Post on 31-Oct-2018
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Documentazione fotografica con possibilità di restituzione metrica
Attraverso le immagini digitali prese per le normali documentazioni fotografiche, è possibile, attraverso
alcuni accorgimenti, avere la possibilità di generare un modello tridimensionale e metrico degli oggetti
di studio.
La figura 1 sintetizza il criterio fondamentale, ovvero, già che ci si è portati sui luoghi, effettuare prese
multiple non molto differenziate tra loro; i “non costi” degli scatti rende la cosa fattibile con un minimo
dispendio di tempo.
Figura1 - Le prese rosse e verdi consentono una sicura correlazione poiché sono molto simili: quelle rosse e blu no, ma
consentono una migliore intersezione dei raggi omologhi corrispondenti.
Nell'esempio che segue è stato fotografato con un apparecchio compatto un torello di circa 1/4 di mc,
in figura 2 è presentato il set di immagini.
Figura 2 - Il set di fotografie
Un apposito programma, nella fattispecie PhotoScan di Agisoft , ha ad un tempo eseguito
l'autocalibrazione della fotocamera, l'orientamento relativo dei fotogrammi e la costruzione del
modello con tanto di texture (figura 3).
Figura 3 - Il modello con i numerosi fotogrammi orientati
Il modello, effettivamente tridimensionale, è “ruotabile” ottenendo le viste desiderate.
Figura 4 - Le tridimensionalità esaltata dalla possibilità di rotazione dell’oggetto, dalla sua “cubicità” e dalla texture molto fine, colorata e ombreggiata.
Se l'estensione è ampia, sarà necessario o aumentare il numero di fotografie o allontanarsi dall'oggetto
mantenendo i criteri appositi e se si tratta di scavi archeologici o di riprese di tetti (figura 5), è possibile
l'uso di droni leggeri con fotocamere ultracompatte.
Figura 5 – Riprese di una porzione di tetto
Prof. Mauro Luca De Bernardi