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Definizionidici+à:concettieteorienellageografiaurbana
Secondaparte
• Dueulterioridistinzionihannoachevedereconla
• “geografiadella città”la“geografiadellecittà”
• Nascitadell’ecologiaurbana
• Lacosiddetta“ScuoladiChicago”esempiodelprimoapproccio constudi(1915-1940)a
partiredall'osservazionediChicago.
• RobertEzraPark,ilgruppo(ErnstBurgess,Roderik McKenzie,LuisWirthetc.)pubblica,
nel1925,unvolumeintitolatoTheCity,manifestodell’“ecologiaurbana”.• Purdiscostandosidall'approccioorganicistaeispirandosialnaturalismo,laScuoladi
Chicagosioccupadeiproblemisocialiedelleformedisegregazione/assimilazione
legateaiprocessid'immigrazionenellegrandicittàamericane.
• Iltermine“ecologia”derivaessenzialmentedall'intenderelacittàcomeun“ambiente”:
considerandola“competizione”perl'occupazionedellospazio,sistudianoleformedi
“adattamento”messeinattodagliindividuiedallecomunitàdidiversaorigineche
giungonoaChicago.
• Nel1900,aChicago,comeancheaNewYork,piùdellametàdellapopolazioneeranata
fuoridagliStatiUniti:Chicagocontavaappena4.500abitantinel1840echediventata
unametropolidioltreunmilionenel1890,eraggiuntoitremilioniemezzonel1930.
• complessaagglomerazionemultietnica:oltreaimigrantiruralidelMiddleWestc’erano
comunitàslave,tedesche,polacche,scandinave,irlandesi,italiane,lituane,cinesiecc.,
senzadimenticarelapresenzadicospicuigruppidiorigineebraica(Coulon,1992).
• studiempiricidellaScuoladiChicago
• L'osservazioneempiricadelletrasformazioniurbanespingela
scuoladiChicagoaconsiderarelecittàcomedei“laboratorisociali”eainteressarsiaiprocessididisorganizzazionee(ri)organizzazione delleconfigurazionispaziali:ovveroastudiarel'evoluzioneurbanachevadalghettoalmelting pot.
• individuanozone,limitiemarginidellediverse“regioni
naturali”(cioèdizoneurbaneomogeneenonprodotteda
ritagliamministrativi)
• edelle“regionimorali”(cioèdiraggruppamentisociali
caratterizzatidaparticolaristilidivita)chericompongonoil
“mosaico”deipiccolimondidellacittà.
• Dalpuntodivistametodologico,laScuolaprivilegiastrumenti
d'indaginequalitativa,senzatralasciaretuttavial'usodellastatistica,perpoiprodurreschemispazialicheintendono
spiegareilfunzionamentourbanonelsuocomplesso.
• schemaperzoneconcentriche
• Ilprimoschema,del1925 diBurgesssibasasull’analisi
dell’ecologiasocialediChicagoeproponeuna
modellizzazione“perzoneconcentriche”.• Attornoalcentrodegliaffari(CBD,ovveroilCentralBusiness
Discrict)denominatoloop,siorganizzanodiversecorone(opartidiqueste)dipopolamentoomogeneo,
– caratterizzatedaalloggiabitatidamigranti(slums)suddivisiper
origineetnica(LittleSicily,Chinatown,Ghetto...),prossimiazone
malfamateemalavitose;
– seguonoquartieri“neri”eresidenzedilavoratoriimmigrati;
– zonediabitazioniindividualiecondominiiperleclassiborghesi;
– leareeresidenzialipiùricchesidispongonoversol'esterno,come
anchelezoneincuiabitanoipendolari.
Talemodellodidistribuzione,assaisegregativo,individuauno
“scivolamento”acaratteresociale,etnicoeresidenzialedalcentroversoleperiferie,cheimplicaneltempolospostamentoel'occupazionesuccessivadizonedapartedicomunitàegruppiinrelazionealladiversacapacitàdiascesasociale.
• Schemaasettoriradiali• Ilsecondoschema,Hoyt nel1939(Thestructure and
Growth ofResidential Neighborhood inAmericanCities),
derivadallostudioempiricodialcunedecinedicittàdegliStatiUnitiedescriveunmodellodisviluppourbanoorganizzatosullabasedi“settoriradiali”.Considerandoilcriteriodeiredditiequellodelvaloreedell'usodelsuolo,l'autorerilevaunadistribuzionechesisviluppalungoleprincipaliviedicomunicazioneedi
trasporto.
• Tenendoanchecontodegliinsediamenticommercialie
industriali,evidenziainoltrecheleresidenzepiùricche
seguonolospostamentodegliuffici,dellebancheedei
centricommerciali.
• Schemaanucleimultipli
• Inrispostaatalemodello,Chauncy HarriseEdwardUllman 1945unoschemapiùsofisticato,detto“anucleimultipli”,checombinacerchi,settorienuclei(Fig...).
• Iprocessidicrescitaurbanaindividuatidalloschemadescrivono
unacittàesplosaediffusaincentriprincipali,centrisecondariequartieriperiferici(suburbs),chesisviluppainrelazioneall’evoluzionedelleformedellamobilitàeallospostamentodegli
insediamentiindustriali.
• Loschemarappresenta(perprimo)laframmentazionedellearee
urbane,laspecializzazionefunzionaledipartidicittàel’emergere
deiprocessidellasuburbanizzazione.
• Talischemisonoservitiperlungotempoaispirarealtreanalisie
approcciallostudiodellacittà,comeadesempioquelli
dell'ecologiafattoriale,cioèl’applicazionedell’analisifattoriale
(tecnicastatisticacheselezionagliandamentidiunaseriedi
variabililinearialfinediridurrelacomplessitàdeifattoriche
spieganounfenomeno)avariabilirelativeallapopolazioneurbana,dalpuntodivistademografico,socio-economico,residenzialeecc.
• DallecittàdelIIIMondoaquelledelSudglobale• Neldopoguerra,(PierreGeorge),apreaunavisionepiùampia
erivoltaastudiarelecittàdeipaesiaeconomiadettaallora
“sotto-sviluppata”.
• Quest’attenzioneporteràallacomparsadiunaveraepropria
categoriaurbanagrazieall'operadelgeografobrasilianoMiltonSantoschepubblicanel1971Les villes du TiersMonde,studiandolasovraurbanizzazione dellecittàcontemporaneedefinitepre-industriali.
• NeglianniOttanta,insiemeall'ideadiunacittàdelTerzo
Mondo,prenderàpiedeladefinizionedi“cittàinviadi
sviluppo”e,poi,apartiredall'ultimodecenniodelNovecento,
saràsuccessivamenteindividuatalacategoriadi“cittàdelSud
delmondo”e,conriferimentoalfenomenodella
globalizzazione,quelladi“cittàdelSudglobale”,dove“Sud”
staaindicareunasortadiparadigmadeldisagiourbano
contemporaneo.
• Rivoluzionequantitativa
• Cinquanta,dapprimainambitoanglosassoneepoianchein
altripaesi,la“rivoluzionequantitativa”(Dematteis e
Vagaggini,1976)induceunrinnovamentodellageografia
urbana.
