Post on 17-Jun-2020
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CURRICOLO VERTICALE
E
DIDATTICA PER COMPETENZE
Margherita
Bellandi
Settembre 2017
2
PROGETTARE IL
CURRICOLO
Dalla dimensione formativa al
reticolo delle competenze
AL CENTRO DELLA FORMAZIONE LE
COMPETENZE
• Il sistema di istruzione e formazione deve essere articolato in
percorsi che hanno l'obiettivo di formare soggetti competenti.
• Le competenze indicano la comprovata capacità di usare
conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono
descritte in termini di responsabilità e autonomia
• Le competenze nascono dalla mobilitazione integrata di capacità
personali che si mostrano effettivamente risolvendo problemi,
eseguendo compiti ed elaborando progetti.
Il lifelong learning (o apprendimento permanente)
DIMENSIONE VERTICALE
È un approccio “personale” che mira all'accrescimento del proprio
bagaglio di competenze e conoscenze. Il processo ha lo scopo di
modificare o ampliare le competenze e conoscenze possedute, in
quanto non più adeguate rispetto ai nuovi bisogni sociali e
professionali (.
Con il termine "lifelong learning" (LLL), si intende un processo di
auto-orientamento ed (auto)educazione continua durante tutto
l'arco della vita.
La formazione per il LLL deve essere “personalizzata” sulle esigenze della
persona per cercare di migliorare nel complesso la sua qualità di vita. Non
si parla più di acquisizione di conoscenze valide per tutta la vita , ma di un
apprendimento continuo in linea con i mutamenti della società.
Il lifewide learning DIMENSIONE ORIZZONTALE
Fa riferimento a tutti i contesti di vita e rappresenta il superamento
dei luoghi deputati all’apprendimento, per cui oltre al contesto
formale si tende a valorizzare ogni altra esperienza di vita
Considera la larghezza o ampiezza della vita nei vari contesti.
L’espressione lifewide learning considera tempi e spazi
dell’apprendimento che si dilatano ed ampiano fino a comprendere
ogni ambito di vita e ogni tempo dellla persona che apprende.
La dimensione del lifewide Learning considera che
l’apprendimento avviene in un’ampia varietà di ambienti e contesti e
non è solo limitato all’educazione o necessariamente
intenzionale.
Le condizioni essenziali per apprendere
a) una formazione scolastica basata su sicuri
ancoraggi cognitivi, affettivo‐emotivi e
metacognitivi;
b) offerte intenzionalmente formative ;
c) metodologie attive e partecipate che abbiano
come fine ultimo lo sviluppo e le competenze di
cittadinanza attiva della persona.
Per realizzare il proprio compito la scuola
deve:
a) considerare contesti educativi formali, non formali e informali
fondati sulla dialogicità , la reciprocità a livello intergenerazionale
e sociale e sul rispetto delle idee;
b) valorizzare la riflessività e immaginazione del singolo e della
comunità ,come costruttrici e autrici della propria biografia;
c) pensare la formazione come una possibile via per realizzare il
diritto di cittadinanza e partecipare in modo attivo e costruttivo
al benessere comune.
I principi formativi di riferimento
Principi Valenza formativa
Valorizzazione dell’esperienza degli allievi
Si impara più volentieri e meglio se gli apprendimenti si raccordano o nascono dall’esperienza personale.
Valorizzazione delle conoscenze e delle competenze pregresse
Si partecipa alle attività e si impara se vengono valorizzate le conoscenze e le competenze possedute.
Adesione L’apprendimento richiede la partecipazione attiva: non si può insegnare nulla a chi non vuole imparare.
Protagonismo L’apprendimento è qualcosa che avviene in prima persona, non si subisce.
Divertimento Si apprende divertendosi, in maniera piacevole se si è coinvolti ed interessati.
Del particolare e del concreto
Si impara nella relazione tra particolare e generale, astratto e concreto
Principi Valenza formativa
Del particolare e del concreto
Si impara nella relazione tra particolare e generale, tra astratto e concreto attraverso la formalizzazione e la teorizzazione.
