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LICEO STATALE
"DOMENICO BERTI"
Via Duchessa Jolanda, 27/bis 10138 TORINO
011/4472684
Sito: http://www. liceoberti.gov.it
E-mail: TOPM120004@istruzione.it
Documento del Consiglio
di Classe
Esame di Stato
Anno scolastico: 2015-2016
Indirizzo: Scienze Umane opzione Economico-Sociale
Classe: V sez. I
Torino, 13 maggio 2016 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Paola Gasco
2
Sommario
Sommario............................................................................................................................................................................ 2
1. Presentazione dell’Istituto........................................................................................................................................... 3
Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-sociale ........................................................................................... 4
Ore settimanali per anno di corso.................................................................................................................................4
2. Presentazione della classe ........................................................................................................................................... 5
Insegnanti............................................................................................................................................................................ 5
Studenti ........................................................................................................................................................................... 5
Risultati dello scrutinio finale della classe III (esclusi non ammessi e ritirati) ............................................................... 5
Recupero del debito formativo………………………………………………………………………………………….6
Risultati dello scrutinio finale della classe IV (esclusi non ammessi e ritirati)............................................................... 6
Recupero del debito formativo ....................................................................................................................................... 6
3. Programmazione del Consiglio di Classe ................................................................................................................... 7
Obiettivi .......................................................................................................................................................................... 7
Metodi ............................................................................................................................................................................. 7
Strumenti ........................................................................................................................................................................ 7
Criteri di valutazione ...................................................................................................................................................... 8
4. Attività svolte nel corso dell’anno scolastico ............................................................................................................. 8
5. Terza prova ................................................................................................................................................................. 9
Criteri di valutazione delle simulazioni di terza prova. .................................................................................................. 9
6. Relazione sintetica ...................................................................................................................................................... 9
7. Allegati ..................................................................................................................................................................... 10
Elenco allievi classe 5 sez. I...........................................................................................................................................11
Testi delle simulazioni effettuate e griglie di valutazione..............................................................................................12
Prima prova.................................................................................................................. ..................................................13
Seconda prova................................................................................................................................. ...............................29
Terza prova.................................................................................................................. ..................................................35
Schede delle relazioni finale dei docenti per disciplina .................................................................................................57
Programmi svolti............................................................................................................................................................97
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1. Presentazione dell’Istituto
Dal Piano dell’Offerta Formativa
1. FINALITÀ
L’offerta formativa è finalizzata:
Riconoscere la centralità dell´allievo come studente e come persona;
Promuovere il sapere, il saper essere e il saper fare;
Garantire ad ogni allievo il diritto alla propria identità come presupposto per l’uguaglianza delle opportunità;
Organizzare attività in un percorso formativo organico di continuità favorendo il benessere dello studente, la
creatività e prevenendo il disagio;
Educare alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva;
Organizzare e promuovere progetti educativi coerenti con il curricolo garantendo pluralità di stimoli formativi
attraverso attività di laboratorio che utilizzino linguaggi diversi (musicale, iconico, corporeo, gestuale,
ipertestuale, multimediale);
Promuovere la collaborazione dei genitori nella condivisione del progetto educativo;
Creare un sistema efficace di comunicazione interna ed esterna.
2. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DI ISTITUTO
Promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione
Potenziare la partecipazione ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale
Sviluppare nell’allievo un atteggiamento di autocontrollo e di responsabilità
Sviluppare la capacità di stabilire rapporti positivi con gli altri, assumendo un atteggiamento comunicativo e
collaborativo
Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno, con
conseguente capacità di orientarsi nel prosieguo degli studi e nel successivo inserimento nel mondo del lavoro
3. OBIETTIVI TRASVERSALI A TUTTE LE DISCIPLINE
Obiettivi educativi (comportamentali e relazionali)
1. Rispetto delle persone, del lavoro e del sapere
2. Impegno nello studio, ampliamento degli interessi, partecipazione alla vita scolastica e alla realtà sociale nella
quale si vive e si opera
3. Capacità di organizzazione, di valutazione e di autovalutazione
Obiettivi cognitivi (capacità e competenze)
1. Capacità di focalizzare, di puntualizzare e di estrarre gli aspetti essenziali di un argomento
2. Capacità di arrivare a conclusioni coerenti a partire da un esame approfondito del problema
3. Capacità di affrontare situazioni problematiche di natura applicativa scegliendo strategie diverse
4. Capacità di esprimersi in modo chiaro e lineare
4
5. Capacità di sviluppare competenze logiche (osservare, descrivere, definire, generalizzare, gerarchizzare,
formalizzare, individuare collegamenti, interpretare, giudicare con consapevolezza).
LICEO delle SCIENZE UMANE opzione Economico-sociale
Durata : cinque anni.
Titolo di studio: diploma di istruzione secondaria superiore (art.9 DPR n. 89-2010).
Materie: dieci nel biennio e dodici nel triennio; abbracciano sia l’area culturale-espressiva che quella matematico-
informatico-scientifica, così come quella storico-economico-giuridica, per un totale rispettivamente di ventisette e
trenta ore settimanali di lezione. Lo studio di due lingue straniere offre una preparazione di tipo liceale adatta al
proseguimento degli studi in qualsiasi facoltà universitaria.
Le materie caratterizzanti (scienze umane, diritto ed economia) garantiscono un’apertura verso le scienze sociali e
giuridico-economiche, consentendo anche di orientarsi verso il settore delle relazioni e delle comunicazioni.
Il diploma conseguito consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria
ORARIO DI INSEGNAMENTO
SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-
SOCIALE
I Biennio II Biennio V Anno
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia e Geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Scienze umane 3 3 3 3 3
Diritto ed Economia politica 3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 1 3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 2 3 3 3 3 3
Matematica 3 3 3 3 3
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2
Storia dell’arte 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 27 27 30 30 30
5
2. Presentazione della classe
Insegnanti
Materia III° IV° V°
Italiano Andrea Degrandi Andrea Degrandi Andrea Degrandi
Storia Emanuela Margiotta Silvio Mario Pulvirenti Silvio Mario Pulvirenti
Filosofia Lucia Colombara Lucia Colombara Lucia Colombara
Scienze umane Susanna Barbini - Gaetano Albergo
- Graziella Gallo
- Arianna Forlì
Lucia Colombara
Diritto ed economia politica Angela Bonavita - Angela Bonavita
- Paola Maria
Giovanna Politi
Piergiuseppe Villata
Lingua straniera 1 Maria Rosa Montanera Maria Rosa Montanera Maria Rosa Montanera
Lingua straniera 2 Gabriella Comune Gabriella Comune Carla Baracco
Matematica Rosalia Valerio Rosalia Valerio Rosalia Valerio
Fisica Fausto Patrone Viviana Mainelli Micaela Vettorato
Storia dell’arte Laura Scarcia Paola Mazzini Paola Mazzini
Scienze motorie e sportive Eleonora Palato Andrea Anglani Anna Maria Quaglia
Religione Francesca Sciolla Francesca Sciolla Francesca Sciolla
Studenti
Si allega elenco.
Studenti
Inizio anno Fine anno
Da classe
precedente
Ripetenti
TOTALE
Promossi Non
ammessi
Ritirati Trasferiti
Senza
debito
Con
debito
III 30 1 31 15 9 4 1 2
IV 24 0 24 21 2 0 0 1
V 23 0 23 0 0
Risultati dello scrutinio finale della classe III (esclusi non ammessi e ritirati)
materia
N° studenti con voto
10 9 8 7 6 con debito
Italiano 0 4 5 9 6 0
Storia 0 1 5 9 9 0
Filosofia 0 2 1 9 11 1
Scienze umane 0 3 8 7 6 0
Diritto ed economia
politica
0 3 4 3 14 0
Lingua straniera 1 0 1 4 8 10 1
Lingua straniera 2 0 3 1 5 11 5
Matematica 0 1 7 4 10 3
Fisica 0 2 0 7 10 6
Storia dell’arte 0 4 2 10 8 0
Scienze motorie e
sportive
0 12 6 5 1 0
6
Recupero del debito formativo – Ammissione alla classe quarta
Materia N° allievi Esito positivo Esito negativo
Filosofia 1 1 0
Lingua straniera 1 1 1 0
Lingua straniera 2 5 4 1
Matematica 3 2 1
Fisica 6 5 1
Risultati dello scrutinio finale della classe IV (esclusi non ammessi e ritirati)
Materia
N° studenti con voto
10 9 8 7 6 Con debito
Italiano 1 2 8 10 2 0
Storia 0 2 13 6 2 0
Filosofia 0 3 0 6 13 1
Scienze umane 2 0 4 10 7 0
Diritto ed economia
politica
1 1 6 14 1 0
Lingua straniera 1 0 2 2 4 15 0
Lingua straniera 2 0 1 3 5 12 2
Matematica 0 3 5 7 8 0
Fisica 0 3 4 10 6 0
Storia dell’arte 1 2 6 9 5 0
Scienze motorie e
sportive
2 4 11 6 0 0
Recupero del debito formativo– Ammissione alla classe quinta
Materia N° allievi Esito positivo Esito negativo
Filosofia 1 1 0
Lingua straniera 2 2 2 0
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3. Programmazione del Consiglio di Classe
Obiettivi:
Educativi: condivisione e rispetto delle regole; partecipazione attiva alla vita
di gruppo collaborando e dialogando nel rispetto delle diversità; adesione alle
iniziative proposte dalle diverse agenzie culturali; sviluppo della capacità
critica; consolidamento della coscienza civile.
Didattici: potenziamento delle competenze espressive scritte ed orali,
padronanza dei linguaggi specifici delle singole discipline, capacità di
collegamenti interdisciplinari tra le diverse materie, consolidamento della
capacità di valutazione e autovalutazione.
Insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera
secondo la metodologia CLIL
Con riferimento a quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali in merito agli
obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti
compresi nei piani degli studi per i percorsi liceali (ex art. l0, comma 3,
D.P.R n. 89/2010) nel corso del secondo biennio e del quinto anno sono state
realizzate esperienze (partecipazione a progetti e/o lezioni interdisciplinari)
d’uso graduale della lingua straniera volte all’approccio di contenuti di una
disciplina non linguistica.
Nel corso del quinto anno, in particolare, in linea con le indicazioni contenute
nelle Nota del MIUR (Prot.n. 4969 del 25 luglio 2014 – Norme transitorie a.s.
2014-2015) sono stati attivati n. 4 moduli di insegnamento DNL in Scienze
Motorie e Sportive in lingua Francese per un totale di ore 30. Si rinvia alla
programmazione disciplinare per quanto attiene i contenuti specifici, la
metodologia didattica e i criteri di valutazione.
Metodi:
Lezione frontale; dibattiti;
Lettura collettiva e/o individuale di brani antologici disciplinari;
Analisi (individuali o di gruppo) di testi scritti e di filmati;
Ascolto di trasmissioni radiofoniche registrate;
Visione di film
Presentazione con l’ausilio di Power-point
Strumenti
Libro di testo, documenti relativi alle discipline, sussidi audiovisivi, uscite
didattiche, lavori di gruppo, videoregistratore e registratore, computer.
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Criteri di valutazione:
Si rinvia per ogni disciplina ai criteri di valutazione in sede di dipartimento.
4. Attività svolte nel corso dell’anno scolastico
Attività culturali e di approfondimento
Esterne all’Istituto:
Mostre e musei:
- Visita al Museo Lombroso
- Visita alla mostra su Monet
- Visita al Museo del carcere
Teatro:
- Visione di Orgoglio e pregiudizio in lingua inglese
- Visione di Venti di guerra in lingua francese
- Visione di Finanza Etica
Cinema:
- Visione del film Women in gold
- Visone del film Human
Attività di approfondimento:
- Disputa filosofica su Nietzchke presso la Biblioteca domenicana
Interne all’Istituto:
Attività di approfondimento
- Giovani e imprese: corso di job placement
- A scuola di sostenibilità con FCA
- Incontro con la Guardia di Finanza
- Due convegni sulla Mobilità pubblica
Visite e viaggi d’istruzione:
Viaggio di istruzione di 4 giorni a Berlino
5. Terza prova
Data Tipologia Tempo Materie
14-12-2015 B (3 domande per
materia)
3 ore Inglese, Fisica, Filosofia, Diritto ed economia
18-4-2016 B (3 domande per
materia)
3 ore Matematica, Scienze Umane, Francese
Mista: B (2 domande
in italiano) + C (5
domande in francese)
Scienze Motorie e Sportive*
* Si è scelta la tipologia mista (A+B) per la materia Scienze Motorie e Sportive perché materia con
insegnamento CLIL, per la quale la competenza linguistica richiesta è essenzialmente l'acquisizione di un
linguaggio specifico e la capacità di comprensione.
9
Criteri di valutazione delle simulazioni di terza prova.
Si vedano le griglie di valutazione in allegato.
6. Relazione sintetica
La relazione sintetica della classe 5^ I non può prescindere da una preliminare presentazione di due
elementi che ne hanno caratterizzato la storia.
In primo luogo è doveroso sottolineare il fatto che nel corso del triennio è mancata la continuità
didattica nelle due materie di indirizzo e, più in generale, si sono alternati sulla classe molti docenti:
5 differenti docenti si Scienze Umane, 3 di Diritto ed Economia, 3 di Fisica e Scienze Motorie e
Sportive, due differenti docenti di Storia, Storia dell’Arte e Francese si sono infatti avvicendati sulla
classe nel corso dei tre anni. Questi continui cambiamenti hanno determinato un ritardo nello
svolgimento dei programmi di alcune discipline (in buona parte recuperato) e hanno portato, in
alcuni casi, a un non facile adeguamento da parte degli allievi ai nuovi metodi di insegnamento.
In secondo luogo è utile ricordare che la classe è il frutto dell’accorpamento, inizialmente tutt’altro
che facile, di due classi. Tale elemento è stato nel corso del terzo anno motivo di disagio, oggi
pienamente superato.
Si vuole infine sottolineare che numerosi studenti della classe affiancano all’impegno scolastico
quello sportivo ad alti livelli, quello musicale o quello nell’ambito dell’associazionismo e che molti
studenti della 5^ I hanno volontariamente aderito nell’estate 2015 a un progetto pilota della scuola
che li ha portati a svolgere con profitto attività di alternanza scuola lavoro.
Complessivamente la 5^ I, costituita da 31 allievi all’inizio della terza, è passata a 24 in quarta, per
il trasferimento di due allievi, il ritiro di un’allieva e la non ammissione di 4 allievi. Un’altra alunna
ha chiesto il trasferimento all’inizio del quarto anno, i restanti 23 allievi sono tutti ammessi alla
frequenza del quinto anno.
Dopo le difficoltà incontrate nella classe terza (si veda il quadro dello scrutinio finale), il Consiglio
di Classe ha rilevato progressi compiuti nel corso del quarto anno rispetto ai livelli di partenza;
singoli studenti hanno messo in luce ancora difficoltà, ma esse sono state limitate a singole
discipline: una sola allieva è stata ammessa all’anno successivo dopo aver recuperato due debiti
formativi, un alunno dopo aver recuperato un debito formativo.
Alla fine del quinto anno, in base al raggiungimento degli obiettivi, il gruppo classe appare
sostanzialmente diviso in tre nuclei.
Un primo gruppo di studenti, sorretti da specifiche attitudini per il percorso formativo intrapreso e
capaci di uno studio serio ed efficace, ha raggiunto una preparazione complessiva di buon livello:
ha infatti acquisito conoscenze chiare e consapevoli su tutti i percorsi disciplinari; sa condurre
analisi di testi; è in grado di operare sintesi pertinenti e ordinate e di sviluppare gli stimoli dei
docenti nell’ambito dei percorsi di approfondimento. Alcuni studenti, in particolare, in possesso di
un metodo di lavoro sistematico e di una spiccata curiosità intellettuale e culturale, hanno raggiunto
buoni livelli di profitto in tutto l’arco delle discipline ed hanno conseguito anche abilità e
competenze più complesse.
La componente più consistente della classe ha compiuto un processo di crescita culturale meno
omogeneo ma comunque significativo: oltre ad aver raggiunto buoni risultati nelle materie più
congeniali alle proprie inclinazioni e ai propri interessi, ha acquisito, in buona parte, le competenze
relazionali e di gestione delle situazioni e ha conseguito gli obiettivi cognitivi fondamentali
(conoscenza e comprensione dei nuclei fondanti delle varie discipline; applicazione di strumenti in
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contesti noti; individuazione degli aspetti fondamentali di un testo; elaborazione di sintesi ordinate);
solo negli scritti permane, per alcuni, qualche area di fragilità.
Un terzo gruppo di studenti, in verità ridotto, manifesta tuttora difficoltà più evidenti in alcune
prove, soprattutto per residue incertezze della preparazione di base. Il loro profilo scolastico,
tuttavia, risulta comunque complessivamente positivo: le carenze e le lacune, infatti, coinvolgono
solo alcune discipline e, anche in questi ambiti, appaiono settoriali; in altre aree disciplinari, per
altro, emergono risultati discreti – o, comunque, di piena sufficienza -; più in generale, sono
riconoscibili nel loro percorso formativo un consolidamento degli elementi di forza e un
progressivo controllo dei fattori di fragilità.
7. Allegati
Elenco nominativo degli alunni della classe V I
Testi delle simulazioni effettuate
Schede per disciplina
Programmi svolti
Torino, 13 maggio 2016
Italiano (Andrea DEGRANDI) ............................................................................................................................
Storia (Silvio Mario PULVIRENTI) ....................................................................................................................
Filosofia (Lucia COLOMBARA) ........................................................................................................................
Scienze Umane (Lucia COLOMBARA) .............................................................................................................
Diritto ed Economia Politica (Piergiuseppe VILLATA) .....................................................................................
Lingua Straniera I, Inglese (Maria Rosa MONTANERA) .................................................................................
Lingua Straniera II, Francese (Carla BARACCO) ..............................................................................................
Matematica (Rosalia VALERIO) .........................................................................................................................
Fisica (Micaela VETTORATO) ...........................................................................................................................
Storia dell’Arte (Paolo MAZZINI) ......................................................................................................................
Scienze Motorie e Sportive (Anna Maria QUAGLIA) ........................................................................................
Religione Cattolica (Francesca SCIOLLA) ...............................................................................................
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Elenco allievi classe V sez. I
Ancora Silvia
Bocale Stefania
Castellini Giulia
Cataldi Aurora
Catarinella Lisa
Cerardi Ludovica
Chiabò Eleonora
Curcio Giulia
Di Biase Anna
Di Napoli Federica
Iandolino Martina
Le Noci Emanuele
Mistretta Miriam
Montesion Davide
Negro Emanuela
Palazzolo Valeria
Pantone Anna
Pavan Francesca
Rosso Arianna
Russo Stefania
Savignano Chiara
Semeraro Silvia
Zanini Martina
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO
CLASSE 5^ I
10 NOVEMBRE 2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C.
Milanini, a cura di M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.
A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con
tutti che gli gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di
compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie
con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai
grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro che non capiscono nulla quando i grandi
parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a
testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato. Ma i
ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine
smilze smilze ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che
succedono tra le donne e gli uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le
madri richiamano i ragazzi: - Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare
con quel ragazzo così maleducato! Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie
d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi in prigione, storie insegnategli dai grandi,
specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non
le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare. E a Pin non resta che
rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure sono
incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in
giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e
cominciano a scapaccionarlo. Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene,
improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni
commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e inventerà scherzi e smorfie così
nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto
le sere come quella.
Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in
Liguria, dopo l'8 settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla
sorella che per vivere si prostituisce, cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per
giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo degli adulti. Il suo unico rifugio è un
luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce per un furto, entra in
contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro
condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra.
1. Comprensione del testo
Riassumi sinteticamente il contenuto del brano.
2. Analisi del testo
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2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo
sono temi esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel
brano.
2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce
inoltre usi morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto;
ne sai individuare qualcuno nel testo?
2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti
sembra che sia efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede?
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta
partigiana, ma racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal
mondo dell’infanzia a quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche
riflessione relativa a questo aspetto anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e
stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione o ingresso nella vita adulta.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.
DOCUMENTI
-V. Van Gogh, La lettrice di romanzi, olio su tela, 1888
- H. Matisse, La lettrice in abito viola, olio su tela, 1898
- E. Hopper, Chair car, olio su tela, 1965
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse; 129
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per piú fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso; 132
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante, 135
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante. DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)
16
«Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?”
Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte
essenziale della vita. Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale
della vita. Non considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la
vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei
contrapporli l’uno all’altro?
Pubblico: Ma la parola vita non è vita.
Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose,
e quindi perché non anche del linguaggio? [...] Se penso alle mie passate esperienze, credo che
Swinburne faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17.
[...] Non credo che la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte
della vita.» Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984
«Nel momento in cui legge, [...] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il
proprio mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la
riflessione quotidiana sui costumi dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano.
L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi
legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza,
introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano
attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.» Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007
«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati
dall’arte, possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner
non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla
raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. [...] Non posso fare a meno delle
parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di
mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita. [...] In un
recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il
contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta
l’uso di termini come “verità” o “conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra
ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di
autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi
sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo
allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione
nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non
muta il contenuto del nostro essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che
le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di
comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la
scienza.» Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e
sociale.
DOCUMENTI
17
«L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la
disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace,
l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di
competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”.
Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella
moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica.
Non dovrebbero essere estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel
realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di
fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi un’importante sfida per il
nostro paese.» Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino, Bologna 2014
(ed. originale
«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale
importanza per il futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–
scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La
mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire
nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno
e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti
problemi del pianeta. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di
pensare criticamente; la capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come
“cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.» Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Il Mulino,
Bologna 2011 (ed. originale 2010)
«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo
dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e
dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al
passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono
la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate
anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come
pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.» RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a
competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà
DOCUMENTI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a
determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né
nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i
venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la
via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e
degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della
scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si
diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul
Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a
ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue
componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra:
l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il
18
Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca,
l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in
Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato
a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo
pianeta. Siesagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro
antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.» Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera
circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi
verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia
con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce
più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di
integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente
flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del
turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze,
di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per
l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi
trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove
barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare
gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare,
disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare
del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro
paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.» Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in
qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di
cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di
modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione
congrandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un
lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle
coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti
terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e
linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo,
con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei
vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei
cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea.
Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e
lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per
realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del
Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore
integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e
culturali più approfonditi.» Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb:Algeria, Libia, Mauritania,
Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli
affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha
trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi
rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
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DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”.
No, il messaggio raggiunge –tranne spiacevoli incidenti –lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può
essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta
particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al
momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in cui
scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma
fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo
questione di parlare.» Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria
introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di
comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente
osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile
separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o
in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in
metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida.
L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla
maleducazione.Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo
essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito lavorativo, a
sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto ciò
indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e
dall’utilizzo delle nuove tecnologie.» Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scrittoda un ufficiale dell’esercito regio
che dopo l’otto settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne
condannato a morte. Nel documento si insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali
risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi
salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento proposto, il significato
morale e civile di questo episodio.
“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi del
risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il sentimento dell’amore
doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria caduta e schiava, che oramai più non
esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in un'invincibile speranza». A questo ci ha portato la
situazione presente della guerra disastrosa. Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci
auguriamo di veder l’Italia potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già
prima, nelle scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua vita
nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.” (trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso
della quale meritò due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio
della seconda guerra mondiale, promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia.
Promosso generale di brigata nell’aprile 1943, fu nominato vicecomandante della divisione
corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte ai combattimenti intorno a Roma nei giorni
immediatamente successivi all’otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una intensa
attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari
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sbandati ma ancora fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e
imprigionato nelle carceri di via Tasso a Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine. (adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un
bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» [...] La pace in ogni
casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni
bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un
mio diritto.” Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere
la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima
le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti
documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche
dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
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Simulazione prima prova esame di stato
Classe 5 I
17 Maggio 2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, I fiumi
Mi tengo a quest'albero mutilato
abbandonato in questa dolina (1)
che ha il languore
di un circo
prima o dopo lo spettacolo
e guardo
il passaggio quieto
delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso
in un'urna d'acqua
e come una reliquia
ho riposato
L'Isonzo scorrendo
mi levigava
come un suo sasso
Ho tirato su
le mie quattr'ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull'acqua
Mi sono accoccolato
vicino ai miei panni
sudici di guerra
e come un beduino
mi sono chinato a ricevere
il sole
Questo è l'Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell'universo
Il mio supplizio
è quando
non mi credo
in armonia
Ma quelle occulte
mani
che m'intridono
mi regalano
la rara
felicità
Ho ripassato
le epoche
della mia vita
Questi sono
i miei fiumi
Questo è il Serchio (2)
al quale hanno attinto
duemil'anni forse
di gente mia campagnola
e mio padre e mia madre
Questo è il Nilo
che mi ha visto
nascere e crescere
e ardere d'inconsapevolezza
nelle estese pianure
Questa è la Senna
e in quel suo torbido
mi sono rimescolato
e mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
contati nell'Isonzo
Questa è la mia nostalgia
che in ognuno
mi traspare
ora ch'è notte
che la mia vita mi pare
una corolla
di tenebre
(1) dolina: concavità del terreno (formata dall'azione dell'acqua piovana) tipica del Carso.
(2) Serchio: fiume della Lucchesia, terra di origine della famiglia di Ungaretti.
Giuseppe Ungaretti (1888-1970), di famiglia toscana, nato ad Alessandria d'Egitto, visse in
gioventù a Parigi. Durante la prima Guerra Mondiale combatté sul fronte italiano e proprio mentre
22
era al fronte compose molte poesie della raccolta L'allegria (pubblicata in più edizioni, a partire dal
1919).
Anche questa poesia è stata scritta mentre il poeta era al fronte, nella zona del Carso, sulle rive
dell'Isonzo, il fiume che è stato una importante zona di guerra e il cui paesaggio è rimasto
"mutilato". Il poeta-soldato Ungaretti si immerge in questo fiume, per cercare ristoro e passa in
rassegna i fiumi che hanno segnato le tappe della sua vita.
1. Comprensione complessiva.
Riassumi brevemente il contenuto dei tre tempi in cui si articola la poesia (vv. 1-26), (vv. 27-41),
(vv. 42-69).
2. Analisi e commento del testo.
2.1 Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta?
2.2 Spiega il significato dei versi 9-12 "Stamani mi sono disteso / in un'urna d'acqua / e come una
reliquia / ho riposato", individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di sacralità
presenti nella lirica.
2.3 Quale significato simbolico assume l'acqua che accompagna il viaggio del poeta alla scoperta di
sé e al recupero del passato attraverso la memoria?
2.4 Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria "carta d'identità" contenente i "segni"
che gli permettono di riconoscersi?
2.5 Ungaretti, come altri poeti del tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi,
diversi da quelli tradizionali e più adatti a rappresentare la fragilità e la precarietà della condizione
umana. Spiega in che cosa consiste la cosiddetta rivoluzione metrica attuata dal poeta in questa
prima fase della sua sperimentazione formale, indicandone anche qualche esempio in questa lirica.
3. Approfondimenti.
Il tema del viaggio, spesso metaforico, è un motivo ricorrente nella letteratura simbolista e
decadente. Conosci altre poesie di altri autori che trattano questo tema?
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO
ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell’arte del Novecento
DOCUMENTI
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1
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto
levato.
E. MONTALE, Ossi di Seppia, 1925
2.
Anche questa notte passerà
Questa solitudine in giro
titubante ombra dei fili tramviari
sull’umido asfalto
Guardo le teste dei brumisti
nel mezzo sonno
tentennare
G. UNGARETTI, L’allegria, 1942
3.
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d’erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell’uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentivo querelarsi ogni altro male,
4.
Gelida messaggera della notte,
sei ritornata limpida ai balconi
delle case distrutte, a illuminare
le tombe ignote, i derelitti resti
della terra fumante. Qui riposa
il nostro sogno. E solitaria volgi
verso il nord, dove ogni cosa corre
senza luce alla morte, e tu resisti.
S. QUASIMODO, Elegia, 1947
ogni altra vita.
U. SABA, La capra, in «Casa e Campagna», 1909-1910
5.
E. MUNCH, L’urlo, 1893
«Sento il grido della natura!» (Munch).
«La deformazione della figura è giunta a un
limite sconosciuto per quell’epoca. L’uomo in
primo piano, con la bocca gridante e le mani
strette sulle orecchie per non ascoltare il
proprio incontenibile urlo, che è anche urlo
della natura, è ridotto ad una misera parvenza
ondeggiante in un paesaggio di delirio».
M. DE MICHELI, Le avanguardie artistiche
del Novecento, Feltrinelli 1999
24
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: Città e periferie: paradigmi della vita associata, fattori di promozione della
identità personale e collettiva.
DOCUMENTI
1.«Quale uso fare della città? Quale uso se ne è fatto nella Storia? Quante utopie hanno attraversato
il concetto sfumato ai bordi di “città ideale”? E quanti abusi? Se rivolgiamo i nostri pensieri alle
città europee così come ci sono state consegnate dalla Storia, ecco che i confronti con l’attualità
diventano subito un atto dovuto e altrettanto ineludibili i riferimenti ai disagi metropolitani di cui
siamo testimoni oltre che recalcitranti vittime designate…I due problemi con i quali ci siamo trovati
a fare i conti nelle città europee negli ultimi decenni sono il traffico automobilistico e il degrado o la
manomissione dei Centri Storici»
L. MALERBA, Città e dintorni, Milano 2001
2.«La città tradizionale dell’Europa mediterranea, che viene generalmente presa come modello…, è
un organismo a tre elementi attorno ai quali si ripartiscono le sue attività e si definisce il suo ruolo.
Il primo è l’elemento sacro, che simbolizza la protezione degli dei e impone dei doveri collettivi,
generatori di disciplina. Il secondo è l’elemento militare, o della sovranità, rappresentativo del
potere e del possesso dello spazio dominato dalla città…Il terzo è il mercato con i suoi annessi
artigianali, luoghi dove si realizza l’economia specificamente cittadina…Nella misura in cui il
mercato rappresenta il luogo della riunione funzionale della popolazione attiva della città, esso può
divenire simbolo di democrazia..., ma può anche essere simbolo dell’affermazione dell’autorità del
sovrano…Dovunque si presenti, la città ripropone sempre i tre elementi mediterranei unendo il
sacro, il politico e l’economico…All’inizio del XX secolo le città europee sono, di fatto, delle città
socialmente settorializzate, esclusivamente su basi qualitative: quartieri di
lusso e quartieri operai, o quartieri poveri…Nella nostra epoca la prima spinta di crescita urbana che
spezza i ritmi lenti e unitari del passato è quella del periodo che intercorre tra le due guerre
mondiali…
A questo punto il quadro urbano risulta superato e le città tendono a scoppiare…L’unità spaziale tra
lavoro, tempo libero e vita privata, e abitazione, che era caratteristica della città del passato, è ormai
rotta…»
Dalla voce Città, curata da P. GEORGE, nella “Enciclopedia delle scienze sociali”, Istituto
dell’Enciclopedia Italiana, vol.I, Roma, 1991
3.«Il sopravvento della periferia ha sdoppiato l’identità urbana tra un centro strutturato, sedimentato
e riconoscibile e un “resto” per molti aspetti casuale (Vittorini). L’anomalia periferica si presenta in
termini relativi come “altro dalla città”, e in termini assoluti, come incompiutezza, disordine,
irriconoscibilità, bruttezza: “un nuovo oggetto storico” senza limiti, né soglie; un “dappertutto che è
nessun luogo” (Rella)»
F. PEREGO, “Europolis e la variabile della qualità urbana” in AA.VV. Europolis – La
riqualificazione delle città in Europa. Periferie oggi, Roma-Bari, 1990
4.«Le periferie non sono dei “non luoghi”. Con l’espressione “non luogo” caratterizzo un certo tipo
di spazio dentro la nostra società contemporanea. Il “luogo” per un antropologo è uno spazio nel
quale tutto fa segno. O, più esattamente, è un luogo nel quale si può leggere attraverso
l’organizzazione dello spazio tutta la struttura sociale…Oggi viviamo in un mondo nel quale lo
spazio dei “non luoghi” si è di molto accresciuto. “Non luoghi” sono gli spazi della circolazione, del
consumo, della comunicazione, eccetera. Sono spazi di solitudine…Prendiamo l’esempio di un
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supermercato. Ha tutti gli aspetti di un “non luogo”. Ma un supermercato può diventare anche un
luogo di appuntamento per i giovani. Talvolta, anzi, è il solo “luogo”. Da questo punto di vista si
può dire che le banlieues sono dei “non luoghi” per la gente che viene da fuori…Ma sono, viceversa
, dei “luoghi” di vita per molte persone»
M. AUGÉ, L’incendio di Parigi, “MicroMega” n. 7/2005
5.«Se le nostre città non si riqualificano, a cominciare dalle periferie, consegneremo alle nuove
generazioni un futuro di barbarie…La più grave malattia delle città si chiama esplosione urbana -
dice Piano - una crescita forsennata, che dobbiamo correggere con interventi mirati per integrare il
tessuto urbanistico e sociale delle periferie con il resto della città». Quindi, demolire o riqualificare i
mostri in cemento nelle periferie? «La demolizione è un rimedio estremo, al quale ricorrere soltanto
quando mancano i requisiti minimi della vivibilità, per esempio la luce e la tutela della salute». La
seconda proposta riguarda le funzioni dei quartieri periferici. «La loro vita non può ridursi solo alla
dimensione residenziale, così sono condannati a trasformarsi in giganteschi dormitori - afferma
Piano - non a caso, quando ho progettato l’auditorium a Roma, ho voluto definirlo la fabbrica della
musica. Attorno alle sale, in un’area di venti ettari, ho ipotizzato un parco pubblico, negozi,
residenze e perfino un albergo». Il terzo punto decisivo del «manifesto» di Renzo Piano riguarda
proprio gli architetti e il loro modo di lavorare. «Ogni angolo di territorio urbano che torna a
vivere è anche un’opportunità economica. Per tutti - ... - a cominciare dagli architetti. Noi abbiamo
bisogno di competenza e di umiltà. Pensare in grande, ma accontentarsi anche di piccoli progetti. E
avere sempre una bussola etica perché attraverso la microchirurgia sul territorio può passare anche
un nuovo umanesimo della vita urbana. Nelle periferie, l’immigrazione diventa più sostenibile se si
impedisce che alla separazione sociale si sovrapponga quella etnica. Come accade, purtroppo, nei
quartieri dormitorio»
B.GALDO, Periferie: la profezia di Piano, IL MATTINO, 16/11/2005
6.«La città è anzitutto lo sguardo che la osserva e l’animo che la vive; …La Città dell’antichità,
anche quando è il centro di un potente impero, appare in una luce di gloria inseparabile dalla
caducità, dall’eterno destino di vanità delle cose umane: Ninive, Persepoli o Babilonia evocano
grandezza e rovina, indissolubili come le due facce di una moneta; …Atene, culla della civiltà e
della politica mondiale, è la Polis, la città in cui i rapporti umani sono personali e concreti e tutto è
visibile e tangibile, pure il meccanismo della vita sociale e del potere. Solo Roma - la Roma
imperiale e promiscua del Satyricon - è una metropoli nel senso moderno, più simile a Londra o a
New York che alle città greche, egizie od orientali dell’antichità. Nella modernità, la città si
identifica con la borghesia - più tardi col proletariato industriale…la città, con le sue trasformazioni
che sventrano e smontano il passato, è il movimento stesso delle sorti e dei sentimenti umani, il
ritmo della vita e della storia che la racconta. La metropoli...cambia la sensibilità e la percezione
dell’individuo, diviene una sua pelle sensibilissima che reagisce, anche e soprattutto
subliminalmente, al continuo bombardamento di stimoli veloci ed effimeri»
C.MAGRIS, Amori, speranze, morte, le città della nostra vita, CORRIERE DELLA SERA,
9/9/2005
7.«La periferia, lo si voglia o no, è la città moderna, è la città che abbiamo costruito…Se non
sapremo di questa città cogliere non solo gli aspetti negativi, che sono tanti e indiscutibili, ma anche
gli aspetti positivi, difficilmente riusciremo a rovesciare un processo che minaccia di travolgere il
senso profondo della città, quella funzione di cui così chiaramente parla Aristotele quando dice che
gli uomini hanno fondato la città per vivere meglio insieme… Secondo me la periferia è soprattutto
una città non finita o meglio che non ha ancora raggiunto il momento della qualità, ma i famosi
centri storici...sono stati anch’essi, prima di raggiungere questa condizione di equilibrio che ne
sancisce l’intoccabilità, delle opere non compiute...Perché allora non guardare alla periferia non
soltanto con il giusto sdegno che meritano i suoi particolari slegati, le sue caratteristiche di
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incompiutezza e di mancanza di significato, ma anche con umanistica “pietas” e cioè con amore,
come una realtà da affrontare, di cui aver cura, in cui rispecchiare noi stessi in quanto essa è bene o
male il prodotto delle nostre illusioni, delle nostre buone intenzioni non realizzate?»
P. PORTOGHESI, Riprogettare la città, in AA.VV. Europolis – La riqualificazione delle città in
Europa. Periferie oggi, Roma-Bari, 1990
8.«È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più
inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i
sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole
assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra...Anche le città credono
d’essere opera della mente o del caso, ma né l’una né l’altro bastano a tener su le loro mura. D’una
città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. – O la
domanda che ti pone obbligandoti a rispondere, come Tebe per bocca della Sfinge»
I.CALVINO, Le città invisibili, 1972, III
3. AMBITO STORICO - POLITICO
Argomento: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del Novecento
DOCUMENTI
1.Scheda:
Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto,
migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.
Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di
concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas
70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano
stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000
prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari
sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.
Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38
furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono
giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del
mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si
calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.
Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex
Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono
state applicate torture su persone per reati d'opinione.
2."Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale,
viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di
sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema
fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non
antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione,
quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri".
S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
27
3."Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di
distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto
tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri
del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la
distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e)
trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro".
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
4."Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro
popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel
combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di
orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".
C. ALTAMIRANO, Saluto di capodanno: I gennaio 1975, in Tutte le forme di lotta,
Milano, 1975, (L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)
5."I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato:
quello di una manomissione completa della memoria".
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano,
Garzanti 2001
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: La scienza: dubbi e paure dello scienziato
DOCUMENTI
1."Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano. E'
ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle
soprannaturali?".
B. Pascal, Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Serini, Torino, 1962.
2."E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più
straordinario e da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di un
bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di odio e di rifiuto della
ragione e di tutti i suoi prodotti. (...) I sospetti e la paura verso la scienza sono stati alimentati da
quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile; che le sue conseguenze pratiche e morali sono
imprevedibili e forse catastrofiche, che essa sottolinea la debolezza dell'individuo e mina l'autorità.
Nè infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella misura in cui la scienza interferisce con
l'ordine naturale delle cose, essa risulta intrinsecamente pericolosa".
E. Hobsbawm, Il Secolo breve trad. it. Milano, 1995.
3."Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la Guerra con Enrico Fermi, poco prima che venisse
sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io lasciai
capire che, considerate le conseguenze biologiche e politiche si doveva abbandonare un simile
esperimento. Fermi replicò: "Eppure è un così bello esperimento". Questo è probabilmente il
motivo più profondo che sta alla base dell'interesse per l'applicazione pratica della scienza; lo
scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale, dalla natura stessa, di aver
compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto dei suoi sforzi".
W. Heisenberg, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano, 1982.
28
4."La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella seconda guerra mondiale (...).
Tragicamente la stessa guerra nucleare fu figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra diversi
stati nazionali non avrebbe quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più profughi dai
paesi fascisti, a premere sui governi inglese e americano perchè costruissero una bomba atomica. E
proprio l'orrore di questi scienziati dinnanzi al risultato ottenuto, i loro sforzi disperati all'ultimo
minuto, per impedire ai politici e ai generali di usare effettivamente la bomba e, in seguito, i loro
sforzi per opporsi alla costruzione della bomba all'idrogeno testimoniano della forza delle passioni
politiche". E. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
5."Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano
ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova
macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. (...) Per alcuni anni ebbi la forza di una
pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei sapienti perché la usassero, o non la
usassero o ne abusassero, a seconda dei loro fini. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo
ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può essere tollerata nei ranghi della scienza". B. Brecht, Vita di Galileo, Torino, 1961
6."Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso accettare che vengano messi dei
chiavistelli al cervello. L'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo sapiens da
tutte le altre specie...Solo in tempio bui la scienza è stata bloccata. Oggi più che mai bisogna
affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni politiche
piuttosto che essere vittima di movimenti oscurantisti ed anti-scientisti" Rita Levi Montalcini, dal discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di
Montecitorio.
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Mentre in Italia e in Germania la democrazia non riuscì a sopravvivere ai traumi sociali ed
economici del primo dopoguerra, lasciandosi sopraffare da regimi totalitari, in Francia e in
Inghilterra, pur in presenza di instabilità politica e di una profonda crisi istituzionale, le forze
democratiche seppero resistere ad ogni tendenza autoritaria.
Sviluppa l'argomento, illustrando le ragioni di comportamenti e risultati così differenti.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«L’industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l’uomo, che viveva in comunità, è diventato folla
solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il «villaggio globale», ma non c’è il dialogo
corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è cosa molto diversa
guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità.» G. TAMBURRANO, Il cittadino e il potere, in “In nome del Padre”, Bari, 1983
Discuti l’affermazione citata, precisando se, a tuo avviso, in essa possa ravvisarsi un senso di
“nostalgia” per il passato o l’esigenza, diffusa nella società contemporanea, di intessere un dialogo
meno formale con la comunità circostante.
29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PRIMA PROVA ESAME DI STATO
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI
ADEGUATEZZA
Aderenza alla consegna
Pertinenza all'argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta
(tipo testuale, scopo, destinatario ...)
1 1,5 2 2,5 3
ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Presenza di un'idea centrale (esplicita o
implicita)
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio tra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità fra frasi, paragrafi e sezioni
1 1,5 2 2,5 3
CARATTERISTICHE
DEL CONTENUTO
Ampiezza della trattazione, padronanza
dell'argomento, rielaborazione critica dei
contenuti
Tipologia A: comprensione e analisi del
testo proposto
Tipologia B: comprensione dei materiali
forniti, loro uso coerente ed efficace,
capacità argomentativa
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in possesso, capacità di
contestualizzazione e argomentazione
1 1,5 2 2,5 3
LESSICO E
STILE
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale,
al destinatario, ecc.
1 1,5 2 2,5 3
CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei connettivi
testuali, ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
1 1,5 2 2,5 3
VALUTAZIONE: PUNTI /15
31
PRIMA SIMULAZIONE della SECONDA PROVA ESAME DI STATO
Tema di DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
Gli elementi della democrazia e la crisi della sovranità
PRIMA PARTE
Sulla base degli stimoli documentali allegati il candidato tratti il tema dello Stato
costituzionale e delle limitazioni della sovranità quale garanzia dei diritti individuali di libertà
e di uguaglianza, anche in rapporto alle forme statuali precedenti. Si soffermi quindi sulla
nuova dimensione assunta dalla sovranità statuale di fronte all’evoluzione del contesto
internazionale, sia sotto il profilo giuridico che economico, con particolare riferimento al
processo di integrazione europea e ai vincoli conseguenti in tema di finanza pubblica.
