Donatella Cambosu - Le famiglie aiutano l'innovazione della scuola

Post on 05-Dec-2014

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Comunicatrice e mamma, ideatrice di "Pappaeciccia", social network della classe 2D della Scuola elementare Don Gnocchi di Concorezzo (MI)

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PAPPAECICCIA,PAPPAECICCIA,SOCIAL NETWORK IN SOCIAL NETWORK IN

SECONDA ELEMENTARESECONDA ELEMENTARE

PAPPAECICCIA,PAPPAECICCIA,SOCIAL NETWORK IN SOCIAL NETWORK IN

SECONDA ELEMENTARESECONDA ELEMENTAREEsperimento di web 2.0 per avvicinare i più Esperimento di web 2.0 per avvicinare i più piccolipiccoli (e i (e i

più più grandigrandi) a un uso consapevole di internet) a un uso consapevole di internet

Donatella CambosuDonatella Cambosud.cambosu@gmail.com

Carta d’identitàSocial network privato, solo su invito Piattaforma Ning, versione basica

gratuita, ma che palle la pubblicità!Funzioni: blog+foto+video+eventi+noteUso: rimanere in contatto anche durante

le vacanze, condividere foto e video, aiutarsi, segnalare eventi, tenere informati i genitori, coordinamento tra genitori- insegnanti-bambini

Perchè?

Rispetto alle esigenze dei digital kids l’informatica a scuola è ancora indietro: spesso è solo un insegnamento teorico e non è quasi mai concepita come “accesso a internet” o insegnamento all’uso intelligente della rete.

Internet è un incredibile ausilio per supportare l’insegnamento a scuola, è dinamico, ricco e divertente.

Non si lasciano i bambini in balia di internet, cosi come non si lascerebbero soli al centro di una metropoli, bisogna aiutarli a capire come deve essere utilizzato.

Come è nato?Mia proposta alla maestra, accettata

con entusiasmoMolti genitori erano perplessi: non

sapevano bene che cosa è un social network (oddio mio figlio su facebook!), timori per la privacy, sono troppo piccoli, pericoli, diventano dipendenti, io non lo so aiutare…..

Le loro espressioni erano più o meno queste…….

Motivazione convincente

Internet c’è: non potete fermarlo, nè impedire che i vostri figli lo usino, potete solo rimandare e quel giorno sarete tagliati fuori

Per proteggere bambini e giovani dai pericoli di internet dovete saperne almeno quanto loro.

Il network è per i bambini e i genitori

Condizione di partenza della classe

• 21 bambini• 19 hanno computer a casa• 18 hanno la connessione a internet• 100% dei bambini sanno che cosa è un

computer, 80% conosce funzioni di base (on-off-word-paint-foto-video) e sa qualcosa di internet

• Classe tecnologicamente felice

Dopo un mese….• Alcune difficoltà tecniche:inviti, email,

come faccio questo e quello…., non tutti sono ancora iscritti

• bambini entusiasti, maestra e altri insegnanti coinvolti, genitori “intrippati”

• Bambini e genitori iscritti hanno tutti email e hanno imparato a utilizzare lo strumento, hanno capito cosa è un social network

• L’utilizzo è ancora basico ma in veloce evoluzione

La situazione è presto diventata questa….

Aspetti interessantiSuperamento divario digitale, tra bambini ma anche tra generazioni

nell’approccio a internetInserimento nei sistemi, modelli e

logiche di rete in ambiente “protetto”

Approccio a internet come strumento e non come fine

Momento di condivisione tra genitore e figlio

Forma di raccordo scuola-famiglia

• il network potrebbe trasformarsi in un utile strumento per far lavorare, comunicare, condividere e divertire insieme

BAMBINIGENITORIINSEGNANTIFRATELLI NONNI

FAMIGLIA

SCUOLABAMBINI

Riflessioni

Presidiare la scuolaGli insegnanti non sono onniscienti La scuola pubblica avrà sempre meno

risorse finanziarie, quindi bisogna cominciare a partecipare, non delegare e pretendere

La scuola offre spazi di partecipazione ai genitori che bisogna cogliere, soprattutto riguardo le cose più innovative, laddove la scuola è carente.

WEB 2.0L’usabilità caratteristica del web 2.0 ha

avvicinato la massa a internetLa facilità d’uso, però, rende anche

poco consapevoli di quanto si fa in rete, un luogo virtuale ma anche reale a tutti gli effetti, per questo è necessario aiutare i nostri bambini, i genitori, la scuola a un uso intelligente del mezzo

InternetLe cose internet si imparano su internet,

non sui libri stampatiPartecipazione, condivisione,

collaborazione sono parole chiave del nuovo web che andrebbero esportate nella vita di tutti i giorni e considerati nuovi modelli sociali. L’attività in un social network aiuta a interiorizzare questi concetti.

Divulgazione internet

Ogni bambino ha generalmente 2 genitori, 4 nonni, x fratelli/sorelle, zii, cugini.

L’effetto di una positiva e sociale esperienza sul web (anche con un network chiuso) per ognuno di loro può trasformarsi in una divulgazione di internet a un numero significativo di persone

Evoluzione

Portare avanti il network fino almeno alla quinta elementare

Aprirlo il prossimo anno a tutta la famiglia dei bambini

Aprirlo in quarta/quinta elementare a bambini di altre classi italiane e straniere

Costituire una rete di piccoli network simili

Programma a.s.2009-2010

Introdurre principi base di netiquette

Approfondire identità digitale

Autodifesa in rete

Call to action: fatelo anche voi!!!!

Siamo tutti qui perché crediamo nel futuro e nelle cose buone che la

tecnologia porta con sé

Il futuro sono i nostri figli, investiamo in loro le nostre

migliori risorse

Appendice…due anni dopo

• social network dalla seconda elementare…si può fare

• La scelta di un social network invece che di un blog si è dimostrata più adatta all’età (meno testo+immagini+interazione)

Fattori critici

① È difficile poter contare sui genitori a casa

① È difficile poter contare sull’accesso a internet per tutti a casa

② Animazione:il bambino deve avere uno scopo per andare sul network

Soluzioni….

① Martellare e martellare ovunque sia possibile con il messaggio

“internet è fondamentale”

assunzione di responsabilità del genitore: non conoscere e non saper usare la internet equivale all’analfabetismo di un tempo

Soluzioni…

② Martellare e martellare con il messaggio

“internet è un diritto” la mancanza di accesso taglia fuori

dall’informazione libera e dalla conoscenza, dai moderni sistemi di comunicazione, impedisce la scelta, la libertà di espressione individuale e anche economica; internet è anche un potere, che ognuno può scegliere di usare o rimanerne schiacciato (gap partecipativo)

Soluzioni…..② Se internet è un diritto la scuola pubblica

deve fare la sua parte: - più investimenti nell’attrezzatura (non

necessariamente lavagne interattive!) mettendo a punto anche nuovi modelli di supporto alla scuola da parte di altri soggetti

- più preparazione e attenzione da parte dei docenti

- informatica e internet non sono materie, ma strumenti (come libri e penne), e come tali andrebbero utilizzati trasversalmente in ogni categoria di lezione.

Soluzioni…..③ Mica è facile animare un network di bambini!!

- Integrarlo con le attività scolastiche (compiti, ricerche, giochi, chat) e renderne possibile l’uso anche a scuola

- Aprirlo ad altre classi o inventarsi nuovi personaggi- Giocare/lavorare sull’identità digitale e la

netiquette

Chi siamo Donatella Cambosu d.cambosu@gmail.com

Anita Abirascid, 9 anni ispiratrice e consulente dell’iniziativa