• Iltentativodiapplicareilmetodoscientificoallostudiodelfenomenourbanoportaaconcentrarsisullecaratteristicheeconomicheefunzionalidellecittà.
• ApartiredalmodellodellelocalitàcentralidiWalter
Christaller del1933edaquellodiAugustLösch del1940,i
geografisidedicanoprincipalmenteall’analisispaziale.
• Lageografiaurbanasirivolgecosìprevalentementealla
ricercadileggiuniversalieastrattechepermettanodi
spiegarelalocalizzazionedegliinsediamentiurbaniedelle
attivitàeconomicheall’internodellecittàedidefiniremodelli
interpretativigenerali,comelaregolarango-dimensione,in
cuiladotazionefunzionaledeicentrièdirettamenteconnessa
allalorodimensionedemografica(Dematteis,1993).
• Neo-marxisti
• Imodellidell’analisispazialesonoincapacidiconfrontarsiconiproblemidi
povertàeineguaglianzachepervadonolecittàdelmondooccidentale.
• Nasconostudidiapprocciomarxistachedefinisconounquadroteorico
alternativopartendodalla
• - teoriastrutturalista,
• attentaalruolorivestitodallestrutturesociali,economicheepolitichedominanti
• percapireimodellidicomportamentoumano,
• intendendosuperareletipologieelaboratesubasemeramentestatistica,
• lageografiaurbanadeglianniSettantaspostafinalmentel'analisisulpianopoliticodellecontraddizioniedeiconflittisocialigeneratidalsistemadiproduzionecapitalistadicuila“strutturaurbana”èespressione.
• Lacittà,fornendounambientefavorevoleall’accumulazionedelcapitale,èinfattiintesacomeparteintegrantedelmododiproduzionecapitalistadelqualesidenuncianoleingiustiziesocio-spazialieleineguaglianze.
• Sitentadidemistificarel'ideologiadelleclassidominantiediragionaresullo
spaziocome“prodottosociale”,esplorandoleproblematichedel“dirittoallacittà”(Lefebvre,1968),della“giustiziasociale”inambitourbano(Harvey,1973)e,piùingenerale,della“questioneurbana”(Castells,1974).
• Immaginierappresentazionidellacittà
• Suunaltroversante,sischiuderannopoinuove
prospettivegrazieallericerchesullepercezioniele
rappresentazioni,sull’immagineel’immaginariodellecittà,dicuiKevinLynch,conilsuolibroTheImageoftheCity (1960),puòessereinqualchemodoconsiderato
unapripista.
• Gliapportidella“geografiaumanistica”(Tuan,1974;
1977)operanounulteriorespostamentoepistemologico,
cheportaprogressivamenteigeografiasuperarel’analisi
esclusivadel“visibile”urbanopermetterloinrelazione
congliaspetti“invisibili”ripostinellerappresentazionicollettiveenellasoggettivitàindividuale.
• Correntidellageografiaculturaleurbanaedelcosiddetto
culturalturn,neltentativodiintegrareledimensioni
culturaliesocialiallageografiaeconomica.
• Attore,interazione,azione
• lerappresentazionicollettiveelasoggettivitàindividualeportaa
confrontarsiconisoggettisocialivistinonpiùsolocomeastratti“oggetti”diricerca(daindividuare,contare,classificareecc.),macomeattori dotatidiintenzionalitàedipossibilitàdiazione,produttoridipratiche,portatoridiemozioni,sogniepaureneiconfrontidellecittàincuiabitano.
• lacategoriadi“attore”sinutredeglistudidegliscienziatipolitici
cheanalizzanoiprocessidecisionalinonpiùutilizzandounavisione
giuridico-formaledell’eserciziodelgoverno,maricostruendoil
ruolospecificoesercitatodaisingolioda“attoricollettivi”(istituzioni,organizzazioniformalienon),imeccanismiconcretidi
interazionefradiessi,
• inuncontestosegnatosemprepiùdaldecentramentopolitico-amministrativoedallarivendicazionediresponsabilitàediruolidecisionaliautonomidapartedivecchienuoviattorisullascenaurbana(accountability eempowerment,cfr.cap.7).
• ClaudeRaffestin (1981) enfatizzailruolodegliattorisintagmatici(cioè
degliattoricherealizzanounprogramma)nella“territorializzazione”
dellospazio(equindinellacostruzionedelterritorio).
• gliattiterritorializzanti (didenominazione, cioècontrollosimbolicodellospazio;reificazione,cioècontrollopratico;strutturazione,cioècontrollosensivo)leattivitàprincipaliattraversocuigliattoricostruisconoilterritorio.VEDIFILETERRITORIO
• L’interpretazionedelruolodegliattorinellageografiasiconsolidapoi
soprattuttoattraversolaricercadigeografifrancofoni(Lévy;Lussault),
chericonosconocomelostatutodiattorerilevipiùchedellafunzioneesercitatadauncertosoggetto,soprattuttodallapostura,dalcomportamentoedallavolontà,equindidallaintenzionalitàassociataaunaposizionepiùomenostrategicaall’internodiuncertocontestoterritoriale(i.e.unacittà).
• l’attoreèvistocomemotoredellacostruzioneedelcambiamentodei
sistemisocio-spaziali,adiversescale:leazioni,chepossonoesprimersisiaattraversodiscorsisiaattraversopratiche,sonoinfattiinseriteinungiococontinuodiinterazioneconaltriattori. Attore,interazioneeazionediventanocosìparoled’ordine concuicisiinterrogasullamolteplicitàelaframmentazionedeigruppisociali,siasulledinamichedelpotere,dellapoliticaedellepolitichedellaenellacittà.
• “geografiadelle città”
• Osservaentitàpiùvastechevannodescritteascalamacro-
territoriale epossiamoindividuaredueaspettiprincipali
• Ilprimoèconnessoall’affermarsidell’approcciosistemiconelledisciplineterritorialicheconsidera“lacittàcomeunsistemainunsistemadicittà”.Perdescriverelanaturadellacittà,lerelazioniinterneedesternenonsonoconsiderate(e
considerabili)separatamente,masonocompreseinun’unica
struttura.Percapirecomesimodifica,cresceodeclinaunacittà,si
ritienenonpiùsufficienteguardareallasingolacittà,maènecessario
considerareilsistemapiùampiodicuiilsingolocentroèparte.
• Ilsecondoaspettorimandainveceallarappresentazionereticolaredelterritorioedellacittà. Sidescriveun’organizzazionespazialecontinua,larappresentazionereticolaremettein
evidenzaleinterazionifraluoghinoncontigui,«lamobilità,iflussi,le
relazioni“orizzontali”ingenere».
• *Teoriasistemica
• pensarelacittàcomeunsistemavuoledire,secondoDematteis,
vederla
• comeuninsiemedielementilegatitralorodacerterelazionieperciòinteragentiinmodotalecheognivariazionenegliattributidiunelemento(ilredditonelsettoredibase,iltassodiattivitàdeiresidentiecc.)generavariazioniacatenaneglialtrielementie
quandolacatenasichiudesihaun’ulterioremodificaperretroazione
nell’elementodipartenza(1993,p.88).