“La Costituzione, ciò che ci siamo dati nel momento in cui eravamo sobri, a valere per i momenti in
cui siamo sbronzi”. Gustavo Zagrebelsky, Da Valori e diritti: dietro ai conflitti della politica, ne la
Repubblica del 22 febbraio 2008, aforisma originario di Jon Elster, professore di scienze sociali a
New York)
“Non è possibile perseguire simultaneamente la democrazia, l’autodeterminazione nazionale e la
globalizzazione economica. Se vogliamo spingere più avanti la globalizzazione , dobbiamo
rinunciare allo Stato nazionale oppure alla politica democratica. Se vogliamo mantenere ed
approfondire la democrazia, dobbiamo scegliere fra lo Stato nazionale e l’integrazione economica
internazionale. Se vogliamo conservare lo Stato nazionale e l’autodeterminazione, dobbiamo
scegliere fra maggiore democrazie o maggiore globalizzazione. Questo è il trilemma politico
fondamentale dell’economia mondiale. I nostri problemi affondano le loro radici nella riluttanza da
parte nostra ad affrontare queste scelte ineluttabili”
Dani Rodrick, La globalizzazione intelligente, Laterza, Roma – Bari, 2015
“Popolo, libertà e progresso sono fondamenti della democrazia, che però, quando alimentano
populismo, ultraliberalismo e messianismo , possono diventare una minaccia per la democrazia
stessa. (…) Oggi, i veri pericoli provengono dall'interno della democrazia stessa, da quelli che ho
chiamato nemici intimi, forme di perversione o stravolgimento di alcuni dei suoi principi di base.
Il populismo, l'ultraliberalismo o il messianismo non sono il contrario di ciò cui aspira la
democrazia, ma il risultato della dismisura di alcuni elementi - popolo, libertà e progresso -
che la costituiscono. Tale dismisura è diventata possibile perché, soprattutto nel XX secolo, sono
venute meno le limitazioni reciproche cui questi elementi erano sottoposti “.
Tzvetan Todorov , I nemici intimi della democrazia, ed. Garzanti, 2009
Dagli albori dell’era democratica moderna alla fine dell’ottocento, la democrazia si è espressa
attraverso gli stati-nazione e i parlamenti. Il popolo elegge i suoi rappresentanti, che muovono le
leve del potere nazionale per un periodo stabilito. Oggi questo meccanismo è minacciato sia
dall’alto sia dal basso.
Dall’alto la globalizzazione ha cambiato profondamente la politica dei singoli paesi.[…] Dal basso
arrivano insidie altrettanto forti. I popoli separatisti come i catalani e gli scozzesi, gli stati indiani e i
sindaci di città statunitensi stanno tutti cercando di sottrarre quote di potere ai governi
nazionali.[…]
Il più grande pericolo per la democrazia, però, non viene né dall’alto né dal basso ma dall’interno,
dagli stessi elettori. Il timore di Platone a proposito della democrazia, cioè che i cittadini si
sarebbero ritrovati a vivere “alla giornata, godendo del piacere del momento”, si è rivelato
profetico. I governi democratici si sono abituati ad alimentare enormi deficit strutturali,
32
indebitandosi per accontentare gli elettori nel breve periodo e trascurando gli investimenti a lungo
termine. […]
Quello che colpisce dei fondatori della democrazia moderna come J. Madison e J. S. Mill è il loro
pragmatismo. Consideravano la democrazia un meccanismo potente ma imperfetto. Il potere dello
Stato, per esempio, deve essere sottoposto a controlli e vanno garantiti i diritti individuali come la
libertà di espressione e la libertà di organizzazione.[…] Le più solide tra le nuove democrazie hanno
funzionato soprattutto perché non hanno ceduto alla tentazione del maggioritarismo, cioè all’idea
che vincere le elezioni dia alla maggioranza il diritto di fare quello che vuole.
“C’era una volta la democrazia” The Economist su Internazionale 1044, 28/03/2014
Il candidato sviluppi due dei seguenti quesiti:
1. Alla luce dell’attuale testo dell’art. 81 della Costituzione quali sono i principi regolatori in
materia di bilancio dello Stato e di interventi di politica economica?
2. La limitazione della sovranità statale passa, tradizionalmente, dalla materia tributaria. Quali
sono in sintesi i principi costituzionali del nostro sistema tributario ed il significato di “informato a
criteri di progressività”
3. Quali sono i meccanismi costituzionali che garantiscono l’equilibrio dei poteri dello Stato ?
4. Quali motivazioni spinsero i Costituenti ad inserire il concetto di “assenza di vincolo di
mandato”e a configurare un bicameralismo perfetto? Quali motivazioni potrebbero invece portare
ad un bicameralismo imperfetto?
Durata della prova : 6 ore
Sussidi concessi: Dizionario italiano,Costituzione Italiana, Codice civile e leggi complementari
non commentati
33
SECONDA SIMULAZIONE della SECONDA PROVA ESAME DI STATO
DIRITTO ED ECONOMIA
Tema di: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
Mercato e welfare state (stato sociale) nell’epoca della globalizzazione
PRIMA PARTE Con riferimento ai documenti allegati il candidato tratti il tema delle relazioni tra
mercato e welfare state (stato sociale) nell’epoca della globalizzazione, con attenzione alle
trasformazioni in corso; si soffermi in particolare anche sui motivi ispiratori del welfare state – in
relazione ai principi costituzionali e dell’Unione Europea – e sulle modalità con cui potrebbe
rispondere ai problemi del lavoro e delle disuguaglianze economiche.
DOCUMENTO 1
«Ma rimane il fatto che l’economia, le istituzioni dell’economia, non possono far nulla per
rimediare allo squilibrio insito in una situazione di assoluto bisogno. E questo non ha niente a che
spartire con il fatto che uno sia ricco o povero: se un miliardario è nel deserto e muore di sete, e
incontra qualcuno con dell’acqua che gli fa pagare mille euro a bicchiere, la “ferita” all’economia
rimane, anche se il miliardario può permettersi di pagare. Il sistema economico non ha fatto nulla
per impedire uno strappo, un malessere, un’ingiustizia. E ancora peggio sarebbe se la situazione di
assoluto bisogno si verificasse perché uno è irrimediabilmente povero e non ha soldi per pagare.
Anche in questo caso, il mercato fallisce; o, per meglio dire, il mercato non può far niente per
assicurare che lo scambio abbia luogo, con reciproca soddisfazione. Lo scambio non avrà luogo
perché mancano le condizioni di base, perché uno dei contraenti non ha nulla da dare in cambio. In
economia si ragiona spesso al margine; cioè, non si guarda a tutto quello che viene prima (è come
se l’economista dicesse: chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto …) e ci si chiede solo: se faccio
un altro passo, qual è il vantaggio e qual è lo svantaggio? Se lavoro un’altra ora, qual è il mio
sacrificio e qual è il mio beneficio? E si prendono le decisioni di conseguenza, soppesando i costi e
i ricavi “al margine”. Ma è giusto ignorare tutto quello che viene prima del “margine”? Ho voluto
dire tutto questo perché, quando si magnifica il mercato e la concorrenza, molti dicono: ah, e come
la mettiamo con i poveri? Questa è un’obiezione seria. Ma ricordate che il mercato e la concorrenza
non sono la bacchetta magica. Possono fare alcune cose e non possono farne altre. La questione
delle “condizioni di partenza”, delle “condizioni di base”, possono essere affrontate dall’economia
ma con istituzioni e con idee che vanno al di là del buon funzionamento del mercato. Quest’ultimo è
indispensabile: un mercato libero è condizione necessaria, ma non è condizione sufficiente per lo
sviluppo dell’economia […]. Insomma il mercato non riesce a risolvere il problema dei beni
indivisibili (detti anche “beni pubblici”). Non si può contrattare su quei beni lì, ci vuole… un
governo. Storicamente, gli Stati, i governi, la “cosa pubblica” sono nati proprio per fornire i beni
indivisibili, prima di tutto la difesa […]. E i beni indivisibili sono anche altri, e le cose si
complicano ancora quando questi beni indivisibili appartengono al mondo, piuttosto che a un
villaggio o a una nazione.
Tema di: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
Per esempio, l’aria non conosce frontiere; se gli scarichi delle auto o altri brutti gas vanno a finire
nell’alta atmosfera e “bucano” lo strato di ozono che ci protegge dai raggi ultravioletti, con chi ce la
prendiamo? Ci vuole non solo un governo, ma un accordo fra governi per gestire una situazione in
cui deve essere protetto quel bene indivisibile che è lo strato di ozono. Un altro caso di fallimento
del mercato si ritrova nella “sanità pubblica internazionale”: prendiamo il caso della malaria,
sradicata nei paesi ricchi ma una delle maggiori cause di morte in quelli poveri, specie africani. Non
esiste un vaccino, ma non esiste anche perché le case farmaceutiche non hanno dedicato molte
risorse e ricerche alle medicine anti-malaria, preferendo concentrarsi sulle malattie dei paesi ricchi,
dove la gente, o i sistemi sanitari pubblici, hanno i soldi per pagare medicine costose. Il mercato
non riesce a creare gli incentivi giusti. Ci vuole un intervento dei governi o di organismi
internazionali che paghino la ricerca necessaria a produrre quelle medicine». F. GALIMBERTI, L’economia spiegata a un figlio, Laterza, Bari 2013, pp. 66-69
34
DOCUMENTO 2 «Che il welfare italiano abbia un urgente bisogno di essere riformato è indubbio,
stante che si tratta di uno dei sistemi più frammentati, più pieni di buchi, più esposti a
manipolazioni e imbrogli tra quelli europei […]. Ad esempio, non sono mai state sviluppate
politiche universali di sostegno al costo dei figli, a prescindere dalla posizione dei genitori nel
mercato del lavoro; e non è mai stata introdotta una misura di garanzia di reddito per chi si trova in
povertà e spesso non è mai riuscito neppure a entrare nel mercato del lavoro, almeno in quello
formale […]. Che cosa c’è di più efficace del lavoro (remunerato) per far uscire dalla povertà?
Eppure le cose non sono così semplici. In primo luogo, occorre pensare anche a chi non trova
lavoro – e per questo non matura il diritto alla indennità di disoccupazione – perché la domanda è
scarsa, perché non ha le qualifiche adeguate, perché ha un carico di lavoro famigliare pesante. È
certo opportuno incentivare le persone ad attivarsi, a effettuare la formazione necessaria per
collocarsi nel mercato del lavoro, posto che vi sia domanda. Ma, mentre cercano e si danno da fare
e aspettano che la domanda di lavoro aumenti, bisognerà o no pensare a come aiutare loro e le loro
famiglie a sopravvivere, specie se chi è senza lavoro è anche chi, in famiglia, sarebbe teoricamente
responsabile del mantenimento? In secondo luogo, avere un lavoro non sempre è sufficiente a
tenersi fuori dalla povertà. Come ha documentato anche l’ultimo rapporto della Commissione
europea su sviluppo e occupazione in Europa, l’Italia è tra i paesi dove più sono aumentati i
lavoratori poveri, coloro cioè che sono poveri nonostante lavorino. Ciò non è dovuto solo ai bassi
salari o al part time involontario. È dovuto soprattutto alla combinazione tra bassa intensità di
lavoro entro la famiglia, ovvero alla forte incidenza di famiglie monoreddito, specie nei ceti
economicamente più modesti e nelle famiglie più numerose, e frammentarietà e inadeguatezza dei
trasferimenti sociali rivolti a chi è in età da lavoro (indennità di disoccupazione, assegni per i figli,
detrazioni fiscali che non tengono conto dell’incapienza).
Tema di: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
Questa combinazione conferma che le politiche del lavoro e degli ammortizzatori sociali destinati a
chi perde il lavoro sono essenziali; ma indica che devono tener conto anche del fatto che le
opportunità lavorative, per altro scarse, non si distribuiscono omogeneamente nella popolazione e
tra territori. Lo ha documentato anche un recente volume comparativo sugli anni pre-crisi, quando
in Europa è aumentato il tasso di occupazione ma non è diminuito quello di povertà, in primis
perché non è diminuita la quota di famiglie a bassa intensità lavorativa. Per aumentare l’intensità di
lavoro remunerato delle famiglie occorrono sia politiche di investimento sociale dirette ai più
svantaggiati, giovani e meno giovani, sia politiche di conciliazione famiglia-lavoro: proprio quelle
oggetto di drammatici tagli in periodi di austerity. Ma aumentare il numero di lavoratori per
famiglia, posto che ci si riesca in un contesto di domanda debole, non basta. Occorrono anche
trasferimenti, in primo luogo diretti a sostenere il costo dei figli minorenni». C. SARACENO, Da dove partire per la riforma del welfare, in lavoce.info del 3 ottobre 2014,
http://www.lavoce.info/archives/30291/dove-partire-per-riforma-welfare/
SECONDA PARTE Il candidato sviluppi due tra i seguenti quesiti:
1. Quali sono i diversi sistemi pensionistici e di assistenza sanitaria?
2. Quali conseguenze sul welfare state (stato sociale) ha avuto, a partire dagli anni ’70, il
rallentamento dei tassi di crescita del prodotto interno lordo?
3. Qual è il rapporto tra Pubblica Amministrazione e organizzazioni private nel Welfare mix?
4. I processi di globalizzazione hanno portato ad una riduzione della disuguaglianza a livello
globale, ma anche ad importanti aumenti della disuguaglianza tra paesi e all'interno di ciascuno di
essi. Quali sono i principali meccanismi che possono spiegare queste dinamiche.
35
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA ESAME DI STATO
PUN CONOSCENZA
DEGLI
ARGOMENTI E
DEL CONTESTO
DI RIFERIMENTO
(4 MAX)
PUN CAPACITA’ D I LETTURA INTERPRET. E USO DEI DOCUMENTI ANCHE COME STIMOLO PER I COLLEGAMENTI (MAX 2)
PUN RISPONDENZA ALLA TRACCIA (MAX 2)
PUN CHIAREZZA ESPOSITIVA E LESSICO SPECIFICO ( MAX 3 )
PUN ARGOMENTAZIONE CAPACITA’ DI RIFLESSIONE E SINTESI (max 4)
0 Nessuna conoscenza o gravi difficoltà a gestire i concetti
0 non emersa 0/1 Le consegne non sono state comprese o comprese in modo molto limitato
0/1 Esposizione sconnessa o assente
1 Argomentazione elementare concetti casualmente disposti
1 Conoscenze
lacunose uso inadeguato dei concetti
0.5 inadeguata 1 Il contenuto
risponde solo in parte alle richieste della traccia
1.5 Esposizione
fragile con gravi e diffusi errori formali e nell’uso della lingua
2 Argomentazione
superficiale qualche spunto di riflessione
2 Conoscenze superficiali e modesta integrazione dei concetti
1 essenziale 1.5 Il testo risponde adeguatamente alle richieste della traccia
2 Procedura argomentativa semplice. Diffusi errori formali e nell’uso del linguaggio specifico
2.5 Argomentazione semplice. Emerge la capacità di creare un quadro di sintesi e sono presenti alcuni spunti di riflessione
3 Conoscenze essenziali, uso pertinente dei concetti
1.5 Adeguata 2 Il testo risponde in maniera esaustiva a tutte le richieste della traccia
2.5 Il testo si mostra nel complesso ordinato e coerente. Sufficiente competenza formale e terminologica
3 Argomentazione adeguata con alcuni spunti di riflessione originali ed elementi di sintesi coerenti
4 Conoscenze corrette e uso consapevole dei concetti
2 Efficace 3 Esposizione chiara e fluida. Buona padronanza della forma e del linguaggio specifico
4 Argomentazione corretta e precisa. E’ presente una sintesi efficace e consapevole
TOTALE PUNTEGGI:Arrotondare all’unità in presenza di decimali.
VOTO ATTRIBUITO …..... /15
37
SIMULAZIONE DEL 14-12-2015
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
FISICA
1.Si definisca direzione, verso e intensità del vettore campo elettrico in un punto dello spazio.
Riferendosi anche alla definizione data si calcoli:
il valore del campo elettrico in un punto P a 10cm da una carica Q1=+2,0 10-6
C;
si ponga nel punto P una seconda carica Q2=+6,0 10-6
C, determinare la forza che
quest’ultima subisce.
2. Si rappresentino graficamente le linee di campo elettrico generato da:
una carica puntiforme positiva
una carica puntiforme negativa
due cariche di segno opposto.
Si completi spiegando quale distribuzione di cariche genera un campo elettrico uniforme e se ne dia
una rappresentazione grafica.
Riferendosi ai casi precedenti si descrivano le convenzioni che si usano nella rappresentazione
grafica delle linee di campo, cioè le informazioni che tali rappresentazioni forniscono.
38
3.Si definisca la grandezza fisica differenza di potenziale VA-VB. Si spieghi quali sono le
conseguenze del fatto che la forza elettrica è conservativa e si risolva il seguente problema:
Un protone entra in un campo elettrico uniforme di intensità 3000 N/C, parallelamente al campo,
con una velocità 9,0 106m/s. Tale campo gli imprime una decelerazione costante e la sua
velocità si riduce a 3,0 106m/s. Sapendo che la massa del protone vale 1,67 10
-27kg si
calcolino:
le energie cinetiche iniziali e finali del protone,
il valore assoluto della differenza di potenziale attraversata,
la distanza percorsa dal protone.
39
ISTITUTO MAGISTRALE STATALE "D. BERTI"
ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA DISCIPLINA: FISICA
1. CANDIDATA/O:______________________________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI I Q II Q III Q
Conoscenza dei contenuti Nulla, quasi nulla o errata 1
Frammentaria e/o incompleta 1,5 – 2,5
Essenziale 3 – 3,5
Completa 4 – 4,5
Completa e approfondita 5
Organizzazione delle
conoscenze e capacità di
elaborazione (applicazione
delle conoscenze e/o analisi di
dati, processi, modelli,
capacità di sintesi, correttezza
nei calcoli)
Nulla o quasi nulla 1
Con errori e/o parti mancanti 1,5 – 2,5
Sufficientemente corretta o
corretta ma essenziale 3 - 4,5
Corretta ed esaustiva 5
Uso della terminologia e del
linguaggio specifico (grafico e
simbolico)
Errato o improprio 1
Non sempre appropriato 1,5 – 2,5
Sufficientemente appropriato e
preciso 3 – 4
Consapevole e rigoroso 4,5 - 5
Totale punti
Punteggio finale: _______ / 15 Note:
1. E’ assegnato il punteggio minimo (3/15) alla risposta non data.
2. Il punteggio finale è la media dei punteggi ottenuti in ogni singolo quesito.
40
Simulazione terza prova
Anno Scolastico 2015/2016
Classe V I
Cognome___________________________ Nome ______________________
Materia: FILOSOFIA
Qual è la tesi centrale del pensiero di Spencer? Che cosa la diversifica dall’ipotesi evoluzionistica di Darwin?
In che senso, secondo Feuerbach, l’idealismo dà un’immagine rovesciata della realtà?
“Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà
conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti”.
Da, K. Marx-F. Engels, L’ideologia tedesca, Editori Riuniti, Roma
Cosa è e come si arriva al comunismo per Marx?
41
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ ESAME
GRIGLIA DI CORREZIONE - FILOSOFIA
alunna/o: …………………………………………
Materia: ……………….
INDICATORI LIVELLI DELLA
BANDA
DI OSCILLAZIONE
PUNTI QUESITO
1
QUESITO
2
QUESITO
3
Conoscenza del
contenuto specifico
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Grav. insufficiente
Nullo
6
5
4
3
2
1
Sintesi ed
organizzazione
dell’elaborato
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Grav. insufficiente
Nullo
6
5
4
3
2
1
Uso del linguaggio
disciplinare
Buono
Sufficiente
Insufficiente
3
2
1
TOTALI
PARZIALI
/ 15 / 15 / 15
Valutazione: ………/15
42
Candidato______________________________ Classe 5 I
Data___________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2015/16
Disciplina: Lingua Inglese
Q1: What core values are fundamental in defining Britishness?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Q2: Think of the article about the impact of poverty on education. How does unfit housing influence
children’s school performance? Give examples from the text.
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
43
Q3: Voyagers on the Internet are often met with a sense of “déjà vu”, are advertisers reading our minds?
Refer back to the article from The Economist explains.
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
44
Scheda di rilevazione della Terza Prova pluridisciplinare
Disciplina: Inglese
Candidato:
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO PUNTI I
QUESITO II
QUESITO III
QUESITO
Trattazione nulla o fuori tema Nullo 0/1,5
Padronanza dell'argomento
Trattazione non corretta degli elementi o degli aspetti essenziali
Gravemente insufficiente 2/3
(le conoscenze)
Trattazione generica o riduttiva Insufficiente 3,5/4,5
Trattazione adeguata e pertinente Sufficiente 5/6
Trattazione dell'argomento esauriente e ricca di riferimenti Buono 6,5/7,5
Esposizione gravemente carente Decisamente inadeguata 0/1,5
Esposizione stentata ed imprecisa Inadeguata 2/3
Correttezza della produzione
Esposizione con qualche improprietà, ma nel complesso corretta Adeguata 3,5/4,5
e terminologia specifica Esposizione chiara e corretta Buona 5/6
(le competenze) Esposizione chiara, corretta, terminologia specifica appropriata Molto Buona 6,5/7,5
Totale per quesito
Totale complessivo
Voto:
Data: Docenti:
45
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO - CLASSE 5 I LES – DATA 14/12/2015– Allieva/o………….……………………
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
L’ONU (max 10 righe, fino a 5 punti)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
L’INTEGRITA’ DELLA PERSONA (max 10 righe, fino a 5 punti)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
LA LIBERTA’ PERSONALE (max 10 righe, fino a 5 punti)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
46
Totale punti ……………./ 15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
1) Aderenza alla consegna
⃝ ottimo = 6
⃝ buono = 5 ⃝ sufficiente = 4
⃝ insufficiente = 3
⃝ grav. insufficiente = 2
⃝ quasi nullo = 1 2) Completezza e correttezza delle informazioni ⃝ ottimo = 5
⃝ buono = 4 ⃝ sufficiente = 3
⃝ insufficiente = 2
⃝ grav. insufficiente = 1
3) Competenze nel linguaggio specifico/proprietà grammaticale e lessicale ⃝ ottimo/buono = 4
⃝ sufficiente = 3
⃝ insufficiente = 2
⃝ grav. insufficiente = 1
TASSONOMIA
QUASI NULLO Comprensione quasi nulla
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
Conoscenze inconsistenti, esposizione fortemente scorretta, poco comprensibile o priva di rapporti con quanto richiesto, incapacità di usare i termini fondamentali del linguaggio disciplinare
INSUFFICIENTE
Conoscenza incerta dei contenuti fondamentali, comprensione superficiale, esposizione stentata e non sempre corretta, uso talvolta improprio dei termini fondamentali
SUFFICIENTE
Conoscenza superficiale degli argomenti trattati, comprensione e produzione elementari relativamente agli argomenti proposti, esposizione semplice, uso appropriato del lessico almeno nei termini fondamentali
BUONO
Conoscenza completa dei contenuti e capacità di costruire collegamenti; esposizione e applicazione logicamente consequenziale; uso appropriato del lessico specifico
OTTIMO Conoscenza precisa e strutturata, capacità di rielaborazione autonoma degli argomenti; esposizione e applicazione efficace sorretta da valide capacità argomentative; uso rigoroso del
47
lessico specifico SIMULAZIONE del 18 aprile 2016
Simulazione terza prova
Anno Scolastico 2015/2016
Classe V I
Cognome___________________________ Nome ______________________
Materia: SCIENZE UMANE
Il candidato illustri la teoria di Esping-Andersen sulle tre diverse tipologie di welfare
Qual è la nuova stratificazione sociale conseguenza della globalizzazione, secondo il sociologo
Bauman,?
