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Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Ingegneria ---------------------------------------------------------------------
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
a.a. 2012-2013
Economia Applicata all’Ingegneria 1
Docente: Prof. Ing. Donato Morea
Lezione n. 11 del 13.11.2012
- “Il bilancio d’impresa - prima parte”
Lezione n. 11
13.11.2012
- “Il bilancio d’impresa” 2
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” - Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica a.a. 2012-2013
Economia Applicata all’Ingegneria 1
Docente: Prof. Ing. Donato Morea
Indice della trattazione
Il bilancio d’esercizio
Generalità
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” - Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica a.a. 2012-2013
Economia Applicata all’Ingegneria 1
Docente: Prof. Ing. Donato Morea
Il bilancio d’esercizio - Generalità
Lezione n. 11
13.11.2012
- “il bilancio d’impresa” 3
BILANCIO D’ESERCIZIO
Documento redatto alla fine dell’esercizio con il quale si
rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda
nonché il risultato economico.
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Il bilancio d’esercizio - Generalità
Lezione n. 11
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- “il bilancio d’impresa” 4
FINALITA’
- Rappresentare il quadro del patrimonio aziendale
alla chiusura dell’esercizio.
- Evidenziare l’andamento della gestione
economica (costi e ricavi).
OBBLIGATORIETA’
- La compilazione del bilancio è disciplinata dal
Codice Civile.
- La normativa fiscale si basa sui risultati del
bilancio per il calcolo delle imposte.
STATO PATRIMONIALE
(art. 2424, 2424 bis c.c.)
CONTO ECONOMICO
(art. 2425, 2425 bis c.c.)
NOTA INTEGRATIVA
(art. 2427 c.c.)
(situazione patrimoniale e finanziaria) (componenti positive e negative del
reddito)
(informazioni aggiuntive, esplicative e
complementari)
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- “Il bilancio d’impresa”
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Tutti coloro che hanno un “interesse” nei confronti dell’azienda
UTILIZZATORI
INTERNI
• Imprenditori o soci di maggioranza
• Amministratori
• Alta direzione
• Personale dipendente
ESTERNI
• Soci di minoranza
• Finanziatori (banche,
obbligazionisti, enti
previdenziali, ecc.)
• Fornitori
• Clienti
• Amministrazione Fiscale
• Comunità Locale
• Comunità Nazionale
• Comunità Internazionale
DESTINATARI DEL BILANCIO
Sono interessati al valore del dividendo, alla puntualità nelle scadenze contrattuali,
alla continuità dell’attività aziendale, al valore del reddito realizzato
Sono interessati alla redditività degli investimenti ed alla stabilità dell’attività
aziendale
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SOCIETA’ DI
CAPITALI
AZIENDE
INDIVIDUALI E
SOCIETA’ DI
PERSONE STATO PATRIMONIALE =
Situazione patrimoniale
CONTO ECONOMICO
= Situazione economica
Forma LIBERA
STATO
PATRIMONIALE
CONTO
ECONOMICO
NOTA
INTEGRATIVA
Forma
OBBLIGATORIA (art.
2423, 2423 bis, 2423
ter c.c.)
Tuttavia è opportuno che tali aziende adottino le strutture
previste per le società di capitali:
• per la loro maggiore chiarezza
• perché la legge istitutiva dell’IRAP richiede che la base
imponibile venga determinata sulla base della classificazione
prevista dall’art. 2425 C.c.
Scopo:
fornire una conoscenza
dell’andamento della
gestione aziendale ai soci
ed ai terzi.
Documento PUBBLICO
Scopo:
fornire una conoscenza dell’andamento
della gestione aziendale al proprietario o ai
soci.
Documento INTERNO
OBBLIGO DI REDAZIONE DEL BILANCIO
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SOCIETA’ DI
CAPITALI
AZIENDE
INDIVIDUALI E
SOCIETA’ DI
PERSONE
applicare i CRITERI DI
VALUTAZIONE stabiliti dall’art.
2426 c.c.
allegare il bilancio alla
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
OBBLIGO DI REDAZIONE DEL BILANCIO
Tutte le aziende
devono:
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IL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLE S.P.A.
REDAZIONE
• postulati del bilancio
• composizione del fascicolo di
bilancio
• criteri di valutazione
BILANCIO D’ESERCIZIO
REVISIONE
Procedure di auditing
• Stato patrimoniale
• Conto economico
• Nota integrativa
Allegati del bilancio
Società non quotate
• Collegio sindacale
Società quotate
• Collegio sindacale
• Società di revisione
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Assolve a due importanti funzioni:
Funzione conoscitiva
Funzione di controllo
Offre informazioni sulla gestione, sul
patrimonio, sulle scelte strategiche
E’ lo strumento con cui i soci
controllano l’operato degli
amministratori
IL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLE S.P.A.
