Disegnato e Rielaborato dai bambini e dalle bambine della 1 a D Inizia a leggere.

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Disegnato e RielaboratoDisegnato e Rielaborato

dai bambini e dalle bambine della 1dai bambini e dalle bambine della 1a a DDInizia a leggere

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Melina era una bambina gentile ed educata che aveva ereditato dai suoi parenti un melo bellissimo, ma nient’altro al mondo.Melina abitava in casa di un cugino prepotente e cattivissimo che era il padrone della casa e del frutteto dove cresceva il melo.Un giorno la prese per le spalle e la cacciò di casa e le disse arrabbiato:-Vai ad abitare sul melo! Io qui non ti vogliooo!E non scendere più ,mai più, perché il terreno è mio.

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Allora la povera Melina andò a dormire sull’albero di mele. Dormiva sulle foglie e mangiava solo mele.

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C’era una gazza ladra che le portava sempre dei regalini luccicanti. Un giorno le portò una forchetta d’oro. Melina la sgridava sempre:- non si ruba! E se qualcuno pensa che l’ho rubata io! Mamma mia, che guaio. La devo restituire.

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Prese un po’ di scorza di mela e fece una barchetta. Ci mise dentro una mela e la forchetta d’oro, la legò con un filo rosso e la mandò giù lungo un ruscello. Ci aveva

scritto sopra: Al re.

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Così, la barchetta viaggia, viaggia, viaggia e arriva al porto. Lì c’era un marinaio che la prese e la portò al RE.

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Il re rimase stupito: - Che buon profumino di mela. Sicuramente è una ragazza gentilissima! La forchetta te la puoi anche tenere. Ma voglio conoscere la ragazza.Allora chiamò il capo-poliziotto e gli disse:- Vai a cercare questa ragazza che la voglio conoscere.

Il capo poliziotto si mise a seguire il canale dove il marinaio aveva trovato la barchetta di scorza. Cammina cammina arrivò a vedere un cancello e si affacciò il cugino di Melina con una bruttissimissima faccia verde.

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Il poliziotto chiese:- Qui abita una ragazza per caso?E il cugino gli rispose:- Qui non abita nessuna ragazza. Il poliziotto ritornò dal re e gli disse:<< Purtroppo la ragazza non l’ho trovata>>

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Uffa! Sono così triste, ma la

troverò ad ogni costo quella

ragazza ovunque sia!

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La gazza aveva sentito tutto e

decise di aiutare il re

e il poliziotto a

trovare Melina.

Intanto Melina pensava: <<Brrr, che freddo! Sta arrivando l’autunno, come posso fare per coprirmi?>>

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<<Quasi quasi

mi faccio una

copertina con la

lana rossa che

mi ha regalato

la mia amica

gazza>>.

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La gazza, di nascosto, prese il filo di lana sotto la copertina e disse:- Adesso lo porto al re”

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La mattina dopo il re, alzandosi dal letto, vide il filo di lana e disse: <<Che cos’è questo filo? Proviamo a vedere dove finisce...>> e chiamò il poliziotto

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Così attraversarono la città e trovarono il filo in mezzo ai piedi della gente.

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Il re era sempre più triste e era anche avvilito: <<Accidenti al diavolo, tanta

fatica sprecata. Ora dovrò ricominciare da capo!>>.

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Intanto Melina si era stufata di mangiare

mele e mentre pensava a come

cambiare le mele con altro cibo, passò

un’anitra selvatica bella robusta

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Così costruì un cestino con pezzi di ramoscelli intrecciati, lo riempì di mele profumatissime e squisite. Lo legò sulla schiena dell’anitra e le

disse:<<Vai cara e portale al re, così mi darà altre cose da mangiare>>

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L’anitra arrivò a palazzo e si posò sul davanzale della cucina; Tutti i cuochi andarono di corsa a vedere la scena.

Rimasero proprio a bocca aperta nel vedere questo animale che trasportava la frutta.

Il capo dei cuochi decise di portare le mele al re.

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Poi tornò dall’anitra con dei soldi; la

bestiola fece capire che non voleva

quelli ma altro cibo.Col becco toccò

pane, formaggio, uova e salsicce e il cuoco gliele diede.

L’anitra, bella carica di cibo, se ne volò

via.

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Quando il re si vide portare in tavola quelle mele disse:<<Ma queste mele le ho già viste! Dove sono state comprate?>>I cuochi risposero:<<Non le

abbiamo comprate, le abbiamo scambiate con altro cibo che è arrivato sulla schiena di un’anitra!>>

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Il giorno dopo il re e il poliziotto si nascosero sotto il tavolo della cucina per aspettare il ritorno dell’anitra. Infatti ripassò con un altro cesto pieno di splendide mele e rifece lo scambio.

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Dopo, la bestiola andò via e il re col poliziotto la inseguirono senza far rumore.

Fu molto facile seguirla perché volava in basso, pesante com’era!

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Arrivarono al cancello del frutteto e lì c’era il cugino rabbioso che faceva la guardia.

<<Aprite subito il cancello!>> Urlò il poliziotto.

Il cugino cattivo aprì il cancello ed il re entrò. Seguì l’anitra che si era fermata sopra un melo bellissimo.

Lì sopra c’era Melina.

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Il re e Melina si innamorarono subito e decisero di sposarsi.E tutti furono felici e contenti. Tranne il cugino cattivo.

Fine