Post on 26-Aug-2020
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Danilo AbitiLuisa Antoni
Adriano BanchieriJacques-Marie Beauvarlet-
CharpentierNicoletta Bencini
Stefano BindiGuido Boselli
Martina BravinAntonio de Cabezón
Enrico CampigottoMaura CapuzzoStefania Cerutti
Francesca CesconCollettivo RitualeCorale Caminese
Debora ColussiFrancesco Cossettini
Alessandro EspenStefano Favaro
Giorgio de FornasariFederica Frasson
Valeria FrassonKazuo FukushimaGianluca Geremia
Helen GiffordAndré Jolivet
Marija JovanovićMarco LenziDavide Liani
Marco MarinoniAnastasja Marković Todorić
Gian Giacomo MenonLorenzo MerluzziOlivier MessiaenValentina Merzi
Edoardo MicheliMarco MolteniSabrina MuziTom NicholsonMattia NuovoOfficina del Teatro allaMurata di MestreCorrado PasquottiFabio PellegrinoGiacomo PetrussaAlessandro PiputtoJozef PjetriSilvia PodreccaSerge ProvostQuartetto di ottoni di PovolettoThomas ReinerLinda RigoniGianantonio RossiAlessio RossatoGiovanni Felice SancesCesare SartoriFrancesca ScainiFederico ScridelAlessandro SegretoBernardo StoraceIgor’ StravinskijSara TozzatoGabriele TurriniRiccardo VagliniAntonio VastaErica ZaninCarlo ZorziniFrancesco Zorzini
guerra alle guerre è una guerra da andare |lotta di classe è la guerra da fare:
Edoardo Sanguineti, da Ballata della guerra
© Claudio Bravin 2015
venerdì 20 novembre | Inaugurazione
ore 18 ritrovo di fronte alla Biblioteca comunale Paesaggio friulano con ciaramedda apparuprocessione di apertura Antonio Vasta
a seguire, Ex-Fabbrica di organi Zanin e altri luoghiInvanescentesite-specific Sara Tozzato
a seguire, luoghi vari Comparative monument (Palestine)pubbliche affissioni Tom Nicholson
a seguire, Fienile di Corte DanussiAccerchiamentovideo Sabrina Muzi
a seguire, Sala Esposizioni di Casa Liani Io non ero quifotografie Valentina Merziaperitivo offerto da Vini Ferrin
ore 21 Auditorium Davide LianiPacem in terrisconcerto Francesca Cescon | Alessandro Segreto
sabato 21 novembre
ore 17 Auditorium Davide LianiVia dal mondo: Gian Giacomo Menonpoeta conferenza Cesare Sartori
a seguire, Auditorium Davide LianiGran vocìo per Gian Giacomo Menonconcerto-reading Camino Kammerchor | Officinadel Teatro alla Murata di Mestre
ore 21 Chiesa di OgnissantiAlla battaglia!concerto Marija Jovanović
domenica 22 novembre
ore 11 Auditorium Davide LianiGraffiti di combattimentopresentazione cd | performance | elettronica | videoCollettivo Rituale, Marco Marinoni, Mattia Nuovo,Corrado Pasquotti, Riccardo Vaglini
ore 18 Auditorium Davide LianiApocalisse: contro la logica del mondoconferenza Stefano Bindi
ore 21 Chiesa di OgnissantiLe sette trombe dell’Apocalisseconcerto Corale Caminese & solisti
a seguire, Chiesa di Ognissanti Paesaggio friulano con ciaramedda apparuprocessione di chiusura Antonio Vasta
calendario | promemoria
In guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondoIn guerra col mondo
La ricorrenza dei cento anni dal coinvolgimento dell'Italianella Prima Guerra Mondiale ha dato avvio, soprattuttonelle aree che furono più o meno direttamente coinvoltedai fronti di guerra, a una nutrita serie di iniziativeespositive e teatrali oltreché a svariati incontri, dibattiti,seminari, ecc.: la musica è stata toccata senz'altro inmaniera più marginale dall'ondata celebrativa, e, nel caso,con iniziative di tipo documentaristico (i canti di guerra,le musiche militari, i canti alpini). Ma il festival di Camino,che è controcorrente a partire dal nome e a favore fin dallesue prime iniziative di una musica e di un’arte dinamicae nomade, ispirata al misterioso sgorgare dal nulla delfiume Varmo, intende invece il centenario come occasionedi riflessione fuori dal coro, articolata secondo alcune lineeche vengono qui esposte in breve.1. Nessuna ambiguità nell'intento celebrativo: la guerraresta l’atto antisociale assoluto e nessuna scusantecronologica può impedirne il rifiuto espresso e ribaditoa chiare lettere. Quando nel 1933 Albert Einstein chiedela collaborazione di Sigmund Freud per indagare ipresupposti culturali e antropologici della guerra ne esce
un pamphlet-epistolario dal titolo Warum Krieg? (Guerraperché?) dove l'ombra del macello passato si proiettasinistramente su quello a venire. Ecco, proprio partendoda quello scambio di lettere, vogliamo trasportare gliexempla del XX secolo nell'attualità di guerra che cicirconda. Bando dunque alla tenerezza per foto ingiallitedal fronte, per baci alle fidanzate sulle banchine dellestazioni ferroviarie e per tutta la paccottiglia da rigattiereimprontata a trasferire la portata del primo massacroorganizzato su scala globale in sbiadito fenomeno dicostume. Il presente, che si declina oggi in mercatoglobale, concentrazione del capitale, migrazione dal Suddel mondo e pulizia etnica, è aggressivo più che mai, el'archetipo biblico (l'Apocalisse) è già sufficientementee strutturalmente intriso di guerra per stare a sospiraresu qualsivoglia centenario: se sguardo retrospettivo hada essere, che sia almeno utile a svelarne mistificazionie sviamenti.2. Indagine storiografica sulla metafora (bellica) deltermine avanguardia: prendendo simbolicamente il1909, anno di pubblicazione del Manifesto delFuturismo di Marinetti, a spartiacque cronologico di unafrattura epistemologica nella coscienza dell'uomooccidentale, la parola, che pure non appare alla letteranel manifesto – il cui vocabolario è già comunque di persé intessuto di guerra – è tra quelle che sopravvivono esi trasformano presto in categorie estetiche atemporali.