• Lostessovaleperquantoriguardalerelazionifra città: ognicittà,intesacomeunsistema,ècollegataadaltredarelazioniescambi.
• isistemidicittàsonouninsieme,nazionaleoregionale,dicittàinterdipendenti,di
modocheognicambiamentosignificativonelleattivitàeconomiche,nellastruttura
professionale,nelredditoonellapopolazionecomporta,direttamenteo
indirettamente,lamodificazionedelleattivitàeconomiche,dellastruttura
professionale,delredditoodellapopolazionediunoodituttiglialtrielementi
dell’insieme.
• *
• Questedefinizioniconsideranoilsistemaurbanocome
unsistemasemplice,regolatodarelazionidicausa-
effetto.
• Inrealtàquelliurbanisonosistemicomplessi,lecuivariazioninonsonoprevedibili.Glistudisuisistemi
complessi,dimatricefisico-chimica,biologicao
ciberneticapermettonodiconcettualizzarequelliurbani
comesistemiincuilemodificazioniesternenondeterminanoicambiamentiinterni,maforniscono
unicamentedegliinput,chevengonopoirielaborati
internamenteinmanieraautonoma,dandooriginea
rispostenonprevedibiliapriori.
• isistemiurbanisitrasformanocontinuamenteperl’azioneel’interazionediprocessiinterniedesterni.
• *
• Approccioreticolare
• Sullateoriasistemicasibasalarappresentazione
reticolaredelterritorioedellacittà,cioèl’ideacheisistemiurbanipossanoesseredescrittinonsolocomeareeonuclei,macomeuninsiemedicentri(inodi)legatifralorodarelazionidispiegateadiversascala,regionale,nazionaleotransnazionale:«lerelazioniesterne[…]nonsonoun’aggiuntaopzionaleperteorizzare
lanaturadellecittà.Leconnessionicostituisconolavera
raison d’être dellecittà»
• èpossibileindividuaretremodelligeneralidiretiurbane,
• *
• Ilprimomodellodelleretiagerarchiadeterminatadescriveunsistemareticolareabaseareale,incuilacittà
controllailsuohinterland:unacittàchedomina,dal
puntodivistamilitare,laregione;gestisce,dalpuntodi
vistapolitico,ilterritoriocircostantepiùomenovasto;
organizzaimercatiedistribuisceibenieiservizi
nell’areadigravitazionepostaalsuointorno.
• Ilriferimentoè,inquestocaso,lateoriadellelocalità
centralichedescrivelareteurbanadiunsistema
preindustriale:unsistemagerarchicoapiùlivelli,nelqualelagerarchiaderivadalladifferenziazionedeilivellifunzionalideidiversinodi,alorovoltalegatiallerispettiveareedigravitazionesecondoilprincipiodellaprossimità.
*
Ilsecondomodello(delleretimultipolari)considerainvecelerelazionifrai
nodidellaretesullabasedellacomplementarietàfunzionalefraicentri,
comeavvenivanell’economiaindustrialedellafase“fordista” relazioni
simmetricheoasimmetriche,gerarchicheomeno.Irapportinonsonodeterminatidallaprossimitàalmercato,madaitipidi
attivitàpresentineidiversicentri.
Quandoinun’areadidimensionimacroregionali piùsistemiurbanicontiguisonocollegatifralorodarelazionifunzionalipreferenziali,incuinodieinterazioniaretesonoparticolarmentedensi,puògenerarsiununicomega-sistemaurbano,definitodaJeanGottmann,nel1961,megalopoli (fasciacostieranelNord-EstdegliStatiUniti),èconsideratadall’autorecomel’espressioneemergentedellastrutturaurbananeipaesi
sviluppati.
Costituisceunacostellazioneurbanaanucleimultiplichesiestendeper
distanzechevarianodaalcunedecinefinoadcentinaiadichilometri,
integrandospazinonedificatieospitandounapopolazionecomplessivadi
almeno25milionidiabitanti.
Altremegalopolieincontestidiversisononell'areadeiGrandiLaghinegli
StatiUniti,inGiapponeonelMediterraneooccidentale…
• *
• ilterzomodello(delleretiequipotenziali)descrivel'indifferenza
localizzativaincuiogninodopuòessereteoricamenteconnesso
conognialtro.
• Èquestaunasituazionetipicadellapiùrecenteeconomiadell’informazione,organizzataperretiinterconnesse,incuiinodidilivellosuperiore,lecosiddettecittàglobali (Sassen)controllanolareteglobaledeiflussiedegliscambi
• lecittàsonovistecomecentrinonperilcontrolloesercitatosui
lorohinterland,quantoperl’accessoalleretisovra-locali,
intrattenendocosìrelazioniancheconcentrigeograficamente
lontani,mavicinidalpuntodivistadellefunzionilocalizzateal
lorointerno.
• Lapresenzadicollegamentierelazionisvincolatidalla
prossimitàfisicafraicentrifaemergereprocessicompetitivifralecittàperattrarreinvestimentieimprenditoriesterni.Questacompetizionepuòessereanchegiocataalribassoo,all’opposto,
puòdeterminarelavalorizzazionedei“vantaggicompetitivi
locali”,cioèdiquellecondizionierisorsepotenzialispecifiche
deidiversimilieu urbani.
Strutturagerarchicatradizionale
Strutturapolarizzata,organizzatasu
duelivelli
Strutturareticolare
Strutturamistaoditransizione(sovraimposizione distrutture
gerarchicheadalberoedistrutturereticolarifradistrettiindustriali)
• *• Post-industrialeepost-moderno• DavidHarveyapproccioneo-marxistacheindagasulsenso
dellerealtàurbane“post-industriali”:«l'emergeredimodi
piùflessibilidiaccumulazionedelcapitaleeunanuovafase
di“compressionespazio-temporale”nell'organizzazionedel
capitalismo».
• grazieallosviluppodelletecnologieditrasportoetelecomunicazione,lospaziosembra rimpicciolirsi,liberandosidaivincolidellaprossimitàgeografica.Iltempo,
adesempioquellodeicicliproduttiviodelconsumo,si
accorciafinoadesseretuttocompresonelpresente,
producendoformesocio-economico-culturalidefinite“post-
moderne”.
• (quandoaSant Louisvienedemolitoilcomplessoabitativodi
Pruitt-Igoe),cheriproduceunfamosoedificiodiLeCorbusier,
una“macchinaperabitare”ormaiinadeguataedegradata.
• *
• sidiffondeunaseriedisuffissi“post”qualcosa(post-
industriale,post-fordista,post-moderno,post-socialista,
post-urbano,post-metropolitano...)chetentanodicogliere
ilcambiamentoapartiredagliultimiduedecennidel
Ventesimosecolo.
• TayloreLang(2004),individuanofinoa100nuoviconcetti
emersidall'analisidellaletteraturadegliultimi
cinquant'anniesuddiviseindueprincipalicategorie
• “inomidatiallenuoveformemetropolitane”
• “inomidatiallerelazionifralecittà”
nelprimocaso,laedge city(cfr.cap.3)e,nelsecondo,laworldcityhierarchy.
