stabilità di Pasquill.
I paragrafi Precipitazione di massima intensità e loro frequenza probabile,
Condizioni meteorologiche tipiche e/o frequenti favorevoli alla formazione di
inquinanti secondari risultano essere una mera riproposizione.
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Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si risponde ai quesiti per il paragrafo 2.3 e i suoi sottoparagrafi:
Elementi di sintesi relativi alla valutazione della qualità dell’aria
Questo paragrafo riporta dati di qualità dell’aria relativi agli inquinanti e
valutazioni sul cambiamento dell’inquinamento atmosferico negli anni.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Reti di monitoraggio della qualità dell’aria; Principali inquinanti atmosferici;
Dati storici della qualità dell’aria negli ambiti urbani e extraurbani;
Questi sottoparagrafi descrivono le reti di monitoraggio della qualità dell’aria e
classificano le stazioni di misura in relazione al D. Lgs. 351/99. Le reti sono
diversificate per provincia regionale.
Sono inoltre descritte le indicazioni dettate dalle Direttive Comunitarie
relativamente al numero di punti minimi di campionamento per diversi
inquinanti atmosferici. I punti di monitoraggio della Regione Sicilia vengono
situati in zone ad attività industriali ed altre stazioni distribuite territorialmente
che fanno riferimento all’inquinamento atmosferico di fondo o di background.
Sono anche presenti delle riproposizioni descrittive degli inquinanti quali SOx,
NOx, CO, O3, Particolato atmosferico, Idrocarburi (HC e NMHC), Benzene,
Idrocarburi Policiclici Aromatici, Metalli pesanti (piombo), di natura nozionistica
e generica.
La parte generica relativa ai dati storici della qualità dell’aria, come anche
quella relativa all’anno tipo, costituiscono una mera riproposizione.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
I sottoparagrafi dei dati storici di qualità dell’aria riguardano le concentrazioni
in atmosfera degli inquinanti della regione Sicilia, infatti, si descrivono i
rilevamenti storici e il numero di superamenti del valore limite della media
giornaliera, per ogni stazione delle varie provincie.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
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I sottoparagrafi: Integrazione della rete di rilevamento dell’inquinante
atmosferico mediante tecniche e strumenti di biomonitoraggio; Dati storici
qualità dell’aria: gli ambiti produttivi
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 2: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 1
Capitolo 2: Elementi di sintesi sull’inquinamento atmosferico
Grado di Similitudine: righe n. 7 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1: Fonti di emissioni di inquinanti nell’aria: Stime APAT
Grado di Similitudine: righe n. 72 di cui n. 49 coincidenti per cui segue 68,1% Carattere necessitato: No Mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.1: Emissioni di particolato PM10
Grado di Similitudine: Righe n. 34 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.2: Emissioni di monossido di carbonio (CO)
Grado di Similitudine: Righe n. 22 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato: Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.3: Emissioni di sostanze acidificanti (SOx, NOx, NH3)
Grado di Similitudine: righe n. 58 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 5 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.4: Emissioni di precursori dell’ozono (NOx e COVNM)
Grado di Similitudine: righe n. 55 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 4 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
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Capitolo 2.1.5: Emissioni di gas serra anidride carbonica (CO2eq): CO2, CH4, N2O
Grado di Similitudine: righe n. 49 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0% Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.6: Emissioni di benzene (C6H6)
Grado di Similitudine: righe n. 27 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.7: Emissioni inquinanti nei centri urbani della Regione Sicilia
Grado di Similitudine: righe n. 58 di cui n. 17 coincidenti per cui segue 29,3%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0% Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.8: Emissioni di sostanze inquinanti da trasporto stradale (NOx, COVNM, CO, SOx, PM): Trend e disaggregazione settoriale
Grado di Similitudine: righe n. 176 di cui n. 56 coincidenti per cui segue 31,8%
Figure n. 11 di cui n. 3 coincidenti per cui segue 27,3%
Tabelle n. 7 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.9: Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007
Grado di Similitudine: righe n. 57 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 6 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0% Tabelle n. 5 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.10: Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (Fonte AMIA Palermo)
Grado di Similitudine: righe n. 77 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 5 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.10: Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazione nel territorio comunale di Milazzo (ME)
Grado di Similitudine: righe n. 12 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0% Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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Capitolo 2.1.11: Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti
Grado di Similitudine: righe n. 3 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato: Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.12: Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana.
Grado di Similitudine: righe n. 88 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.1.13: Inquinamento proveniente da altre aree esterne
Grado di Similitudine: righe n. 13 di cui n. 12 coincidenti per cui segue 92,3%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.14: Inquinamento generato da eventi naturali Grado di Similitudine: righe n. 17 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.2: Analisi dei dati meteoclimatici
Capitolo 2.2.1 Introduzione
Grado di Similitudine: Righe n. 6 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.2.2 Rete di rilevamento e sue finalità
Grado di Similitudine: Righe n. 116 di cui n. 11 coincidenti Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 9,5% per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si No
nozioni di carattere generale Riferimento a Comunità Montane
Capitolo 2.2.3 Considerazioni climatiche sulla Sicilia
Grado di Similitudine: Righe n. 90 di cui n. 0 coincidenti Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.2.3.1 Caratteristiche generali
Grado di Similitudine: Righe n. 40 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.2.3.2 Le precipitazioni
Grado di Similitudine: Righe n. 14 di cui n. 0 coincidenti Figure n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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Capitolo 2.2.3.3 Le temperature
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 6 coincidenti Figure n. 5 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 21,4% per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.2.3.4 Peculiarità del clima della Sicilia e schede del profilo climatico della Sicilia (fonte ENEA)
Grado di Similitudine: Righe n. 93 di cui n. 0 coincidenti Figure n. 8 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.2.3.5 Precipitazioni di massima intesità e loro frequenza probabile Grado di Similitudine: Righe n. 10 di cui n. 8 coincidenti per cui segue 80,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.2.3.6 Individuazione e caratterizzazione delle condizioni meteorologiche tipiche e/o frequenti sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti
Grado di Similitudine: Righe n. 35 di cui n. 6 coincidenti Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 4 di cui n. 1 coincidente
per cui segue 17,1% per cui segue 0% per cui segue 16,7%
Carattere necessitato: No mera riproposizione;
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.2.3.7 Condizioni meteorologiche tipiche e/o frequenti favorevoli alla formazione di inquinanti secondari
Grado di Similitudine: Righe n. 19 di cui n. 11 coincidenti per cui segue 57,9%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3 Elementi di sintesi relativi alla valutazione della qualità dell’aria
Grado di Similitudine: Righe n. 19 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidente
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.1 Rete di monitoraggio della qualità dell’aria
Grado di Similitudine: Righe n. 202 di cui n. 21 coincidenti Figure n. 6 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 4 di cui n. 0 coincidente
per cui segue 10,4% per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.2 I principali inquinanti atmosferici
Grado di Similitudine: Righe n. 289 di cui n. 176 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 1 coincidente
per cui segue 60,9% per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
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Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
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Capitolo 2.3.3 Dati storici di qualità dell’aria: gli ambiti urbani ed extra-urbani
Grado di Similitudine: Righe n. 17 di cui n. 17 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 1 coincidente
per cui segue 60,9%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.3.1 Concentrazione in atmosfera di biossido di zolfo (SO2)
Grado di Similitudine: Righe n. 25 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n.2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.3.2 Concentrazione in atmosfera di particolato (PM10)
Grado di Similitudine: Righe n. 26 di cui n. 2 coincidenti Tabelle n.2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 7,7% per cui segue 0%
Carattere necessitato: No Mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.3.3 Concentrazione media annuale del biossido di azoto (NO2)
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.3.4 Concentrazione in atmosfera di ozono (O3)
Grado di Similitudine: Righe n. 30 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.3.5 Concentrazioni in atmosfera di monossido di carbonio (CO)
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.3.6 Concentrazione in atmosfera di benzene (C6H6)
Grado di Similitudine: Righe n. 20 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.3.7 Anno tipo
Grado di Similitudine: Righe n. 14 di cui n. 13 coincidenti per cui segue 92,9%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.4 Integrazione della rete di rilevamento dell’inquinamento atmosferico mediante tecniche e strumenti di biomonitoraggio.
Grado di Similitudine: Righe n. 48 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
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Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
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Capitolo 2.3.5 Dati storici di qualità dell’aria: Gli ambiti produttivi
Grado di Similitudine: Righe n. 191 di cui n. 2 coincidenti Figure n. 7 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 6 di cui n. 0 coincidenti Grafici n. 14 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 1,1% per cui segue 0% per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.6 Il monitoraggio delle piogge acide
Grado di Similitudine: Righe n. 3 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 2.3.6.1 Misura dell’acida delle piogge a Palermo (fonte AMIA Palermo) Grado di Similitudine: Righe n. 13 di cui n. 0 coincidenti
Tabella n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tabella 2.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 2 del PRC Sicilia
Capitolo 2 Totali Riproposte %
Righe 2228 409 18,4
Tabelle 71 3 4,2
Figure 66 3 4,5
Grafici 14 0 0
5.2.3 Caratterizzazione delle zone - Capitolo 3 del PRC Sicilia
Prima zonizzazione ai sensi del D. Lgs. 351/99
In questo capitolo vengono descritti i criteri utilizzati per effettuare una
mappatura delle zone per le quali gli inquinanti mostrano avere valori maggiori
della soglia di valutazione superiore in riferimento al D. Lgs 351/99 e di seguito i
criteri per il monitoraggio dell’aria.
Entrambe le regioni individuano, anche, i principali ambiti produttivi peculiari
della propria regione. Infatti la Regione Veneto identifica il polo industriale di
Marghera, il polo conciario, l’area dei cementifici, il delta del Po ed i distretti
del mobile trevigiano e veronese, mentre la Regione Sicilia identifica le aree ad
elevato rischio ambientale di Siracusa, Caltanissetta e Milazzo province nelle
quali sono presenti Raffinerie e industrie petrolchimiche.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
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Verifica del superamento dei valori limite
Questo paragrafo descrive, in funzione del D. Lgs. 351/99, il compito delle
Regioni di effettuare le valutazioni preliminari della qualità dell’aria attraverso
l’individuazione di zone a diverso grado di criticità. In particolare definisce le
zone nelle quali attuare i piani di azioni, di risanamento e di mantenimento.
Si riscontra che la parte generale descrittiva risulta una mera riproposizione.
Riporta, inoltre, i valori limite e i margini di tolleranza indicati dal D.M. 60/02
per ogni singola sostanza inquinante in forma tabellare.
Le tabelle riportate nel PRC Sicilia sono coincidenti a quelle del PRC Veneto per
forma strutturale e diverse dal D.M. 60/02 e dal D.M. del 25/11/94.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Identificazione delle zone critiche di risanamento e di mantenimento; Zone A
(zone critiche nella quali applicare i piani di azione); Zone B (zone nelle quali
applicare i piani di risanamento); Zone C (zone nella quali applicare i piani di
mantenimento)
Entrambi i piani per la qualità dell’aria definiscono zona A, B e C
conformemente alle indicazioni del D.Lgs. 351/99 art. 8 e cioè zona A, quelle in
cui i livelli di uno o più inquinanti eccedono il valore limite aumentato del
margine di tolleranza, zona B quelle in cui i livelli di uno o più inquinanti sono
compresi tra il valore limite e il margine di tolleranza, zona C quelle in cui tutti
gli inquinanti sono sotto i valori limite.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Mappatura delle zone
In questo paragrafo vengono evidenziate sulla cartina della regione Sicilia le
zone di tipo A.
Vengono in seguito riproposte considerazioni generali relative ai confini delle
zone che non necessariamente debbano coincidere con quelle dei comuni.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
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Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 3: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 3
Capitolo 3 Caratterizzazione delle zone
Capitolo 3.1 Prima zonizzazione ai sensi D.Lgs. n. 351/99
Grado di Similitudine: Righe n. 84 di cui n. 0 coincidenti Figure n. 9 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0% per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 3.2 Verifica del superamento dei valori limite
Grado di Similitudine: Righe n. 273 di cui n. 128 coincidenti Tabella n. 46 di cui n. 7 coincidenti
per cui segue 46,9% per cui segue 15,2%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.3 Identificazione delle zone critiche di risanamento e di mantenimento
Grado di Similitudine: Righe n. 71 di cui n. 70 coincidenti 98,6%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.4 Zone A (zone critiche nelle quali applicare i piani di azioni)
Grado di Similitudine: Righe n. 33 di cui n. 22 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Per cui segue66,7% Per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.5 Zone B (zone nelle quali applicare i piani di risanamento)
Grado di Similitudine: Righe n. 36 di cui n. 20 coincidenti Per cui segue 55,6%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.6 Zone C (Zone alle quali applicare i piani di mantenimento)
Grado di Similitudine: Righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.7 Mappature delle zone
Grado di Similitudine: Righe n. 16 di cui n. 9 coincidenti Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 56,3%%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
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Tabella 3.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 3 del PRC Sicilia
Capitolo 3 Totali Riproposte %
Righe 515 251 48,7
Tabelle 47 7 14,9
Figure 10 0 0
Grafici
5.2.4 Quadro normativo di base in materia di controllo dell’inquinamento
atmosferico - Capitolo 4 del PRC Sicilia
Aspetti generali; Normativa della comunità europea; Normativa Statale;
Normativa della Regione Sicilia
In questi paragrafi vengono descritti: il quadro normativo di riferimento e la sua
evoluzione nel tempo; i principi generali ai quali le regioni devono attenersi
nell’elaborazione dei rispettivi PRC; le direttive comunitarie, statali e regionali,
sotto forma di elenco, relative alla qualità dell’aria e all’inquinamento
atmosferico aggiornate fino all’anno 2006.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 4: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 4
Capitolo 4 Quadro normativo di base in materia di controllo dell’inquinamento atmosferico
Capitolo 4.1 Aspetti generali
Grado di Similitudine: Righe n 34 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 4.2 Normativa della comunità Europea Grado di Similitudine: Righe n 98 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 4.3 Normativa Statale
Grado di Similitudine: Righe n 51 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
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Capitolo 4.4 Normativa della Regione Sicilia
Grado di Similitudine: Righe n 40 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato: Attinenza alla Regione Sicilia:
Tabella 4.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 4 del PRC Sicilia
Capitolo 4 Totali Riproposte %
Righe 164 0 0
Tabelle
Figure
Grafici
5.2.5 Analisi delle tendenze - Capitolo 5 del PRC Sicilia
Scenari di riferimento per la qualità dell’aria
In questo paragrafo viene descritto il trend degli inquinanti dal 1990 al 2000
secondo le metodologie sviluppate nell’ambito del progetto CORINAIR.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Il PRC Sicilia ripropone alcune valutazioni generiche sui rischi relativi
all’esposizione della popolazione agli inquinanti NO2 e Benzene presenti nel
PRC Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Scenari di riduzione delle emissioni
In questo paragrafo vengono proposti alcuni interventi per il miglioramento
della qualità dell’aria attraverso un rinnovo del parco auto circolante (motori
ecocompatibili), impiego di carburanti “puliti”/modifica del tipo di
alimentazione (GPL/Metano/elettricità).