È anche però a partire dagli quegli stessi anni che l'artistasi sente investito della funzione di faro che illumina ilsuo pubblico (borghese) indicandogli la rotta, benché(ossia, perché) ne percepisca contemporaneamente ilrifiuto all'essere seguito nel cammino intrapreso. Se èvero che all'avanguardia, o gruppo militare diavanscoperta, è riservato il compito di esplorare le difesedel nemico per poi riferirne i punti di debolezza, ebbenelo stesso ruolo è assegnato all'artista ma, e qui sta ilparadosso, non per nomina superiore e gerarchica, ma,per così dire, per autoproclamazione da certificareattraverso l'opera. Ma il pubblico, proprio il pubblicoborghese di cui l’artista d’avanguardia ha un cosìdisperato bisogno, ebbene, quel pubblico ha sempre dimeno desiderio di seguire, nelle occasioni di ciò che purcontinua a considerare intrattenimento, l’artista susentieri impervi e accidentati: all'artista l'onore di correre
per primo in avanti, ma senza più modo d'inviaredispacci.La situazione delle avanguardie, in un secolo, non è poicambiata molto, e forse occorre un festival di musica –che d'avanguardia non è né mai ha voluto essere – perchiedere a gran voce di farla finita con la parola stessa eper sperare finalmente che l'arte non abbia più bisognodi ricorrere alla brutalità dei vocabolari di guerra.3. Le apocalissi passate, presenti e quella declinata alfuturo della Bibbia; le ferite di occupazioni che non sirimarginano: sia che ci lasci ormai indifferenti in Palestinasia l’altra, speculare e stranamente rimossa da secoli, inAustralia; l’ecatombe delle due guerre mondiali, latensione verso una pace fragile e pericolante e infinel’ambiguità di troppi artisti dell’avanguardia storica difronte all’interventismo: questi i temi e i miti da affrontarequi.Per Camino Contro Corrente abbiamo chiesto lacollaborazione di musicisti, compositori, attori, artisti,scrittori e saggisti che hanno risposto con generositàall’appello. Gli artisti, alla cui presenza il festival nonintende rinunciare, poiché la loro attività riesce acollegarsi al mondo reale con un’evidenza che forsemanca alla musica, contribuiscono con quattro messaggidi grande forza e impatto emotivo: i brandelli di corpilasciati a dissolversi sotto la pioggia nelle installazionidi Sara Tozzato, il rapporto difficile tra immaginarioindividuale e memoria collettiva nelle fotografie diValentina Merzi, la dinamica tra singolo e massa nelvideo di Sabrina Muzi, l’intenso andirivieni allegorico traun adesso e un prima, tra un laggiù e un quaggiù delmondo nel progetto di comunicazione disseminativa diTom Nicholson.Anche il cuore di Camino Contro Corrente, la musica, cheintrattiene un difficile rapporto politico con la realtà,ostacolata dalla presunta incomunicabilità della materiastessa, riesce ad articolarsi in concerti e azioni cheincidono in molte maniere sul soggetto. A partire dallenumerose prime assolute e italiane presenti, opere chenon si pongono più come unico fine la rivoluzione dellinguaggio in sé ma una più sciolta relazione conl’ascoltatore, il festival presenta uno sfaccettatopanorama di lavori che spaziano dal sarcasmo antibellico
all’elegia e alla commemorazione, fino a modi piùspecifici di engagement nel concerto per flauto epianoforte che Francesca Cescon e Alessandro Segretovogliono dedicato alla pace (Pacem in terris)e nelconcerto di Marija Jovanović che rivisita il genere dellabattaglia rinascimentale per organo (Alla battaglia!).Oltre al concerto multimediale Graffiti di combattimento,contenitore curato da Marco Marinoni con interventi diforte impatto concettuale, visivo e auditivo, meritasottolineare che il tema dell’Apocalisse, centrale nelfestival, è anche l’occasione per la ripresa di Le settetrombe dell’Apocalisse, ampio lavoro di Davide Liani, dicui ricorrono i dieci anni dalla scomparsa e figura diintellettuale caminese alla quale dobbiamo non soltantola possibilità di usufruire di spazi culturali unici in contestidel genere, ma anche una ricchissima produzionecompositiva che merita uno studio e una diffusionemaggiore. Sempre all’Apocalisse, oltre alla conferenzadi approfondimento del biblista Stefano Bindi, sono poidedicati altri brani di compositori italiani e australiani.Un ultimo cenno va all’incontro con un altro poetafriulano, Gian Giacomo Menon, intellettuale appartato,fuori dal mondo, di cui proponiamo nell’inedita forma diconcerto-reading, una scelta di poesie, alcune messe inmusica dagli studenti del Master di Composizione tenutoa Camino fin dal 2008, altre da compositoriprofessionisti, altre infine drammatizzate e agite graziealla collaborazione tra il gruppo performativo CollettivoRituale e la Compagnia del Teatro alla Murata di Mestre.Precede il concerto un incontro di approfondimento conquesta solitaria voce di poeta tenuto da Cesare Sartori,che di Menon è attento esegeta e curatore.Questo è il vostro piccolo e tenace festival, che dopo setteanni di iniziative dal basso ottiene un primo riscontroufficiale da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia. Sitratta di soldi della collettività, di tutti noi e non vogliamodimenticarlo: questo deve spingerci non a una maggiorespensieratezza, ma al contrario a un impegno diricognizione artistica sempre più limpido e costante.