• Edge cityèintrodottaneglistudiurbaniperlaprimavoltadaGarreau
nel1991Edge City:LifeontheNewFrontier. letteralmentelacittà-
margine corrispondequeglispaziurbanizzatiedificatioltreimargini
urbaniinlocalitàdistantidalcentro,manonperifericiintermini
socialiedeconomici,poichéautonomidalpuntodivistafunzionale.
• un’Edge citycorrispondeacinquesemplicicriteri:
– almeno500.000mqdispaziodisponibileperuffici;
– 60.000mqopiùdispaziocommerciale;
– piùpostidilavorochestanzedaletto;
– l’identificabilitàdelluogodapartedeicittadini(sensodiappartenenzae
identitàcollettiva);
– ilnonesserestatonientedisimileaunacittàneidecenniprecedenti
L’analisicriticafariferimento
all’iniquitàsocialechelicontraddistingue;
alladiscriminazioneesegregazioneabaseetnicaoeconomica;
allalorochiusurafisicaeallaridottatrasparenzadigovernopolitico;
alleformedispeculazionefondiariaeimmobiliarecheneguidanol’edificazione.
«lacosapiùsimileaunospaziopubblicochesipuòtrovare,unpostodove
chiunquepuòandare,èilpiazzaledelparcheggi».
• worldcityhierarchy
• laletteraturasulleworldcities costituisceunodeiprincipalicambiamenti
diparadigmapoichénonsilimitaadescrivereunfenomeno,mapropone
unadiversavisionedellacittàsottolineandol’ampiezzadellerelazioniche
idiversisistemiintrattengonoalivellotransnazionaleetendenzialmente
globale,travalicandocioèleproprierealtànazionalidiriferimento.
• iltermineworldcities èconnessodirettamenteaiprocessidellaglobalizzazioneeconomica:selacittàdell’Ottocentoedeiprimidel
Novecentocostituisceil“modello”spazialedellaRivoluzioneindustriale
(legamefraurbanizzazioneeindustrializzazione)
• la“cittàmondiale”costituiscel’organizzazionespazialedellanuovadivisioneinternazionaledellavoro,mettendoinevidenzailegamifraurbanizzazioneeforzeeconomicheglobali.
• lecittàpiùimportantialivellomondialesonoquindiquelleincui
s’insedianolefunzionidirezionalidalpuntodivistaeconomicoe
finanziario,cosìcomesonoquelleingradodiarticolarel’economia
regionaleonazionaleaiprocessiglobaliSassen evidenzacomela
delocalizzazioneaumentiladomandadifunzionididirezioneecontrollo.
Londra,NewYorkeTokyocittàglobali,“centridicomandoecontrollo”di
unaeconomiaglobalizzata,luoghidiproduzione,mercatoeinnovazione
delsettorefinanziarioedeiserviziavanzatichenecostituisconoisettori
chiave.
• Cittàcompetitiveecittàcreative• Questeinterpretazioniappaionoalcentrodell’ormai
ampioinsiemediletturedelfenomenourbanoche
privilegiaunavisionecentratasulledinamiche
economiche.Nelmaggiodel1999,larivista
internazionaleUrbanStudies hadedicatounnumero
monograficoaltemadellecittàcompetitive.• lecittàcomemotoridellacrescitaeconomica,centri
dell’innovazioneeattorichiaveperpromuoveree
consolidarelacompetitivitàinternazionale.
• L’attenzioneèquindirivoltaall’individuazionedeicaratteri
dellacittàcompetitiva,ancheinrelazioneallapresenzadi
unapresuntaclassecreativa,secondolaformulazionedi
RichardFlorida(2003),ingradodiassicuraredinamichedi
sviluppourbanovincenti.
• L’ipotesichereggequestaimpostazioneèlaseguente:
• sefunzionanolecittàincuileimpresesonolocalizzate,funzionanoleimprese;specularmente,sefunzionanoleimprese,funzionanolecittàincuiessesonoinsediate.Lacittàèquindifondamentalmenteintesacome“fattore
diproduzione”,elepoliticheurbanesonorivoltea
fornirequeibenicollettivilocalicheprocuranovantaggi
competitivialleimpreselocalizzateinunacertaaree.
• Derivaeconomicistica• Questainterpretazionesoffreperòdiunaovvia“deriva
economicista”.L’insoddisfazioneperunavisionedella
cittàcomefattorediproduzione,l’eccessiva
schematizzazioneconnessaalladirettatrasposizione
dellestrategiediimpresaallestrategiedellosviluppo
urbano,emergeinmanieraevidentedalleletture
critichechesottolineanocomelacittàsia,inrealtà,il
luogoprivilegiatoincuiprendeformailprogetto
politiconeo-liberista(BrennereTheodore,2002;
Harvey,2007).
• NeoliberismourbanoNell’attualeridefinizionedellospaziopoliticoedeconomico,lacittàdel
neoliberalismorivesteunruolostrategicocome
prodottoconcreto dellaglobalizzazioneeconomicae
finanziaria(èilluogoincuisiconcentrano
infrastruttureefunzioniavanzate);comeideologia(poichéportaalegittimarelacompetitivitàcomeunico
obiettivodellacittàeasottolineareilruolosvoltodal
mercatonellaregolazioneeconomicaesociale);e
comeprodottodiunsistemanormativo (inparticolare,delruolodelleistituzionisovranazionali
nell’influenzareeindirizzarelepoliticheurbanealivello
locale)(Osmont,2006).
• ApartiredaglianniSettanta,ilprogettopolitico
neoliberistadeterminadunqueuncambiamentodelle
enellecittàcheenfatizzalacrescitadelleeconomie
urbane,lacompetizionefracittàperaccaparrarsi“risorse”scarse(eventi,investimenti,sedidi
organismiinternazionaliecc..),ilrilanciodelmercatourbanoeimmobiliare,laprivatizzazionedeiservizipubblici.Tuttociò,trascurandoilriacutizzarsidell’esclusionesociale,dellapovertàedella
marginalitàcheconnotano,comedatiormaistabili,la
cittàcontemporaneaneipaesidelSudcomeinquelli
delNorddelmondo.
Dallacontinuitàalframmento• MentrelarappresentazionedellacittàdifineOttocento
metteinevidenzaunarealtàinscomposizione,ma
presentaancoraunachiaraarticolazioneinpartie
formestabilidiappartenenzaspaziale,oggiquellafigura
sièdefinitivamentedissolta.
• Diversamentedallalogicaspazialeisotropicadellacittà
modernaefunzionalista),basatasullefiguredellanormalizzazione,dellaregolaritàedellacontinuità,lafiguraemergentedelpensiero(edellacittà)dellafinedel
Ventesimosecoloèquelladel“frammento”.Ciòspiega
(dallaletteraturaall'architettura,dallageografia
all'urbanistica)il
• riemergerediunaconcezioneanisotropica dellospazio
urbano,attentaalladifferenzaeallaspecificitàdeiluoghi,
chepurerapresenteanchenelpassato,oancora,
eterotopica(Foucault,1994).
