Da Turing a Facebook

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Da Turing a FacebookAttuali direzioni di ricerca in Epistemologia ed Etica dell’Informatica

Federico GobboCentro di Ricerca

“Informatica Interattiva”Universita degli Studi dell’Insubria

CC© BY:© $\© C©

L’Aquila, 9 Maggio 20121 of 68

Figura: Elio Lanzarone, Marian e me a Chicago, 2007, per la NACAP

La strada da Turing a Facebook

La storia dell’informatica moderna nasce con i risultati teorici diTuring, Church e altri nel 1936 e con la realizzazione concreta deicalcolatori dopo la seconda guerra mondiale grazie in particolare alcontributo di Von Neumann.

In questo contributo vediamo le attuali direzioni di ricercaripercorrendo le tappe principali della riflessione filosoficasull’informatica a partire da Turing (1950) fino ad a giungere ai giorninostri – e.g., Facebook – lungo due prospettive complementari:

� epistemologica;

� etica.

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La strada da Turing a Facebook

La storia dell’informatica moderna nasce con i risultati teorici diTuring, Church e altri nel 1936 e con la realizzazione concreta deicalcolatori dopo la seconda guerra mondiale grazie in particolare alcontributo di Von Neumann.

In questo contributo vediamo le attuali direzioni di ricercaripercorrendo le tappe principali della riflessione filosoficasull’informatica a partire da Turing (1950) fino ad a giungere ai giorninostri – e.g., Facebook – lungo due prospettive complementari:

� epistemologica;

� etica.

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La strada da Turing a Facebook

La storia dell’informatica moderna nasce con i risultati teorici diTuring, Church e altri nel 1936 e con la realizzazione concreta deicalcolatori dopo la seconda guerra mondiale grazie in particolare alcontributo di Von Neumann.

In questo contributo vediamo le attuali direzioni di ricercaripercorrendo le tappe principali della riflessione filosoficasull’informatica a partire da Turing (1950) fino ad a giungere ai giorninostri – e.g., Facebook – lungo due prospettive complementari:

� epistemologica;

� etica.

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Epistemologia & Informatica

Secondo l’approccio filosofico anglosassone, l’epistemologia trattadello studio di cio che possiamo conoscere da un punto di vista fisicoe metafisico.

La metafisica definisce realta, cause, enti, principi primi da cuidiscendono tutti gli altri. La loro collezione viene detta ontologia.

La gnoseologia e una parte dell’epistemologia, che studia la validitadel sapere scientifico: l’informatica e una scienza? Se sı, quali sono isuoi fondamenti?

In generale la domanda di base e: che cosa e vero?

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Etica & Informatica

Assieme all’estetica (studio del bello), l’etica e l’aspetto applicativodella metafisica (cio che e) e soprattutto dell’epistemologia (cio chepossiamo sapere).

L’etica si occupa del comportamento dell’agente morale in relazione ase stesso, gli altri, e il mondo esterno (Umwelt).

L’etica e la filosofia morale (etica in azione) confinano con lagiurisprudenza (filosofia del diritto).

La domanda di base e: che cosa e giusto? Nel nostro caso: comel’Informatica influenza l’azione morale?

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Ambito dell’epistemologia dell’Informatica

Domande generali epistemologiche:

� Come possiamo sapere che la conoscenza informatica e valida?

� Cosa significa ‘conoscenza informatica’?

� Che cos’e l’informazione?

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Ambito dell’epistemologia dell’Informatica

Domande generali epistemologiche:

� Come possiamo sapere che la conoscenza informatica e valida?

� Cosa significa ‘conoscenza informatica’?

� Che cos’e l’informazione?

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Ambito dell’epistemologia dell’Informatica

Domande generali epistemologiche:

� Come possiamo sapere che la conoscenza informatica e valida?

� Cosa significa ‘conoscenza informatica’?

� Che cos’e l’informazione?

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M1 U

a r

M2

r ar a

Figura: Un modello generale dell’epistemologia dell’informatica

� U e l’essere umano

� Mx e la macchina x

� a e l’azione (freccia piena: →)

� r e la retroazione (feedback, freccia tratteggiata inversa: L99)

Da cui due domande:

1. Come possiamo conoscere con le macchine (U → M e U L99 M)?

2. Come le macchine possono conoscere (M → M e M L99 M)?

M1 U

a r

M2

r ar a

Figura: Un modello generale dell’epistemologia dell’informatica

� U e l’essere umano

� Mx e la macchina x

� a e l’azione (freccia piena: →)

� r e la retroazione (feedback, freccia tratteggiata inversa: L99)

Da cui due domande:

1. Come possiamo conoscere con le macchine (U → M e U L99 M)?

2. Come le macchine possono conoscere (M → M e M L99 M)?

M1 U

a r

M2

r ar a

Figura: Un modello generale dell’epistemologia dell’informatica

� U e l’essere umano

� Mx e la macchina x

� a e l’azione (freccia piena: →)

� r e la retroazione (feedback, freccia tratteggiata inversa: L99)

Da cui due domande:

1. Come possiamo conoscere con le macchine (U → M e U L99 M)?

2. Come le macchine possono conoscere (M → M e M L99 M)?

Matrici dell’epistemologia dell’InformaticaLe rispettive risposte a queste due domande vengono date dalle duematrici storiche dell’epistemologia dell’informatica:

1. Cibernetica, in particolare da Norbert Wiener (1950, 1954), da cuiproviene il concetto di retroazione, con cui il flusso di informazioniviene visto come da un punto di vista ecologico, come scambio traagenti del sistema. La cibernetica confluisce nella teoria dei sistemie infine nell’informatica, in particolare la parte subsimbolica (e.g.,algoritmi di apprendimento automatico come Boost o percettroni).

2. Intelligenza Artificiale, in particolare dal Gioco dell’Imitazione diTuring (1950) e da tutte le riflessioni successive, dalla StanzaCinese di Searle (1980) al Symbol Grounding Problem di Harnard(1990) fino alla nouvelle A.I. di Brooks (1990). Discendono tutti gliapprocci simbolici (e.g., ontologie, sistemi esperti basati su regole).

Si fa ampio uso di esperimenti mentali (Gedankenexperimenten).

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Matrici dell’epistemologia dell’InformaticaLe rispettive risposte a queste due domande vengono date dalle duematrici storiche dell’epistemologia dell’informatica:

1. Cibernetica, in particolare da Norbert Wiener (1950, 1954), da cuiproviene il concetto di retroazione, con cui il flusso di informazioniviene visto come da un punto di vista ecologico, come scambio traagenti del sistema. La cibernetica confluisce nella teoria dei sistemie infine nell’informatica, in particolare la parte subsimbolica (e.g.,algoritmi di apprendimento automatico come Boost o percettroni).

2. Intelligenza Artificiale, in particolare dal Gioco dell’Imitazione diTuring (1950) e da tutte le riflessioni successive, dalla StanzaCinese di Searle (1980) al Symbol Grounding Problem di Harnard(1990) fino alla nouvelle A.I. di Brooks (1990). Discendono tutti gliapprocci simbolici (e.g., ontologie, sistemi esperti basati su regole).

Si fa ampio uso di esperimenti mentali (Gedankenexperimenten).

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Matrici dell’epistemologia dell’InformaticaLe rispettive risposte a queste due domande vengono date dalle duematrici storiche dell’epistemologia dell’informatica:

1. Cibernetica, in particolare da Norbert Wiener (1950, 1954), da cuiproviene il concetto di retroazione, con cui il flusso di informazioniviene visto come da un punto di vista ecologico, come scambio traagenti del sistema. La cibernetica confluisce nella teoria dei sistemie infine nell’informatica, in particolare la parte subsimbolica (e.g.,algoritmi di apprendimento automatico come Boost o percettroni).

2. Intelligenza Artificiale, in particolare dal Gioco dell’Imitazione diTuring (1950) e da tutte le riflessioni successive, dalla StanzaCinese di Searle (1980) al Symbol Grounding Problem di Harnard(1990) fino alla nouvelle A.I. di Brooks (1990). Discendono tutti gliapprocci simbolici (e.g., ontologie, sistemi esperti basati su regole).

Si fa ampio uso di esperimenti mentali (Gedankenexperimenten).

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Matrici dell’epistemologia dell’InformaticaLe rispettive risposte a queste due domande vengono date dalle duematrici storiche dell’epistemologia dell’informatica:

1. Cibernetica, in particolare da Norbert Wiener (1950, 1954), da cuiproviene il concetto di retroazione, con cui il flusso di informazioniviene visto come da un punto di vista ecologico, come scambio traagenti del sistema. La cibernetica confluisce nella teoria dei sistemie infine nell’informatica, in particolare la parte subsimbolica (e.g.,algoritmi di apprendimento automatico come Boost o percettroni).

2. Intelligenza Artificiale, in particolare dal Gioco dell’Imitazione diTuring (1950) e da tutte le riflessioni successive, dalla StanzaCinese di Searle (1980) al Symbol Grounding Problem di Harnard(1990) fino alla nouvelle A.I. di Brooks (1990). Discendono tutti gliapprocci simbolici (e.g., ontologie, sistemi esperti basati su regole).

Si fa ampio uso di esperimenti mentali (Gedankenexperimenten).8 of 68

Eredita della cibernetica di Wiener

� Oggetti e processi nell’universo sono fatti di materia/energia einformazione (Bynum 2010).

� L’informazione e fisica – soggetta alle leggi di Natura, descrivibilinei termini della teoria matematica di Shannon. Al limite,codificando tutta l’informazione di un individuo, potrebbe esseretrasmesso l’individuo stesso via telegrafo (Wiener 1950, 1954).

� Il male si divide in naturale (terremoti, eruzioni vulcaniche,tsunami) e morale (dipendente dal libero arbitrio). Le entitacibernetiche sono i sistemi che rallentano il male naturale, e sonocomposti da agenti sociali dinamici, con comunicazioni interne,esterne, e retroazioni, di tre specie: umani, animali e macchine insinergia.

Molte di queste osservazioni hanno implicazioni etiche (vedi oltre).

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Eredita della cibernetica di Wiener

� Oggetti e processi nell’universo sono fatti di materia/energia einformazione (Bynum 2010).

� L’informazione e fisica – soggetta alle leggi di Natura, descrivibilinei termini della teoria matematica di Shannon. Al limite,codificando tutta l’informazione di un individuo, potrebbe esseretrasmesso l’individuo stesso via telegrafo (Wiener 1950, 1954).

