Post on 25-Feb-2019
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Copyright © 2017 “10 Righe”associazione di promozione culturale
ISBN 978-88-942289-3-9
Ideazione e progetto: Patrizia PuggioniRedazione: Enrico Conticchio
Ricerca: Cristina FanniImpaginazione e grafica: inediting | studio editoriale
Illustrazioni interne: Simone SannaCopertina: Matteo Stanzani
Hanno collaborato: Barbara Antonacci, Sweets Dreems,Alessia Forgione, Florestano Pastore, Isabella Pulcinelli,Alessandra Puggioni, Livia Senni, Francesco Spinarelli
Sedi web: Cagliari, Fondi, L’Aquila, Milano,Olbia, Orvieto, Oschiri, Reggio Emilia, Roma,
Sassari, Villacidro, Dublino, Liverpool, New York
Ringraziamo i lettori che hanno postato 10 righe trattedai libri preferiti, gli scrittori, gli editori e tutti voi
che avete richiesto l’agenda aiutandoci a portare avantiil progetto con la vostra donazione.
www.10righedailibri.it info@10righedailibri.it@Libridinosa @10righedailibri
Agenda letteraria Libridinosa
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Un anno in compagnia dei tuoi scrittori preferiti.Scopri chi è nato il tuo stesso giorno!
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gennaio
Ildefonso Falcones Barcellona, 1958
«Taci», lo interruppe lei. «Il passato non esiste. Non c’è più nulla daperdonare. Cominciamo a vivere, da oggi. Guarda», gli disse scostandosida lui e prendendolo per mano, «il mare non sa niente del passato. Stalì, non ci chiederà mai di spiegargli nulla. Le stelle, la luna, stanno lì, econtinuano a illuminarci, brillano per noi. Cosa vuoi che importi, a loro,quello che è successo? Ci fanno compagnia e ne sono felici. Vedi comesplendono? Brillano nel cielo: lo farebbero, se fossero preoccupate? SeDio volesse castigarci non scatenerebbe forse una tempesta? Siamo soli,tu e io, senza passato, senza ricordi, senza colpe, senza niente che possaintromettersi nel nostro... amore».(La cattedrale del mare, trad. R. Bovaia, Tea 2009)
1lun
10 righe suggerite da Ila Chan
gennaio
Isaac Asimov Petroviči, 1920
La Macchina non può, non deve renderci infelici. Stephen, in che modopossiamo sapere che cosa comporterà il bene supremo dell’Umanità?Non abbiamo a nostra disposizione gli infiniti fattori di cui dispongono leMacchine! Forse, per darle un esempio familiare, tutta la nostra civiltàtecnica ha creato più infelicità e più miseria di quanto ne abbia eliminata.Forse sarebbe meglio una civiltà agricola o pastorizia, con meno culturae meno gente. In questo caso, le Macchine debbono muoversi in quelladirezione, preferibilmente senza dircelo, dal momento che con i nostripregiudizi e la nostra ignoranza noi accettiamo solamente ciò a cui siamoabituati, e di conseguenza cercheremmo di opporci alla trasformazione.(Io, robot, trad. L. Serra, Mondadori 2003)
2mar
10 righe suggerite da Roberto Albini
gennaio
J.R.R. Tolkien Bloemfontein, 1892
In un buco nella terra viveva uno hobbit. Non era un buco brutto, sudicio eumido, pieno di vermi e intriso di puzza, e nemmeno un buco spoglio, aridoe secco, senza niente su cui sedersi né da mangiare: era un buco-hobbit,vale a dire comodo. Aveva una porta perfettamente rotonda come unoblò, dipinta di verde, con un lucido pomello d’ottone proprio nel mezzo.La porta si apriva su un ingresso a forma di tubo, simile a un tunnel:un tunnel molto confortevole, senza fumo, con pareti rivestite di legnoe pavimento di piastrelle ricoperto di tappeti, provvisto di sedie lucidatee di un gran numero di attaccapanni per cappelli e cappotti: lo hobbitamava ricevere visite.(Lo Hobbit, trad. C. Ciuferri e P. Paron, Bompiani 2012)
3mer
10 righe suggerite da Francesco Roghi
gennaio
Seth Grahame-Smith Rockville Centre, 1976