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
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Tabella 5: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 5 Capitolo 5 Analisi delle tendenze
Capitolo 5.1 Scenari di riferimento per la qualità dell’aria
Grado di Similitudine: Righe n. 42 di cui n. 14 coincidenti Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Per cui segue 33,4% Per cui segue 0% Per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 5.2 Scenari di riduzione delle emissioni
Grado di Similitudine: Righe n. 21 di cui n. 18 coincidenti Per cui segue 85,7%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Tabella 5.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 5 del PRC Sicilia
Capitolo 5 Totali Riproposte %
Righe 63 32 50,8
Tabelle 1 0 0,0
Figure 2 0 0,0
Grafici
5.2.6 Le azioni del piano - Capitolo 6 del PRC Sicilia
Rassegna delle misure di contenimento degli inquinanti atmosferici; Misure
di carattere generale valevoli per tutti gli inquinanti e per tutto il territorio;
Misure da applicare per la riduzione degli inquinanti PM10 e IPA; Misure da
applicare per la riduzione degli inquinanti benzene, piombo, CO e SO2;
Misure da applicare per la riduzione del diossido di azoto; Misure da
applicare per la riduzione dell’ozono; Individuazione delle zone di intervento;
misure a favore della mobilità sostenibile e della prevenzione e riduzione
delle emissioni nelle città ed al controllo delle emissioni dei veicoli circolanti;
interventi a medio e a lungo termine; Interventi di breve periodo;
provvedimenti da assumere in caso di superamento delle soglie di allarme e
dei valori limiti per uno o più inquinanti; identificazione dei risultati di
riduzione delle concentrazioni del piano; strategie per la partecipazione del
pubblico; monitoraggio del piano; verifica del piano; controlli; informazione
alla popolazione; revisione del piano
In questo capitolo e nei suoi sottoparagrafi entrambi i PRC riportano le
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misure di contenimento degli inquinanti, l’individuazione delle azioni di
intervento così come disposto dall’allegato 3 del D.M. 261/2002. Vengono
quindi definite le misure di carattere generale distinte in “Interventi di
natura tecnologico-strutturale” e “Interventi di mitigazione della domanda di
mobilità privata”.
Il PRC Sicilia ripropone pedissequamente gli stessi interventi proposti dalla
Regione Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
In un caso il PRC Sicilia propone un intervento di mitigazione della domanda
di mobilità privata peculiare della Regione Veneto e non specifico della
Regione Sicilia. In particolare fa riferimento a “Realizzare percorsi ciclabili
protetti (zone off-road) da e verso i centri storici, utilizzando ad esempio gli
argini di fiumi e canali”. Argini di fiumi e canali inesistenti nei centri storici
della Regione Sicilia e successivamente, nelle misure da applicare per la
riduzione degli inquinanti benzene, piombo, SO2, riporta “omissis…si
consiglia di adottare comunque comportamenti virtuosi di natura volontaria
volti a prevenire l’acuirsi del fenomeno a livello locale, regionale e di bacino
aerologico padano”.
Queste riproposizioni hanno carattere non necessitato, non attinenti alla
regione Sicilia, attinenti al PRC Veneto.
Le misure da applicare proposte nei PRC sono mirate a seconda della
tipologia di inquinante o gruppi di inquinanti e in funzione della
qualificazione di zona A, B o C. Il PRC Sicilia identifica allo stesso modo del
PRC Veneto gli inquinanti/gruppi di inquinanti per la definizione delle azioni.
Specificatamente: PM10/IPA, Benzene/Piombo/CO(monossido di
carbonio)/SO2(biossido di zolfo), NO2 (biossido di azoto), O3 (ozono).
Pertanto laddove le concentrazioni degli inquinanti atmosferici eccedano i
limiti comprensivi dei margini di tolleranza (zona A) sono disposte azioni
integrate e dirette volte a mitigare le emissioni per il risanamento della
qualità dell’aria. Nelle zone B e C vengono proposte la predisposizione di
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piani di risanamento e di mantenimento rispettivamente.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si precisa che la Regione Sicilia riporta, differentemente dalla Regione
Veneto, delle misure per la riduzione delle concentrazioni di ozono e dei suoi
precursori con carattere peculiare.
Nel medesimo capitolo sono riportati gli interventi a breve, medio e lungo
termine che risultano coincidenti .
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Le indicazione delle competenze riportate nei due PRC differiscono l’uno
dall’altro e il PRC Sicilia riporta indicazioni sul tavolo tecnico regionale di
coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente specifiche della Regione
Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 6: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 6
Capitolo 6 Le azioni del piano Grado di Similitudine: Righe n. 7 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 57,1%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1 Rassegna delle misure di contenimento degli inquinanti atmosferici
Grado di Similitudine: Righe n. 16 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 25,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1.1 Misure di carattere generale valevoli per tutti gli inquinanti e per tutto il territorio
Grado di Similitudine: Righe n. 64 di cui n. 47 coincidenti Per cui segue 73,4%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si No 1 riga non attinente
nozioni di carattere generale; attinenza alla regione Veneto
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Capitolo 6.1.2 Misure da applicare per la riduzione degli inquinanti PM10 e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici)
Grado di Similitudine: Righe n. 68 di cui n. 68 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1.3 Misure da applicare per la riduzione degli inquinanti Benzene, Piombo, CO, SO2
Grado di Similitudine: Righe n. 55 di cui n. 55 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si No 1 riga non attinente
nozioni di carattere generale; attinenza alla regione Veneto
Capitolo 6.1.4 Misure da applicare per la riduzione del Biossido di Azoto (NO2)
Grado di Similitudine: Righe n. 54 di cui n. 54 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1.5 Misure da applicare per la riduzione dell’Ozono
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 26 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Per cui segue 92,9% Per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2 Individuazione delle azioni di intervento
Capitolo 6.2.1 Misure a favore della mobilità sostenibile e della prevenzione e riduzione delle emissioni nelle città ed al controllo delle emissioni dei veicoli circolanti
Grado di Similitudine: Righe n. 38 di cui n. 38 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2.1.1 Interventi a medio e lungo termine
Grado di Similitudine: Righe n. 160 di cui n. 160 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2.1.2 Interventi di breve periodo
Grado di Similitudine: Righe n. 13 di cui n. 13 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2.1.3 Provvedimenti da assumere in caso di superamento delle soglie di allarme e dei valori limiti per uno o più inquinanti
Grado di Similitudine: Righe n. 80 di cui n. 34 coincidenti Per cui segue 42,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.3 Identificazione dei risultati di riduzione delle concentrazioni del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
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Capitolo 6.4 Strategie per la partecipazione del pubblico
Grado di Similitudine: Righe n. 21 di cui n. 19 coincidenti Per cui segue 90,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.5 Monitoraggio del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.6 Verifica del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 17 di cui n. 8 coincidenti Per cui segue 47,1%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Paragrafo di carattere generale.
Capitolo 6.6.1 Controlli
Grado di Similitudine: Righe n. 4 di cui n. 2 coincidenti Per cui segue 50,0% Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.6.2 Informazione alla popolazione
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.7 Revisione del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 10 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 50,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Tabella 6.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 6 del PRC Sicilia
Capitolo 6 Totali Riproposte %
Righe 647 549 84,9
Tabelle 1 0 0
Figure
Grafici
5.2.7 Provvedimenti o progetti a lungo termine - Capitolo 7 del PRC Sicilia
I progetti; Progetto SIMAGE; Progetto di razionalizzazione e ottimizzazione
delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria della Sicilia. Sistema
integrato di monitoraggio meteo-ambientale
La parte descrittiva dei progetti ed in particolar modo quello del Progetto
SIMAGE risulta essere una mera riproposizione del PRC Veneto come anche
la descrizione del progetto volto a sostituire parametri con scarsa rilevanza
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ambientale quali PTS, SO2, NMHC con altri parametri ad elevato interesse
per la salute pubblica quali PM10, PM2,5, IPA e metalli.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Altri sottoparagrafi del capitolo “i progetti”
Questi paragrafi riportano e descrivono 14 progetti che non trovano
riscontro nel PRC Veneto.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
I Provvedimenti; Accordo di programma sulla chimica; IPPC
In questi paragrafi la Regione Sicilia prevede di avviare un accordo di
programma sulla chimica nelle aree a rischio con l’obiettivo di mantenere
nel tempo condizioni ottimali di coesistenza tra tutela dell’ambiente,
sviluppo e trasformazione produttiva in un quadro di sviluppo sostenibile. In
quest’ambito si inserisce anche il progetto SIMAGE.
In seguito dettaglia il provvedimento IPPC recepito con D. Lgs 372/99 per gli
impianti produttivi ad elevato rischio ambientale.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Piano regionale dei trasporti e della mobilità
Viene descritto il Piano Direttoriale, quale strumento programmatico
regionale proprio della Regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 7: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 7
Capitolo 7 Provvedimenti o progetti a lungo termine
Capitolo 7.1 I progetti
Grado di Similitudine: Righe n. 4 di cui n. 3 coincidenti Per cui segue 75,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
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Capitolo 7.1.1 Progetto SIMAGE
Grado di Similitudine: Righe n. 15 di cui n. 13 coincidenti Per cui segue 86,7%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 7.1.2 Progetto di razionalizzazione e ottimizzazione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria della Sicilia. Sistema integrato di monitoraggio meteo-ambientale
Grado di Similitudine: Righe n. 42 di cui n. coincidenti Per cui segue 40,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 7.1.3 Progetto di un sistema di controllo della qualità dell’aria a scala urbana
Grado di Similitudine: Righe n. 19 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.4 Progetto di implementazione di una banca dati ambientale SITA
Grado di Similitudine: Righe n. 81 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.5 Progetto: Analisi della climatologia urbana e qualità del clima
Grado di Similitudine: Righe n. 49 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.6 Messa a punto di un protocollo per la sostenibilità ambientale
Grado di Similitudine: Righe n. 59 di cui n. 0 coincidenti Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
0% 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.7 Gestione sostenibile del territorio urbano. Progetto di ricerca per la sperimentazione di intonaci decorativi e rivestimenti stradali fotocatalitici
Grado di Similitudine: Righe n. 95 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.8 Studio sulla composizione del particolato respirabile PM10 e PM2,5 e caratterizzazione dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane del Comune di Palermo
Grado di Similitudine: Righe n. 14 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.9 Attività di supporto tecnico scientifico alla revisione del piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria
Grado di Similitudine: Righe n. 45 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
36
Capitolo 7.1.10 Progetti e attività avviate dall’Ufficio speciale “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale”
Grado di Similitudine: Righe n. 36 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.11 Analisi dei dati meteo climatici e dei paramtri chimici, implementazione di un data base relazionale e determinazione degli anni tipo a un micro e macro scala
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.12 Correlazioni tra inquinamento dell’aria da traffico veicolare ed inquinamento acustico
Grado di Similitudine: Righe n. 6 di cui n. 0 coincidenti Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti
0% 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.13 Convenzione ARTA Sicilia, DREAM, Messa a punto di un sistema integrato per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria nelle aree metropolitane della Regione Sicilia
Grado di Similitudine: Righe n. 34 di cui n. 0 coincidenti 0% Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.14 Progetto POR Sicilia 2007. Combustibili alternativi e tutela della qualità dell’aria
Grado di Similitudine: Righe n. 58 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.15 Applicazione di modelli per la stima della qualità dell’aria in aree campione
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.1.16 Altre misure ed azioni finalizzate al miglioramento della qualità aria ambiente nelle aree a maggiore concentrazione di impianti industriali
Grado di Similitudine: Righe n. 44 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Capitolo 7.2 I provvedimenti
Capitolo 7.2.1 Accordo di programma sulla chimica
Grado di Similitudine: Righe n. 10 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 40,0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
37
Capitolo 7.2.2 IPPC
Grado di Similitudine: Righe n. 24 di cui n. 24 coincidenti
Carattere necessitato: No Mera riproposizione Attinenza alla Regione Sicilia:
Si Nozioni di carattere generale
Capitolo 7.2.3 Piano regionale dei trasporti e della mobilità
Grado di Similitudine: Righe n. 21 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Tabella 7.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 7 del PRC Sicilia
Capitolo 7 Totali Riproposte %
Righe 666 61 9,2
Tabelle 1 0 0
Figure 1 0 0
Grafici
5.2.8 Elenco dei Documenti utilizzati - Capitolo 8 del PRC Sicilia
Documenti di riferimento
In questo paragrafo viene riportato un elenco dei documenti utilizzati per la
redazione del Piano Regionale della Qualità dell’Aria della Regione Sicilia in
parte coincidenti con quelli riportati dalla Regione Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo
documenti di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si evidenzia che nell’elenco dei documenti di riferimento risulta presente il
Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera della Regione
Veneto dell’anno 2000.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 8: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 8
Capitolo 8 Elenco dei documenti utilizzati
Capitolo 8.1 Documenti di riferimento
Grado di Similitudine: Righe n. 44 di cui n. 24 coincidenti Per cui segue 54,6%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si Riferimenti bibliografici
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38
Tabella 8.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 8 del PRC Sicilia
Capitolo 8 Totali Riproposte %
Righe 44 24 54,5
Tabelle
Figure
Grafici
5.2.9 Rimozione degli ostacoli procedurali – Capitolo 9 del PRC Sicilia
Carburanti più puliti; convertitori catalitici; applicazione della direttiva
96/61/CE (“IPPC”)
In questo paragrafo sono descritti gli interventi prioritari di tipo tecnologico
per il miglioramento della qualità dell’aria.
Questi interventi sono una riproposizione del PRC Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 9: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 9
Capitolo 9 Rimozione degli ostacoli procedurali
Grado di Similitudine: Righe n. 3 di cui n. 3 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 9.1 Carburanti più puliti
Grado di Similitudine: Righe n. 18 di cui n. 18 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 9.2 Convertitori catalitici
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 9.3 Applicazione della direttiva 96/61/CE (“IPPC”)
Grado di Similitudine: Righe n. 4 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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39
Tabella 9.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 9 del PRC Sicilia
Capitolo 9 Totali Riproposte %
Righe 30 30 100,0
Tabelle Figure Grafici
5.2.10 Coordinamento interregionale - Capitolo 10 del PRC Sicilia
Questo capitolo descrive ai sensi della normativa vigente le azioni di
coordinamento tra le regioni per fronteggiare i problemi dell’inquinamento
di natura secondaria che interessa, per produzione e diffusione, più ambiti
territoriali regionali con il coordinamento delle ARPA, delle Regioni limitrofe.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantità di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e l’attinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 10: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Capitolo 10
Capitolo 10 Coordinamento interregionale
Grado di Similitudine: Righe n. 8 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 62,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Tabella 10.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 8 del PRC Sicilia
Capitolo 10 Totali Riproposte %
Righe 8 5 62,5
Tabelle Figure Grafici
5.2.11 Premessa, glossario e bibliografia del PRC Sicilia
Per quanto attiene il confronto della premessa, il glossario e la bibliografia del
PRC Sicilia con il PRC Veneto si riporta in forma tabellare il computo del numero di
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40
righe di ogni paragrafo e la quantità di righe coincidenti.
Tabella 11: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto – Glossario e Bibliografia
Premessa
Grado di Similitudine: Righe n. 100 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
Glossario Grado di Similitudine: Righe n. 123 di cui n. 123 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: Si
Attinenza alla Regione Sicilia:
Si glossario
Bibliografia
Grado di Similitudine: Righe n. 80 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione Sicilia:
5.2.12 Allegati al PRC Sicilia
Di seguito si riportano i titoli degli allegati del PRC Sicilia, richiamati nella
relazione del Piano, che hanno carattere peculiare della regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto.
Allegato 1: Il sistema dei trasporti in Sicilia
Allegato 2: Parchi e riserve in Sicilia
Allegato 3: Parco veicolare in Italia
Allegato 4: Parco veicolare in Sicilia
Allegato 5: Vendita di carburante per autotrazione in Italia ed in Sicilia negli anni
1997-2005
Allegato 6: Valutazione preliminare e zonizzazione
Allegato 7: Convenzione per la fornitura del software AIR Suite per la redazione del
piano e dei programmi per la valutazione e la gestione della qualità
dell’aria nella regione Sicilia
Allegato 8: D.D.U.S. n° 07 del 14.06.2006
sub allegato 1: Piano di azione
sub allegato 2: Interventi di prevenzione dell’inquinamento atmosferico
Allegato 9: D.D.U.S. n° 19 del 05.09.2006
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41
sub allegato 1: Piano di azione
sub allegato 2: Interventi di prevenzione dell’inquinamento atmosferico
sub allegato 3: Caratteristiche delle stazioni della rete di rilevamento della
qualità dell’aria
sub allegato 4: Ubicazione delle stazioni della rete di rilevamento della
qualità dell’aria
5.2.13 Valutazione del grado di similitudine dell’intero documento
Il grado di similitudine è stato determinato calcolando il rapporto percentuale
tra il numero di righe, tabelle, figure e grafici totali e riproposti nel PRC Sicilia dal PRC
Veneto aventi carattere non necessitato. I risultati sono riportati nella tabella
sottostante.