� Il male si divide in naturale (terremoti, eruzioni vulcaniche,tsunami) e morale (dipendente dal libero arbitrio). Le entitacibernetiche sono i sistemi che rallentano il male naturale, e sonocomposti da agenti sociali dinamici, con comunicazioni interne,esterne, e retroazioni, di tre specie: umani, animali e macchine insinergia.

Molte di queste osservazioni hanno implicazioni etiche (vedi oltre).

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Eredita della cibernetica di Wiener

� Oggetti e processi nell’universo sono fatti di materia/energia einformazione (Bynum 2010).

� L’informazione e fisica – soggetta alle leggi di Natura, descrivibilinei termini della teoria matematica di Shannon. Al limite,codificando tutta l’informazione di un individuo, potrebbe esseretrasmesso l’individuo stesso via telegrafo (Wiener 1950, 1954).

� Il male si divide in naturale (terremoti, eruzioni vulcaniche,tsunami) e morale (dipendente dal libero arbitrio). Le entitacibernetiche sono i sistemi che rallentano il male naturale, e sonocomposti da agenti sociali dinamici, con comunicazioni interne,esterne, e retroazioni, di tre specie: umani, animali e macchine insinergia.

Molte di queste osservazioni hanno implicazioni etiche (vedi oltre).

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Eredita della cibernetica di Wiener

� Oggetti e processi nell’universo sono fatti di materia/energia einformazione (Bynum 2010).

� L’informazione e fisica – soggetta alle leggi di Natura, descrivibilinei termini della teoria matematica di Shannon. Al limite,codificando tutta l’informazione di un individuo, potrebbe esseretrasmesso l’individuo stesso via telegrafo (Wiener 1950, 1954).

� Il male si divide in naturale (terremoti, eruzioni vulcaniche,tsunami) e morale (dipendente dal libero arbitrio). Le entitacibernetiche sono i sistemi che rallentano il male naturale, e sonocomposti da agenti sociali dinamici, con comunicazioni interne,esterne, e retroazioni, di tre specie: umani, animali e macchine insinergia.

Molte di queste osservazioni hanno implicazioni etiche (vedi oltre).

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Una posizione alternativa a Wiener

Una posizione alternativa a Wiener (e poi Floridi) rifiuta l’assunto chel’informazione sia dentro la realta fisica (information-in-physics) mache piuttosto sia un’imposizione epistemologica di tipo linguistico (equindi abbia non solo una semantica ma anche una sintassi).

Per esempio, secondo Searle (1980, 1990, 2010) e solo il soggettoumano ad essere dotato di intenzionalita, necessaria per dare sensoalla realta, che in ultima analisi costituisce il mondo sociale.

Esempio: non c’e nulla nella fisica delle banconote a trasformarle indenaro, ma un accordo condiviso tra le intenzionalita dei soggettibasato sul linguaggio.

Questa posizione intenzionalista da il primato all’epistemologia (saperconoscere) sull’ontologia (essere reale).

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Una posizione alternativa a Wiener

Una posizione alternativa a Wiener (e poi Floridi) rifiuta l’assunto chel’informazione sia dentro la realta fisica (information-in-physics) mache piuttosto sia un’imposizione epistemologica di tipo linguistico (equindi abbia non solo una semantica ma anche una sintassi).

Per esempio, secondo Searle (1980, 1990, 2010) e solo il soggettoumano ad essere dotato di intenzionalita, necessaria per dare sensoalla realta, che in ultima analisi costituisce il mondo sociale.

Esempio: non c’e nulla nella fisica delle banconote a trasformarle indenaro, ma un accordo condiviso tra le intenzionalita dei soggettibasato sul linguaggio.

Questa posizione intenzionalista da il primato all’epistemologia (saperconoscere) sull’ontologia (essere reale).

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Una posizione alternativa a Wiener

Una posizione alternativa a Wiener (e poi Floridi) rifiuta l’assunto chel’informazione sia dentro la realta fisica (information-in-physics) mache piuttosto sia un’imposizione epistemologica di tipo linguistico (equindi abbia non solo una semantica ma anche una sintassi).

Per esempio, secondo Searle (1980, 1990, 2010) e solo il soggettoumano ad essere dotato di intenzionalita, necessaria per dare sensoalla realta, che in ultima analisi costituisce il mondo sociale.

Esempio: non c’e nulla nella fisica delle banconote a trasformarle indenaro, ma un accordo condiviso tra le intenzionalita dei soggettibasato sul linguaggio.

Questa posizione intenzionalista da il primato all’epistemologia (saperconoscere) sull’ontologia (essere reale).

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Una posizione alternativa a Wiener

Una posizione alternativa a Wiener (e poi Floridi) rifiuta l’assunto chel’informazione sia dentro la realta fisica (information-in-physics) mache piuttosto sia un’imposizione epistemologica di tipo linguistico (equindi abbia non solo una semantica ma anche una sintassi).

Per esempio, secondo Searle (1980, 1990, 2010) e solo il soggettoumano ad essere dotato di intenzionalita, necessaria per dare sensoalla realta, che in ultima analisi costituisce il mondo sociale.

Esempio: non c’e nulla nella fisica delle banconote a trasformarle indenaro, ma un accordo condiviso tra le intenzionalita dei soggettibasato sul linguaggio.

Questa posizione intenzionalista da il primato all’epistemologia (saperconoscere) sull’ontologia (essere reale).

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Eredita del Gioco dell’Imitazione di Turing

� Il Gioco si basa su un approccio filosofico realista e anticartesiano:la res extensa non biologica puo pensare, e la verifica viene fattaattraverso un test – poi noto come Test di Turing – di tipolinguistico e conversazionale, in cui la macchina riesce a ingannarel’uomo e quindi ad essere intelligente.

� Se ne parla ancora dopo decenni, nonostante nessuna macchinaabbia mai superato il test – vedi il Premio Loebner, assegnate solomedaglie di bronzo.

� Nell’edizione del 2003 un essere umano e stato scambiato per unamacchina perche conosceva Shakespeare a memoria (test superatoal contrario!).

Molte delle controbiezioni al Gioco sono ancora attuali.Vediamole.

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Eredita del Gioco dell’Imitazione di Turing

� Il Gioco si basa su un approccio filosofico realista e anticartesiano:la res extensa non biologica puo pensare, e la verifica viene fattaattraverso un test – poi noto come Test di Turing – di tipolinguistico e conversazionale, in cui la macchina riesce a ingannarel’uomo e quindi ad essere intelligente.

� Se ne parla ancora dopo decenni, nonostante nessuna macchinaabbia mai superato il test – vedi il Premio Loebner, assegnate solomedaglie di bronzo.

� Nell’edizione del 2003 un essere umano e stato scambiato per unamacchina perche conosceva Shakespeare a memoria (test superatoal contrario!).

Molte delle controbiezioni al Gioco sono ancora attuali.Vediamole.

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Eredita del Gioco dell’Imitazione di Turing

� Il Gioco si basa su un approccio filosofico realista e anticartesiano:la res extensa non biologica puo pensare, e la verifica viene fattaattraverso un test – poi noto come Test di Turing – di tipolinguistico e conversazionale, in cui la macchina riesce a ingannarel’uomo e quindi ad essere intelligente.

� Se ne parla ancora dopo decenni, nonostante nessuna macchinaabbia mai superato il test – vedi il Premio Loebner, assegnate solomedaglie di bronzo.

� Nell’edizione del 2003 un essere umano e stato scambiato per unamacchina perche conosceva Shakespeare a memoria (test superatoal contrario!).

Molte delle controbiezioni al Gioco sono ancora attuali.Vediamole.

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Eredita del Gioco dell’Imitazione di Turing

� Il Gioco si basa su un approccio filosofico realista e anticartesiano:la res extensa non biologica puo pensare, e la verifica viene fattaattraverso un test – poi noto come Test di Turing – di tipolinguistico e conversazionale, in cui la macchina riesce a ingannarel’uomo e quindi ad essere intelligente.

� Se ne parla ancora dopo decenni, nonostante nessuna macchinaabbia mai superato il test – vedi il Premio Loebner, assegnate solomedaglie di bronzo.

� Nell’edizione del 2003 un essere umano e stato scambiato per unamacchina perche conosceva Shakespeare a memoria (test superatoal contrario!).

Molte delle controbiezioni al Gioco sono ancora attuali.

Vediamole.

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Eredita del Gioco dell’Imitazione di Turing

� Il Gioco si basa su un approccio filosofico realista e anticartesiano:la res extensa non biologica puo pensare, e la verifica viene fattaattraverso un test – poi noto come Test di Turing – di tipolinguistico e conversazionale, in cui la macchina riesce a ingannarel’uomo e quindi ad essere intelligente.

� Se ne parla ancora dopo decenni, nonostante nessuna macchinaabbia mai superato il test – vedi il Premio Loebner, assegnate solomedaglie di bronzo.

� Nell’edizione del 2003 un essere umano e stato scambiato per unamacchina perche conosceva Shakespeare a memoria (test superatoal contrario!).

Molte delle controbiezioni al Gioco sono ancora attuali.Vediamole.

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Obiezione 1: teologica

� Obiettante: �Dio ha dato l’anima solo all’Uomo�

� Turing: �Se Dio esiste, puo dare l’anima tanto a un elefantequando ad un macchina.�

L’assunto e che l’uomo non puo limitare a priori l’onnipotenza di Dio,ammesso che esista.

L’idea di fondo e che la macchina non puo avere intenzionalitacosciente – spesso gli utenti attribuiscono stati intenzionali allamacchina (�Il PC ha deciso di fare questo o quello �).

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Obiezione 1: teologica

� Obiettante: �Dio ha dato l’anima solo all’Uomo�

� Turing: �Se Dio esiste, puo dare l’anima tanto a un elefantequando ad un macchina.�

L’assunto e che l’uomo non puo limitare a priori l’onnipotenza di Dio,ammesso che esista.

L’idea di fondo e che la macchina non puo avere intenzionalitacosciente – spesso gli utenti attribuiscono stati intenzionali allamacchina (�Il PC ha deciso di fare questo o quello �).