• Foucaultel’eterotopia
• IlconcettodieterotopiasideveaMichelFoucault,filosofo
francesechehaavuto(eha)unanotevoleinfluenzanel
dibattitogeografico(cfr.Crampton eElden,2007,incuisono
anchetradottiil“dialogo”,pubblicatoneglianni1976-1977
sullarivistafranceseHérodote,fraFoucaultealcunigeografi
francofonieilsaggiodaltitoloFoucaultaurait-ilpu
révolutionnerlagéographie? pubblicatodalgeografosvizzero
ClaudeRaffestin nel1997).
• Eterotopiesonospazichehannolaparticolarecaratteristica
diessereconnessiatuttiglialtrispazi,mainmodotaleda
sospendere,neutralizzareoinvertirel'insiemedeirapporti
cheessistessidesignano,riflettonoorispecchiano». Un
esempiodieterotopo èilcimitero,unione/separazione
simbolicadellacittàdeiviviedeimorti,«l'altracittà incui
ognifamigliapossiedelasuaneradimora».Comesono
eterotopieteatri,cinema,treni,giardini,collegi,camere
d'albergo,manicomi,prigioni...
• L’interessediFoucaultperlacittàsiinseriscenell’ambito
dellasuaanalisidelpoterepoliticomoderno(Foucault,
2005):èinfattinellacittàeuropeamodernacheegliidentificailluogo-chiavepercogliereilcambiamentodelmodoincuisiesprimeilpotererispettoalprincipioclassicodisovranità,(LeviatanodiThomasHobbes).Analizzandolepratichedipoterechesiesplicanonellacittà,lecaratteristichedell'organizzazioneedellacostruzionedellestrade,degliedifici,delleprocedureedeimeccanismiconcuisonomodellatiicomportamentiumani,Foucaultricostruisce«ilmodoincuilavitadegliuominiinOccidente,apartiredalXVIIIsecolo,siastataquotidianamenteecontinuamenteamministrata»(Amato,2009,p.50).
• Lacittàmodernaèquindiilluogoincuiprendeformala“societàdisciplinare”(Foucault,1976),incuiuninsiemedimeccanismiedispositiviinfluenza,disciplina,normalizza edefinisceicomportamentidegliesseriumani,anchesenzal’interventopunitivodellalegge.
• Foucaultidentificaperòlapresenzaditracceinattese,diluoghi“altri”chesicontrappongonoallospaziodelpotereeaisuoidispositividicontrollo.
• SecondoFoucault,infatti,cisonoanche,eciòprobabilmenteinogniculturacomeinogniciviltà,dei
luoghireali,deiluoghieffettivi,deiluoghicheappaiono
delineatinell’istituzionestessadellasocietà,eche
costituisconounasortadicontro-luoghi,speciediutopie
effettivamenterealizzatenellequaliiluoghireali,tutti
glialtriluoghirealichesitrovanoall’internodella
cultura,vengonoalcontemporappresentati,contestati,
esovvertiti;unasortadiluoghichesitrovanoaldifuori
diogniluogo,perquantopossanoessereeffettivamente
localizzati.“Questiluoghi,chesonoassolutamentealtrodatuttiiluoghicheliriflettonoedicuiparliamo,lidenominerò,inopposizionealleutopie,eterotopie”(1994,p.14).
• Caratteridell’eterotopia• Esse,inparticolare,creanounospazioillusorio,rendendocosìevidentel’illusorietàdeglispazirealiincuièquotidianamenterelegatalavitaumana,epermettonolagiustapposizionediluoghidiversietraloroincompatibili.Questiduecaratteridell’eterotopiasonoallabasediunaconcezionediscontinuadellospaziourbano,chescomponelatradizionalegerarchiatraluoghi(i.e.frailcentroelaperiferiaurbana)eindividualagiustapposizionedidiversità,diframmentidiversieincomunicabilichecaratterizzaoggilacittà.
• Bastipensare,adesempio,allapolarizzazionesociale
checonnotaleattualicittàglobali(Castells,1989;1996;
Sassen,1991;2003),incuisiconfrontano,fisicamente
prossimimalontanissimidalpuntodivistasocialee
culturale,
• glispazidilocalizzazionedelledinamichedelcapitaleglobaleedeicentridipotereecontrollodelleimpresemultinazionaliconquellidell’estremapovertàurbanadeglihomeless;
• processiditerziarizzazioneinnovativaconladiffusionedilavoribanaliespesso“sommersi”,comeèstatorappresentato,adesempio,nelfilmdiKenLoach(Bread andRoses,del1999)sugliimmigratimessicaniaddettiallapuliziadegliufficidelleimpreseglobaliaLosAngeles.
• LadefinizionediFoucaultèessenziale:leeterotopiesono“utopiesituate”,luoghidiversi,chesicontrappongonoatuttiglialtri-spessocomeloronegazione- echerimangonotuttavialuoghireali.
• Foucaultelencaalcuniesempi:igiardini,icimiteri,i
manicomi,lecasechiuse,leprigioni,ivillaggi
vacanze…mal’esempiopiùevocativoèquellodel
lettodeigenitorivistocongliocchideibambini:luogo
diinvenzioneedigioco,luogospecialecheconla
fantasiapuòtrasformarsiinqualsiasialtroluogo.
• eterotopiaèunaltrovebenlocalizzato,dicuile
diversesocietànellastoriasisonoserviteneimodi
piùdisparati:perilrito,perlasegregazione,perla
celebrazionedellefeste,percrearviunordine
effimerooviceversaperdarespazioalcaos.
• Lacostantediquestiluoghièdiesseredelleeccezioni;perquesto,sostieneFoucault,sonoassaipiùinquietantidelleutopie– termine irrinunciabile
perdesignaretuttiqueglispazichenonesistono.
• Foucaultsognalanascitadiunanuovascienza,l’eterotopologia,dicuigettalebasienunciandoalcuniprincipigeneralidelleeterotopie:
• 1.ognisocietàogruppoumanocrealeproprieeterotopie.Sipossonostudiarelesocietàinbasealleeterotopiechecreano(esempio:glispazi
riservatiagliindividuiincrisibiologicanellesocietàprimitive);
• 2.ognisocietànelcorsodellastoriapuòfarestinguerealcuneeterotopie ocrearnedinuoveeincontinuazione(esempio:l’avvento
deicimiterinellesocietàoccidentali);
• 3.l’eterotopiagiustapponepiùspazi,normalmenteincompatibili,
all’internodellostessoluogoreale(esempi:ilteatro,ilcinema,il
giardino);
• 4.leeterotopiesonoaffinialleeterocronie,ovveroluoghicheconsentonounusodiversoedeccezionaledeltempo(esempi:le
bibliotecheeimuseicomeluoghideltempochesiaccumula;lefiere,i
mercati,ivillaggituristicicomeluoghidell’effimero);
• 5.leeterotopiehannosempreunsistemadiaccessopiùomenocomplesso cheleisoladallospaziocircostante(esempio:l’hammam e
lecasechiuse);
• 6.leeterotopiecontestanoeneganotuttiglialtrispazi (esempio:la
nave).