Tabella 12: Riepilogo grado di similitudine del PRC Sicilia
PRC Sicilia Totali Riproposte %
Righe 5154 1769 34,3
Tabelle 134 16 11,9
Figure 82 3 3,7
Grafici 14 0 0
Si precisa che il conteggio delle righe non ha incluso i titoli dei capitoli, paragrafi
e sottoparagrafi in quanto hanno carattere necessitato essendo quelli indicati
dall’allegato 3 del D.M. 261/2002. Sono state contate come righe intere anche quelle
tronche indipendentemente dal numero di parole costituenti la riga sia per quelle
riproposte sia per le totali.
In questo calcolo non è stato considerato l’apporto degli allegati del PRC Sicilia.
In riferimento a quanto riportato nel verbale di seconda riunione, da entrambe
le parti, circa l’inclusione o l’esclusione degli allegati al PRC Sicilia e che quindi se
debbano essere oggetto di confronto per determinare il grado di similitudine, lo
scrivente CTU ritiene che qualora un documento richiami un allegato lo stesso è da
considerarsi facente parte dell’intera pubblicazione.
Ciò detto, di seguito si riporta il calcolo del grado di similitudine includendo
anche il numero di righe, tabelle, figure e grafici degli allegati al PRC Sicilia.
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42
Tabella 13: Riepilogo grado di similitudine del PRC Sicilia con Allegati
PRC Sicilia Totali
(Rel + All) Riproposte (Rel + All)
% (Rel + All)
Righe 5154 + 1964 1769 24,8%
Tabelle 134 + 27 16 9,9
Figure 82 + 19 3 3,0
Grafici 14 + 25 0 0
6. Conclusioni
La Regione Sicilia nell’anno 2007 approva mediante Decreto Assessoriale n.
176/GAB del 9 agosto 2007 il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della
Qualità dell’Aria Ambiente.
I piani regionali, di coordinamento e/o di risanamento, per la qualità dell’aria
sono volti a definire: gli inquinanti e le principali fonti emissive; l’analisi dei dati meteo
climatici storici; le misurazioni delle concentrazioni degli inquinanti; le zone omologhe
e diversificate a seconda dei rischi ambientali (critiche, di risanamento, di
mantenimento); la normativa vigente; la descrizione delle azioni del piano (interventi a
breve/medio/lungo termine).
A seguito dell’approvazione e pubblicazione del Piano Regionale, attraverso
diversi canali di informazioni, sono stati diffusi commenti e affermazioni contestanti
l’originalità dell’opera e in particolare segnalando la riproposizione, seppur in parte,
del Piano Regionale di Tutela e Risanamento Atmosferico della Regione Veneto
pubblicato nell’anno 2000.
Tali affermazioni sono oggetto di contestazione per cui è causa.
Al fine di dirimere la questione sono stati posti allo scrivente CTU quesiti atti a
accertare il grado di similitudine tra il PRC Sicilia ed il PRC Veneto, evidenziando se le
analogie riscontrate abbiano carattere necessitato ovvero costituiscono mera
riproposizione di peculiarità, caratteristiche, strutture tipiche valutandone il grado di
attinenza con la regione Sicilia.
In concreto, per accertare quanto richiesto si è provveduto alla: acquisizione di
copia conforme all’originale dei suddetti PRC dalle rispettive Amministrazioni
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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43
Regionali; disamina della normativa cogente per la stesura dei Piani di coordinamento
per la qualità dell’aria; rilettura dei PRC Sicilia e Veneto per evidenziare le parti
riproposte; valutazione del carattere necessitato, attinenza alla regione Sicilia delle
parti riproposte; determinazione del grado di similitudine.
Il grado di similitudine è stato determinato a seguito della contemporanea
rilettura dei due documenti e contrassegnando con evidenziatore di colore giallo le
parti riproposte nel PRC Sicilia dal PRC Veneto (cfr. allegato 3 alla presente relazione).
Di seguito, il grado di similitudine, è stato calcolato, capitolo per capitolo e paragrafo
per paragrafo, il numero di righe, tabelle, grafici e figure totali e riproposte dal cui
rapporto è stata ricavata la quantità percentuale.
Dallo studio dei PRC si è constatato che questi sono stati redatti in conformità
all’allegato 3 del D.Lgs. 351/99 in relazione all’indice del piano e in conformità
all’allegato 4 del D.Lgs. 351/99 in relazione allo schema generale.
L’analisi dei due Piani Regionali per la determinazione del grado di similitudine
ha evidenziato la mera riproposizione con carattere non necessitato di: n. 1.769 righe
corrispondente a una percentuale del 34,3% che diviene 24,8% considerati gli allegati
al piano; n. 16 tabella corrispondente a una percentuale del 11,9% che diviene 9,9%
considerati gli allegati al piano; n. 3 figure corrispondente a una percentuale del 3,7%
che diviene 3,0% considerati gli allegati al piano.
Le mere riproposizioni sono risultate essere di carattere nozionistico e di
argomentazioni generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia.
Tra le riproposizioni emergono come non attinenti e mancanti di peculiarità alla
regione Sicilia, o al Piano Regionale per la Qualità dell’Aria della Regione Sicilia, quelle
che fanno riferimento a: entrambi i parametri biossido di zolfo e piombo nel PRC
Veneto mentre nel PRC Sicilia ci si riferisce al solo parametro piombo da cui la mancata
contestualizzazione del termine entrambi al caso della regione Sicilia (par. 1.2 del PRC
Sicilia); il presente Piano di Risanamento e Tutela dell’Atmosfera quando invece il Piano
Regionale della Regione Sicilia è un Piano di Coordinamento (par. 1.4 del PRC Sicilia);
riferimento alle Comunità Montane (par. 2.2.2 del PRC Sicilia) abrogate con L.R. n.
9/86; Realizzare percorsi ciclabili protetti da e verso i centri storici, utilizzando ad
TRIBUNALE DI PALERMO
IA SEZIONE CIVILE
G.I. Dott. G. Corsini
Procedimento Civile n. 9916/2011 R.G.
Sig. Salvatore Anzà
contro
Sig. Giuseppe Ciampolillo
INTEGRAZIONE ALLA CTU
CTU
Ing. Fabio D’Agostino
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Integrazione alla C.T.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
1
1. Premessa
Il sottoscritto ing. Fabio D’Agostino, nominato CTU per il procedimento civile n.
9916/2011 R.G. tra il sig. S. Anzà e il sig. G. Ciampolillo, il 17 novembre 2013 ha inviato
attraverso PEC la relazione di consulenza tecnica alle parti in risposta al seguente
quesito posto dall’ill.mo G.I.: “accertare il grado di similitudine tra il Piano Regionale di
Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria dell’anno 2007 ed il Piano della
Regione Veneto approvato nell’anno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate
abbiano carattere necessitato (perché i piani si attengono ad un medesimo schema)
ovvero costituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di
peculiarità, caratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo)
valutandone il grado di attinenza con le eventuali connotati propri della Regione
Sicilia”.
Il giorno 02 dicembre 2013 l’avv. S. Ferrara, avvocato di fiducia dell’attore, sig.
S. Anzà, ha inviato allo scrivente CTU la relazione del CTP arch. Maria Galifi (allegato 5).
Il giorno 27 dicembre 2013 l’avv. G. Cirincione, avvocato di fiducia del
convenuto sig. G. Ciampolillo, ha inviato allo scrivente CTU un documento “note
critiche alla relazione del CTU” con richieste di chiarimenti e avente come allegato la
relazione del CTP prof. A. Lombardo (allegato 6).
2. Note del CTP dell’attore arch. M. Galifi
Il CTP del sig. S. Anzà dopo una breve disquisizione sull’argomento conclude la
sua relazione come segue: la consulenza tecnica del CTU pertanto prescindendo da una
diversa opinione della scrivente sull’opportunità di non valutare nella comparazione i
titoli di capitoli e paragrafi, appare ineccepibile nel metodo, nel merito, e nelle
conclusioni.
3. Note dell’avv. G. Cirincione, avvocato del convenuto sig. G. Ciampolillo.
L’avvocato del convenuto, vista la relazione di CTU, viste le conclusioni del CTP
da egli nominato, discutendo le sue perplessità chiede in concreto di esprimersi per
fornire i seguenti chiarimenti.
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2
1a richiesta di chiarimenti:
sull’ estensione dell’indagine, sul Piano Regionale Di Coordinamento Per La
Tutela Della Qualità Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana e dell’
analogo della regione Veneto, anche agli allegati “dica il C.T.U. se l’ ambito
di applicazione della sua indagine al fine di rispondere ai quesiti posti dal
Giudice non debba essere limitato alla sola parte del testo principale dei
documenti Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità
dell’aria ambiente della Regione Siciliana anno 2007 e Piano di Risanamento
della Qualità dell’Aria della Regione Veneto anno 2000, non estendendo l’
indagine agli allegati in quanto essi solo sono oggetto –secondo le domande
e le eccezioni delle parti in causa - del presunto fatto di danno alla
reputazione dell’ attore”.
2a richiesta di chiarimenti
sul carattere necessitato di forme e contenuti dei documenti Piano
Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della Qualità Dell'aria Ambiente
Della Regione Siciliana e dell’ analogo della regione Veneto “dica il CTU se
per rispondere al quesito posto dal G.I. sulla analogia riscontrabile fra i
piani, Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria
Ambiente della Regione Siciliana e quello della Regione Veneto, e
sull’eventuale carattere necessitato di tale analogie, al criterio di
evidenziazione delle righe identiche o simili non debba integrarsi il criterio
del contenuto fondativo delle parti riscontrate simili o identiche?”
3a richiesta di chiarimenti
sulla determinazione percentuale delle parti riscontrate simili e/o identiche
fra i documenti Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della
Qualità Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana ed il suo analogo della
regione Veneto “dica il C.T.U. se il computo delle righe di cui egli ha
accertato la identicità o la similitudine risulta inferiore a quanto accertato
dal consulente tecnico di parte per mero errore di calcolo ovvero per
l'adozione di un criterio che considera intere righe del Piano Regionale di
Coordinamento per la Sicilia esente da similitudine o copiatura mentre le
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3
medesime lo sono secondo il criterio di mero confronto per giustapposizione
adottato dal professor Alberto Lombardo, consulente tecnico di parte”
4. Risposte alle note e chiarimenti delle parti in causa
4.1 In merito alla nota dell’arch. M. Galifi, CTP dell’attore, lo scrivente CTU non
ha nulla da integrare o chiarire.
4.2 In riferimento alla 1a richiesta di chiarimenti dell’avv. G. Cirincione il CTU
esprime quanto segue:
così come già espresso nella relazione del CTU al paragrafo 5.2.13 -
Valutazione del grado di similitudine dell’intero documento - il sottoscritto
ribadisce che qualora un documento richiami un allegato lo stesso è da
considerarsi facente parte dell’intera pubblicazione. Ciò nonostante,
tenendo in considerazione quanto espresso dagli avvocati di entrambe le
parti, in sede di seconda riunione peritale del 10 settembre 2013 (allegato 2
della relazione del CTU), lo scrivente ha ritenuto di fornire la valutazione del
grado di similitudine attuando il calcolo sia in presenza sia in assenza degli
allegati.
L’avvocato del convenuto, al fine di suffragare la propria tesi, cita nella
propria relazione a pagina 6: essi, infatti, non sono citati né nel capitolo 8
del Piano (“Elenco dei documenti utilizzati – documenti di riferimento”) e
neppure nel capitolo “Bibliografia”.
Il CTU, a tal proposito, sottolinea il fatto che gli allegati del PRC Sicilia sono
citati nell’indice del documento. Inoltre la parola allegato significa: accluso,
unito, annesso e quindi facente parte dell’opera e pertanto non ha
significato citarlo nella bibliografia e nei documenti di riferimento.
Il CTU ricorda inoltre all’avvocato che numerosi Decreti Legislativi e
Ministeriali richiamati in relazione e utilizzati per la redazione dei piani
regionali per la qualità dell’aria mancherebbero di applicabilità senza il
supporto degli allegati.
Ciò detto, a parere dello scrivente CTU, gli allegati fanno parte dell’opera.
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4
4.3 In riferimento alla 2a richiesta di chiarimenti dell’avv. G. Cirincione il CTU
esprime quanto segue:
il quesito posto dall’ill.mo G.I. fa chiaramente riferimento al non doversi
attenere ad un semplice paragone ma a chiarire se le parti riproposte,
eventualmente riscontrate, abbiano carattere necessitato ovvero
costituiscono mera riproposizione nel secondo di peculiarità, caratteristiche,
strutture tipiche del primo valutandone il grado di attinenza con le eventuali
connotati propri della Regione Sicilia. A tale quesito il sottoscritto CTU ha
risposto non solo in termini di quantificazione della similitudine ma
specificando paragrafo per paragrafo il carattere necessitato e l’eventuale
attinenza alla regione Sicilia. Il CTU ribadisce che il significato che è stato
dato al carattere necessitato trova spiegazione nello stesso quesito, laddove
tra parentesi, il G.I. specifica perché i piani si attengono ad uno stesso
schema. In tal senso lo scrivente CTU, nel redigere la sua relazione, ha
sempre risposto esaustivamente. Inoltre il sottoscritto CTU ha, per tutte le
riproposizioni di carattere non necessitato, determinato l’attinenza o no alla
regione Sicilia specificando che il significato di carattere generale deve
intendersi come attinenza a tutte le regioni d’Italia.
Ciò detto, non si intende cosa voglia dire l’avvocato del convenuto quando
chiede al CTU, in forma interrogativa, se non debba integrarsi il criterio del
contenuto fondativo delle parti riscontrate simili o identiche quando lo
stesso G.I. ne fa richiesta e il CTU ne ha dato risposta nei limiti del proprio
mandato.
Laddove l’avvocato del convenuto si esprime nella propria memoria
affermando che la relazione del C.T.U. risulta sull’argomento assai poco
esaustiva e non affronta il cuore del problema, lo scrivente CTU ritiene di
aver risposto ai quesiti del G.I. coerentemente a così come sono stati posti.
4.4 In riferimento alla 3a richiesta di chiarimenti dell’avv. G. Cirincione il CTU
esprime quanto segue:
viste le differenze riscontrate nel conteggio delle righe riproposte e totali
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Integrazione alla C.T.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
5
effettuato dallo scrivente CTU e dal CTP del convenuto, il sottoscritto ha
provveduto ad una ulteriore verifica del conteggio con esclusione degli
allegati, visto che il CTP non provvede al loro conteggio. L’esito di tale
verifica ha condotto ad una correzione dei conteggi che è di seguito
riportata in forma riepilogativa.
Prima Valutazione CTU
Sommatoria 5154 1769
Percentuali 34,3%
Seconda Valutazione CTU
Sommatoria 5184 1799
Percentuali 34,7%
L’errore di tale conteggio, manuale, è del tutto accettabile visto sia il gran
numero di righe totali sia la grossa entità del documento.
Si precisa nuovamente che il criterio adottato per la determinazione del
grado di similitudine è quello della mera riproposizione, così come chiesto
dal G.I. nel quesito posto. Nessun altro criterio è accettabile dallo scrivente
in quanto è quello che garantisce la maggiore riproducibilità e unità di
risultati da entrambe le parti a prescindere da valutazioni personali.
Lo scrivente CTU nel prendere visione dei conti fatti dal CTP rileva quanto
segue:
1) Non appare chiaro il criterio seguito dal CTP per questa valutazione
anche per capitoli di estrema brevità. Infatti, per esempio, il capitolo 10
del PRC Sicilia è formato da un totale di 8 righe di cui 6 riproposte, così
come evidenziato in giallo nell’allegato PRC, mentre il CTP conta 8 righe
riproposte;
2) il CTP riporta nell’allegato della sua relazione tecnica le righe riproposte
(a sua interpretazione) capitolo per capitolo e il totale non coincide con
la sommatoria da lui riportata;
3) il CTP inoltre esclude arbitrariamente, e non si intendono le motivazioni,
dal conteggio del PRC Sicilia: la “premessa” dell’Assessore avv. Rossana
Interlandi, il capitolo 4 dal titolo “Quadro normativo di base in materia
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Integrazione alla C.T.