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Obiezione 2: la testa nella sabbia

� Obiettante: �Aiuto! Spegnete tutto prima che sia troppo tardi! �

� Turing: �Obiezione troppo poco solida per essere confutata. �

Si tratta di una variante del luddismo, il determinismo tecnologicodistopico. Possiamo distinguere, con Eco (1964):

� apocalittici, come Penrose: �Le macchine crescono al di fuori delnostro controllo, ma non possiamo farne a meno �

� integrati, come Gillies, �gli umani mantengono il controllo politico,possiamo sempre staccare la spina �

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Obiezione 2: la testa nella sabbia

� Obiettante: �Aiuto! Spegnete tutto prima che sia troppo tardi! �

� Turing: �Obiezione troppo poco solida per essere confutata. �

Si tratta di una variante del luddismo, il determinismo tecnologicodistopico. Possiamo distinguere, con Eco (1964):

� apocalittici, come Penrose: �Le macchine crescono al di fuori delnostro controllo, ma non possiamo farne a meno �

� integrati, come Gillies, �gli umani mantengono il controllo politico,possiamo sempre staccare la spina �

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Obiezione 2: la testa nella sabbia

� Obiettante: �Aiuto! Spegnete tutto prima che sia troppo tardi! �

� Turing: �Obiezione troppo poco solida per essere confutata. �

Si tratta di una variante del luddismo, il determinismo tecnologicodistopico. Possiamo distinguere, con Eco (1964):

� apocalittici, come Penrose: �Le macchine crescono al di fuori delnostro controllo, ma non possiamo farne a meno �

� integrati, come Gillies, �gli umani mantengono il controllo politico,possiamo sempre staccare la spina �

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Obiezione 3: matematica

� Obiettante: �Dopo Godel, sappiamo che ci sono domande a cuiuna macchina non puo dare risposta, anche avesse un tempoinfinito per rispondere �

� Turing: �Sotto c’e l’assunto (falso) che gli uomini non sonosoggetti a limitazioni: diamo risposte errate anche noi, ma non perquesto non siamo intelligenti.�

A posteriori, possiamo dire che non c’e evidenza empirica all’idea chel’intelligenza soddisfi il requisito della coerenza logica.

Anzi sembra che abbiamo fino a diversi frames of mind che portanofino a 9 tipi diversi di intelligenza (Howard Gardner 1983)!

Nessuno oggi ritiene che l’intelligenza sia qualcosa di monolitico.

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Obiezione 3: matematica

� Obiettante: �Dopo Godel, sappiamo che ci sono domande a cuiuna macchina non puo dare risposta, anche avesse un tempoinfinito per rispondere �

� Turing: �Sotto c’e l’assunto (falso) che gli uomini non sonosoggetti a limitazioni: diamo risposte errate anche noi, ma non perquesto non siamo intelligenti.�

A posteriori, possiamo dire che non c’e evidenza empirica all’idea chel’intelligenza soddisfi il requisito della coerenza logica.

Anzi sembra che abbiamo fino a diversi frames of mind che portanofino a 9 tipi diversi di intelligenza (Howard Gardner 1983)!

Nessuno oggi ritiene che l’intelligenza sia qualcosa di monolitico.

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Obiezione 3: matematica

� Obiettante: �Dopo Godel, sappiamo che ci sono domande a cuiuna macchina non puo dare risposta, anche avesse un tempoinfinito per rispondere �

� Turing: �Sotto c’e l’assunto (falso) che gli uomini non sonosoggetti a limitazioni: diamo risposte errate anche noi, ma non perquesto non siamo intelligenti.�

A posteriori, possiamo dire che non c’e evidenza empirica all’idea chel’intelligenza soddisfi il requisito della coerenza logica.

Anzi sembra che abbiamo fino a diversi frames of mind che portanofino a 9 tipi diversi di intelligenza (Howard Gardner 1983)!

Nessuno oggi ritiene che l’intelligenza sia qualcosa di monolitico.

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Obiezione 4: autocoscienza

� Obiettante: �L’unico modo per essere sicuri che la macchinapensa e essere la macchina stessa.�

� Turing: �Se fosse vero, allora non potremmo essere sicurinemmeno dell’intelligenza degli altri esseri umani, e gli esami oralinon sarebbero possibili, perche basterebbe ripetere a pappagallo.�

A posteriori, possiamo dire che l’autocoscienza e un paradosso:sappiamo che c’e ma non sappiamo localizzarla in qualche parte delcorpo precisamente.

L’assunto filosofico e realista: la realta fisica e metafisica coincidono –non c’e nulla di trascendente in senso ontologico (eventualmente soloin senso epistemologico, come i miti e le leggende).

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Obiezione 4: autocoscienza

� Obiettante: �L’unico modo per essere sicuri che la macchinapensa e essere la macchina stessa.�

� Turing: �Se fosse vero, allora non potremmo essere sicurinemmeno dell’intelligenza degli altri esseri umani, e gli esami oralinon sarebbero possibili, perche basterebbe ripetere a pappagallo.�

A posteriori, possiamo dire che l’autocoscienza e un paradosso:sappiamo che c’e ma non sappiamo localizzarla in qualche parte delcorpo precisamente.

L’assunto filosofico e realista: la realta fisica e metafisica coincidono –non c’e nulla di trascendente in senso ontologico (eventualmente soloin senso epistemologico, come i miti e le leggende).

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Obiezione 4: autocoscienza

� Obiettante: �L’unico modo per essere sicuri che la macchinapensa e essere la macchina stessa.�

� Turing: �Se fosse vero, allora non potremmo essere sicurinemmeno dell’intelligenza degli altri esseri umani, e gli esami oralinon sarebbero possibili, perche basterebbe ripetere a pappagallo.�

A posteriori, possiamo dire che l’autocoscienza e un paradosso:sappiamo che c’e ma non sappiamo localizzarla in qualche parte delcorpo precisamente.

L’assunto filosofico e realista: la realta fisica e metafisica coincidono –non c’e nulla di trascendente in senso ontologico (eventualmente soloin senso epistemologico, come i miti e le leggende).

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Obiezione 5: varie incapacita

� Obiettante: �Le macchine possono fare tutto tranne X, con X:“innamorarsi, gustare le fragole con la panna, ecc.”�

� Turing: �E il problema dell’induzione scientifica, non possiamo maiverificare sperimentalmente tutte le opzioni, ma non possiamo farlonemmeno con gli uomini�

Il limite viene continuamente aggiornato e spostato: Dreyfus asserivache mai un computer avrebbe battuto a scacchi il campione delmondo.

Da dopo il 1997 – quando Deep Blue ha battuto Kasparov –l’asserzione diventa automaticamente falsa!

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Obiezione 5: varie incapacita

� Obiettante: �Le macchine possono fare tutto tranne X, con X:“innamorarsi, gustare le fragole con la panna, ecc.”�

� Turing: �E il problema dell’induzione scientifica, non possiamo maiverificare sperimentalmente tutte le opzioni, ma non possiamo farlonemmeno con gli uomini�

Il limite viene continuamente aggiornato e spostato: Dreyfus asserivache mai un computer avrebbe battuto a scacchi il campione delmondo.

Da dopo il 1997 – quando Deep Blue ha battuto Kasparov –l’asserzione diventa automaticamente falsa!

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Obiezione 6: di Lady Lovelace

� Obiettante: �La macchina non puo sorprendere perche vieneprogrammata, e dunque il programmatore ha tutta la conoscenzadella macchina. �

� Turing: �A me le macchine sorprendono frequentemente. Se fossevero, la dimostrazione matematica di un teorema non porterebbenessuna informazione in piu del teorema stesso, perche tanto e giavero. Invece, la dimostrazione puo essere sorprendente.�

A posteriori, Turing ha avuto ragione con la dimostrazione delteorema dei quattro colori, fatta da una macchina e indimostrabile daun singolo essere umano.

Esiste tutta una branca di dimostratori automatici di teoremi, apartire dal Logic Theorist di Newell & Simon (1956).

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Obiezione 6: di Lady Lovelace

� Obiettante: �La macchina non puo sorprendere perche vieneprogrammata, e dunque il programmatore ha tutta la conoscenzadella macchina. �

� Turing: �A me le macchine sorprendono frequentemente. Se fossevero, la dimostrazione matematica di un teorema non porterebbenessuna informazione in piu del teorema stesso, perche tanto e giavero. Invece, la dimostrazione puo essere sorprendente.�

A posteriori, Turing ha avuto ragione con la dimostrazione delteorema dei quattro colori, fatta da una macchina e indimostrabile daun singolo essere umano.

Esiste tutta una branca di dimostratori automatici di teoremi, apartire dal Logic Theorist di Newell & Simon (1956).

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Obiezione 7: continuita del sistema nervoso

� Obiettante: �Il sistema nervoso e continuo (analogico), mentre lamacchina e a stati discreti (digitale).�

� Turing: �Irrilevante per il gioco: potremmo usare un analizzatoredifferenziale (elaboratore analogico) e il gioco non cambia.�

A posteriori, e una risposta negativa alle pretese deipancomputazionalisti che l’universo sia esprimibili nei termini di unagigantesca macchina di Turing digitale.

Non c’e bisogno di assumere una macchina astratta digitale (e.g.,automi cellulari, geometrie frattali) visto che i modelli computazionalidella natura sono spesso analogici. Ma il gioco non cambia.

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Obiezione 7: continuita del sistema nervoso

� Obiettante: �Il sistema nervoso e continuo (analogico), mentre lamacchina e a stati discreti (digitale).�

� Turing: �Irrilevante per il gioco: potremmo usare un analizzatoredifferenziale (elaboratore analogico) e il gioco non cambia.�

A posteriori, e una risposta negativa alle pretese deipancomputazionalisti che l’universo sia esprimibili nei termini di unagigantesca macchina di Turing digitale.

Non c’e bisogno di assumere una macchina astratta digitale (e.g.,automi cellulari, geometrie frattali) visto che i modelli computazionalidella natura sono spesso analogici. Ma il gioco non cambia.

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Obiezione 8: comportamento senza regole rigide

� Obiettante: �L’uomo, a differenza della macchina, non puo essereridotto a un insieme di regole di condotta (programmi) che nedescrivano il comportamento.�

� Turing: �Le regole di condotta sono prescrizioni, ma dipendono leleggi di comportamento, che sono le leggi di natura applicateall’uomo. Il fatto che non riusciamo a predire i risultati del calcolodel comportamento di un singolo uomo non significa che esse nonesistano.�

A posteriori, possiamo dire che l’assunto sottostante qui e chel’insieme di regole e di tipo simbolico, vale a dire esplicito edeterministico (non probabilistico).

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Obiezione 8: comportamento senza regole rigide

� Obiettante: �L’uomo, a differenza della macchina, non puo essereridotto a un insieme di regole di condotta (programmi) che nedescrivano il comportamento.�

� Turing: �Le regole di condotta sono prescrizioni, ma dipendono leleggi di comportamento, che sono le leggi di natura applicateall’uomo. Il fatto che non riusciamo a predire i risultati del calcolodel comportamento di un singolo uomo non significa che esse nonesistano.�

A posteriori, possiamo dire che l’assunto sottostante qui e chel’insieme di regole e di tipo simbolico, vale a dire esplicito edeterministico (non probabilistico).