48
Federico Rampini afferma che Cina e India incarnano due modelli alternativi: descrivili e spiega
quali sono i punti di forza dei due paesi
49
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ ESAME
GRIGLIA DI CORREZIONE di SCIENZE UMANE
alunna/o: …………………………………………
Materia: ……………….
INDICATORI LIVELLI DELLA
BANDA
DI OSCILLAZIONE
PUNTI QUESITO
1
QUESITO
2
QUESITO
3
Conoscenza del
contenuto specifico
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Grav. insufficiente
Nullo
6
5
4
3
2
1
Sintesi ed
organizzazione
dell’elaborato
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Grav. insufficiente
Nullo
6
5
4
3
2
1
Uso del linguaggio
disciplinare
Buono
Sufficiente
Insufficiente
3
2
1
TOTALI
PARZIALI
/ 15 / 15 / 15
Valutazione: ………/15
50
Liceo Scienze Sociali “ D. BERTI”
Anno Scolastico 2015/2016
Simulazione III PROVA
Disciplina: Matematica
Data:18/04/2016 Allievo/a:
Punteggio: /15
1) Data la seguente funzione e il punto indicato a fianco:
a) rappresenta la funzione;
b) calcola la sua derivata;
c) la funzione è continua nel punto?
d) la funzione è derivabile nel punto?
1 se 0
se 0x
xy
e x
, 0x .
2) Determina i punti di discontinuità e di non derivabilità della seguente funzione e indicane il
tipo.
2 6y x x
51
3) Data la seguente funzione, verifica che nell’intervallo indicato a fianco valgono le ipotesi
del teorema di Rolle e trova il punto (o i punti) la cui esistenza è assicurata
4 2
1
1y
x x
2;2
52
LICEO STATALE "D. BERTI"
ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA DISCIPLINA: MATEMATICA
2. CANDIDATA/O:______________________________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI I Q II Q III Q
Conoscenza dei
contenuti (teorie,
teoremi, definizioni,
proprietà, regole)
argomentazione della
risposta, capacità di
analisi e sintesi
Assente o gravemente scorretta 1
Incompleta, scorretta , con evidenti
lacune 1,5 - 2,5
Parziale e/o con errori non gravi,
sostanzialmente corretta, essenziale 3 - 4
Completa o completa ed esaustiva 4,5 - 5
Capacità di
elaborazione:
applicazione delle
conoscenze e
correttezza nei calcoli
Nulla o quasi nulla 1
Con gravi e diffusi errori e/o con parti
mancanti 1,5 - 2,5
Con errori e/o parti mancanti 3 - 3,5
Sufficientemente corretta o corretta ma
essenziale 4 - 4,5
Con pochi errori lievi o qualche
imprecisione 5 - 6
Corretta , completa, esaustiva 6,5 - 7
Uso della terminologia e
del linguaggio specifico
(grafico e simbolico)
Risposta mancante o non appropriato 1 - 1,5
Sufficientemente adeguato anche se
non sempre corretto 2
Corretto e adeguato alle richieste 2,5 - 3
Totale punti
Note:
1. E’ assegnato il punteggio minimo (3/15) alla risposta non data.
2. Il punteggio finale è la media dei punteggi ottenuti in ogni singolo quesito.
Punteggio finale: _______ / 15
53
Cognome e nome: ………………………………….
Data: ………………………………….
Classe: ………………………………….
Simulazione della terza prova scritta dell’Esame di Stato
Tre quesiti a risposta breve (10 righe – 80/100 parole)
Lingua Francese
1. A quel traité succède le traité d'Amsterdam ? En quoi est-il différent ?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2. Quelle est la situation religieuse en France ? ____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3. Qu’est-ce que l’Opéra Bastille et quelles sont ses caractéristiques
principales ? ____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
54
GRIGLIA DI VALUTAZIONE della TERZA PROVA dell'ESAME di STATO
Disciplina: Francese
Candidato:
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO PUNTI I
QUESITO II
QUESITO III
QUESITO
Trattazione nulla o fuori tema Nullo 0/1,5
Padronanza dell'argomento
Trattazione non corretta degli elementi o degli aspetti essenziali
Gravemente insufficiente 2/3
(le conoscenze)
Trattazione generica o riduttiva Insufficiente 3,5/4,5
Trattazione adeguata e pertinente Sufficiente 5/6
Trattazione dell'argomento esauriente e ricca di riferimenti Buono 6,5/7,5
Esposizione gravemente carente Decisamente inadeguata 0/1,5
Esposizione stentata ed imprecisa Inadeguata 2/3
Correttezza della produzione
Esposizione con qualche improprietà, ma nel complesso corretta Adeguata 3,5/4,5
e terminologia specifica Esposizione chiara e corretta Buona 5/6
(le competenze) Esposizione chiara, corretta, terminologia specifica appropriata Molto Buona 6,5/7,5
Totale per quesito
Totale complessivo
Voto:
Data: Docenti:
55
SIMULAZIONE TERZA PROVA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
NOME COGNOME
1) Il candidato esprima il concetto di salute dinamica e come l'attività motoria vi rientri a pieno
titolo
…............................................................................................................................................................
...................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
...............................................................
.
2) La ginnastica aerobica è sia uno sport di competizione, che un'attività motoria per il grande
pubblico, il candidato metta in evidenza le differenze esecutive e le finalità in entrambe i tipi di
attività
…............................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
........................................
56
L'activité physique:
augmente la capacité anaérobique
aide la production des hormones de pancréas
peut induire changements préventifs pour ralentir le vieillissement
peut guérir de l'infarctus
Une routine de gymnastique aérobic:
peut avoir des exercices de force dynamique
se déroule sur une surface de 10 x10 pour les compétitions individuelles
exige de la force pour exécuter des mouvements en amplitude
doit contenir des éléments de force dynamique, de force statique, des sauts, des éléments
d'équilibre et de souplesse.
Le but de l'échauffement est:
d'entraîner la coordination des mouvements qu'on va exécuter
de permettre une accélération de la frequence cardiaque jusqu'au 180 -200 battements par minute
de contribuer à la prévention des déchirures, des élongations et des courbatures
de participer à l'éducation et à la maitrise du tonus musculaire
de faire récupérer les tensions musculaires et nerveuses aprés un effort lourd.
Face à l’espalier, mettre le pied sur le barreau le plus bas afin que vos orteils pointent vers le
plafond. Garder la jambe avant tendue. Avancer le corps vers l’avant en poussant avec le pied
arrière (sur la pointe du pied) et en tirant avec les mains.
C'est un exercice pour muscler les fessiers
C'est un exercice d'étirement du quadriceps
C'est un exercice pour l'équilibre
C'est un exercice d'étirement des mollets
Le grapewine est un pas:
en deux temps
de base de l'aérobic
en 4 temps
qu'on doit réaliser en sautant
de déplacement en avant et en arriére
57
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - CLASSE VM
CANDIDATO/A__________________________________________
INDICATORI LIVELLI DELLA
BANDA DI OSCILLAZ. PUNTI I II
quesito quesito
A
Conoscenza dei contenuti
approfondita
adeguata
abbast. adeguata
frammentaria
inadeguata
8
7
5-6
3-4
1-2
B
Capacità logico critiche, di
sintesi e organizzazione dei
contenuti
ottimo
buono
sufficiente
insufficiente
4
3
2
1
C
Competenze linguistiche ed
espressive, precisione
nell’utilizzo del linguaggio
specifico
buono
sufficiente
insufficiente
3
2
1
Totale punti
III quesito INDICATORI PUNTI Da 0 a 1 risposte corrette 3 Due risposte corrette 6 Tre risposte corrette 9 Quattro risposte corrette 12 Cinque risposte corrette 15
Punteggio finale (media dei punti dei tre quesiti)
…………../ 15
58
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE PER DISCIPLINA
Italiano (Andrea DEGRANDI) ....................................................................................................................... 59
Storia (Silvio Mario PULVIRENTI) ............................................................................................................... 63
Filosofia (Lucia COLOMBARA) ................................................................................................................... 65
Scienze Umane (Lucia COLOMBARA) ........................................................................................................ 68
Diritto ed Economia Politica (Piergiuseppe VILLATA) ................................................................................ 72
Lingua Straniera I, Inglese (Maria Rosa MONTANERA) ............................................................................ 75
Lingua Straniera II, Francese (Carla BARACCO) ......................................................................................... 79
Matematica (Rosalia VALERIO) .................................................................................................................... 83
Fisica (Micaela VETTORATO) ...................................................................................................................... 87
Storia dell’Arte (Paolo MAZZINI) ................................................................................................................. 89
Scienze Motorie e Sportive (Anna Maria QUAGLIA) ................................................................................... 91
Religione Cattolica (Francesca SCIOLLA) ......................................................................................... 94
59
ITALIANO
Classe: V I Anno scolastico: 2015/16
DOCENTE: DEGRANDI Andrea MATERIA: ITALIANO
OBIETTIVI CONSEGUITI
3. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
Analisi e contestualizzazione dei testi:
- condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo significato;
- collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti: le tradizioni dei codici formali e
le "istituzioni letterarie"; altre opere dello stesso o di altri autori; il più generale contesto storico del
tempo;
- formulare un proprio motivato giudizio critico.
Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica:
- riconoscere, in una generale tipologia dei testi, i caratteri specifici del testo letterario;
- riconoscere gli elementi che, nelle diverse realtà storiche, entrano in relazione a determinare il
fenomeno letterario;
- conoscere e usare i metodi e gli strumenti fondamentali per l'interpretazione delle opere letterarie;
- saper cogliere le linee fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie italiane.
Competenze e conoscenze linguistiche
- eseguire il discorso orale in forma corretta;
- affrontare testi di vario genere;
- produrre testi scritti di tipo diverso, rispondenti alle diverse funzioni.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti
Un numero di ore adeguate sarà dedicato all'esercizio sui diversi tipi di testo scritto, con particolare
attenzione al saggio breve/articolo di giornale e all'analisi dei testi letterari.
- Giacomo Leopardi (vita, pensiero, produzione letteraria)
Lettura e analisi: da Operette Morali:
Dialogo della Natura e di un Islandese;
dai Canti,
L’infinito, A Silvia, A se stesso.
Positivismo, Realismo, Naturalismo, Verismo
Giovanni Verga (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi: da Vita dei campi:
Fantasticheria
Rosso Malpelo
da Novelle rusticane:
La roba
60
Decadentismo
Giovanni Pascoli (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi
da Myricae:
Novembre
X Agosto
da Canti di Castelvecchio:
La mia sera
Gabriele D'Annunzio (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi
da Alcyone:
La pioggia nel pineto
da Il piacere:
La vita come opera d'arte
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti
da Notturno:
Scrivo nell'oscurità
Crepuscolari (cenni)
Guido Gozzano (cenni)
lettura (come esempio) di brani significativi tratti da Signorina Felicita (vv.1-12)
Sergio Corazzini (cenni)
lettura (come esempio) di Desolazione di un povero poeta sentimentale
- Marino Moretti (cenni)
lettura (come esempio) dei primi versi di A Cesena
Futurismo
Tommaso Marinetti (cenni)
Il manifesto del futurismo
Bombardamento da Zang tumb tuum
Italo Svevo (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi di Il ritratto dell'inetto dal romanzo Senilità
lettura dei capitoli Il fumo, La morte di mio padre e Psicoanalisi dal romanzo La coscienza di Zeno
Luigi Pirandello (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi delle novelle
Ciaula scopre la luna
La patente
La carriola
La nuova poesia
- Giuseppe Ungaretti (vita, pensiero, produzione letteraria)
da Allegria, lettura e analisi di
Il porto sepolto
Soldati
Veglia
San Martino del Carso
61
Fratelli
da Sentimento del tempo:
La madre
da Il dolore:
Non gridate più
Eugenio Montale (vita, pensiero, produzione letteraria)
da Ossi di Seppia, lettura e analisi di
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere ho incontrato
Cigola la carrucola
Umberto Saba (vita, pensiero, produzione letteraria)
la poetica di Saba in Amai
lettura e analisi di
La Capra
Città vecchia
Salvatore Quasimodo (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi di
Ed è subito sera
Alle fronde dei salici
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016 : 105
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 132
OBIETTIVI FORMATIVI:
Impegno costante, capacità di lavoro autonomo.
Accettazione consapevole e condivisione delle regole e dei valori comuni.
Acquisizione di stimoli culturali.
Capacità relazionarsi e a collaborare con gli altri.
METODOLOGIE:
Lezioni frontali partecipate, visite didattiche, uso di strumenti aggiuntivi rispetto ai libri di testo,
quali fotocopie, schede, video, materiali multimediali.
MATERIALI DIDATTICI:
LIBRO DI TESTO. Strumenti aggiuntivi rispetto ai libri di testo, quali fotocopie, schede, video,
materiali multimediali, uscite didattiche.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Per l’orale: colloqui nel numero di due prove per quadrimestre.
62
Per lo scritto: verifiche basate sulle tipologie previste per l’esame di stato, nel numero di due prove
per quadrimestre. Nel corso dell'anno sono state inoltre predisposte due simulazioni della prima
prova dell'esame di stato della durata di 6 ore.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Andrea DEGRANDI
63
STORIA
Classe: 5 I Anno scolastico: 2015/2016
DOCENTE Silvio Pulvirenti MATERIA: Storia
OBIETTIVI CONSEGUITI
1. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
Il principale obiettivo perseguito è la conoscenza, nelle sue linee generali e nei suoi principali
sviluppi, della storia italiana e anche europea del Novecento, facendo uso del lessico fondamentale
della disciplina.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti
L’età giolittiana.
Il metodo di governo di Giolitti, la guerra di Libia, le elezioni a suffragio universale del 1913.
La prima guerra mondiale.
Neutralisti e interventisti, la guerra di trincea, la sconfitta di Caporetto, la rivoluzione russa e il
ritiro della Russia dalla guerra, l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, il fronte del Piave, il collasso
della Germania e dell’Austria, la battaglia di Vittorio Veneto, l’armistizio e i trattati di Versailles.
La crisi del primo dopoguerra e il “biennio rosso”, la fondazione del Partito Comunista, del Partito
Popolare e del Partito Nazionale Fascista.
Il Fascismo.
Lo squadrismo e la “marcia su Roma”. Il delitto Matteotti il consolidamento del regime fascista, le
“leggi fascistissime”, l’economia e il corporativismo. Fascismo e società: le organizzazioni
giovanili del regime, la politica demografica, le bonifiche dell’Agro pontino. Le leggi razziali.
Politica estera: l’invasione dell’Etiopia, l’alleanza con la Germania nazista, la guerra di Spagna.
La Germania dalla Repubblica di Weimar al nazismo. Nazismo, antisemitismo, politica
imperialista.
La seconda guerra mondiale. L’invasione della Polonia e la dichiarazione di guerra di Francia e
Gran Bretagna. L’ingresso in guerra dell’Italia: l’aggressione della Francia e l’invasione della
Grecia, la sconfitta nell’Africa settentrionale. L’ingresso in guerra degli Stati Uniti dopo il
bombardamento di Pearl Harbour. Lo sbarco in Sicilia degli Alleati, la destituzione di Mussolini e
la resa incondizionata dell’Italia. La Repubblica Sociale italiana, guerra civile, Resistenza. La resa
della Germania. Gli accordi di Yalta.
La guerra fredda e la minaccia nucleare. La contrapposizione U.S.A.-U.R.S.S., N.A.T.O e Patto di
Varsavia: guerra di Corea, crisi di Suez, crisi di Cuba, guerra del Viet-nam.
64
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016: 50
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 63
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi perseguiti sono stati: la partecipazione costruttiva alle lezioni che ha
sollecitato gli allievi alla riflessione personale e alla formazione di un’opinione motivata,
l’osservazione e la valutazione dei problemi proposti soprattutto per mezzo di un linguaggio
preciso e appropriato.
METODOLOGIE
Lezione frontale e lezione-discussione
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: Fossati Luppi La città della storia, Il Novecento e il mondo contemporaneo
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche orali e prove scritte (test a risposta aperta) basate su argomenti piuttosto ampi e non
precisi e delimitati
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Silvio Mario PULVIRENTI
65
FILOSOFIA
Classe: VI Anno scolastico: 2015/16
DOCENTE: Colombara Lucia MATERIA: Filosofia
OBIETTIVI CONSEGUITI
2. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
Comprendere e saper utilizzare in modo appropriato termini e categorie del linguaggio
filosofico.
Riconoscere il rapporto esistente tra teorie filosofiche e il contesto storico-sociale.
Conoscere i principali temi e problemi che caratterizzano la filosofia.
Comprendere la complessità delle diverse posizioni filosofiche.
Affrontare in modo autonomo brevi testi filosofici.
Lo studio è stato abbastanza costante e l’acquisizione del linguaggio caratterizzante la disciplina è
discreta. Un esiguo gruppo di allievi ha sviluppato ottime competenze linguistico-espressive, di
analisi e sintesi, di rielaborazione autonoma; permangono però alcuni allievi che evidenziano
incertezze e difficoltà nella comprensione dei problemi o dei nuclei concettuali e nella
rielaborazione.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Schopenhauer
Il mondo come rappresentazione
Il mondo come volontà
Il dolore e il piacere
Il pessimismo
Le vie di liberazione dalla volontà di vivere
Kierkegaard
“Il singolo” e l’esistenza come possibilità
Gli stadi dell’esistenza estetica ed etica
La vita religiosa
L’angoscia e la disperazione
Feuerbach
La concezione naturalistica dell’uomo
L’analisi dell’alienazione religiosa
Marx
La formazione di Marx e l’origine del suo pensiero rivoluzionario
Il lavoro umano nella società capitalistica e la problematica dell’alienazione
L’analisi economica del “capitale”
Il materialismo storico
Il superamento dello stato borghese, la rivoluzione e l’obiettivo di una società senza classi
Il positivismo: Spencer
L’estensione della legge dell’evoluzione a tutta la realtà
L’analisi dello sviluppo sociale
Freud
Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi
Il sogno come via di accesso all’inconscio
66
La struttura della psiche
La nevrosi e la teoria psicoanalitica
La teoria della sessualità e il complesso di Edipo
Il disagio della civiltà
Nietzsche
Il nichilismo
Il conflitto fra apollineo e dionisiaco all’origine della tragedia greca
La “morte di dio” e la fine delle illusioni metafisiche
La genealogia della morale
L’oltre-uomo e l’eterno ritorno dell’uguale
La volontà di potenza
Bergson L’analisi del concetto di tempo
La concezione della memoria
Lo slancio vitale e l’evoluzione creatrice
Intelligenza e intuizione
La morale e la religione
Heidegger L’analisi dell’esistenza
L’essere-nel-mondo
Esistenza inautentica ed esistenza autentica
La scuola di Francoforte
Horkheimer
La concezione dialettica della realtà sociale
La Dialettica dell’Illuminismo
Adorno
La dialettica negativa
La critica dell’industria culturale e l’arte come denuncia
Arendt
L’analisi del totalitarismo
Terrore e ideologia
La banalità del male
I caratteri della “condizione umana”
Lo spazio della politica
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016 : 55
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/2016: 66
OBIETTIVI FORMATIVI
Sviluppo della personalità individuale.
Capacità critica ed autonomia di pensiero.
Miglioramento della capacità di relazione.
Potenziamento della capacità comunicativa e di espressione.
Motivazione e significato dell’apprendimento.
Assunzione di consapevolezza di sé in quanto soggetto di diritti, ma anche di doveri.
67
Gli studenti hanno manifestato interesse e partecipazione ed una buona motivazione ad
apprendere; buono l’impegno, soprattutto negli ultimi mesi.
Il clima relazionale all’interno della classe è abbastanza sereno; alcuni allievi dimostrano di avere
una buona autostima, di aver sviluppato un discreto senso critico ed una soddisfacente
consapevolezza di sé.
METODOLOGIE
Lettura di brani tratti da testi di filosofi
Lettura e discussione di alcuni punti del manuale
Lezione partecipata
Discussioni guidate
Costruzione di mappe concettuali
Partecipazione, presso la Biblioteca Provinciale di S. Tommaso D’Aquino, al
“Piacere della Disputa” (lettura e riflessione sull’aforisma 125 di Nietzsche
MATERIALI DIDATTICI
Testo in adozione: Massaro, La comunicazione filosofica,, Ed. Paravia
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Trimestre : due scritti strutturati come simulazione di terza prova e una interrogazione orale
Pentamestre: due scritti strutturati come simulazione di terza prova ed una interrogazione orale
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Lucia COLOMBARA
68
SCIENZE UMANE
Classe: V I Anno scolastico: 2015/2016
DOCENTE: Lucia Colombara MATERIA: Scienze Umane
OBIETTIVI CONSEGUITI
CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
-Conoscere contenuti, concetti e procedure dei temi sociologici e metodologici affrontati: welfare
state , globalizzazione, lavoro e povertà
-Essere in grado di applicare alle situazioni nuove le conoscenze apprese.