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6
di controllo dell’inquinamento atmosferico” adducendo quale motivo
…omissis perché include solo un elenco di norme (tra cui quella della
regione Sicilia), “la bibliografia” e gli allegati per i motivi escussi
dall’avvocato del convenuto.
Di seguito viene riportata una tabella riepilogative in cui vengono riportate
capitolo per capitolo il numero di righe totali e riproposte contate dal CTU,
dal CTP e il conteggio finale del CTP.
CONFRONTO ESITO FINALE del CTP
CTU CTP CTP
Righe Righe Righe
Totali Riproposte Totali Riproposte Totali Riproposte
Premessa 100 0 n.d.
n.d. Cap. 1 537 296 564 323 564 323
Cap. 2 2229 416 2002 520 2002 520
Cap. 3 532 256 396 265 396 265
Cap. 4 223 1 222 1 222 1
Cap. 5 61 32 61 31 61 31
Cap. 6 648 553 617 566 617 566
Cap. 7 667 62 659 73 659 73
Cap. 8 46 24 46 23 46 23
Cap. 9 30 30 30 30 30 30
Cap. 10 8 6 8 8 8 8
Glossario 123 123 202 136 202 136
Bibliografia 80 0 76 0 76 0
Sommatoria 5184 1799 4883 1976 4585 2167 1976
Percentuali 34,7%
40,47%
47,26%
Il sottoscritto verificando la somma delle righe riproposte capitolo per
capitolo riportate dal CTP ottiene un totale di 1976 mentre il CTP ottiene
un totale di 2167 contando un eccesso di 192 righe.
Nel calcolo della percentuale del grado di similitudine il CTP esclude i
suddetti capitoli e usa un totale maggiorato di 192 righe.
Pertanto si conclude che le differenza riscontrata sul grado di similitudine,
riportato dal CTU e dal CTP, è da ascrivere: agli errori di calcolo sopra
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Allegato 1
Verbale di inizio delle operazioni peritali
del 18 luglio 2013
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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Allegato 2
Verbale delle operazioni peritali
del 10 settembre 2013
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Allegato 3
Piano regionale di coordinamento
per la tutela della qualità dell’aria ambiente
della Regione Sicilia
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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Allegato 4
Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera
della Regione Veneto
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Allegato 5
Relazione dell’arch. M. Galifi
consulente tecnico dell’attore
sig. S. Anzà
• i
TRIBUNALE DI PALERMO
I a Sezione Civile
G.U. Dott. Giulio Corsini
Procedimento Civile n. 9916/2011 R.O.
Salvatore Anza
contra
Giuseppe Ciampolillo
ncTP Arch. Maria Galifi
Palermo, 25 novembre 2013
1. Premessa
Nel corso della riunione del 18/07/2013 delle operazioni peri tali relative al procedimento n. 9916/2011 RG., la sottoscritta, Arch. Maria Galifi, e stata nominata CTP dalla parte ricorrente, dott. Salvatore Anza. La scrivente ha partecipato alle operazioni peritali ed ha analizzato la documentazione acquisita agli atti, compresa la consulenza finale del 16/11/2013 prodotta dal CTU, Ing. Fabio D' Agostino. ln merito si fa rilevare quanto segue.
2. La situazione in Sicilia in tema di pianificazione sulla qualitil dell'aria nel 2007
Agli inizi del 2007 10 Stato italiano doveva rispondere davanti aHa Commissione Europea della violazione, da parte della Regione Siciliana, di piu direttive DE (in particolare Ie Direttive 96/62/CE e 99/301CE) in materia di gestione della qualita dell 'aria ambiente. La Regione Siciliana aveva inoltre un pesante contenzioso con il Ministero Ambiente per il mancato recepimento del D. Lgs. 351/99 e delle relative norme attuative (D.M. 60/2002 e D.M. 26112002), e rispondeva di gravi omissioni in tema di contrasto all'inquinamento atmosferico e controllo/gestione della qualita dell'aria ambiente. In tale contesto, con possibili danni ai cittadini e correlate responsabilita (contabili, civili e penali) per l'Assessorato Regionale all' Ambiente - Ie omissionilinadempienze in materia di tutela della qualita dell'aria possono infatti avere gravi refluenze sulla salute umana, oltre che sull' ambiente - era indispensabile avviare immediatamente l'attivita di pianificazione regionale in conformita alla vigente normativa di settore.
Questa e la motivazione che ha spinto i tecnici dell'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente a predisporre un primo strumento di pianificazione contenente principi generali e linee-guida, il Piano regionale di coordinamento della qualita dell 'aria ambiente, adottato con urgenza nell 'agosto 2007 per affrontare l'emergenza sopra descritta.
3. n Piano regionaie di coordinamento della qualita dell'aria ambiente adottato nel2007
Leggendo il piano si evince agevolmente che nella sua elaborazione sono stati consultati molti documenti pubblici. Di questi sono state utilizzate - quando necessario e opportuno alcune parti relative ad aspetti generali, trasversali e comuni fra Ie regioni, e in quanto tali condivisibili ed immediatamente recepibili (per evidenti motivi di urgenza) anche dalla Regione Siciliana. L'elenco dei documenti utilizzati e riportato in Bibliografia e nel Capitolo 8, che al capoverso n. 16 cita esplicitamente il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione Veneto, sicche l'utilizzo di parti di documenti pubblici di altre amministrazioni e avvenuto citando Ie fonti e in modo trasparente.
E' altrettanto facile verificare, anche da una semplice lettura superficiale, che i dati e Ie elaborazioni contenuti nel piano siciliano sono strettamente correlati al territorio regionale, e sono quindi specifici della realta siciliana. I dati sulla qual ita dell 'aria sono stati infatti forniti da Arpa Sicilia, mentre altri elementi di valutazione tecnica di carattere piu generale sono frutto di ricerche ed elaborazioni dei tecnici degli uffici e delle Universita di Palermo e Messina.
4. Considerazioni sulla consulenza del CTU
II CTU, lng. Fabio D'Agostino, dopo aver acquisito formalmente dalla Regione Veneto il Piano regionale di tutela e risanamento dell 'atmosfera del 2000, e dalla Regione Siciliana il Piano regionale di coordinamento della qualita dell'aria ambiente del 2007, ha effettuato una comparazione fra i documenti trasmessi dalle due amministrazioni, evidenziando nella propria relazione quanto segue.
Arch. Maria Galifi - Via Umbria, 6 - 90144 Palermo ~ 091517004 - ~ 091517004 - ~ mariagalifi@pec.it
1
1) I piani richiesti aIle due amministrazioni, ed acquisiti agli atti, "sono comprensivi di allegati" (pag. 5 della CTU).
2) La Regione Siciliana e la Regione Veneto hanno sviluppato i propri piani "adoperando i dati resi disponibili da enti pubblici, quali ANP A, ARPA, province, Comuni, e da altri enti pubblici e privati" (pag. 9 della CTU).
3) Per quanto riguarda Ie caratteristiche generali e tecniche, i due documenti hanno stessa struttura e stesso indice percM Ie regioni "si attengono entrambi pedissequamente allo schema di indice del documento di piano" riportato ne1l'allegato 3 al D.M. 26112002 (pag. 10 della CTU). Analogamente "i tUoli dei capitoli e dei paragrafi r.. ]hanno carattere necessitato essendo quelli indicati dall'allegato 3 del D.M 26112002" (pag. 11 della CTU).
4) Nell'elenco dei documenti utilizzati ai fini della compilazione del Piano regionale di Coordinamento la Regione Siciliana ha correttamente citato il piano della Regione Veneto. Testuale dalla relazione del CTU: "si evidenzia che nell 'elenco dei documenti di riferimento risulta presente it Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione Veneto dell 'anno 2000" (pag. 37 della CTU).
5) Ai fini delle valutazioni richieste dal G.I. dott.ssa Giulia Maisano il CTU "ritiene che qualora un documento richiami un allegato 10 stesso e da considerarsi facente parte dell 'intera pubblicazione" (pag. 41 della CTU).
6) Le riproposizioni riscontrate fra i due documenti (24,8% righe, 9,9% tabelle, 3,0% figure) "sono risultate essere di carattere nozionistico e di argomentazione generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia" (pag. 43 della CTU).
7) Risultano non attinenti ai connotati propri della Regione Siciliana, in un piano di 385 pagine, soltanto: "entrambi i parametri" ed "entrambi", "it presente Piano di Risanamento e Tutela dell'Atmosfera", "Comunita Montane", "realizzare percorsi ciclabili protetti da e verso i centri storici, utilizzando ad esempio gli argini di fiumi e canali" e "bacino aerologico padano" (pag. 43 e 44 della CTU).
5. Conclusioni
In sintesi il CTU, lng. Fabio D'Agostino, dopo una breve ricognizione della normativa di riferimento e una comparazione molto accurata dei documenti acquisiti, ha rilevato quanto segue:
Ie strutture dei due piani sono analoghe in quanto definite per legge; gli autori del piano siciliano hanno acquisito per la compilazione dati e i documenti provenienti da svariati enti (pubblici e privati), indicando correttamente fra Ie fonti utilizzate anche il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione Veneto del 2000; dal piano del Veneto sono state prese solo alcune parti, che fanno riferimento ad aspetti metodologici di carattere generale validi per tutte Ie regioni; nel piano siciliano non esistono "dati padani", e non esistono peculiarita, caratteristiche e strutture tipiche riferibili nello specifico alla Regione Veneto ed al suo territorio, ad eccezione di alcuni refusi elencati nelle conclusioni della consulenza.
La consulenza tecnica del CTU, pertanto, prescindendo da una diversa opinione della scrivente sull' opportunita di non valutare nella comparazione i titoli di capitoli e paragrafi, appare ineccepibile nel metodo, nel merito e neUe conclusioni.
Palermo, 25 novembre 2013 11 CTP
2
Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
Allegato 6
Note critiche alla relazione del CTU
dell’avv. G. Cirincione con allegata relazione del prof. A. Lombardo CTP,
avvocato di fiducia e consulente tecnico del convenuto
sig. G. Ciampolillo
acc . Giacomo Cirincione - 1 -
TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO
SEZ. I – DR. GIULIO CORSINI
NOTE CRITICHE ALLA RELAZIONE DEL C.T.U.,
disposta dal G.I. nel proc. civile iscritto al n. R.G.A.C.C. 9916/2011 tra le parti:
Ciampolillo Giuseppe, convenuto, rapp.to e difeso dall’ avv. Giacomo Cirincio-
ne,
-convenuto-
C/
ANZA’ SALVATORE, rapp.to e difeso dagli avv.ti Salvatore Ferrara e Giusep-
pe Ugo Abate –
attore-
• Premessa la relazione del C.T.U. trasmessa il 17 novembre 2013 all’ in-
dirizzo di posta elettronica certificata <giacomocirincione@pecavvpa.it>,
intestata allo Scrivente avvocato,;
• esaminata la medesima da parte dello Scrivente e da parte del dr. Alber-
to Lombardo, consulente di parte nominato dal convenuto Ciampolillo
Giuseppe, si sottopongono con il presente atto rilievi e richieste di chia-
rimento al C.T.U. che rendano meglio edotto il Giudice sui quesiti che
Egli stesso ha posto.
Il C.T.P. prof. Albero Lombardo, preliminarmente ricorda gli aspetti generali
della controversia che vede opposto il convenuto Ciampolillo Giuseppe, respon-
sabile del comitato ambientalista cittadino “Isola Pulita”, all’ attore che lo accu-
sa di avergli arrecato un danno alla reputazione di dirigente regionale: precisa-
Avv. Giacomo Cirincione Corso Calatafimi 487 90129 PALERMO
Tel./fax 0916571800 - 3200332451 e-mail cirincionegiacomo@libero.it
P.E.C.: giacomocirincione@pecavvpa.it
R.G. 9916/2011
acc . Giacomo Cirincione - 2 -
mente il Ciampolillo, con molteplici articoli comparsi su Internet, lo avrebbe in-
dicato come responsabile della contraffazione del “Piano Regionale Di Coordi-
namento Per La Tutela Della Qualità Dell'aria Ambiente Della Regione Sicilia-
na” -pubblicazione istituzionale della regione Sicilia- consistente nella copiatura
dell'analogo documento pubblicato 7 anni prima dalla regione Veneto. In quan-
to opera priva di originalità, ottenuta ricalcando il Piano regionale del Veneto,
essa appare senza rigore scientifico, non fornisce dati attendibili riferiti alla re-
gione Sicilia ma più spesso al Veneto e in definitiva è inutile alle istituzioni della
Sicilia come strumento verso soluzioni dirette a meglio tutelare la salute dei cit-
tadini.
Nel giudizio in corso, il convenuto ha precipuamente l'interesse a dimostrare
l'infondatezza delle accuse mossegli dall’ Anzà, confermandosi incidentalmente
la sostanziale copiatura del Piano Sicilia da quello Veneto. Egli dunque insiste
nel dimostrare la forte similarità dei due documenti, convergendo con la tesi di
altri soggetti -estranei a questo procedimento- quasi tutti chiamati in giudizio
dall’ Anzà, in sede civile o penale, per rispondere del danno alla sua reputazione
e della diffamazione da lui subita. Per esempio, il Ciampolillo, pur in procedi-
menti diversi, si trova a dover resistere ad analoghe doglianze che l’ Anzà muo-
ve ai dirigenti dell'associazione Legambiente.
Egli nel suo blog si fa difensore del danno che subisce l'intera popolazione isola-
na per la mancanza di un Piano valido che tuteli la qualità dell'aria ambiente
della regione, e, peggio ancora, mentre ufficialmente esiste quello odierno, og-
getto di esame del CTU, che per la sua mancanza di scientificità, originalità, ed
autenticità può solo creare confusione e incertezza in chi voglia utilizzarlo: in
acc . Giacomo Cirincione - 3 -
massima parte amministratori locali e responsabili di pubblici uffici destinati
alla tutela della salute pubblica.
Il quesito posto dal G.I. al C.T.U., e cioè « accertare il grado di similitudine tra il
P.R.C. Sicilia per la tutela della qualità dell'aria dell'anno 2007 ed il P.R.C. Vene-
to approvato nell'anno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate abbiano ca-
rattere necessitato (perché i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero co-
stituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarità, ca-
ratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il
grado di attinenza con le eventuali connotati propri e della regione Sicilia“, im-
pone l’ esame comparativo del Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tute-
la Della Qualità Dell’aria Della Regione Siciliana, approvato con il D.A. n.
176/GAB del 9 agosto 2007, con quello della regione Veneto redatto nell’anno
2000 e respinto, perché inadeguato, dall’ Unione Europea.
1a RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sull’ estensione dell’ indagine sul Piano Regionale Di Coordinamento Per La
Tutela Della Qualità Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana” e dell’ analogo
della regione Veneto, anche agli Allegati.
A questo punto sorge il primo dubbio e dissenso sulle conclusioni del C.T.U. a
proposito dell’ ambito di applicazione della consulenza: essa deve riguardare
soltanto i Piani Regionali di Coordinamento della Regione Sicilia e della Regio-
ne Veneto; non anche gli allegati al Piano.
Ciò è coerente al fatto che nel giudizio in corso si deve accertare se Ciampolillo
Giuseppe, mediante l'utilizzo di siti Internet, abbia o meno realizzato danno alla
acc . Giacomo Cirincione - 4 -
reputazione dell'attore e -come afferma lo stesso attore nella narrazione del suo
atto introduttivo- che la supposta attività denigratoria del Ciampolillo ha avuto
per oggetto solamente il piano regionale di coordinamento della Sicilia e quello
del Veneto senza mai estendersi agli allegati. Se dunque azione denigratoria vi
fu, oggi bisogna cercarne riscontro nel documento oggetto di critica da parte del
Ciampolillo, non anche in opere allegate che, sebbene connesse, egli mai neppu-
re citò.
