ECO DI BIELLA LUNED« 10 OTTOBRE 2016 45...

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45ECO DI BIELLALUNEDÌ 10 OTTOBRE 2016

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LE LETTERE

Opinioni&

Lettere

L’AVVOCATO risponde

Il risarcimentoper la baby squillo:niente soldi, ma libridi letteratura

l Laura Gaetini

Lei, la baby prostituta aveva chiestoall’uomo che ne aveva abusato sessual-mente in cambio di denaro, un risarci-mento per danni morali di 20.000 eu-r o.

Si tratta di un abuso sessuale com-piuto da un uomo adulto su una ragaz-za di 15 anni indotta alla prostituzionedalla madre, ora condannata a scontare6 anni di carcere.

Il giudice del Tribunale di Roma, conuna sentenza straordinaria e senza pre-cedenti, ha inflitto all’uomo 2 anni dicarcere senza condizionale e per la gio-vanissima ragazza ha disposto un risar-cimento non in denaro, ma in 30 libridi letteratura femminile.

Libri scritti da donne di straordinariagrandezza quali Hanna Arendt, Nata-lia Ginzburg, Sibilla Aleramo, VirginiaWoolf, donne che con le loro parolehanno lasciato un segno sull’identitàfemminile, sull’emancipazione e sulladignità delle donne.

In fondo la condanna al risarcimentoin denaro non avrebbe fatto altro cheperpetrare la prostituzione: l’affaire del-le baby squillo si sarebbe risolto tuttocon la solita questione di soldi, tra l’al -tro gli stessi soldi per avere i quali la ra-gazzina si prostituiva.

Il Giudice, invece, ha valutato che ildenaro non avrebbe arricchito moral-mente la quindicenne mentre il danno

morale avrebbe potuto essere risarcitoleggendo almeno qualcuno di quei 30libri, poiché i libri restituiscono una co-scienza e riabilitano gli smarriti.

E’ vero che quei libri avrebbe potutoanche leggerli lui, ma in questo caso lalettura dei romanzi sarebbe stata com-minata a titolo di condanna anziché dir i s a r c i m e n t o.

E’ la prima volta che il risarcimentosi sottrae alla forma simbolica del dena-ro per misurarsi con un’altra ricchezza:quella della sapienza, della signoria,della dignità e del decoro del generef e m m i n i l e.

l Scrivi all’avvocatol lettere@ecodibiella.it

DOPO L’ASSOLUZIONECota riabilitatoOra la Lega risorgeràL’assoluzione del Governatore Cota edi tutti i consiglieri regionali dellaLega riabilita completamentel’immagine del Movimentopiemontese. Per anni abbiamodovuto subire l’onta di quella che eradiventata la barzelletta delle mutandeverdi che i più superficiali detrattorinon mancavano mai di ricordarci adogni occasione. Per anni ci sonostate persone, famiglie che hannosofferto sapendo di essere innocentied ora finalmente la giustizia ha fattoil proprio corso anche perché, forse,in questo momento non c’è piùnessun interesse a colpire la Lega.Nel 2010 rappresentavamo il nuovoalla guida della Regione, la forzapolitica che aveva inaspettatamentesconfitto la sinistra ed i poteri forti, ilpartito politico, è bene ricordarlo cheguidava le tre principali Regioni delnord dando vita al progetto dellaMacroregione che singolarmente emediante accordi e strategie comunicon le regioni confinanti dei Paesistranieri, poteva permettersi ditrattare direttamente con Bruxellesscavalcando la burocrazia ed ilpotere romano. Forse questo,ancora più del buon lavoro e dellereali riforme che si erano avviate,spaventava qualcuno ed allora eccoche si è inventata questa inchiestaper colpire un idea, un modello, unpartito che da sempre è scomodo einviso perché oltre alla protesta hadimostrato di avere gente preparatache sa fare proposte. Gli stessi cheprima ci accusavano creando unpolverone mediatico di immaniproporzioni oggi sentenziano unaassoluzione piena perché il fatto nonsussiste senza neanche chiederescusa, anni di indagini, denaropubblico sperperato, fango gettatoin faccia a persone che hannosempre fatto politica al servizio deicittadini per nulla, perché il fatto nonsussiste. Nel frattempo Chiamparinoe il Pd hanno vinto le elezioni eperpetuano le loro scelleratepolitiche con il bene placido deipoteri forti che hanno contribuito aristabilire l’equilibrio. Come se nonbastasse il Premier con la RiformaCostituzionale intende dare il colpodi grazia alle autonomie locali, dopoaver distrutto le province adessovuole svuotare le regioni per poicolpire i comuni obbligandoli adaccorparsi tra di loro. Ebbene,questo piano non funzionerà, daoggi, riprenderemo il nostrocammino con la forza e laconsapevolezza di chi sa di aversempre dato il massimo contrasparenza ed impegno, siamopronti a contribuire fattivamente allavittoria del “no” al Referendum, amandare a casa Renzi, a prenderci ilGoverno del Paese e nel 2019anche la guida della Regione.

l Michele Mosca

Segretario provinciale Lega Nord

* * *Caro Mosca, tutto bene, opinionilegittime le sue. Per amor del verodobbiamo però ricordare che Cota sidimise non per le “mutande” per loscandalo delle firme false e per laconseguente sentenza del Tar cheannullò le elezioni.