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Obiezione 9: percezione extra-sensoriale

� Obiettante: �Se a giocare c’e un telepate, batte la macchinaperche vede oltre i muri �

� Turing: �Ammesso che la telepatia esista, allora saremo in gradodi costruire una camera stagna a prova di telepate.�

Osservazione: Turing si conferma un filosofo realista: tutti i fenomenisono fisici – non c’e trascendenza metafisica – e quindi c’e sempre ilmodo di trovare un fenomeno uguale e contrario che annulli ilfenomeno in essere.

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Obiezione 9: percezione extra-sensoriale

� Obiettante: �Se a giocare c’e un telepate, batte la macchinaperche vede oltre i muri �

� Turing: �Ammesso che la telepatia esista, allora saremo in gradodi costruire una camera stagna a prova di telepate.�

Osservazione: Turing si conferma un filosofo realista: tutti i fenomenisono fisici – non c’e trascendenza metafisica – e quindi c’e sempre ilmodo di trovare un fenomeno uguale e contrario che annulli ilfenomeno in essere.

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Osservazioni conclusive sulle obiezioni

Molte obiezioni epistemologiche all’informatica in generale sonoancora oggi riconducibili a quelle di Turing. Il grosso cambiamento eil fatto che le macchine sono in rete.

Spesso diventano i nostri filtri percettivi sulla realta, i.e., senza lemacchine non possiamo disporre delle informazioni per valutare larealta stessa.

Sul problema dell’accesso all’informazione mediato dalle macchine,muove una nuova proposta organica di filosofia dell’informatica.

Vediamola.

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Osservazioni conclusive sulle obiezioni

Molte obiezioni epistemologiche all’informatica in generale sonoancora oggi riconducibili a quelle di Turing. Il grosso cambiamento eil fatto che le macchine sono in rete.

Spesso diventano i nostri filtri percettivi sulla realta, i.e., senza lemacchine non possiamo disporre delle informazioni per valutare larealta stessa.

Sul problema dell’accesso all’informazione mediato dalle macchine,muove una nuova proposta organica di filosofia dell’informatica.

Vediamola.

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Osservazioni conclusive sulle obiezioni

Molte obiezioni epistemologiche all’informatica in generale sonoancora oggi riconducibili a quelle di Turing. Il grosso cambiamento eil fatto che le macchine sono in rete.

Spesso diventano i nostri filtri percettivi sulla realta, i.e., senza lemacchine non possiamo disporre delle informazioni per valutare larealta stessa.

Sul problema dell’accesso all’informazione mediato dalle macchine,muove una nuova proposta organica di filosofia dell’informatica.

Vediamola.

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Osservazioni conclusive sulle obiezioni

Molte obiezioni epistemologiche all’informatica in generale sonoancora oggi riconducibili a quelle di Turing. Il grosso cambiamento eil fatto che le macchine sono in rete.

Spesso diventano i nostri filtri percettivi sulla realta, i.e., senza lemacchine non possiamo disporre delle informazioni per valutare larealta stessa.

Sul problema dell’accesso all’informazione mediato dalle macchine,muove una nuova proposta organica di filosofia dell’informatica.

Vediamola.

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Perche la filosofia dell’informazione

Negli anni 1990 l’I.A. cessa di occuparsi di questioni filosofiche ediventa una branca della robotica. C’e un vuoto teorico, che vieneriempito dalla proposta del filosofo Luciano Floridi (Bari, Oxford,Hertfordshire) chiamata Filosofia dell’Informazione.

Dapprima Floridi si sbarazza del pancomputazionalismo mediante unadefinizione ricca e articolata del termine informazione, basata sulrealismo strutturale:

� la realta esiste indipendentemente dalla presenza (mente)dell’osservatore;

� la realta si struttura in clusters of data che possono essereinterrogati dall’agente per estrarre informazione;

L’informazione e dentro la realta, alla Wiener (information-in-physics).

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Perche la filosofia dell’informazione

Negli anni 1990 l’I.A. cessa di occuparsi di questioni filosofiche ediventa una branca della robotica. C’e un vuoto teorico, che vieneriempito dalla proposta del filosofo Luciano Floridi (Bari, Oxford,Hertfordshire) chiamata Filosofia dell’Informazione.

Dapprima Floridi si sbarazza del pancomputazionalismo mediante unadefinizione ricca e articolata del termine informazione, basata sulrealismo strutturale:

� la realta esiste indipendentemente dalla presenza (mente)dell’osservatore;

� la realta si struttura in clusters of data che possono essereinterrogati dall’agente per estrarre informazione;

L’informazione e dentro la realta, alla Wiener (information-in-physics).

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Perche la filosofia dell’informazione

Negli anni 1990 l’I.A. cessa di occuparsi di questioni filosofiche ediventa una branca della robotica. C’e un vuoto teorico, che vieneriempito dalla proposta del filosofo Luciano Floridi (Bari, Oxford,Hertfordshire) chiamata Filosofia dell’Informazione.

Dapprima Floridi si sbarazza del pancomputazionalismo mediante unadefinizione ricca e articolata del termine informazione, basata sulrealismo strutturale:

� la realta esiste indipendentemente dalla presenza (mente)dell’osservatore;

� la realta si struttura in clusters of data che possono essereinterrogati dall’agente per estrarre informazione;

L’informazione e dentro la realta, alla Wiener (information-in-physics).

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Perche la filosofia dell’informazione

Negli anni 1990 l’I.A. cessa di occuparsi di questioni filosofiche ediventa una branca della robotica. C’e un vuoto teorico, che vieneriempito dalla proposta del filosofo Luciano Floridi (Bari, Oxford,Hertfordshire) chiamata Filosofia dell’Informazione.

Dapprima Floridi si sbarazza del pancomputazionalismo mediante unadefinizione ricca e articolata del termine informazione, basata sulrealismo strutturale:

� la realta esiste indipendentemente dalla presenza (mente)dell’osservatore;

� la realta si struttura in clusters of data che possono essereinterrogati dall’agente per estrarre informazione;

L’informazione e dentro la realta, alla Wiener (information-in-physics).

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Una mappa del concetto di informazione

Figura: General Definition of Information as data + meaning (Floridi 2010)

Floridi naviga dentro la mappa e istanzia sei tipi possibili diinformazione

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I sei approcci possibili all’informazione

Floridi (2011) istanzia la mappa dell’informazione sulla realta o comerealta (l’als ob Kantiano):

1. come scienza della comunicazione (Shannon & Weaver);

2. come relazione della probabilita (piu probabilita, piu informazione:Markov);

3. come modalita residuale al calcolo dell’esclusione dei mondipossibili (Leibniz, Carnap);

4. come situation logic, spazio di stati e transizioni dentro un sistema(Barwise);

5. come inferenza abdotta, valida nello spazio epistemico dell’agente(Peirce);

6. come semantica di un insieme di dati ben formati dotati disignificato e verita (Shank, Minsky).

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I sei approcci possibili all’informazione

Floridi (2011) istanzia la mappa dell’informazione sulla realta o comerealta (l’als ob Kantiano):

1. come scienza della comunicazione (Shannon & Weaver);

2. come relazione della probabilita (piu probabilita, piu informazione:Markov);

3. come modalita residuale al calcolo dell’esclusione dei mondipossibili (Leibniz, Carnap);

4. come situation logic, spazio di stati e transizioni dentro un sistema(Barwise);

5. come inferenza abdotta, valida nello spazio epistemico dell’agente(Peirce);

6. come semantica di un insieme di dati ben formati dotati disignificato e verita (Shank, Minsky).

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I sei approcci possibili all’informazione

Floridi (2011) istanzia la mappa dell’informazione sulla realta o comerealta (l’als ob Kantiano):

1. come scienza della comunicazione (Shannon & Weaver);

2. come relazione della probabilita (piu probabilita, piu informazione:Markov);

3. come modalita residuale al calcolo dell’esclusione dei mondipossibili (Leibniz, Carnap);

4. come situation logic, spazio di stati e transizioni dentro un sistema(Barwise);

5. come inferenza abdotta, valida nello spazio epistemico dell’agente(Peirce);

6. come semantica di un insieme di dati ben formati dotati disignificato e verita (Shank, Minsky).

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I sei approcci possibili all’informazione

Floridi (2011) istanzia la mappa dell’informazione sulla realta o comerealta (l’als ob Kantiano):

1. come scienza della comunicazione (Shannon & Weaver);

2. come relazione della probabilita (piu probabilita, piu informazione:Markov);

3. come modalita residuale al calcolo dell’esclusione dei mondipossibili (Leibniz, Carnap);

4. come situation logic, spazio di stati e transizioni dentro un sistema(Barwise);

5. come inferenza abdotta, valida nello spazio epistemico dell’agente(Peirce);

6. come semantica di un insieme di dati ben formati dotati disignificato e verita (Shank, Minsky).

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I sei approcci possibili all’informazione

Floridi (2011) istanzia la mappa dell’informazione sulla realta o comerealta (l’als ob Kantiano):

1. come scienza della comunicazione (Shannon & Weaver);

2. come relazione della probabilita (piu probabilita, piu informazione:Markov);

3. come modalita residuale al calcolo dell’esclusione dei mondipossibili (Leibniz, Carnap);

4. come situation logic, spazio di stati e transizioni dentro un sistema(Barwise);

5. come inferenza abdotta, valida nello spazio epistemico dell’agente(Peirce);

6. come semantica di un insieme di dati ben formati dotati disignificato e verita (Shank, Minsky).

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I sei approcci possibili all’informazione

Floridi (2011) istanzia la mappa dell’informazione sulla realta o comerealta (l’als ob Kantiano):

1. come scienza della comunicazione (Shannon & Weaver);

2. come relazione della probabilita (piu probabilita, piu informazione:Markov);

3. come modalita residuale al calcolo dell’esclusione dei mondipossibili (Leibniz, Carnap);

4. come situation logic, spazio di stati e transizioni dentro un sistema(Barwise);

5. come inferenza abdotta, valida nello spazio epistemico dell’agente(Peirce);

6. come semantica di un insieme di dati ben formati dotati disignificato e verita (Shank, Minsky).

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Il metodo dei livelli di astrazione

Floridi (2005) considera che la conoscenza ultima non sia accessibile(il noumeno Kantiano) ma possiamo individuare diversi livelli diastrazione dell’informazione a cui possiamo accedere, non sempreordinabili (esempio: un edificio puo essere di stile umbertino, valere Xeuro, ed essere la casa di Maria).