-Saper porre problemi e saper cogliere i collegamenti tra le varie discipline.
-Esprimere capacità di analisi, sintesi e di rielaborazione personale
-Padronanza del mezzo espressivo
In termini di conoscenze, non tutti gli studenti dimostrano di possedere almeno a livelli essenziali i
contenuti proposti.
Un gruppo esiguo di allievi ha sviluppato ottime competenze linguistico-espressive, di analisi e
sintesi, di rielaborazione autonoma; vi sono però ancora alcuni allievi che evidenziano incertezze e
difficoltà nella comprensione dei problemi o dei nuclei concettuali, nell'utilizzo del lessico
specifico e nella rielaborazione.
CONTENUTI DISCIPLINARI
69
SOCIOLOGIA
WELFARE STATE
- Rischi e protezione sociale
- Come cambiano i rapporti tra stato e cittadini
- Il contesto storico: la rivoluzione industriale
- La seconda fase dell’industrializzazione
- Lo stato sociale
- Modelli di welfare: le tipologie
- Crisi dei modelli di welfare
- Nuove prospettive per il welfare: il terzo settore
Letture:
1. W. Beveridge, Guerra a sei mali non necessari, pag. 14
2. M. Ferrera, Fattori di crisi del welfare state, pag. 45
3. A. Evers – Il terzo settore, pag. 52
4. Commissione Europea – Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile
e inclusiva, pag. 55
Schede:
1. Le politiche di Keynes, pag.21
2. La Chiesa Cattolica e la questione sociale, pag.23
LA SOCIETÀ GLOBALE
- La globalizzazione: quali caratteristiche presenta.
- Le conseguenze della globalizzazione
- Le teorie sulla globalizzazione
- La globalizzazione economica
- La globalizzazione politica da pagina 126 a pagina 132; da pag. 145 a pag. 149; da pag. 152 a
pag.154, del paragrafo “Missioni di pace” solo la definizione
- La globalizzazione culturale
- Come sono cambiate le relazioni internazionali.
- L’opposizione alla globalizzazione
- Un mondo diseguale: sviluppo umano e diseguaglianze
Letture:
1. A. Giddens , La globalizzazione è occidentalizzazione?, pag. 73
2. A. Giddens, La globalizzazione promuove il bene comune? pag.74
3. U. Beck, Una società di individui, pag. 76
4. Z. Bauman, Globali e locali, pag.78
5. V. Shiva, Da dove viene la povertà?, pag. 99
6. A. Sen, Democrazia e prevenzione delle carestie, pag. 101
7. M. Nussbaum, Cittadine di seconda classe, pag. 102
8. L. Gallino, Il costo umano della flessibilità, pag. 119
9. J. E. Stiglitz, Per una globalizzazione dal volto umano, pag. 120
10. M. Yunus, Il microcredito, pag.123
11. D. Rodrik, Globalizzazione e politica, pag. 134
12. A. Spinelli, Per un’Europa libera ed unita, pag. 143
13. N. Bobbio, L’età dei diritti, pag. 150
14. M. Kaldor, Modelli di violenza, pag. 155
15. N. Bobbio, Modelli di pacifismo, pag. 158
16. D. Held e A. Mcgrew, Modelli culturali transnazionali, pag. 168
17. A. Sen, Le nostre molteplici diversità, pag. 176
18. R. Kapuscinski – L’incontro con l’altro, pag. 177
19. S. Benhabib, La cittadinanza europea, pag. 181
20. S. Benhabib, Democrazia e identità culturale, pag. 182
21. F. Rampini – Cindia, pag. 190
22. N. Klein – Un mondo di marca, pag. 198
70
Schede:
1. I dieci punti sulla globalizzazione secondo Amartya Sen, pag. 71
2. L’approccio delle capacità al problema dello sviluppo, pag. 83
3. Interdipendenza economica e crisi, pag. 117
4. Kant e il cosmopolitismo, pag. 146
5. Modernizzazione, pag. 149
6. Moderno/ Postmoderno pag. 166
METODOLOGIA della RICERCA
IL LAVORO
Il concetto di lavoro nelle scienze umane e sociali
Il mercato del lavoro
Istruzione, formazione e mercato del lavoro
Studiare il lavoro, da pag. 230 a pag. 237
Scheda:
1. L’ispirazione metodologica: S. Lazarus, pag. 236
LA POVERTÀ
- Che cos’è
- Come si misura
- Come si può leggere
- Studiare la povertà con metodi quantitativi e con metodi qualitativi
Letture:
1. Danilo Dolci, In alcune case di Partinico, pag. 273
2. Nuto Revelli, pag. 275
Scheda:
1. Il paniere Istat, pag. 267
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016: 83
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 99
OBIETTIVI FORMATIVI
-Sviluppo della personalità individuale.
-Capacità critica ed autonomia di pensiero.
-Miglioramento della capacità di relazione.
-Potenziamento della capacità comunicativa e di espressione.
Gli studenti hanno manifestato interesse, una partecipazione attiva ed una buona motivazione ad
apprendere
Il clima relazionale all’interno della classe è sempre stato abbastanza sereno; molti allievi
dimostrano di avere una discreta autostima, di aver sviluppato un discreto senso critico ed una
soddisfacente consapevolezza di sé.
71
METODOLOGIE
-Lettura di brani e articoli
-Lettura e discussione di alcuni punti del manuale
-Lezione partecipata
-Discussioni guidate
MATERIALI DIDATTICI
Corradini, Sissa, Capire la realtà sociale, Zanichelli
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Primo trimestre : tre scritti strutturati come simulazione di terza prova (di cui uno con valore orale)
e una interrogazione orale
Pentamestre: tre scritti strutturati come simulazione di terza prova (di cui uno con valore orale) e
una interrogazione orale
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Lucia COLOMBARA
72
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
Classe: 5 I LES Anno scolastico: 2015/2016
DOCENTE Piergiuseppe VILLATA MATERIA: Diritto ed Economia Politica
OBIETTIVI CONSEGUITI
3. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
In generale:
individuare le dimensioni giuridica ed economica dei rapporti sociali e comprendere le
regole fondamentali relative;
comprendere la dimensione storica dei fenomeni giuridici e degli elementi di relatività
legati al contesto socio-politico-culturale;
acquisire il linguaggio di base giuridico ed economico;
ricostruire le motivazioni storiche e sociali che sono dietro i moderni istituti giuridici;
evidenziare le interconnessioni tra normativa ed esigenze sociali ed economiche sottese;
educare alla legalità ed alla capacità di intrattenere relazioni sociali in un clima di rispetto,
responsabilità e solidarietà.
In particolare:
sviluppare le capacità di comprensione dei fatti giuridici ed economici;
confrontare soluzioni giuridiche ed economiche con situazioni reali;
comprendere e consultare semplici testi normativi e di informazione politica;
prendere appunti, definire, analizzare un testo, sintetizzare un testo in uno schema o in un
grafico, effettuare una rielaborazione personale di un testo di complessità adeguata al livello
di studi;
avere piena consapevolezza della complessità dell’organizzazione dei rapporti sociali, della
rilevanza del legame tra società ed ordinamento giuridico;
avere piena consapevolezza delle forme di solidarietà attuabili attraverso l’intervento statale
nei rapporti socio-economici
Obiettivi minimi:
riconoscere i soggetti collettivi pubblici statali e internazionali e le loro funzioni all’interno delle
relazioni giuridiche; riconoscere l’intervento dello Stato nell’economia; riconoscere le dinamiche
del mondo globale
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti
73
TEMA A – LO STATO E L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
Lezione A 1 – Lo Stato
Lezione A 2 – Da sudditi a cittadini
Lezione A 3 – La Costituzione Repubblicana
Lezione A 4 – L’ordinamento internazionale
TEMA B – LA PERSONA FRA DIRITTI E DOVERI Lezione B 1 – La dignità
Lezione B 2 – La libertà
Lezione B 3 – L’uguaglianza e la solidarietà
TEMA C – LE NOSTRE ISTITUZIONI Lezione C 1 - Il Parlamento
Lezione C 2 – Il Governo
Lezione C 3 – Le garanzie costituzionali (da trattare dopo il 15 di maggio)
Lezione C 4 – La Magistratura (da trattare dopo il 15 di maggio)
TEMA D – LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Lezione D 1 – L’ordinamento amministrativo
TEMA E – L’INTERVENTO DELLO STATO NELL’ECONOMIA
Lezione E 1 – Liberismo o interventismo?
Lezione E 2 – Il sistema tributario italiano
TEMA F – IL MONDO GLOBALE
Lezione F 1 – L’internazionalizzazione
Lezione F 2 – Una crescita sostenibile
TEMA G – L’UNIONE EUROPEA
Lezione G 1 – Il processo di integrazione europea (da trattare dopo il 15 di maggio)
Lezione G 2 – Le istituzioni e gli atti dell’Unione Europea (da trattare dopo il 15 di maggio)
Lezione G 3 – L’Unione economica e monetaria (da trattare dopo il 15 di maggio)
APPROFONDIMENTI
Analisi di casi giudiziari civili e penali
Analisi di sentenze civili e penali
Visione di un processo penale in Corte d’Assise
Partecipazione alla visita guidata presso il Museo delle Carceri di Torino
Partecipazione ad una conferenza su finanza etica
Partecipazione allo spettacolo POP ECONOMIX
Laboratorio sulla partecipazione alle aste giudiziarie immobiliari
Ore svolte al 15 maggio 2016 : 75
Ore ancora da svolgere: 11
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/2016: 99
OBIETTIVI FORMATIVI ( impegno costante – attenzione viva – partecipazione costruttiva –
osservazione attenta – linguaggio appropriato – motivazione allo studio – capacità di lavoro
autonomo – rispetto dell’ambiente, dei compagni, degli insegnanti):
74
Si richiama integralmente quanto indicato nel POF e quanto indicato nella programmazione del
dipartimento di discipline giuridiche ed economiche
METODOLOGIE (Lezione frontale – gruppi di lavoro – processi individualizzati – esposizioni
preparate dagli studenti – giochi di ruolo – attività di recupero-sostegno e approfondimento):
Lezioni frontali con dialogo
Schemi riepilogativi
Mappe normative
Mappe concettuali
Esempi pratici di vita quotidiana
Lettura guidata di pagine di approfondimento del testo
Lettura guidata di giornali e riviste specializzate
Lettura di sentenze della Giurisprudenza
Visione di audiovisivi
Esercitazione in classe con test strutturati
ATTIVITA’ DI RECUPERO-SOSTEGNO
E’ stata effettuata in itinere, con attività di classe e con attività individualizzate
MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,
biblioteca, tecnologie audio-visive e/o multimediali):
Libro di testo “Diritto ed economia politica” Paolo RONCHETTI, ZANICHELLI, Volume 3,
Costituzione Italiana, Carta UE, Codice Civile, Gazzetta Ufficiale, Il Sole 24 ore, Guida al Diritto,
audiovisivi, giornali e riviste specializzate
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (specificare tipo e numero: prove
scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, etc.)
Premesso quanto stabilito nel POF in merito al numero ed alle modalità delle verifiche e come
deliberato nel dipartimento di discipline giuridiche ed economiche sono state effettuate verifiche
periodiche, proposte dal docente ma anche volontarie: almeno sei nell’anno sia orali che scritte (di
cui una simulazione di terza prova e due simulazioni di seconda prova).
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Piergiuseppe VILLATA
75
LINGUA STRANIERA 1 - INGLESE
Classe: 5 I Liceo Scienze Umane Opzione
Economico-Sociale
Anno scolastico: 2015/16
DOCENTE: Montanera Maria Rosa MATERIA: Lingua Straniera Inglese
OBIETTIVI CONSEGUITI
4. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
La classe è eterogenea quanto a rendimento e metodo di lavoro e un quarto degli allievi raggiunge
faticosamente le competenze linguistiche ed operative previste. Va precisato che la correzione
individuale delle consegne domestiche, nel corso del quarto anno, ha evidenziato un lieve
rafforzamento nella correttezza formale ed espositiva; tuttavia le verifiche, scritte ed orali, attestano
che l’apprendimento tendenzialmente mnemonico di alcuni discenti condiziona la comprensione
autonoma dei brani proposti a carattere economico-giuridico e di attualità. L’esposizione orale
afferente gli argomenti proposti è nel complesso adeguata.
Per alcuni si sono evidenziate lacune pregresse anche consistenti e un profitto insufficiente,
soprattutto nella produzione scritta; permangono, in generale, gravi lacune lessicali, grammaticali,
sintattiche e di pronuncia. I risultati raggiunti, nel complesso, sono generalmente sufficienti con
l’eccezione di qualche elemento che ha ottenuto valutazioni ottime.
La maggior parte della classe ha dimostrato un modesto interesse per la disciplina, tuttavia ciò non
ha impedito l’instaurarsi di un clima generalmente positivo, ma non sempre corrispondente ad un
adeguato apprendimento.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti
THEMES
CAP. 3 IDENTITY AND DIVERSITY
1. Who am I? p. 48
2. Personal identity p.50
3. Am I English or Bangladeshi? P. 52
4. The literary side: “Tell me how long the train’s been gone” p. 53
5. Britishness p. 54
6. How old is British identity? (fotocopia da Roots online)
7. England a land in search of identity (fotocopia da Roots online)
8. Ellis Island p.16
9. American-ness p.60 - The American Dream p. 62
10. Multiculturalism and immigration. From Melting Pot top to mosaic. Pag. 158-159
11. Identity theft (photocopy) (http://online.identitytheft.net)
12. How online advertisers read your mind (The Economist 21st September 2014)
76
CAP. 4 POVERTY
13. Poverty and well-being p. 74
14. Why poverty p. 76
15. The impact of poverty on education p. 78
16. Human rights (photocopies), Martin Luther King, Rosa Parks.
17. The rights of the child and child labour (photocopies)
18. E. Pankhurs (clips from the film “Suffragette”)
CAP. 5 DEMOCRACY
19. What is Democracy? P. 90
20. Key elements of a democratic system p. 92
21. The documents p. 93
22. The American Declaration of Independence: a promise fulfilled? p. 94
23. The perils of Constitution worship p. 95
24. Democracy and the distribution of wealth p. 96
25. The Literary side: “In search for Democracy” from “Animal Farm” by G. Orwell p. 102
INFOLINE
CAP 3 THE ECONOMIC CONTEXT
a. THE UNITED KINGDOM p. 174 -180
b. THE USA p. 182 – 187
CAP 5. THE GLOBAL CONTEXT
1. The European Union p. 220-221 - EU’s activity p. 222 - The “institutional triangle” p.
223
2. EU: a common single market p. 223
3. The British vs the EU p. 224 Is Britain cut off from Europe? P. 225
4. BREXIT. From The Economist explains: Why and how Britain might leave the European
Union. Cameron's declarations after EU Conference (videos and websites)
5. The globalized world p. 226
6. How does globalization work? P. 226 - Indicators of globalization p. 227
7. The pros and cons of globalization p. 228
77
8. Global friendship: Facebook p. 229
9. The anti-globalization movement p. 230
10. Education for Global Citizenship p. 231
11. Fair Trade.
THE LITERARY HERITAGE
CAP. 9 THE WEB – COMMUNICATION AND PRIVACY
1. Privacy is dead – get over it p. 320
2. Is communication booming or dying today? P. 321
3. The communication blackout “Nineteen Eighty-four” by G. Orwell p. 322
4. 1984: plot and meaning (photocopy)
Jane Austen: “Pride and Prejudice” (spettacolo teatrale in lingua inglese): scheda su autrice e
opera.
Lettura integrale di “Animal Farm” di George Orwell.
Visione del film “Selma”
Incontri con il teacher assistant statunitense in cui si è parlato di lavoro, lettera di candidatura ad un
posto di lavoro, curriculum vitae modello utilizzato negli USA.
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016: 80
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 99
OBIETTIVI FORMATIVI
- Capacità critica ed autonomia di pensiero.
- Miglioramento delle capacità di relazione.
- Potenziamento della capacità comunicativa e di espressione.
- Uso di un linguaggio appropriato.
- Capacità di lavoro autonomo.
Gli allievi si sono dimostrati rispettosi del Regolamento Scolastico, anche se non sempre puntuali
nel rispetto delle scadenze; la loro partecipazione al dialogo educativo è stata, per alcuni, piuttosto
passiva.
METODOLOGIE
Le metodologie utilizzate principalmente sono state: la lezione frontale, per la trattazione degli
argomenti più complessi ed articolati, seguita da frequenti momenti dedicati al ripasso; la lezione
partecipata, al fine di stimolare gli alunni alla discussione e alla costruzione collaborativa del
sapere. Ampio spazio è stato riservato, oltre che al dibattito in classe, anche alle richieste di
approfondimento e chiarimento
Le lezioni sono state svolte con l'alternanza di lingua materna e di lingua 2, con particolare
attenzione ai suoi caratteri comunicativo ed operativo. È stato utilizzato il metodo
78
nozionale/funzionale e comunicativo, basato sullo sviluppo delle quattro abilità (leggere e capire,
parlare e scrivere).
Le attività di recupero si sono svolte in itinere e ogni correzione è stata accompagnata da un’attenta
analisi degli errori più comunemente commessi passando attraverso una fase di diagnosi, una di
descrizione / classificazione e una di spiegazione al fine di un proficuo recupero e consolidamento
delle strutture di base della lingua.
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: Ballabio, Brunetti, Lynch “Roots” Europass
Fotocopie da altri testi e articoli pubblicati su siti internet.
Riviste e quotidiani in lingua inglese quali: Speak up, The Economist, The Guardian.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
La verifica dell’apprendimento dei contenuti è avvenuta tramite:
Prove scritte (reading comprehension e open questions): tre a quadrimestre
Elaborati scritti, assegnati come compiti a casa
Una simulazione di terza prova
Speaking tests: due a quadrimestre
Listening Test: uno nel corso del Pentamestre
Per la simulazione di Terza Prova è stata scelta la tipologia con domande aperte su argomenti
significativi. Poiché molti alunni evidenziano ancora gravi difficoltà nella produzione scritta, nella
valutazione è stato attribuito maggior peso ai contenuti e al rispetto della traccia piuttosto che alla
correttezza grammaticale, purché essa non impedisca il passare del messaggio.
Durante le prove è stato consentito l’uso del dizionario bilingue.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Maria Rosa MONTANERA
79
LINGUA STRANIERA 2 - FRANCESE
Classe: 5 I Anno scolastico: 2015/16
DOCENTE: Carla Baracco MATERIA: Lingua Straniera 2 - Francese
OBIETTIVI CONSEGUITI
5. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
Il lavoro svolto durante questo anno scolastico è stato volto a consolidare l’applicazione di un
metodo di studio e di lavoro adeguato alle richieste ed alle esigenze della vita scolastica ma anche
già proiettato verso un possibile percorso universitario e/o inserimento nel mondo del lavoro. In
particolar modo, si è insistito sulle seguenti abilità: saper prendere appunti, elaborare delle mappe
concettuali, presentare un percorso di analisi e di ricerca su un tema dato, rielaborare i contenuti
con un lessico appropriato.
Si è inoltre lavorato per potenziare le capacità di ascolto e di attenzione puntando anche
all’arricchimento lessicale e culturale.
La classe ha dimostrato buone capacità ed interesse attivo nell’affrontare il percorso didattico e le
nuove richieste. Gli obiettivi fissati sono stati complessivamente raggiunti dalla totalità della classe,
pur con differenze significative tra i vari studenti. Permangono, infatti, incertezze in alcuni allievi
nell’organizzazione delle risposte e nell’operazione di sintesi. Ma le incertezze maggiori riguardano
tuttavia innanzitutto l’applicazione delle strutture morfosintattiche sia nello scritto che all’orale ma
anche la correttezza ortografica nello scritto e di pronuncia all’orale. Nell’ambito di tale quadro
generale occorre segnalare un paio di allieve che, in possesso di un metodo di studio più
organizzato e costante, sono riuscite a conseguire risultati apprezzabili superiori alla media della
classe.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti PROGRAMMA SVOLTO
Nel corso del seguente anno scolastico sono stati trattati i seguenti argomenti:
Dossier 2 - Repères société
2. La vie sociale
Ecoute, lecture et analyse de la chanson Je vole (ph.)
La famille pp. 42-43
Travail dirigé : Les familles multiculturelles (ph.)
Travail dirigé : Les unions homosexuelles (ph.)
Travail dirigé : L’adoption (ph.)
Lecture du document Plus de la moitié des Français ne se réclament d’aucune religion (ph.)
Les croyances pp. 44-45
5. Les jeunes face à l’immigration Lecture du poème Regardez-les de Laurent Gaudé (ph.)
Les jeunes face à l’immigration p. 55
Société d’origine et société d’accueil pp. 55-56
Qu’en pensent les jeunes ? p. 56
6. Place aux femmes Place aux femmes p. 58
80
Vers où cette nouvelle vie entraîne-t-elle ? p. 58
Les grandes dates de l’émancipation en France p. 59
La journée internationale des femmes pp. 59-60
Les Françaises et le travail p. 60
Les Françaises et la politique p. 61
Travail dirigé : La femme dans la famille (ph.)
Travail dirigé : L’avortement (ph.)
Travail dirigé : La loi du divorce en France (ph.)
Vision du film : Une bouteille à la mer de Thierry Binisti (ph.)
Dossier 3 - Reportage sur l’Hexagone
La France d’outre-mer (ph.)