• E’chiarochemoltidegliesempidiFoucaultrisultano
giàdatatiechealcunisisianotrasformatinelloro
significatoosianoaddiritturascomparsi.
• Leeterotopienascononormalmentedallostatodinecessità. Nesonoilrisultatoforsepiùimmediato,
forsenesonoaddiritturalarisposta.
• (trattodahttp://architettando.org/stay-tuned/cose-
uneterotopia-le-parole-di-michel-foucault/)
• Ilcambiamentochepervadelaconcettualizzazione
dellospaziourbanoinduceunarivoluzioneanche
negliinterventisullacittà, ovverol’affermarsidiun'azionechesimuoveoramaiperinterventieprogettiframmentari,agendolocalmentecon«sottrazionieaggiuntecumulative»inunacittà-territoriosemprepiùespansaeesplosa,traducendocosìlaco-presenzadi«micro-razionalitàindifferentil'unaall'altraotraloroinconflitto»(Secchi,2000,pp.22-23).
• Contraddizioniurbane
• L'incertezzateoricaattualeesprimealcontempole
contraddizionipropriedelleansieedelleprogettualità
dellasocietàcontemporanea,nonchédelladifficoltàdi
interpretarneeleggerneibisognieidesideri.Ilseguente
passaggiodiDidierLapeyronnie,trattodaunarticolo
apparsosullarivistafranceseMAUSS (Mouvement Anti-
Utilitaristedans les Sciences Sociales)dedicatoaltema
delle“Cittàbuonedavivere/cittàinvivibili”(1999),è
assaiemblematicoalriguardoedàtuttoilsensodiquesta
contraddizione:
••
• [Lacittà]èilquadroel'espressionedellanostra
dualitàdiindividuimoderni.
• Così,ancheilnostrorapportoconlacittàèrettodaunaprofondaambiguità:desideriamouninsediamentostabile,lacoerenza,l'attaccamentoalpassato,l'inscrizionedellenostreidentitàe,alcontempo,siamoanimatidaundesiderioinsaziabilediincontri,dinuoveesperienze,dipiaceriediscoperte.
• Vogliamoesserecontemporaneamenteautoctoniestranieri.
• Vogliamolegarcierompere,ancorarciedessereliberi,radicarciecircolare.Desideriamolaprossimitàeladistanza.Lacertezzaelacasualità.Cerchiamocongiuntamentel'ombraelaluce.Lacittàchedesideriamodeveesserelanostracittàequelladeglialtri.Essadeveessereilluogodelletensioniirrisoltechecianimano.Unluogodovericonoscersiedoveperdersi.Unluogodicontemplazioneediazione.Essadevesostenereilpassatoeilfuturo,ilradicamentoelosradicamento,ciòcheèsconosciutoeciòcheèfamiliare,ciòchesiassomigliaeciòcheècosmopolita,calmaeagitazione.Desideriamointensamentecambiareerestareglistessi.Dipiù,amiamoedetestiamolenostrecittàmoderne.Letroviamosimultaneamentemagnificheeorrende.Appenapossiamofuggiamovia,masubitocenerincresce.Nemalediciamogliingorghi,maèpergustaremegliolenostreflânerie suiviali.Edèproprioquandociperdiamochesiamoancorpiùacasanostra,einessacisiritrovaproprioquandocisiperde.
•• Finedelle“grandinarrazioni”
• Ipercorsidiricercasullacittàsimoltiplicano,leconcettualizzazionisul
fenomenourbanocontemporaneoanche.Quellochemanca,operlo
menosembraesserefortementecarente,èunoschemadiriferimento
teorico,unateoriadellacittàchesipongaallivellodelleteorieurbane
difineOttocento-inizioNovecento.
• Questo,daunlato,apparepreoccupanteperchérendeevidente
l’afasiadeglistudiurbaniattualineldireerappresentarele
caratteristichediquelleampieporzionidellospazioterrestresulle
qualisiconcentraormaipiùdellametàdellapopolazionemondiale.
• Dall’altrolato,tuttavia,talecarenzateoricaèfigliadeltempo,poichériflettel’ormaiacquisitosuperamentodelle“grandinarrazioni”,delleteoriegeneraliperdescrivereespiegareifenomenisociali.
• L’impossibilitàdidefinireunateoriageneralesullacittàèalcentrodel
librodiAmin eThrift (2005),chemetteinevidenzalanecessitàdinon
schiacciarelamolteplicitàurbanasuletturegenerali,cherischiano
comunquediessereparzialieriduttive.Secondoquestiautori,infatti,
•
• lecittàodiernecertamentenonsonosistemidotatidiunacoerenza
interna.Iconfinidellacittà,infatti,sonoormaidivenutitroppo
permeabiliedestesi[…]perchésiapossibilepensarlacomeunatotalità:
essanonhaun’integrità,uncentroepartidefinite.Èinveceuninsieme
diprocessispessodisgiuntiedieterogeneitàsociale,unluogodi
connessionivicineelontane,unaconcatenazionediritmi.Èquesto
l’aspettodellecittàcontemporaneecheènecessariocogliereespiegare,
senzalasciarsiprenderedaldesideriodiridurreilfenomenoaun’essenza
oaun’integritàcomplessiva»(ibidem,p.26).
•• Ledirezioniversolequalisioriental’attualegeografiaurbanasono
quindirivoltenontantoalladefinizionediunateoriaurbanagenerale
sullacittà,néadescrivereilfenomenourbanonelsuoinsieme,quanto
piuttostoaseguirelacomplessitàdeiframmentielamolteplicitàdelle
pratichechelacompongono.
• Lacittàècosìintesacomeuninsiemeaperto,pluraleeframmentatoincuilasperimentazioneel'emergeredinuoveformediurbanitànonsimanifestatantoneipiùtradizionalispaziurbanioneglispazisimbolodelmondoglobalizzato,maaimarginideglistessioinframmentiapparentementelontani.
Paris Atget - Panthéon
Pekin12ème
Ilmovimentomoderno
• LeCorbuseir elacarta
diAtene
• Abitare
• Lavorare
• Coltivareilcorpoelo
spirito
• +
• Circolare
• Criticaeinsucessi
Manchester : régénération industrielle
Régénération industrielle
• « Manchester - the world�s first industrial city – dominated by the textile industry, and was famed as Cottonopolis. But, just as its rise was spectacular, so was its decline. Hear the story of the last 200 years in this great city�s history, and marvel at the way it has risen, like a phoenix, from the ashes.
• The fantastic transformation of the city in the past 25 years has had Town Planners from around the world visiting to discover its secrets. See for yourself this how this was achieved with a tour that takes in the City Centre, Castlefield, Eastlands and the Salford Quays redevelopment projects »
Bagnoli
• Museiecontenitoriculturali
Guggenheim Bilbao (fin années 1980 Frank Gehry) http://www.guggenheim.org/images/content/foundation/found_arch_bilbaomain_490h.jpg
• The Guggenheim Museum Bilbao is a pinnacle in Gehry's outstanding architectural career as well as in the field of museum design.
• It remains unsurpassed in its integration of art and architecture, maintaining an aesthetic and programmatic unity.