Partecipazione attiva Se non si attribuisce importanza a quello che ognuno fa non esiste la partecipazione all’interno del processo di apprendimento formale.
Motivazione Quando si comprende il senso di ciò che si sta imparando c’è una maggiore motivazione e si è più disponibili all’apprendimento.
Rilevanza soggettiva Si imparano più velocemente e meglio le cose alle quali si attribuisce senso e importanza.
Agentività Si impara facendo e confrontando i nostri tentativi. Le conoscenze e le nozioni nascono dal fare relativo alle azioni.
Utilità dell’errore Si impara sbagliando , confrontandosi, comprendendo gradualmente qual è il comportamento giusto, la strategia o la soluzione adeguata. L’errore consente di riconoscere , in autonomia, il percorso più adatto per affrontare situazioni e problemi.
Principi Valenza formativa
Dei tentativi Chi ha sempre paura di sbagliare e delle conseguenze degli errori non imparerà mai.
Dell’enfatizzazione del positivo
Correggendo è necessario confrontare più soluzioni, sottolineare ciò che di positivo esiste senza enfatizzare l’errore.
Della scomposizione e delle unità minime
Si impara meglio quando si è in grado di scomporre negli elementi minimi costitutivi un comportamento, un problema, una strategia, o una conoscenza.
Della ricomposizione e della discriminazione
Si impara meglio se i è capaci di individuare gli aspetti essenziali di un comportamento, un problema, una strategia, o una conoscenza.
Dell’autonomia Si impara meglio quando si riesce a percepire il livello della propria autonomia.
Della continuità Si impara continuamente, anche quando non ce ne accorgiamo. Se impariamo a sfruttarle le occasioni presenti nella quotidianità sono moltissime.
Principi Valenza formativa
Della competenza Ognuno ha una enorme capacità di apprendere, capacità che può essere potenziata e rafforzata.
Del valore L’apprendimento è fondamentale per ogni persona, per i singoli soggetti e per il futuro della società.
L’ambiente di apprendimento
Il reticolo della formazione
Gli aspetti che caratterizzano la nostra società
Dalle caratteristiche della società ai bisogni di
competenza Caratteristiche della società Bisogni di conoscenza Bisogni di competenza
Globalità dei processi economici, culturali,sociali
Conoscenza dei processi e degli effetti della globalizzazione. Conoscenza delle modalità di vita de costumi e delle culture altre. Conoscenza dei problemi connessi alla globalizzazione. Consapevolezza dell’incidenza dei media e delle tecnologie sui processi di globalizzazione. Consapevolezza delle relazioni che intercorrono tra locale e globale.
Capacità di collocare eventi e situazioni in contesti personali e sociali. Capacità di uso dei linguaggi e delle lingue straniere. Capacità di uso delle nuove tecnologie e dei sistemi di comunicazione a distanza. Capacità di superare gli stereotipi. Capacità di apprendere criticamente anche da fonti informali. Capacità di fruizione di forme ed espressioni di cultura espresse con linguaggi diversi. Capacità di individuare e risolvere problemi.
Esiti formativi Percezione di sé come cittadini del mondo. Proiezione di sé in scenari futuri.
Dalle caratteristiche della società ai bisogni di
competenza Caratteristiche della società Bisogni di conoscenza Bisogni di competenza
Rapidità delle trasformazioni, variabilità delle relazioni e dei contesti di vita, non prevedibilità del futuro
Capacità di adattamento al cambiamento. Percezione della relatività del valore degli oggetti, dei luoghi, dei beni. Consapevolezza dell’identità personale. Capacità di riflessione sui principi di vita, di scelta e di azione in situazioni problematiche.
Capacità di decodificare le esperienze. Capacità di porsi domande di senso. Capacità di ricostruire significati in ambito esistenziale e sociale. Capacità di individuare e risolvere problemi. Flessibilità mentale. Capacità di costruzione di nuove regole comportamentali.
Esiti formativi Maturazione della percezione positiva di sé. Proiezione di sé centrata sull’identità personale.