3. Paris Un peu d’histoire pp. 98-99
Le Musée du Louvre p. 99
La Pyramide du Louvre p. 99
Le Musée d’Orsay p. 99
Le Panthéon p. 99
Le Sacré-Cœur p. 99
L’Hôtel des Invalides p. 100
L’Arc de Triomphe p. 100
La Tour Eiffel p. 199
La Bibliothèque de France p. 100
Beaubourg p. 100
La Grande Arche p. 100
Le Musée du Quai Branly p. 101
La Cité des sciences et de l’industrie p. 101
Travail dirigé : L’Opéra Bastille (ph.)
Travail dirigé : Les Catacombes de Paris (ph.)
Travail dirigé : La Tour Saint-Jacques (ph.)
Travail dirigé : Le Marché aux Puces (ph.)
Travail dirigé : Place Vendôme (ph.)
Vision du film : Minuit à Paris de Woody Allen
5. La France et l’Europe La fondation de l’Union Européenne p. 111
Le Parlement européen pp. 111-112
La Commission européenne p. 112
Les grandes étapes de la construction européenne (ph.)
6. La France dans le monde La France humanitaire p. 114
Le secteur économique pp. 114-115
La francophonie p. 115
Repères dans l’histoire de la langue française pp. 115-116
Dossier 4 - Histoire, art, littérature
5. Le XIXè siècle Napoléon p. 166
La Restauration p. 166
Le Second Empire p. 167
81
La Troisième République p. 167
Gustave Flaubert p. 172
Extrait tiré de « Madame Bovary » (ph.)
L’Education sentimentale p. 173
Arthur Rimbaud p. 174
Poésies (1868-1870) p. 175
Jules Verne p. 176
Extrait tiré de « De la terre à la lune » (ph.)
6. Les XXe et XXIe siècles La guerre de 1914-1918 p. 178
La Deuxième guerre mondiale pp. 178-179
Les années de Gaulle pp. 179-180
Les années Mitterrand p. 180
Récemment... p. 180
La Cinquième République (ph.)
Daniel Pennac p. 186
Kamo, l’idée du siècle (1993) p. 187
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016 : 83
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 99
OBIETTIVI FORMATIVI:
La classe ha complessivamente raggiunto i seguenti obiettivi formativi programmati:
impegno costante
attenzione viva
partecipazione costruttiva
linguaggio appropriato
motivazione allo studio
capacità di lavoro autonomo
rispetto dell’ambiente, dei compagni, degli insegnanti
METODOLOGIE:
Durante le lezioni si sono alternate diverse metodologie:
lezione frontale per l’introduzione degli argomenti
gruppi di lavoro e esposizioni preparate dagli studenti per i travaux dirigés
processi individualizzati per il recupero degli insufficienti
cooperative learning per il recupero degli insufficienti, per esercizi volti all’apprendimento
delle tecniche di comprensione della lingua scritta e di sintesi e per imparare a prendere appunti
MATERIALI DIDATTICI:
Testo in adozione: I. Melo Faggiano, M. Pelon, Profession reporter, Minerva Scuola
Sono state fornite fotocopie da parte dell’insegnante per approfondire alcuni dossier del libro di
testo e condivisi i lavori dei vari gruppi per i travaux dirigés. È stato utilizzato sia il laboratorio
linguistico per la visione dei film in lingua originale sia il laboratorio informatico per impostare la
82
metodologia di ricerca in rete in preparazione ai travaux dirigés. La classe ha anche assistito ad uno
spettacolo teatrale dal titolo Valzer a tempo di guerra dell’autrice torinese Monica Luccisano sul
tema della Prima Guerra Mondiale.
Le lezioni sull’Europa sono state svolte dalla conversatrice madrelingua, prof.ssa Isabelle Médeuf.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Sono stati svolti tre test di comprensione scritta e uno di produzione scritta, tre test modello terza
prova e tre interrogazioni orali di cui due modello exposé e una come simulazione di colloquio.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Carla BARACCO
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MATEMATICA
Classe: 5 I Anno scolastico: 2015/2016
DOCENTE Rosalia Valerio MATERIA: Matematica
OBIETTIVI CONSEGUITI
6. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
In generale la classe si è interessata e ha partecipato all’attività didattica anche se è stato faticoso
coivolgerli ad uno scambio di conoscenze sia durante le spigazioni che durante lo svolgimento e
l’acquisizione dei metodi risolutivi. Lo studio a casa è stato serio e costante per un piccolo gruppo
della classe, gli altri si sono limitati allo scolastico svolgimento senza sforzarsi di fronte a qualche
piccola difficoltà. I risultati raggiunti sono nel complesso soddisfacenti tranne che per pochi
studenti.
7. CONTENUTI DISCIPLINARI
Insiemi numerici. Funzioni reali di variabili reali.
Insiemi numerici e insiemi di punti. Intervalli. Intorni. Insiemi numerici limitati e illimitati. Punti
di accumulazione. Funzioni. Definizioni e terminologia. Funzioni numeriche e funzioni
matematiche. Funzioni pari e funzioni dispari. Funzioni iniettive, suriettive e biettive. Funzioni
crescenti e decrescenti in un intervallo. Funzioni monotone. Classificazione delle funzioni
matematiche. Determinazione del dominio di una funzione y = f(x).
I limiti e la continuità delle funzioni
Limite finito di una funzione per x tendente ad un valore finito. Limite destro e limite sinistro.
Osservazione. Limite finito di una funzione per x tendente ad un valore infinito. Casi particolari.
Asintoti orizzontali. Limite infinito di una funzione per x tendente ad un valore finito. Asintoti
verticali. Limite infinito di una funzione per x tendente ad un valore infinito. Osservazioni sulle
definizioni di limite. Teoremi generali sui limiti (è stato dimostrato solo il teorema di esistenza ed
unicità del limite). Conseguenze immediate delle definizioni di limite. Teorema del confronto
(senza dimostrazione). Le funzioni continue e il calcolo dei limiti. Continuità delle funzioni
elementari. Calcolo dei limiti delle funzioni continue.
L’algebra dei limiti e delle funzioni continue
Teoremi sul calcolo dei limiti. Limite della somma algebrica di funzioni. Somma e differenza di
funzioni continue. Limite del prodotto di due funzioni. Prodotto di funzioni continue. Continuità di
funzioni razionali intere. Limite del reciproco di una funzione. Limite del quoziente di due
funzioni. Quoziente di funzioni continue. Limiti delle funzioni razionali. Funzioni razionali intere.
Limiti delle funzioni razionali fratte. Continuità delle funzioni inverse. Limiti notevoli; Forme
indeterminate. Esempi di calcolo dei limiti. Infinitesimi e loro confronto. Infiniti e loro confronto.
Funzioni continue
Discontinuità delle funzioni. Proprietà delle funzioni continue. Zeri di una funzione. Grafico
probabile di una funzione
La derivata di una funzione
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Definizioni e nozioni fondamentali sulle derivate. Rapporto incrementale. Significato geometrico
del rapporto incrementale. Derivata. Significato geometrico della derivata. Punti stazionari.
Interpretazione geometrica di alcuni casi di non derivabilità. Continuità delle funzioni derivabili.
Derivate fondamentali. Derivata di una funzione costante. Derivata della variabile indipendente.
Derivata di una funzione potenza, di una funzione esponenziale e della funzione logaritmo
naturale. Derivata di seno e coseno di x.. Teoremi sul calcolo delle derivate. Derivata della somma
di due funzioni. Derivata del prodotto di due o più funzioni. Derivata del quoziente di due funzioni.
Derivata di funzioni composte (senza dimostrazione). Derivate di ordine superiore al I.
Differenziale di una funzione. Significato geometrico del differenziale. La derivata come rapporto
tra differenziali. La Regola ed il teorema di de l’Hôspital (senza dimostrazione). Applicazioni del
teorema di de l’Hôspital al confronto di particolari infiniti.
Teoremi sulle funzioni derivabili. Massimi, minimi, flessi
Il teorema di Rolle. Il teorema di Lagrange. Il teorema di Cauchy. Funzioni derivabili crescenti e
decrescenti in un intervallo. Definizioni di massimo (e di minimo) relativo. Definizione di punto di
flesso. Teoremi sui massimi e minimi relativi. Ricerca dei massimi e dei minimi relativi e assoluti.
Concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso. Concavità di una curva in un intervallo.
Ricerca dei massimi, dei minimi e dei flessi a tangente orizzontale con il metodo della derivata
seconda.
Studio di funzioni
Asintoti (orizzontale, verticale, obliquo). Esempi di determinazione di asintoti. Osservazione sulla
ricerca dell’asintoto obliquo. La funzione derivata prima. Schema generale per lo studio di una
funzione. Esempi di studi di funzioni razionali. Dal grafico di una funzione a quello della sua
derivata e viceversa.
L’economia e le funzioni di una variabile:
La funzione della domanda, dell’offerta. Il prezzo di equilibrio.
La funzione del costo. Il costo medio e il costo marginale.
La funzione del ricavo. La funzione del profitto.
Il modello macroeconomico Keynesiano e la croce Keynesiana.
Ore previste settimanali:3.
OBIETTIVI FORMATIVI :
Per gli obiettivi disciplinari si fa riferimento al dipartimento e sono sintetizzati nei punti
seguenti:
1. Astrarre e formalizzare le conoscenze acquisite.
2. Distinguere i linguaggi storico-naturali da quelli formali e/o artificiali.
3. Usare strumenti e modelli matematici nei vari contesti.
4. Riesaminare e sistemare logicamente e criticamente le conoscenze acquisite.
5. Cogliere gli aspetti epistemologici del pensiero matematico.
In particolare per lo specifico si è tenuto conto di:
1. Impegno costante
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2. Partecipazione costruttiva
3. Linguaggio appropriato
4. Motivazione allo studio
5. Capacità di lavoro autonomo e desiderio di conoscere e approfondire.
METODOLOGIE:
La lezione è stata concepita secondo le seguenti modalità: lezione frontale dialogata tendente a
coinvolgere gli allievi continuamente, incoraggiandoli ad intervenire e a trovare soluzioni proprie
per meglio stimolare il processo euristico e ricercare collegamenti con le altre materie. Le
dimostrazioni sono state limitate ad una tale da non appesantire eccessivamente l’esposizione della
teoria e sono esplicitamente indicate nel presente programma.
Molta cura e attenzione è stata dedicata per i lavori assegnati a casa: la prima parte della lezione per
la correzione degli esercizi e la richiesta di chiarimenti per eventuali dubbi; l’altra parte per la
spiegazione di nuovi argomenti, l’esecuzione di nuovi esercizi e/o per le altre attività didattiche.
Ho privilegiato quelle attività che meglio permettono di sviluppare le capacità logiche-deduttive.
Gli argomenti sono stati inquadrati storicamente per evidenziare come lo sviluppo della matematica
sia stato determinato dall’esigenza di risolvere problemi pratici e per superare la frattura esistente
fra l’ambito scientifico e ambito letterario.
Ho cercato di far acquisire un buon metodo di studio invitandoli a mantenere fede ai propri impegni
scolastici. Non secondario è stata la cura e l’attenzione per il linguaggio matematico con l’utilizzo
della simbologia in quanto ciò permette di organizzare in modo rigorosamente logico il pensiero.
MATERIALI DIDATTICI
Testo: Bergamini-Trifone- Barozzi “ matematica. Azzurro” ed Zanichelli vol.3,4,5
Fotocopie tratte da “ Matematica per l’economia” ed Zanichelli
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
In corrispondenza di ciascuno dei temi trattati ho proceduto alla verifica dell’apprendimento.
Per le valutazioni nel trimestre e pentamestre ho utilizzato prove scritte, colloqui orali e prove
strutturate e/o semistrutturate ed ho valutato ciò che sa l’alllievo e come lo sa; inoltre ho tenuto
conto della partecipazione, dell’impegno e del progresso significativo.
Sono state svolte 7 prove scritte e 2 prove orali . E’ stata svolta una sola simulazione di terza prova
per la disciplina in questione.
Le singole votazioni e la valutazione, sia formativa che sommativa, opportunamente “pesate”
hanno determinato il voto finale. Ha concorso alla valutazione ogni comportamento e
atteggiamento della vita scolastica. (cfr. tabella)
86
Alla fine del I trimestre ( mese di gennaio) è stato effettuato un corso di recupero della durata di 4
ore.
Livelli
Voto
Conoscenza
Comprensione
Applicazione
Analisi
Sintesi
Valutazione
1°
1-3
Nessuna
Commette gravi
errori
Non riesce ad
applicare le
conoscenze in
situazioni nuove
Non è in grado di
effettuare
alcuna analisi
Non sa sintetizzare
le conoscenze
acquisite
Non è capace di
autonomia di giudizio
anche se
sollecitato
2°
4-5
Frammentaria
e superficiale
Commette errori
anche nella
esecuzione di
compiti semplici
Sa applicare le
conoscenze in
compiti semplici
ma commette errori
E’ in grado di
effettuare analisi
parziali
E’ in grado di
effettuare una sintesi
parziale e imprecisa
Se sollecitato
e guidato è in grado di
effettuare valutazioni
non approfondite
3°
6-7
Completa ma non
approfondita
Non commette errori
nella esecuzione di compiti semplici
Sa applicare le
conoscenze in compiti semplici
senza errori
Sa effettuare
analisi complete ma non approfondite
Sa sintetizzare le
conoscenze ma deve essere guidato
Se sollecitato
e guidato è in grado di effettuare valutazioni
approfondite
4°
8-9
Completa e
approfondita
Non commette
errori nella esecuzione
di compiti complessi
ma incorre in
imprecisioni
Sa applicare i
contenuti e le
procedure acquisiti
anche in
compiti complessi ma
con imprecisioni
Sa effettuare analisi
complete ma con
aiuto
Ha acquisito
autonomia nella
sintesi ma restano
incertezze
E’ in grado di
effettuare valutazioni
autonome anche se
parziali e
non approfondite
5°
10
Completa,
coordinata,
ampliata
Non commette errori
nè imprecisioni
nell’esecuzione di
problemi
Applica le procedure
e le conoscenze in
problemi nuovi senza
errori e imprecisioni
Padronanza della
capacità di cogliere
gli elementi di un
insieme e di stabilire fra essi relazioni
Sa organizzare in
modo autonomo e
completo le
conoscenze e le procedure acquisite
E’ capace di
valutazioni autonome,
complete e
approfondite
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Rosalia VALERIO
87
FISICA
Classe:
5I
Anno scolastico: 2015/16
DOCENTE
Vettorato Micaela
MATERIA:
Fisica
OBIETTIVI CONSEGUITI
CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
La classe ha raggiunto complessivamente un livello di conoscenza relativo ai fenomeni elettrici e
magnetici più che sufficiente, alcuni hanno raggiunto una comprensione consapevole dei fenomeni
studiati tale da consentire esposizioni corrette e approfondite e svolgimento corretto di esercizi di
diversa tipologia.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti
Elettricità
Fenomeni elementari di elettrostatica,
Legge di Coulomb,
Campo elettrico e potenziale elettrico,
La corrente elettrica
Leggi di Ohm e circuiti elettrici.
Elettromagnetismo
Esperienze fondamentali sulle interazioni tra magneti e correnti (Oersted, Faraday, Ampère),
La forza di Lorentz
La legge di Biot-Savart
Il motore elettrico
Il comportamento dei diversi materiali posti in campi magnetici e loro interpretazione
microscopica
La legge di Faraday-Neumann, la legge di Lenz,
Le onde elettromagnetiche
Applicazioni del calcolo delle derivate alla fisica
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016 : 58 ore
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 66ore
88
OBIETTIVI FORMATIVI
La maggior parte degli allievi ha dimostrato impegno costante, attenzione in classe e assiduità nello
svolgimento dei compiti assegnati per il lavoro individuale. Quasi tutti, almeno nella seconda parte
dell’anno, hanno studiato in modo sufficientemente approfondito le parti teoriche assegnate.
Solo alcuni hanno raggiunto la capacità di lavoro autonomo nella risoluzione di esercizi che
richiedano capacità di integrare le conoscenze studiate con la comprensione approfondita degli
argomenti, mentre quasi tutti lavorano in modo autonomo nell’ambito di esercizi che richiedano
applicazioni meccaniche delle formule studiate.
Tutti si sono comportati con rispetto nei confronti dell’insegnante e dei compagni.
METODOLOGIE
Lezione frontale partecipata, svolgimento di esercizi in classe sia alla lavagna sia da parte degli
allievi.
MATERIALI DIDATTICI
Testo Parodi Ostili Mochi Onori Lineamenti di fisica Quinto anno Ed Pearson
Esercizi aggiuntivi proposti dal docente
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Trimestre: due verifiche scritte ed una prova orale
Pentamestre: due verifiche scritte, una o due prove orali
Modalità verifiche scritte: Quesiti e problemi a risposta aperta e test a risposta chiusa.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Micaela VETTORATO
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STORIA DELL'ARTE
Classe: 5 a sez. I Anno scolastico: 2015/2016
DOCENTE Professoressa Paola Mazzini MATERIA: Storia dell’arte
OBIETTIVI CONSEGUITI
1. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
La classe è composta da 23 allievi , 21 ragazze e 2 ragazzi, con i quali si è instaurato un buon
rapporto avendo già lavorato insieme già nello scorso anno scolastico.
Nonostante la classe abbia mostrato inizialmente un atteggiamento ‘passivo’ , nella seconda parte
dell’anno è migliorata la partecipazione e l’interesse agli argomenti trattati. Nel complesso gli
allievi hanno raggiunto un più che sufficiente livello di conoscenza degli argomenti, capacità di
rielaborazione autonoma, e competenze. Per un ristretto numero di allievi, l’ applicazione costante
ed un metodo di studio rigoroso ed approfondito ha portato a risultati nel complesso decisamente
soddisfacenti.
Solo un’ allieva ha riportato una valutazione non sufficiente nel primo trimestre, ma nella seconda
parte dell’anno ha effettuato prove di recupero riuscendo a superare le difficoltà espressive e in
parte le carenze presentando a fine anno una preparazione accettabile .
Il programma svolto è sostanzialmente in linea con quello previsto, e il quadro complessivo delle
opere trattate è decisamente importante e significativo, e permette di effettuare collegamenti e
ampie trattazioni multidisciplinari.
Nel complesso comunque posso affermare che gli obiettivi sono sostanzialmente raggiunti, anche
considerando la situazione di partenza.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche – Moduli – Percorsi formativi - Approfondimenti
Nel percorso affrontato l’obiettivo principale è stato quello di consolidare le abilità acquisite negli
anni precedenti. In particolar modo lo studio è stato rivolto alla Storia dell’Arte del periodo
compreso tra il Neoclassicismo e il Novecento , comprese alcune esperienze del Secondo
Dopoguerra.
Il metodo di lavoro si è articolato attraverso le lezioni frontali con l’ausilio del libro di testo,
al fine di ampliare le conoscenze e il linguaggio specifico, di individuare le principali connessioni
storico-sociali, di sapere utilizzare metodi per l’analisi, la comprensione e la valutazione di opere
particolarmente rappresentative dei periodi considerati.
Nel corso dell’anno è stato effettuato un lavoro di approfondimento delle singole opere d’arte
( oltre 35 ) con la stesura di schede predisposte per l’analisi e la sintesi degli elementi caratteriz-
zanti. Scopo del lavoro è stato quello di aiutare la memorizzazione ma soprattutto a portare
l’allievo a rielaborare in modo autonomo i contenuti, riflettere sulla simbologia e abituarsi ai
collegamenti con il relativo contesto storico.
La classe è stata accompagnata a visitare la Mostra “ MONET “ allestita alla GAM di Torino,
esposizione che ha suscitato interesse e curiosità proprio per l’opportunità di conoscere da vicino le
opere di un grande artista oggetto del programma disciplinare.
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A marzo il Viaggio di Istruzione effettuato a BERLINO, è risultato importante, oltre che per il
raggiungimento degli obiettivi interdisciplinari prefissati, anche dal punto di vista artistico, in
quanto gli allievi hanno in seguito effettuato un lavoro personalizzato di approfondimento su
Berlino individuando i numerosi punti di interesse storico-artistico , monumenti, luoghi della
memoria.
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016: 54 ( + 6 previste per un totale di 60)
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 66
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli allievi, attraverso un metodo di lavoro guidato, hanno raggiunto gli obiettivi formativi
individuati, appropriandosi nel corso dell’anno scolastico anche di un linguaggio specifico
adeguato.
METODOLOGIE
Lezione frontale con ausilio del libro di testo.
Per la valutazione sono state effettuate delle verifiche orali, delle verifiche scritte con quesiti a
risposta aperta nella tipologia della Terza prova d’esame. ( ved. Esempi allegati)
E’ stato valutato il lavoro assegnato a casa , le schede di lettura delle opere d’Arte, tenendo conto
del contenuto, della competenza linguistica, della capacità di analisi e di sintesi, del rispetto dei
tempi di consegna.
Si è tenuto conto del comportamento , dell’interesse mostrato, della frequenza e dell’impegno,
dell’autonomia nella rielaborazione
MATERIALI DIDATTICI
Testo : “ Le basi dell’Arte” – vol.3 -Dal Neoclassicismo ad oggi” –
Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Sia nel Primo che nel Secondo Quadrimestre sono state valutate due prove scritte, una orale e una
pratica (stesura delle Schede di lettura dell’opera d’Arte e lavoro su Berlino)
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Paola MAZZINI
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Classe: 5° I Anno scolastico: 2015/2016
DOCENTE: QUAGLIA Anna Maria MATERIA: Scienze motorie e sportive
OBIETTIVI CONSEGUITI
8. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
1) Conoscere le capacità coordinative e saper gestire e controllare il proprio corpo, nelle
diverse forme di coordinazione, utilizzando fantasia motoria .
2) Conoscere il regolamento, saper arbitrare e saper praticare almeno uno sport di squadra,
conoscere le nozioni tecniche dei fondamentali individuali
3) Essere in grado di comunicare e collaborare nelle varie attività di gruppo
4) Prendere coscienza del valore della corporeità per impostare il proprio benessere
individuale anche nella quotidianità.
