Post on 16-Feb-2019
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Non so come sarei e chi sarei senza ADHD.
Non dipende solo dalla storia passata.
Le cose che amo o che odio sarebbero diverse.
Così quello che so o che non so fare.
So solo che sono felice quando c’è un po’ di movimento.
Quando i miei occhi, le mie gambe, la mia bocca hanno qualcosa da fare.
Che per me non è mai abbastanza.
Che sto sospesa nel tempo come un bambino.
Tutto questo è l’ADHD e io sono questo.
Anche le mie frustrazioni, le mie idiosincrasie, le mie inclinazioni,
la mia disperazione, i miei ricordi.
Tutto deve essere colorato e accecante.
Amo l’autostrada. Odio andare in treno.
Devo mettere sempre in moto qualcosa, questo è l’ADHD e questa sono io.
Ho solo questa vita. Non posso cambiare granché.
Solo la mia consapevolezza
e in ogni modo la speranza di non mettermi più i bastoni tra le ruote da sola
e di non pestare più i piedi agli altri, di dire quel che voglio dire
e non sempre quello che sul momento mi viene in mente.
Mara, 30 anni 2
Descrizione generale del disturbo da deficit di attenzione/iperattività
Procedure diagnostiche e valutative
Possibilità di intervento nell’ADHD
L’evoluzione della sindrome:
la superpubertà con ADHD
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DEFINIZIONE
Con l’etichetta diagnostica , disturbo da deficit
d’attenzione/iperattività (ADHD) ,
si fa riferimento ad una patologia neuropsichiatrica
ad esordio in età evolutiva
caratterizzata da sintomi quali:
Inattenzione , impulsività
ed iperattività motoria.
Tale disturbo determina una significativa
compromissione funzionale dell’alunno.
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SINTOMI E CRITERI DIAGNOSTICI DEL DSM-IV
• Scarsa cura per i dettagli ed incapacità a portare a termine le azioni intraprese
• Commette errori di distrazione nei compiti scolastici sul lavoro o in altre attività
• Spesso ha difficoltà a mantenere l’attenzione sui compiti o sulle attività di gioco;
• Spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici,le incombenze
o i doveri sul posto di lavoro;
• Spesso evita , prova avversione o è riluttante ad impegnarsi in compiti che richiedono
sforzo mentale protratto;
• Spesso perde gli oggetti necessari per i compiti e le attività;
• Spesso è facilmente distratto da stimoli esterni;
• Spesso è sbadato nelle attività quotidiane.
DISATTENZIONE
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IPERATTIVITA’
• Muove con irrequietezza mani o piedi o si dimena sulla sedia;
• Lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta
che resti seduto;
• Scorazza e salta dovunque in modo eccessivo in situazioni in cui ciò è
fuori luogo (negli adolescenti o negli adulti,ciò può limitarsi a sentimenti
soggettivi di irrequietezza);
• Ha difficoltà a giocare o a dedicarsi a divertimenti in modo tranquillo;
• E’ spesso sotto pressione o agisce come se fosse motorizzato;
• E’ molto loquaci ed ha un tono di voce è invariabilmente alto.
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IMPULSIVITA’
• Spara le risposte prima che le domande siano state completate;
• Ha difficoltà ad attendere il proprio turno;
• Interrompe gli altri o è invadente;
• Scarsa capacità di riflessione;
• Difficoltà nel valutare le conseguenze di un’ azione;
• Difficoltà di controllo comportamentale.
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EZIOLOGIA ADHD - Disturbo biopsicosociale
CAUSA BIOLOGICA SOTTOSTANTE Strettamente correlata all’assetto psicologico personale,
all’ambiente ed alle esperienze della persona
DISCIPLINE:
SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE
GENETICA NEUROANATOMIA
TOSSICOLOGIA
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DIAGNOSI
La diagnosi di ADHD è clinica e si basa sulla raccolta di
informazioni da fonti multiple ( in particolare i genitori e gli
insegnanti ) e sull’osservazione diretta.
TABELLA DI REGISTRAZIONE DEL COMPORTAMENTO PROBLEMA
Nome del soggetto: ……………………………..