Dalle caratteristiche della società ai bisogni di
competenza
Caratteristiche della società Bisogni di conoscenza Bisogni di competenza
Diffusione e pervasività dei media
Conoscenza del funzionamento dei sistemi e dei meccanismi che governano la gestione dei media. Conoscenza delle strategie e delle regole del mercato dell’informazione. Consapevolezza dell’esistenza di strategie di persuasione occulta.
Possesso di strategie e criteri di scelta dell’informazione. Capacità di lettura critica dell’informazione. Capacità di formulare opinioni personali e di confrontare dati. Uso intenzionale di fonti, anche informali, per la costruzione delle conoscenze.
Esiti formativi Autonomia nelle scelte e consapevolezza dei modelli comportamentali.
Dalle caratteristiche della società ai bisogni di
competenza
Caratteristiche della società Bisogni di conoscenza Bisogni di competenza
Diffusione e pervasività della tecnologia
Conoscenza degli strumenti e dei linguaggi tecnologici. Conoscenza degli scopi pratici, conoscitivi, sociali e produttivi della tecnologia.
Capacità di uso funzionale e critico degli strumenti, dei linguaggi, delle tecniche. Capacità di uso della comunicazione a distanza Capacità di individuare e risolvere problemi.
Esiti formativi Interiorizzazione di principi etici. Maturazione della capacità di auto-orientamento.
Dalle caratteristiche della società ai bisogni di
competenza
Caratteristiche della società Bisogni di conoscenza Bisogni di competenza
Multiculturalità e interetnicità Conoscenza di contesi di vita altri. Conoscenza delle diverse concezioni e dei diversi valori
Capacità di decentramento dei punti dei vista. Capacità di percepire la parzialità di una prospettiva personale.
Esiti formativi Abitudine al confronto ed all’interazione con il diverso. Percezione dell’identità culturale Riconoscimento dei diritti e dei doveri di cittadinanza.
Dalle caratteristiche della società ai bisogni di
competenza
Caratteristiche della società Bisogni di conoscenza Bisogni di competenza
Progresso scientifico e complessità dei saperi
Conoscenza delle strutture semantiche e sintattiche delle discipline. Conoscenza dei paradigmi, dei modelli e dei metodi delle discipline.
Uso funzionale delle abilità e delle conoscenze. Capacità di contestualizzare la conoscenza. Capacità di utilizzare in maniera integrata le discipline per risolvere problemi teorici e pratici.
Esiti formativi Integrazione tra saperi formali d esperienza
Le competenze richieste dalla società
Il Curricolo per competenze Il curricolo definisce la relazione che esiste tra l’esperienza individuale
dell’Istituzione, scuola, gruppo classe o sezione e il corpus generale dei
saperi/conoscenze che caratterizzano uno specifico momento storico e
culturale.( Contestualizzazione)
Nella elaborazione del curricolo si dà rilievo alla funzione di trasmissione,
costruzione ed elaborazione culturale che la scuola svolge. ( Compito
formativo)
Gli aspetti che caratterizzano un curricolo sono il risultato di una analisi
critica che nasce dalla necessità di trasformare e pianificare i contenuti
culturali assunti, creando una stretta connessione con gli obiettivi generali e
specifici dei diversi ordini di scuola, i metodi di insegnamento, le opportunità
di apprendimento . ( Interazione didattica e sociale tra allievi-
insegnanti-agenzie)
•
Il curricolo implica:
• l’indagine conoscitiva ( rilevazione delle variabili)
• la definizione degli obiettivi ( personalizzazione)
• l’organizzazione del percorso ( piano dell’offerta
formativa)
• la valutazione ( monitoraggio e documentazione).
Per progettare un percorso unitario è necessario:
• Comprendere differenze fra abilità, capacità, conoscenze e competenze
• Approfondire il concetto di curricolo e il rapporto tra competenze e
curricolo
• Riflettere sul concetto di valutazione
Le Competenze e la progettazione
• La nozione di competenze chiave o essenziali (key competencies o core competencies)
serve a designare le competenze necessarie e indispensabili che permettono
agli individui di prendere parte attiva in molteplici contesti sociali e contribuiscono
alla riuscita della loro vita e al buon funzionamento della società.
