Post on 01-May-2015
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Emozione e cognizione
Paragrafi da eliminare del cap. V “Le emozioni”:
2.3. Studi neurofisiologici sull’emozione (pp.153-156)
2.4 Il corpo, il cervello, la persona (pp. 156-161)
4.2 Attivazione e cognizione nell’ottica processuale-costruttivistica (pp. 167-169)
7.2 Emozioni, marcatori somatici e ragionamento (pp. 178-181)
Eliminare integralmente il cap. VIII “Sé e identità”
antecedenti
Molti autori definiscono l’emozione come un’esperienza multicomponenziale:
regolazione
comportamenti
tendenza all’azione
reazioni fisiologiche/espressive
valutazioni cognitive
Il termine emozione indica un processo che comporta dei cambiamenti nell’organismo e che si verifica in risposta a un evento scatenante, che ha un significato fondamentale per l’individuo
L’emozione è un processo dinamico con un inizio ed una fine e di durata relativamente breve
L’umore è uno stato generalmente più diffuso, di durata assai maggiore e non necessariamente scatenato da un evento concreto.
Dopo il contributo di James (1884) gli psicologi abbandonano gli studi sulle emozioni.
Al contrario, già dal 1910-1920 intenso è stato il lavoro dei neurofisiologi.
La psicologia è tornata ad occuparsi dello studio delle emozioni a partire dal 1960
L’interesse è quello di coordinare
- i dati fisiologici
- i dati psicologici
• Alcune teorie hanno enfatizzato la presenza di nuclei innati di emozioni primarie (aspetti espressivi)
• Altre teorie hanno enfatizzato la presenza di processi cognitivi alla base delle emozioni
1) Le teorie somatiche
Presuppongono dei centri nervosi specifici (centrali o periferici), deputati alla produzione di specifiche emozioni
La teoria alla base dei modelli somatici è quella di James-Lange (1885), detta anche “posizione periferica”, poiché si concentra sul sistema nervoso periferico
L’emozione è provocata dalla consapevolezza di specifici cambiamenti a livello corporeo
SITUAZIONIESTERNE
REAZIONI CORPOREE
PERCEZIONE
EMOZIONE
MECCANISMO INNATO/ISTINTUALE
STIMOLO RISPOSTA
Il processo emotivo per James-Lange
Cannon (1927)Teoria centrale delle emozioni:
per ciascuna delle principali emozioni esistono dei meccanismi nel sistema nervoso centrale che producono cambiamenti fisiologici appropriati
Quando gli psicologi riprendono a occuparsi delle emozioni (1960-70) il clima è caratterizzato dalla predominanza della ricerca psicofisiologica
EMOZIONI PRIMARIE EMOZIONI SECONDARIE
Biologicamente predisposte nell’organismo:
• paura• rabbia• gioia• tristezza• disgusto
Strutture formatesi nell’esperienza, connesse alle emozioni primarie e che sono innescate da una valutazione conscia della situazione
Teoria del feedback facciale (Izard, 1977):
Per questi autori esiste un piccolo numero di emozioni universali con specifici modelli di risposte espressive e fisiologiche.
Esistono dieci pattern di base (attività elettrochimica del sistema nervoso) che danno vita alle dieci emozioni fondamentali (paura, dolore, gioia, disgusto, interesse, sorpresa, disprezzo, vergogna, tristezza, colpa)
L’emozione è attivata da un evento che modifica il livello di attività elettrochimica del sistema nervoso; tale modificazione si dirige al sistema espressivo facciale e il feedback sensoriale ne deriva genera l’esperienza soggettiva dell’emozione.
Per Darwin (1872) l’espressione delle emozioni ha uno scopo fisiologico ed uno relazionale
Ekman (1973) studia l’espressione facciale delle emozioni in culture profondamente diverse tra loro.
Universalità delle emozioni di base come strutture biologiche identiche in tutti gli uomini
2) Le teorie cognitive
All’inizio degli anni ’60 lo psicologo sociale sperimentale Schachter fu uno dei primi a proporre una teoria cognitiva delle emozioni.
Per Schachter sono necessari due fattori per suscitare le emozioni:
-cognizioni riguardanti l’interpretazione della situazione.
-la percezione di un aumento di attivazione somatica (arousal)
Cosa accade se attivazione somatica e interpretazione non sono collegati?
Esperimento atto a manipolare:
-Stato di arousal fisiologico
-Informazioni
-situazione
Formazione di 4 gruppi sperimentali:
-Gruppo ignorante
-Gruppo informato
-Gruppo disinformato
-Gruppo placebo
Manipolazione della situazione:
-euforia
-rabbia
“Processo di ricerca di informazioni e autoattribuzioni”:
Se una persona avverte un aumento di attivazione per il quale non c’è spiegazione immediata, esaminerà il suo ambiente e, sulla base di indizi rilevanti, deciderà qual è l’emozione appropriata.
Ancora negli anni ’60 M. Arnold sostiene che è il significato attribuito a un evento a provocare un’emozione.
Appraisal: valutazione immediata tra buono e cattivo, che consente di generare un impulso di avvicinamento/allontanamento.
Alcuni anni dopo, Lazarus (1966) introdusse i concetti di appraisal primario e appraisal secondario.
È un modello transazionale perché viene valutata la relazione persona-ambiente.