Il problema dell’ancoraggio del significato (Harnad 1990) e dellaStanza Cinese di Searle (1980, 1990) viene risolto nell’impossibilita dinon significare (se ci sono eccezioni, ci stiamo comportando comemacchine!).

Il problema di Brooks (1990) degli animats (animali robot) vienerisolto con il “terzo regno” tra l’intelligenza degli agenti e la naturacomposto di informazione che viene costruita dagli agenti stessi comeestrazione epistemica dalla realta.25 of 68

Fine della prima parte: ci meritiamo una pausa!

Domande?

Bibliografia, proposte, idee & commenti:

federico.gobbo@uninsubria.it

Scarica & condividi questa presentazione da qui:

http://www.slideshare.net/goberiko/

CC© BY:© $\© C© Federico Gobbo 2012

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Matrici dell’etica dell’Informatica

L’etica dell’informatica nasce come disciplina a se stante negli anni1980 da due matrici parallele e indipendenti:

� filosofica, con il libro di Deborah Johnson e l’articolo fondazionaledi Moor, che collocano la Computer Ethics nell’ambito di unariflessione morale di stampo utilitaristico e e pragmatista, basatosul metodo di analisi dei casi etici – la cui radice ultima eAristotele;

� informatica, con il Progetto GNU e la Free Software Foundation diRichard Stallman, che considera il software non come merce macome elemento di liberazione ed emancipazione sociale – la cuiradice ultima e Norbert Wiener.

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Matrici dell’etica dell’Informatica

L’etica dell’informatica nasce come disciplina a se stante negli anni1980 da due matrici parallele e indipendenti:

� filosofica, con il libro di Deborah Johnson e l’articolo fondazionaledi Moor, che collocano la Computer Ethics nell’ambito di unariflessione morale di stampo utilitaristico e e pragmatista, basatosul metodo di analisi dei casi etici – la cui radice ultima eAristotele;

� informatica, con il Progetto GNU e la Free Software Foundation diRichard Stallman, che considera il software non come merce macome elemento di liberazione ed emancipazione sociale – la cuiradice ultima e Norbert Wiener.

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Matrici dell’etica dell’Informatica

L’etica dell’informatica nasce come disciplina a se stante negli anni1980 da due matrici parallele e indipendenti:

� filosofica, con il libro di Deborah Johnson e l’articolo fondazionaledi Moor, che collocano la Computer Ethics nell’ambito di unariflessione morale di stampo utilitaristico e e pragmatista, basatosul metodo di analisi dei casi etici – la cui radice ultima eAristotele;

� informatica, con il Progetto GNU e la Free Software Foundation diRichard Stallman, che considera il software non come merce macome elemento di liberazione ed emancipazione sociale – la cuiradice ultima e Norbert Wiener.

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La novita del software libero

Richard Stallman, ultimo hacker della generazione del MIT Lab deglianni 1970, ritiene che la libera circolazione del codice sorgente e lasua possibilita di modifica sia la premessa per una relazione equa conl’utente, vale a dire dove e in grado di risolvere il problema se vuole.

Deluso dalla frammentazione di Unix, che ha portato i suoi compagnia intraprendere la via del software come merce, negli anni 1980 fondala Free Software Foundation per difendere il software posto sottolicenza GPL, che garantisce le liberta fondamentali del software.

Secondo Stallman, il software libero deve gradualmente sostituire ilsoftware proprietario, riprogrammando utilita e applicativi compatibilicon Unix in licenza GPL per poter infine sostituire Unix con un nuovosistema operativo.

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Critica del copyright

In Software libero, pensiero libero Stallman (1999) definisce ilcopyright come un:

monopolio artificiale imposto dal governo che limita il dirittonaturale degli utenti a copiare... Il software commerciale e unsistema antisociale – il sistema che sostiene che tu non hai ildiritto di condividere o modificare il software – e antisociale, eantietico, e quindi semplicemente sbagliato... perche basatosulla divisione del pubblico e sull’abbandono degli utenti senzapossibilita di cavarsela.

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Cosa significa libero?

Le liberta sono al centro del progetto GNU, e sono incrementali:

1. liberta 0: di eseguire il programma ovunque e per qualsiasi scopo;

2. liberta 1: di modificare il programma per le proprie esigenze, equesto implica l’accesso al codice sorgente;

3. liberta 2: di distribuire il codice, gratis o meno;

4. liberta 3: di migliorare il programma e distribuirne pubblicamentei miglioramenti, in modo tale che tutta la comunita ne possa trarrebeneficio.

La dimostrazione che free software non significa necessariamentegratis la da Stallman stesso. Nel 1985 infatti vende GNU Emacs sunastro per corrispondenza, a 150 dollari la copia.

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Limiti del progetto GNU

�Nel 1990 il sistema [operativo] GNU era quasi completo; l’unicacomponente maggiore che mancava era il kernel.� (Stallman, 1999).

La difficolta della FSF di rendere il kernel GNU (HURD) stabile rendescettica la comunita degli sviluppatori a partecipare. Inoltre, l’effettovirale della GPL non piace perche impedisce la combinazione con ilsoftware proprietario, e in ultima analisi rende difficile venderlo: moltivedono una possibilita di coesistenza tra il software libero e quelloproprietario.

Stallman risponde con un nuovo modello economico: regalare ilcodice, vendere il servizio di assistenza.

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Nel 1991 nasce Linux> From: torvalds@@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds)

> Newsgroups: comp.os.minix

> Subject: What would you like to see most in minix?

> Summary: small poll for my new operating system

> Message-ID: <1991Aug25.205708.9541@@klaava.Helsinki.FI>

> Date: 25 Aug 91 20:57:08 GMT

> Organization: University of Helsinki

>

> Hello everybody out there using minix -

>

> I’m doing a (free) operating system (just a hobby, won’t be big and

> professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing

> since april, and is starting to get ready. I’d like any feedback on

> things people like/dislike in minix, as my OS resembles it somewhat

> (same physical layout of the file-system (due to practical reasons)

> among other things).

>

> I’ve currently ported bash(1.08) and gcc(1.40), and things seem to work.

> This implies that I’ll get something practical within a few months, and

> I’d like to know what features most people would want. Any suggestions

> are welcome, but I won’t promise I’ll implement them :-)

>

> Linus (torvalds@kruuna.helsinki.fi)

>

> PS. Yes - it’s free of any minix code, and it has a multi-threaded fs.

> It is NOT protable (uses 386 task switching etc), and it probably never

> will support anything other than AT-harddisks, as that’s all I have :-(.

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Linux o GNU/Linux? Stallman vs. Torvalds

Fino al kernel Linux 0.11+VM (fine 1991) la licenza di Linus era diquesto tipo: “- It’s free (copyright by me, but freely distributableunder a very lenient copyright)”.

Dalla versione 0.12 (5 gennaio 1992), Linux passa alla GPL. Perche?“Perche il compilatore GCC e sotto GPL.”

Stallman allora minaccia di fare causa a chiunque usi Linux incombinazione con software non-GPL. La risposta di Torvalds esorprendente e creativa.

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Linus interpreta creativamente la GPL (1999, T.d.A.)

Abbiamo finito per decidere (o forse ho finito io perdecretare) che le chiamate di sistema non sarebbero stateconsiderate collegate al kernel. In altri termini, qualsiasiprogramma che giri sopra Linux non verra considerato protettoda GPL. Questa decisione fu fatta molto presto e ho addiritturaaggiunto un file speciale leggimi (vedi Appendice B) per esseresicuri che tutti potessero saperlo. Grazie a questo le aziendepossono scrivere programmi per Linux senza preoccuparsi dellaGPL. Il potere di Linux e tanto nella comunita di cooperazioneche ci sta dietro quanto nel codice stesso. Se Linux venisserapito – se qualcuno tentasse di farne e una versione proprietariae distribuirlo – tutta la sua appetibilita, che e essenzialmente ilmodello di sviluppo dell’open source, sarebbe perso per laversione proprietaria.

Goodbye, “free software”; hello, “open source”

Eric Steven Raymond e un hacker della generazione di Stallman.Autore di Fetchmail, uno dei primi contributori al progetto GNU.Nella primavera del 1993 scopre Linux e ne rimane folgorato.

Il 3 febbraio 1998 a Palo Alto, California, Raymond invental’espressione “open source”, in risposta all’annuncio dato dallaNetscape di rilasciare il codice sorgente libero in rete per il lorobrowser, avendo perso la “guerra dei browser” contro MicrosoftInternet Explorer. L’intento era evitare che il motore (Gecko) diNetscape fosse posto sotto licenza GPL: “dobbiamo far accettare ilsoftware libero nel mainstream corporate world” (Raymond, 1998).

Insieme a Bruce Perens, autore del Contratto Sociale Debian (ecoautore di Toy Story), fonda la Open Source Initiative (OSI), checertifica quali licenze seguono i requisiti open source.35 of 68

La cattedrale come contrapposizione del bazaar

[Il software] viene attentamente lavorato a mano da singoli oda bande di maghi che lavorano in silenzio, senza che alcunaversione beta veda la luce prima del momento giusto... [come inuna] cattedrale, da costruire in silenzio e reverenza (Raymond1997, T.d.A.)

Il sapere perpetrato dalla cattedrale e chiuso, esoterico; viceversa, ilsapere del bazaar e aperto, essoterico, al di la dell’apertura del codicesorgente.

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Il progetto GNU (ma non solo) come cattedrale

I programmi GNU sembravano “cattedrali”, monumentiall’etica hacker, impressionanti, pianificati in modo centralizzato,costruiti per durare nel tempo. [...] Linux (anche se era solo lapunta dell’iceberg) divenne cosı la prima vera e concretadimostrazione al mondo intero che la comunita hacker e ilmovimento per il software libero non era solo uno scoordinatogruppo di visionari idealisti e che le cose potevano realmente (edrasticamente cambiare) (Williams in Aliprandi 2005:21).

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Il bazaar di Raymond come mercato dell’abbondanza

[Il modello del bazaar] e un pullulare di progetti e approccidifferenti basati sulla rapidita dei rilasci... il mercato internodella reputazione della comunita esercita una sottile pressionesulle persone in modo che non si lancino dei progetti se non si eabbastanza competenti per seguirli (Raymond 1997, T.d.A.).

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Linux come prototipo del modello a bazaar

Lo stile di sviluppo di Linus Torvalds – rilascia spesso evolentieri, delega tutto quello che puoi, sii aperto fino allapromiscuita – arrivo come una sopresa. Nessuna costruzione acattedrale, silenziosa e riverente – invece, la comunita Linuxsembrava assomigliare a un vociante bazaar di approcci epriorita diverse (simboleggiate dai siti di archivio di Linux, cheaccettano proposte da chiunque), fouri dal quale sembravapotesse emergere un sistema coerente e stabile solo medianteuna successione di miracoli. Il fatto che questo stile a bazaarsembro funzionare, e funzionare bene, fu per me un vero shock(Raymond in Halvelik 2004: 119).