Abe tremava. Era una gelida notte di febbraio, e attendeva da quasidue ore che un uomo si rivestisse. Camminava su e giù, su e giù nellaneve ghiacciata, gettando di tanto in tanto un’occhiata al palazzo digiustizia non ancora terminato in fondo alla piazza, e al primo piano delsaloon dall’altro lato della strada, dove ancora brillava una luce dietro lafinestra velata da tende di una prostituta. Passò il tempo ripensando allesettimane trascorse navigando a torso nudo sul Mississippi, con un caldoinsopportabile.(La leggenda del cacciatore di vampiri, trad. F. Graziosi, Nord 2012)
4gio
10 righe suggerite da Gibba73
gennaio
Rudolf C. Eucken Aurich, 1846
La prima lotta che il filosofo deve sostenere è la lotta contro il proprioambiente che corre dietro ad una vana estimazione delle cose: è beneguardare con indifferenza il giudizio del volgo e non temere anche di essereaudacemente paradossale. Gravi pericoli porta con sé anche la cultura conle sue mollezze e le sue crescenti raffinatezze; ad essa lo stoico opponel’esaltazione della vita semplice, di uno stato di natura primitivo, anzirozzo. Ma più che contro ogni esteriorità il saggio ha da lottare con sestesso, con i pericoli dell’esser suo. Poiché il nemico mortale della verafelicità, la soggezione alle cose, vigila incessantemente nel suo petto espia il momento della caduta [...].(La visione della vita nei grandi pensatori, trad. P. Martinetti, Mondadori1969)
5ven
10 righe suggerite da Mirio Bodano
gennaioElizabeth Strout Portland, 1956
Charles Péguy Orléans, 7 gen 1873
La Speranza è una bambina da nulla.Che è venuta al mondo il giorno di Natale dell’anno scorso.Che gioca ancora con babbo Gennaio.Con i suoi piccoli abeti di legno di Germaniacoperti di brina dipinta.E con il suo bue e il suo asino di legno di Germania dipinti con la suamangiatoia piena di paglia che le bestie non mangiano.Perché sono di legno.Eppure è questa bambina che traverserà i mondi.(Peguy, trad. A. Avanzini, Nuova Accademia Editrice 1959)
6sab
7dom
10 righe suggerite da Emma Aquilanti
gennaio
Glenn Cooper White Plains, 1953
«Sapete chi sono,ma io non so chi siete voi». «Permettetemi di presentarmi.Heinrich Luitpold Himmler, al vostro servizio». «Ma per piacere!» sbottòEmily. «Sono serissimo». «Un maledetto nazista, uno degli ufficiali diHitler». Himmler sorrise deliziato. «Sono lieto che mi conosciate. Dunquestudiate le mie gesta, nelle scuole britanniche?». «Oh sì», rispose Emily,continuando a scuotere la testa per l’incredulità. [...] All’improvviso, lamalvagità dell’Inferno le riempì le narici di un fetore disgustoso. «Il nazismoviene studiato perché nessuno dimentichi e perché una tale atrocità nonaccada mai più».(Dannati, trad. P. Falcone, Nord 2014)
8lun
10 righe suggerite da Arispacifico
gennaio
Simone de Beauvoir Parigi, 1908
Una vita nuova, un’altra vita; ero più emozionata che alla vigilia del mioingresso alla classe Zero. Distesa sulle foglie morte, lo sguardo stordito daicolori appassionati dei vigneti, mi ripetevo quelle parole austere: laurea,abilitazione. E tutte le barriere, tutti i muri scomparivano. Avanzavo, acielo aperto, attraverso la verità del mondo. L’avvenire non era più unasperanza, lo toccavo. Quattro o cinque anni di studi, e poi un’esistenzache avrei modellata con le me mani. La mia vita sarebbe stata una bellastoria che si sarebbe avverata a mano a mano che me la fossi raccontata.(Memorie di una ragazza perbene, trad. B. Fonzi, Einaudi 2013)
9mar
10 righe suggerite da Lulù
gennaio
Stephen Ambrose Lovington, 1936