Ciò posto, il convenuto ritiene che l' estensione dell'indagine agli allegati del
Piano operata dal C.T.U. non fa venir meno il fumus di opera non originale,
non autentica, abbondantemente ricalcata dall'analogo documento istituzionale
della regione Veneto. Anzitutto per il contenuto degli stessi che riguardano :
• Allegato 1) Il sistema dei trasporti in Sicilia;
• Allegato 2) Parchi e riserve in Sicilia;
• Allegato 3) Parco veicolare in Italia;
• Allegato 4) Parco veicolare in Sicilia;
• Allegato 5) Vendita di carburante per autotrazione in Italia e in Sicilia
ne-gli anni 1997-2005;
• Allegato 6) Valutazione preliminare e zonizzazione (redatta nel 2005 dai
precedenti responsabili del Servizio “Inquinamento Atmosferico” e
dell’U.O. “Qualità dell’aria”, rispettivamente, dott. Gioacchino Genchi e
dott. Salvatore Cammarata);
• Allegato 7) Convenzione per la fornitura di software;
acc . Giacomo Cirincione - 5 -
• Allegato 8) Decreti dell’Ufficio speciale per le aree a rischio (N.B.: le
aree e gli impianti industriali non sono neppure citati nel “Piano regio-
nale di coordinamento per la qualità dell'aria”);
Gli argomenti e i contenuti degli allegati, dunque, non attengono mai diretta-
mente alla funzione principale del Piano che è quello di tutela della qualità
dell'aria fornendo dati e supporti scientifici a soggetti, come amministratori lo-
cali e dirigenti di uffici ed enti pubblici, che riferendosi a tali dati possono me-
glio calibrare le loro funzioni e i loro provvedimenti in vista della difesa della
salute pubblica.
È ad attestare la non significatività degli allegati può ancora ricordarsi il fatto
che essi non sono mai stati citati o presi in considerazione neppure da chi, come
Legambiente, da subito criticò e denunciò il Piano Regionale di Coordinamento
per la Sicilia come documento inattendibile e sostanzialmente copiato, additan-
do il dirigente Anzà Salvatore come responsabile del grave abuso. Così avvenne
nella Conferenza stampa di Legambiente del 22/11/2007, seguita poi dalle criti-
che e dai dubbi di organi di stampa come la Rai (si vedano i due supporti audio-
visivi su DvD, prodotti in atti di causa con relativa trascrizione, che riproducono
interviste e commenti del Giornale Radio Rai per la Sicilia), cui fece seguito per-
fino un pamphlet (“Sdisonorata, storie di ordinaria deregulation e straordinarie
incazzature”) di Gianpiero Caldarella per i tipi di Navarra Editore edito nel
2010. Sulla scia i tali critiche si inserì anche il convenuto Giuseppe Ciampolillo,
consapevole di esercitare il diritto di critica garantito dalla legge, in primo luogo
dall’ art. 21 della Costituzione.
acc . Giacomo Cirincione - 6 -
Ancora : l' irrilevanza degli allegati de quo è confermata dal fatto che si tratta di do-
cumenti redatti, in anni precedenti al Piano Regionale del 2007, da altri Enti ed Uffi-
ci, e dunque in essi non potrebbero rintracciarsi gli elementi per provare le colpe
dell’ Anzà.
Come pure è vero che il Team di autori del Piano regionale del 2007 non si dilunga
sulle motivazioni della presenza, della funzione e dell’utilizzo degli allegati nel Piano
Regionale Sicilia. Essi, infatti, non sono citati né nel capitolo 8 del Piano (“Elenco
dei documenti utilizzati – documenti di riferimento”) e neppure nel capitolo “Biblio-
grafia”;
• La presenza di questi “allegati” risulta avere, oggettivamente, una mera funzione
riempitiva, in quanto essi sono riportati senza alcuna loro connessione funzionale al
Piano.
Concludendo: poiché l’ attività del C.T.U. deve dare utili chiarimenti al Tribunale
per determinare non la sola oggettiva similarità del Pino Sicilia a quello Veneto, ma
anzitutto la soluzione al quesito se Ciampolillo arrecò danno alla reputazione dell’
attore, solamente dall’ insieme delle espressioni e dai giudizi diffusi attraverso Inter-
net (giudizi critici secondo il Ciampolillo, frasi infamanti secondo l’ Anzà) potrà il
Giudice ricavare la sua decisione di accoglimento o rigetto delle domande dell’ atto-
re, e non anche dagli “allegati al piano”.
<<DICA il C.T.U. se l’ ambito di applicazione della sua indagine al fine di ri-
spondere ai quesiti posti dal Giudice non debba essere limitato alla sola parte
del testo principale dei documenti Piano regionale di coordinamento per la tute-
la della qualità dell’aria ambiente della Regione Siciliana anno 2007 e Piano di
acc . Giacomo Cirincione - 7 -
Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Veneto anno 2000, non
estendendo l’ indagine agli allegati in quanto essi solo sono oggetto –secondo le
domande e le eccezioni delle parti in causa- del presunto fatto di danno alla re-
putazione dell’ attore.>>
2a RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sul carattere necessitato di forme e contenuti dei documenti Piano Regionale Di
Coordinamento Per La Tutela Della Qualità Dell'aria Ambiente Della Regione
Siciliana” e dell’ analogo della regiobe Veneto.
Il G.I. chiede poi che il C.T.U. <<… evidenzi se le analogie riscontrate abbiano
carattere necessitato (perché i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero
costituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarità,
caratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il
grado di attinenza con le eventuali connotati propri e della regione Sicilia>>.
La questione non è da poco e anzi ha carattere decisivo, tant’è che è stato addirittura
anticipata dallo stesso Anzà già dal suo atto introduttivo allorché dichiara a sua dife-
sa (excusatio non petita) che l’ art. 5 del D.M. 1 ottobre 2002 n. 261 recita: <<…i
piani sono redatti secondo l'indice riportato nell'allegato 3 e contengono una scheda
tecnica che riporta le informazioni di cui all'allegato V del medesimo decreto legi-
slativo. L'allegato 3 al sopracitato D. M. 261/02, avente per titolo “Indice del docu-
menti di piano”, riporta meticolosamente il titolo dei capitoli che devono costituire il
piano nonché l'elenco, il titolo ed i contenuti dei paragrafi che ne costituiscono i di-
versi capitoli. Pertanto è di tutta evidenza che il legislatore obbliga le regioni a de-
finire i piani ed i programmi di cui all'articolo 8 del D. Lgs 351/99 secondo una
struttura ed una sequenza logica predefinita a livello ministeriale che non lascia
acc . Giacomo Cirincione - 8 -
margini interpretativi e/o possibilità di discostarsi da tale struttura. In altri termini il
Ministero ha definito il contenitore di informazioni e dati che le regioni devono
riempire con gli elementi specifici di ogni regione. E così ha operato l' Assessorato
Regionale al Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana.>>
Ciò che suona come voce di autoassoluzione è in realtà conferma della spropositata
copiatura del documento siciliano da quello Veneto.
Di vero infatti c’è soltanto che predisposto è il titolo degli indici dei documenti re-
gionali. Questo solo avrebbe dovuto accomunare i documenti della Sicilia e del Ve-
neto.
Il C.T.P. bene evidenza che, a parte l'obbligo del solo nome degli indici non vi era
necessità di comunanza di porzioni di testo. Il D.M. 261/2002 non poteva giustificare
una simile identità perché esso detta solo una traccia esemplificativa per la redazione
dei Piani e non un obbligo da rispettare per il quale vi sarebbe un espresso richiamo
di legge che invece manca. D’altronde altre regioni nel redigere l’ analogo documen-
to di coordinamento per la qualità dell’aria se ne sono discostate, ed alcune, ricono-
scendo solo il carattere indicativo della norma, non ne hanno tenuti di fatto conto.
L’ allarme destato al momento della pubblicazione del Piano Siciliano per la man-
canza degli attesi contenuti, dati e informazioni, e l’ inutilità sostanziale di esso, si
giustifica in quanto risultano uguali non solo gli indici ma intere porzioni di testo fi-
no a rendere parossistica la presenza di intere frasi assolutamente mai riferibili alla
regione Sicilia (p.es. : clima rigido già a settembre con avvio degli impianti di riscal-
damento, argini dei fiumi e canali ricadenti nei centri storici cittadini, abbondanza di
piste ciclabili, comunità montane, regione con ordinamento a statuto ordinario, ecc).
acc . Giacomo Cirincione - 9 -
Come si vede, cade del tutto il carattere necessitato dietro cui vorrebbe difendersi l’
attore allorché per negare la similarità e/o identità dei due documenti.
La relazione del C.T.U. risulta sull’ argomento assai poco esaustiva e non affronta il
cuore del problema. Se, come anche afferma nei sui atti di causa l’ Anzà, la legge de-
termina solo il contenitore, allora è al contenuto che bisogna guardare per riconosce-
re se la similarità è sostanziale o solo formale.
E a questo punto il confronto fra i due documenti, riga per riga non può neppure es-
sere sufficiente. L’ oggettività “ad ogni costo” presente nella relazione del C.T.U.
finisce per perdere di vista la sostanza di quanto quelle righe dicano: se cioè è solo
una comunanza di forme, dietro cui permane l’ originalità e la scientificità dell’ ope-
ra, ovvero se il documento firmato da Anzà è privo di quella originalità di dati scien-
tifici attesi da amministratori locali, enti pubblici e privati, dirigenti e altri soggetti
ancora per calibrare politiche e provvedimenti a tutela della salute pubblica. Questa
ipotesi risulta vera guardando alla sostanza dei contenuti più che al conteggio di ri-
ghe: essa non è neppure contraddetta dall’ Anzà che si limita a parlare degli “indici”.
Aveva dunque ragione chi, come Ciampolillo, ha detto che aver fornito alla comunità
un documento non originale e autentico: dove per originalità e autenticità non si in-
tendono quelle del “libero pensare”, appartenenti al mondo delle idee, ma la novità e
autenticità dei dati scientifici rispondenti alla funzione che questo documento istitu-
zionalmente ha per la salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini siciliani. Que-
sta originalità manca e il danno è altissimo, senza possibile risarcimento per i cittadi-
ni i cui sindaci ed amministratori in tema di salute pubblica si trovano faccia a faccia
con analisi che riguardano il Veneto e non la Sicilia. Poco importa che la percentuale
di righe copiate sia del 40, o del 50, o del 60 per cento: più importante è sapere dove
acc . Giacomo Cirincione - 10 -
ha colpito la falsità ed inutilità dei dati, allorché verranno a mancare i provvedimenti
necessari per zone con vero inquinamento atmosferico, ma descritte nel Piano come
aventi l’ aria fine delle Dolomiti, o i centri storici attraversati da fiumi e canali. La
mancata originalità del Piano Sicilia tradisce dunque l’ attesa di tutela della salute per
la quale i cittadini eleggono i loro amministratori e questi nominano attorno a se diri-
genti e funzionari (come per l’ appunto il dr. Anzà) per mirare al bene comune della
salute pubblica.
Bene fa dunque il C.T.P. a suggerire per l’ esame dei due documenti, e di quello sici-
liano in particolare, l’ introduzione un criterio di qualità anziché solo di quantità.
Dall’ esame del contenuto sostanziale delle parti identiche o simili dei due docu-
menti, il Giudice potrà meglio giungere al convincimento incidenter tantum sul pla-
gio reprimibile del Piano più recente rispetto a quello più antico, sebbene né le do-
mande dell’ attore, né le eccezioni del convenuto espressamente lo chiedano, tenden-
do le une all’ affermazione del danno alla reputazione personale e le altre alla non
colpevolezza in vista dell’ esercizio del diritto di critica.
Evidenziando la qualità delle parti simile o identiche può così emergere quella man-
canza di originalità ampia e diffusa che la giurisprudenza ritiene caratterizzante del
plagio allorché I riferimenti all'opera originaria sono elemento caratterizzante dell'o-
pera derivata e la loro presenza in altra opera si inserisce in un contesto globale che
non consente di riconoscere, nell'opera derivata successiva, originalità e carattere
creativo, intendendosi che <<…l'elaborazione creativa si differenzia dalla contraffa-
zione, in quanto, mentre quest'ultima consiste nella sostanziale riproduzione dell'o-
pera originale, con differenze di mero dettaglio che sono frutto non di un apporto
acc . Giacomo Cirincione - 11 -
creativo, ma del mascheramento della contraffazione, la prima si caratterizza per
un'elaborazione dell'opera originale con un riconoscibile apporto creativo;
ciò che rileva, pertanto, non è la possibilità di confusione tra due opere, alla stregua
del giudizio d'impressione utilizzato in tema di segni distintivi dell'impresa, ma la ri-
produzione illecita di un'opera da parte dell'altra, ancorché camuffata in modo tale
da non rendere immediatamente riconoscibile l'opera originaria. (Cass. Civ. sez. I.
15/06/2012 n. 9854).
Il mascheramento dell’ opera originaria è stato ottenuto sovente con la tecnica del
“copia e incolla” e del “trova e sostituisci”, ma il risultato è stato pressappochistico
tant’è che ancor oggi esistono incongruenze di ogni genere nel Piano siciliano che lo
rendono privo di originalità, per esempio, rispetto anche a talune tabelle in esso inse-
rite riportanti dati a loro volta copiati, frutto di altre elaborazioni, per esempio dall’
A.R.P.A.-Sicilia (nel fascicolo del convenuto, il Piano Regionale Di Coordinamento
Per La Tutela Della Qualità Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana” evidenzia in
giallo le parti testualmente identiche nei due Piani, laddove il team di autori siciliani
si sono limitati alla semplice sostituzione di parole: “Veneto” con “Sicilia”,
“A.R.P.A.V.” con “A.R.P.A.” , ecc.; mentre altri elementi del plagio accertabile “in-
cidenter tantum”consistono, per esempio, nel fatto che parecchie Direttive Comuni-
tarie e normative nazionali, all’epoca della redazione del Piano Veneto (anno 2000)
ancora invia di emanazione o già vigenti, sono riferite come tali pure al 2007, nono-
stante esse siano state nel frattempo emanate, ma solo successivamente, recepite e
persino abrogate da altre successivamente intervenute dopo. Ancora: documenti che
si riferiscono a strutture, attività ed atti di programmazione della Regione Veneto
(p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) sono inseriti nel Piano Siciliano come se in
realtà fossero e facessero parte del contesto siciliano; come pure condizioni ambien-
acc . Giacomo Cirincione - 12 -
tali proprie del Veneto, quali “il bacino aerologico padano”, ”limitazione degli orari
di riscaldamento degli impianti termici civili”, “l’intero territorio pianeggiante”, le
“comunità montane”, queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da quasi 20 anni,
ecc. figurano nella descrizione del piano siciliano; e per ultimo l’assetto amministra-
tivo di regione a statuto ordinario del Veneto appare avere sostituito le prerogative
dello statuto speciale della Regione Siciliana allorché si fa riferimento, ad esempio,
al Consiglio Regionale al posto dell’Assemblea Regionale, a competenze della Giun-
ta Regionale al posto di quelle dell’Assessore al ramo, ecc.).
Il team di autori del Piano non si è astenuto neppure dal copiare la “Bibliografia”
(presa pressoché per intero dall’Annuario Arpa del 2005) ed il “Glossario”, tanto che
in quest’ultimo vengono riportati acronimi e sigle di organismi, strutture e documenti
inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Documento
Unico di Programmazione 2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-Sistema Ferro-
viario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di contro, non ven-
gono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-Tropospheric Ozone
Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, ecc.).
Ciò posto, si chiede al C.T.U. di rispondere al seguente quesito:
<<DICA IL C.T.U. SE PER RISPONDERE AL QUESITO POSTO DAL G..I.