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Il punto di vista di Raymond...

Ci sono tre livelli, uno ideologico, uno pratico e unopersonale. Su quello ideologico... la differenza e molto chiara.Richard vuole coscientemente cambiare il mondo eesplicitamente, in una crociata morale. Se non prendi le sueargomentazioni morali astratte, non sposi la sua causa. La viache Linus Torvalds e io, e altri, hanno portato avanti epragmatica. C’e un livello pratico sul quale c’e un conflitto sulletattiche da usare per diffondere il messaggio. C’e anche unlivello personale in cui, be’, le persone hanno un ego e hannoinvestito nelle ideologie, e se parte di cio che pensi sia il tuopensiero rivoluzionario hai l’impressione te l’abbiano rubato,provi del risentimento (Raymond in Holmevik 2004:126).

...e quello di Stallman

La differenza fondamentale tra i due movimenti risiede neiloro valori, nel loro modo di guardare al mondo. Per ilmovimento open source, la questione se il software dovrebbeessere a sorgente aperto e pratica, non etico. Come si dicecomunemente, “open source e una metodologia di sviluppo, ilsoftware libero un movimento sociale”. Per il movimento opensource il software non libero e una soluzione subottimale. Per ilmovimento del software libero, il software non libero e unproblema sociale e il software libero e la soluzione.

Richard Stallman, Perche ’free’ (T.d.A.)

Linux come ‘oltreunix’ e ‘antimicrosoft’

Vedo Linux come qualcosa che non e Microsoft – unareazione contro Microsoft, ne piu ne meno. Non penso che avramolto successo nel lungo periodo. Ho guardato il sorgente e cisono pezzi buoni e pezzi non buoni. Un insieme disordinato dipersone hanno contribuito a questo sorgente, e la qualitacambia drasticamente.

Ken Thompson, 1999 (in Holmevik 2004:130)

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La selva dei sistemi operativi liberi all’anno 2000

Microsoft ha paura di Linux: il nuovo Davide controGolia?

1. OSS pone nel breve periodo una sfida diretta a Microsoft, aiprodotti e alla piattaforma, in particolare nell’area server. Inoltre, ilparallelismo intrinseco e lo scambio libero di idee in OSS habenefici che non sono replicabili nel nostro modello corrente dilicenze e pertanto presenta una sfida nella condivisione delle ideedello sviluppo nel lungo periodo [...].

2. Linux puo vincere finche i servizi / protocolli saranno cose utili.

3. Progetti OSS sono stati in grado di guadagnare terreno in molteapplicazioni server grazie al vasto utilizzo di protocolli semplici emolto utilizzati. Estendendo questi protocolli e sviluppandone dinuovi, possiamo impedire a progetti OSS di entrare nel mercato.

(Raymond Halloween I in Holmevik 2004:147)

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Linux diventa un fenomeno mediatico

Figura: Copertina di Wired, novembre 2003

Oggi, Linux e un marchio registrato da Linus Torvalds.

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L’entusiasmo: abbiamo cambiato il mondo

Quando vedi delle URL sui sacchetti della spesa, sui giornalipopolari, sui fianchi dei camion, alla fine di un film subito dopoil logo del produttore – quelle eravamo noi, l’abbiamo fatto noi.Abbiamo dato Internet alle gente comune. Abbiamo dato ilcalcio d’inizio di un nuovo mezzo di comunicazione. Abbiamocambiato il mondo. (Zawinski in Holmevik 2004: 127)

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Una valuazione della matrice informatica all’etica

Non si tratta di un’analisi del mondo, ma di un cambiamento delmondo dal di dentro. La posizione di rivoluzione sociale massimalistadi Stallman e minoritaria nel mondo software, mentre la visione diRaymond di coesistenza con il software proprietario riesce a faraccettare il software libero come un’alternativa di mercato.

D’altro canto, la filosofia del software libero si estende al di la delmondo del software, in particolare nel movimento Creative Commonsfondato da Lawrence Lessig, che trova un copyright morbido perfacilitare la circolazione dei prodotti culturali digitali legale,proponendo un nuovo modello di mercato – legge della coda lunga.

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Una valuazione della matrice informatica all’etica

Non si tratta di un’analisi del mondo, ma di un cambiamento delmondo dal di dentro. La posizione di rivoluzione sociale massimalistadi Stallman e minoritaria nel mondo software, mentre la visione diRaymond di coesistenza con il software proprietario riesce a faraccettare il software libero come un’alternativa di mercato.

D’altro canto, la filosofia del software libero si estende al di la delmondo del software, in particolare nel movimento Creative Commonsfondato da Lawrence Lessig, che trova un copyright morbido perfacilitare la circolazione dei prodotti culturali digitali legale,proponendo un nuovo modello di mercato – legge della coda lunga.

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Figura: La notizia della violazione del Cray francese, 1986 (Amici di HAL)

La matrice filosofica nasce in ritardo

Esempio di caso etico: nel 1986 un supercomputer Cray one deimilitari francesi viene hackerato da tre ragazzi che lasciano comefirma una frase beffarda (hacking bianco). L’opinione pubblicamondiale si spavento, perche quel computer controllava gliesperimenti di bombe nucleari francesi a Mururoa. Domanda: glihacker hanno commesso un crimine?

I filosofi morali si accorgono in quegli anni che esiste un vuoto nellepolitiche da seguire (policy vacuum), e quindi classificanoinduttivamente i casi etici dove sono coinvolti dei computer, allaricerca di un metodo di analisi. Non c’e dunque una riflessioneteoretica, inizialmente.

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La matrice filosofica nasce in ritardo

Esempio di caso etico: nel 1986 un supercomputer Cray one deimilitari francesi viene hackerato da tre ragazzi che lasciano comefirma una frase beffarda (hacking bianco). L’opinione pubblicamondiale si spavento, perche quel computer controllava gliesperimenti di bombe nucleari francesi a Mururoa. Domanda: glihacker hanno commesso un crimine?

I filosofi morali si accorgono in quegli anni che esiste un vuoto nellepolitiche da seguire (policy vacuum), e quindi classificanoinduttivamente i casi etici dove sono coinvolti dei computer, allaricerca di un metodo di analisi. Non c’e dunque una riflessioneteoretica, inizialmente.

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Caratteristiche dell’Etica dell’Informatica

Secondo Floridi (1999), sono cinque le caratteristiche fondazionalidella disciplina:

1. e logicamente argomentativa, con una tendenza al ragionamentoper analogia;

2. e empirica, con una tendenza all’analisi di scenario;

3. ha un approccio orientato alla risoluzione di problemi;

4. e intrinsecamente orientata a prendere decisioni;

5. e induttiva, perche basata sulla comparazione dei casi.

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Caratteristiche dell’Etica dell’Informatica

Secondo Floridi (1999), sono cinque le caratteristiche fondazionalidella disciplina:

1. e logicamente argomentativa, con una tendenza al ragionamentoper analogia;

2. e empirica, con una tendenza all’analisi di scenario;

3. ha un approccio orientato alla risoluzione di problemi;

4. e intrinsecamente orientata a prendere decisioni;

5. e induttiva, perche basata sulla comparazione dei casi.

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Caratteristiche dell’Etica dell’Informatica

Secondo Floridi (1999), sono cinque le caratteristiche fondazionalidella disciplina:

1. e logicamente argomentativa, con una tendenza al ragionamentoper analogia;

2. e empirica, con una tendenza all’analisi di scenario;

3. ha un approccio orientato alla risoluzione di problemi;

4. e intrinsecamente orientata a prendere decisioni;

5. e induttiva, perche basata sulla comparazione dei casi.

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Caratteristiche dell’Etica dell’Informatica

Secondo Floridi (1999), sono cinque le caratteristiche fondazionalidella disciplina:

1. e logicamente argomentativa, con una tendenza al ragionamentoper analogia;

2. e empirica, con una tendenza all’analisi di scenario;

3. ha un approccio orientato alla risoluzione di problemi;

4. e intrinsecamente orientata a prendere decisioni;

5. e induttiva, perche basata sulla comparazione dei casi.

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Caratteristiche dell’Etica dell’Informatica

Secondo Floridi (1999), sono cinque le caratteristiche fondazionalidella disciplina:

1. e logicamente argomentativa, con una tendenza al ragionamentoper analogia;

2. e empirica, con una tendenza all’analisi di scenario;

3. ha un approccio orientato alla risoluzione di problemi;

4. e intrinsecamente orientata a prendere decisioni;

5. e induttiva, perche basata sulla comparazione dei casi.

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Caratteristiche dell’Etica dell’Informatica

Secondo Floridi (1999), sono cinque le caratteristiche fondazionalidella disciplina:

1. e logicamente argomentativa, con una tendenza al ragionamentoper analogia;

2. e empirica, con una tendenza all’analisi di scenario;

3. ha un approccio orientato alla risoluzione di problemi;

4. e intrinsecamente orientata a prendere decisioni;

5. e induttiva, perche basata sulla comparazione dei casi.

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Il PAPA come tassonomia dell’etica dell’informatica

La prima classificazione dei casi etici segue gli ambiti d’uso, secondol’acronimo PAPA:

� intellectual Property: casi di pirateria del software;

� Accuracy: casi di mancata accuratezza nelle banche dati;

� Privacy: casi di violazione della riservatezza;

� Access: casi di violazione dell’accesso.

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Il PAPA come tassonomia dell’etica dell’informatica

La prima classificazione dei casi etici segue gli ambiti d’uso, secondol’acronimo PAPA:

� intellectual Property: casi di pirateria del software;

� Accuracy: casi di mancata accuratezza nelle banche dati;

� Privacy: casi di violazione della riservatezza;

� Access: casi di violazione dell’accesso.

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Il PAPA come tassonomia dell’etica dell’informatica

La prima classificazione dei casi etici segue gli ambiti d’uso, secondol’acronimo PAPA:

� intellectual Property: casi di pirateria del software;

� Accuracy: casi di mancata accuratezza nelle banche dati;

� Privacy: casi di violazione della riservatezza;

� Access: casi di violazione dell’accesso.

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Il PAPA come tassonomia dell’etica dell’informatica

La prima classificazione dei casi etici segue gli ambiti d’uso, secondol’acronimo PAPA:

� intellectual Property: casi di pirateria del software;

� Accuracy: casi di mancata accuratezza nelle banche dati;

� Privacy: casi di violazione della riservatezza;

� Access: casi di violazione dell’accesso.