Riccardo Vaglini 2015
ore 18 ritrovo alla Biblioteca comunale e processione di apertura
Antonio VastaPaesaggio friulano con ciaramedda a pparu
Sunate, nenie e ballitti della tradizione calabrese e siciliana (parte prima)
Antonio Vasta ciaramedda a pparu (zampogna a paro)
i n a u g u r a z i o n e
Ex Fabbrica di organi Zanin e altri luoghi
Sara TozzatoInvanescente
Sara Tozzato, 1966-Invanescenteinstallazioni site-specific, acrilico su fogli di cartapesta, formati vari, 2015 per gentile concessione dell’artista e di Agitprop Galerie, Mestre
venerdì 20 novembre 2015
pubbliche affissioni a Camino al Tagliamentocon ulteriori disseminazioni ad Atene, Bologna, Codroipo,Grado, Firenze, Capodistria, Latisana, Livorno, Lubiana,Padova, Paese, Pisa, Pistoia, Pordenone, Rivignano, Söll,Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Villach
Tom Nicholson, 1973-Comparative monument (Palestine)proposta di monumento in forma di 9 manifesti dastampare e affiggere ai muri, ognuno 50 × 50 cm,2012per gentile concessione dell’artista e di Milani Gallery,Brisbane
Tom NicholsonComparative monument (Palestine)
Fienile di Corte Danussi
Sabrina MuziAccerchiamento
Sabrina Muzi, 1964
AccerchiamentoVideo, 6’07”, 2002per gentile concessione dell’artista
venerdì 20 novembre 2015
Sala Esposizioni di casa Liani
Valentina MerziIo non ero qui
Valentina Merzi, 1983Io non ero quistampe lambda su d-bond, formati vari, 2015per gentile concessione dell’artista
ore 21 Auditorium Davide Liani
Pacem in terrisHiroshima, Nagasaki et al. 1945-2015
André Jolivet, 1905-1974Cinq Incantationsflauto solo, 1936A. Pour accueillir les négociateurs– et que l'entrevue soit pacifique.B. Pour que l'enfant qui va naîtresoit un fils.C. Pour qui la moisson soit riche quinaîtra des sillons que le laboureur trace.D. Pour une communion sereine de l'êtreavec le monde.E. Aux funérailles du chef – pourobtenir la protection de son âme.
Igor' Stravinskij, 1882-1971Souvenir d’une marche bocheper Le livre des Sans-Foyer di Edith Wharton, pianoforte,1915
Olivier Messiaen, 1908-1992Le merle noirflauto e pianoforte, 1952
Riccardo Vaglini (1965-) Jenin, Lapidarium3. Klavieretüde, 2002, prima assoluta
Kazuo Fukushima, 1930-Requiemflauto solo, 1956
Helen Gifford, 1935-Undertones of Warpianoforte, 2015, prima italiana
André Jolivet Chant de Linosflauto e pianoforte, 1944
Francesca Cescon flauto
Alessandro Segreto pianoforte
venerdì 20 novembre 2015
ore 17 Auditorium Davide Liani
Via dal mondo:Gian Giacomo Menon poetaConferenza-incontro
Cesare Sartori relatore
a seguire, Auditorium Davide Liani
Gran vocìo perGian Giacomo MenonReading di poesia con sei prime assolute pergruppo vocale
Luisa Antoni, 1966-Iò sarai il farc da tiere, 2015
Maura Capuzzo, 1969-Quando l’allodola scrive la sua prima parola,2015
Marco Lenzi, 1967-Tu mi imberdeis amor, 2015
Gianantonio Rossi, 1977-Dirò la morte, 2015
Sara Tozzato Conversi, 2015
Francesco Zorzini, 1980-Il dentro e l’assenza, 2015
Carlo Zorzini violino
Officina del Teatroalla Murata di Mestre:Enrico Campigotto, Stefano Favaro,Sara Tozzato
Collettivo Rituale:Danilo, Abiti, Nicoletta Bencini, FrancescaCescon, Gianluca Geremia, GianantonioRossi, Riccardo Vaglini
Camino KammerchorFrancesco Zorzini direttore
Opera scritta durante il Master di Composizione 2015 con Riccardo Vaglini, organizzato da Kairòs Arte & Spettacolo
ore 21 Chiesa di Ognissanti
Alla battaglia!Organo di guerra e di pacerinascimentale e contemporaneo
Serge Provost, 1952-Bogorodice Devo, radujsja (Vierge sainte,re jouis toi), 2010, prima italiana
Anonimo, XVI sec.Batalla del quinto tono
Riccardo VagliniCapriccio sopra L’Homme armé, 2010
Marco Molteni, 1962-Mir, 2010
Bernardo Storace, 1637-1707Ballo della battaglia, 2010
Guido Boselli, 1960A Selvareggi. Attesa, assalto e morte delFerrucci. Aria da concerto, 2010
Antonio de Cabezón, 1510-1566Diferencias sobre el Canto llano delCaballero, pubbl. 1570
Edoardo Micheli, 1980-Le mirabolanti avventure di Tasca Michelida Caci alla battaglia di Lepanto, 2010
Adriano Banchieri, 1510-1634La battaglia per organo
Alessio Rossato, 1977-Désarmé, 2010
Jacques-Marie Beauvarlet-Charpentier,1766-1834
Victoire de L'Armée d'Italie (12 avril1796) ou Battaille de Montenotte, 1797
Giovanni Felice Sances, 1600-1679Pianto della Madonna
Marija Jovanović organo
Alla battaglia! è ora ancheun’antologia che puoi acquistare aprezzo ridotto allo stand ArsPublica,oppure online su www.arspublica.it
ore 11 Auditorium Davide Liani
Graffiti dicombattimentoMusiche di normale antagonismometropolitano
Giuseppe Giuliano, 1950-Arma virumque canoda Graffiti di combattimento, musica elettronica econcreta con qualsiasi voce o strumento perqualsiasi uso, 2013-14
Mattia Nuovo, 1987-Warum Krieg? *elettronica, 2015, prima assoluta
Andrea Nicoli, 1960-Di rabbia e furoreelettronica, 2005
Marco Marinoni, 1974-Finita è la terrapianoforte e elettronica, 2015, prima assoluta
Giuseppe GiulianoArma virumque cano 2 (Siberian wolves)da Graffiti di combattimento
