Post on 13-Jan-2017
transcript
Edvar Munch
“Urlo”
Manifesto dell’ Espressionismo
1895 – autoritratto
"La mia pittura è, in realtà, un
esame di coscienza e un
tentativo di comprendere i miei rapporti
con l’esistenza. E’, dunque, una
forma di egoismo, ma
spero di riuscire grazie a lei, ad aiutare gli altri
a vedere chiaro".
Loten 1863 - Oslo (Christiania) 1944 •1868 - muore la madre
•1878 - muore la sorella
•1880 - decide di
dedicarsi alla pittura
•1884 - espone ad una mostra di giovani artisti l’opera "Il Mattino"
•1885 - a Parigi, seppur deluso, rimane influenzato dalla pittura impressionista
•1886 - la svolta: nell’opera "La bambina Malata" esprime tutto il dramma vissuto da bambino
L’angoscia, la desolazione, la quieta disperazione di una giovane davanti al dissolversi della propria vita vengono messe in risalto da una tecnica pittorica velata, tremolante, sfumata nei contorni, quasi in dissoluzione……….
come la stessa vita. 1886 - La bambina malata
Stati d’animo……• 1886 - muore il padre scrive "E io vivo con i miei
morti, mia madre, mia sorella, mio nonno, mio padre soprattutto…".
• 1889 - Con una terza borsa di studio può studiare a Parigi le tele di Gaugin, elabora un nuovo linguaggio simbolista e
sintetista • 1891- elabora molti dei temi
de……..
Il Fregio della Vita
1893 – La morte nella stanza dell’ammalata
1892 - Sera sul viale karl johan
1894 - Angoscia
"Vidi tutte le persone dietro le loro maschere – ridevano flemmatiche- facce composite- vidi dentro di loro e c’era sofferenza –in ognuno di loro- corpi pallidi- che, senza sosta, si muovevano- lungo una strada tortuosa alla fine della quale c’era solo la tomba
1892 – Malinconia
1893 - Disperazione
"Camminavo sulla strada con due amici,
il sole tramontava, sentii come una
vampata di malinconia, il cielo
divenne improvvisamente rosso sangue. Mi
arrestai. Mi appoggiai al parapetto, stanco da morire…rimasi là, tremando d’angoscia
e sentivo che un grande
urlo infinito pervadeva la natura"
1893 – disperazione
"La malattia, la follia e la morte erano gli angeli neri che si affacciavano sulla
mia culla...."
1893 - il Grido
1
1893 - il Grido
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1893 - il Grido
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1893 - il Grido
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1894 - il Gridolitografia
Le due figure voltate di spalle
fanno parte della dimensione concreta della realtà,
indifferente al dolore del mondo.
L'uomo che preme le mani sulle orecchie ……….esprime una dualità.
Quella di una umanità che soffre e quella di una umanità che non vuol sentire
l'urlo di dolore.
L’assenza dei capelli accentua la condizione di distacco,
è chiaro il riferimento alla condizione del
malato mentale
Il vortice nella baia…….
……Esalta l’angoscia e la drammaticità. colori e forma,suggeriscono l’immagine di un’imminente catastrofe cosmica, di un annunciata apocalisse, metafora sconsolata dell’uomo moderno, solo e impotente in un universo nemico e vuoto senza più sicurezze.
Il colore
I toni caldi come il rosso, l'arancio ed il giallo sono
stati sostituiti da quelli freddi come il verde e il
blu.
L’associazione di colori complementari (rosso-verde, azzurro-arancio)
mette in risalto i toni cromatici ottenendo un
forte effetto espressivo
La composizione
la presenza del ponte stacca la figura principale dallo sfondo e la presenta
nella sua individualità l'autore ci indica che, pur facendo parte la figura e lo sfondo di due diverse
dimensioni (la terrena e la cosmica) l'uomo sente il “dolore” dell'universo di
cui fa parte e che incombe su di lui.
ma l'umanità è sorda a
l'urlo.
Le linee
con un andamento curvilineo nello
sfondo e nella figura in primo piano.
Le due figure più lontane ripetono
ritmicamente le linee verticali dei sostegni
della ringhiera del ponte.
Le linee
Si contrappongono in modo evidente:le linee diagonali
spezzano con la loro geometricità l'andamento
curvilineo dello sfondo.
Le linee di forza che appartengono alla figura partono dal
basso per convergere nelle
mani