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Property

La proprieta intellettuale e fondata sull’uso non esclusivo: se duepersone si scambiano una mela, avranno ciascuno una mela; se siscambiano un’idea, avranno ciascuno due idee.

Un problema noto e quello delle restrizioni d’uso del software:adottando il velo dell’ignoranza di Rawls, non posso giustificarleperche non so cosa pensa la comunita degli utenti.

Altro problema noto e il problema della responsabilita: per esempio,se il crash di Windows mi fa perdere i miei dati, perche sonoresponsabile io utente e non la Microsoft? E eticamente corretto?

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Accuracy

L’identita personale e giuridica, specie con la diffusione di internet, ediventata facilmente occultabile o manipolabile.

Chi e responsabile dell’autenticita e dell’accuratezza? Cosa succede achi non e accurato sui dati? Chi e responsabile?

Esempi concreti: carte di credito clonate, sabotaggio informatico(virus, worm, trojan, spyware. . . )

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Privacy

La protezione dei dati sensibili, per evitare frodi ma non solo, e unambito sempre piu urgente, soprattutto in societa come quella inglesedove la videosorveglianza e considerata un fatto normale. Alcuni casinoti:

� I cookies dei browser, che mantengono dati personali, spesso senzache l’utente sia consapevole,

� Facebook come collettore di dati personali a fini promozionali dimarketing sui suoi utenti senza richiesta esplicita agli stessi;

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Access

� Chi ha diritto all’accesso dei dati?

La risposta a questa domanda apre un ambito di politicadell’informatica e in ultima analisi di riflessione sulle nostredemocrazie occidentali, che sono nate in un contesto dominato dallatecnologia industriale sul modello broadcasting (una fonte, moltecopie in ricezione, no feedback diretto) invece che su un modello arete (ogni noto puo spedire e ricevere, feedback diretti)

� Recentemente, il caso etico piu interessante rispetto all’accessoriguarda il fenomeno Wikileaks, che da accesso libero ainformazioni riservate protette dai governi.

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Access

� Chi ha diritto all’accesso dei dati?

La risposta a questa domanda apre un ambito di politicadell’informatica e in ultima analisi di riflessione sulle nostredemocrazie occidentali, che sono nate in un contesto dominato dallatecnologia industriale sul modello broadcasting (una fonte, moltecopie in ricezione, no feedback diretto) invece che su un modello arete (ogni noto puo spedire e ricevere, feedback diretti)

� Recentemente, il caso etico piu interessante rispetto all’accessoriguarda il fenomeno Wikileaks, che da accesso libero ainformazioni riservate protette dai governi.

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Access

� Chi ha diritto all’accesso dei dati?

La risposta a questa domanda apre un ambito di politicadell’informatica e in ultima analisi di riflessione sulle nostredemocrazie occidentali, che sono nate in un contesto dominato dallatecnologia industriale sul modello broadcasting (una fonte, moltecopie in ricezione, no feedback diretto) invece che su un modello arete (ogni noto puo spedire e ricevere, feedback diretti)

� Recentemente, il caso etico piu interessante rispetto all’accessoriguarda il fenomeno Wikileaks, che da accesso libero ainformazioni riservate protette dai governi.

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Insufficienza del PAPA

Piu l’informatica diventa pervasiva, piu il PAPA dimostra essereinsufficiente come classificatore dei casi. Molti casi studio sonocomplessi e coinvolgono piu aspetti contemporaneamente, e nelcontempo nascono ambiti nuovi.

Negli anni 1990 si passa percio dal proporre griglie classificatorie apiuttosto dare metodo di analisi dei casi etici dell’informatica cheprescindano dall’ambito specifico.

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Nuovi ambiti 1/2

� accountability (responsabilita): il computer usato come caproespiatorio (“l’ha detto la macchina di farlo”) e il problema dellemolte mani (chi e responsabile dei bachi del codice quando iprogrammatori sono molti?)

� e-government: come l’ITC puo risolvere la crisi di rappresentanzadelle democrazie occidentali? Quanto i social network sono decisivinell’organizzare l’opinione pubblica, specie in paesi non occidentali(vedi il caso di Twitter e Facebook in Algeria)?

� machine ethics: l’agente robotico e responsabile delle proprie azioni(vedi il caso dei soldati robot in Iraq)?

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Nuovi ambiti 2/2

� digital divide: come risolvere il divario dell’accesso alle nuovetecnologie tra l’occidente e i paesi emergenti (caso di OLPC)?

� e-waste: il problema dell’inquinamento delle nuove tecnologie e delloro riciclaggio.

� violenza nei videogiochi: l’uso di videogiochi violenti spinge ivideogiocatori ad essere violenti?

� protezioni digitali: le protezioni ai documenti di prodotti culturali(film, file musicali, ebook) proteggono veramente gli editori odanneggiano il mercato?

� etc.

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Il metodo di analisi dei casi

Moor (1999) definisce quattro passi per l’analisi dei casi:

1. prima facie: cosa suscita emotivamente la lettura del caso, primaancora di qualsiasi riflessione? Bisogna tenerne conto.

2. fatti: a quali informazioni abbiamo accesso? Cosa e successo? Chiha fatto cosa (agenti morali)? Chi e coinvolto (pazienti morali)?L’informazione e completa o parziale?

3. passo deontologico: quali diritti sono stati violati? quali regolemorali sono applicabili?

4. passo conseguenzialista: a partire dalle conseguenze, venganotracciati i seguenti scenari: scenario peggiore, scenario migliore,scenario ottimale (il miglior “giusto mezzo”).

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Il metodo di analisi dei casi

Moor (1999) definisce quattro passi per l’analisi dei casi:

1. prima facie: cosa suscita emotivamente la lettura del caso, primaancora di qualsiasi riflessione? Bisogna tenerne conto.

2. fatti: a quali informazioni abbiamo accesso? Cosa e successo? Chiha fatto cosa (agenti morali)? Chi e coinvolto (pazienti morali)?L’informazione e completa o parziale?

3. passo deontologico: quali diritti sono stati violati? quali regolemorali sono applicabili?

4. passo conseguenzialista: a partire dalle conseguenze, venganotracciati i seguenti scenari: scenario peggiore, scenario migliore,scenario ottimale (il miglior “giusto mezzo”).

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Il metodo di analisi dei casi

Moor (1999) definisce quattro passi per l’analisi dei casi:

1. prima facie: cosa suscita emotivamente la lettura del caso, primaancora di qualsiasi riflessione? Bisogna tenerne conto.

2. fatti: a quali informazioni abbiamo accesso? Cosa e successo? Chiha fatto cosa (agenti morali)? Chi e coinvolto (pazienti morali)?L’informazione e completa o parziale?

3. passo deontologico: quali diritti sono stati violati? quali regolemorali sono applicabili?

4. passo conseguenzialista: a partire dalle conseguenze, venganotracciati i seguenti scenari: scenario peggiore, scenario migliore,scenario ottimale (il miglior “giusto mezzo”).

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Il metodo di analisi dei casi

Moor (1999) definisce quattro passi per l’analisi dei casi:

1. prima facie: cosa suscita emotivamente la lettura del caso, primaancora di qualsiasi riflessione? Bisogna tenerne conto.

2. fatti: a quali informazioni abbiamo accesso? Cosa e successo? Chiha fatto cosa (agenti morali)? Chi e coinvolto (pazienti morali)?L’informazione e completa o parziale?

3. passo deontologico: quali diritti sono stati violati? quali regolemorali sono applicabili?

4. passo conseguenzialista: a partire dalle conseguenze, venganotracciati i seguenti scenari: scenario peggiore, scenario migliore,scenario ottimale (il miglior “giusto mezzo”).

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I test sul caso analizzato (Barger 2008)1. test deontologico: chiunque puo usufruire della soluzione ottimale?

La soluzione ottimale tratta tutti gli esseri umani come fini, maicome mezzi?

2. test realista: la soluzione ottimale e naturale (in accordo con lanatura umana, l’ambiente, ecc.)? La soluzione ottimale ebilanciata o eccessiva da uno dei due “corni” del dilemma?

3. test pragmatista: c’e un accordo sociale (della maggioranza)sull’efficacia della soluzione ottimale? la soluzione ottimale eminmax (minimizza i costi, massimizza i benefici, per lamaggioranza)?

4. test esistenzialista: riprendendo la prima facie, la soluzioneottimale e la piu rispondente alla coscienza del giudice (analista delcaso)? Il giudice si e sentito libero di esprimersi o si e sentitoinfuenzato dagli altri? In che misura?

5. test finale: quale approccio filosofico e stato piu rilevantenell’analisi del caso? Perche?

I test sul caso analizzato (Barger 2008)1. test deontologico: chiunque puo usufruire della soluzione ottimale?

La soluzione ottimale tratta tutti gli esseri umani come fini, maicome mezzi?

2. test realista: la soluzione ottimale e naturale (in accordo con lanatura umana, l’ambiente, ecc.)? La soluzione ottimale ebilanciata o eccessiva da uno dei due “corni” del dilemma?

3. test pragmatista: c’e un accordo sociale (della maggioranza)sull’efficacia della soluzione ottimale? la soluzione ottimale eminmax (minimizza i costi, massimizza i benefici, per lamaggioranza)?

4. test esistenzialista: riprendendo la prima facie, la soluzioneottimale e la piu rispondente alla coscienza del giudice (analista delcaso)? Il giudice si e sentito libero di esprimersi o si e sentitoinfuenzato dagli altri? In che misura?

5. test finale: quale approccio filosofico e stato piu rilevantenell’analisi del caso? Perche?

I test sul caso analizzato (Barger 2008)1. test deontologico: chiunque puo usufruire della soluzione ottimale?

La soluzione ottimale tratta tutti gli esseri umani come fini, maicome mezzi?

2. test realista: la soluzione ottimale e naturale (in accordo con lanatura umana, l’ambiente, ecc.)? La soluzione ottimale ebilanciata o eccessiva da uno dei due “corni” del dilemma?

3. test pragmatista: c’e un accordo sociale (della maggioranza)sull’efficacia della soluzione ottimale? la soluzione ottimale eminmax (minimizza i costi, massimizza i benefici, per lamaggioranza)?

4. test esistenzialista: riprendendo la prima facie, la soluzioneottimale e la piu rispondente alla coscienza del giudice (analista delcaso)? Il giudice si e sentito libero di esprimersi o si e sentitoinfuenzato dagli altri? In che misura?

5. test finale: quale approccio filosofico e stato piu rilevantenell’analisi del caso? Perche?