BARCELONE - RavalI progetti per le Olimpiadi hanno dato impulso anche ai lavori per lariqualificazione del quartiere Raval. Il Raval è inserito nella parte antica dellacittà ed era andato incontro a un progressivo degrado.Il comune di Barcellona ha cercato di attirare nel quartiere nuovi abitantiapartenenti alla classe media, trasformando Raval in uno dei centri culturalidi Barcellona più vivi. Oggi questo quartiere è sede del museo d’ artecontemporanea il Macba e del CCCB ovvero il centro di culturacontemporanea.
MAXXI – Rome (Zaha Hadid 2009)
Espaces culturels et “patrimonialisation” des waterfronts
BARCELONE
L’ area in cui si è svolto il Forumcontiene: l’ Auditorium ovvero unEdificio Forum con capacità per 3.200posti, un Centro congressi con 15.000posti definito il più grande d'Europa,una Piazza di 16 ettari con vista sulmare, uno Spazio per concertiutilizzato anche come teatro di stradae mercati. Inoltre è stato realizzato ilParco della Pace di 3 ettari utilizzatoper il Campus della Pace, una AreaBagni con 500 metri di spiaggia el'isola Pangea, il Porto turistico cheaccoglieva gli spettacoli di circo einfine una Area Verde con scenari egiardini per gli spettacoli all'aria aperta.Sono state potenziate anche leinfrastrutture, estensione linee dellametropolitana, autobus.Polemiche
La nuova DiagonalLa Diagonal appartiene all’ immaginario collettivo dei cittadini di Barcellona enel tempo lungo questa arteria sono stati costruiti o verranno costruiti alcunidegli edifici più importanti di Barcellona. In un tratto di tre miglia che va dallaPlaza de las Glores al Forum si incontrano: l’ edificio Agbar di 144 metri, l’edificio RBA di 80 metri sede corporativa del gruppo editoriale, l’ Hotel HabitatSky di 115 metri che nel 2008 era in costruzione, l’ Hotel Princess di 109metri, l’ Edificio Telefonica (famosa azienda spagnola) di 110 metri e quindi l’edificio del Forum con la sua struttura originale
Spiralling Touer
ZahaHaditaprojetéentresautres:
Gratte-cieldeCityLifeàMilan ;lagaredeNapoli- Afragola,
ilMuséeMaxxi(MuséeArteXXIsiècle)àRome,lagare
MarittimedeSalerne,leRhegiumwaterfrontdiReggio
Calabria,leGuggenheimdiTaiwan,ecc…
Il Campus Universitario
Prevista per il 2015, è invece l’inaugurazione del nuovo CampusUniversitario Diagonal-Besòs. Il progetto, curato da b_TEC, prevedel’urbanizzazione di una vastissima area di circa 170.000 metri quadrati.L’investimento per quest’area è di 130 milioni di euro e garantirà struttureall’avanguardia per i 7.000 studenti e 1.000 ricercatori che ne occuperanno leaule. Il “Campus Interuniversitari de Diagonal-Besòs” sarà rivolto alla ricercae all’insegnamento di discipline scientifiche, prevalentemente ingegneriadell’ambiente e del territorio.Oltre alle strutture edilizie, sono previsti tre grandi spazi verdi: uno nei pressidello spettacolare edificio Spiralling Tower (Zaha Hadid), il secondo nellazona prettamente studentesca e un bosco di circa un ettaro sul lato dellaRambla de la Mina. Il progetto prevede anche una maestosa passerella sullitorale che collegherà questa zona con il Port Esportiu de Sant Adrià.
MAXXI ROMA (Ha aperto a Roma l'ultimo prodigio di Zaha Hadid: il MAXXI, uno
spazio futuribile dedicato all'arte contemporanea. Le prime mostre? A partire da maggio 2010.
Cagliari Sant’Elia
Cagliari Sant’Elia
!
!
Sant’Elia:Contesto(asinistra)eMasterPlan(2008).Fonte: www.oma.nl ewww.regionesardegna.it [consultatiil02/10/2012].
• Lignes-guide du concours international d�architecture• Le Musée - Betile• 1. "Musée Méditerranéen de l'art nuragique et contemporaine", sera localisée dans le quartier de S.
Elia et hébergera les œuvres d�art nuragique et contemporaines, et favorisera une confrontation critique et interprétative entre les deux ?
• Le Musée devra faire de relais pour les autres lieux d�art nuragique de la Sardaigne e du bassin Méditerranéen (à partir du musée archéologique de Cagliari)
• 2. Au sein du Musée sera organisé un atelier d�expérimentation pour la comparaison entre art nuragique et contemporaine ;
• 3. Le Musée devra offrir un parcours d�exposition multiple afin de mettre en « tension » la perception esthétique des ouvrages, leur historicisation et contextualisation. ;
• 4. Le Musée va se constituer comme un lieux de production, recherche et expérimentation des relations entre art nuragique et arts contemporaines.
• 5. Le Nouveau Musée devra, enfin, représenter à tous effets un moteur de régénération urbainepour la ville de Cagliari. La présence d�espaces d�accueil et de spectacularisation pour les visiteurs, les touristes et le habitants devra permettre au musée de se connoter comme la porte d�entrée et de visibilité de l�île.
• Le projet architectural doit être très attentif à la forme d�accès et aux relations entre les espaces externes et internes. La séquence des espaces publics (hall, librairie, médiathèque, bar, restaurants, salles des conférences, espaces commerciaux) devra être conçu projeter en étroite cohérence avec le contexte spatial, culturel, économique environnant le nouvel objet architectural.
Marseille entre le projet Euroméditerranée et la préparation de « Capitale européenne de la culture
2013)
Autres cas
Nouveaux centres culturels et les pays émergents du Golfe
2003 / 2003T THÉÂTRE NATIONAL DE BAHREÏN
• Grands Equipements Publics / Culture / ArchitectureintérieureThéâtre National du Royaume de Bahreïn(grand théâtre de 1000 places, théâtre modulable de150 places et espace d'expositionsMaître d'ouvrage:Royaume de Bahrein, Minsitry of Works andHousing�Architecte: AS.Architecture-Studio�BET:SETEC Bâtiment�Acoustique: XUAcoustique�Autres intervenants: Theatre ProjectConsultants ; L'Observatoire ; CEEFConsultAtkins�Mission: Base MOP + EXE�Coût: 31Milllions d'euros�Surface: 10 370 m²�Etude:2007�Livraison: 2011
Qatar – Museum of Islamic Art (2008 USA-France)
• The buildingctually designed by Chinese American architect Leoh Min Pei (more commonly known as I. M. Pei,) designer of the Louvre in Pyramid and one of the most celebrated architects in the world today.Pei, who at 90 years old had to be lured out of retirement to undertake the work, then travelled across much of the Islamic world studying its architecture, and in designing the Museum I. M. Pei drew inspiration from Islamic buildings such as Ibn Tulun's mosque in Egypt (the inspiration for the actual architecture came from the 13th century sabil (ablutions fountain) of the mosque) and the Al Hambra Palace in Spain.Read more:( http://www.qatarvisitor.com/index.php?cID=415&pID=1281#ixzz0ZsqtwwLk)
Guggenheim Abu Dhabi (2013 Frank Gehry)
• Après New York, Bilbao, Berlin, Venise et Las Vegas, la Fondation Guggenheim va construire un Guggenheim sur l'île du bonheur au large de la capitale des Emirats arabes unis. Un musée où "toutes les oeuvres d'art exposées respecteront la culture et l'héritage national et islamique d'Abou Dhabi….