SULLA ANALOGIA RISCONTRABILE FRA I PIANI PIANO REGIONALE
DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITÀ DELL'ARIA
AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIANA” E QUELLO DELLA REGIONE
VENETO, E SULL’ EVENTUALE CARATTERE NECESSITATO DI TALE
ANALOGIA, AL CRITERIO DELL’ EVIDENZIAZIONE DELLE RIGHE
IDENTICHE O SIMILI NON DEBBA INTEGRARSI IL CRITERIO DEL
acc . Giacomo Cirincione - 13 -
CONTENUTO FONDATIVO DELLE PARTI RISCONTRATE SIMILI O
IDENTICHE ?>>
3a RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sulla determinazione percentuale delle parti riscontrate simili e/o identiche fra i
documenti Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della Qualità
Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana ed il suo analogo della regione Vene-
to
Anche da un punto di vista strettamente computistico non si può essere d’accordo
con il C.T.U. allorché conclude che <<… l’ analisi dei due Piani Regionali per la
determinazione della similitudine ha evidenziato la mera riproposizione con carat-
tere non necessitato di 1769 righe corrispondenti ad una percentuale del 34,3%, che
diviene 24,8% considerato negli allegati al piano numero 16 tabella corrispondente
a una percentuale del 11,9% che diviene 9,9% considerato gli allegati al piano; nu-
mero tre figure corrispondenza una percentuale del 3,7% che diviene 3,0% conside-
rati gli allegati al piano.>>
Lungi dal ripetere le notazioni e le riserve anzidette, pur volendo utilizzare il criterio
seguito dal C.T.U., si perviene ad una percentuale nettamente superiore che il C.T.P.
riporta in allegato alla sua relazione.
In essa egli fa il computo di ogni singolo capitolo riportando il totale delle righe e
poi il totale di quelle risultanti simili o identiche, per cui il primo valore fa da deno-
minatore di una frazione che ha per numeratore il numero delle righe “incollate”. Ri-
sulta così che il capitolo 1 totalizzi il 57,26% di righe identiche/o simili; il capitolo 2
il 25,97%; il capitolo 3 il 66,91%; il capitolo 4, che include solo un elencazione di
acc . Giacomo Cirincione - 14 -
norme, presenta l’ analogia di una sola riga; il capitolo 5 il 50,81%; il capitolo 6 il
91,73%; il capitolo 7 l’ 11,00%; il capitolo 8 il 50,00%; il capitolo 9 il 100%; il capi-
tolo 10 il 100%; il glossario il 67,32%. In totale le righe dell'intero Piano Sicilia am-
montano a 4585 ed il totale delle righe del piano Veneto riproposte nel piano Sicilia
(incollate) ammonta a 2167. L’ incidenza percentuale di similitudine o di identità di
righe è per ciò 47,26%. Lo stesso consulente di parte, per maggiore precisione, ri-
porta la specifica di ognuna delle righe copiate con l'indicazione della pagina e del
suo posizionamento all'interno di essa, e di esse all'interno di ogni singolo capitolo.
Si propone perciò l'ultimo quesito:
<<Dica il C.T.U. se il computo delle righe di cui egli ha accertato la identicità o
la similitudine risulta inferiore a quanto accertato dal consulente tecnico di par-
te per mero errore di calcolo ovvero per l'adozione di un criterio che considera
intere righe del Piano Regionale di Coordinamento per la Sicilia esente da simi-
litudine o copiatura mentre le medesime lo sono secondo il criterio di mero con-
fronto per giustapposizione adottato dal professor Alberto Lombardo, consulen-
te tecnico di parte.>>
Tanto si doveva per fini di giustizia nell'interesse del convenuto Giuseppe Ciam-
polillo, restando in attesa dei chiarimenti richiesti al signor consulente tecnico di uf-
ficio.
Palermo 27 dicembre 2013 avv. Giacomo Cirincione
acc . Giacomo Cirincione - 15 -
ALLEGATO :
RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE, PROF. ALBERTO LOMBARDO CONTENENTE N. 1 ALLEGATO
Tribunale civile di Palermo
Sezione I – Dott. Corsini
Relazione del Consulente tecnico di Parte
Prof. Alberto Lombardo, consulente tecnico di parte del convenuto,
sig. Ciampolillo Giuseppe
nel procedimento civile R.G. 9916/2011 di codesto Tribunale di Palermo
Il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente della
Regione Siciliana: aspetti generali, di merito e quantitativi circa la copiatura dal Piano
di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Veneto (anno 2000) e da altre fonti
documentali
1. Alcuni aspetti generali e di merito
Il Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente della
Regione Siciliana, approvato con il D.A. n. 176/GAB del 9 agosto 2007 e che costituisce
“piano di settore del Piano regionale di tutela e risanamento ambientale”, risulta frutto per
la maggior parte di un collage di capitoli, paragrafi, ecc. integralmente trascritti da pubblica-
zioni già edite da altri Enti ed Amministrazioni.
Non sarebbe neppure il caso di ricordare che nella redazione di un qualsiasi documento
pubblico, quando si riportano testualmente frasi o brani di altro autore, è regola generale, non
solo per ovvi motivi di correttezza deontologica e professionale, l’uso di forme di evidenzia-
acc . Giacomo Cirincione - 16 -
zione, quali la virgolettatura, il carattere corsivo, ecc., accompagnate dalla citazione in manie-
ra puntuale e precisa della fonte originale da cui si è attinto.
Nel caso in oggetto gli autori hanno presentato il Piano nella forma di un documento
originale, corredato sì della consueta sezione di riferimenti bibliografici, ma come se il conte-
nuto fosse il frutto ex novo del proprio personale contributo elaborativo, quando invece si è
in presenza di un mero “assemblaggio”, operato con un “copia e incolla”, di porzioni di do-
cumenti di varia estrazione e provenienza, alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti
altri anche temporalmente superati.
Gli autori hanno utilizzato come riferimento principale il Piano Regionale di Tutela e
Risanamento della Regione Veneto, datato anno 2000 e cioè “vecchio” di 7 anni, con ovvie e
disastrose conseguenze derivanti principalmente dal divario temporale tra i due documenti,
dalle differenti caratteristiche ambientali e dal diverso assetto amministrativo delle due Re-
gioni, nonché dalla non conoscenza, giusto il caso, che il Piano del Veneto era stato già boc-
ciato dalla Comunità Europea (vedasi l’interrogazione presentata il 2 maggio 2006 al Consi-
glio Regionale del Veneto dal consigliere regionale verde Gianfranco Bettin).
Del tutto inconsistente appare la pretesa giustificazione della parte accusante secondo
cui la “comunanza” di porzioni di testo – a dire il vero di notevole entità, come si dimostrerà
appresso – tra il documento “siciliano” e quello “veneto” consistente nell’identicità della se-
quenza e dei titoli dei capitoli e dei paragrafi è stata una scelta obbligata dal dover rispettare
lo schema riportato nel DM n. 261 dell’ottobre 2002, per almeno due evidenti motivi:
1) lo schema del citato DM si rivela solo una traccia esemplificativa per la redazione
dei Piani e non certamente un obbligo da rispettare, in quanto, altrimenti, ci sareb-
be stato un espresso richiamo; in ogni caso, per fugare ogni possibile dubbio è suf-
ficiente rifarsi alla lettura degli indici dei Piani redatti dalle altre Regioni (facil-
mente rintracciabili in rete), laddove la traccia ministeriale è stata sviluppata in va-
ri casi in modo autonomo ed originale nella strutturazione dei documenti, ma, so-
prattutto, laddove non si riscontrano anomale “comunanze” tra Piani;
2) quel che emerge in tutta e preoccupante evidenza non è tanto che i titoli dei capito-
li e dei paragrafi del Piano siciliano e del Piano veneto risultano uguali, quanto,
piuttosto, che ad essere identici sono in porzioni più o meno estese i loro contenu-
ti.
Ø Vi sono parti che risultano testualmente identiche nei due Piani, laddove gli “autori”
siciliani si sono limitati alla semplice sostituzione di parole del tipo “Veneto” , “AR-
PAV” , ecc., con “Sicilia”, “ARPA”, ecc.;
acc . Giacomo Cirincione - 17 -
Ø e parti che, oltre ad essere in comune, segnalano anche macroscopiche incongruenze
determinatesi con la trasposizione testuale dal Piano Veneto a quello Siciliano. Per
brevità, qui di seguito si citano solo alcune tra le più eclatanti, mentre per le altre si
rimanda alla lettura del testo:
a) parecchie Direttive Comunitarie e normative nazionali, all’epoca della reda-
zione del Piano Veneto (anno 2000) riportate in via di emanazione o vigenti,
sono riferite come tali pure al 2007, nonostante esse siano state nel frattempo
emanate, recepite e persino abrogate da altre successivamente intervenute;
b) documenti (p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) che si riferiscono a strut-
ture, attività ed atti di programmazione della Regione Veneto sono inseriti come
se in realtà fossero e facessero parte del contesto siciliano;
c) caratteristiche e condizioni ambientali proprie del Veneto, (p.e. “il bacino ae-
rologico padano”, ”limitazione degli orari di riscaldamento degli impianti
termici civili”, “l’intero territorio pianeggiante”, le “comunità montane”,
queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da quasi 20 anni, ecc.) figurano nella
descrizione di quelle siciliane;
d) tra le misure da adottare per il decongestionamento del traffico urbano da e
verso i centri storici è prevista la realizzazione di “percorsi ciclabili protet-
ti…utilizzando gli argini di fiumi e canali” (inesistenti nei centri storici dei
Comuni siciliani !);
e) l’assetto amministrativo di regione a statuto ordinario del Veneto appare ave-
re sostituito le prerogative dello statuto speciale della Regione Siciliana (p.e. si
fa riferimento al Consiglio Regionale al posto dell’Assemblea Regionale, a
competenze della Giunta Regionale al posto di quelle dell’Assessore al ramo,
ecc.);
Ø Gli “autori” non si sono astenuti neppure dal copiare la “Bibliografia” (presa presso-
ché per intero dall’Annuario Arpa del 2005) ed il “Glossario”, tanto che in
quest’ultimo vengono riportati acronimi e sigle di organismi, strutture e documenti
inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Docu-
mento Unico di Programmazione 2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-
Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di
contro, non vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-
Tropospheric Ozone Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della
Logistica, ecc.);
Ø Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state nep-
pure riviste dagli “autori”, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi
acc . Giacomo Cirincione - 18 -
del documento del Veneto e, soprattutto, perché al cap. 1, § 1.6, sotto § 1.6.1, pag.
26, dopo l’ultimo capoverso che recita “Per una trattazione di maggiore dettaglio
sulla normativa inerente la qualità dell’aria e le emissioni in atmosfera si rimanda
al Cap. 4” è stato “dimenticato” il link
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che è giusto il colle-
gamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dall’esterno al
capitolo basta anteporre www. all’indirizzo sopra riportato <servizigenerali.org/….
>;
Ø Vi sono parti che risultano “prelevate” integralmente, con lo stesso sistema del “co-
pia ed incolla”, da varie pubblicazioni (ALLEGATO) quali, per citarne alcune: a)
Annuari ARPA, capitolo “Atmosfera” (2004, 2005, 2006, ecc.), b) Relazione sullo
stato dell’ambiente della città di Palermo (2006, Agenda 21), c) Carta climatica ed
atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli “autori” riportano tra le fonti biblio-
grafiche o i documenti di riferimento. Come già detto, tuttavia, non si è in presenza
di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi bra-
ni e capitoli. Altre parti, ancora, risultano “prelevate” persino da altri testi di facile
reperimento in rete, che però non figurano tra le fonti indicate.
Ø Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati già negli anni passati
da Istituti Universitari e proposti all’Assessorato Territorio e Ambiente al fine di
fornire “Attività di supporto tecnico-scientifico” per la “redazione” del Piano, risul-
tano inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti proponenti ed il contenuto della
proposta, non già per le finalità originarie, bensì per la “revisione” e l’attuazione del
Piano stesso. I soggetti proponenti, che figurano tra gli “autori” del Piano, si sono
limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola “redazione” con “re-
visione”. Per qualche altro Progetto non si è persino ritenuto di cambiare il titolo.
Inoltre, fanno parte dell’elenco dei Progetti - non si comprende a quale titolo e fina-
lità - un Progetto della Regione Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto
di approvazione del 2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un
Progetto messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito già all’epoca
ed un presunto Progetto “Analisi della Climatologia Urbana e Qualità del Clima”,
presunto nel senso che non è dato a comprendere di cosa effettivamente si tratti, dato
che si limita ad una sintetica spiegazione delle modalità e dei criteri per classificare i
climi della terra. Insomma, brani inseriti integralmente, tout court, e nulla più.
Ø Se c’è un capitolo che più di altri lascia esterrefatti per via del livello di copiatura
pedissequa e acritica mostrato dagli autori questo è probabilmente il sesto. Il capito-
lo, trasposto tal quale, parola per parola, da quello del Piano del Veneto, riporta “Le
acc . Giacomo Cirincione - 19 -
azioni del Piano”, ossia gli interventi e le misure da adottare per contenere e contra-
stare i fenomeni di inquinamento sul territorio siciliano ed avviare le opere di risa-
namento. Il risultato è che ne scaturisce un pot-pourri di dati siciliani e soluzioni ve-
nete.
Ø Tra le innumerevoli perplessità, a chi legge non può non sorgere una ovvia doman-
da: dove sono, nel Piano, gli impianti industriali della Regione? Dove sono i Petrol-
chimici, le Centrali Termoelettriche, i Cementifici, la Distilleria più grande
d’Europa, ecc. per finire agli impianti di minori dimensione e impatto sulla qualità
dell’aria?
All’esame dei fatti il Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità
dell’aria ambiente della Regione Siciliana risulta monco degli elementi fondamentali e costi-
tutivi, ad iniziare dall’inventario delle emissioni, dalla modellistica e, ovviamente, degli stru-
menti finanziari e della previsione delle risorse economiche relative.
acc . Giacomo Cirincione - 20 -
2. Il mandato che viene dato dal Giudice al CTU
Nell'incarico che il giudica ha dato al CTU si chiede di evidenziare :
«se le analogie [quindi non solo le parti pedissequamente riprese] riscontrate abbiano
carattere necessitato (perché i piani si attengono a un medesimo schema) … valutan-
done il grado di attinenza con eventuali connotati propri della Regione Sicilia»
Quindi compito del CTU non è solo quello di contare il numero delle righe coincidenti,
ma anche quello di entrare nel merito. Il CTU ha interpretato questa definizione di "necessita-
to" in modo restrittivo, ossia se riportanti norme cogenti. D'altro lato il CTU interpreta anche
il "grado di attinenza" alla realtà siciliana in modo restrittivo, ossia se ha un'attinenza anche
solo formale con la Sicilia e non se tale attinenza ha poi una ricaduta sulle finalità del piano.
Il "grado di similitudine" viene valutato quindi solo come una frazione, una percentuale di
righe riproposte e righe totali (non si sa tra queste quanti provenienti da altre fonti), mentre la
richiesta del magistrato è di valutare anche il grado di attinenza con la realtà siciliana.
Non basta per fare un piano di intervento di qualsiasi genere, prendere uno schema,
buono o cattivo che sia, cambiare i dati relativi senza assicurarsi come cambiano conseguen-
temente gli interventi prescrittivi. In sostanza, se si misurano solo le righe esattamente coinci-
denti col piano Veneto e non con tutte le altre fonti del copiato (ma questo è stato il mandato
del magistrato), se tra queste si escludono quelle che anche nel piano veneto si riferiscono a
tabelle o norme "necessitate" si ottiene un risultato largamente sottostimato. In realtà in que-
sto modo si perde la possibilità di far capire al giudice quello che egli ha invece la necessità
di acquisire da un tecnico: non solo qual è il grado di sovrapposizione, ma qual è il grado di
originalità.
acc . Giacomo Cirincione - 21 -
3. Analisi per Capitolo
Capitolo 1
A pag 11 righe 9/10, il CTU comincia correttamente a valutare che non solo le righe
non hanno carattere necessitato, ma che non sono neanche correttamente contestualizzate.
Questo è esattamente quello che ha chiesto il magistrato. Invece successivamente a righe
14/15 si dice "essendo nozioni di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia".
Ci si chiede: le misure e risultati previsti come potrebbero essere attinenti alla regione Sicilia
se non conseguenti ad un'analisi specifica siciliana, come detto a proposito del paragrafo pre-
cedente?
Pag 13, qui il CTU non poteva fare altrimenti in quanto il compito affidatogli dal ma-
gistrato riguarda solo il confronto col piano veneto. Tuttavia la mera definizione di "necessi-
tato" non accompagnata dalla valutazione sulla sua utilità e funzionalità all'interno del piano e
della funzione del piano resta priva di utilità per chi legge.
