Event based modeling iad 2012

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Scan delle sldes di accompagnamento del workshop su Event-Driven modeling all'Italian Agile Day - Milano 2012

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martedì 27 novembre 12

Obiettivi

Giungere ad un modello di un sistema complesso in tempi rapidi

fare emergere i concetti fondamentali di Domain-Driven Design senza particolari prerequisiti.

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

In pratica...

Srotoliamo un rotolone di carta sulla parete.

Abbiamo a disposizione 25 metri lineari di spazio per modellare

Lavoro collaborativo

martedì 27 novembre 12

Domain EventsApparente parentela con un Activity Diagram

...ma non stiamo facendo UML

Gli eventi non possono essere messi in discussione. Sono avvenuti. Prendiamone atto.

Visione d’insieme

Tutti i team tendono a “partire per la tangente” immaginando un dominio, invece che chiedere all’esperto di dominio.

Il sistema reale potrebbe risultare molto più semplice

Il sistema reale potrebbe risultare molto più complesso

martedì 27 novembre 12

Dritta:

...la cosa è molto più interessante se esploriamo collaborativamente le aree che non conosciamo.

...con l’esperto di dominio.

... con esempi concreti.

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

origine degli eventi

Gli eventi non nascono dal nulla:

alcuno nascono in risposta ad azioni degli utenti

altri nascono in sistemi esterni

altri sono originati dallo scorrere del tempo

...altri sono generati in risposta ad altri eventi

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

Event Flow

Ricerchiamo antefatti e conseguenze dei nostri eventi

Il trucco del participio passato aiuta a chiarire la semantica:

“matrimonio” non è un evento (ma non ditelo a vostra moglie/marito)

Più attori entrano nel nostro sistema

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

Aggregates

“Come definire correttamente gli aggregati?” questa è la questione che arrovella ogni DDD practitioner

fate un giro su DDD-IT, se non ci credete

L’obiettivo di questo esperimento è di arrivare ad una loro definizione per una strada diversa dal solito

martedì 27 novembre 12

DefinizioneUn’aggregato rappresenta una unità di consistenza: un gruppo di oggetti il cui stato cambia simultaneamente.

...ma così non è molto chiaro...

...quanto sono grandi questi oggetti?

...come sono fatti?

Ha a che fare con i confini transazionali, ma non è detto che i nostri siano Ok.

martedì 27 novembre 12

Rule of thumb

Per individuare cosa fa parte dell’aggregato possiamo pensare a

Informazioni che vengono cancellate assieme

Informazioni che vengono spostate assieme

Informazioni che vengono distribuite assieme

martedì 27 novembre 12

Invarianti

Dimentichiamo il dato:L’aggregato può accettare o rifiutare il comando.

Sulla base di quali informazioni?

Cosa è sempre garantito per il nostro aggregato?

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

AggregatiLa prospettiva basata sulle invarianti aiuta a modellare correttamente gli aggregati

Mi limito ad una dimensione che posso controllare

Propago le variazioni con Domain Events

Esploro correttamente il dominio

Il sistema è eventualmente consistentemartedì 27 novembre 12

EsempioLimite massimo di partecipanti per classe:

Da dove deriva?

Limite logistico aula? --> accetto e tratto per una location più adatta

Limite fisiologico corso --> stand-by e tratto per una nuova edizione

Non impongo requisiti non presenti nel sistema

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

SubdomainsRappresentano la visione business del sistema

Alcune porzioni sono fondamentali per la competitività della nostra azienda.

Es contenuti su web, marketing, quello che ci fa vendere qualcosa in più.

Altre sono semplicemente necessarie.

Es. fatturazione: serve, ma non avremo nessun cliente un più per la bellezza ed il tempismo delle nostre fatture.

martedì 27 novembre 12

Linguaggi

In aziende di medie dimensioni i referenti sono diversi.

Hanno obiettivi diversi

Parlano lingue diverse

...richiederanno modelli diversi

Attenzione: non stiamo parlando (ancora) dei Bounded Contexts...

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

Bounded Contexts

Evidenziano i diversi modelli in giocoApplicazioni software

Componenti legacy

Linguaggi utilizzati

Sono una foto della realtà, non di come vorremmo che fosse.

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

Users & PersonasPossiamo aggiungere informazioni relative agli utenti, o alle loro famiglie

Possiamo evidenziare le caratteristiche chiave delle personas e renderle parte del modello...

...specialmente se questo genera una conversazione interessante con gli esperti di dominio

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

TestsDurante la conversazione emergono dettagli che ha senso catturare in un test.

Scritto in linguaggio naturale

...secondo gli schemi BDD (--> Cucumber)

In una prospettiva ad eventi, la struttura Given [events] When [command] Then [event] è molto interessante :-)

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

Takeaways

Siamo riusciti a modellare un sistema complesso ignorando i dati

... e se il data model fosse parte del problema?

Abbiamo mantenuto il focus sul comportamento del sistema e non sulla struttura static

martedì 27 novembre 12

Takeaways

Questo modello ha valore anche come strumento di apprendimento collettivo, e come visione di insieme (non è detto che gli esperti di dominio sappiano già tutto)

Il tempo è tiranno, ma...

Lo spazio è tiranno, ma...

martedì 27 novembre 12

martedì 27 novembre 12

Sistemi LegacyIl modello che abbiamo costruito è molto vicino ad un “modello ideale” del sistema

NON è il punto di partenza per rifare tutto!

Ma è un buon punto di riferimento per stabilire una direzione

Componenti legacy che non fanno parte del dominio, emergono come complessità accidentale.

Operazioni batch, foglietti che non sapete dove piazzare...

...sono fuori posto come uno squatter alla prima della Scala

martedì 27 novembre 12