Un uomo quasi urlò un: «Aaaah!». Servì a sciogliere la tensione e alcuniscoppiarono a ridere. McGovern lanciò un’occhiata al collega accanto a sé.«Quando vide che il bersaglio era Monaco, ebbi l’impressione che sarebbesvenuto». L’ufficiale del servizio informazioni comunicò agli equipaggi cheMonaco era un importante centro industriale già bombardato più voltema bisognoso di una ripassata. Aveva piovuto tutta la notte e piovevaancora, comunque uscirono per andare ai loro aerei. McGovern si accorseche alcuni piloti erano pensierosi. «Questa è l’ultima», pensavano forse,«non torneremo mai più a casa».(Tigri in battaglia, trad. S. Mancini, Tea 2005)
10mer
10 righe suggerite da Cristina Fanni
gennaio
Jasper Fforde Londra, 1961
Non fu fuori dall’appartamento di Styx che Rochester e io ci incontrammoper la prima volta, né sarebbe stata l’ultima. Ci eravamo incontrati laprima volta a Haworth House, nello Yorkshire, quando la mia mente eragiovane e la barriera tra realtà e finzione non si era ancora irrigidita fino adiventare il guscio che ci avvolge nella vita adulta. La barriera era morbida,cedevole e per un momento, grazie alla gentilezza di un’estranea e allapotenza di una buona voce narrante, compii il breve viaggio, e tornaiindietro.(Il caso Jane Eyre, trad. E. Bussolo e D.A. Gewurz, Marcos y Marcos2006)
11gio
10 righe suggerite da Gwen 1984
gennaio
Haruki Murakami Kyoto, 1949
Gente priva di immaginazione, intollerante, senza orizzonti. Gente chevive una realtà fatta di convinzioni tutte sue, slogan vuoti, ideali orecchiatiqua e là, sistemi rigidi. Sono queste le persone che a me fanno davveropaura. Le temo e le disprezzo. Naturalmente, anche capire ciò che è giustoe sbagliato è importante. Ma nella maggior parte dei casi, ognuno coltempo può correggere i propri errori, il più delle volte è possibile rimediare.Ma la ristrettezza di vedute, la rigidità di chi è privo di immaginazione haun natura simile a quella dei parassiti. Si trasferiscono da un organismoall’altro, mutano di forma e continuano a vivere e proliferare. Sono casisenza speranza.(Kafka sulla spiaggia, trad. G. Amitrano, Einaudi 2013)
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10 righe suggerite da Francesca Cammisa
gennaioEdmund White Cincinnati, 1940
Yukio Mishima Tokyo, 14 gen 1925
Ecco una fotografia. Una fotografia ovale incollata su una carta dura espessa, i cui contorni sono decorati da arabeschi in oro e dal nome dellostudio fotografico a lettere ornate. È un affascinante ritratto della ziadi mia nonna. La fotografia è sbiadita come quei fiori che si mettono aseccare tra le pagine di un libro. Sullo sfondo si scorge il lento fluire deltempo di una lontana estate. Una giovane signora, un pesante vestitorosa da danza. Gli orli della veste, con le stecche di balena, si allarganoampi come un cesto di fiori, si vedono appena le punte delle scarpette daballo argentate.(La foresta in fiore, trad. E. Ciccarella, Feltrinelli 1995)
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10 righe suggerite da Luna80
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Molière Parigi, 1622
Mastro Giacomo: Signore, poiché lo volete, vi dirò francamente che sietelo zimbello di tutti, che da ogni parte piovono le beffe su di voi, e che nonc’è cosa più divertente dell’inventare aneddoti sulla vostra parsimonia. Unodice che vi fate stampare dei calendari speciali, in cui sono raddoppiate lequattro tempora e le vigilie, per trarre profitto dai digiuni a cui obbligatei vostri familiari. Un altro, che avete sempre qualche rimostranza da fareai vostri domestici quando è giorno di strenna, o quando li licenziate, perfarvi ragione di non regalare niente. Si dice che una volta abbiate citatoin giudizio il gatto di un vostro vicino perché vi aveva mangiato gli avanzidi un cosciotto di montone.(L’avaro, trad. L. Squarzina, Newton Compton 2005)
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10 righe suggerite da Sweets Dreems