LouvreAbu Dhabi (Jean Nouvel, 2013)
• e futur musée Abou Dhabi sera un édifice de 24.000 m2, surmonté d'un dôme, inspiré de l'architecture traditionnelle arabe. C'est l'architecte français Jean Nouvel qui est en charge du projet. "Il ne s'agit pas de dupliquer Le Louvre", a expliqué le président du Musée du Louvre, Henri Loyrette, à l'occasion de l'inauguration mardi de l'exposition "Talking Art: Louvre Abu Dhabi", qui a signé le coup d'envoi de la construction. Le Louvre Abou Dhabi est "un musée nouveau, porteur d'une double culture et d'une double tradition", a t-il ajouté
• La France et les Emirats avaient signé le 6 mars 2007 un accord sans précédent, pour trente ans et en contrepartie d'un milliard d'euros, portant sur la conception et la mise en oeuvre par la France du "Louvre Abou Dhabi" sur l'île de Saadiyat (l'île du Bonheur), en face d'Abou Dhabi. Le futur musée est la composante d'un vaste projet culturel portant sur la construction de quatre musées et d'un centre de spectacles qui formeront un "district culturel.
Dubaï Opéra (Zaha Hadid)
http://www.zaha-hadid.com/
“Zaha’s Dubai Opera House set to be cancelled” 23 April, 2009 | By Christopher Sell
ZahaHadid’s£82.3
millionDubaiOpera
Houseissettobe
cancelledasstruggling
developerSamaDubai
slashesprojectsthatare
stillonthedrawing
board. AsourceatSama
said:‘Duetoeconomic
conditionstheopera
houseispending.’The
projecthasstalled
despitetherecent
mergerofSamaDubai
withDubaiProperties
anda£6.9billion
governmentbailout.The
building,whichwasto
hold2,500people,would
haveformedakeypart
ofTheLagoons,amixed-
usedevelopmentin
DubaiCreekcovering
almost7millionm2.
Espace public et projet urbain
Espace(s) public(s)
• l�instabilité inhérente au statut et aux usages de tout espace public : c'est à dire que, « si un accord pragmatique minimal est au fondement de l�espace public, cet accord ne se manifeste jamais comme tel et ne peut pas être complètement formulé ou explicité, voire institutionnalisé » (Mondada, Söderström, 1991, p. 145)
Espace(s) public(s)• les variations dans le temps auxquelles sont
soumis les espaces publics :• temporalités qui nourrissent les pratiques
territoriales et l�organisation de la vie sociale, de loisirs et religieuse, tant au quotidien qu�au gré des « temporalités saisonnières » (Audrier Cross, 1994),
• ou encore des fêtes rituelles propres au calendrier musulman (tel le Ramadan), et qui interagissent avec les « territoires de l�urbain » (Depaule, 1984) et leurs donnent sens.
Beirut
• La ricostruzione del centro storico (a partire dal 1991) come risignificazione della città (Solidere : Hariri) : città post-moderna
• Cancellare le tracce della guerra per offrire un’immagine di Beirut come “Cité antique trounée vers l’avenir”
• Consenso apparente
Beyrouth 2004
Manifestation pour la mort de H. Hariri
Patrimonio conflittuale e appartenenze identitarie e confessionali
• Gli scavi e i siti archeologici di epoca fenicia, ellenistica, romana, bizantina (insieme alle architetture dell’epoca del Mandato) : le comunità cristiane e in particolare maronite
• “Mise en image” degli oggetti storici : • la selezione nasconde (dietro il consenso
apparente e la ricostruzione mitologica di una città pluri-comunitaria e cosmopolita, posta fra Oriente e Occidenze), il conflitto fra le appartenenze identitarie confessionali
Patrimonio conflittuale e appartenenze identitarie e confessionali
• I suk (che saranno poi demoliti) i palazzi e le città di epoca mamelucca e ottomana : la comunità sunnita
• Gli spazi sacri, la banlieue sud, gli spazi simbolici dei “martiri” e le moschee (sciite) : la comunità sciite
• La “place des martyres” : esempio emblematico di contraddizione patrimoniale
Espace(s) public(s)• la création permanente et la dimension
égalitaire des espaces publics, au sens à la fois de leur « invention » (d�après le vocabulaire de Michel de Certeau, 1980), de leur fabrication perpétuelle au quotidien, et de leur libre accès pour tout un chacun. Sur ce point – et par delà
• la question de la séparation (voire de la ségrégation) spatiale par genre (masculin/féminin), constitutive des normes et des coutumes des sociétés musulmanes traditionnelles – il est utile d�insister sur un fait qui semble lier ces deux aspects
ManifestationpourlamortdeH.Hariri
Conclusioni e prospettive : Patrimonio e Mediterraneo al rischio della retorica
• Come è socialmente costruito il patrimonio ?• Il ruolo degli abitanti : (a Fès “il patrimonio siamo
noi” in rivalità con la conservazione delle pietre traduce la dimensione simbolica della sofferenza, povertà, perdita di possesso, alienazione, immobilità residenziale)
• Il ruolo emergente delle associazioni locali di salvaguardia e valorizzazione
• Superare le contraddizioni : riconciliazione identitaria vs strumentalizzazione politica e conflitto
Naples
La Piazza Dante
Naples
• Les périmètres de l�Unesco
Pascale Froment Villes portuaires et projets urbains Journée d�études en hommage à Rachel Rodrigues-Malta-2009
« Civiliser le mouvement » : entrées de métro
Entrées de métro
Naples, Piazza DanteGae Aulenti Ú
Bilbao, ÙNormanFoster
Pascale Froment Villes portuaires et projets urbains Journée d�études en hommage à Rachel Rodrigues-Malta-2009
Aménagement des abords de stations
Pascale FromentSéminaire Clichés italiens - Images de Naples: construire la modernité - 2009
Pascale Froment - Villes portuaires et projets urbains Journée d�études en hommage à Rachel Rodrigues-Malta-2009
Station Salvatore RosaReprise des figures architecturales de la ville
Pascale Froment Villes portuaires et projets urbains Journée d�études en hommage à Rachel Rodrigues-Malta-2009
« Civiliser le mouvement » : stations-musées
StationMuseo,Naples
ØPlaceSyntagma
AthènesÚ
Le Madre Museo d�arte conteporanea donna Regina
§ En contrepoint des stations musées
§ Ouvertures - Ruptures
Pascale Froment - Villes portuaires et projets urbains Journée d�études en hommage à Rachel Rodrigues-Malta-2009
Déclinaisons de l�art contemporain: principales structures et lieux liés à l�art contemporain
Musée Madre
Nouvelle structure
Structure existante
Piazza Plebiscito
Station musée