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Edito in proprio Napoli, Novembre 2015
ISTITUTO BENALBA PER L’AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE
QUADERNI PER L’INNOVAZIONE METODOLOGICA
Dall’Autovalutazione al Miglioramento
del Sistema Scuola
A cura della dott.ssa Dorotea Scoppa
L’ autovalutazione del sistema scuola
Previsto dal Regolamento approvato dal C.d.M. il 24/08/2012 nel quale ogni scuola, nell’ambito della propria autonomia, è invitata ad interrogarsi sulla qualità del servizio offerto al fine di scegliere responsabilmente processi di miglioramento per migliorarlo e qualificarlo.
Con il DPR 80/2013 prende avvio il “Sistema Nazionale di Valutazione” il Regolamento del S.N.V. definisce un sistema nazionale di
valutazione
articolato su tre “gambe”
1. Istituto nazionale di documentazione
2. Istituto nazionale per la valutazione
3. Corpo ispettivo
IL QUADRO NORMATIVO DEL D.P.R. 80/2013
ISTITUZIONI COINVOLTE
Art 1) definizione dei soggetti coinvolti:
a)Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di
istruzione e formazione
b) Indire: Istituto nazionale di documentazione,
innovazione e ricerca educativa
c)Contingente ispettivo: contingente di dirigenti di seconda fascia con funzione
tecnico-ispettiva, appartenenti alla dotazione organica dirigenziale del Ministero,
che svolgono attività di valutazione nei nuclei di cui all’Art. 6 del decreto 80
Finalità e Fasi del D.P.R. 80/13
Le finalità dell’S.N.V:
1. il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli
apprendimenti
Le fasi :
1. Autovalutazione
2. Valutazione esterna
3. Azione di miglioramento
4. Rendicontazione sociale
Valutazione Esterna
Nell’art. 6) è espresso il procedimento di valutazione e
dell’interazione tra autovalutazione e valutazione esterna, che
interviene in una seconda fase: la valutazione esterna parte proprio
dal rapporto di autovalutazione prodotto dalle scuole, e servirà ad
integrare i piani di miglioramento in esso abbozzati.
AUTONOMIA VALUTAZIONE
E MIGLIORAMENTOPer attivare il processo virtuoso della valutazione ai fini del miglioramento è necessario portare a compimento il percorso dell’autonomia scolastica fermo al DPR 275 del 1999
Perchè:
Valutare sistemi che non godono di piena autonomia significa ridurre l’intervento ad uno sterile adempimento burocratico, con l’effetto di attivare solo funzioni di controllo, ispezione e successiva sanzione
Si può trarre beneficio dalla valutazione solo se si è poi in condizione di poter intervenire significativamente sui punti di debolezza evidenziati dall’autovalutazione prima e dalla valutazione esterna dopo, innescando successivi processi di miglioramento.
L’autovalutazione, oggi RAV da parte delle scuole e il miglioramento, rappresentano i momenti in cui la scuola esercita appieno la propria autonomia hanno come diretto referente e responsabile il Dirigente Scolastico, per il quale, infatti, a giorni saranno definiti i criteri e le modalità di valutazione.
Autovalutazionecosa fa Invalsi
Elaborazione di un rapporto di un formato elettronico che la scuola dovrà compilare RAV
Mette a disposizione delle singole istituzioni scolastiche strumenti relativi al procedimento di valutazione, nello specifico, così come indicato dalla normativa, Invalsi ha il compito di valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione;
Valutazione esterna cosa fa Invalsi
Seleziona e forma esperti per i nuclei di valutazione esterna
Definisce indicatori di efficienza ed efficacia in base ai quali l’S.N.V. individua le scuole nelle quali inviare i valutatori esterni
Individuazione del 10% delle scuole da sottoporre a verifica
Cosa fa l’INDIRE
Concorre a realizzare gli obiettivi del S.N.V.
Supporta le istituzioni scolastiche nella definizione ed attuazione dei piani di miglioramento della qualità dell’offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti, autonomamente adottati dalle stesse
Cura il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla diffusione e sull’utilizzo delle nuove tecnologie, attivando coerenti progetti di ricerca tesi al miglioramento della didattica,
Cura gli interventi di consulenza e di formazione in servizio del personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario e dei dirigenti scolastici, anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni scolastiche”
Definizione di un modello di piano di miglioramento
Cosa fa il contingente ispettivo
Concorre a realizzare gli obiettivi dell’S.N.V.
Coordina i nuclei di valutazione esterna
Cosa fa il MIUR
Individua le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione, che costituiscono il riferimento per le funzioni di coordinamento svolte dall’Invalsi, nonché i criteri i criteri generali per assicurare l’autonomia del contingente ispettivo e per la valorizzazione del ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione”.
Fornisce dati strutturali in suo possesso con il Fascicolo Scuola in Chiaro utili nel processo di autovalutazione e complilazione del RAV
Cosa fa il Dirigente Scolastico nel S.N.V.
Sono direttamente riconducibili al DS la gestione e l’organizzazione dell’istituzione scolastica
Promuove la cultura dell’autovalutazione
E’ direttamente responsabile della stesura del RAV
E’ direttamente responsabile della stesura del Piano di Miglioramento
La finalità della valutazione è il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti
con particolare attenzione:
Alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico;
Alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei
livelli di apprendimento degli studenti;
Al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
Alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro.
(Direttiva n.11 del 18 settembre 2014)
Anno scolastico 2014-2015
AUTOVALUTAZIONE
Il RAV è stato pubblicato a luglio di quest’anno,
con una proroga a settembre per un eventuale
aggiornamento.
Definizione di priorità- obiettivi di processo –
traguardi