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• garantire un minimo di informazione ai soggetti interessati;
le caratteristiche che il bilancio d’esercizio deve possedere per consentire il raggiungimento di finalità di
interesse pubblico sono:
• essere attendibile riguardo alle informazioni sulla situazione finanziaria, patrimoniale ed
economica dell’impresa;
• essere neutrale riguardo alle informazioni fornite.
il legislatore ha stabilito con esattezza ed in modo uniforme contenuto e struttura del bilancio per tutte le
imprese costituite nella forma giuridica di società di capitali:
• fanno eccezione le imprese che svolgono determinate attività per le quali sono previsti
contenuti e strutture specifici che meglio si adattano alle loro particolari realtà aziendali.
IL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLE S.P.A.
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I POSTULATI DEL BILANCIO
I postulati del bilancio sono principi fondamentali di carattere generale, linee guida che gli
amministratori devono assumere come riferimento nella redazione del bilancio d’esercizio con lo
scopo di fornire informazioni compiute e corrette sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica dell’azienda.
POSTULATI
DEL BILANCIO
clausole generali
principi di redazione
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Le clausole generali “governano” tutta la normativa del bilancio, nel senso che
qualora l’applicazione delle norme specifiche non consenta di ottenere una
rappresentazione veritiera e corretta, le clausole generali assumono una
prevalenza assoluta sulle regole specifiche.
I principi di redazione sono gerarchicamente subordinati alle clausole generali e
costituiscono il quadro entro il quale devono essere effettuate le valutazioni.
I criteri di valutazione impongono delle norme di comportamento a chi redige il
bilancio, al fine di limitarne il potere discrezionale nell’effettuare stime e
congetture.
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Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la
situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico (art. 2423 c.c.)
LE CLAUSOLE GENERALI
con tale norma il legislatore ha voluto indicare due
POSTULATI
FONDAMENTALI
CHIAREZZA
= intelligibilità - comprensibilità
RAPPRESENTAZIONE
VERITIERA E CORRETTA =
quadro fedele
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Il postulato della CHIAREZZA trova conferma nell’art.2423 ter c.c. e viene inteso nel
seguente modo:
• obbligo di rispettare gli schemi di bilancio (previsti dagli art. 2424 e 2425 c.c.);
• divieto di raggruppamenti di voci (le voci possono essere raggruppate soltanto quando ciò
sia irrilevante ai fini della comprensione o quando favorisca la chiarezza del bilancio);
• divieto di compensi di partite (non vanno effettuate compensazioni tra valori di bilancio
di segno opposto).
CHIAREZZA
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RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA = quadro fedele
• No verità assoluta e oggettiva (che è impossibile).
• Gli amministratori devono operare correttamente le stime e le iscrizioni in bilancio, rispettando le
norme di legge e i principi contabili.
DEROGA OBBLIGATORIA (art. 2423)
Obbligo di derogare dalle disposizioni
stabilite negli articoli successivi, con
indicazione nella Nota integrativa dei motivi e
degli effetti sul reddito e sul patrimonio,
quando queste siano incompatibili con le
clausole generali.
VERITÀ E CORRETTEZZA
Al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta
OBBLIGO di fornire INFORMAZIONI
COMPLEMENTARI quando quelle previste dalla
legge non siano sufficienti (art. 2423)
• PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NELLE
VOCI DEL PATRIMONIO NETTO
• RENDICONTO FINANZIARIO
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principio della
PRUDENZA
1) la valutazione deve essere fatta secondo prudenza e nella
prospettiva della continuazione dell’attività
2) si possono indicare solo gli utili realizzati alla data di
chiusura del bilancio d’esercizio
3) si deve tenere conto dei proventi e degli oneri di
competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data
dell’incasso o del pagamento
4) si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di
competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la
chiusura di questo
principio della
CONTINUITÀ
principio della
COMPETENZA
I PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO (art. 2432 bis)
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5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci
devono essere valutati separatamente
6) i criteri di valutazione non possono essere modificati da
un esercizio all’altro
principio della
VALUTAZIONE
SEPARATA
principio della
COSTANZA
Deroghe facoltative sono consentite in casi eccezionali (da
motivare nella Nota integrativa, con indicazione degli effetti sul
reddito e sul patrimonio).
I PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO (art. 2432 bis)
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I CRITERI DI VALUTAZIONE PREVISTI
DAL CODICE CIVILE (art. 2426)
1. valore delle immobilizzazioni
2. ammortamento delle immobilizzazioni
3. svalutazione delle immobilizzazioni
4. valore delle immobilizzazioni costituite da partecipazioni
5. valore e ammortamento dei costi pluriennali
6. valore e ammortamento dell’avviamento
7. valore e ammortamento del disaggio su prestiti
8. valore dei crediti
9. valore delle rimanenze di magazzino, dei titoli e delle attività finanziarie che
non costituiscono immobilizzazioni
10. costo dei beni fungibili
11. valore dei lavori in corso su ordinazione
12. valore dei beni di scarsa rilevanza