Settimana: ………………… Compilata da: …………………..
Comportamento osservato: …………………… Periodo di osservazione: ………………… DATA FREQUENZA DURATA INTENSITA’ ANTECEDENTE CONSEGUENZE
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DISTURBI COMORBILI E
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
Comorbilità con i disturbi dell’apprendimento
Comorbilità con altri disturbi del comportamento
Comorbilità con i disturbi dell’umore
Comorbilità con i disturbi d’ansia
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POSSIBILITA’ DI INTERVENTO PSICOEDUCATIVO NELL’ADHD
- Trattamento di tipo comportamentale
- Trattamento di tipo cognitivo comportamentale
- Parent-training , lavoro con la scuola
- Trattamento farmacologico
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POSSIBILI EVOLUZIONI DEL DISTURBO
Essere adolescenti con ADHD
Riduzione del comportamento
iperattivo
Sensazione Soggettiva di
instabilità
Relazioni intense e
problematiche
Condotte pericolose
Disturbi comportamentali di
Adattamento sociale
Disturbi depressivo/ansiosi
Difficoltà di organizzazione
Della vita quotidiana
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AIUTI CONCRETI PER GESTIRE IL RAPPORTO
CON GLI ADOLESCENTI CON ADHD Regole per una gestione efficace del comportamento
in caso di ADHD:
• Stabilire il comportamento richiesto con un tono pacato , fermo ma fondamentalmente
gentile
• Breve lista con le diverse attività da svolgere durante la giornata
• Non dare spazio a discussioni , il malumore deve essere affrontato fin dall’inizio
• In una critica o nella discussione di un problema non debordare
• Esigere solo ciò che è essenziale
• Non lodare esageratamente e neanche punire esageratamente
• Quando la tensione sale interrompere il contatto visivo e abbassare la voce
• Evitare prescrizioni comportamentali e appelli morali
• Eventualmente occorre provare una comunicazione scritta
• Riuscire a tirar fuori quanto più humor possibile in tutto ciò che è tipico della sindrome
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SCUOLA ED APPRENDIMENTO:
UN INCUBO
Difficoltà scolastiche
- Difficoltà nell’attenzione
- Scarsa tolleranza alle frustrazioni e agli sbagli
- Poca resistenza nello sforzo intellettuale
- Insuccesso scolastico già preventivato
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STRATEGIE DI GESTIONE DELLA SITUAZIONE
SCOLASTICA
Scrivere testi al computer
Leggere e ripetere un argomento a voce alta e liberamente
Tutti i sensi del soggetto devono essere coinvolti
Ogni mezz’ora si dovrebbe cambiare argomento
Va data la possibilità di leggere scorrendo il testo con il dito
Si dovrebbero sottolineare dati importanti in problemi complessi
Si dovrebbe studiare in un posto dove è presente solamente il materiale necessario per svolgere i compiti
Le condizioni di lavoro devono essere strutturate con chiarezza
Il massimo giovamento lo si trova in un allenatore che insegni strategie di apprendimento e faccia vedere come si esegue un compito mirando ad ottenere un risultato
I contenuti devono essere sintetizzati sottoforma di appunti e glossati con colori
Per ripetere gli argomenti il modo migliore è porre domande
Necessità di istruzioni chiare che non si prestino ad equivoci
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ADHD IN ETA’ ADULTA
Possibili evoluzioni negative
- Disturbi psichici costanti
- Condotte rischiose
- Bassa autostima
- Tendenza all’isolamento sociale
- Vulnerabilità psicopatologica
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ASPETTI POSITIVI DEI SOGGETTI ex-ADHD
Alta motivazione , lucidità
Iperfocalizzazione con ottime capacità di rendimento
Estremo senso della giustizia per se e per gli altri
Assenza di rancore in caso di conflitti
Tenacia nel superamento delle difficoltà dell’esistenza
Fantasia e creatività
Un amore intenso per gli animali e per la natura
Spontanea disponibilità a prestare aiuto
Memoria da elefante per certi particolari della vita passata
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