Mattia NuovoQuesto è il brano *elettronica dal vivo, 2015, prima assoluta
Gianluca Geremia, 1991-Nove tastiere9 tastieristi, 2014, prima assoluta
Giuseppe GiulianoArma virumque cano 3 – Export democracyda Graffiti di combattimento
Corrado Pasquotti, 1954-1915-1918multimedia, 2015
domenica 22 novembre 2015
Riccardo Vaglini pianoforte
Collettivo Rituale:Maura Capuzzo, Gianluca Geremia, Anastasja Marković Todorić,
Giacomo Petrussa, Jozef Pjetri, Gianantonio Rossi, Riccardo Vaglini,
Carlo Zorzini, Francesco Zorzini pianoforti e tastiere
Marco Marinoni elettronica e regia del suono
Graffiti di combattimentoè ora anche un cd monografico
dedicato a Giuseppe Giuliano, da
acquistare allo stand ArsPublica,
oppure online su www.arspublica.it
*Opera scritta durante il Master di Composizione 2015 con Riccardo Vaglini, organizzato da Kairòs Arte & Spettacolo
ore 18 Auditorium Davide Liani
Apocalisse: controla logica del mondoConferenza-incontro
Stefano Bindi relatore
ore 21 Chiesa di Ognissanti
Le sette trombedell’ApocalisseDieci anni dalla scomparsadi Davide Liani
Francesco Zorzini Magnificatquartetto di soprani1, arpa e vibrafono, 2015
Luisa Antoni L’Alfa e l’Omega quartetto di soprani2 e quartetto di ottoni, 2015,prima assoluta
Thomas Reiner, 1959-In Flanders fieldbasso, coro e pianoforte, 2014, prima italiana
Riccardo Vaglini Noli timerequartetto di soprani2, coro e percussioni, 2015,prima assoluta
Davide Liani, 1921-2005Le sette trombe dell’ApocalisseSacra rappresentazione per quartetto di soprani2,coro, arpa, organo portativo, quartetto di ottoni,tre percussioni e voce recitante, 198?
Federico Scridel voce recitante
Giorgio de Fornasari baritono
Martina Bravin1, StefaniaCerutti1-2, Federica Frasson2,Valeria Frasson2, FrancescaScaini1-2, Erica Zanin1 soprani
Quartetto di ottoni diPovoletto:Lorenzo Merluzzi e Fabio Pellegrino trombe,Francesco Cossettini e Linda Rigoni tromboni
Silvia Podrecca arpa
Alessandro Espen organo portativo
Riccardo Vaglini pianoforte
Debora Colussi, GabrieleTurrini, Alessandro Piputto percussioni
Corale CamineseFrancesco Zorzini direttoreOpera scritta durante il Master di Composizione 2015 con
Riccardo Vaglini, organizzato da Kairòs Arte & Spettacolo c h i u s u r a
a seguire, dalla Chiesa di Ognissanti, processione di apertura
Antonio VastaPaesaggio friulano con ciaramedda a pparu
Sunate, nenie e ballitti della tradizione calabrese e siciliana (parte seconda)
Antonio Vasta ciaramedda a pparu (zampogna a paro)
domenica 22 novembre 2015
minestrone di fagioli e vinoofferti dalla Corale Caminese vi(a)spettano come giusto e caloroso esito della scampagnata notturna
Venerdì 20 Novembre
ore 18:Antonio Vasta | Paesaggio friulanocon ciaramedda a pparuLa zampogna a paro (ciaramedda a pparu)è uno degli strumenti più importanti dellatradizione musicale orale della Sicilia. Lacaratteristica peculiare della zampogna aparo è la lunghezza identica (pari) delledue canne melodiche, da cui deriva ladenominazione. In tutta la sua area dipresenza, Sicilia e Calabria meridionale, lazampogna a paro è strumento solista,spesso accompagnata dal tamburello o dalcerchietto e da flauti di canna. Esiste unricchissimo repertorio solistico costituitodai cosiddetti ballitti dall’andamentoritmico vivace, binario o ternario (quellodella tarantella è il modulo ritmicopreferito), sui quali si componevano letradizionali figure di danza nelle piùsvariate occasioni di festa. Fino agli anniCinquanta la zampogna a paro allietava legiornate nei campi, rendeva meno faticosoil lavoro della vendemmia e a Nataleveniva utilizzato in funzione diaccompagnamento al canto della litania edelle novene in chiesa. La Sunata è laforma musicale caratteristica del repertoriotradizionale. Un preludio a ritmo liberoiniziale precede sempre l’esecuzione diPastorali o Nenie. Infine si eseguono iballitti. La Sunata si conclude sempre suuna nota tenuta. Eseguirò per gli amici delFestival una Sunata appresa per tradizioneorale da suonatori della provincia diMessina e alcune nenie e ballitti checonosco per averli ascoltati dalla vivatradizione di suonatori siciliani e calabresiincontrati in diverse occasioni. Devo a lorol’amore per questo meraviglioso strumentoe la conoscenza di un repertoriotradizionale che rappresenta un tesoro dirara bellezza.(Antonio Vasta 2015)
a seguire:Sara Tozzato | InvanescenteCosa ammiriamo in un dipinto che doposecoli arriva a noi con materiali e colori
manipolati da luce e aria alteratesinell’evolvere del loro stagnare? E ilsoggetto rappresentato non ha ormaimutato la prima autentica emozionesuscitata a fine stesura? Quandoriproponiamo un evento passato, in unaqualsiasi forma, selezioniamo edelaboriamo solo parte di ciò che hariempito i momenti della storia. Operiamoscelte lavorando l’argilla del tempo econsegnamo proiezioni conformi a unpeculiare profilo personale e temporale,sapendo che mai potremo reimmergercinel vero di un momento concluso ocomprendere appieno il pensiero di chi èstato. Costruiamo strutture approssimativecon le quali dialogare e confrontarci, degliintermediari temporali. Sono però solofragile materia che gli elementi naturaliappiattiranno al suolo con distaccato fluire.Sono solo lampi evanescenti, sono solovane scene, sono solo corpi in fogli dicartapesta, invanescente.(Sara Tozzato 2015)