L’INTERVENTO

Sul referendm un clima da corridaInvece serve appassionato confronto

Caro direttore, l’auspicio di moltiper un confronto di merito è statosubito contraddetto dacomportamenti e prese diposizione. Se continua cosi da quial 4 dicembre sarà un crescendodi polemiche che in molti casiprescindono totalmente daicontenuti della riformacostituzionale su cui saremochiamati ad esprimere comecittadini la nostra opinione. Chec'entrano le invettive controBenigni perché ha deciso divotare Si, oppure gli attacchisistematici, al limite delladenigrazione, che vengono rivoltia D’Alema con la necessità diconfrontarsi nel merito?Assolutamente nulla.Questi comportamenti, destinati a

creare un clima da corrida,anziché di civile e appassionatoconfronto, sono tanto più gravi sesi considera che si tratta di unariforma che modifica 47 articolidella nostra Costituzione cheviene discussa insieme ad unariforma della legge elettorale perragioni oggettive. Quest'ultimainfatti non è solo la conseguenzadei giudizi di incostituzionalitàespressi dalla Consulta neiconfronti del Porcellum, ma diuna riforma che istituisce una

Camera legislativa, tanto è veroche riguarda il suo sistema dielezione, ma non quello delSenato. Per questo esiste unnesso strettissimo tra riforma elegge elettorale.Una cosa è evidente, le polemicheesacerbate di questi giorni nonpotranno che alimentare un climadi divisione nella società e nelPaese ed è anche per questaragione che le riforme delleCostituzioni dovrebbero essere ilpiù possibile condivise per evitareche una parte della società non visi riconosca o che chi viene dopodecida di cambiarla il primapossibile.Tutti, a partire da coloro chehanno le maggiori responsabilità

politiche e istituzionali, dovrebberosentire l'obbligo di abbassare itoni e di ricondurre il confrontosul merito delle modifiche cheverranno sottoposte areferendum.Dopo di che, chi ha più filotesserà più tela; in democraziadovrebbe funzionare così.Non sta avvenendo questo è chidovrebbe dare l’esempio come “ilpremier” si muove come unelefante in una cristalleria,caricando l’esito del referendumdi un significato che non avrà.Io voterò No e nelle discussioni diquesti giorni cerco di spiegarne leragioni. Non sono contro qualsiasiriforma, non condivido e sonocontrario a questa riforma perché

non è vero che sveltirà il processolegislativo, perché ridurrà i dirittidel cittadino elettore (che nonpotrà più eleggere i Senatori edeleggerà solo una parte deideputati dell'unica CameraLegislativa) e la qualità dellanostra democrazia, riducendo ilParlamento a “sala diregistrazione” delle decisioni delCapo del governo. Ragioni dimerito che possono non esserecondivise, ma che non c’entranonè con il destino di Renzi, né conil futuro del suo governo che nonè l’oggetto di questo referendum.Per questo coloro che stannopresentando questo referendumcome “la madre di tutte lebattaglie” da una parte e dall’altradovrebbero fermarsi un momentoe riflettere, perché il 5 dicembre,sia vincano i Si , sia vincano i No,i problemi che il Paese cheavremo di fronte sarannoesattamente gli stessi.

l Wilmer Ronzani

La vignetta di Gianni

IL PIROGASSIFICATOREA Gifflenga petizioneo speculazione?Nei giorni scorsi ho letto la petizioneche l’on. Busto, del Movimento 5stelle, ha promosso contro larealizzazione di un impiantosperimentale-prototipo dipirogassificazione a Gifflenga. Sonodi Gifflenga, amo viverci con la mianumerosa famiglia ed ho interessieconomici legati alla salubrità diquesto territorio. La mia primaimmediata reazione sarebbe pertantofar valere il detto “non nel miocortile”, tipico di chi predica bene erazzola diversamente. Perché... nonvoglio il fastidio di pensarci, nonvoglio turbare la quiete del miopiccolo paese, mi spaventaimmaginare che vicino a casa miaed ai miei campi ci possa essereuno strumento dal nome difficile chepotrebbe emettere gas nocivi...Invece credo che la reazione correttasia chiedere che le autorità preposte,Comune, Arpa, Asl, Provincia sianopiù che rigorose nel garantire i mieiconcittadini, la mia famiglia, mestesso, rispetto ai rischi di unimpianto che potrebbe inquinare ilterritorio in cui viviamo. Se possibile,voglio chiedere che si attivi anche laprocedura di Via (valutazioned'impatto ambientale) sebbene midicano non sia dovuta, nonché ognialtro tipo di verifica. In cuor mio,spero si trovi una qualche ragioneper dire di no.Se invece le garanzie ci fossero, chevalga la legge: saremo molto vigili,

sempre e comunque, pur senzavoler procurare inutili allarmi.L’on. Busto nella sua petizionesostiene che i cittadini non sianostati informati. I cittadini di qualeluogo? Forse gli esterni, come iproponenti la petizione, non sannoche l’assemblea pubblica è statapromossa dall’amministrazionecomunale e che a Gifflenga ilcolloquio fra amministrazione e icittadini è avvenuto casa per casa. Inquell’assemblea alcuni signori autodefinitisi “cittadini”, che credofossero a Gifflenga per la prima voltain vita loro, non sono andati oltre laprotesta, salvo consigliare tecniciamici loro per promuovere leverifiche del caso... Naturalmente apagamento!Ed ora... la petizione! Non è forse unmodo per raccogliere un indirizzarioper la propaganda del Movimento 5stelle? Non è forse un modo perspeculare sui cittadini di Gifflenga edintorni?Gentile on. Busto, comitati e firmataridiversi, voglio raggiungere anch’io ilfine dei firmatari in buona ecosciente fede, ma come credomolti miei compaesani (siamo pococittadini) so che l’amministrazionecomunale ci tutela, così come gli altrienti preposti alle verifiche.Svolgo tuttora un ruolo attivo inpolitica ed ho ricoperto posti diresponsabilità, ho imparato adiffidare della cagnara a tutti i costiper speculazione politica o, peggioancora, per perseguire fini di lucro diconsulenti troppo sensibili.

l Gilberto Pichetto Fratin

Abitante a Gifflenga

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