• Le competenze chiave sono tali se sono necessarie e indispensabili per tutti. Le
competenze che si rapportano a un settore specifico, cioè che non si applicano alla
maggior parte dei settori fondamentali della vita (per esempio suonare il piano)
non sono considerate competenze essenziali; questo non significa che non siano
importanti né che possano essere sostituite dalle competenze essenziali.
• Le competenze chiave sono tali se forniscono le basi per un apprendimento
che dura tutta la vita, consentendo di aggiornare costantemente conoscenze e
abilità in modo da far fronte ai continui sviluppi e trasformazioni.
• La definizione e la selezione delle competenze chiave dipendono da ciò a
cui la società attribuisce valore.
Le competenze:
• sono costruite (e non trasmesse),
• sono situate in contesti e situazioni (e non decontestualizzate)
• necessitano di una pratica riflessiva (non sono accettate senza
essere messe in discussione) ,
• sono valide temporaneamente (non sono definite una volta
per tutte).
Sono trasversali perché:
– mobilitano e coordinano una serie di risorse (cognitive,
affettive, sociali, contestuali ecc.),
– affrontano i diversi compiti posti da una data situazione,
– verificano la pertinenza sociale dei risultati
Il curricolo implica:
• l’indagine conoscitiva ( rilevazione delle variabili)
• la definizione degli obiettivi ( personalizzazione)
• l’organizzazione del percorso ( piano dell’offerta formativa)
• la valutazione ( monitoraggio e documentazione).
Per progettare un percorso unitario è necessario:
• Comprendere differenze fra abilità, capacità, conoscenze e
competenze
• Approfondire il concetto di curricolo e il rapporto tra
competenze e curricolo
• Riflettere sul concetto di valutazione
L’organizzazione del curricolo
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si
sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa.
Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del
percorso educativo dai 3 ai 14 anni.
Ogni scuola predispone il curricolo, all'interno del Piano Triennale
dell‘Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo
Sviluppo della competenza, degli obiettivi di apprendimento posti
Dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola
dell'infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo.
Progettare un curricolo significa:
a) pensare-vagliare il complesso delle condizioni
dell'apprendimento e ell'insegnamento in termini
di sistema e non di aggregazione di parti;
b) definire le condizioni dell'apprendimento (la
situazione di partenza, i traguardi formativi,i
contenuti educativi, le soluzioni tecniche
dell'apprendimento, gli strumenti di verifica e di
valutazione).
La progettazione di un curricolo implica:
a) conoscenza dei livelli di partenza degli allievi;
b) analisi delle motivazioni al lavoro scolastico
c) obiettivi formativi (fissati su scala nazionale o locale);
d) disponibilità delle risorse didattiche (insegnamento);
e) attenzione agli elementi culturali e alle forze sociali
(contestualizzazione del progetto);
f) valutazione come regolazione complessiva del sistema.
Per progettare con e per le competenze
dobbiamo
Individuare le discipline da coinvolgere e le relative
competenze che si vogliono sviluppare
Individuare le competenze chiave per
l’apprendimento permanente
Definire gli aspetti ( indicatori, descrittori, strumenti,
criteri,…)per la valutazione del processo di
apprendimento
Definire le metodologie e gli strumenti
Ipotizzare un Compito autentico ( di realtà)
Che cosa è un compito autentico
I compiti autentici permettono allo studente di dimostrare
ciò che “sa fare con ciò che sa”, utilizzando conoscenze,
abilità e disposizioni in situazioni contestualizzate, simili o
analoghe al reale.
La verifica di prestazioni autentiche , nell’esecuzione del
compito, permette di riconoscere e valutare il livello
della competenza maturata.
Un compito è autentico se…
Richiede allo studente di rielaborare e riorganizzare in
una situazione problematica ciò che ha appreso, non
ripetendo .
Permette di accertare la capacità dello studente di usare
in maniera efficace ed efficiente una gamma di
conoscenze e di abilità per negoziare una prestazione
complessa.