5) Individuare, organizzare e praticare esercitazioni efficaci per incrementare le capacità
coordinative e condizionali.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
1° MODULO: Finalità degli esercizi, modalità e principi esecutivi (modulo Clil: 14 ore)
a) Conoscenza dei gruppi muscolari- Conoscenza delle parti del corpo- Conoscenza dei piani e
degli assi del corpo – Conoscenza dei movimenti elementari e delle posizioni immergenti-
conoscenza dei tempi di esecuzione degli esercizi (successione, alternanza, simultaneità)-
conoscenza dei principi del riscaldamento e del recupero
b) Saper descrivere un esercizio, saper scegliere esercizi rivolti ai vari gruppi muscolari
c) Saper organizzare degli esercizi di stretching e di potenziamento muscolare
d) Saper organizzare un riscaldamento mirato alla attività programmata successivamente.
2° MODULO: Incremento delle capacità coordinative, controllo del proprio corpo, nelle
diverse forme di coordinazione, utilizzando fantasia motoria .(16 ore)
a) Combinazione e coordinazione di esercizi elementari fra i vari segmenti corporei su piani di
esecuzione differenti, con tempi di esecuzione diversi.(CLIL)
b) Ginnastica aerobica, routine con l’uso dello step, routine di ginnastica aerobica a corpo
libero.
c) Coordinazione spazio temporale; esercizi e combinazioni di ball-handling, varie
coordinazioni con l’uso della funicella.
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3° MODULO: Pratica sportiva
a) Baseball: regole del gioco, gesti tecnici del lancio, della battuta, del passaggio e della presa
b) Basket: Regole di base del gioco della pallacanestro. Fondamentali individuali: palleggio,
passaggio, tiro piazzato e terzo tempo, arresti e finte, cambio di senso, virata,
c) Ginnastica aerobica (Clil): origine e regole della ginnastica aerobica, composizione della
giuria, modalità di ideazione delle routine, modalità di attribuzione dei punteggi.
Memorizzazione ed esecuzione di una routine a corpo libero.
d) Corsa ad ostacoli: esercizi di prima gamba ed esercizi di seconda gamba, scavalcamento
completo, percorsi di destrezza con lo scavalcamento di più ostacoli e sottopassaggi,
ritmizzazione del gesto di scavalcamento con l’aiuto degli over
4° MODULO: (Modulo Clil 4 ore): Il benessere psicofisico e la salute
Modello di salute medico, modello di salute olistico, modello di salute dinamico, la
speranza di vita e l’attività motoria, i benefici dell’attività motoria, la prevenzione
attraverso l’attività motoria. L’attività motoria strumento educativo.
5° MODULO: L’alimentazione (modulo Clil di 10 ore)
L’equilibrio alimentare, la funzione degli alimenti, i gruppi degli alimenti, la piramide
alimentare, movimento e alimentazione, il metabolismo basale, i bisogni energetici legati
all’attività fisica, la razione alimentare.
Ore effettivamente svolte al 13 maggio 2016: 56 ore
Ore previste fino al 9 giugno 2016: 64 ore
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 66 ore
OBIETTIVI FORMATIVI
La relazione educativa con la classe è iniziata solo quest’anno, insieme abbiamo affrontato la
materia utilizzando anche la lingua veicolare francese con metodologia CLIL.
Una parte della classe ha lavorato con impegno e serietà, ha colto la metodologia Clil come
un’opportunità di esercizio linguistico e di approfondimento disciplinare.
Mentre alcuni allievi hanno fatto più fatica ad entrare nell’ottica di un lavoro metodico anche a casa
in una materia prevalentemente pratica.
Sono stati raggiunti anche risultati eccellenti da parte di alunni molto motivati nella attività motoria
e brillanti nel cogliere il nesso fra l’esperienza pratica e il sapere teorico.
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METODOLOGIE
- Lezione frontale
- Attività in circuito
- Esercizi ideati a gruppo
- Problem-solving
- Gioco
- Esercitazioni di comprensione dell’orale da vidéo francesi
MATERIALI DIDATTICI
1- Materiale disponibile nelle palestre
2 – materiale multimediale
3- documenti preparati dall’insegnante e tratti da libri francesi
4- video tratti dai siti internet (interviste, conferenze)
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
1) test motori oggettivi
2) test motori osservativi
3) test scritti di conoscenza sia a risposta aperta che a risposta multipla (clil)
4) simulazioni terze prove
5) elaborazioni di lavori di gruppo con esposizione orale (clil)
6) valutazione dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione alle lezioni, proprio per dare
significato al fine principale dell’educazione motoria in ambito scolastico, la consapevolezza
della attività motoria come costume di vita quale prevenzione e benessere psico-fisico.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Anna Maria QUAGLIA
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RELIGIONE CATTOLICA
Classe: 5^ I Anno scolastico: 2015/16
DOCENTE: Francesca Sciolla MATERIA: Religione
OBIETTIVI CONSEGUITI
1. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
Conoscenze.
- Conoscere alcuni elementi della storia della Chiesa del’900 :la dottrina sociale della Chiesa,
il Concilio Vaticano II, il dialogo interreligioso.
- Conoscere nei loro elementi fondamentali i nuovi movimenti religiosi.
- Comprendere la libertà come responsabilità .Valutare il messaggio cristiano in riferimento a
tematiche quali la pace, la giustizia, la mondialità, la questione ambientale.
Competenze.
- Maturare capacità di confronto e di dialogo fra il Cattolicesimo, le altre religioni e i vari
sistemi di significato.
- Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro (procedure logiche, modalità e percorsi
di ricerca).
Capacità
- Partecipare efficacemente e criticamente alle attività proposte.
- Avere atteggiamenti e comportamenti responsabili verso le altre culture e verso l’ambiente.
- Interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali.
- Effettuare scelte e prendere decisioni di fronte alle domande di senso e in ambito morale
ricercando ed assumendo le informazioni opportune.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI
L’UOMO E LA RICERCA DELLA VERITA’
L’uomo e la ricerca della verità nella filosofia e nella religione.
L’ateismo e l’agnosticismo.
La verità nei testi del Magistero della Chiesa.
Il dialogo interreligioso. I modelli di Panikkar e di Keshavee.
I NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI.
Caratteri comuni ai nuovi movimenti religiosi.
Nuovi movimenti religiosi di origine cristiana: Testimoni di Geova , Mormoni.
Nuovi movimenti religiosi di origine orientale : gli Hare Krishna e la Soka Gakkai.
Nuovi movimenti religiosi di innovazione occidentale:Scientology e la New Age.
CHIESA E MONDO CONTEMPORANEO
La dottrina sociale della Chiesa
La Chiesa di fronte ai totalitarismi
Il Concilio Vaticano II
Alcuni testimoni dell’800 e del’900 : Don Bosco, Giulia di Barolo, Martin Luther King,
Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio, Don Ciotti.
3. ETICA DELLE RELAZIONI
Divario Nord- Sud del mondo, giustizia e diritti umani, i diritti dei bambini
L’economia solidale
Pace e nonviolenza
Rapporto con lo straniero
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La questione ambientale
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2016: 22
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2015/16: 33
OBIETTIVI FORMATIVI
Ventitre allievi si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica. Alcuni allievi hanno
mostrato interesse, partecipazione e impegno costanti.,altri hanno avuto interesse e impegno
discontinui. La partecipazione non è stata sempre attiva.
METODOLOGIE
- Lezione frontale.
- Brainstorming.
- Discussione guidata a partire da domande stimolo o testi.
- Gruppi di lavoro
- Esposizioni preparate dagli studenti
MATERIALI DIDATTICI
Testo adottato: L.Solinas, Tutti i colori della vita, ed. SEI.
Documenti del Magistero della Chiesa.
Fotocopie e schede fornite dall’insegnante.
Audiovisivi
Internet
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Lavori di gruppo ed esposizioni preparate dagli studenti. Vengono inoltre considerati l’interesse e la
partecipazione durante le lezioni, nonché l’evoluzione del percorso complessivo compiuto dallo
studente.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Francesca SCIOLLA
96
PROGRAMMI SVOLTI
Italiano (Andrea DEGRANDI) ....................................................................................................................... 97
Storia (Silvio Mario PULVIRENTI) ............................................................................................................. 101
Filosofia (Lucia COLOMBARA) ................................................................................................................. 103
Scienze Umane (Lucia COLOMBARA) ...................................................................................................... 106
Diritto ed Economia Politica (Piergiuseppe VILLATA) .............................................................................. 109
Lingua Straniera I, Inglese (Maria Rosa MONTANERA) .......................................................................... 111
Lingua Straniera II, Francese (Carla BARACCO) ...................................................................................... 114
Matematica (Rosalia VALERIO) .................................................................................................................. 118
Fisica (Micaela VETTORATO) .................................................................................................................... 122
Storia dell’Arte (Paolo MAZZINI) ............................................................................................................... 124
Scienze Motorie e Sportive (Anna Maria QUAGLIA) ................................................................................. 128
Religione Cattolica (Francesca SCIOLLA) ....................................................................................... 130
97
Anno Scolastico: 2015/16
Classe: 5ª I
Materia: Italiano
Docente: Andrea Degrandi
PROGRAMMA SVOLTO
Un numero di ore adeguate è stato dedicato all'esercizio sui diversi tipi di testo scritto, con
particolare attenzione al saggio breve/articolo di giornale e all'analisi dei testi letterari.
Giacomo Leopardi (vita, pensiero, produzione letteraria)
Lettura e analisi: da Operette Morali:
Dialogo della Natura e di un Islandese;
dai Canti,
L’infinito, A Silvia, A se stesso.
Positivismo, Realismo, Naturalismo, Verismo
Giovanni Verga (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi: da Vita dei campi:
Fantasticheria
Rosso Malpelo
da Novelle rusticane:
La roba
Decadentismo
Giovanni Pascoli (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi
da Myricae:
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Novembre
X Agosto
da Canti di Castelvecchio:
La mia sera
Gabriele D'Annunzio (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi
da Alcyone:
La pioggia nel pineto
da Il piacere:
La vita come opera d'arte
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti
da Notturno:
Scrivo nell'oscurità
Crepuscolari (cenni)
Guido Gozzano (cenni)
lettura (come esempio) di brani significativi tratti da Signorina Felicita (vv.1-12)
Sergio Corazzini (cenni)
lettura (come esempio) di Desolazione di un povero poeta sentimentale
- Marino Moretti (cenni)
lettura (come esmpio) dei primi passi di A Cesena
Futurismo
Tommaso Marinetti (cenni)
Il manifesto del futurismo
Bombardamento da Zang tumb tuum
Italo Svevo (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi di Il ritratto dell'inetto dal romanzo Senilità
lettura dei capitoli Il fumo, La morte di mio padre e Psicoanalisi dal romanzo La coscienza di Zeno
Luigi Pirandello (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi delle novelle
99
Ciaula scopre la luna
La patente
La carriola
La nuova poesia
Giuseppe Ungaretti (vita, pensiero, produzione letteraria)
da Allegria, lettura e analisi di
Il porto sepolto
Soldati
Veglia
San Martino del Carso
Fratelli
da Sentimento del tempo:
La madre
da Il dolore:
Non gridate più
Eugenio Montale (vita, pensiero, produzione letteraria)
da Ossi di Seppia, lettura e analisi di
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere ho incontrato
Cigola la carrucola
Umberto Saba (vita, pensiero, produzione letteraria)
la poetica di Saba in Amai
lettura e analisi di
La Capra
Città vecchia
Salvatore Quasimodo (vita, pensiero, produzione letteraria)
lettura e analisi di
Ed è subito sera
101
Anno Scolastico: 2015/16
Classe: 5°I
Materia: Storia
Docente: Silvio Mario PULVIRENTI
PROGRAMMA SVOLTO
L’età giolittiana.
Il metodo di governo di Giolitti, la guerra di Libia, le elezioni a suffragio universale del 1913.
La prima guerra mondiale.
Neutralisti e interventisti, la guerra di trincea, la sconfitta di Caporetto, la rivoluzione russa e il
ritiro della Russia dalla guerra, l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, il fronte del Piave, il collasso
della Germania e dell’Austria, la battaglia di Vittorio Veneto, l’armistizio e i trattati di Versailles.
La crisi del primo dopoguerra e il “biennio rosso”, la fondazione del Partito Comunista, del Partito
Popolare e del Partito Nazionale Fascista.
Il Fascismo.
Lo squadrismo e la “marcia su Roma”. Il delitto Matteotti il consolidamento del regime fascista, le
“leggi fascistissime”, l’economia e il corporativismo. Fascismo e società: le organizzazioni
giovanili del regime, la politica demografica, le bonifiche dell’Agro pontino. Le leggi razziali.
Politica estera: l’invasione dell’Etiopia, l’alleanza con la Germania nazista, la guerra di Spagna
La Germania dalla Repubblica di Weimar al nazismo. Nazismo, antisemitismo, politica
imperialista.
La seconda guerra mondiale. L’invasione della Polonia e la dichiarazione di guerra di Francia e
Gran Bretagna. L’ingresso in guerra dell’Italia: l’aggressione della Francia e l’invasione della
Grecia, la sconfitta nell’Africa settentrionale. L’ingresso in guerra degli Stati Uniti dopo il
bombardamento di Pearl Harbour. Lo sbarco in Sicilia degli Alleati, la destituzione di Mussolini e
la resa incondizionata dell’Italia. La Repubblica Sociale italiana, guerra civile, Resistenza. La resa
della Germania. Gli accordi di Yalta.
102
(La guerra fredda e la minaccia nucleare. La contrapposizione U.S.A.-U.R.S.S., N.A.T.O e Patto di
Varsavia: guerra di Corea, crisi di Suez, crisi di Cuba, guerra del Vietnam. )
Testo in adozione: Fossati Luppi La città della storia, Il Novecento e il mondo contemporaneo
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Silvio Mario PULVIRENTI
103
Anno scolastico 2015/16
Classe V I
Materia: Filosofia
Docente: Colombara Lucia
PROGRAMMA SVOLTO
Nel corso del seguente anno scolastico sono stati trattati i seguenti argomenti:
Schopenhauer
Il mondo come rappresentazione
Il mondo come volontà
Il dolore e il piacere
Il pessimismo
Le vie di liberazione dalla volontà di vivere
Kierkegaard
“Il singolo” e l’esistenza come possibilità
Gli stadi dell’esistenza estetica ed etica
La vita religiosa
L’angoscia e la disperazione
Feuerbach
La concezione naturalistica dell’uomo
L’analisi dell’alienazione religiosa
Marx
La formazione di Marx e l’origine del suo pensiero rivoluzionario
Il lavoro umano nella società capitalistica e la problematica dell’alienazione
L’analisi economica del “capitale”
Il materialismo storico
Il superamento dello stato borghese, la rivoluzione e l’obiettivo di una società senza classi
Il positivismo: Spencer
L’estensione della legge dell’evoluzione a tutta la realtà
L’analisi dello sviluppo sociale
Freud
Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi
Il sogno come via di accesso all’inconscio
104
La struttura della psiche
La nevrosi e la teoria psicoanalitica
La teoria della sessualità e il complesso di Edipo
Il disagio della civiltà
Nietzsche
Il nichilismo
Il conflitto fra apollineo e dionisiaco all’origine della tragedia greca
La “morte di dio” e la fine delle illusioni metafisiche
La genealogia della morale
L’oltre-uomo e l’eterno ritorno dell’uguale
La volontà di potenza
Bergson
L’analisi del concetto di tempo
La concezione della memoria
Lo slancio vitale e l’evoluzione creatrice
Intelligenza e intuizione
La morale e la religione
Heidegger
L’analisi dell’esistenza
L’essere-nel-mondo
Esistenza inautentica ed esistenza autentica
La scuola di Francoforte
Horkheimer
La concezione dialettica della realtà sociale
La Dialettica dell’Illuminismo
Adorno
La dialettica negativa
La critica dell’industria culturale e l’arte come denuncia
Arendt
L’analisi del totalitarismo
Terrore e ideologia
La banalità del male
I caratteri della “condizione umana”
Lo spazio della politica
105
Testo in adozione: Massaro, La comunicazione filosofica, Ed. Paravia
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Lucia COLOMBARA
106
Anno Scolastico: 2015/16
Classe: V I
Materia: Scienze Umane
Docente: Lucia Colombara
PROGRAMMA SVOLTO
SOCIOLOGIA
WELFARE STATE
- Rischi e protezione sociale
- Come cambiano i rapporti tra stato e cittadini
- Il contesto storico: la rivoluzione industriale
- La seconda fase dell’industrializzazione
- Lo stato sociale
- Modelli di welfare: le tipologie
- Crisi dei modelli di welfare
- Nuove prospettive per il welfare: il terzo settore
Letture:
5. W. Beveridge, Guerra a sei mali non necessari, pag. 14
6. M. Ferrera, Fattori di crisi del welfare state, pag. 45
7. A. Evers – Il terzo settore, pag. 52
8. Commissione Europea – Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva, pag. 55
Schede:
3. Le politiche di Keynes, pag.21
4. La Chiesa Cattolica e la questione sociale, pag.23
LA SOCIETÀ GLOBALE
- La globalizzazione: quali caratteristiche presenta.
- Le conseguenze della globalizzazione
- Le teorie sulla globalizzazione
- La globalizzazione economica
- La globalizzazione politica da pagina 126 a pagina 132; da pag. 145 a pag. 149; da pag. 152 a
pag.154, del paragrafo “Missioni di pace” solo la definizione
- La globalizzazione culturale
107
- Come sono cambiate le relazioni internazionali.
- L’opposizione alla globalizzazione
- Un mondo diseguale: sviluppo umano e diseguaglianze
Letture:
23. A. Giddens , La globalizzazione è occidentalizzazione?, pag. 73
24. A. Giddens, La globalizzazione promuove il bene comune? pag.74
25. U. Beck, Una società di individui, pag. 76
26. Z. Bauman, Globali e locali, pag.78
27. V. Shiva, Da dove viene la povertà?, pag. 99
28. A. Sen, Democrazia e prevenzione delle carestie, pag. 101
29. M. Nussbaum, Cittadine di seconda classe, pag. 102
30. L. Gallino, Il costo umano della flessibilità, pag. 119
31. J. E. Stiglitz, Per una globalizzazione dal volto umano, pag. 120
32. M. Yunus, Il microcredito, pag.123
33. D. Rodrik, Globalizzazione e politica, pag. 134
34. A. Spinelli, Per un’Europa libera ed unita, pag. 143
35. N. Bobbio, L’età dei diritti, pag. 150
36. M. Kaldor, Modelli di violenza, pag. 155
37. N. Bobbio, Modelli di pacifismo, pag. 158
38. D. Held e A. Mcgrew, Modelli culturali transnazionali, pag. 168
39. A. Sen, Le nostre molteplici diversità, pag. 176
40. R. Kapuscinski – L’incontro con l’altro, pag. 177
41. S. Benhabib, La cittadinanza europea, pag. 181
42. S. Benhabib, Democrazia e identità culturale, pag. 182
43. F. Rampini – Cindia, pag. 190
44. N. Klein – Un mondo di marca, pag. 198
Schede:
7. I dieci punti sulla globalizzazione secondo Amartya Sen, pag. 71
8. L’approccio delle capacità al problema dello sviluppo, pag. 83
9. Interdipendenza economica e crisi, pag. 117
10. Kant e il cosmopolitismo, pag. 146
11. Modernizzazione, pag. 149
12. Moderno/ Postmoderno pag. 166
108
METODOLOGIA della RICERCA
IL LAVORO
Il concetto di lavoro nelle scienze umane e sociali
Il mercato del lavoro
Istruzione, formazione e mercato del lavoro
Studiare il lavoro, da pag. 230 a pag. 237
Scheda:
2. L’ispirazione metodologica: S. Lazarus, pag. 236
LA POVERTÀ
- Che cos’è
- Come si misura
- Come si può leggere
- Studiare la povertà con metodi quantitativi e con metodi qualitativi
Letture:
3. Danilo Dolci, In alcune case di Partinico, pag. 273
4. Nuto Revelli, pag. 275
Scheda:
2. Il paniere Istat, pag. 267
Testo in adozione: Corradini, Sissa, Capire la realtà sociale, Zanichelli
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Lucia COLOMBARA
109
Anno Scolastico: 2015/16
Classe: V I
Materia: Diritto ed Economia Politica
Docente: Piergiuseppe VILLATA
PROGRAMMA SVOLTO
Libro di testo: “Diritto ed economia politica” Paolo RONCHETTI, ZANICHELLI, Volume unico
TEMA A – LO STATO E L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
Lezione A 1 – Lo Stato
Lezione A 2 – Da sudditi a cittadini
Lezione A 3 – La Costituzione Repubblicana
Lezione A 4 – L’ordinamento internazionale
TEMA B – LA PERSONA FRA DIRITTI E DOVERI
Lezione B 1 – La dignità
Lezione B 2 – La libertà
Lezione B 3 – L’uguaglianza e la solidarietà
TEMA C – LE NOSTRE ISTITUZIONI
Lezione C 1 - Il Parlamento
Lezione C 2 – Il Governo
Lezione C 3 – Le garanzie costituzionali (da trattare dopo il 15 di maggio)
Lezione C 4 – La Magistratura (da trattare dopo il 15 di maggio)
TEMA D – LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Lezione D 1 – L’ordinamento amministrativo
TEMA E – L’INTERVENTO DELLO STATO NELL’ECONOMIA
Lezione E 1 – Liberismo o interventismo?