a seguire:Tom Nicholson | Comparativemonument (Palestine)Trovo nove monumenti che portano ilnome “Palestina” a Melbourne e neidintorni: a Avoca, Caulfield, Coburg,Donald, Kew, Longwarry, Mooroopna,North Melbourne, e Terang. Questimonumenti ricordano la presenza deisoldati australiani in Palestina durante laPrima Guerra Mondiale e il loro ruolo nellapresa da parte degli inglesi di Bir Sab’a, oBeersheba (o Be’er Sheva, come èconosciuta al momento della conquista daparte dei soldati israeliani nel 1948,quando la sua popolazione vienesterminata o deportata a Gaza via camione la città diventa parte del nuovo stato diIsraele). Cammino proprio lungo il limite diquesto enorme spazio aperto, circondatoda un recinto senza cancello. E’ incuneatotra la storica città ottomana di Bir Sab’a e lanuova città israeliana, un quartiere di ufficidi vetro, un centro commerciale e unastrada a otto corsie con il traffico chesfreccia in entrambe le direzioni. È da quiche entrano a Bir Sab’a i soldati israelianinel 1948. È il luogo dove sorge il cimitero
islamico della città. La luce radente delsole fa emergere le pietre che si confondoalle macerie, tra le lapidi erose sparpagliatetra le distese di terra nuda e erba alta. Iluoghi dove si trovano i nove monumentiche portano la parola “Palestina” sonobonificati: i nove monumenti sono raccolti,spediti da Melbourne a Tel Aviv etrasportati via camion a Bir Sab’a. Installatiin un’unica direttrice, ogni monumento siappoggia a quello vicino, fianco a fianco, acreare un complesso lungo sessanta metriche taglia diagonalmente la stradatrafficata lungo il vecchio cimitero, ilBoulevard David Hacham. Tutta quellapietra, la mole e il peso degli obelischi, larotonda e il marmo scolpito diventano unaspecie di freccia, un segnale storicosovradimensionato che punta versoquell’immenso spazio aperto circondato daun recinto. È una direttrice per i soldati cheda lì vogliono entrare nella città. Le noveiscrizioni dicono la stessa cosa: Palestina.Palestina. Palestina. Palestina. Palestina.Palestina. Palestina. Palestina. Palestina.(Tom Nicholson 2014, trad. dall’ingl. di ValentinaMerzi)
a seguire:Sabrina Muzi | AccerchiamentoIl lavoro si sviluppa attraverso un’azionecontinua di costrizione e resistenza. Spuntidi riflessioni riguardano il rapporto tral’entità di gruppo e il singolo, tra ladiversità dei sessi, tra un sistema costituitoe il diverso. Il ritmo del video è incessante eripetitivo e sembra non condurre a unapossibilità di soluzione, ma il lavoro nonvuole mostrare un’esito quanto invece ladinamica di una tensione fisica epsicologica tra le parti.(Sabrina Muzi 2002)
a seguire:Valentina Merzi | Io non ero qui«“Questo non posso crederlo!”, dichiaròAlice. “Proprio non puoi?”, chiese la Reginain tono compassionevole. “Prova ancora:fai un respiro lungo e chiudi gli occhi”. Alice si mise a ridere. “Non serve a nullaprovare”, disse: “Non si può credere allecose impossibili”.
“Oso dire che tu non hai molta pratica”,affermò la Regina. “Quando avevo la tuaetà, facevo sempre questo esercizio permezz’ora al giorno. Diamine, certe volte hocreduto fino a sei cose impossibili prima dicolazione!”» (da Attraverso lo specchio diLewis Carroll)Potrei definire questo lavoro come un’operadi rielaborazione fotografica, esattamentecome è una rielaborazione della mentequella che mi interessava rappresentare: ilmodo in cui noi creiamo dei ricordi fittizi,non solo collegati al passato ma anchecome immaginari in presenza.Confabulation è il termine inglese con ilquale si individua questo processo, lacreazione di false memorie, per lo piùinconscia, proprio come affabulazione èdare forma di favola, sviluppare in unintreccio o in un’azione scenica. In questiultimi anni il tema principale della miaricerca è stato il rapporto tra memoriacollettiva, privata e la lororappresentazione visiva, principalmentetramite la fotografia. Quando mi è statochiesto di lavorare ad un’opera collegata altema della guerra, come prima cosa horipensato all’ossessione che durantel’ultimo anno di liceo ci era stata inculcataper la memoria, che si declinava nellagiornata della memoria, il monumento aicaduti, il tour tra le trincee della primaguerra mondiale e il memoriale deisopravvissuti. L’interesse al dato,all’accaduto condiviso, al reale. Ma quelloche mi ha affascinato veramente è ilmomento in cui l’Evento entra nellaquotidianità e nella vita piccola di ognuno,a come ogni schema interpretativo diventiimmediatamente inadeguato, a come sisopravviva ad un esterno che non si puòevitare e che non si riesce a fare proprio.Sono stata sempre una grande narratrice diautobiografie e ho dato il mio meglio neimomenti in cui quello che c’era attornodiventava talmente indecifrabile dagenerare immaginari salvifici più credibilidel dato di realtà, “Io non ero qui” èsemplicemente un’utopia visiva disopravvivenza.(Valentina Merzi 2015)