Il riepilogo quindi nella tabella 1.1 a pagina 15 non fa capire del rimanente non dichia-
rato "simile" che grado di attinenza, e quindi di utilità, ha. Ciò lo si potrebbe capire solo per
contrasto valutando invece il grado di originalità.
Capitolo 2
In questo capitolo il grado di sovrapposizione con quello della regione Veneto è rileva-
to come molto basso. In effetti la maggior parte è una riproposizione di norme generali, che
pertanto hanno attinenza con qualunque territorio italiano e non solo, ma che non possono es-
sere di utilità per l'obiettivo che si prefigge il committente del piano. Il fatto che vi sia un rife-
rimento a pag 17 riga 19/20 in cui si rileva che si citano "Comunità montane" non esistenti o
abrogate in Sicilia, destituisce di ogni fondamento tutto il paragrafo perché è indicativo del
fatto che la riproposizione è puramente meccanica e non attualizzata al contesto siciliano. Ciò
dimostra ancora una volta che il grado di attinenza non può essere valutato come mera per-
centuale delle righe coincidenti, ma se ne deve valutare la misura in termini di impatto sull'u-
tilità del piano stesso.
Ne consegue che la mera lettura delle tabella di sintesi 2.1 a pag 24 nasconde la vera
situazione di questo piano che ripetiamo accosta a prescrizioni di carattere generale, e quindi
generiche, semplici dati relativi al territorio siciliano, senza operare una sintesi prescrittiva
che è quello che si richiede a un piano operativo
Capitolo 3
acc . Giacomo Cirincione - 22 -
Stesse considerazioni fatte a proposito del Capitolo 2 posso essere fatte per il Capitolo
3
Capitolo 4
Nel Capitolo 4 non vi sono riproposizioni dal piano veneto, ma la semplice lettura del-
la tabella conclusiva sarebbe fuorviante. Infatti di originale non c'è dichiaratamente nulla, ma
si ha solo una riproposizione della normativa che deve servire ai redattori del piano per redi-
gere il piano e non a dire come andrebbe redatto.
Capitolo 5
Anche nel Capitolo 5 si ha la stessa situazione dei capitoli precedenti.
O si riportano norme generali valide per tutti i territori italiani o si ripropongono dati
senza commenti e indicazioni.
Capitolo 6
Questo è il capitolo dove si dovrebbero leggere le prescrizioni valide per la Sicilia, che
in alcun modo possono essere le riproposizioni di altri piani, altrimenti il legislatore non
avrebbe previsto dei piani regionali, ma un unico piano nazionale. Invece qui si ha il massimo
di riproposizione rispetto al piano veneto. Gli interventi proposti (come commenta il CTU a
pag 30, riga 5/6) ripropongono pedissequamente quelli veneti, fino al paradosso di riprodurre
programmi di intervento per aree inesistenti (il celebre "bacino aerologico padano"). Ciò non
può essere classificato solo come un banale refuso, ma è anche il sintomo del fatto che è mol-
to limitato il tentativo di rielaborare proprio nella parte più delicata, che è quella prescrittiva,
idee e indicazioni originali. Particolarmente efficace è l'analisi del CTU a pag 31 quando si
dice (riga 4 e seguenti): "Si precisa che la Regione Sicilia riporta, differentemente dalla Re-
gione Veneto, delle misure per la riduzione delle concentrazioni di ozono e dei suoi precurso-
ri con carattere peculiare. Nel medesimo capitolo sono riportati gli interventi a breve, medio e
lungo termine, che risultano coincidenti". Si deve quindi sottolineare al magistrato, che poi
farà le sue valutazioni, che è proprio nella parte prescrittiva, che si rileva questo massimo
grado di sovrapposizione.
Capitolo 7.
Nel capitolo 7, nonostante il basso grado di similitudine riscontrato con PRC veneto,
occorrerebbe evidenziare se i progetti presenti nel PRC siciliano sono originali o anche questi
ripresi da altre fonti.
acc . Giacomo Cirincione - 23 -
Capitolo 8
Questo è un capitolo che rappresenta un mero elenco di documenti consultati e quindi
non serve a capire il grado di similitudine reale e non solo formale tra i due piani
Capitolo 9
Il capitolo 9 è una riproposizione al 100% del piano veneto. A parte le considerazioni
già fatte sulle metodologie di citazione che avrebbero dovute essere messe in atto, ci si chiede
se una tale sovrapposizione in un punto così delicato possa essere semplicemente inserito poi
in un computo percentuale venendo a fare quasi una media semplice con tutto il resto del Pia-
no. Ammesso che le prescrizioni venete siano ottimali, ma non sarebbe stato necessaria un'o-
pera di contestualizzazione?
Capitolo 10
Nel capitolo 10 si ha la riproposizione delle azioni di coordinamento tra le regioni e
con le ARPA delle regioni limitrofe. Questi problemi che possono interessare maggiormente
regioni che condividono con altre importanti elementi territoriali, come per esempio la regio-
ne Veneto col fiume Po e le altre regioni del Triveneto, invece non sembrano giustificati per
la Sicilia che è un'isola e che condivide al massimo un piccolo tratto di mare con la Calabria.
Quindi anche qui, più del grado di sovrapposizione formale tra i due piani, andrebbe valutato
il grado di attinenza non come mera percentuale di righe riproposte.
Capitolo 10
Essendo il capitolo 10 meramente un elenco non si ritiene che sia invece cruciale ai fi-
ni della valutazione della valutazione nella sostanza della sovrapposizione dei due piani.
Allegati al PRC
Gli allegati riguardano atti e documenti che non sono dichiaratamente originali. Quindi
sono strumenti di cui i redattori si sono serviti per redigere il PRC ma che non apportano nul-
la alla lettura del piano stesso. Non sono lì le analisi, le valutazioni, le prescrizioni, Pertanto
voler inserire nel mero calcolo percentuale della sovrapposizione tra i due piani quanta parte
significa solo voler aumentare ingiustificatamente il denominatore (numero di righe prese in
considerazione) di una frazione al fine di abbassarne il valore totale e oscurare l'entità del
numeratore (numero di righe che si sovrappongono).
acc . Giacomo Cirincione - 24 -
Tabella conclusiva
La tabella conclusiva riportata dal CTU a pag 41 (con il cui tra l'altro il nostro calcolo
differisce come riportato dettagliatamente in ALLEGATO) non può in alcun modo costituire
una sintesi del grado di similitudine, così come richiesto dal magistrato. Né tanto meno si può
accettare l'annacquamento operato con l'immissione degli Allegati al PRC.
Ribadiamo che il CTU dovrebbe valutare il grado di similitudine entrando nello speci-
fico e quindi dare la propria valutazione sull'attinenza di ogni paragrafo alle finalità del Piano
stesso e non limitarsi a un mero conteggio.
Sarebbe invece necessario (ma questo andrebbe al di là del mandato dato dal Magistra-
to) valutare non solo il grado di similitudine, ma il grado di originalità, per capire davvero
qual è l'apporto specifico del piano Sicilia in oggetto.
Le conclusioni che si riportano nella relazione del CTU a pag. 43 (da riga 20 e seguen-
ti) recitano: "Le mere riproposizioni sono risultate essere di carattere nozionistico e di argo-
mentazioni generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia". Nelle righe seguenti si
riportano gli elementi più vistosi che platealmente non sono proprio applicabili alla regione
Sicilia e che hanno dato luogo anche agli episodi che hanno caratterizzato le sintesi giornali-
stiche pubbliche.
Noi non concordiamo con questa conclusione che è in contraddizione con la stessa let-
tura analitica che ha fatto il CTU dei singoli Capitoli. Infatti sembra che tale "incidenti" siano
puramente causali e limitati nell'entità e nelle conseguenze. Invece è da rilevare che sono la
punta di un iceberg, ossia testimoniano una sostanziale carenza nell'originalità delle misure
proposte.
acc . Giacomo Cirincione - 25 -
4. Conclusioni
Con queste premesse il mero calcolo che facciamo noi, non conteggiando le pagine
dell'elenco delle normative e della bibliografia, nonché ovviamente degli Allegati al PRC, che
per i motivi su esposti non possono fare parte del calcolo, arriviamo a valutare (vedi ALLE-
GATO) 4.585 righe totali del PRC da prendere in considerazione di cui ben 2.167 righe risul-
tano copiate esclusivamente dal PRC veneto, ossia il 47,26%. Questa valutazione è circa il
doppio di quella a cui è pervenuto il CTU, ma la difformità non è solo quantitativa, è qualita-
tiva, in quanto crediamo che sia più adeguata alla richiesta del Magistrato.
In conclusione ci sentiamo di affermare che l'interpretazione di "necessitato" dato dal
CTU non sia conforme con lo spirito della richiesta di indagine del magistrato. Per valutare
due componimenti naturalmente il titolo sarà uguale, e quindi è necessario che – se dovesse
essere riportato – esso sia uguale, ma verrebbe naturalmente escluso dalla valutazione di con-
formità o di similitudine dei due testi. Necessitato significa che è necessario che ci sia, mentre
il fatto che tutti, ma proprio tutti, gli altri piani regionali seguano altri schemi, è la prova pro-
vata che di necessitato nella redazione dei PRC regionali non c'è proprio nulla, né lo schema,
né il contenuto.
Palermo, 26 dicembre 2013
Prof Alberto Lombardo
acc . Giacomo Cirincione - 26 -
N. 1 ALLEGATO ALLA RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO DI PAR-TE, PROF. ALBERTO MANGANO:
Viene talvolta non ho capito cos'è il discorso di fare leva. Dall'altra, iNUMERO DELLE RIGHE DEL PIANO REGIONALE DI TUTELA E RISANAMENTO DELL’ATMOSFERA DELLA RE-GIONE VENETO (approvato con delibera 452 del 15 febbraio 2000 ed adottato con deliberazione 57 del CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO dell’11.11.2004, BOCCIATO DALLA COMMISSIO-NE AMBIENTE D’EUROPA (DUMAS) NELL’APRILE 2006) CO-PIATE NEL PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA APPROVATO CON Decreto Assessoriale 176/GAB Regione Sicilia del 9 Agosto 2007
Nel conteggio del numero delle righe SI SONO ESCLUSI : Titoli dei paragrafi e sottoparagrafi, tabelle, grafici e figure per ogni capitolo. Il conteggio si riferisce solo al raffronto con il Piano della Regione Veneto e non comprende le altre fonti copiate. Capitolo 1 Totale delle righe del piano Sicilia 564 Righe del piano Veneto riproposte(INCOLLATE) nel Piano Sicilia 323 Incidenza percentuale 57,26% Capitolo 2 Totale delle righe del piano Sicilia 2002 Righe del piano Veneto riproposte(INCOLLATE) nel Piano Sicilia 520 Incidenza percentuale 25,97% Capitolo 3 Totale delle righe del piano Sicilia 396 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 265 Incidenza percentuale 66,91% Capitolo 4 [include solo un elenco di norme; non conteggiato] Totale delle righe del piano Sicilia 222 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 1 Capitolo 5 Totale delle righe del piano Sicilia 61
acc . Giacomo Cirincione - 27 -
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 31 Incidenza percentuale 50,81% Capitolo 6 Totale delle righe del piano Sicilia 617 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 566 Incidenza percentuale 91.73% Capitolo 7 Totale delle righe del piano Sicilia 659 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 73 Incidenza percentuale 11% Capitolo 8 Totale delle righe del piano Sicilia 46 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 23 Incidenza percentuale 50% Capitolo 9 Totale delle righe del piano Sicilia 30 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 30 Incidenza percentuale 100% Capitolo 10 Totale delle righe del piano Sicilia 8 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 8 Incidenza percentuale 100% Glossario Totale delle righe del piano Sicilia 202 Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 136 Incidenza percentuale 67,32% BIBLIOGRAFIA RIGHE DEL PIANO SICILIA 76 T O T A L I Totale delle righe dell’INTERO Piano Sicilia 4.585(*) Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia 2.167 Incidenza percentuale 47,26%
acc . Giacomo Cirincione - 28 -
(*) non conteggiate le pagine dell’elenco delle normative e della bibliografia
Palermo, 26 dicembre 2013
Prof Alberto Lombardo
acc . Giacomo Cirincione - 29 -
POSIZIONAMENTO DELLE RIGHE COPIATE DAL PIANO ARIA DEL VENETO INCOLLATE SUL PIANO SICILIA: CAPITOLO 1 PAG 9 dalla 16° alla 50° riga PAG 10 dalla 1° alla 10° riga; dalla 12° alla 31° riga PAG 11 dalla 1° alla 24° riga; dalla 26° alla 31°; dalla 34° alla 39°; dalla 42° alla 52° PAG 12 dalla 1° alla 26° riga; dalla 30° alla 33°; dalla 39° alla 39° dalla 43° riga PAG 13 dalla 1° alla 6° riga PAG 25 dalla 1° alla 42° riga PAG 26 dalla 1° ; dalla 5° alla 16°; dalla 21° alla 25° PAG 27 dalla 1° alla 32° riga PAG 28 dalla 1° alla 46°; dalla 48° alla 50° PAG 29 dalla 1° alla 8° riga CAPITOLO 2 PAG 30 dalla 25° alla 26° riga; dalla 33° alla 53° PAG 31 dalla 1° alla 14° riga; dalla 16° alla 25° PAG 33 dalla 13° alla 14° riga PAG 49 dalla 9° alla 25° riga; 31° PAG 70 dalla 1° alla 29° riga PAG 72 dalla 18° alla 23° riga PAG 74 dalla 1° alla 24° riga PAG 90 dalla 18° alla 28°; dalla 31° alla 32°; dalla 38° alla 40° PAG 91 dalla 14° alla 24° riga PAG 99 dalla 7° alla 10° riga; dalla 27° alla 43° PAG 100 dalla 34° alla 35° riga PAG 101 dalla 10° alla 15° riga PAG 111 dalla 1° alla 8° riga; dalla 11° alla 13° PAG 112 dalla 5° alla 7° riga PAG 114 dalla 3° alla 7° riga; dalla 11° alla 17°; dalla 20° alla 25° PAG 116 dalla 1° alla 9° riga; dalla 17° alla 27°; 34° PAG 121 dalla 22° alla 24° riga PAG 122 dalla 1° alla 15° alla 22° riga PAG 126 dalla 1° alla 15° riga; dalla 21° alla 26°; dalla 30° alla 39°; dalla 42° alla 44°; dalla 48° alla 49° PAG 127 dalla 3° alla 17° riga; dalla 26° dalla 36° alla 40° riga PAG 128 dala 17° alla 22° riga; dalla 46° alla 57° PAG 129 dalla 1° alla 50° riga PAG 130 dalla 1° alla 10° riga; dalla 15° alla 17°; dalla 31° alla 50° PAG 131 dalla 1° alla 11° riga PAG 132 dalla 1° alla 18° riga PAG 133 dalla 1° alla 29° riga PAG 135 dalla 8° alla 9° riga PAG 140 dalla 1° alla 14° riga PAG 141 dalla 50° alla 51° riga