I test sul caso analizzato (Barger 2008)1. test deontologico: chiunque puo usufruire della soluzione ottimale?

La soluzione ottimale tratta tutti gli esseri umani come fini, maicome mezzi?

2. test realista: la soluzione ottimale e naturale (in accordo con lanatura umana, l’ambiente, ecc.)? La soluzione ottimale ebilanciata o eccessiva da uno dei due “corni” del dilemma?

3. test pragmatista: c’e un accordo sociale (della maggioranza)sull’efficacia della soluzione ottimale? la soluzione ottimale eminmax (minimizza i costi, massimizza i benefici, per lamaggioranza)?

4. test esistenzialista: riprendendo la prima facie, la soluzioneottimale e la piu rispondente alla coscienza del giudice (analista delcaso)? Il giudice si e sentito libero di esprimersi o si e sentitoinfuenzato dagli altri? In che misura?

5. test finale: quale approccio filosofico e stato piu rilevantenell’analisi del caso? Perche?

I test sul caso analizzato (Barger 2008)1. test deontologico: chiunque puo usufruire della soluzione ottimale?

La soluzione ottimale tratta tutti gli esseri umani come fini, maicome mezzi?

2. test realista: la soluzione ottimale e naturale (in accordo con lanatura umana, l’ambiente, ecc.)? La soluzione ottimale ebilanciata o eccessiva da uno dei due “corni” del dilemma?

3. test pragmatista: c’e un accordo sociale (della maggioranza)sull’efficacia della soluzione ottimale? la soluzione ottimale eminmax (minimizza i costi, massimizza i benefici, per lamaggioranza)?

4. test esistenzialista: riprendendo la prima facie, la soluzioneottimale e la piu rispondente alla coscienza del giudice (analista delcaso)? Il giudice si e sentito libero di esprimersi o si e sentitoinfuenzato dagli altri? In che misura?

5. test finale: quale approccio filosofico e stato piu rilevantenell’analisi del caso? Perche?

Problemi fondazionali

Negli anni 1990 nasce l’esigenza di una riflessione teorica piu accortadella disciplina. La metaetica indaga le ragioni epistemologichedell’etica, nel nostro caso dell’informatica. Celebre l’obiezione diGottenbarn (1995):

�Perche un omicidio commesso con un bisturi non fa parte dell’eticadella medicina mentre un crimine informatica fa parte dell’eticadell’informatica? Allora perche non un’etica dell’automobile, odell’aviazione?!?�

Se la Computer Ethics e una collezione di casi etici particolari(Johnson), cos’e che la distingue dall’etica tout court?

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Problemi fondazionali

Negli anni 1990 nasce l’esigenza di una riflessione teorica piu accortadella disciplina. La metaetica indaga le ragioni epistemologichedell’etica, nel nostro caso dell’informatica. Celebre l’obiezione diGottenbarn (1995):

�Perche un omicidio commesso con un bisturi non fa parte dell’eticadella medicina mentre un crimine informatica fa parte dell’eticadell’informatica? Allora perche non un’etica dell’automobile, odell’aviazione?!?�

Se la Computer Ethics e una collezione di casi etici particolari(Johnson), cos’e che la distingue dall’etica tout court?

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Metaetica dell’informatica

Il modello Floridi & Sanders (2002) individua cinque prospettive aiproblemi fondazionali dell’etica dell’informatica.

1. NA (No Resolution Approach): i dilemmi sono insolubili perchemanca il fondamento teorico;

2. PA (Professional Approach): si tratta di un’etica della professionedell’informatico;

3. RA (Radical Approach): i computer stravolgono la societa e quindigli aspetti etici sono radicalmente nuovi;

4. CA (Conservative Approach): si tratta di istanze nuove dell’eticatradizionale;

5. IA (Innovative Approach): c’e bisogno di un framewrok macroeticoalternativo.

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Metaetica dell’informatica

Il modello Floridi & Sanders (2002) individua cinque prospettive aiproblemi fondazionali dell’etica dell’informatica.

1. NA (No Resolution Approach): i dilemmi sono insolubili perchemanca il fondamento teorico;

2. PA (Professional Approach): si tratta di un’etica della professionedell’informatico;

3. RA (Radical Approach): i computer stravolgono la societa e quindigli aspetti etici sono radicalmente nuovi;

4. CA (Conservative Approach): si tratta di istanze nuove dell’eticatradizionale;

5. IA (Innovative Approach): c’e bisogno di un framewrok macroeticoalternativo.

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Metaetica dell’informatica

Il modello Floridi & Sanders (2002) individua cinque prospettive aiproblemi fondazionali dell’etica dell’informatica.

1. NA (No Resolution Approach): i dilemmi sono insolubili perchemanca il fondamento teorico;

2. PA (Professional Approach): si tratta di un’etica della professionedell’informatico;

3. RA (Radical Approach): i computer stravolgono la societa e quindigli aspetti etici sono radicalmente nuovi;

4. CA (Conservative Approach): si tratta di istanze nuove dell’eticatradizionale;

5. IA (Innovative Approach): c’e bisogno di un framewrok macroeticoalternativo.

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Metaetica dell’informatica

Il modello Floridi & Sanders (2002) individua cinque prospettive aiproblemi fondazionali dell’etica dell’informatica.

1. NA (No Resolution Approach): i dilemmi sono insolubili perchemanca il fondamento teorico;

2. PA (Professional Approach): si tratta di un’etica della professionedell’informatico;

3. RA (Radical Approach): i computer stravolgono la societa e quindigli aspetti etici sono radicalmente nuovi;

4. CA (Conservative Approach): si tratta di istanze nuove dell’eticatradizionale;

5. IA (Innovative Approach): c’e bisogno di un framewrok macroeticoalternativo.

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Metaetica dell’informatica

Il modello Floridi & Sanders (2002) individua cinque prospettive aiproblemi fondazionali dell’etica dell’informatica.

1. NA (No Resolution Approach): i dilemmi sono insolubili perchemanca il fondamento teorico;

2. PA (Professional Approach): si tratta di un’etica della professionedell’informatico;

3. RA (Radical Approach): i computer stravolgono la societa e quindigli aspetti etici sono radicalmente nuovi;

4. CA (Conservative Approach): si tratta di istanze nuove dell’eticatradizionale;

5. IA (Innovative Approach): c’e bisogno di un framewrok macroeticoalternativo.

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Posizioni non piu sostenibili oggi

La posizione NA non e piu sostenibile perche i fondamenti teorici oggici sono.

La posizione PA e sempre stata difficile perche non e chiaro qual e lospecifico professionale dell’informatico, e nella maggior parte dei Paesinon esiste un Ordine professionale specifico. Inoltre, da almeno glianni 2000, la maggior parte degli utenti non e professionale, percio laposizione diventa per lo meno limitante.

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Posizioni non piu sostenibili oggi

La posizione NA non e piu sostenibile perche i fondamenti teorici oggici sono.

La posizione PA e sempre stata difficile perche non e chiaro qual e lospecifico professionale dell’informatico, e nella maggior parte dei Paesinon esiste un Ordine professionale specifico. Inoltre, da almeno glianni 2000, la maggior parte degli utenti non e professionale, percio laposizione diventa per lo meno limitante.

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La situazione oggi

Molti filosofi dell’informatica prendono la posizione CA, che ha ilvantaggio di recuperare la tradizione della filosofia morale ma losvantaggio di perdere specificita.

La posizione RA esiste ma e minoritaria: si basa sul fatto che letecnologie informatiche hanno portato l’umanita a una situazionenuova e irreversibile intrattabile nei termini filosofici tradizionali.

Floridi propone un approccio innovativo (posizione IA) che sta in traCA e RA. E denominato Etica dell’Informazione, coerente con laFilosofia dell’Informazione gia delineata.

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La situazione oggi

Molti filosofi dell’informatica prendono la posizione CA, che ha ilvantaggio di recuperare la tradizione della filosofia morale ma losvantaggio di perdere specificita.

La posizione RA esiste ma e minoritaria: si basa sul fatto che letecnologie informatiche hanno portato l’umanita a una situazionenuova e irreversibile intrattabile nei termini filosofici tradizionali.

Floridi propone un approccio innovativo (posizione IA) che sta in traCA e RA. E denominato Etica dell’Informazione, coerente con laFilosofia dell’Informazione gia delineata.

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La situazione oggi

Molti filosofi dell’informatica prendono la posizione CA, che ha ilvantaggio di recuperare la tradizione della filosofia morale ma losvantaggio di perdere specificita.

La posizione RA esiste ma e minoritaria: si basa sul fatto che letecnologie informatiche hanno portato l’umanita a una situazionenuova e irreversibile intrattabile nei termini filosofici tradizionali.

Floridi propone un approccio innovativo (posizione IA) che sta in traCA e RA. E denominato Etica dell’Informazione, coerente con laFilosofia dell’Informazione gia delineata.

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Etica dell’Informazione

Floridi (2010, ed.) definisce il suo paradigma etico come una basecomune delle basi etiche tradizionali a partire dal concettoepistemologico di infosfera gia visto, ontologicamente agnostica: nonesiste una realta ultima, ma diversi livelli di astrazione.

L’assunto e che senza informazione non c’e azione morale (conditiosine qua non).

Si tratta di un’etica non-classica perche non basata sull’uomo alcentro (non-antropocentrico), come l’antispecismo o la Land Ethics,senza bisogno di trascendenza.

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Tratti specifici dell’Etica dell’Informazione

Il punto di partenza non e l’agente ma il paziente morale assuntocome vittima. La domanda fondamentale diventa: a chi nuocel’azione?

L’analisi e sull’ecologia dell’informazione, vista come base ancoraprima della nozione di vivente: la responsabilita dell’homo poieticus edi proteggere la diffusione dell’informazione.

Maggiore il livello di informazione dell’agente, maggiore laresponsabilita. La prospettiva informazionale permette di confrontarein un unico ambiente agenti umani, animali, vegetali, robotici,software, avendo come minimo comun denominatore il fatto di essereinformazionali.

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Osservazioni conclusive

L’Etica dell’Informazione e diventato il paradigma dominante dellaComputer Ethics e quindi ogni proposta alternativa va valutata inriferimento ad esso.

Il metodo dell’analisi dei casi etici e ben definito, mentre gli ambiti diapplicazione sono costantemente in crescita, dando sempre nuovepossibilita di ricerca.

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Grazie dell’attenzione!

Domande?

Bibliografia, proposte, idee & commenti:

federico.gobbo@uninsubria.it

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http://www.slideshare.net/goberiko/

CC© BY:© $\© C© Federico Gobbo 2012

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