ore 21:Pacem in terrisUn’invocazione e un grido accomunano ibrani di Pacem in terris, concerto nel qualeflauto e pianoforte incarnano ladisperazione che la guerra alterna a fiochibarlumi di speranza. La voce straziata deisuperstiti delle bombe atomiche risuonanel Requiem di Fukushima che si chiudecon una preghiera per i defunti affinchétutto non vada dimenticato. LeIncantations di Jolivet colpisconosoprattutto per la ritualità di azionimusicali ossessivamente ripetute. Tra tuttecolpisce soprattutto la quarta, Pour unecommunion sereine de l'être avec le monde,dove sembra darsi al genere umano ancorauna speranza di convivenza pacifica.Speranza che lascia spazio allo sconforto inChant de Linos, canto funebre e militare dimatrice greca. Con la Seconda GuerraMondiale nel pieno della sua devastazione,il brano appare come una Guernica sonora,attraverso l’uso estremamente percussivonon solo del pianoforte ma anche delflauto. Forse solo tornando alla Natural'Uomo potrà finalmente ritrovare la pace,e Le merle noir di Messiaen indica lasperanza di una tranquillità e comunioneritrovate tra gli uomini, espressamagnificamente nel dialogo tra i duestrumenti. Tra i brani per flauto solo oaccompagnato dal pianoforte, ilprogramma incunea tre lavori perpianoforte solo: un rarissimo Stravinskijche dispiega tutto il suo sarcasmoantibellico con una marcia, crucca (boche)quanto i crucchi messi alla berlina, ironia diuna parodia alla massima potenza chetrionfa dissolvendosi nella mimesi; il branodell’australiana Helen Gifford, dal colorecorrusco e sinistro, dove il pianoforteutilizzato quasi sempre nel registro gravepare riprodurre i colpi sordi e ovattati diesplosioni lontane; l’étude di Vaglini èdedicato alla memoria della demolizionedella città palestinese di Jenin, trasformatain lapidarium al passaggio dei bulldozerisraeliani. Un unico accordo su sei tastiviene ripetuto per l’intera durata: solo iltocco differente su alcuni di essi suggerisceuna memoria o traccia di una formatridimensionale ormai schiacciata e resairriconoscibile. (Francesca Cescon 2015)
Sabato 21 Novembre
ore 21:Via dal mondo. Gian GiacomoMenon poetaGian Giacomo Menon nacque nel 1910 aMedea (Gorizia), allora territorio austriaco.Dal 1937 all’anno della morte (2000) havissuto e insegnato a Udine. In particolare,è stato per trent’anni – dal 1939 al 1968 –docente di storia e filosofia al liceo classicoJacopo Stellini del capoluogo friulano. Haconcluso la sua carriera scolasticanell’ottobre 1977 all’istituto magistraleCaterina Percoto, sempre a Udine.Nella sua infanzia ha respirato ariacontadina e cristiana. È vissuto a Medea,Visco, in Slovenia, Stiria, Gorizia, Tolmino,Udine. Ha studiato a Graz, Medea, Gorizia(liceo classico) e all’università di Bolognadove si è laureato in giurisprudenza (1934)e filosofia (1937). I suoi studi sono statiprevalentemente umanistici. Ha insegnatotredici materie in scuole medie inferiori esuperiori a Tolmino, Gorizia e Udine.Nella sua lunga vita ha scritto moltissimo,quasi esclusivamente poesia: più dicentomila poesie, oltre un milione di versi,pubblicando poco o niente. Pensieroindividualista, solipsista, pragmatista,sostenitore della isostenia dei logoi,definiva così i suoi «segnali di vita»:casualità, nudità, paura.(Cesare Sartori 2015)
a seguire:Gran vocìo per Gian Giacomo MenonDopo la felice esperienza con lacomposizione su testi di Pierluigi Cappello,raccolti nell’antologia Dopo la ploie. Sei corisu poesie di Pierluigi Cappell, a cura delleedizioni ArsPublica, Camino ControCorrente 2015 vuole focalizzarel'attenzione su un altro poeta friulanocontemporaneo, Gian Giacomo Menon.Durante la serata il Camino Kammerchor alsuo debutto presenta in prima assoluta seibrani scritti su suoi testi in italiano e infriulano. La raffinata e immaginifica linguadel poeta ha offerto ai compositori ampiaed eterogenea ispirazione nella stesura deibrani. Intrecciandosi al coro, l'Officina del
Teatro alla Murata di Mestre, incollaborazione con il gruppo performativoCollettivo Rituale e col violinista CarloZorzini, propone alcune inedite forme direading in una selezione delle poesie piùrappresentative del poeta. (Francesco Zorzini 2015)