Per ciascuna delle competenze chiave è possibile
individuare diverse aree di competenza da
considerare nel curricolo
PER OGNI COMPETENZA INDIVIDUATA SI DEVONO DEFINIRE
GLI ELEMENTI DA CONSIDERARE NELLA PROGETTAZIONE
DIDATTICA
LA SCUOLA DELL’INFANZIA COME
PERIODO PROPEDEUTICO
COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZE SPECIFICHE SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZE NEL PASSAGGIO
Comunicazione
nella
madrelingua
-Esprime le proprie emozioni;
-Narrare;
-Esprime con una pluralità di linguaggi;
-Riconosce le proprie emozioni;
- Esprimere (l’identità,
l’io)
- Essere consapevole dei propri desideri;
- Essere consapevole delle proprie paure;
- Descrivere situazioni;
-Interpretare (la
cultura)
- Avvertire gli stati d’animo propri e altrui;
- Raccontare;
- Comunicare;
- Utilizzare la lingua italiana;
-Interagire (con la
comunità)
LA SCUOLA DELL’INFANZIA COME
PERIODO PROPEDEUTICO
COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZE SPECIFICHE SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZE NEL PASSAGGIO
.Competenza matematica
- Manifestare curiosità;
- Interiorizzare le coordinate spazio-
temporali;
- Sviluppare (processo)
- Sperimentare;
- Dimostrare abilità
- Applicare (ragionamento)
- Porre domande e porsi domande;
- Orientarsi nel mondo dei simboli;
- Ricercare soluzioni a situazioni
problematiche;
- Risolvere (metodo)
LA SCUOLA DELL’INFANZIA COME
PERIODO PROPEDEUTICO
COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZE SPECIFICHE SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZE NEL PASSAGGIO
Competenza in campo scientifico
- Interagire con le cose;
- Interagire con l’ambiente;
- Usare (scelta del metodo)
- Percepire le reazioni;
- Rilevare le caratteristiche principali
di eventi, oggetti e situazioni;
- Identificare (interpretare a livello culturale)
- Percepire i cambiamenti; - Spiegare (ragionare, interpretare)
Una Unità di competenza è un segmento
formativo:
unitario, autonomo e modularizzabile - finalizzato al raggiungimento di precise competenze che devono essere esplicitate e verificate (risultato atteso);
componibile – perché progettata in modo tale che risulti possibile collegarla ad altre unità del percorso formativo
interdisciplinare - richiede la padronanza di conoscenze e abilità riguardanti diverse discipline
LA PROGETTAZIONE
Il raggiungimento di un obiettivo passa per la
predisposizione di un progetto.
Il progetto consente di organizzare e gestire in
maniera sistematica l’attività organizzativa affinché
questa sia orientata al raggiungimento degli
obiettivi prefissati, riducendo al minimo i fattori di
rischio e incrementando al massimo
l’efficacia e l’efficienza.
Una buona progettazione è possibile solo se vengono
rispettati alcuni principi metodologici.
La fase progettuale è estremamente importante e delicata e va
condotta in gruppo, al fine di avvalersi della collaborazione di più
professionalità e di instaurare un meccanismo virtuoso di controllo
intersoggettivo.
Per ognuna delle varie fasi progettuali è necessario mettere a fuoco
alcuni concetti fondamentali che sovrintendono il lavoro di
progettazione: equilibrio
circolarità
efficacia
efficienza
Per ciascuna delle Competenze
Chiave è possibile individuare ,
all’interno del Profilo dello Studente,
tre Competenze funzionali di base
che sono, a loro volta scomponibili
in Abilità disciplinari da inserire nella
Progettazione Didattica.
GRIGLIA DI PROGETTAZIONE
DELL’UNITÀ DI COMPETENZA
Per progettare Unità di competenza è
necessario svolgere una attività di analisi
sugli apprendimenti, sui contenuti e sulle
strategie della mediazione didattica
necessarie per giungere a definire le
dimensioni della trasversalità delle abilità e
delle conoscenze e comporre un quadro di
azioni unitarie.