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PAG 142 dalla 2° alla 3° alla 9° riga CAPITOLO 3 PAG 169 dalla 1° alla 20° riga; dalla 24° alla 52° PAG 170 dalla 16° alla 26° riga PAG 172 dalla 1° alla 5° riga PAG 173 dalla 12° alla 14° riga PAG 174 dalla 1° alla 15° riga PAG 175 dalla 1° alla 4° riga; dalla 11° 14° riga PAG 177 dalla 8° alla 10° riga; dalla 11° alla 12° PAG 178 dalla 1° alla 8° riga PAG 180 dalla 1° alla 6° riga PAG 181 alla 2° alla 9° riga PAG 185 dalla 1° alla 4° e la 6° riga PAG 186 dalla 7° alla 16° riga PAG 189 dalla 1° alla 2°; dalla 4° alla 5° PAG 190 dalla 1° alla 44° riga PAG 191 dalla 1° alla 40° riga PAG 192 dalla 1° alla 27° riga PAG 193 dalla 1° alla 10° riga PAG 195 dalla 3° alla 10° riga; dalla 12° alla 14° CAPITOLO 4 PAG 196 34° RIGA CAPITOLO 5 PAG 202 dalla 9° alla 12° riga; 15° PAG 203 dalla 1° alla 20° riga; dalla 25° alla 29° CAPITOLO 6 PAG 204 dalla 4° alla 7° riga; dalla 13° alla 16°; dalla 20° alla 22°; dalla 37° alla 44° PAG 205 dalla 1° alla 46° riga PAG 206 dalla 1° alla 51° riga PAG 207 dalla 1° alla 36° riga PAG 208 dalla 1° alla 42° riga PAG 209 dalla 1° alla 36° riga PAG 210 dalla 1° alla 3°; dalla 4° alla 8° PAG 211 dalla 1° alla 48° riga
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PAG 212 dalla 1° alla 41° riga PAG 213 dalla 1° alla 46° riga PAG 214 dalla 1° alla 42° riga PAG 215 dalla 1° alla 39° riga PAG 216 dalla 1° alla 53° riga PAG 217 dalla 1° alla 17° riga; dalla 19° alla 42° PAG 218 dalla 1° alla 10°; 16°; 17°; dalla 20° alla 26°; dalla 28° alla 36° CAPITOLO 7 PAG 219 dalla 1° alla 17° riga; dalla 20° alla 25° PAG 220 dalla 5° alla 15° riga; dalla 21° alla 26° PAG 232 dalla 19° alla 45° riga PAG 233 dalla 1° alla 6° riga CAPITOLO 8 PAG 234 dalla 3° alla 4° riga; dalla 15° alla 16°; dalla 20° alla 21°; dalla 26° alla 40°; dalla 43° alla 44° CAPITOLO 9 PAG 235 dalla 1° alla 29° riga CAPITOLO 10 PAG 236 dalla 1° alla 8° riga CAPITOLO 11 PAG 237 dalla 1° alla 59° riga GLOSSARIO PAG 238 dalla 1° alla 61° riga PAG 239 dalla 1° alla 5° riga
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Numero delle righe COPIATE dalle altre 28 fonti (+PIANO VENETO) e INCOLLATE nel PIANO SICILIA 1. FONTE DEL COPIATO: Piano regionale di tutela e risanamento
dell’atmosfera della Regione Veneto N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 1.975 2. FONTE DEL COPIATO: http://www.globalgeografia.com.pdf N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 7 3. FONTE DEL COPIATO: Programma Pluriennale regionale attuativo
regolamento CEE 2080/92 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 75 4. FONTE DEL COPIATO: Il turismo in Sicilia 200-2001 pag 312 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 21 5. FONTE DEL COPIATO:
http://www.sinanet.apat.it/it/sinanet/progetti/pri_clc2000/ilprogetto-i-clc2000-in_italia/metodologia/iv_livello_clc
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N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 10 6. FONTE DEL COPIATO: Agenda 21, Relazione sullo stato dell’ambiente,
Città di Palermo N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 61 7. FONTE DEL COPIATO
www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/aria/qualita/parametri/b_zolfo
N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 28 8. FONTE DEL COPIATO
www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/aria/qualita/parametri/b_ azoto
N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 8 9. FONTE DEL COPIATO Dipartimento Chimica Università Palermo N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 56 10. FONTE DEL COPIATO AMIA, Il rilevamento dell’inquinamento acustico
ed atmosferico nel Comune di Palermo, Agosto 1997-Dicembre 1998 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 65 11. FONTE DEL COPIATO AMIA, 3a Relazione N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 4 12. FONTE DEL COPIATO AMIA, 4a Relazione N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia 13. FONTE DEL COPIATO AMIA, 5a Relazione N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 75 14. FONTE DEL COPIATO . Drago "Carta climatica e Atlante climatologico
della Sicilia" N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 318 15. FONTE DEL COPIATO E. Golfieri e G. Silvestri “Progetto di residenze
con l’utilizzo di sistemi solari passivi e di raffrescamento naturale ad Al-fonsine (RA), Tesi di Laurea, Università di Ferrara, 1997-1998
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N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 8 16. FONTE DEL COPIATO ENEA 1999 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 40 17. FONTE DEL COPIATO A. Drago “I processi di desertificazione e i possi-
bili interventi di mitigazione” N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 6 18. FONTE DEL COPIATO Istituto Veneto Tesi di Laurea N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 22 19. FONTE DEL COPIATO http://dirvit1.interfree.it/inqatmos.htm N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 212 20. FONTE DEL COPIATO Piano Provinciale Tutela Qualità aria Provincia
Trento N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 9 21. FONTE DEL COPIATO APAT BIOMONITORAGGIO N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 140 22. FONTE DEL COPIATO Linee guida per la formazione del “Piano di risa-
namento ambientale e rilancio economico del Comprensorio del Mela”, 2005
N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 76 23. FONTE DEL COPIATO ARPA Laboratorio mobile, Comune di Milazzo,
2005-2006 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 121 24. FONTE DEL COPIATO ANNUARIO ARPA 2004 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 186 25. FONTE DEL COPIATO ANNUARIO ARPA 2005
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N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 248 26. FONTE DEL COPIATO ANNUARIO ARPA 2006 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 264 27. FONTE DEL COPIATO D:M. 261/2002 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 14 28. FONTE DEL COPIATO 158-168 Genchi Cammarata N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 34 29. FONTE DEL COPIATO Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti
“Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità”, Piano Direttore, 2002 N° Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia N° 34
TOTALI RIGHE PRESE-COPIATE DALLE 28 FONTI E INCOLLATE SUL “PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA QUALITA’ DELL’ARIA AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIA” 2206+2.167 N° 4373 T O T A L I Totale delle righe dell’INTERO Piano Sicilia 4.882 Righe COMPLESSIVE DELLE 28 FONTI riproposte (INCOL-LATE) nel Piano Sicilia 4.373 Incidenza percentuale 89,57%
COPIATO NON SOLO DAL PIANO VENETO ma..: FONTI DEL COPIATO E INCOLLATO SUL PIANO SICILIA CAPITOLO 1 fonti del copiato sul Piano Sicilia Global Geografia PAG 15 dalla 1° alla 5° riga
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Programma Pluriennale PAG 15 dalla 5° alla 9° riga; Turismo in Sicilia pag 312 PAG 16 dalla 1° alla 13° riga; Programma Pluriennale PAG 17 dalla 4° alla 15° riga; SINANET PAG 18 dalla 1° alla 13° riga Relazione sullo stato dell’ambiente Agenda 21 pag 26-27 e 113-117 PAG 20 dalla 1° alla 12° riga PAG 21 dalla 1° alla 21° riga PAG 22 dalla 1° alla 25° riga Programma Pluriennale PAG 23 dalla 1° alla 23°; CAPITOLO 2 fonti del copiato sul Piano Sicilia Annuario ARPA 2005 PAG 2.2 e 2.6 PAG 30 dalla 8° alla 25° riga; dalla 37° alla 49° riga; Annuario ARPA 2004 PAG 2.26 -2.30 PAG 31 dalla 26° alla 34° riga; dalla 21° alla 25° riga; PAG 32 dalla 3° alla 5° riga; Prov Torino AZOTO PAG 35 dalla 16° alla 24° riga Prov Torino ZOLFO PAG 35 dalla 5° alla 15° riga Annuario ARPA 2004 PAG 2.14 -2.25, 2.8-2.13,2.36-2.40 PAG 35 dalla 1° alla 4° riga, 16, dalla 25° alla 37° riga, PAG 36 dalla 1° alla 18° riga, PAG 38 dalla 1° alla 13° riga, dalla 15° alla 30° riga, dalla 32° alla 37° riga, PAG 39 dalla 1° alla 38° riga, PAG 41 dalla 1° alla 7° riga, PAG 42 dalla 1° alla 14° riga, dalla 17° alla 27° riga, PAG 46 dalla 11° alla 12° riga, PAG 47 dalla 1° alla 17° riga Annuario ARPA 2005 PAG 2.7 PAG 49 dalla 30° alla 34° riga Annuario ARPA 2006 PAG 2.6 e 2.28 PAG 49 dalla 41° alla 42° riga PAG 50 dalla 1° alla 9° riga PAG 50 dalla 10° alla 24° riga PAG 51 dalla 1° alla 2° riga PAG 52 dalla 1° alla 49° riga PAG 53 dalla 1° alla 15° riga Annuario ARPA 2004 PAG 2.42 PAG 70 TABELLA Annuario ARPA 2005 PAG 2.18 e 2.19 PAG 71 dalla 24° alla 26° riga PAG 72 dalla 1° alla 8° riga AMIA Palermo relazione 97/98 pag 44-47 PAG 81 dalla 5° alla 29° riga PAG 81 dalla 38° alla 99° riga PAG 81 dalla 5° alla 29° riga PAG 82 dalla 1° alla 4° riga
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PAG 82 dalla 7° alla 8° riga PAG 83 dalla 1° alla 7° riga PAG 83 dalla 8° alla 9° riga PAG 83 dalla 11° alla 12° riga PAG 83 dalla 13° alla 159° riga AMIA Palermo III relazione pag 278-284 PAG 84-86 TABELE Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 103-106 109-112 PAG 93 dalla 1° alla 31° riga, PAG 93 dalla 32° alla 40° riga Università Ferrara tesi laurea “l’AMBIENTE NATURALE” capitolo 2° PAG 96 dalla 10° alla 15° riga Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 103-106 109-112 PAG 99 dalla 7° alla 11° riga, dalla 1° alla 21° riga Programma Pluriennale PAG 99 dalla 1° alla 6° riga, dalla 11° alla 26° riga Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 106 112-113 PAG 101 dalla 7° alla 10° riga PAG 103 dalla 1° alla 4° riga, ENEA 1999 PAG 105 dalla 5° alla 40° riga Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 106 112-113 PAG 106 dalla 1° alla 3° riga, PAG 106 dalla 4° alla 17° riga, I Processi di desertificazione e i possibili rimedi pag 1 PAG 109 dalla 1° alla 5° riga, Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 106 112-113 PAG 110 dalla 1° alla 7° riga, PAG 110 dalla 8° alla 24° riga Istituto Veneto pag 20-21 PAG 111 dalla 14° alla 25° riga PAG 112 dalla 1° alla 3° riga Piano Provinciale Tutela Aria Provincia Trento pag 38 PAG 114 dalla 15° alla 17° riga, dalla 25° alla 27° riga; Annuario Arpa 2006 pag 2.29 2.31-2.32 PAG 115 dalla 1° alla 29° riga Annuario Arpa 2006 pag 2.31-2.32 PAG 118 dalla 1° alla 8° riga Annuario Arpa 2005 pag 2.23-2.24 PAG 124 dalla 34° alla 46° riga DIRVIT PAG 126 dalla 16° alla 20° riga; dalla 23° alla 25° riga; dalla 36° alla 37° riga; dalla 41° alla 44° riga; dalla 47° alla 51° riga; PAG 127 dalla 1° alla 2° riga; dalla 18° alla 35° riga; dalla 40° alla 47° riga; dalla 48° alla 52° riga; PAG 128 dalla 1° alla 17° riga; dalla 24° alla 31° riga; dalla 32° alla 46° riga; PAG 129 dalla 1° alla 19° riga; PAG 130 dalla 11° alla 14° riga; Annuario Arpa 2006 pag 2.25-2.39 PAG 133 dalla 32° alla 45° riga; PAG 134 dalla 9° alla 22° riga; PAG 136 dalla 1° alla 17° riga; dalla 24° alla 26° riga PAG 137 dalla 1° alla 19° riga;
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PAG 138 dalla 1° alla 22° riga; PAG 139 dalla 1° alla 18° riga; AMIA V relazione pag 276-284 PAG 138 E PAG 139 TABELLE APAT Biomonitoraggio 2005 PAG 140 dalla 15° alla 34° riga, Linee Guida Comprensorio del Mela 2005 pag 69-70 PAG 140 dalla 35° alla 36° riga, PAG 141 dalla 1° alla 24° riga, ARPA Laboratorio Mobile Milazzo pag 14, 22-24,32-42 PAG 151 dalla 8° alla 11° riga, PAG 152 dalla 1° alla 32° riga, PAG 153 dalla 1° alla 40° riga, PAG 154 dalla 1° alla 11° riga, AMIA III IV V Relazione PAG 157 dalla 17° alla 29° riga, AMIA III Relazione PAG 157 TABELLA CAPITOLO 3 fonti del copiato sul Piano Sicilia Annuario ARPA 2005 PAG 2.25 e 2.26 PAG 157 dalla 17° alla 29° riga, AMIA Acidità Piogge acide pag 32 PAG 157 dalla 14° alla 23° riga, AMIA V Relazione pag 276 PAG 157 dalla 17° alla 29° riga, GENCHI-CAMMARATA PAG 158 dalla 1° alla 46° riga, PAG 159 dalla 1° alla 24° riga, Annuario ARPA 2005 PAG 2.25 e 2.26 PAG 170 dalla 1° alla 12° riga, PAG 171 dalla 1° alla 12° riga, AMIA V Relazione pag 276 PAG 172 TABELLE Annuario ARPA 2005 PAG 2.33-2.34 PAG 173 dalla 6° alla 10° riga, PAG 173 dalla 1° alla 3° riga, PAG 173 dalla 7° alla 18° riga, AMIA V Relazione pag 283-284 PAG 174 e pag 175 TABELLE Annuario ARPA 2004 PAG 2.58 -2.69 PAG 173 e pag 173 TABELLE Annuario ARPA 2005 PAG 2.29 e 2.30 PAG 175 dalla 5° alla 10° riga, dalla 15° alla 25° riga; Annuario ARPA 2004 PAG 2.64 PAG 176 TABELLE AMIA V Relazione pag 281 PAG 176 TABELLE Annuario ARPA 2005 PAG 2.31-2.32 PAG 177 dalla 1° alla 7° riga, dalla 11° alla 16° riga, PAG 178 TABELLE Annuario ARPA 2004 PAG 2.67
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PAG 178 TABELLE AMIA V Relazione pag 279-280 PAG 179 TABELLE AMIA V Relazione pag 279-280 PAG 180 TABELLE Annuario ARPA 2005 PAG 2.27 PAG 181 dalla 10° alla 16° riga; dalla 18° alla 25° riga; PAG 182 dalla 1° alla 6° riga; Annuario ARPA 2004 PAG 2.64 PAG 182 TABELLE AMIA V Relazione pag 276-278 e 284 PAG 182 TABELLE Annuario ARPA 2005 PAG 2.35 PAG 186 dalla 17° alla 33° riga; Annuario ARPA 2004 PAG 2.72 PAG 187 TABELLE AMIA V Relazione pag 281-283 PAG 187 TABELLE Annuario ARPA 2004 PAG 2..44-2.46 PAG 201 dalla 1° alla 17° riga; PAG 202 dalla 1° alla 8° riga; CAPITOLO 4 fonti del copiato sul Piano Sicilia Linee Guida Comprensorio del Mela 2005 pag 196 PAG 196 dalla 1° alla 20° riga DM 261/2002 PAG 196 dalla 21° alla 34° riga Normativa PAG 196 dalla 35° alla 47° riga PAG 197 dalla 1° alla 60° riga CAPITOLO 5 fonti del copiato sul Piano Sicilia Annuario ARPA 2004 PAG 2..44-2.46 PAG 201 dalla 1° alla 17° riga PAG 202 dalla 1° alla 8° riga CAPITOLO 7 fonti del copiato sul Piano Sicilia Piano Direttore Assessorato Turismo e Trasporti Sicilia pag 4-6 PAG 233 dalla 7° alla 27° riga CAPITOLO BIBBLIOGRAFIA fonti del copiato sul Piano Sici-lia Bibliografia Annuario ARPA pag 2.37-2.39 PAG 240 dalla 1° alla 59° riga PAG 241 dalla 1° alla 21° riga
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Tribunale di Palermo IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Ing. Fabio D’Agostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825 fax 091.7486750 – PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
Allegato 7
Ricevute della trasmissione della relazione finale
alle parti a mezzo PEC