ore 21:Alla battaglia!Per la sera del 3 agosto 2010, in occasionedelle celebrazioni ferrucciane, il Comune diSan Marcello Pistoiese invitava l’organistabelgradese Marija Jovanović a tenere aGavinana un recital sul prezioso organoottocentesco di Cesare e Luigi Tronci. Sitrattava di un inedito programmacomposto nient’altro che di battaglie –ossia di un genere che tanta fortunariscosse tra XVI e XVIII secolo – in forma discorribanda tra antichi autori spagnoli,italiani e francesi e repentine incursioninella contemporaneità. I compositoricoinvolti avevano risposto all’invitoinvestendo il soggetto della battaglia dirisposte molto personali, dall’irruentodescrittivismo di Boselli alle ironicherievocazioni fiabesche di Micheli, fino allemeditazioni elegiache sulla vanità delleazioni umane nei lavori di Rossato, Moltenie Vaglini, confluendo poi in un’antologiache non contenesse soltanto larievocazione di un evento storico ma cherimanesse a testimonianza di una fermadenuncia collettiva. Incornicia la serata undittico sonoro dedicato alla Madonna, informa di un canto devozionale serbo rivistodal canadese Provost e di un Pianto delseicentesco Sances.(Riccardo Vaglini 2015)
Domenica 22 Novembre
ore 18:Stefano Bindi | Apocalisse: contro lalogica del mondo”Apocalisse” significa “rivelazione”,“svelamento”. Il libro che chiude il SecondoTestamento, dunque l’intero corpo biblico,compie definitivamente il quanto di Diointende disvelarsi all’uomo, prima del
compimento dei tempi. È questo un librodedicato alla storia, al tempo della storia enon al tempo oltre la storia: chi cercasse inquelle pagine indicazioni o certezze inmerito alla fine, la fine del mondo, delcosmo, resterebbe deluso, si voterebbeall’incomprensione del senso del libro, alladeformazione – è accaduto più volte nelcorso dei secoli – del contenuto di paginedifficili sì, ma mai lontane o avulse dallaconcretezza del dato temporale, del vissutoumano, dello svolgersi delle cose. La storia,vale ribadirlo, è la protagonistadell’Apocalisse. Lo svolgersi degli eventi,sul cui significato s’interrogano i primicristiani, è uno svolgersi carico di senso –ma di un senso che non può darsi che perimmagini e per simboli, pena la riduzionedella storia a un mero susseguirsi di fattiprivi di direzione, a un labirinto di vicendeinclassificabili se guardate solo dadentro – che merita una visione dall’alto,un punto di vista eterno ma radicato neltempo. Quel divino incarnato che sottrae lastoria alle logiche della pre-potenzaumana e la inscrive nel mistero irriducibiledella domanda.(Stefano Bindi 2015)
ore 11:Graffiti di combattimentoPrendendo spunto dal titolo dell’omonimocd monografico dedicato al compositoreGiuseppe Giuliano, appena uscito perArsPublica e presentato in questaoccasione in forma di tre brevi frammentielettronici intitolati all’incipit dell’Eneidevirgiliana, Camino Contro Corrente vuoleoffrire una panoramica di alcuni deilinguaggi della produzione multimedialeodierna, con un programma ricco di novitàassolute. Sotto l’attenta regia sonora diMarco Marinoni, docente di Musicaelettronica al conservatorio di Como,vengono presentate opere elettroniche diMattia Nuovo (Warum Krieg?, esito delMaster in Composizione 2015) e di AndreaNicoli, Di rabbia e furore, dal soffertocarattere di urlo primordiale; perstrumento ed elettronica dal vivo dellostesso Marinoni con Riccardo Vaglini alpianoforte (Finita è la terra) e video-multimediale di Corrado Pasquotti,1915-1918, espressamente dedicato al
centenario della Prima Guerra Mondiale.Un altro lavoro per elettronica dal vivo diMattia Nuovo (Questo è il brano), capta ilpubblico come (ignaro) generatore disuono, mentre il giovanissimo GianlucaGeremia presenta il suo ultimo lavoro pernove tastieristi, musica iterativacaratterizzata da una complessastratificazione temporale. (Francesco Zorzini 2015)
ore 21:Le sette trombe dell’ApocalisseDavide Liani, compositore caminesescomparso dieci anni fa, scrisse la sacrarappresentazione dal titolo Le sette trombedell’Apocalisse nei primi anni ‘80. Comespesso accade nella musica di Liani, anchein questa composizione il coro ha un ruolodi assoluto rilievo. Ai quattro soprani solistisono affidate le visioni mentre la partestrumentale si avvale invece di unquartetto di ottoni, un organo portativo,un’arpa e un nutrito set di percussioni. Maicome in questa composizione il mondosonoro di Liani è compatto e granitico: ilrichiamo al mondo medievale e al cantogregoriano diventa l’occasione di continuevariazioni del tessuto musicale, sempre inperfetta aderenza con il testo biblicoraccontato. Nel suo Magnificat Francesco Zorzini rendeomaggio al mondo sonoro di Davide Lianicon un brano dal carattere arcaico edestatico che mette in musica le primequattro parole della preghiera mariana.Noli timere di Riccardo Vaglini è un breveframmento contrappuntistico il cui testo ètratto da Apocalisse 1, 17 - 18, mentre ilbrano dell’australiano Thomas Reinerelabora per coro e baritono solista,accompagnati da due trombe e pianoforte,la canzone In Flander Fields di JohnMcCrae, scritta durante la prima guerramondiale. Il concerto prevede poil’esecuzione del brano L’Alfa e l’Omega diLuisa Antoni, scritto durante il master diComposizione 2015 tenuto da RiccardoVaglini. (Carlo Zorzini 2015)
Arrivederci al prossimo Camino ControCorrente, intitolato Al giardinod’infanzia, e che si svolgerà a Caminoal Tagliamento da venerdì 28 ottobrea martedì 1 novembre 2016.