Lezione E 2 – Il sistema tributario italiano
TEMA F – IL MONDO GLOBALE
110
Lezione F 1 – L’internazionalizzazione
Lezione F 2 – Una crescita sostenibile
TEMA G – L’UNIONE EUROPEA
Lezione G 1 – Il processo di integrazione europea (da trattare dopo il 15 di maggio)
Lezione G 2 – Le istituzioni e gli atti dell’Unione Europea (da trattare dopo il 15 di maggio)
Lezione G 3 – L’Unione economica e monetaria (da trattare dopo il 15 di maggio)
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Piergiuseppe VILLATA
111
Anno scolastico: 2015-2016
Classe: V I
Materia: Lingua Straniera 1 - Inglese
Docente: Maria Rosa Montanera
PROGRAMMA SVOLTO
Nel corso del seguente anno scolastico sono stati trattati i seguenti argomenti:
CAP. 3 IDENTITY AND DIVERSITY
26. Who am I? p. 48
27. Personal identity p.50
28. Am I English or Bangladeshi? P. 52
29. The literary side: “Tell me how long the train’s been gone” p. 53
30. Britishness p. 54
31. How old is British identity? (fotocopia da Roots online)
32. England a land in search of identity (fotocopia da Roots online)
33. Ellis Island p.16
34. American-ness p.60 - The American Dream p. 62
35. Multiculturalism and immigration. From Melting Pot top to mosaic. Pag. 158-159
36. Identity theft (photocopy) (http://online.identitytheft.net)
37. How online advertisers read your mind (The Economist 21st September 2014)
CAP. 4 POVERTY
38. Poverty and well-being p. 74
39. Why poverty p. 76
40. The impact of poverty on education p. 78
41. Human rights (photocopies), Martin Luther King, Rosa Parks.
42. The rights of the child and child labour (photocopies)
43. E. Pankhurst (clips from the film “Suffragette”)
CAP. 5 DEMOCRACY
44. What is Democracy? P. 90
45. Key elements of a democratic system p. 92
46. The documents p. 93
112
47. The American Declaration of Independence: a promise fulfilled? p. 94
48. The perils of Constitution worship p. 95
49. Democracy and the distribution of wealth p. 96
50. The Literary side: “In search for Democracy” from “Animal Farm” by G. Orwell p. 102
INFOLINE
CAP 3 THE ECONOMIC CONTEXT
c. THE UNITED KINGDOM p. 174 -180
d. THE USA p. 182 – 187
CAP 5. THE GLOBAL CONTEXT
1. The European Union p. 220-221 - EU’s activity p. 222 - The “institutional triangle” p. 223
2. EU: a common single market p. 223
3. The British vs the EU p. 224 Is Britain cut off from Europe? P. 225
4. BREXIT. From The Economist explains: Why and how Britain might leave the European
Union. Cameron's declarations after EU Conference (videos and websites)
5. The globalized world p. 226
6. How does globalization work? P. 226 - Indicators of globalization p. 227
7. The pros and cons of globalization p. 228
8. Global friendship: Facebook p. 229
9. The anti-globalization movement p. 230
10. Education for Global Citizenship p. 231
11. Fair Trade (photocopies).
THE LITERARY HERITAGE
CAP. 9 THE WEB – COMMUNICATION AND PRIVACY
1. Privacy is dead – get over it p. 320
2. Is communication booming or dying today? P. 321
3. The communication blackout “Nineteen Eighty-four” by G. Orwell p. 322
4. 1984: plot and meaning (photocopy)
Jane Austen: “Pride and Prejudice” (spettacolo teatrale in lingua inglese): scheda su autrice
e opera.
Lettura integrale di “Animal Farm” di George Orwell.
Visione del film “Selma”
113
Incontri con il teacher assistant statunitense in cui si è parlato di lavoro, lettera di
candidatura ad un posto di lavoro, curriculum vitae (modello utilizzato negli USA).
Testo in adozione: Ballabio, Brunetti, Lynch “Roots” Europass, integrato con fotocopie di articoli
di quotidiani e articoli pubblicati su siti internet (The Economist, The Guardian, BBC).
Torino, 13 Maggio 2016 Firma del Docente
Maria Rosa MONTANERA
114
Anno scolastico: 2015/16
Classe: V I
Materia: Lingua Straniera 2 - Francese
Docente: Carla Baracco
PROGRAMMA SVOLTO
Nel corso del seguente anno scolastico sono stati trattati i seguenti argomenti:
Dossier 2 - Repères société
2. La vie sociale
Ecoute, lecture et analyse de la chanson Je vole (ph.)
La famille pp. 42-43
Travail dirigé : Les familles multiculturelles (ph.)
Travail dirigé : Les unions homosexuelles (ph.)
Travail dirigé : L’adoption (ph.)
Lecture du document Plus de la moitié des Français ne se réclament d’aucune religion (ph.)
Les croyances pp. 44-45
5. Les jeunes face à l’immigration
Lecture du poème Regardez-les de Laurent Gaudé (ph.)
Les jeunes face à l’immigration p. 55
Société d’origine et société d’accueil pp. 55-56
Qu’en pensent les jeunes ? p. 56
6. Place aux femmes
Place aux femmes p. 58
Vers où cette nouvelle vie entraîne-t-elle ? p. 58
Les grandes dates de l’émancipation en France p. 59
La journée internationale des femmes pp. 59-60
115
Les Françaises et le travail p. 60
Les Françaises et la politique p. 61
Travail dirigé : La femme dans la famille (ph.)
Travail dirigé : L’avortement (ph.)
Travail dirigé : La loi du divorce en France (ph.)
Vision du film : Une bouteille à la mer de Thierry Binisti (ph.)
Dossier 3 - Reportage sur l’Hexagone
La France d’outre-mer (ph.)
3. Paris
Un peu d’histoire pp. 98-99
Le Musée du Louvre p. 99
La Pyramide du Louvre p. 99
Le Musée d’Orsay p. 99
Le Panthéon p. 99
Le Sacré-Cœur p. 99
L’Hôtel des Invalides p. 100
L’Arc de Triomphe p. 100
La Tour Eiffel p. 199
La Bibliothèque de France p. 100
Beaubourg p. 100
La Grande Arche p. 100
Le Musée du Quai Branly p. 101
La Cité des sciences et de l’industrie p. 101
Travail dirigé : L’Opéra Bastille (ph.)
Travail dirigé : Les Catacombes de Paris (ph.)
Travail dirigé : La Tour Saint-Jacques (ph.)
Travail dirigé : Le Marché aux Puces (ph.)
Travail dirigé : Place Vendôme (ph.)
Vision du film : Minuit à Paris de Woody Allen
116
5. La France et l’Europe
La fondation de l’Union Européenne p. 111
Le Parlement européen pp. 111-112
La Commission européenne p. 112
Les grandes étapes de la construction européenne (ph.)
6. La France dans le monde
La France humanitaire p. 114
Le secteur économique pp. 114-115
La francophonie p. 115
Repères dans l’histoire de la langue française pp. 115-116
Dossier 4 - Histoire, art, littérature
5. Le XIXè siècle
Napoléon p. 166
La Restauration p. 166
Le Second Empire p. 167
La Troisième République p. 167
Gustave Flaubert p. 172
Extrait tiré de « Madame Bovary » (ph.)
L’Education sentimentale p. 173
Arthur Rimbaud p. 174
Poésies (1868-1870) p. 175
Jules Verne p. 176
Extrait tiré de « De la terre à la lune » (ph.)
6. Les XXe et XXIe siècles
La guerre de 1914-1918 p. 178
La Deuxième guerre mondiale pp. 178-179
117
Les années de Gaulle pp. 179-180
Les années Mitterrand p. 180
Récemment... p. 180
La Cinquième République (ph.)
Daniel Pennac p. 186
Kamo, l’idée du siècle (1993) p. 187
Testo in adozione: I. Melo Faggiano, M. Pelon, Profession reporter, Minerva Scuola
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Carla BARACCO
118
Anno Scolastico: 2015/16
Classe: V I
Materia: Matematica
Docente: Rosalia VALERIO
PROGRAMMA SVOLTO
Unità 1: Le Funzioni e le loro proprietà
Ripasso svolto quando necessario delle nozioni di: grafico della funzione esponenziale,
logaritmo, del concetto di potenza con esponente razionale (libro di quarta), delle
disequazioni di I e II grado intere e fratte e sistemi (libro di terza e quarta).
Intorni circolare e completi, destro e sinistro; intervalli di numeri reali.
Definizione di funzione tra due insiemi ed in particolare numerici.
Definizione di Dominio e di Codominio.
Le funzioni goniometriche: sinusoide, cosinusoide, tangentoide e le rispettive inverse
Definizione di funzione reale di variabile reale e sue classificazioni.
Funzioni definite per casi: Valore assoluto ed altri semplici esempi.
Campo di esistenza di una funzione: Polinomiale, Razionale fratta, Irrazionale,
Esponenziale, Logaritmica.
Studio del segno, Intersezione con gli assi cartesiani del grafico di y=f(x).
Le proprietà: funzione iniettiva, suriettiva, biiettiva. Funzione crescente e decrescente.
Traslazioni e simmetrie sia rispetto ad un asse che rispetto all’origine del piano cartesiano
(libro di terza). Concetto di funzione inversa.
Lettura di un grafico.
Unità 2: I Limiti
119
La Topologia della retta: intervalli, insiemi limitati e illimitati, i punti isolati e di
accumulazione. Gli intorni di un punto e gli intorni di infinito.
Limite finito di y = f(x) per x che tende ad un valore finito, significato della definizione.
Concetto di funzione continua.
Limite per eccesso e per difetto (cenno). Limite destro e sinistro.
Limite infinito di y = f(x) per x che tende ad un valore finito.
Gli asintoti verticali.
Limite finito di y =f(x) per x che tende all’infinito. Gli asintoti orizzontali.
Limite infinito di y = f(x) per x che tende all’infinito.
Teorema di Unicità del limite (dimostrazione), Teorema del Confronto.
Lettura di un grafico.
Unità 3: Le funzioni continue ed il calcolo dei limiti
La definizione di funzione continua in un punto ed in un intervallo. Alcune funzioni
continue.
Le operazioni sui limiti: limite di una somma algebrica di funzioni; del prodotto di due
funzioni; della potenza n-esima di una funzione; della radice n-esima di una funzione; del
quoziente di due funzioni.
Le forme indeterminate: + ;
;
0
0.
Cenno ai limiti notevoli (vedere sul testo).
Infinitesimi ed infiniti e loro applicazione nel calcolo dei limiti.
Gli asintoti e la loro ricerca: ripasso sugli asintoti verticali ed orizzontali. Gli asintoti
obliqui: definizione e ricerca degli stessi.
Enunciati dei teoremi sulle funzioni continue: Weierstrass; Valori intermedi; Esistenza
degli zeri con individuazione di ipotesi, tesi.
I punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie.
Esercizi dal testo.
120
Unità 4: La Derivata di una funzione
Retta tangente ad una curva. Il rapporto incrementale. La derivata di una funzione ed il
calcolo della derivata. Concetto di funzione derivata.
La derivata sinistra e la derivata destra. Funzione derivabile in un punto ed in un
intervallo.
Continuità e derivabilità .
Le derivate di funzioni elementari: D k; D x (con relativo calcolo di limite del rapporto
incrementale) D senx; D cosx; D xe ; D ln(x).
(Solo enunciati): D kf(x); D )()( xgxf ; D )()( xgxf ;
Derivata della potenza di una funzione e del quoziente di due funzioni. Derivata di una
funzione composta.
Determinazione della retta tangente alla curva in un punto.
Il Concetto di Differenziale. E suo significato geometrico.
Applicazioni del concetto di derivata alla fisica (svolte dalla docente della disciplina
prof.ssa Vettorato)
Esercizi dal testo.
Unità 5 e 6: I Teoremi sulle funzioni derivabili e lo studio di funzione
La retta tangente al grafico di una funzione ed i punti stazionari.
Enunciati dei teoremi di: Rolle; Lagrange, Cauchy, De L’Hospital con indicazione
dell’ipotesi, della tesi e di relative interpretazioni geometriche e controesempi (vedere sul
testo ).
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate.
Regola di De L’ Hospital (con relativa applicazione al calcolo dei limiti).
Le definizioni di massimo, minimo relativo ed assoluto e flesso.
La concavità ed i flessi.
La ricerca di tali punti con l’uso della derivata prima
I punti stazionari di flesso orizzontale.
La ricerca dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda .
121
Lo studio del grafico di una funzione razionale intera e fratta sia partendo dalla sua
espressione analitica che dal grafico seguendo la scansione dei punti fornita sul quaderno
ad ogni studente.
Semplici funzioni col valore assoluto, funzioni logaritmiche ed esponenziali.
Esercizi dal testo.
Unità 7: L’economia e le funzioni di una variabile
La funzione della domanda, dell’offerta. Il prezzo di equilibrio.
La funzione del costo. Il costo medio e il costo marginale.
La funzione del ricavo.
La funzione del profitto.
Il modello macroeconomico Keynesiano e la croce Keynesiana.
Testi in adozione:
Bergamini – Trifone – Barozzi “ Matematica . Azzurro” edizioni Zanichelli
Libri di terza, quarta e quinta.
Fotocopie tratte dal testo Bergamini- Trifone – Barozzi : “ La matematica per l’economia”
edizioni Zanichelli
Torino, 13/05/2016 Firma del Docente
Rosalia VALERIO
122
Anno scolastico: 2015/2016
Classe: V I
Materia: Fisica
Docente: Micaela Vettorato
PROGRAMMA SVOLTO
Nel corso del seguente anno scolastico sono stati trattati i seguenti argomenti:
L’elettricità
Le cariche e i campi elettrici
Fenomeni elementari di elettrostatica, legge di conservazione della carica.
La legge di Coulomb, analogie e differenze tra forza elettrica e forza gravitazionale.
Campo elettrico, concetto di campo e di linea di campo.
Energia potenziale, potenziale elettrico.
Moto di una carica in un campo elettrico, condensatore e sua capacità elettrica (cenni)
La corrente elettrica
La corrente elettrica nei solidi, interpretazione microscopica
La resistenza elettrica e le Leggi di Ohm
Potenza elettrica ed effetto Joule (interpretazione microscopica).
I circuiti elettrici.
La corrente elettrica nei liquidi e nei gas
L’elettromagnetismo
Il campo magnetico
I magneti e le esperienze fondamentali sulle interazioni tra magneti e correnti (Oersted, Faraday,
Ampère)
La forza di Lorentz, il campo magnetico generato da un filo percorso da corrente, la legge di
Biot- Savart
Il moto di una carica in un campo magnetico (cenni), campo magnetico terrestre.
La forza esercitata da un campo magnetico su un conduttore percorso da corrente e il motore
elettrico.
Il comportamento dei diversi materiali posti in campi magnetici e loro interpretazione
microscopica
123
Il campo elettromagnetico
Semplici esperimenti sulle correnti indotte: la legge di Faraday-Neumann, la legge di Lenz,
l'alternatore e il suo funzionamento(cenni)
Le onde elettromagnetiche
Applicazioni del calcolo delle derivate alla fisica
Valori medi e istantanei di una grandezza
La velocità come derivata dello spazio percorso
L’accelerazione come derivata della velocità
L’intensità di corrente come derivata della quantità di carica
La Legge di Faraday Neumann
Testo in adozione: Testo Parodi Ostili Mochi Onori Lineamenti di fisica Quinto anno Ed Pearson
Torino, 13 Maggio 2016 Firma del Docente
Micaela VETTORATO
124
Anno Scolastico: 2015/16
Classe: 5ª I
Materia: Storia dell'Arte
Docente: Paola MAZZINI
PROGRAMMA SVOLTO
Testo : Le basi dell'Arte-Dal Neoclassicismo ad oggi – Ed. Bruno Mondadori
Il Neoclassicismo – Alle origini dell'Europa moderna
Antonio Canova
2. Amore e Psiche -Paolina Borghese come Venere vincitrice
Jacques-Louis David
3. Giuramento degli Orazi - La morte di Marat - Napoleone valica il Gran San Bernardo
Storicismo ed eclettismo nell’ Architettura neoclassica
Teatro alla Scala a Milano – Chiesa della Gran Madre Torino
2. Il Romanticismo
L’Europa della Restaurazione- da Waterloo alla formazione degli Stati Nazionali
Théodore Gericault
4. La zattera della Medusa
Eugène Delacroix
5. La Libertà che guida il Popolo
Francisco Goya
. La fucilazione del 3 maggio 1808
Pittura in Italia tra Ottocento e Novecento
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Pellizza da Volpedo
6. Il Quarto stato
3. Realismo e Impressionismo
L’Europa nella seconda metà dell’Ottocento: la riscoperta del colore
Millet : Le spigolatrici Daumier : Il vagone di terza classe
Edouard Manet
7. Olympia
8. Il bar delle Folies Bergères
Claude Monet
9. Impressione, sole nascente – La Cattedrale di Rouen – Stazione di Saint Lazare
Edgar Degas
10. La scuola di danza - L’assenzio
Pierre – Auguste Renoir
11. Le Moulin de la Galette
4. Il Post- Impressionismo
Paul Gauguin
12. La visione dopo il sermone - Autoritratto – Ia orana Maria
Vincent Van Gogh
13. I mangiatori di patate – Autoritratto – Notte stellata
Paul Cèzanne
14. Le grandi bagnanti
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5. Le Avanguardie storiche del 900
Fauves –
Henry Matisse - La Danse
Espressionismo
Edvard Munch
15. Il grido
Kirchner
. Postdamer Platz
Cubismo – Pablo Picasso
16. Poveri in riva al mare
17. Les Demoiselles d’Avignon - Guernica – Massacro in Corea
Futurismo – Boccioni
18. La città che sale
Surrealismo - Dalì
19. Giraffa in fiamme
Astrattismo – Kandinskij
20. Primo acquerello astratto ( 1910)
Dadaismo – Marcel Duchamp e il Ready-made
21. Ruota di bicicletta
6. Razionalismo in Architettura - L'esperienza del Bauhaus – Le Corbusier
7. Esperienze artistiche del Secondo dopoguerra
. Alcuni esempi : Action painting Pollock – Pop Art Andy Warhol
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Anno scolastico: 2015-2016
Classe: V I
Materia: Scienze motorie e sportive
Docente: Anna Maria QUAGLIA
PROGRAMMA SVOLTO
Nel corso del seguente anno scolastico sono stati trattati i seguenti argomenti:
1° MODULO: Finalità degli esercizi, modalità e principi esecutivi (modulo Clil: 16 ore)
a) Conoscenza dei gruppi muscolari- Conoscenza delle parti del corpo- Conoscenza dei piani e degli
assi del corpo – Conoscenza dei movimenti elementari e delle posizioni immergenti- conoscenza
dei tempi di esecuzione degli esercizi (successione, alternanza, simultaneità)- conoscenza dei
principi del riscaldamento e del recupero
b) Saper descrivere un esercizio, saper scegliere esercizi rivolti ai vari gruppi muscolari
c) Saper organizzare degli esercizi di stretching e di potenziamento muscolare
d) Saper organizzare un riscaldamento mirato alla attività programmata successivamente.
2° MODULO: Incremento delle capacità coordinative, controllo del proprio corpo, nelle
diverse forme di coordinazione, utilizzando fantasia motoria .(16 ore)
a) Combinazione e coordinazione di esercizi elementari fra i vari segmenti corporei su piani di
esecuzione differenti, con tempi di esecuzione diversi.(CLIL)
b) Ginnastica aerobica, routine con l’uso dello step, routine di ginnastica aerobica a corpo libero.
c) Coordinazione spazio temporale; esercizi e combinazioni di ball-handling, varie coordinazioni
con l’uso della funicella.
3° MODULO: Pratica sportiva (18 ore)
a) Baseball: regole del gioco, gesti tecnici del lancio, della battuta, del passaggio e della presa
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b) Basket: Regole di base del gioco della pallacanestro. Fondamentali individuali: palleggio,
passaggio, tiro piazzato e terzo tempo, arresti e finte, cambio di senso, virata,
c) Ginnastica aerobica (Clil): origine e regole della ginnastica aerobica, composizione della giuria,
modalità di ideazione delle routine, modalità di attribuzione dei punteggi. Memorizzazione ed
esecuzione di una routine a corpo libero.
d) Corsa ad ostacoli: esercizi di prima gamba ed esercizi di seconda gamba, scavalcamento
completo, percorsi di destrezza con lo scavalcamento di più ostacoli e sottopassaggi,
ritmizzazione del gesto di scavalcamento con l’aiuto degli over
4° MODULO (Modulo Clil 4 ore): Il benessere psicofisico e la salute
a) Modello di salute medico, modello di salute olistico, modello di salute dinamico,
b) La speranza di vita e l’attività motoria,
c) I benefici dell’attività motoria e la prevenzione attraverso l’attività motoria.
d) L’attività motoria strumento educativo.
5° MODULO: L’alimentazione (modulo Clil di 10 ore)
a) L’equilibrio alimentare, la funzione degli alimenti, i gruppi degli alimenti, la piramide
alimentare, la razione alimentare.
b) Movimento e alimentazione, il metabolismo basale.
c) I bisogni energetici legati all’attività fisica, la razione alimentare
Testo in adozione:
G. Fiorini, S. Coretti, S. Bocchi- CORPO LIBERO 2- ed. Marietti Scuola
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Anna Maria QUAGLIA
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Anno scolastico: 2015-2016
Classe: V I
Materia: Religione Cattolica
Docente: Francesca SCIOLLA
PROGRAMMA SVOLTO
L’uomo e la ricerca della verità
L’uomo e la ricerca della verità nella scienza, nella filosofia, nella religione
L’ateismo e l’agnosticismo
La verità nei testi del Magistero della Chiesa
I nuovi movimenti religiosi di origine cristiana, orientale e di innovazione occidentale
Il dialogo interreligioso. I modelli di Panikkar e di Keshavee
Chiesa e mondo contemporaneo:
La dottrina sociale della Chiesa
La Chiesa di fronte ai totalitarismi
Il Concilio Vaticano II
Alcuni testimoni dell’800 e del ‘900: Don Bosco, Giulia di Barolo, Martin Luther King,Gandhi,
Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio, Don Ciotti.
Etica delle relazioni: Pace, giustizia, mondialità:
Pace, nonviolenza, obiezione di coscienza
Messaggi del papa per la giornata mondiale della pace
Squilibrio Nord-Sud del mondo, giustizia e diritti umani, i diritti dei bambini
L’economia solidale: il consumo critico, il commercio equo e solidale, il risparmio etico
Rapporto con lo straniero
La questione ambientale
Libro di testo: L. Solinas, Tutti i colori della vita, vol.unico, ed. SEI.
Torino, 13 maggio 2016 Firma del Docente
Francesca SCIOLLA