Kairòs Arte & SpettacoloL'Associazione Culturale Musicale Kairòs nasce nel 2005 aCamino al Tagliamento con l’ intento di incrementare epromuovere l'attività musicale e culturale. Particolarmenteattenta all'aspetto didattico, l'associazione organizza ogniestate i master classes residenziali di alto perfezionamentomusicale con i nomi più importanti della recente didatticamusicale: Giorgio Lovato per il pianoforte, Edoardo Cazzanigaper la direzione corale, Beppino Delle Vedove per l'organo el'improvvisazione, Riccardo Vaglini per la composizione eancora Sherman Lowe, il noto soprano Francesca Scaini, StefanSchreiber e Daniela Cenedese per il canto lirico einterpretazione scenica di un ruolo. Le attività culturalipromosse da Kairòs hanno come primo obiettivo lavalorizzazione dei giovani talenti: a tale scopo ha organizzatosia i concerti dedicati ai giovani violoncellisti e violinisti vincitoridel concorso Alfredo e Vanda Marcosig di Gorizia sia iltradizionale concerto del primo novembre, presso il Teatrocomunale di Camino al Tagliamento, dedicato ai neo-diplomatidel conservatorio Jacopo Tomadini di Udine. In collaborazionecon l’ Associazione Altoliventina XX Secolo gestisce e promuovel’attività dell’orchestra I Solisti in Villa, già molto attiva inregione e in tutto il territorio nazionale. Recentissimo è ilsuccesso nella produzione e realizzazione dell’opera Attila diGiuseppe Verdi andato in scena ad Aquileia nei luoghi dellibretto. Dal 2012 sia il Master class in composizione che ilfestival Camino Contro Corrente hanno ricevuto la MediaPartnership da parte delle emittenti Radio Capodistria e TVCapodistria.Associazione Culturale Kairòs Arte & Spettacolopiazza San Valentino 12I-33030 Camino al Tagliamento (UD)associazioneculturalekairos.wordpress.comkairosassocamino@libero.it340.8943366direzione artistica Riccardo Vaglini e Francesco Zorziniredazione libretto Riccardo Vaglinifoto di copertina Claudio Bravinorganizzazione e ufficio stampa Kairòs Arte & Spettacolo
Arrivare a Camino al Tagliamentoin aereo:
Aeroporto Friuli Venezia Giulia, Ronchi dei Legionari (GO):l'aeroporto è collegato direttamente all'autostrada A4 Trieste-Venezia, uscita Redipuglia, aeroporto.fvg.itAeroporto Marco Polo, viale Galileo Galilei 30/1, Tessera-Venezia, +39.041.2606111, veniceairport.it
in automobile:autostrada A4 Trieste-Venezia, uscita Latisana: dal caselloproseguire in direzione Codroipo fino a Varmo, poi in direzioneCamino al Tagliamento
in treno:stazione di Codroipo, trenitalia.it
in autobus:SAF Autoservizi F.V.G. SpA, saf.ud.it
in taxi:Paolo Tondo, Codroipo, 335.6248399
Luoghi del festivalAuditorium Davide Liani, Camino, piazza san Valentino 12 Chiesa Arcipretale di Ognissanti, Camino, via ChiesaSala Esposizioni di Casa Liani, Camino, via Chiesa (di fronte alTeatro Comunale)Ex-Fabbrica di organi Zanin, Camino, via degli Organari 3Fienile di Corte Danussi, Camino, via Tagliamento 27
EdizioniIl repertorio musicale è in gran parte in edizione online pressol’editore ArsPublica: arspublica.it; info@arspublica.it
MercatinoDurante tutta la manifestazione verranno messi in vendita aprezzo speciale libri, partiture, dischi e video di autori einterpreti coinvolti
Ringraziamentia Luisa Antoni, Kim Bastin, Stefano Bindi, Claudio Bravin, JohnMcCaughey, Aldo Meneghetti, Valentina Merzi, Tom Nicholson,Thomas Reiner, Cesare Sartori, Fabiola Tilatti, Sara Tozzato, Carloe Ennio Zorzini, alla Corale Caminese, alla Parrocchia di Caminoal Tagliamento e a tutti i musicisti, gli artisti e i relatori coinvoltinella riuscita di Camino Contro Corrente 2015.
8° Master class di composizionedocente Riccardo VagliniCamino al Tagliamento 2016Periodo
L’8° Master class di composizione si articola in tre incontri : ilprimo domenica 15 maggio 2016, il secondo domenica 5giugno 2016 e il terzo domenica 26 giugno 2016 con orario10-13 e 15-17.
LuoghiIl Master si svolgerà presso l’Auditorium Davide Liani (sopra laBiblioteca comunale) di Camino al Tagliamento.
Regolamento generale, iscrizione e scadenzePer partecipare al Master è necessario spedire in allegatoall'indirizzo email kairosassocamino@libero.it entro il giorno15 aprile 2016:– una propria composizione per qualsiasi organico scritta dopoil 2010 in formato pdf;– la registrazione di una propria composizione (nonnecessariamente la stessa) scritta dopo il 2010 in formato mp3;– la scansione della domanda di iscrizione debitamentecompilata e firmata.Verranno scelti non più di 10 (dieci) compositori come allievidel Master. Non è ammessa l’iscrizione come uditori.Le partiture inviate saranno conservate dall'Associazione Kairòse saranno restituite solo per espressa richiesta del compositoreche si dovrà far carico delle spese postali.Le partiture inviate serviranno unicamente per effettuare la
selezione degli allievi, non saranno oggetto delle lezioni, cheinvece puntano alla stesura di nuove composizioni.L'Associazione Kairòs comunicherà entro il 22 aprile 2016 irisultati della selezione.
ModalitàIl master class di articola in tre appuntamenti e ha comeobiettivo la creazione e l’esecuzione di nuovi lavori musicaliche andranno a far parte della programmazione del festivalCamino Contro Corrente 2016 - Il giardino d’infanzia.
Costi e borse di studioLa quota di partecipazione è fissata a €150,00(centocinquanta).La quota di iscrizione dovrà essere versata alla segreteriadell’Associazione Kairòs, il primo giorno di lezione. La rinunciaal Master o la mancata partecipazione alle lezioni non darannodiritto ad alcun rimborso della quota versata.I migliori lavori verranno pubblicati da ArsPublica Edizioni(www.arspublica.it).
Riccardo VagliniRiccardo Vaglini, compositore, performer, editore, vive tra Atenee Venezia, dove insegna composizione al conservatorioBenedetto Marcello. Tra il 1993 e il 2002 cura a Pisa la direzioneartistica di Arsenale Musica, nel 1998 è tra i fondatori delleedizioni musicali Ars Publica, dal 2008 cura con FrancescoZorzini la direzione artistica del festival Camino Contro Correntedi Camino al Tagliamento e, dal 2009, di Collettivo Rituale,gruppo di lavoro sui repertori Fluxus storici e attuali. Ultimasua avventura è la creazione a Mestre di Agitprop, casa, spazioespositivo e cellula urbana di cultura democratica.
Domanda di iscrizione all’8° Master di composizione 2016 - docente Riccardo Vaglini (da far pervenire entro il 15 aprile 2016 a kairosassocamino@libero.it)
Il/la sottoscritto/a nome cognomenato/a a ilresidente in via /piazza città cap prov.cell. e-mail
chiede di poter frequentare il Master di composizione tenuto da Riccardo Vaglini a Camino al Tagliamento nei giorni15 maggio, 5 giugno e 26 giugno 2016.
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